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Books
Category:
Technology, Mathematics, Statistics , Economy
Year:
1930
¬L'¬ industria delle costruzioni edili ed i lavori pubblici in Alto Adige
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Page 7 of 11
Author: Richard, Piero / Piero Richard
Place: Bolzano
Publisher: Società Ital. Tipogr. Ed.
Physical description: 9 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Congresso degli Industriali della Venezia Tridentina : Bolzano, 30 agosto 1930
Subject heading: g.Südtirol;s.Bauhandwerk;s.Öffentlicher Auftrag
Location mark: II 96.675
Intern ID: 234240
zione dtei primo tronco della Bolzano - Merano a cui fa capo il Ponte Druso in Bolzano. Le opere elencate a cui si devono aggiungere varie altre minori, rappresentano un complesso di lavori veramente ingente, e l'industria delle costruzioni in A'ito Adige dovrebbe essersene talmente avvantag giata da vivere oggi in condizioni di particolare floridezza. Ma così non è stato per un complesso di cause fra cui il modo ■con cui i lavori vennero aggiudicati, e le imprese edili c.he operano oggi nella

Provincia, ad eccezione di qualche 'caso più unico che raro, si mantengono in penose strettezze. Analizziamo brevemente come questa situazione abbia potuto essere •determinata. Avevano stanza pochi anni or sono nella nostra provincia ditte edili in numero limitato, che godevano in generale la fiducia elei com mittenti sotto ogni rapporto: esse hanno costruito nell'ultimo tren tennio la maggior parte di quanto vi è di interessante nella Provincia stessa ed avevano dimostrato abilità, qualità tecniche

e correttezza. Esse spingevano il loro raggio di azione in tutta la zona dolo mitica, anche nei territori ora. soggetti alle Provincie di Trento e Bel luno, ' (N>eì 1926 si 'acutizzò la crisi dell'edilizia privata, essa perdurava nella provincia dal 1914 e solo nel 1925 sembrava dovesse scomparire. In quel mentre comparvero sul mercato ingenti lotti di lavori pub blici, ai quali, malgrado il loro sforzo, le ditte locali non poterono conicorrere per ragioni varie. Erano ultimati a quel tempo i lavati

di ricostruzione dei danni di guerra che avevano occupato fino allora un gran numero di ditte edili e di tecnici statali. Furono i primi i tecnici a venire staccati, entro l'ambito del territorio dell'allc-ra provincia di Trento, nell'Alto Adige per lo stu dio e la preparazione dei progetti. — Li seguirono, per l'esecuzione le numerosissime imprese già occupate nelle opere d'i ricostruzione dei territori ' finitimi di Trento e di Belluno, pei quali l'arte edile è lar gamente diffusa ed aveva trovato largo

, si servirono di ditte di fiducia importate dalle loro sedi; e per i lavori,pubblici, per i iquali tutti gli .uffici sovrintendenti sedevano a Trento capoluogo di .provincia, le im prese trentine maggiormente a contatto di essi e piene di fervore per

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Page 138 of 342
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 249 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Location mark: I 87.740/2
Intern ID: 328721
S. Pellegrino. E MONZOSI Carta, pag. 108. 105 ore 1), quindi si devia a sinistra, si traversa il Rio di S. Pel legrino e si risale verso SO, per mulattiera, la costa boscosa sulla sinistra della valle pervenendo, appena fuori del bosco, alla Malga Colvere (m. 1869; ore 1-2), sopra un verde spe rone a NO della Cima di Laste. Di qui si prosegue o var cando un torrentello e raggiungendo presso l'Alpe Rezila la carreggiabile Moena-Passo di Lüsia per la quale si continua a sinistra come al N.» 300

, oppure salendo direttamente dalla .Malga verso S, sulla destra della valletta, fino a raggiungere il Passo di Lüsia (m. 2056; ore 0.45-2.-45); v. N.° 288. ASCENSIONI PUNTA LE SELLE m. 2596, ore 2.30; facile. - Dal Passo delie Selle (v. N.° 302; ore 2) per la cresta a sinistra in breve si sale alla vette (cresta fortificata). CIMA DI CAMPA GUAZZA m. 2737 (nella tavoletta Cima di Costa- bella), ore 2.30; facile. - Poco prima di giungere al Passo delle Selle (v. N.° 302, ore 1.30) si piega a destra

, risalendo il più lungo costone me ridionale della cima (ore 1-2.30). CIMA DI COSTABELLA m. 2759, ore 2.30; facile. - È la cima più alta della cresta omonima; sorge a NE della precedente da cui è separata dalla sella detta Banco di Campa gna zza (sulla carta del T.C.I. al 50.000 appare come una piccola pi- lamide 1 mm. a N della 2* a del nome Costabella). Si va verso il Passo delle Selle (v. N.° 302) ma prima di giungere al lungo costone meridionale della Cima di Campa- 14nazza si piega a N salendo alla

for cella chiamata Banco di Camjta- gnazza, donde a destra, senza diffi coltà, alla vetta. Numerose tracce della guerra. CIMA COLBELLI m. 2795, oro 2.30; non difficile. - Vi si accede per due vie : a) si risale l'altura dell'Uomo (m. 2484), che sorge a N del passo, e di 11, percorrendo la facile cresta di collegamento costituita da rocce rosse affioranti, si raggiunge il co stone meridionale della cima che si risale facilmente arrivando sulla spianata ed infine al masso terminale ; b) raggiunta

la base della cima, te nersi a destra salendo per il fianco SE e per detriti, chiazze erbose e facili rocce, piegando da ultimo a sinistra : bel panorama. PUNTA TASCA m. 3003 (meno nota come Punta dell'Uomo), ore 4; difficile. - Forma il punto di con giungimento della Cresta di Costa- bella col resto del Gruppo della Mar- molada; sorge dominando tutte le altre cime vicine essendo l'unica di questa zona che sorpassi i 3000 metri. Per pascoli e ripidi campi di sfasciu mi, verso N, si arriva

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Page 93 of 342
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 249 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Location mark: I 87.740/2
Intern ID: 328721
Ri f. Canali. PALE DI S. MARTINO Carta, pag. 92. 73 pide rocce meridionali delia Cima del Coro, e si raggiunge in breve una serie di lastroni che si salgono da destra a sinistra per mezzo di lar ghe, facili cenge. Arrivati in una conca ad E della cima e di un tor rione slanciato (ore 2.30), se ne rag giunge la forcelletta, ma non diret tamente: puntare dapprima verso un canale (a destra in alto della conca) che s'alza a sinistra d'una nicchia, risalirlo per breve tratto su roccia friabile

roccioni alla cresta e per essa si raggiunge la cima 0. 201 CIME DEL MARMOR m. 2707, 2710, 2697, ore 6; difficile soltanto l'ultima cima. - Belle vette che li mitano ad O il piccolo pianoro che sta fra esse e la Croda Grande, situate su di una cresta che, di partendosi dalla cresta di collega mento Croda Grande-Altipiano delle Pale, si spinge a N verso la profonda e solitaria V. d'Angoraz. Si segue l'itinerario precedente fino alla conca (ore 2.30) ad E della Cima del Coro e d'un torrione slanciato

