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Author:
Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Place:
Bolzano
Publisher:
Casa Ed.Athesia
Physical description:
395 S. : Ill., Kt.
Language:
Italienisch
Notations:
1 Karte
Subject heading:
g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark:
II 122.101
Intern ID:
134910
Firmiano (vedasi il capitolo dedicato alle chiese) il maso Urfer e compreso fra quelli soggetti alla decima,- il rappresentante del Consorzio, Peter Truth di Ebenstain, riconosce a tale titolo dovuto tutto il frumento e il vino prodotti. Oltre a ciö il maso e tenuto ad «assicurare, osservando un certo ordine, il trasporto a Caldaro del fieno ricavato dai terreni prossi- mi al lago omonimo». 18 Secondo questo urbario il maso Urfer si chiamava maso «Mohrer». Chissä se questa denominazione ha a che fare
21 , Thoman Gardinär 22 , Michael Ranigler 23 , Hans Pardatscher 24 . Poco chiara e l'affermazione contenuta nel catasto tributario del 1749: «Johann Anton von Schwaighof e titolare del maso Urfer di Vadena in precedenza di proprietä del Consorzio di Laives», poiche negli anni suc- cessivi da parte del suddetto Consorzio furono conclusi diversi altri contratti di locazione. La superficie col- tivabile compresa fra il fiume Adige e la base del monte nel citato catasto e indicata in 215 Starland cioe
in 15,51 ha. Nel 1751 fittavolo era Paul Laimer 25 ; gli subentrarono Joseph Christinger e Anton Wierer fino al 1756 26 ; in seguito venne stipulato un contratto novennale con Lorenz Gostner. Questi aveva i seguenti obblighi: dove- va annualmente dissodare e destinare a viticoltura non meno di 1 Gräber (=577,28 m 2 ) e allevare 16 bovini; fomire vitto e alloggio ai lavoratori del Consorzio addetti al risanamento dell'Adige, pagare le imposte e i censi dovuti e, inoltre, versare al Consorzio un canone
d'affitto di 154 fiorini. La di lui vedova, Magdalena Ortner, nel 1763 stipulö un nuovo contratto della durata di 5 anni. 27 Lei pure doveva allevare non meno di 16 bovini e badare che gli abitanti di Comaiano e di Schreckpichl non rubasse- ro legna nel bosco e, infine, versare al Consorzio 100 fiorini di canone. Il maso Urfer traeva l'acqua potabile necessaria ai propri bisogni da un pozzo, la cui manutenzione era demandata al fittavolo. Nel 1767 tale era Joseph Watthey 28 , cui fece seguito Franz Wert
e nel 1783 Johann Forcher 29 ,- nel 1791 Bartime Puntscher 39 , il quäle lo fu fino al 1800, allorche il Consorzio vendette il maso. In tutti questi con tratti il canone d'affitto ammontö sempre a 140 fiorini all'anno. Nel catasto tributario del 1775 ö scritto: «Il Consorzio di Laives ö titolare del maso Urfer, anticamente detto maso Mohren, e del traghetto». Il nome del maso «Mohren» potrebbe derivare dal medioevale Morhart. Il Consorzio a quel tempo figura amministrato congiuntamente al Comune