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Title A - Z
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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Page 210 of 404
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Place: Bolzano
Publisher: Casa Ed.Athesia
Physical description: 395 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: 1 Karte
Subject heading: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: II 122.101
Intern ID: 134910
e politico ed e quindi improbabile che avessero un simile interesse. Da quando, nel 1152, il vescovo fu fatto prigioniero dai conti di Appiano, i rapporti fra quel prelato e i suoi vassalli erano piuttosto tesi. Nella contea di Bolzano nel 1166 l'ereditä dei conti von Morit-Greifenstein non si trasmise agli Appiano, loro parenti, perche il vescovo preferi darla in

II Giudizio ed il Castello di Laimburg e Castelchiaro Le prime notizie sui due castelli sono di molto posteriori a quelle riguardanti Vadena. Dopo Vatina che compare giä nell'atto di donazione del 950 circa, Vadena figura anche in documenti datati 1181, 1185 e 1211. La prima specifica citazione di Laimburg (Castel del Varco) risale invece al 1269, mentre Castelchiaro e nominato per la prima volta solo nel 1339. Si puö perciö a buon diritto ritenere che, a prescindere dai ritrovamenti di origine

preistorica, i radi insediamenti sparsi ai piedi del Monte di Mezzo fossero piü antichi dei castelli. Nel caso dei nostri castelli non si puö tuttavia dimostrare se si tratti dello spostamento a monte di una residenza gentilizia giä esistente nel fondovalle. Fino al momento della sottomissione dell'ultimo dei Rottemburgo (1410) i due castelli facevano verosimil- mente parte di un unico complesso, percui possiamo trattare le loro vicende storiche piü antiche in modo unitario. Allo scopo di stabilire

di Bolzano compare piü volte citato quäle cofondatore dell'Ospizio dello Spirito Santo. 2 L'esistenza di questa decima e confermata e ribadita anche negli urbari dei Rottemburgo del 1352 e del 1380. Ma chi e questo Federico vescovo di Trento? Prima del 1350 puö essere solo Federico Vanga, rampollo dell'omonima famiglia patrizia di Bolzano e Sarentino, il quäle resse l'arcidiocesi di Trento dal 1207 al 1218. I Signori dei Vanga possedevano i castelli di Bellermont, Runkelstein (Castelroncolo), Ried

(Novale) e Rafenstein (Sarentino), una torre a Trento ed un'altra a Bolzano ed inoltre il castello Reams nei Grigioni.’ Federico era zio del conte Alberto III di Tirolo, a quel tempo in forte ascesa. Se il vescovo Federico istituisce un censo a favore di Laimburg, cioe lo dota di una rendita fondiaria, significa che nel 1218 il castello giä esisteva. Solo Laimburg invero poteva considerarsi una «Haus» (domus) perche i masi confinanti, e cioe il maso Gereut (Greit) e il maso Stadl (Stadio), erano

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Page 238 of 404
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Place: Bolzano
Publisher: Casa Ed.Athesia
Physical description: 395 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: 1 Karte
Subject heading: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: II 122.101
Intern ID: 134910
«beim Urfahr» (= presso Urfahr) in Vadena, i quali nei 1270 passano a Hainricus Laianus 4 e successivamente, tra- mite Mainardo, pervengono ai Rottemburgo. Nei XIII secolo, contemporaneamente al consolidarsi della potenza dei conti di Tirolo e Gorizia, gli uomini del loro seguito, primi fra tutti i Rottemburgo, diventano ben presto proprietari terrieri nella zona di Bolzano. Nei 1304 il duca Otto sembra aver ceduto ad Enrico II di Rottemburgo il maso Castello di Vadena 5 e nei 1350 Enrico IV figura

Proprietä terriera ed affittanze Le liste tributarie del Vescovo di Trento (cfr. capitolo dedicato al maso Mair/Mover), e quelle dei signori di Rottemburgo e del Principe regionale ei forniscono utili notizie circa la proprietä fondiaria dei masi di Vadena. Giä verso il 1181 ci imbattiamo nei primi proprietari, i conti di Appiano, i quali si sottomettono al Vescovo di Trento e vengono da questi infeudati. Nei documenti del XIII secolo 1 sono ancora citati il «mairus» e il «villicus

di Trento in quel di Bolzano e Firmiano viene esautorato dal preposto all'amministrazione dei beni vescovili. Dai castaldi derivano i giudici locali. 3 In tale veste di preposto vesco- vile a Bolzano incontriamo nei 1237 un certo Emesto. Per conto del Vescovo egli amministra anche i tributi di numerosi masi di Vadena, retti da fittavoli, anche se non e chiaro se trattasi o meno di affittuari ereditari. Come coeredi degli Ultimi conti di Appiano i nobili di Egna diventano proprietari di entrambi i masi

proprietario di numerosi beni e masi, situati fra Vadena e Monte. Nei XIV sec. anche l'Ospizio del Santo Spirito di Bolzano risulta proprietario di beni e masi in Vadena. 6 Pure l'omonimo Ospizio del Santo Spirito di Caldaro, fondato nei 1304 da Enrico II di Rottemburgo, possie- de beni in quel di Greit 7 . Dopo la caduta dei Rottemburgo (1411) la proprietä si trasmise al Principe regionale il quäle distribuisce i masi in locazione. Hanno perö diritto di riscuotere censi anche la Cappella di S. Giovanni

lungo il fiume». 9 Il proprietario terriero ha diritto al censo, a donazioni e a corve. Il censo era costituito dai prodotti della terra, come: segala, frumento, miglio, avena, orzo, canapa, fieno e vino. Assai singolare al riguardo e la ricor- rente menzione del miglio nelle sue molteplici varianti: panico (Setaria italica) - nei dintomi di Bolzano -, oppure cannarecchia (Sorghum halepense). Il miglio vero e proprio (Panicum miliaceum), inoltre, viene anche chiamato Prey. La coltivazione del miglio