. Si prosegue per essa e, raggiunto l'angolo supe riore a destra, si risale un canale di roccia friabile, indi si esce a sinistra (O) per scalini e cenge fino a rag giungere lo sbocco di un largo ca nalone. Lo si risale e, dove questo diventa impraticabile, si esce a de stra salendo parallelamente ad esso. Poco prima del suo termine si tra versa a sinistra, raggiungendo per una comoda cengia orizzontale l'orlo del piccolo pianoro I Foc della Croda Grande (ore 1-3.30), donde facilmen te si raggiunge la Cima

meridionale (m. 2707; ore 0.3 0-4). Di qui si scende verso If ad una forcella da cui sì risale senza difficoltà alla Cima centrale (m. 2710; ore 0.30-00), mentre difficile risulta la traversata per raggiungere la Cima settentrio nale (m. 2697; ore 1.30-6). CRODA GRANDE m. 2837, ore 6; 202 non difficile. - È la cima più alta della catena orientale (che da essa prende nome) del gruppo; sorge circa a metà della catena, donde si stacca verso O la cresta che la congiunge all'Altipiano delle Pale. Si segue

l'itinerario precedente fino a I Foc della Croda Grande (ore 3.30). Di qui si prosegue per breve tratto verso E, poi si cala sulla depressione della Forcella Sprit donde, traversata una larga cengia che fascia il fianco me ridionale della cima, si giunge verso E ad una piccola conca ripiena di neve e di detriti. Si sale allora al Passo delle Miniere, profondo inta glio nella crestina, che permette l'ac cesso alla caratteristica conca a fog gia di imbuto, formata dalla cresta finale; seguendo questa verso

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Books
Category:
Technology, Mathematics, Statistics , Economy
Year:
1930
¬L'¬ industria delle costruzioni edili ed i lavori pubblici in Alto Adige
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Page 6 of 11
Author: Richard, Piero / Piero Richard
Place: Bolzano
Publisher: Società Ital. Tipogr. Ed.
Physical description: 9 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Congresso degli Industriali della Venezia Tridentina : Bolzano, 30 agosto 1930
Subject heading: g.Südtirol;s.Bauhandwerk;s.Öffentlicher Auftrag
Location mark: II 96.675
Intern ID: 234240
municipale e lo stabilimento per i bagni .all'aperto. Nel resto della provincia devesi menzionare anzitutto la serie di piacevoli fabbricati per abitazioni di cui l'Aanministraizione delle Ferrove ideilo Stato ha dotato i propri dipendenti presso quasi tutte le stazioni sulle varie linee. Per il resto -Fattività, è rimasta saltuaria e quasi limitata alle costruzioni di carattere militare ai passi di frontiera. Essendo il mercato edilizio rimasto in continua erisi per le ra gioni che accenneremo

fognatura pubblica, elei campo sportivo, dell'ampliamento 'della scuò la di Via Regina Elena, delle case popolari eli Ol'brisanco; tutti quanti lavori fatti per .conto del Comune. - L'Isti tuto Autonomo delle Cape popo lari di Venezia sta facendo sorgere un nuovo imponente, fabbricato nel cuore della città., ed ii Ministero delle Comunicazioni un altro a S. Quirino per le abitazioni dei propri impiegati, mentre il palazzo delle Poste .si va innalzando di 'un piano per dare maggior spaizio

in seguito, ci è d'uopo far cenno delle costru zioni industrali e delle opere pubbliche di considerevole importan za che vennero compiute negli anni decorisi o che .sono attualmente in corso di esecuzione. Menzioneremo anzitutto il grandioso stabilimento che la Società Montecatini ha fatto sorgere a Sinigo per la fabbricazione dei prodotti azotati per l'agricoltura. Esso è alimentato dall'ampliamento della centrale di Tel non ché della nuova centrale di iMarlengo, a cui è affiancato u-n imponente

impianto di elettrolisi. L'impianto ritira ancora energia da terzi ed ha consentito la crea zione del primo nucleo di borgata italiana a Sinigo, borgata ora integrata da considerevole numero di fabbricati rurali costruiti dall'Opera Na zionale Combattenti a monte della zona da «bonificare. In un secondo' tempo sorse l'impianto idroelettrico dei Vizze e quindi il superimpianto,. da tutti ammirato, di Cardano, con la fanta stica linea di trasporto di energia ad alta tensione. .. . ' Tra le opere

pubbliche, oltre a vari lavori di .sistemazioni'idrau liche, specialmente importanti in Val Passiria, ricorderemo qui l'elet trificazione della linea ferroviaria Bolzano - Brennero con, -tutto il complesso di impianti accessori ed il considerevole letto di lavori stradali di sistemazione della strada del Brennero,- nonché la costru-

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1930
Trentino e Alto-Adige.- (Studi e monografie ; 7).- (Rapporti fra proprietà, impresa e mano d'opera nell'agricoltura italiana ; 3)
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Page 55 of 88
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Treves
Physical description: 83 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino-Südtirol ; s.Landwirtschaft
Location mark: III 106.613
Intern ID: 93050
•cato stabilmente all’agricoltura nell’interesse della produzione e della col lettività, promovendo nel contempo una saggia distribuzione della ricchezza.’ Certe saltuarie intermittenze coll’artigianato- o con altre occupazioni ovvero l’abbandono temporaneo dell'azienda da parte dei proprietari-coltivatori, non sono sistemi ammissibili nel concetto economico-rurale dell’Alto-Adige, dove la continuità lavoratrice ed imprenditrice è ritenuta per una indiscu tibile necessità nell’interesse della

condominialmente — in ragione delle carature o pertinenze — i beni montani aggregati alle proprietà coltivate (1) ; in secondo luogo sui beni comunali e frazionali vengono esercitati i con sueti diritti di legnatico e di alpeggio come nel Trentino. La Venosta emerge per l’uso collettivo, le restanti zone per l’uso singolo o consortile. L’apicol tura ( malghe ) denota un minor grado di sviluppo rispetto alla adiacente provincia di Trento, in seguito a speciali circostanze zootecniche — nell’Alto- Adige prevale

l’allevamento bovino a titolo di ingrasso (Punteria) o di ven dita del bestiame giovane — ed alimentari della popolazione che non usa pressoché mai il formaggio. Quindi anche l’alpicolt.nra non può avere spe ciali esigenze. I privati alpeggiano il proprio bestiame mediante il perso nale delle siugole aziende ovvero assunto condominialmente dai consorti (ticnncr capo delll’alpe, 1 ’Hirt il pastore, ecc.). (1) Riesce, per le persone scarsamente esperte del congegno montano, assai astrusa la struttura

proprietari per quote precisate• per ciascuno, pur rimanendo un congegno costruttivo unico; infine nei condominio iparteci-pano alla comproprietà tutti i condomini prò indiviso in ragione del numero dei vani o della relativa ampiezza. Come il titolo della proprietà del tetto è connesso colla proprietà dell’edifìcio — indi pendentemente dall’abitazione dei proprietari —, così anche la proprietà dei beni perti nenti è aggregata quale dotazione stabile al complesso immobiliare (caseggiati e cam pagne) delle

