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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
1995
¬Il¬ concetto di amicizia nella storia della cultura europea : storia, glottologia, filologia, filosofia, pedagogia, letteratura ; atti del XXII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 9 - 11 maggio 1994
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Page 654 of 804
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <22, 1994, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Meran
Physical description: XX, 766 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Location mark: II Z 759/22(1994)
Intern ID: 103864
rebbe «addomesticato« 6 . Ad accentuare la contrapposizione genetico-strutturale tra Natur e Kultur, ovvero tra Es e super-io, concorre la tesi che vede nella dimen- sione sociale non una modalità spontanea o un’esigenza connaturale all’uomo, ma un’istanza coatta. L’uomo, per natura antisociale, diventa sociale, ovvero associa in un secondo momento l’amore all’odio, sol- tanto per necessità e calcolo, perché essere amati è vantaggioso e rende piü sicura la soddisfazione libidica

7 . È da interpretare in tale contesto l’espressione: «Eros e Ananke sono i presupposti della civiltà umana» 8 . UAnanke denoterebbe la triste necessità della dimensione sociale incul- cata all’uomo. Com’è facile arguire, è sempre e soltanto la ricerca intenzionale del proprio soddisfacimento che è alla base costitutiva sia della tendenza aggressiva, detta anche «egoistica» (connaturale all’uomo) sia di quella «altruistica» (innaturale). Non inganni pertanto l’uso del termine «ten- denza altruistica» adoperato

quale sinonimo di «tendenza sociale»: la tendenza alla socialità è detta «altruistica» non perché in-tende la ricer- ca del bene altrui, ma in quanto mira alla ricerca della propria libido in misura realistica e ottimale, nei limiti cioé consentiti dall’inevitabile in- serimento nel tessuto sociale. L’unica e autentica essenza originaria dell’uomo è la tendenza «egoistica», ovvero l’Es. In altri termini, l’altro sarebbe da tollerare o da subire per un princi- pio di avvedutezza o di economia bio

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
1995
¬Il¬ concetto di amicizia nella storia della cultura europea : storia, glottologia, filologia, filosofia, pedagogia, letteratura ; atti del XXII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 9 - 11 maggio 1994
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Page 782 of 804
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <22, 1994, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Meran
Physical description: XX, 766 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Location mark: II Z 759/22(1994)
Intern ID: 103864
deH’amicizia sotto le condizioni della differen- ziazione sociale del nostro tempo. La differenziazione sociale che stori- camente risale principalmente aH’800 ha prodotto una forma sociale che viene definita «maxi-società modema» e «società complessa». Le sue prime radici si trovano nell’opera principale di Alexis De Tocqueville che nella sua Democrazia inAmerica ha posto Tattenzione sull’aumento di formazioni di gruppi di diversissimo tipo e volle vedere in questo fenomeno una delle caratteristiche

di differenziazione, una volta avviato, nel 20° secolo e con tutto il suo vigore dopo il superamento del fascismo, ha prodotto una forma sociale che per la prima volta e sulla base di una vasta cultura di Norbert Elias è stata da lui ampiamente descritta nel suo libro Prozefi der Zivilisation. II testo usci già prima della seconda guerra mondiale senza peró essere degnato di alcuna at- tenzione. Dopo la guerra la sua recezione aumentó via via ed oggi i processi di mutamento indicati da Elias sono riconosciuti

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
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1995
¬Il¬ concetto di amicizia nella storia della cultura europea : storia, glottologia, filologia, filosofia, pedagogia, letteratura ; atti del XXII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 9 - 11 maggio 1994
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Page 693 of 804
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <22, 1994, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Meran
Physical description: XX, 766 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Location mark: II Z 759/22(1994)
Intern ID: 103864
intimsten Nâhe und Gemeinschaft dar, die erdliche Personen miteinan- der besitzen können”. (Der Formalismus in der Ethik, Bern, 1966, P. 552). Qui si sviluppa il rapporto persona e società. Ogni persona è indivi- duale ma è per essenza in relazione con altre persone, è membro di una società. Quattro per Scheler sono i fondamentali tipi di unità sociale. I criteri secondo i quali Scheler opera la distinzione sono fondamen- talmente due: i modi del Miteinanderleben, della vita di convivenza