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Page 252 of 404
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Place: Bolzano
Publisher: Casa Ed.Athesia
Physical description: 395 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: 1 Karte
Subject heading: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: II 122.101
Intern ID: 134910
loro qualitä di proprietari del suddetto maniero, risultarono titolari di diritti di pesca in quel di Vadena fino ah'anno 1911 .“In occasione della vendita del maso in localitä Auelein (vedasi maso Quercia), avvenuta nel 1371, assieme ad esso furono alienati anche i rispettivi diritti di pesca. Quelli in posseso del convento «in der Au» presso Bolzano, in base aha concessione principesca del 1327, si estendevano fino a Monte (vedasi capitolo dedicato al maso Monte). All'atto del passaggio del

a S. Giorgio,versando in compenso metä del formaggio e quattro agnelli. Alla stessa stregua i Fiemmesi con- ducono le loro in quel di Monte per due libbre e quattro agnelli. Anche gli abitanti di Malosco presso Fondo portano le loro pecore a Monte verso pagamento di sei libbre e quattro agnelli». I Nonesi di Fondo erano perciö titolari di diritti di pascolo nella parte settentrionale di Vadena, il comune di Malosco e i Fiemmesi per contro avevano analoghi diritti da Monte fino a Greit. Questi

diritti avevano una origine assai remota, perche quelli dei Fiemmesi sui terreni paludosi di Caldaro e Termeno, ad esempio, sono citati giä in un documento dell'anno 1247.1 Nonesi di Fondo venivano alloggiati in Vadena di sopra per due anni presso il maso Birti e per 1 anno presso il maso Castello. Qui essi avevano diritto ad una stalla e ad una casera per la lavorazione del latte. Per il loro mantenimento i proprietari dei masi ricevevano latte e siero per un valore equivalente. Come giä detto

i Nonesi potevano pascolare le loro pecore su tutti i prati di Vadena di sopra da metä marzo fino a S. Giorgio. 14 Nel 1740 questi diritti di pascolo vennero soppressi ma in luogo di essi i masi di Vadena dovettero per molti anni versare un corrispettivo a quelli di Fondo tramite l'ufficio dell'amministratore di Caldaro. 15 I Fiemmesi arrivavano fin su a Greit. Secondo un contratto di locazione del 1601 il contadino del maso Monte aveva diritto di riscuotere da essi un canone annuo per il pascolo sulle

essi - al pari di quelli dei Fiemmesi da Bronzolo fino ad Ora - sono stati eliminati solo nel corso di questo secolo (1927-1947). I diritti in argomento hanno sempre dato luogo a contese. Giä nel 1459 ebbe luogo una causa presso il giudice di Caldaro e il Giudizio di Laimburg perche quelli della Val di Fiemme facevano pascolare i loro ovini lungo l'Adige a sud di Monte su terreno paludoso di proprietä dei Caldaresi. 17 In tempi non molto remoti alcuni contadini hanno tentato di liberarsi di queste

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Page 260 of 404
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Place: Bolzano
Publisher: Casa Ed.Athesia
Physical description: 395 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: 1 Karte
Subject heading: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: II 122.101
Intern ID: 134910
Campanile viene dotato per la prima volta di un orologio, fornito dal convento dei padri Francescani di Bolzano. Fino a quel momento la chiesa ne era stata sprovvista e per questo motivo gli abitanti di Vadena erano stati spesso dileggiati dai loro vicini. L'orologio fu costruito dal padre francescano Johannes Capistran Silbernagl 44 , il quäle molti altri ne costrui per le chiese di tutto il Tirolo. Siamo anche a conoscenza che nella cella campanaria pendevano 3 campane: una di rispettabili

dimensioni e due piü modeste. 45 Una di queste ultime dovette essere rifatta nel 1705 dal fonditore Simon Colovi di Bolzano 46 , l'altra, anch'essa incrinata, subi lo stesso trattamento nel 1707 da parte di Jakob Florian di Monte e fu montata dal fabbro di Bronzolo. 47 Nel 1743 fu la volta probabilmente di quella piü grande, perche per coprime i costi relativi fu necessario fare una colletta fra gli abitanti. Tutti i masi di Vadena di sopra versa- rono prontamente la loro quota parte ; solo il Frizzi

in pietra a ridosso della casa adiacente e stata costruita in data successiva. Dal punto di vista artistico la parte piü interessante e pregevole della chiesa era costituita dagli affreschi della parete meridionale del campanile che furono prelevati nel 1930 e da allora sono conservati nel Museo civico di Bolzano. La prima notizia scritta di questi dipinti risale al 1886 ed e dovuta al prof. Archangelus Simeoner, che li scopri sotto l'intonaco. 51 Il periodico «Der Kunstfreund» di quell'anno scrisse

S. Vigilio che distribuisce la santa comunione.» Nel 1985 i frammenti di detto affresco depositati nel Museo civico di Bolzano sono stati restaurati a cura di Gabriella Serra. In tale occasione sono stati individuati tre strati sovrapposti di colore, di cui quello piü anti- co risalente agli anni 1320-1330 ha per soggetto la vita di S. Maria Maddalena. Lo strato intermedio e stato datato intomo al 1350 ma non e ancora del tutto spiegato e interpretato. L'ultimo e superiore strato viene attribuito alla

scuola di pittura di Bolzano dei primi anni del XV secolo e rappresenta l'ultima comunione di S. Maria Maddalena. 52 Sulla nostra chiesa possediamo inoltre le seguenti notizie: nel 1607 fu acquistato un nuovo crocefisso per l'altare,- nel 1609 si dette incarico al pittore bolzanino Georg Schliem di dipingere una nuova pala d'altare con l'effigie di S. Barbara. 53 Nel 1614 lo scultore Hanns Schwarzenpeckh costrui un nuovo altare; a dipinger- lo fu chiamata una pittrice di Bolzano che vi aggiunse

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Page 218 of 404
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Place: Bolzano
Publisher: Casa Ed.Athesia
Physical description: 395 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: 1 Karte
Subject heading: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: II 122.101
Intern ID: 134910
prigionieri ed in parte togliendo loro ogni proprietä e distruggendo i loro castelli. Anche Riedmann, infine, ritiene che uno dei promotori della rivolta fosse appunto il maestro di corte Enrico IV di Rottemburgo. 48 La giä citata Cronaca di Bolzano parla di una seconda distruzione di Castelchiaro avvenuta nel 1341. Ciö risulta piuttosto strano perche quell'anno non vi fu alcuna sollevazione dei Rottemburgo contro la dominazione boema ne si verificö alcun fatto d'arme; al contrario, verso

frattempo (1346) era stato eletto sovrano dei regno romano-tedesco. Nel 1347 Carlo IV ordinö al principe regionale di restituire al vescovo di Trento tutti i Giudizi che Mainardo II gli aveva strappato. Tra questi c'era anche il Giudizio di Appiano e quello ««totius plebis Caldarii». Quest'ordine rimase tuttavia inascoltato. 50 Carlo IV prese allora contatto con la nobiltä malcontenta e nel 1347 partendo da Trento attaccö il Tirolo. I Rottemburgo non opposero resistenza,- Bolzano e Merano al contrario

maestro di corte, Enrico di Rottemburgo, le loro proprietä per punirli della ribellione durante il conflitto contro Carlo IV. E infatti noto che il partito boemo aveva potuto contare sulla simpatia di buona parte della Bassa Atesina. 53 Come abbiamo giä detto l'urbario di Enrico IV citato in premessa risale al 1350 e l'urbario seguente di suo fi- glio Enrico V ci fomisce i dati delle entrate relative al periodo 1352-1380. Secondo questo registro Laimburg era sede «urbariale», vale a dire che

li i numerosi masi dei Rottemburgo dovevano pagare i canoni censuari da loro dovuti e prestare le corvee. Potrebbe anche essere che Laimburg fosse stata costruita come sede dominicale e che i masi circostanti di Greit, Stadio e Monte vi versassero i loro censi. Il piccolo Giudizio di Laimburg secondo Stolz potrebbe essere stato costituito per riguardo ai masi predetti. I Rottemburgo erano riusciti a racimolare un discreto patrimonio. La circostanza secondo la quäle il Giudizio di Laimburg, a differenza