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Page 96 of 342
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 249 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Location mark: I 87.740/2
Intern ID: 328721
76 Carta, vag. 92. PALE DI S. MARTINO RH. Pradidali. Segue un tratto roccioso assai ripido e selvaggio, rivestito di magre erbe che, per l'aridità del terreno, facilmente si seccano ingiallendo, donde il nome di « pradi dali », termine locale che significa prati gialli, applicato a tutta la valle; a destra s'alzano ripide le rocce della Figlia della Canali (m. 2711), a sinistra l'aspra muraglia che si distende tra il Sass Maor e la Cima di Ball. Superato un ripido pendio, si giunge all'ingresso

della mesta Conca Pradidali, all'inizio della quale, a NE, sorge il Rifugio (m. 2278; ore 2-4.30). TRAVERSATE a) Al RIFUGIO DELLA ROSETTA m. 2578. I) Per il Passo di Ball m. 2449, ore 3. 10 Dal Rifugio si sale per buon sentiero, in direzione NO, al Passo di Ball (m. 2449; ore 0.30), tra la Cima Pradidali a E e il Cainpanil Pradidali a O. Splendida vista: a N si apre il profondo vallone di Ball, in gran parte ripieno di neve, mentre di fronte s'alza la maestosa parete S della Rosetta e dietro questa

, nello sfondo, il superbo Cimon della Pala con la Cima della Vezzana; sui fianchi, a guisa di quinte, s'alzano ripide roccie (a sinistra i Campanili di V. di Roda, a destra le vette che culminano nella Pala di S. Martino). Si prosegue calando per breve tratto su neve poi, tenendosi a destra, si segue un ottimo sentiero che rasenta la base della Cima Im- mink e del Campanil Giovanna, e in leggera discesa porta ai piedi della Pala di S. Martino e al Col delle Fede (m. 2298; ore 0.45 -1.15), da cui

si continua come al N.° 235. II) Per il Passo Pradidali alto m. 2700, ore 2. 11 Dal Rifugio si scende verso il L. Pradidali, nel centro della conca dalla quale si ammirano le superbe cime che la cir condano : a destra la maestosa Cima Canali, la Cima Vilma, la Cima e il Campanil da Lago e le propaggini delle Fradusta; di fronte la modesta ma elegante Cima Tomè dalla forma pira midale, che separa i due Passi Pradidali « alto » a sinistra e « basso » a destra (v. tav. XIII); verso sinistra la Pala di S. Mar

tino con le 4 Torri, la Cima Immink e la Cima Pradidali. Si con tinua per vasti campi di detriti e di neve, tendendo all'intaglio che si scorge a sinistra della Cima Tomè, tra questa e le rocce degradanti dalle Torri della Pala. Superato il breve pendio al quanto ripido, si raggiunge il Passo Pradidali alto (m. 2700; ore 1) e per esso l'orlo dell' Altipiano delle Pale. Lo si percorre verso NO, dapprima pianeggiando, seguendo le pendici set tentrionali delle alture che limitano a S l'altipiano

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Page 10 of 342
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 249 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Location mark: I 87.740/2
Intern ID: 328721
INDICE ANALITICO 9 INDICE DELLE CARTE Carta d'orientamento al 250.000, all'inìzio del volume. INDICE DEGLI SCHIZZI Schizzi geologici della regione delle Dolomiti occidentali, pag. 20. — I. Valli di Cembra, di Pinè e del Férsina, pag. 30. — II. Catena centrale di Lagorai, pag. 46. — III. Lagorai orientale e Cima d'Asta, pag. 00. — IV. Pale di S. Martino e Vette di Feltre, pag. 92. — V. Monzoni e Cima Bocche, pag. 108. — VI. Gruppi della Marmolada e di Sella, pag. 124. — VII. Gruppi del

Catinàccio, Sciliar e Sasso Limgo, pag. 172. — VIII. Gruppo del Latemar e Oclini, pag. 204. — IX. Pizzes da Cir, Püez, Odle e Pütia, pag. 230. — X. Gruppo della Plose, pag. 234. INDICE DELLE ILLUSTRAZIONI I. Testata della V. Montalon. — II. Rif. Cima d'Asta. — III. La Cima d'Asta vista da Cima Valpiana. — IV. Alb. al Passo del Brocon. — V. Cao- ria ed il Cauriol. — VI. Rifugi ai Laghi di Colbricon. — VII. Panorama dalia Rosetta. — Vili. Panorama dalla Rosetta. — IX. M. Pavione dalle Vederne. — X. Alb

. al Passo Cereda. — XI. Rif. Canali. — XII. Rif. Pradidali. — XIII. Testata della Conca Pradidali. — XIV. Passo di Ball. — XV. Rif. Rosetta e Cimon della Pala. — XVI. Panorama dalla Pala di S. Martino. — XVII. Cimon della Pala. — XVIII. I Bureloni e la Vez- zana. — XIX. Passo di Valgrande. — XX. Rif. Mulaz e Cima di Cam- pido. — XXI. Cima di Focobon. — XXII. S. Martino col Gruppo delle Pale. — XXIII. Passo di Rolle col Gruppo delle Pale. — XXIV. Alb. al Passo di Lüsia. — XXV. Alb. al Passo

di S. Pellegrino. — XXVI. Rif* dei Monzoni. — XXVII. Rif. di Contrin. — XXVIII. Parete S della Mar molada. — XXIX. Ghiacciaio della Marmolada. — XXX. Panorama dalla Marmolada. — XXXI. Alb. Malga Ciapela. — XXXII. Rif. alla Fedàia. — XXXIII. Passo del Pordoi. — XXXIV. Gruppo di Sella. — XXXV. Alb. al Passo di Campolongo. — XXXVI. Rif. del Boè. — XXXVII. Piz Boè col Rif. omonimo. — XXXVIII. Rif. del Pissadù. — XXXIX. Ospizio di Gardena col Sasso Lungo. — XL. Gruppo di Sella dall'Ospizio di Gardena. — XLI. Rif

. — LXXII. Rif. della Plose.