e l’ordine dei valori secondo i quali operano i membri della società. 1) La massa o il gregge. È l’unità sociale costituita mediante un in- flusso extra razionale, è una imitazione spontanea e involontaria. II fon- damento ne sono le reazioni istintive, fondate nel complesso delle atti- vità sensitive ed dei valori legati al mitfühlen sensitivo, al sentimento del piacere e del dolore. 2) La comunità di vita (Lebensgemeinschaft). È l’unità sociale fonda- ta su di una convivenza (pensiero, volere

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
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1995
¬Il¬ concetto di amicizia nella storia della cultura europea : storia, glottologia, filologia, filosofia, pedagogia, letteratura ; atti del XXII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 9 - 11 maggio 1994
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Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <22, 1994, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Meran
Physical description: XX, 766 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Location mark: II Z 759/22(1994)
Intern ID: 103864
Riassunto in lingua italiana PAUL TRAPPE L’AMICIZIA NEL PROCESSO DI DIFFERENZIAZIONE SOCIALE 1. Parlo dal punto di vista sociologico e mi attengo alle proposte spe- cificate nella documentazione inviataci dairaccademia. Come accen- nato nel cap. XIII si tratta «Condizioni delPamicizia oggi»; non si tratta soltanto di una rappresentazione «storiografica» delle tendenze, ma an- che di una che tenga conto delle tendenze che oggigiorno influiscono sul tema centrale che ci interessa, cioé l’amicizia

nelle coppie di concetti, riguardo alle quali si dispone di una vasta letteratura, è stata raggiunta una correlazione univoca: quando si parla di «comunità e società», di «gruppi primari e secondari», di «rap- porti sociali personali-intimi e oggettivi-distaccati» il rapporto sociale che all’intemo di un’amicizia è solito svilupparsi e che dalle persone interessate è anche piú o meno esplicitamente desiderato, a detta di tutti rappresenta un rapporto sociale tendente alla comunità, di carattere per

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
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1995
¬Il¬ concetto di amicizia nella storia della cultura europea : storia, glottologia, filologia, filosofia, pedagogia, letteratura ; atti del XXII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 9 - 11 maggio 1994
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Page 688 of 804
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <22, 1994, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Meran
Physical description: XX, 766 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Location mark: II Z 759/22(1994)
Intern ID: 103864
valenza, poiché in alcune lingue si hanno termini che richiamano 1’ «odio» e in altre si hanno vocaboli che derivano dal concetto di «stra- niero» o di «esiliato»; l’inimicizia è vissuta insomma come fatto indivi- duale (intemo al proprio ethnos) o come fatto sociale (estemo al proprio ethnos). Dal fatto che in varie lingue per il concetto di «nemico» si abbia una parola motivata come il «non amico» è prova certa della possibilità dell’amicizia che si nutre di un affetto che è simile a quello che

delle volte all’intemo dello stesso gmppo sociale, occorre rilevare come in alcuni casi la storia dei popoli mostri in qual misura il concetto di «amicizia» si sia rafforzato nell’interferenza con altri popo- li. Tale è il caso dell’estone söber che è di origine baltica, dell’ungherese barât che è di origine slava, ma anche del romeno prieten - accanto all’endemico amic - che proviene dallo slavo prijateli. Esistono dunque le premesse perché l’umanità riesca a coinvolgere sempre di piü nel dono