5
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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Page 94 of 404
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Place: Bolzano
Publisher: Casa Ed.Athesia
Physical description: 395 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: 1 Karte
Subject heading: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: II 122.101
Intern ID: 134910
Non esiste, a nostro avviso, alcun reperto confrontabile con il filetto tripartito con parti laterali sbalzate. Sorprendente in questo caso e il fatto che, a quanto pare, anche questo filetto - come gli altri due tipi - e venuto alla luce in coppia 296 ; questo dimostra che il filetto non era di sicuro destinato ad un unico cavallo da sella, ma apparteneva all'imbrigliatura di due cavalli da tiro per carro. Per quanto riguarda l'origine e la collocazione cronologica, il terzo filetto di Vadena

verticalmente la schiena del caval lo ed i tronchi delle zampe e servivano per il fissaggio delle briglie. I cavallini sono decorati su entrambi i lati da incisioni a zig-zag. Riguardo all'origine di questi filetti, del tutto insoliti per la zona delle Alpi, uno sguardo alla carta della loro diffusione mostra 299 che i morsi per cavallo di questo tipo 300 compaiono princi- palmente nell'Italia centro-occidentale 301 , sporadicamente anche a Bologna e nel Piceno. Anche se fino ad oggi non si e riusciti

a localizzare le officine che hanno prodotto questi bronzi 302 , sembra evidente supporre che la maggior parte dei pezzi, anche l'esemplare di Vadena, provenga dall'area della cultura italica di Villanova. Per quanto concerne la collocazione cronologica dei filetti di Vadena, bisogna mettere in rilievo che i reperti analoghi di Bologna e dell'Italia centrale appartengono quasi sempre al 11° periodo della prima etä del ferro (secondo H. Müller-Karpe) (8° sec.a.C.), ma morsi simili vennero rinvenuti

frammenti di boccali tipo Luco-, 10 frammento di boccale tipo Meluno-, 3-6,8,9,12,13,15,16 frammenti di ceramica con decorazione impressa, a coppellette, archetti e linee contrapposte Etä: 900-500 a.C. circa Scala 1:3 1 Ginnasio dei Francescani di Bolzano 2-16 Collegio Vincentino di Bressanone

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Page 211 of 404
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Place: Bolzano
Publisher: Casa Ed.Athesia
Physical description: 395 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: 1 Karte
Subject heading: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: II 122.101
Intern ID: 134910
, peraltro a quel tempo non piü in vita." Dal 1242 il nome di Hainricus Laianus, proprietario di case a Bolzano, ricorre in numerose transazioni commerciali. 12 Verosimile appare la provenienza da Laion (Laien) in Val d'Isarco (de Laiano). Dopo il 1248 incontriamo Heinrich Laian sempre piü spesso al seguito del principe regionale Alberto III di Tirolo e poi di Mainardo II, per i quali trattava affari. 13 In piü di un negoziato posto in essere dai conti di Tirolo, Laian appare come il loro rappresentante

feudo ai conti di Tirolo. Da quel momento ebbe inizio l'ascesa di questi ultimi nell'ambito del principato vescovile di Trento. Nel corso della seconda metä del 12°secolo i Signori di Enna cominciano ad espandere il loro potere ai danni del vescovo sul versante orografico sinistro della Bassa Atesina. 4 Durante il periodo di governo del vescovo Federico Vanga il nipote, conte di Tirolo, non esercitö mai alcuna minaccia nei confronti della Chiesa, anche perche ne era l'«avvocato>>. Ciononostante

risorse di argento del monte Calisio vicino a Trento. Josef Riedmann ravvisa in questi fatti il motivo che spinse il vescovo Federico ad impegnarsi nella costruzione di fortilizi. s Degno di nota e anche il fatto che il vescovo Federico nel 1214 diede l'autorizzazione a costruire una fortificazione a Castellaz. Gli abitanti di Termeno l'avevano chiesta al loro principe territoriale per poter avere un rifugio in caso di guerra. Non e perciö da escludere che le stesse considerazioni valessero per

i nostri due castelli. 6 Da ultimo bisogna tener presente che a partire dal 1150 andö sempre piü prendendo piede l'ambizione dei vassalli e dei funzionari ministeriali, incoraggiati in ciö dai loro Signori, di erigere rocche, torri e castelli nei luoghi piü importanti. Fra i ministeriali della corte di Trento, tuttavia, non si annovera nessun Laimburg. Riepilogando si puö concludere che il vescovo Federico Vanga,potendo contare sulla lealtä dei conti di Tirolo ma non su quella degli infidi Signori

di Laimburg ai due conti da parte dello stesso Laianus. 9/1 Quest'ultimo era quindi giä stato proprietario del forte prima del 1269. A causa dell'importanza rivestita da Laian quäle primo documentato feudatario del castello e per aver dato ad esso il nome, sarä bene esaminare piü da vicino questo personaggio. In un Hainricus Laianarius ci imbattiamo a Bolzano 10 giä nel 1234, tuttavia non e dimostrabile se egli si identifichi con quello di Laimburg, tanto piü che nel 1237 ne vien citato un secondo

7
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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Page 375 of 404
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Place: Bolzano
Publisher: Casa Ed.Athesia
Physical description: 395 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: 1 Karte
Subject heading: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: II 122.101
Intern ID: 134910
Greit N. C. 44, 45, 46 P. ed. 21, 22, 23 II nome Greit (= Novale) deriva dal verbo «rauten», che significa: dissodare, rendere coltivabile. Lo troviamo assai di frequente, sotto forme diverse, ad indicare masi o come toponimo: Gereut, Kreut e Kreit (ad esempio ad Appiano e Terlano). 1 Poiche nei documenti piü antichi il nostro maso viene sempre citato col nome Gereut oppure Greit, anche noi ci atterremo a questa grafia che e poi quella etimologicamente piü corretta. Il termine sta ad indicare

a Gereut avevano fatto legna nel bosco di sua comune proprietä. Essa afferma che nel suddetto bosco era stata scorta una persona sospetta mentre faceva legna abusivamente e di nascosto. La comunitä caldarese chiede che ven- gano interrogati i fratelli di Gereut, ma questi non si presentano. Essi trasportano invece la legna nel loro ma so. Gli abitanti di Caldaro dichiarano di non voler togliere ai fratelli di Gereut ciö che appartiene loro, per averlo ricevuto dal Principe regionale e dai Rottemburgo