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Page 204 of 342
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 249 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Location mark: I 87.740/2
Intern ID: 328721
152 Carta, pag. 172. SASSO LUNGO It if. Passo Sella. Pordoi (E) si scorge il Nu vola u, l'Antelao, il M. Cappello e dietro questo, nello sfondo, il Pelmo cui fanno seguito verso destra un breve tratto della cresta della Civetta, il Pizzo Seràuta e l'imponente Marmolada col Gran Vernel e a destra il Sasso Vernale. Nello sfondo della V. di Contrin (SE) è il Passo delle Cirelle con a destra la Punta Tasca, la Cresta di Costabella e, lontane, le Pale di S. Martino. Nel settore S-0 si scorgono

le vette di Feltre, il Colbricon, la Catena di Lagorai, la Cima d'Asta e, a occidente della V. di Fassa, il Latemar e le frastagliate creste del complesso Gruppo del Catinàccio di cui si individuano le cime principali. e) Al RIFUGIO D'ANTERMÓIA m. 2496, ore 5. Dalla Forcella de Rodella (v. itinerario precedente; ore 0.30 circa) si segue a destra il sentiero che, in direzione O, costeggia il fianco meridionale del Gruppo del Sasso Lungo (tenere sempre a destra il sentiero più alto) con splendida vista

sulla lontana Marmolada, sulla V. di Fassa, sulla V. del Duron e sul Gruppo del Catinàccio. Giunti ad una svolta della strada, un sentiero a sinistra (cartello indicatore) devia scen dendo al Rif. Sasso Piatto (m. 2249) che si scorge in basso; continuando direttamente si raggiunge invece il Passo di Fassa (m. 2297 ; ore 1 -1 .30), ov'è un altro cartello indicatore per il Rif. Sasso Piatto. Lasciato a destra un sentiero per il Ril. del Sasso Lungo (v. N.° 535), si prosegue verso SO, pas sando

alternativamente sui due versanti della lunga cresta erbosa, si continua a S della Palàccia (m. 2351) e se ne rag giunge la selletta (m. 2212; ore 1-2.30) sul versante occidentale. Abbandonando il sentiero che prosegue per il Rif. Alpe di Siusi (v. N.° 502), ci si cala a sinistra per i ripidi prati e, toc cando vari fienili, si perviene sul fondo della V. del Duron (ore 0.30-3), ove s'incontra la mulattiera che sale da Campi- tello. Si continua in essa per breve tratto a destra, poi, presso l'Alpe Soricia

, si varca il rio e si risale verso SE, per tracce di sentiero, tra i cespugli, il ripido pendio opposto; si traversa il Ciamp de Gravena e si perviene al Passo del Duron (m. 2281 ; ore 1 -4). Scesi di pochi passi sul versante opposto, s'incontra il sentiero ben marcato che percorre la V. di Dona; lo si segue a destra. Con numerose serpentine e volgendo poi verso S si guadagna il Passo di Dona (m. 2516; ore 0.45-4.45), quindi si scende tenendosi a destra, lungo la base della Cima di Dona, si costeggia

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Books
Category:
History
Year:
1930
Guida del Museo del Risorgimento Trentino
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Page 190 of 196
Author: DeManincòr, Giuseppe ; Museo Trentino del Risorgimento e della Lotta per la Libertà / Giuseppe De Manicor
Place: Trento
Publisher: Arti Grafiche Scotoni
Physical description: 190 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Trient / Museo Trentino del Risorgimento e della Lotta per la Libertà;f.Führer
Location mark: I 214.635
Intern ID: 353736
. — Le costituenti di Vienna e di Kremsier. — Il falli mento delle agitazioni legali nel Trentino. — L'azione legale degli emigrati trentini. — I trentini agli as sedi di Roma e di Venezia. — II decennio di rac coglimento 1849-1859. — La guerra del 1859. — Uomini d'azione e uomini di pensiero. — I ci meli dei fucilati nel 1848. — I cimeli della Le gione Tridentina. — I cimeli delle cinque gior nate di Milano. — La documentazione delle agi tazioni legali trentine nel 1848. — I cimeli dei vo lontari di guerra

VI. - Sala napoleonica. Il Trentino dal 1796 al 1815 Documenti e cimeli dell'epoca napoleonica. — Le colubrine della Guardia Nazionale. — La bandiera del Principato di Trento. — L'atlante del generale Macdonald. — Gli illuministi trentini. — Il meda gliere napoleonico. — La porta Maria Teresa a Trento. 51 VII. - Sala delle guerre d'Indipendenza 1848-1859. La rivoluzione del 1848 nel Trentino. — I Corpi Franchi dell'Allemandi. — La Legione Tridentina. — Il Trentino e la Confederazione Germanica

trentini del 1848-1849. — L'auto grafo di Garibaldi per Trento. — Documenti della Repubblica Veneta e di quella Romana. — Armi e proclami storici dal 1848 al 1859. — L'albo foto grafico dei volontari di guerra. — I poeti trentini del Risorgimento. — Le uniformi garibaldine . 71 Vili. - Sala per la storia trentina dal 1860 al 1914. Lo stato politico del Trentino nel 1860. — La guerra del 1866. — Garibaldi e G. Medici nel Trentino. — Il Trentino dopo il 1866. — L'Irredenta. — Le so cietà irredentiste del

Trentino. — La lotta per l'U niversità Italiana. — I trentini alla vigilia della guerra mondiale.

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Books
Category:
Technology, Mathematics, Statistics , Economy
Year:
1930
¬L'¬ industria delle costruzioni edili ed i lavori pubblici in Alto Adige
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Page 8 of 11
Author: Richard, Piero / Piero Richard
Place: Bolzano
Publisher: Società Ital. Tipogr. Ed.
Physical description: 9 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Congresso degli Industriali della Venezia Tridentina : Bolzano, 30 agosto 1930
Subject heading: g.Südtirol;s.Bauhandwerk;s.Öffentlicher Auftrag
Location mark: II 96.675
Intern ID: 234240
]r brillante attività in cui erano state tenute anche negli anni prece denti. non ebbero difficoltà ad avere il sopravvento. 'Nell'anno Iß29. in cui le ditte alto atesine, che non avevano creduto al prolungarsi ed all'aggravarsi della crisi, tentarono di rea gire e di scendere a cesto di gravi sacrifìci nella concorrenza, lattasi sul mercato slegata -e turbinosa, rimasero s'ul mercato s^Jta.nto i gran diosi lavori si radali, ma questi furono appaltati in condizioni partico lari e tali, che

le ditte locali, che non potranno ancora per molto tem po contare sull'efficace appoggio degli istituti finanziari della provin cia. non poterono aggiudicarsene alcuno. Ciò fu v conseguenza dell'appalto dei lavori a pagamento diffe- rilo. — Questo sistema viene fra l 'altro a scuotere la convinzione fin qui diffusa che l'impresa a maggior rendimento sia' quella così eletta media; convinzione radicata in quanto cioè, trattandosi nella nostri industria eli tecnica e virtù organizzative 'Spiccai amente

caratteristica odierna della impresa di costruzione è, non solo, la capacità di eseguire i lavori progettati da tecnici estranei alia stessa .(il che è .stato la prima qualità cilie le venue richiesta nel tempo), ma anche quella di procedere allo studio e di progettare direttamente le opere, e per di ipìù, in molti -casi, quella di provvedere anche, per uh tempo più o meno lungo, per la totalità dell'importo o per una per centuale di esso, al finanziamento. 11 gruppo industriale frutto della concentrazione