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1995
¬Il¬ concetto di amicizia nella storia della cultura europea : storia, glottologia, filologia, filosofia, pedagogia, letteratura ; atti del XXII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 9 - 11 maggio 1994
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Page 213 of 804
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <22, 1994, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Meran
Physical description: XX, 766 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Location mark: II Z 759/22(1994)
Intern ID: 103864
- ta all’inizio dell’opera 65 . In altri termini Agostino ora tende a proiettare anche nell’orizzonte lontano della socialità la tipologia relazionale do- minante nell’orizzonte vicino dell’amicizia. Riconosce infatti nel vincu- lum concordiae il paradigma di un’autentica vita sociale, che non accet- ta discriminazioni e si costituisce a partire da una universale aspirazione alla pace, anticipazione analogica e imperfetta di quella concordissima societas fruendi Deo et invicem in Deo, che è la massima

comunione possibile alla quale l’amicizia possa aspirare. 4. Carità e amicizia sociale È possibile riconsiderare a questo punto il risultato complessivo con- seguito da Agostino innestando l’ideale classico dell’amicizia entro la complessa architettura del pensiero cristiano; un innesto attraverso il quale si attua una forma di mediazione e insieme di trapasso culturale, reso possibile dall’incrocio fecondo tra una filosofia dell’interiorità, un’etica dell’amore ed una teologia della grazia e della

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
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1995
¬Il¬ concetto di amicizia nella storia della cultura europea : storia, glottologia, filologia, filosofia, pedagogia, letteratura ; atti del XXII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 9 - 11 maggio 1994
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Page 432 of 804
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <22, 1994, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Meran
Physical description: XX, 766 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Location mark: II Z 759/22(1994)
Intern ID: 103864
considera l’altro nella sua richiesta di dignità e non dal punto di vista del suo valore per aumentare p.e. il prestigio, l’ascesa sociale, il vantaggio economico. Un tale rispetto è irrinunciabile anche nella relazione pe- dagogica tra insegnante ed alunno. La pedagogia non è una tecnica per modellare l’altro né per disporre di esso; è possibile soltanto nella sua forma dialogiea. II dialogo riconosce l’altro nel suo essere persona con libertà e ragione, indipendentemente dalla misura in cui

questo eccezionale rapporto sociale in eui l’uno accetta e prende sul serio l’altro nel suo esser-perso- na. E se anche l’amicizia non è propriamente un concetto pedagogico, è pur vero che il concetto di amicizia, proprio per il suo essere mediato, è irrinunciabile per la pedagogia se questa non vuole deteriorarsi sotto il dettato del pragmatismo e della frenesia. 404

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
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1995
¬Il¬ concetto di amicizia nella storia della cultura europea : storia, glottologia, filologia, filosofia, pedagogia, letteratura ; atti del XXII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 9 - 11 maggio 1994
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Page 264 of 804
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <22, 1994, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Meran
Physical description: XX, 766 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Location mark: II Z 759/22(1994)
Intern ID: 103864
ampie di socia- lità come le «sette», i «partiti», le stesse «fazioni religiose» 30 , che assol- vono ad una funzione sociale e morale veramente positiva. In queste pagine, infatti, Kant ci parla non solo di «amicizia universale (allgemei- ne Freundschaft)» 31 , ma anehe di una «eco universale della benevolenza (das Allgemeine des Wohlwollens)» 32 e, collegando i due aspetti del pro- blema, afferma testualmente: «Quanto piú gli uomini divengono civiliz- zati, tanto piú acquistano prospettive

universali e tanto meno avvengo- no amicizie particolari. L’uomo civilizzato cerca di avere un’amicizia universale ed un vantaggio scevro da legami particolari» 33 . Questa ricerca dell’universalità, anche a livello sociale, non significa peró appiattimento dell’uomo, tutto volto alla ricerca di un modello di persona valido per tutti. Da una parte, infatti, Kant nega la possibilità concreta di «essere amici di chiunque». «L’amicizia universale - egli afferma - consiste nell’essere amico degli uomini