, ma di voler ricordare ad essi i limiti dei loro legitti- mi diritti. I Caldaresi sostengono che i suddetti fratelli non sono al servizio del Principe regionale, ne presta- no servizio armato ne pagano tasse. A quel tempo amministratore a Caldaro era Hanns Ramung. Egli diede ragione agli abitanti di Caldaro e negö ai fratelli di Gereut il diritto di fare legna nel bosco contestato. Per niente soddisfatto della sentenza Anthoni Gereut si rivolse senza indugio al Principe regionale. Il 28 giu- gno 1469

imparziali e di definire bonariamente la faccenda. A forma- re la commissione furono chiamati: Heinrich Preytenperger, Hanns Helgruber, Lienhardt Ortwegher, Her mann Schober, Christian Unger, Augustin Hiller, Kunrad Lechuber, Ulrich Grinner, tutti cittadini di Bolzano, Hanns Punzel di Terlano, Pauknecht Symon, sacrestano di Gries, Peterman di Bronzolo, Ulrich Hülber e

8
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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Page 396 of 404
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Place: Bolzano
Publisher: Casa Ed.Athesia
Physical description: 395 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: 1 Karte
Subject heading: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: II 122.101
Intern ID: 134910
Andergassen, Gotthard (Bolzano): p. 201/1 Ufficio erariale (Bolzano): p. 279/1,3,4,6; 291/2,3,4,5,6; Consorzio di bonifica foce Isarco-Monte (Bolzano): p. 279/2,5; 291/1; 357/2; Defranceschi, Klotilde (Appiano): p. 287/2,3,4,5; Ferrari, Gianni (Vadena): p. 317/3; 319; 363/4,5; Archivio comunale Vadena: p. 197/2; Hagenauer Partelli, Barbara (Bolzano): p. 245; Hauser, Luis (Cortaccia): p. 209/3; Kaiser, Walter (Termeno): p. 345/2; Kiem, Maria Luise (Bolzano): S. 10/1; 35; 37; 41 ; Sovrintendenza

ai beni culturali (Bolzano): p. 221/2; 222; 227; 380; 383; 385; Landesmuseum Ferdinandeum (Innsbruck): p. 239; Provincia Autonoma di Bolzano: p. 347; Lunz, Reimo (Brunico): p. 209; 213; Miori, Gianni Piero (Bolzano): p. 199/2,3; p. 331/4; Munerati, Elena (Trento): p. 379; Niedermayr, Walter (Bolzano): p. 309/2,3; 311; 321; 373/ 1,4,5; Pedrotti, Karl (Vadena): p. 297/3; Perathoner, Severin (Vadena): p. 297/1,2; Psenner, Hans (Innsbruck): p. 49,50; Profanter, Heinrich (Vadena, Monte): p. 363/1,2,3

; Sanin, Franz (Vadena): p. 309/1; Genio civile Bolzano: p. 191/1; Stacul, Paul (Bolzano): p. 10/2,3,4; 19; Museo civico Bolzano: p. 253/2; Archivio provinciale (Bolzano): p. 187/2; 189; 191/2,3,4,5; 287/1; 343/2; 353 ; 357/1,3,4; Tengler, Georg (Bolzano): copertina senza uma ; p. 193/ 2,3,4; 197/4,5,6; 199/4; 201/2; 223; 225; 229/2,3; 231; 253/1,3; 263; 265; 269; 271; 297/4,5; 303; 307; 309/4; 313; 317/1,2,4; 327; 331/1,3; 337; 343/1,3,4; 345/1,3,4,5; 351; 367/1,2,4; 369/1,4,5; 373/2,3; 384; Tiroler

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Page 173 of 404
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Place: Bolzano
Publisher: Casa Ed.Athesia
Physical description: 395 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: 1 Karte
Subject heading: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: II 122.101
Intern ID: 134910
401 R. Lunz, v. nota 42, tav. 22.1 402 R. Perini, Risultato degli scavi eseguiti nel 1965 e 1966 sui Montesei di Serso. «Studi Trentini d. Sc. Nat.», Sez. B, XLVI, 1969, 228, fig. 24.5 403 R. Perini, Appunti per una definizione delle fasi della cultura Luco sulla base delle recenti ricerche nel Trentino. «Studi Trentini d. Sc. Stör.», Sez. 2, 1976, 155, fig. 4.1 404 Museo di Bolzano 405 Museo di Bolzano 406 R. Lunz, Archäologie Südtirols. «Arch.-hist. Forsch, in Tirol» 7, 1981, 157, tav. 65.7

407 I motivi manifestamente piü antichi, come nei pezzi del M. Ozol e Corces, sono trattati per lo piü in maniera plastica, quelli piü recenti, al contrario, sono incisi 408 Deposito del Museo di Bolzano 409 Deposito del Museo di Bolzano 410 Forse da determinare come Fe Ia - circa 1“ metä del 9° sec. a.C. 411 Museo di Bolzano, Inv.nr. A 6504 412 Ad es. Corces. R. Lunz, v. nota 406, 157, tav. 65.6 413 Anche tra le bugnette e inserita una coppella 414 Cfr. il disegno di Perini. R. Perini

, I boccaletti di Vadena in rapporto alla ceramica Luco. «Rendiconti Trento» 5, 1967-69 (1970), 76, fig. 2 415 Ad es. Luco, Sciliar, Tuiflslammer, Montinglerberg 416 R. Lunz, v. nota 42, tav. 13.2 417 Museo di Bolzano. Kl e K6. Inv.nr. 1978 risp. raccol- ta Schlobach 418 R. Lunz, v. nota 42, tav. 73.24 4,9 Ad es. nr. 68 (= Inv.nr. A 2288), 136 e 120 420 Ad es. Sciliar. P. Leonardi, v. nota 191, tav. 4.13; tav. 5.5, 6, 13; Castelar de la Groa. R. Perini, Area cultua- le sulla Groa di Sopramonte (Trento