.delle medie i ir. prese ha le caratteristiche della costituzione della grande „im presa, ma ha però il vantaggio nei confronti di questa, di rispettare il più possibile l'individualità degli aderenti. Esso facilita una più completa attrezzatura tecnica a tutto van taggio del costo dei lavori. La concentrazione delle imprese è in atto da tempo in America, è stata introdotta successivamente come metodo in Germania ed ha permesso a codesti sindacati americani'e tedeschi eli aggiudicarsi im portanti

lavori all'estero. Riteniamo che questa sia l'unica via per aprire ancora ai co struttori italiani, nelle condizioni attuali del mercato mondiale, un ■sufficiente sbocco sui mercati esteri, qualora l'esportazione di mano d'opera non offra troppe difficoltà. Abbiamo fatto qui cenno di òodesta nuova tendenza organiz zativa per il fatto che anche nella nostra provincia se ne sono avuti esempi.

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Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Page 145 of 342
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 249 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Location mark: I 87.740/2
Intern ID: 328721
110 Carta, pag. 124. MARMOLADA Rif. Contrin. 21 - Rifugio di Contrin •tìS Sorge a m. 2016, sopra una piccola altura alberata, alla testata della V. di Contrin, presso l'ultimo pascolo di Ciamp della Selva e precisamente nel punto dove vari rigagnoli si riuniscono formando il Bio di Contrin. Da N incombono ripide e scoscese le propaggini meridionali del Gran Verm i, in gran parte rivestite di magro pascolo (= pale) e pochi alberi; a NE si vede la profonda e ripida V. Rosalia che discende con

un ramo dal Passo d'Ombretta e con l'altro dalla Forcella della Marmolada ; tra i due valichi s'alza maestosa, imponente la parete S della Marmolada che col suo pro filo di destra piomba a picco sul Passo d'Ombretta. Verso E s'alzano dal pascolo del Ciamp della Selva le irte pareti della Cima Ombretta occiden tale che, nude e fosche, dominano tutta la conca. Nelle altre direzioni, tolti i Lastei di Contrin tra le Cime Cadina e il Col Ombert, s'ammirano magnifici pascoli che salgono fino alla cresta

che divide la V. di Contrin da quella di S. Nicolò a S. Allo sbocco della valle, sulla sinistra, si erge isolato il Collaz, maestoso roccione tutto circondato da terreno vulcanico. Il Rifugio (v. tav. XXVII), uno dei più belli delle Alpi, è un'elegante costruzione a due piani con verande e bella sala da pranzo, con annessa cappelletti e succursale; ha 35 stanze con 90 letti e ne è proprietaria l'Asso ciazione Nazionale Alpini, che lo ha affidato ad un conduttore. È aperto dal giugno all'ottobre

. ACCESSO Da CANAZEI ra. 1463, ore 2.45. 344 Si esce da Canazei (sulla Strada delle Dolomiti; autocor riera estiva da Predazzo, da Bolzano e da Cortina d'Ampezzo) verso SE, seguendo la carreggiabile che risale il largo tondo- valle della V. Avisio; dopo circa 1 km. si scende al greto e si traversa il torrente sul Pont de la Roa, poi si continua salendo dolcemente sul versante opposto. Si lascia sulla destra il pae- setto di Alba (m. 1517; alberghetti) e si prosegue con bella vista retrospettiva

su Canazei e le cime che chiudono a N la V. di Fassa; poco dopo si raggiunge Pallua (ore 0.45), dov'è un bivio. Lasciando a sinistra la strada per il Pian della Fedàia (v. N.° 400), si devia a destra per buona mulattiera che, var cato il Rio di Ciampaz, entra nel bosco per cui sale con ri pide serpentine. Al termine della salita (ore 0.45-1.30) si esce dal bosco e si continua pianeggiando sulla sinistra del Rio di Contrin, che limpido e calmo discende per il Pian di Contrin : in alto, oltre il corso del

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Category:
History
Year:
1930
Guida del Museo del Risorgimento Trentino
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Page 90 of 196
Author: DeManincòr, Giuseppe ; Museo Trentino del Risorgimento e della Lotta per la Libertà / Giuseppe De Manicor
Place: Trento
Publisher: Arti Grafiche Scotoni
Physical description: 190 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Trient / Museo Trentino del Risorgimento e della Lotta per la Libertà;f.Führer
Location mark: I 214.635
Intern ID: 353736
I cimeli della Legione Tridentina. Uniforme, berretto e giacca bleu con filet ti rossi di ufficiale della Legione Tridentina, appartenente al dott. Giacomo Marchetti; alcune stampe di ufficiali e militi della Guardia Nazio nale di Tione nel 1848 (3, e altre 4 sono nel ripia no della vetrina); lettera datata 3 maggio 1848, del Governo Provvisorio della Lombardia, per l'istitu zione del «Gomitato Tridentino», che, col nome ufficiale di «Gomitato per il soccorso ai profughi Tirolesi», doveva

procedere alla formazione della «Legione Tirolese»; atto relativo agli arruolamenti nella Legione Tridentina; ordine del giorno (Bre scia, 8 maggio 1848) del Gomando interinale della Legione, riguardante la disciplina della stessa; congedo e decreti per le medaglie al valore civile e della campagna 1848 dell'ing. Jacopo Zucchelli di Trento, milite della Legone Tridentina; dette medaglie dello Zucchelli. Nel ripiano della vetrina: quattro carteggi pro venienti dall'archivio Marchetti da Bolbeno, e cioè

: il Carteggio del Comitato Trentino in Brescia nel 1848, il Carteggio della Legione Trentina nel 1848 col Ruolo Ufficiale dei trentini arruolativi, il Car teggio del dott. Prospero Marchetti alla Costituente di Francoforte nel 1848, il Protocollo e Carteggio del Governo Provvisorio di Tione nel 1848; litogra fia del capitano Gian Maria bar. Scotti; carta topo grafica della guerra del 1848 appartenente ad un ufficiale austriaco; documenti vari del 1848, tra cui un proclama (4 maggio 1848) dell'Associazione