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
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1995
¬Il¬ concetto di amicizia nella storia della cultura europea : storia, glottologia, filologia, filosofia, pedagogia, letteratura ; atti del XXII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 9 - 11 maggio 1994
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Page 694 of 804
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <22, 1994, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Meran
Physical description: XX, 766 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Location mark: II Z 759/22(1994)
Intern ID: 103864
nità di vita). Esiste una unità di interessi ed una solidarietà come fedeltà morale nel rispettare i patti stipulati dai singoli e dai gruppi. V’é una distinzione netta dalla comunità di vita in quanto in essa la totalità e la corresponsabilità nella fiducia sono i principi dinamici, mentre nella società il motivo di fondo nell’agire sociale è la responsabilità indivi- duale e la sfiducia negli altri. Le società, come gli Stati, presuppongono delle comunità di vita che mediante patti regolano

storia. Due sono le forme principali in cui si attua questa comunità persona- le: la nazione in quanto portatrice dei valori culturali, e la Chiesa in quanto soggetto di valori religiosi. Lo Stato è solo lo strumento sociale della nazione per l’attuazione del diritto, del potere e del benessere (so- cietà come strumento della comunità); non è quindi né nazione, né po- polo, ma solo un’organizzazione del potere in funzione del popolo e della nazione. Poiché la religione ha il suo valore autonomo

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Page 259 of 804
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <22, 1994, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Meran
Physical description: XX, 766 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Location mark: II Z 759/22(1994)
Intern ID: 103864
, vedere il comportamento di Kant nei confronti di amici e nemici (o supposti tali); passare poi a considerare le sue affer- mazioni sull’amicizia in generale; infine concludere con un esame pre- ciso e dettagliato del concetto di amicizia morale, visto e considerato nella sua genesi e nel suo sviluppo. I biografi di Kant sono tutti concordi nell’affermare che al filosofo di Königsberg piaceva molto la buona compagnia di amici, della piü diver- sa formazione culturale ed estrazione sociale, spesso

riuniti a casa sua intorno ad una buona tavola: i suoi pranzi, famosi, duravano dalle una fino alle quattro o alle cinque del pomeriggio 1 . Del resto, è Kant stesso a darci, nell’ Antropologia pragmatica, una «teorica» relativa ai pranzi stessi, là dove tratta, alla fine della parte prima, «Del sommo bene fisi- co-morale». Una volta affermato nel § 88 che «il modo di concepire la conciliazione del benessere con la virtü nella vita sociale è l’umanità» 2 , egli dichiara testualmente: «La specie

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Page 274 of 804
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <22, 1994, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
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Physical description: XX, 766 S.
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Notations: Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Location mark: II Z 759/22(1994)
Intern ID: 103864
ha dell’amicizia Kant, ha anche una posizione sociale, in quanto la realtà dell’amicizia non puó essere soltanto tra due persone ma sta a fondamento anche della società, in quanto la costituzione stessa di ogni repubblica è fondata sulla libertà e sul rispetto vicendevole dei cittadini. Marcucci ha a un certo punto detto: Kant è uno dei fondatori della de- moerazia moderna e questo è vero, ma è vero non soltanto per i singoli Stati, ma anche per la visione che aveva dell’unità fra gli Stati; della visione

la proiezione del luteranesimo nel piano della morale sociale della morale politica. E non si puó dimenticare una cosa e questo è un punto che vorrei anche chiarito da Marcucci. Che il grande movi- mento rivoluzionario americano è fondato non dalle grandi correnti reli- giose, possiamo dire classiche, né da cattolici né da luterani, né da calvi- nisti ma proprio da pietisti e da sette cosi erano chiamate allora e cosi si 246

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le energie che sviluppa, quasi moltiplicando le potenzialità individuali: onde sin la piü antica riflessione ne avverti l’ufficio pedagogico, l’influsso sui costumi, l’incidenza sull’amministrazione e sul govemo, insomma l’innegabile funzione sociale e politica, anche se non istituzio- nalizzata e quindi indipendente dalle norme del diritto e dello Stato. Anche sotto questo profilo si rivela un passaggio da concezioni piú elementari e primitive a concezioni piú complesse e raffinate (il che non implica