(Deposito del Museo di Bolzano) proviene tra l'altro un frammento di orlo, che per forma e decora- zione corrisponde ampiamente all'urna della tomba 156 427 E questo appartiene giä al passaggio alla fase Fe Ha 428 V. Bianco Peroni, v. nota 68, nr. 636 429 V. Bianco Peroni, v. nota 68, nr. 1122, 1123 430 R. Perini, v. nota 192, 44, fig. 1 431 G. v. Merhart, Archäologisches zur Frage der Illyrer in Tirol. «Wiener Prähistorische Zeitschrift» 14, 1927, fig. 2.1, 2 432 L'attribuzione di queste anse

a «boccali con beccuc- cio tipo Luco» non e sempre chiara, potrebbero appartenere in parte anche a semplici boccali ansati; poiche perö lo sviluppo dell'ansa procede del tutto parallelamente nei boccali di Luco e negli altri, il problema puo essere trattato insieme Anche con due, tre o quattro cordoni Museo di Bolzano L. Stauffer-Isenring, Die Siedlungsreste von Scuol- Munt Baselgia (Unterengadin GR). 1983, tav. 12.103 Ad es. Vadena, Inv.nr. A 2278/1136 PD Ad es. Vadena; Inv.nr. I 472 Ad es. Inv.nr

10
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Page 343 of 404
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Place: Bolzano
Publisher: Casa Ed.Athesia
Physical description: 395 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: 1 Karte
Subject heading: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: II 122.101
Intern ID: 134910
attesta che essa fu costruita nel 1838 da Cristoforo Birti. Secondo alcuni documenti conservati nell'archivio del Comune, il maso Pelhamer costituiva a quel tempo il centro di Vadena. E non solo per via del gran numero di coloni e lavoratori che colä abitavano con le loro fa- miglie, quanto soprattutto perche la strada, costeggiando la fossa e attraversando gli edifici adiacenti al maso, menava al Pelhamerhof. Inoltre c'era anche una trattoria e, negli anni in cui Giovanni Miori rivesti la carica

il commerciante ed impresario edile Giovanni Battista Tacchi di Rovereto, a garanzia dei quali dovettero ipotecare i loro possedimenti di Rovereto e di Vadena. 51 Il maggiore degli eredi, Adolfo Birti von Weinfeld tenente del LXXIX imperial-regio reggimento di fanteria di stanza nel distretto di Tereneg in Ungheria, passö a miglior vita 1'8 ottobre 1866. 52 1 masi Pelhamer e Carnel in Vadena vennero stimati la bella somma di 52.815 fiorini. Il solo Giovanni Battista Tacchi reclamava perö un credito di 28.300

fiorini piü altri 5.920 per interessi; oltre a svariate altre passivitä i beni di Vadena erano gravati da ulteriori 64.420 fiorini di debiti. Nel 1882 si giunse alla messa all'asta della proprietä. Al quarto incanto e dopo altrettante riduzioni di valore, Tacchi si aggiudicö il maso per la somma di 40.000 fiorini. 53 A sua volta l'impresa Tacchi, che aveva eseguito numerose opere pubbliche e private nella zona di Bolzano, nel 1894 alienö il maso a Fortunata Miori, vedova di Isidoro Miori di Rovereto

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Books
Category:
History , Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Linguistics
Year:
1991
¬Il¬ contributo alla storia nel mondo di lingua italiana e in quello di lingua tedesca negli ultimi venticinque anni (1945-1970) : istituzioni sociali, politiche, giuridiche ; atti dell'XI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11. - 15. 10. 1971
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Page 140 of 148
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <11, 1971, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Physical description: XIII, 128 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsachtitel: Der Beitrag zur Geschichte im deutschen und italienischen Sprachraum in den letzten fünfundzwanzig Jahren (1945-1970) Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; z.Geschichte 1945-1970 ; f.Kongress ; g.Meran <1971> g.Italienisches Sprachgebiet ; z.Geschichte 1945-1970 ; f.Kongress ; g.Meran <1971>
Location mark: II Z 759/11(1971)
Intern ID: 62126
e concreti, quasi in un superiore disimpegno che nella progettazione ideale esteti- sticamente eludeva spesso alla problematica concreta, dialettizzandola nell’ideale della Ragione storica e anche in una mitologia dell’azione politica. Caduti questi miti, allentate le maglie di questa dialettica, i problemi nella loro particolarità, nella loro urgenza, nella loro ineludibilità anche nella banalità, dicia- mo, della loro consistenza o nella tragicità della loro consistenza, sono emersi e chiedono una

puntualità, alla dramma- ticità di una situazione concreta e alla impossibilità di ciominare i problemi dentro una prospettiva, diremo, a larga scadenza, a lunga scadenza, ci ha restituito nella loro, a volte anche banalità, i tempi corti, i problemi a corto raggio della vita quoti- diana nazionale e anche personale. Che cosa troviamo allora oggi, quali possono essere dei sintomi di questa situazione a livello, direi di costume, a livello cii at- teggiamento interiore, a livello anche di fenomeno

culturale nel senso piú ampio del termine. 10 vorrei qui in maniera esemplificativa segnalare soltanto due elementi che possono avere una loro significanza, che hanno, a mio awiso, una vivace positi- vità, anche se hanno delle inquietanti, a volte, manifestazioni. 11 primo ríguarda l’esperienza religiosa e la riflessione di pensiero inerente pro- prio questa esperienza. Se noi guardiamo il posto che la Religione, non dico la filosofia della Religione, ma forse possiamo dire anche questo in termine molto

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Page 16 of 404
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Place: Bolzano
Publisher: Casa Ed.Athesia
Physical description: 395 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: 1 Karte
Subject heading: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: II 122.101
Intern ID: 134910
di feldspato, simili a porcellana, e rare lamine nere di biotite. La compagine rocciosa e compatta e fragile, interessata da alcuni sistemi regolari di estese fessure 12 e suddi- visa in colonne con base da triangolare a esagonale a sud di Vadena, mentre a nord dell'abitato e a tratti svi- luppata una struttura a lastroni. Le grandi fessure subverticali hanno estensione di molte decine di metri e condizionano con il loro andamento la morfologia di dettaglio delle pareti. Nei pressi del maso Camel