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Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Page 100 of 342
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 249 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Location mark: I 87.740/2
Intern ID: 328721
80 Carta, pag. 92. PALE DI S. MARTINO Rif. Pradidalì. 2; difficile. - È la cima a S delia precedente. Raggiunto il Passo di Ball (v. N.° 210; ore 0.30), si passa sulle rocce di destra per portarsi, salendo senza difficoltà alcuna, verso E, alla base della roccia. Tenendosi nn po' a sinistra si arriva ad nn pro fondo solco sotto la cima ; si prosegue per questo, indi per lastroni si per viene ad una fessura che piega a si nistra e porta, dopo aver svoltato ad angolo retto, direttamente ad una

la Cima di Ball), donde facilmente si arriva alla cima (ore 1.15 -1-45). 229 CIMA DI BALL m. 2800, ore 2; non difficile. - È la cima più alta della frastagliata cresta che ad O del Passo di Ball va da N a S dalla «Scaletta» (Yal di Roda) fino al Ci- merlo. Dal Passo di Ball (v. N.° 210; ore 0.30) si traversa a sinistra fino ad un ripido canalone di neve, ri salendo il quale si va alla larga sella fra la Cima di Val di Roda a N (destra) e la Cima di Ball a S (si nistra). Di qui, tenendosi sotto cresta

sul versante E, cioè a sinistra, e svoltato un costone, si raggiunge la vasta cima (ore 1.30-2). Interessante vista, specie a O sulla V. Cismon, sulla Catena di Lagorai, sulla Cima d'Asta e sul Gruppo meridionale delle Pale; classica visione sulle eleganti cime del Sass Maor e della Cima della Madonna, con lo sfondo delle Vette di Felt re e del Pavione. Conviene collegare questa ascen sione con la seguente. CIMA DI V. DI RODA m. 2790, 230 ore 1.45; facile. - Come nell'itinera- rio precedente fino

alla larga sella in cima al canalone di neve, indi piegare a destra su per il facile pendio dolcemente inclinato, rag giungendo in pochi minuti la vetta. Conviene collegare questa ascen sione con la precedente. CAMPANIL DI VAL DI RODA m. 2767, ore 3; molto difficile. - Sorge a N della cima omonima; ha forma assai slanciata ed è il più alto della cresta dei Campanili di Val di Roda. Raggiunto il Passo di Ball (v. N.° 210; ore 0.30), si piega a sinistra, attraverso detriti e campi di neve sul fianco

E della Cima di Val di Roda, e si entra nel ripido ed angu sto canalone che si apre tra la pre detta cima ed il campanile. Si sale per esso alla Forcella di V. di Roda (ore 1.30-2), quindi a destra della cresta (versante E) si supera una ripida e difficile parete, raggiungendo un lastrone strapiombante che vien superato a sua volta a mezzo d'una leggera fessura. Al termine di questa si traversa a sinistra sul versante S. donde per ripide ma facili rocce si raggiunge la vetta (ore 1-3). CAMPANIL

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Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Page 139 of 342
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 249 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Location mark: I 87.740/2
Intern ID: 328721
verso E raggiungendo il mas siccio della cima, solcato da un ca nalone nevoso. Si sale allora per facili rocce direttamente verso la sella ormai visibile, tenendosi a de stra, e, traversato il canale, per cen ge e facili gradinate si raggiunge la cresta finale, e per essa la vetta (ore 2 -5.30). 322 PUNTA DI FORMENTON m. 2932, ore 4; molto difficile. - Sorge ad E del Sasso di Valfredda. Rag giunta la testata di Valfredda (v. N.° 305; ore 1.15), si risale diretta mente verso N il magro pascolo del

Mosar è raggiungendo, dopo ripida ascesa su per i detriti, la Banca di Valfredda (ore 1.30 -2.45), a S della punta omonima. Di qui si attacca la roccia per una cengia obliqua verso destra (NE), incontrando forti difficoltà nelle interruzioni; poco prima di giungere alla sua estremità, si sale direttamente per facili roc ce, raggiungendo così la vetta (ore 1.15-4). Bel panorama sulla parte meridionale del Gruppo della Marmo- lada (a N), sulla catena settentrio nale del Gruppo delle Pale di S. Mar

m. 2572 (sen- 32-') za nome nella tavoletta), ore 2.30; facile. - Si sale fino a metà della Busa dell'Orso (v. N.° 310 ; ore 0.45), indi piegando a sinistra (S) si va alla Forcella Vallazza (m. 2524), donde a sinistra si raggiunge la vetta (ore 1.45-2.50). CIMA DI GIURIBRUTTO ni. 32« 2694, ore 2.45; facile. - Si raggiunge dapprima la Forcella di Giuribrutto (v. N.° 310; ore 1.45), quindi si piega a sinistra raggiungendo le pendici meridionali della cima; di qui sa lendo per il ripido pendio si tocca

la vetta (ore 1-2.45). CIMA BOCCHE m. 2745, ore 2.45 ; 327 facile. - Dalla Forcella di Giuribrutto (v. N.° 310; ore 1.45) ci si cala per brevissimo tratto verso S, per grossi detriti porfirici, ma tosto si risale a destra (O) raggiungendo le pendici meridionali della Cima Bocche ; se ne risale il ripido pendio e si arriva in breve alla vetta (ore 1-2.45). 20 - Rifugio dei Monzoni ' Torquato Taramelli ' 328 Sorge a m. 2046, sopra un cocuzzulo roccioso alla testata della V. dei Monzoni e precisamente nel

punto dove l'emissario del L. delle Selle, scen dendo ripido da E, voll bruscamente verso N. Il roccione, sul quale si spingono gli ultimi alberi della zona, è la propaggine più occidentale della

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Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Page 116 of 342
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 249 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Location mark: I 87.740/2
Intern ID: 328721
90 Carta, pay. 92. PALE Dl S. MARTINO Ri f. Mulaz. (1 ora) si devia a destra traversando in salita il rìpido fianco E della V. di Focobon, raggiungendo più avanti la Forcella della Stia (m. 2182; ore 0.30 -1.30). Si discende sul versante opposto dapprima per la ripida costa sparsa di detriti e di magra ve getazione, poi per lieve declivio pascolivo, andando alla Coserà della Stia (m. 1769), donde attraverso il bosco del Col dei Prai si raggiunge Gares (m. 1381; ore 1 -2.30). Per la continua

zione v. N.° 279. II) Per il Passo di V. Grande m. 2800, ore 4.30. 2t>l Si raggiunge il Passo del Mulaz (m. 2620), indi ci si cala per breve tratto nella V. Venégia fino ad incontrare un sen tiero che devia verso S, per il quale si continua (v. N.° 279). c) Al RIFUGIO DELLA ROSETTA m. 2578, ore 4.15. Si va al Passo del Mulaz (m. 2620) e, calatisi per breve tratto nella V. Venégia, si devia a sinistra seguendo un sen tiero che verso S, per detriti e chiazze di neve, raggiunge il Passo di V. Grande