- ma forse è inutile ripeterlo - che un processo evolutivo non conosca percorsi retrogradi o che la linea di sviluppo ideale si identi- fichi con quella cronologica). L’invito esiodeo all’amicizia si scandisce - in un’ottica di civiltà con- tadina - sull’elenco dei vantaggi che ne derivano: il valore sociale di questo rapporto si restringe alla dimensione dell’utile, all’impulso vita- le, prima forma di affermazione dell’individuo e della sua apertura agli altri in funzione di se stesso. Ma già nella

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Physical description: XX, 766 S.
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Subject heading: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
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sussistono condizioni arcaiche, ma queste riesplodono per- fino in zone altamente civilizzate. Nel mondo arcaico l’uomo singolo aveva poche probabilità di so- pravvivenza. Di conseguenza ognuno viveva inserito in un gruppo con legami di tipo semplicemente sociale oppure padronale che, se da una parte riducevano le possibilità di sviluppo, dall’altra significavano so- stentamento e protezione. I legami piú stretti nel mondo arcaico erano quelli di parentela, nient’affatto motivati soltanto dal punto

di vista emo- zionale ma anche da quello «oggettivo»: fedeltà e amore, consiglio e aiuto erano un dovere vero e proprio tra parenti. In assenza di legami di parentela naturali era possibile crearli arti- ficiosamente; un legame molto stretto di questo tipo fu nel primo Me- dioevo l’amicizia giurata del diritto franco (amicitia) che per la tratta- zione del nostro tema ha un’importanza del tutto particolare e che trova le sue origini in quella forma di rapporti della vita sociale antico-romana in cui

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Notations: Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Location mark: II Z 759/22(1994)
Intern ID: 103864
affini, e vorrei accennare soltanto a Theodor Geiger che ha evidenziato la «polarizza- zione delle sfere sociali», cioé il co-esistere e non il contro-esistere di rapporti sociali «personali-intimi» e «oggettivi-distaccati», attribuendo a questi ultimi particolare significato. A questo proposito bisogna rile- vare anche un fenomeno trattato con sempre maggiore frequenza nella letteratura degli ultimi decenni e che ha fatto del concetto del «reticolato sociale» il cardine del mutamento strutturale

società dell’America del nord avrebbe portato ad un mu- tamento dei rapporti di amicizia e cioé ad una diminuzione dell intimità, dello spessore sociale del rapporto verso forme di amicizia che dal pun- to di vista tradizionale sono visti piuttosto come superficiali o perlome- no meno affidabili di quanto non fossero valutati finora. Nella parte fi- nale della mia relazione tratteró anche di questo e delle differenze tra la maxi-società moderna e le forme sociali che (ancora) non hanno queste

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Books
Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
1995
¬Il¬ concetto di amicizia nella storia della cultura europea : storia, glottologia, filologia, filosofia, pedagogia, letteratura ; atti del XXII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 9 - 11 maggio 1994
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Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <22, 1994, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Meran
Physical description: XX, 766 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Location mark: II Z 759/22(1994)
Intern ID: 103864
modi di vita e dei rapporti fem- minili. Le amicizie femminili entreranno passo a passo nella letteratura. - Nel Settecento si delinea, comunque, il processo dell’aumento dell’importanza data all’intimità nell’ambito della vita sociale che porta alla rivalutazione di certi codici dell’intimità (Luhmann) e di rispettivi generi letterari (lettera, diario ecc.). Questa linea evolutiva contribuisce anche alla maggiore considerazione dei discorsi femminili. Anche se - come abbiamo già accennato - nei

primi periodici l’amicizia maschile si colloca al centro, i giomali contribuiscono tutta- via al cambiamento del modello dominante dell’interazione sociale e dei rapporti d’amicizia. II loro orientamento a favore delle donne costi- tuisce un importante punto di riferimento. Anche l’esempio delle (fitti- zie) società di editrici-amiche si schiera in questa direzione. Dieci amici e quattordici amiche, per esempio, nell’ambito del periodico «Der Jíing- ling»( 1747-47) 10 costituiscono un tale circolo

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