, ad esempio, dove l'assetto strutturale e particolarmente evidente, le colonne che sono coperte da una patina giallo-bruna, si presentano molto slanciate (fig. 5) ; sono a loro volta intersecate o mozzate da superfici di di- scontinuitä anch'esse estese ma piuttosto rade, in parte inclinate verso valle. In prossimitä dell'abitato di Vadena e del maso Stadio le colonne assumono progressivamente una caratteri- stica posizione spaziale a ventaglio,- evidenziano con ciö rispettivamente l'immersione verso nord

e la risali- ta verso sud del loro basamento che nella parte centrale giace a una quota inferiore al piano campagna del fondovalle oppure e occultato da detrito. Sul basso versante tra l'abitato di Vadena e il maso Birti si notano giä a distanza degli affioramenti isolati e difficilmente accessibili di un litotipo che si differenzia dalle sovrastanti ignimbriti colonnari per la fessura- zione irregolare e la struttura orizzontale della sua porzione sommitale. Alla lente la roccia presenta una matrice

stesse carat- teristiche chimiche estendentesi fino al maso Stadio e alla sella di Laimburg. Questa vulcanite e caratteriz- zata da chiazze di tonalitä violacea ed arancione, da fessurazione irregolare e a tratti poco evidente, da con- tenuto rispettivamente alto in feldspato rosa e modesto in quarzo. Corrisponde al litotipo che affiora di tanto in tanto ai margini della conca di Bolzano e che costituisce i contrafforti settentrionali del Monte di Mezzo nei pressi di Castelfirmiano. A sud del maso

versanti che scendono rispettivamente verso il Lago di Caldaro e la Val d'Adige a sud del maso Stadio. E' articolato in bancate che sul versante orientale sono a loro volta suddivise in lastre subverticali ad Opera di fitte fessure; presenta colore bruno sulle superfi ci alterate, ma tonalitä grigioverdi su quelle fresche. La struttura e vagamente porfirica e alla lente si osserva un'associazione mal distinta di feldspati rosa pallidi, di minerali verdastri alterati, probabilmente augiti, entro una

13
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Page 215 of 404
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Place: Bolzano
Publisher: Casa Ed.Athesia
Physical description: 395 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: 1 Karte
Subject heading: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: II 122.101
Intern ID: 134910
contropunta a forma di chiodo. 37 La distruzione di Castelchiaro ä confermata anche dalla «Cronaca di Bolzano» 38 di cui sono rimaste alcune copie,- una di queste e conservata nel Museo Ferdinandeo di Innsbruck. Il 21 aprile 1340 Giovanni in compagnia di suo fratello Carlo lasciö il Tirolo alla volta della Boemia. La loro assenza fu subito sfruttata dagli avversari per organizzare un'altra rivolta, cui partecipö anche Enrico di Rottemburgo. 39 Giovanni e Carlo vennero informati di quanto stava per

ipsis iuvantibus in destructione castri in Laeuhtenburch veron. marc. 9 lb. 4 gross. 9 et de prediis silig.(ines) pan(es) tria milia 800, scapul(as) 46, edos 8, ova 40, vini familie carrad(as) 2 pacid(as) 4, vini boni urn(am) 1, pabuli mod. (= modiolos) 12 per unam litteram domini.» Il precedente rendiconto era stato da loro presentato il 7 gennaio 1339. La distruzione (destructio) di Castelchiaro e perciö necessariamente awenuta tra il 7 gennaio 1339 ed il 7 aprile 1340. Il brano riportato

ci consente inoltre di calcolare il numero degli assedianti di Castelchiaro. Per incarico e a spese dei giudici di Enna l'assedio fu posto dagli uomini del cavalier Urei von Reichenberg e di Jakob Grifo de Mays. Quest'ultimo nel 1339 aveva distrutto anche il castello di Aufenstein nei pressi di Matrei in Tirolo. Urei von Reichenberg, giudice di Nauders, era penetrato in Val d'Adige con armati a cavallo e a piedi. 35 Erano aiutati nelle loro imprese anche da alcuni «muratori» (noi oggi diremmo «genieri

accadere da Nikolaus, vescovo di Trento, da loro insediato prima di partire per la Boemia. Giovanni ritornö precipitosamente sui suoi passi per primo e Carlo lo segui il 1° agosto successivo. Questi avvenimenti sono raccontati dallo stesso Carlo IV nella sua autobiografia. 40 In essa ä scritto che alla sollevazione del 1340 partecipö il maestro di corte della principessa (magister curie predicte uxoris fratris mei). Alcuni ricercatori e Studiosi ritengono che il dignitario

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Page 24 of 404
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Place: Bolzano
Publisher: Casa Ed.Athesia
Physical description: 395 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: 1 Karte
Subject heading: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: II 122.101
Intern ID: 134910
le loro enormi portate solide crean- do estesi conoidi di detrito e di mura che a loro volta causavano il ristagno dell'Adige, la formazione di meandri fluviali, di estesi acquitrini e piccoli laghi nonche la risalita del livello della falda freatica; tra Bolzano ed Ora i depositi determinarono il progressive spostamento dell'Adige verso il fianco occidentale della valle. Frequenti erano le inondazioni del fondovalle in seguito a piene in concomitanza con lo sciogli- mento delle nevi o in seguito

ed i depositi fluviali. La stratigrafia della parte piü recente dei depositi, che nel loro complesso formano le alluvioni di fondovalle, e relativamente ben nota nell'intera Val d'Adige fino alla profonditä di qualche decina di metri, essendo stata esplorata almeno localmente mediante numerosi sondaggi rispettivamente per acqua e per accertamen- ti geotecnici. Stando ai risultati delle prospezioni geoelettriche e di alcuni sondaggi profondi eseguiti vicino a Trento, i depositi dovrebbero presentare

le stesse caratteristiche per l'intero loro spessore. I depositi sono costituiti da sedimenti di acque superficiali sia scorrenti a varie velocitä che stagnanti; for mano degli Strati estesi e potenti oppure delle intercalazioni lenticolari e sono caratterizzati da irregolari alternanze in senso sia verticale che orizzontale. Predominano i banchi ghiaioso-sabbiosi e sono piuttosto frequenti dei livelli sabbiosi, sedimentati in corrispondenza di meandri o della sponda convessa di grandi anse fluviali

15
Books
Category:
History , Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Linguistics
Year:
1991
¬Il¬ contributo alla storia nel mondo di lingua italiana e in quello di lingua tedesca negli ultimi venticinque anni (1945-1970) : istituzioni sociali, politiche, giuridiche ; atti dell'XI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11. - 15. 10. 1971
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Page 134 of 148
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <11, 1971, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Physical description: XIII, 128 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsachtitel: Der Beitrag zur Geschichte im deutschen und italienischen Sprachraum in den letzten fünfundzwanzig Jahren (1945-1970) Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; z.Geschichte 1945-1970 ; f.Kongress ; g.Meran <1971> g.Italienisches Sprachgebiet ; z.Geschichte 1945-1970 ; f.Kongress ; g.Meran <1971>
Location mark: II Z 759/11(1971)
Intern ID: 62126
cendo) erano e restano piú macroscopiche. Tutti cociesti, owiamente, sono o sem- brano argomenti validissimi in favore dei riformatori e perfino tali da giustificare uno dei piú impudenti dei loro slogans: ”meglio una legge cattiva che nessuna leg- ge ”' Già, perché codesto slogan o parola d’ordine, sciocca come quasi tutte lo sono in quanto pretendono di caratterizzare con rozzezza militaresca la vita politica, non trova alcuna rispondenza nei fatti. Nell’Università italiana la legge esisteva

cooptino i loro pari attraverso concorsi, la cui pubblicità è garantita dalle opere a stampa presentate dai concor- renti, che perció tutti possono Ieggere e giudicare? Dichiarati poi i vincitori col si- stema della terna, che anch’esso, come ogni trinum è per ciefinizione perfectum, quale miglior garanzia le Facoltà possono avere nella scelta dei loro docenti che quella offerta dalle terne clei concorsi? E non è perfetto il sistema, di cui oggi si parla come cli una grande novità, del docente unico