(m. 2800; ore 0.45), profondo intaglio tra il Campami di Focobon (m. 2950) a N e la Torre delle Farängole o delle Quattro Dita (m. 2920) a S. Si discende sul ripido e franoso versante opposto per un sentieruolo, te nendosi a destra e passando in prossimità del Col della Bu rella. Sempre attraverso un magnifico paesaggio alpino, con variato e talvolta assai esteso panorama, si gira alla base l'erto costone della Cima delle Ziróccole, si traversa il pro fondo solco di V. Strutt , detta anche V. dei

Bureloni, poi si taglia la costa meridionale della Cima delle Comelle. Più avanti si entra nella V. delle Galline, per la quale si discende raggiungendo il Pian dei Cantoni (ore 2.30 -3.15), ripiano alla testata della V. delle Comelle dove pure sbocca la V. dei Cantoni, scendente dal Passo del Travignolo. Presso il grande masso nel mezzo del piano si devia a destra (S), proseguendo come al N.° 238. ASCENSIONI 263 CIMA DI CAMPIDO m. 3001, ore 3; non difficile. - È la cima più orientale del gruppo che

superi i 3000 metri; essa sorge a NE della Cima di Focobon. Si va alla Banca delle Fede (v. N.° 261; ore 1.15) e si continua per questa girando il fianco E della Cima di Focobon. Raggiunta l'alta conca nevosa che scende da N tra la predetta cima e quella di Campido, !a sì risale per lungo tratto attaccando le erte rocce a destra poco prima di arrivare al suo orlo. Si segue allora una fessura che porta verso sinistra e per facili rocce si raggiunge la vetta (ore 1.45-3). Vi si saie pure in 45 minuti

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Page 107 of 342
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 249 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Location mark: I 87.740/2
Intern ID: 328721
ìli f. Rosetta. PALE DI S. MARTINO Carte, rag. 60 e 92. 81 15 - Rifugio della Rosetta Sorge a ni. 2578, sopra un basso zoccolo roccioso poco discosto da]- 23J1 l'orlo occidentale dell'Altipiano delle Pale (Passo della Rosetta), e preci samente nel ponto dove l'altipiano maggiormente si restringe per l'avvici narsi delle testate delle due opposte valli : la V. delle Comelle, da N ; la V. di Roda, da S. Ad 0, tra il Passo della Eosetta e quello di V. di Roda, s'alza gradatamente la Rosetta che

di qui ha l'aspetto di un piano inclinato: a S, simile alla Rosetta, si alza la Cima di Roda, oltre la quale s'erge la su perba vetta della Pala di S. Martino (m. 2987); verso E si estende un grande pianoro (circa 30 kmq. di superftcie) desolato e monotono, senza vegetazione alcuna, rotto qua e là da qualche leggera altura: a -N, oltre la modesta e tondeggiante Cima Corona, si eleva la vetta del Cimon della Pala (m. 3186) e più a destra la Vezzana (m. 3193). 11 Rifugio (v. tav. XV) è una modesta

costruzione in muratura, prov visoria riattazione del vecchio rifugio distrutto durante la guerra: nel 1930 verrà sistemato ed ingrandito. Attualmente può ospitare circa 20 persone e rimane aperto con servizio d'alberghetto nella stagione estiva. È di pro prietà della S.A. T. Conduttrice: ved. Sealet; delegato a S. Martino: Giovanni Bonetti (Albergo Rosetta). ACCESSI a) Da S. MARTINO DI CASTROZZA m. 1444. I) Per il Passo della Rosetta m. 2583, ore 3. Uscendo da S. Martino verso NE, si traversa il prato

e traversa verso destra il terreno coperto dalle recenti frane di sassi da esso cadute. Passato il roccioso Ietto del rivo scen dente dal Passo della Rosetta, si inizia la salita del fianco N della Rosetta, seguendo il sentiero in parte scavato nella roccia, in parte sostenuto da muriccioli e munito, nei punti più esposti, di ripari e corde metalliche. Verso la fine della salita si traversa, in principio di stagione, qualche campo di neve; più avanti si scorgono a sinistra le tracce dell'interrotta

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Page 267 of 342
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 249 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Location mark: I 87.740/2
Intern ID: 328721
194 Carta,vag. 172. CATINÄCCIO RH. Roda di Vael. d) Al RIFUGIO DI CIAMPEDIÈ m. 1998, ore 1. 650 Ci si cala per breve tratto nel Vaiolon, scendendo verso N per magro pascolo ; raggiunta la sponda sinistra della valle, la si segue un poco verso E, quindi, prima che il sentiero scenda a valle per passare l'acqua, si devia a sinistra (ore 0.30) traversando così orizzontalmente il pendio meridionale della dorsale che, dalle Cigolade, scende verso E fino alTAvlsio, dividendo il Vaiolet (a N) dal

, si continua a destra giun gendo ad una grande nicchia di rocce giallastre. A sinistra sale un camino strapiombante verso una forcella; a destra un lastrone di roccia staccato forma una specie di cengia che si tra versa carponi e, passando tra un roc- cione ed il massiccio della cima, si arriva per facili rocee alla suddetta forcella. Di qui si continua a destra, per un tratto roccioso rivestito di zolle, giungendo ad una piccola con ca che si sale fin sulla cresta termi nale, tra la Roda del Diàvolo

ed il Croz di S. Giuliana. Si prosegue per essa e, tenendosi poi a sinistra, per facili rocce si arriva alla vetta. 653 CROZ DI S. GIULIANA m. 2670, ore 0.45; non facile. - Si sale sul punto più alto della cresta tra la Roda del Diàvolo ed il Croz di S. Giu liana (v. itinerario precedente); di 11 si sale direttamente una ventina di metri per una stretta ed umida fes sura, indi si piega a sinistra e, sca lando una paretina di rocce marce, si giunge alla forcelletta della cresta terminale (chiodo per

Vaiolon (v. N.° 646; ore 1.15), quindi si sale a destra (N), per terreno fa cile, fino alla vetta. CIMA DELLA SFORCELLA m. 050 2791, ore 2; difficile. - L'itinerario più comunemente seguito è quello della parete N, che offre una bella arrampicata. Dalla Gran Busa di Vael (v. N.° 646) si va verso N finché, lasciando a destra le tracce per il Passo dei Mugoni (1 ora), sftende a sinistra verso la base della parete NE della cima. Si inizia l'arrampi cata a destra, su per un canale poco pronunciato, che

