Piave, Cadore, Carnia.- (Guida dei campi di battaglia); 3)
si volta a sinistra, indi, alla seconda via, a destra, per riprendere il corso dell' itinerario. La strada corre in leggere discese, si mantiene sui declivi che degradano dal Cornosega verso la pianura, ed attraversa la frazione di Gherla, poi quella di Santa Eulalia, che sta quasi tutta sulla sini stra, spingendosi alquanto verso il monte. Alle case di Olmo si lascia la strada che scende direttamente a Bassano, e si volta invece a destra, per salire sul Grappa. Semonzo (6 - 69,2) Paesetto
di poche case, all'inizio della salita. Dopo la chiesa, al bivio, tenere la destra, che la strada a sinistra scende al villaggio Genghia. Con diciotto risvolti, la strada, arrampicandosi su per la parete ripidissima dello sperone meridionale del Cornosega, arriva quasi al dorso dello sperone, e, costeggiandolo, passa a cento metri sotto la vetta (millecentoventotto metri) offrendo alla vista un paesaggio ma gnifico sulla pianura e sulle colline dell'Asolano. Indi prosegue, aggrappandosi ai fianchi del
monte Boscon, fino ad attraversare la valle dei Lebi; poco dopo, al bivio, anziché segui re la strada, svoltare a destra, e, oltrepassato il risvolto, ad un se condo bivio, abbandonare di nuovo la strada e voltare ancora a de stra. La strada seguita ora sui fianchi dei Colli Vecchi, Ìndi sui fian chi del monte Meda, che sorpassa passando un poco sotto la vetta, per spingersi verso la sommità del Grappa. A mezzo chilometro circa dal Meda, dopo un piccolo risvolto, si trova un quadrivio; occorre
svoltare a destra e prendere la strada che si spinge verso nord. In pochi minuti si arriva vicinissimo alia vetta (millesettecentosettantasei metri) del Morite Grappa (15,4 - 84,6) Il Grappa, che fu scelto come simbolo della nostra meravigliosa resistenza del finire dell anno 1917, è maestoso colle sue groppe roc ciose bianche di neve nell' inverno.