, ad esempio, non riconoscere che l’affidamento dell’autogoverno universitario a consessi di pari che eleggevano i presidi e i rettori, o che lo stesso istituto dell’esame inteso come colloquio periodico con gli studenti, coi quali del resto era aperta ciualsiasi altra forma di comunicazione, fosse anch’es- so, in ünea di principio, perfettissimo? E in fondo, la stessa tradizionale larghezza 116

16
Books
Category:
History , Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Linguistics
Year:
1991
¬Il¬ contributo alla storia nel mondo di lingua italiana e in quello di lingua tedesca negli ultimi venticinque anni (1945-1970) : istituzioni sociali, politiche, giuridiche ; atti dell'XI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11. - 15. 10. 1971
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Page 97 of 148
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <11, 1971, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Physical description: XIII, 128 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsachtitel: Der Beitrag zur Geschichte im deutschen und italienischen Sprachraum in den letzten fünfundzwanzig Jahren (1945-1970) Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; z.Geschichte 1945-1970 ; f.Kongress ; g.Meran <1971> g.Italienisches Sprachgebiet ; z.Geschichte 1945-1970 ; f.Kongress ; g.Meran <1971>
Location mark: II Z 759/11(1971)
Intern ID: 62126
positi altrove in modo magndoquente proclamati, cosi da awolgersi in contraddizioni tanto gravi, che solo si possono spiegare con l’ottuso livore da loro nutrito contro la Monarchia, nonché con l’istinto di prepotenza e di arroganza che li animava. Come è possibile infatti conciliare l’art. XIII delle “Norme Transitorie e finali” con í’art. 16 della Costituzione secondo cui “ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della repubblica e di rientrarvi salvo gli obblighi di legge”?. Non

si puó pensare d’altra parte che il perpetuo esilio cui il Re ed i suoi discendenti sono stati condannati per via della loro qualitàpersonale (la regalità) abbia fatto loro perdere la cittadinanza italiana, non solo per- ché per l’art. 1 della costituzione “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti aiia legge senza distinzioni di sesso, cii razza, di lin- gua, di religione, di opinioni politiche di condizioni personali e sociali”, ma anche perché l’art. 22 recita che “nessuno

puó essere privato permotivo politico della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome”. Le contracldizioni riguardanti la casa Reale non si fermano qui, perché, mentre l’art. 49 stabilisce che “sono elettori tutti i cittadini uomini e donne che “abbiano raggiunto la maggiore età”, l’art. XIII, 1 cpv. delle “Norme Transitorie” dichiara che “i membri ed i discendenti di Casa Savoia - non solamente quindi i discendenti maschi del Re e le loro Consorti! - non sono elettori e non possono

territorio nazionale degli ex-Re di Casa Savoia, delle loro consorti e dei loro discen- denti maschi sono avocati allo Stato”: e cosi, ignorando che da che mondo è mondo in ogni Stato monarchico altro sono i beni privati ed altro i beni della Corona, la repubblica ha spogliato la Famiglia Reale anche di quanto era suo personale. Infausto presagio per tutti gli italiani! La verità infatti è che la repubblica non solo ha spogliato la Famiglia Reale dei suoi beni ma, cosa ancor piú grave, ha spogliato

17
Books
Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
1991
¬L'¬ unità d'Europa e il mutamento del quadro culturale: "Le scienze umane" . atti del XIX vonvegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 22 - 27 aprile 1985
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Page 467 of 554
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <19, 1985, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Meran
Physical description: XLIX, 498 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und der Wandel des Kulturbildes: "Die Humanwissenschaften" Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: s.Geisteswissenschaften ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1985>
Location mark: II Z 759/19(1985)
Intern ID: 62155
ne in Europa (un esempio: da qualehe tempo il Papa si rivolge separatamente ai fedeli di espressione lussemburghese),5) l’unificazione linguistica del nostro continente fa dei progressi e registra oggi un livello piú alto di quelli esistenti 300, 200 o 100 anni fa». 6) Non si tratta del numero delle lingue (si noterà di passaggio che dei dieci membri della C.E.E. soltanto gli Irlandesi non esigono di ricevere tutti i docu- menti nella loro lingua ma si accontentano dei testi in inglese; chi

oserebbe con- sigliare ad altri, per es. ai danesi o ai neerlandesi, di imitarli?), ma dell’awici- namento dei loro lessici e delle loro strutture sintattiche e in parte anche mor- fologiche, fonetiche e grafiche. Nella monografia Le lingue d’Europa Alberto Nocentini enumera tre fattori di somiglianza fra lingue appartenenti alla stessa famiglia: l’eredità genealogica, la deriva parallela e infine la convergenza (ossia la somiglianza dovuta al loro contatto). 7) Come esempio di convergenza il N. cita

un esempio divenuto or- mai classico, la lega balcanica, la quale consterebbe di cinque lingue: due spet- tanti a famiglie a un solo membro superstite (il greco e l’albanese), due slave (il bulgaro e il macedone) e una romanza (Íl rumeno). Non tutti vanno d’accordo con il N. Alcuni linguisti permettono che anche lingue appartenenti a due gran- di famiglie (per es. una lingua indoeuropea e una Hngua non-indoeuropea) pos- sano far parte di una lega linguistica. Secondo loro anche il turco ottomano

fa- rebbe parte della lega in questione. Altri esempi riguardano le affinità fra l’un- gherese e le lingue del bacino danubiano e casi analoghi. 8) Purtroppo, quando si parla di leghe, prevale l’interesse per lingue awicina- tesi quando i loro parlanti erano sudditi di stati longevi, plurisecolari, per es. degli imperi bizantino, ottomano, asburgíco 9) e sim. Poco si è fatto invece sulle leghe e fenomeni simili in stati plurilingui meno grandi come la Svizzera 10), il Belgio 11), la Iugoslavia