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1930
¬La¬ Val Gardena
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Page 73 of 122
Author: Zendron, F. / F. Zendron
Place: Casale Monferrato
Publisher: Lavagno
Physical description: 119 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Grödner Tal;f.Führer
Location mark: II A-27.147
Intern ID: 328392
dagli scolari che hanno frequentato per più anni la scuola nostra. La Val Gardena oggi ha ottenuto il posto che le spetta in grembo alla Madre Patria ed è detta « la Toscana dell'Alto Adige ». Non vuole essere seconda a nessun'altra della provincia di Bolzano, la quale, con alla testa S. E. Giovanni Marziali « Prefetto Fa scista », fortunatamente inviato dal Duce e che ha incontrato tutta la simpatia e benevolenza, meritando tanti plausi, marcia sicura ed alacre nei vafi rami dell'attività

nazionale, all'unisono con le altre provincie per il raggiungimento degli stessi scopi e per la difesa delle co muni idealità. La Val Gardena intende battere glorioso cammino; ne dà assicurazione a S. E. Mare scalchi il grande protettore della Valle, il quale sarà la guida, ed a S. E. il Prefetto che ne inquadrerà il movimento in quello più ampio della provincia. La paterna figura di S. E. Marziali, che si commuove parlando ai vispi Balilla i quali aumentano sempre di numero, di fede fascista

e d'intrepido coraggio, guida questa nuova provincia, ultima arrivata, ma che sarà la prima, verso glorioso porto. Ce ne danno assi curazione i piccoli che cantano i nostri inni gloriosi ed apprendono la nostra storia, tutta fede, tutto amore, sorriso ineffabile di giovi nezza nuova che si concreta in una sola parola « Duce »!

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Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Page 99 of 342
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 249 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Location mark: I 87.740/2
Intern ID: 328721
) e la Figlia della Canali a S (destra). Per evitare il pericolo dei sassi che cadono assai di frequente, conviene tenersi molto a destra, sot to le rocce, e passare in fretta l'im bocco del canale per proseguire su bito ancora a destra fino a metà del canale, dove il pericolo cessa; qui lo si traversa per risalirlo sul fianco opposto o nel mezzo; alla sua som mità si arriva ad una forcella. Si saie allora a sinistra per la cresta movi mentata, non difficile ma alquanto lunga, toccando i vari punti culmi

nanti, finché si giunge alla vetta. Vista interessantissima sul grup po, specie sulla parte meridionale. Per la discesa ci si può calare verso N per una ripida e difficile parete giungendo ad una serie di canali obli qui, seguendo il più basso dei quali, verso sinistra, si riesce alla base sulle ghiaie, poco discosti dal L. Pra didali; traversata magnifica. CIMA WILMA m. 2782, ore 2.30; difficile. - Sorge a N della Cima Canali, dalla quale è divisa da un profondo intaglio. Si raggiunge il lago indi

, salendo verso E per detriti, ci si porta ai piedi della cima, a più punte. Si attacca a sinistra d'un cammino obliquo che taglia il fianco O da destra in basso a sinistra in alto, quindi si penetra e si sale per esso fino alla cresta, donde a destra, per roccia friabile, alla cima. CIMA DÀ LAGO m. 2763, ore 2; difficile. - Si raggiunge il lago e si risale verso NE l'erto pendio di de triti portandosi alla base di un ca nalone che fende la cima a N della precedente. Si sale per esso fin dove

è possibile traversare verso destra (S) sulla parete. Si prosegue allora per piccole pareti e canali, tenendosi a sinistra, fino alla vetta. FRADUSTA m. 2937, ore 2.30; facile. - Vi si sale dal Passo Pradidali basso (v. N.° 212), indi su a destra per la calotta nevosa : panorama in teressantissimo e assai vasto. CIMA TOMÈ m. 2720, ore 1.15; facile. - È la modesta cima che chiude il fondo della conca Pradidali ; essa divide il Passo Pradidali alto, a O, dal Passo Pradidali basso, a E. H nome non è indicato

in nessuna carta, -pure Cesare Tomè valeva ai suoi tempi, come esploratore delle Dolomiti, quello che valsero gli stra nieri di cui sulle cime abbondano i nomi. Per salirla raggiungere uno dei due Passi Pradidali (v. N.° 211 o 212), quindi per facili rocce alla vetta: bella vista sulla Conca Pra didali. Conviene salirla in collega mento con la traversata al Rifugio della Rosetta. PALA DI S. MARTINO m. 2987, ore 3.15 ; difficile. — È la cima più alta della zona. Per il Passo di Ball si raggiunge la base

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Page 147 of 342
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 249 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Location mark: I 87.740/2
Intern ID: 328721
112 Carta, parr. 1S4. MARMOT,ADA ìli!. Contriti. II) Per la Cima della Marmolada ni. 3342, ore 7 (non facile; guida necessaria). 34<> Si segue l'itinerario precedente fino alla Forcella della Marmolada (ore 3), indi si sale a destra (SE) per la cresta che, munita di scalini di ferro e corde metalliche, pur non offrendo difficoltà di particolare rilievo, richiede però una certa atten zione e un po' di pratica. Si raggiunge così l'orlo superiore del ghiacciaio (ore 0.45-3.45), donde, seguendo

l'orlo della roccia che a destra (S) precipita sul Passo d'Ombretta, per neve se in principio di stagione o per roccia e terriccio nella tarda estate, si arriva finalmente alla larga vetta pianeggiante della Marmolada (m. 3342 ; ore 0.45-4.15). Panorama grandioso, il più vasto che si abbia dalle Dolomiti, essendo la Marmolada la cima più alta e situata quasi nel centro della zona (v. N.° 358). Si discende per la calotta ghiacciata verso N, per circa 300 metri, indi si piega a destra, calando per

facili rocce sul sot tostante largo canalone che si percorre verso N, evitando alcuni crepacci, andando a raggiungere il Pian dei Pinchi e più in basso il Pian dei Fiaconi. Continuando sempre verso N si percorre l'ultimo tratto di ghiaccio (ore 1.15-5.45), quindi si prosegue come al N.° 345. b) All'ALBERGO MALGA CIAPELA m. 1446. I) Per il Passo d'Ombretta m. 2704, ore 4. 347 Si segue l'itinerario N.° 345 fino al bivio (1 ora). Lasciando a sinistra il sentiero per la Forcella della Marmolada

, si continua a destra per la stretta gola della V. Rosalia, rinser rata tra le irte rocce di Cima Ombretta occidentale a S, e lo sperone roccioso che biforca la valle a N. Il sentiero si tiene a sinistra, rasentando in qualche tratto le rocce e traversando i grandi massi che chiudono la strozzatura della gola. Passata questa (chiazze di neve; tracce di reticolati), ci si inerpica a sinistra per la vasta conca detritica, dalla caratteristica forma di imbuto e dominata dalla maestosa Marmolada, indi pie

gando a destra si raggiunge il Passo d'Ombretta (m. 2704; ore 1-2), a cui si perviene anche direttamente dal centro della conca. Si cala per il versante opposto tenendosi a sinistra, evi tando così i grandi massi nel centro della ripida valletta, e per vasto campo di detriti precipitati dalla parete della Mar molada (a destra s'alza la Cima d'Ombretta orientale) si di scende dove, tra enormi macigni, alcune serpentine portano alle rovine di baraccamenti di guerra e del vecchio Rif. Om bretta (ore

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