18
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Page 163 of 404
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Place: Bolzano
Publisher: Casa Ed.Athesia
Physical description: 395 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: 1 Karte
Subject heading: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: II 122.101
Intern ID: 134910
etä romana. Con ciö sembra continuare una consuetudine di corredo, che, instauratasi giä nella prima etä del ferro, si presenta in maniera intensa soprattutto tra il materiale del Ferro recente. Nei coltelli romani di Vadena e sorprendente soprattutto la loro differente tipologia: nessuno degli 8 coltelli assomiglia all'altro. Per quel che riguarda la forma sono rappresentati coltelli ad impugnatura piena (tomba XIX), coltelli a lingua da presa (tomba XXI, tomba XXII, tomba

XI) e - principalmente - coltelli con codolo da presa (tomba XXII, XXV, XXVII, XXXIII). Solo una delle tombe con coltelli (tomba XXIII) 883 conteneva un cor redo di monete (Vespasiano), ma il Ghislanzoni non raffigura meglio questo coltello ed anche dalle schede della Soprintendenza di Padova non e (per il momento) chiaro di quäle pezzo si tratti. Le altre tombe con col telli (ad eccezione della tomba XXVIII con coltellino da vigna) al di fuori del loro contesto di ritrovamento si possono collocare difficilmente

. Anche per gli altri coltelli di ferro delle tombe di Vadena si deve supporre un'analoga collocazione cronologi- ca, per cui si possono annoverare tra le forme piü recenti pezzi come quello della tomba XXII con codolo da presa a spigoli vivi e rientrante da entrambe le parti 911 . Al periodo tardo romano (fine 3° - inizi 4°sec.d.C.) ö invece da datare il coltellino della tomba XI 912 . Questo reperto proviene da una delle poche tombe a inumazione documentate a Vadena, che sono, come t noto, cro

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Page 345 of 404
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Place: Bolzano
Publisher: Casa Ed.Athesia
Physical description: 395 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: 1 Karte
Subject heading: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: II 122.101
Intern ID: 134910
Note 1 TLA, Urbario 1350, film 272 , foglio 98 2 Stolz, Ausbreitung, 1° vol., pagg. 18, 48 3 Reich, Desiderio : Una congiura a Caldaro, in: Archivio per l'Alto Adige, 5, pagg. 411 e segg. 4 Obermair, Hannes: Die Bozner Archive, op. eit. Nr. 522, 526, 560 5 Obermair, Hannes: Die liturgischen Bücher der Pfarr kirche Bozen aus dem letzten Viertel des 15. Jahrhun derts, in: Der Schiern 1985, pag. 524 e contestuale ri- chiamo all'archivio Oberpayrsberg di Bolzano. 11 maso Pfister e citato giä

un libro litur- gico della parrocchia di Bolzano del 1491. 7/1 TLA Urk. 6962 8 APC, cassetto n. 8 9 APB, Urbario del Beneficio di S. Biagio 1632 10 A proposito dell'albero genealogico vedasi: APC, casset to n. 8 ; Vfb. K. 10. 4. 1587, foglio 77, 21. 2. 1590, foglio 13 e 32; Grabmayr Georg von: Stammtafeln alter Tiro ler Familien, in: Schiern- Schriften n. 48, Innsbruck 1940 11 Vfb. K., 10. 4. 1587 foglio 77 12 idem, 1587 foglio 190, 1580 foglio 123, 1589 foglio 58, 1590 foglio 32 e 72 13 idem, 1585

dall'allevamento del bestiame spetta all'affittuario; egli risponde per contro di eventu- ali perdite. 33 Vfb. K., 1617 foglio 94 34 idem, 1715 foglio 123 II maso «Heinrich des Stauders», citato nell'urbario dei Rottenburg del 1354, si trova in localitä Monte (V. la voce Urbari nello specifico capitolo). 35 Staffier, Richard : Die Hofnamen von Zwölfmalgreien und Leifers, in: Bozner Jahrbuch für Geschichte, Kultur und Kunst, Bolzano 1952, pag. 20 36 Vfb. K., 1724 foglio 208 37 APr, Catasto Teresiano, Laimburg

fu ripetuta- mente messo all'asta. 43 Vfb. K., 1807 foglio 355 44 idem, 1864 foglio 818. Qui troviamo il nome Garnell, poi Kamell ed infine Carnel. Esso dovrebbe trarre origi ne dalla Kornellkirsche o «cornus mas» (= corniola). 45 idem, 1844 foglio 3684 46 Podestä, Agostino (edit.): Alto Adige, alcuni documenti del passato. 3° vol., pag. 309, Bergamo 1942. 47 APSP, 1821 48 Vfb. K., 1831 foglio 11 49 idem, 1848 folgio 1652 50 idem, 1859 foglio 740 51 idem, 1864 foglio 818, 1865 foglio 30 52 idem, 1871

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Page 188 of 404
Author: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Place: Bolzano
Publisher: Casa Ed.Athesia
Physical description: 395 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: 1 Karte
Subject heading: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: II 122.101
Intern ID: 134910
il proprio corso e nella sua ricer- ca di un nuovo alveo non di rado travolgeva i manufatti protettivi (Archen) esistenti. Questo e quanto apprendiamo dalla mappa di Hörtmair, raffigurante la terribile inondazione del 1528, dovuta allo straripa- mento dell'Isarco a sud di Bolzano/ L'antico tracciato del ramo principale dell'Isarco seguiva l'odierna strada poderale che dalla Zona industriale di Bolzano, al margine occidentale del campo di aviazione, costeggia il maso Gizzl e si accosta progressivamente

all'Adige (p.f. 2731/1,2). Subito dopo la confluenza dei due fiumi si era formata un'ampia ansa in direzione di Laives che tornava a volgere di nuovo verso il Monte di Mezzo a nord del ponte di Vadena. L'attuale confine fra i comuni di Laives e di Vadena segue proprio uno dei rami di questa ansa, verosimilmente quello piü ad Oriente. Il perche i terreni dei masi Ischia-Frizzi e Rosi si estendo- no abbondantemente al di lä dell'attuale letto dell'Adige, lo spiegheremo nel capitolo dedicato alla loro sto

riempiti con terra, pietra- me, detriti e altro materiale disponibile, in modo da formare una barriera. Anche la navigazione, cioe l'atti- vitä delle zattere sull'Adige, guardava con interesse all'opera di risanamento del fiume. Benche essa sia documentabile nella Bassa atesina fin dall'anno 1181 8 , cionondimeno fino al XVII sec. nessun contributo concreto ai lavori di bonifica fu dato dagli spedizionieri e dai commercianti. A loro bastava che l'acqua del ramo principale del fiume fosse sufficiente

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