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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Page 8 of 105
Author: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Place: Novara [u.a.]
Publisher: De Agostini
Physical description: 74 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Location mark: II 87.677 ; 1.088
Intern ID: 88598
) suddivisi alla loro volta in 19 Distretti giudiziari, 206 Comuni e una città autonoma (Bolzano). Esso era in cluso, col Trentino e 1'Ampezza.no, nella provincia del Tirolo (Contea Principesca del Tirolo) la cui amministrazione (la Dieta di Innsbruck) dipendeva dalla maggioranza dell'elemento tedesco transalpino. (1) La media estensione delle provincie del Kegiio d'Italia è di kmq. 4153; il Trentino mi sura kmq. 6353; l'Alto Adige ha una superfìcie poco dissimile da quella della provincia di Cuneo (kmq

Entro il confine amministrativo della nostra, regione invece, sono comprese anche le conche eli Cortina d'Ampezzo e di Livinallongo, eli e appartengono agli alti bacini idrografici del Bóite e del Cordé- vole (Piave) e formano il così detto Ampezsano ; e vi rientrano pure alcune testate di torrenti transalpini, come quella dello Scliwarzerbaeh affluente della Drava, quella dello Zämserbach affluente dell'Imi, e quella del Venter Ache, che si versa nell' Oetzthal. Sono escluse invece le sorgenti

dell'Adige, aggregate al capitanato di Ländeck nel Tirolo Transalpino; la Val di Monastero appartenente al Cantone dei Grigioni (Svizzera); i cornimi di Rovere della Luna e di Tródena, che spettano ai capitanati trentini di Mezolombardo e di Cavalese; la valle di S. Silvestro, sopra il Passo di Debbiaco, unita al capita nato di Lienz, e le alte valli di Eimbianco, Popena- e Valfonda, appartenenti al comune cadorino di Auronzo, entro i confini del Regno. I limiti geografici sono compresi: fra il parallelo

di 47°5' di lat. IST. alla Vetta d'Italia (Glockenkaarkofl, m. 2914), che è il punto più settentrionale del confine naturale d'Italia, e quello di 46' 13' di lat. X. alla Chiusa di Cadine o di Salorno, la così detta « porta trentina. d'Italia »; e fra il meridiano di 0° 5' W. di M. Màrio (JVL della Chiesa o Strickberg sopra Dobbiamo, m. 2547) e quello di 2° 10' W. di M. Màrio al Passo del Forno (Ofen Pass, m. 2155) in territorio svizzero. 2. SUPERFICIE. — La regione fìsica, comprendente tutto l'alto bacino

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Page 10 of 105
Author: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Place: Novara [u.a.]
Publisher: De Agostini
Physical description: 74 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Location mark: II 87.677 ; 1.088
Intern ID: 88598
Gaìdaro. Castelrotto, Chiusa, Egna, liana, Merano, Passnio, Sarentiiio, Sil andrò. Questi 10 decanati sono suddivisi in 56 parrocchie e rispet tive curazie; parrocchie che hanno un'a,rea media kmq. 64,6 e mia popolazione media di 2800 anime, assai superiore a quella dei comuni. A Bolzano risiede un Prevosto infoiato, vicario per la, parte atesina della Diocesi di Trento. Le sorgenti dell'Adige, tutto il distretto di G-lorenza, noncliè il tratto orientale dell'Alto Adige, colle valli della

parte della Val Venosta, appartiene oggi, nell'Alto Adige, la Val Monastero, nella quale però più della metà della popolazione è di confessione evangelica. 5. DIVISIONI STORICHE. — I primi abitatori delle alte valli atesine, come di quelle del sottostante Trentino, appartennero alle stirpi mediterranee, anzi al ramo italico con preponderanti caratteristi che etnische, che nei tempi storici le popolazioni del piano chiamarono Beti. Ma l'impronta della latinità su queste genti alpine venne im pressa

dalla conquista romana. E difficile stabilire i limiti di tale conquista; ma all'epoca repub blicana, sebbene questi territori fossero abitati da genti ancora irrequiete, i romani ritenevano di aver portato il confine d' Italia al Brennero, sul crinale delle Alpi, chiamate dalla città più impor tante della Val d'Adige, Alpes Triäentinae. All'epoca imperiale, quando con Dm so e Tiberio la conquista romana si spinse oltre il Brénnero sul versante alpino settentrionale, e Augusto fondò a, difesa

d'Italia la provincia Bética che insieme al Nórico comprendeva il nodo centrale alpino fino al Danubio, il confine del Municipio Tridentino, che era aggregato alla, X- Eeg'ione d'Italia, venne portato verso la, Chiusa di Bressanone ad oriente, e presso Merano ad occidente. Due lapidi ci assicurano che a Sabiona, a sud-ovest di Bressanone, e a Parcines, sulla stretta di Teiles sopra Merano, v'erano due stazioni di gabellieri, ciò che indicherebbe che lì presso passava il confine. La X Regione d'Italia

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Page 51 of 105
Author: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Place: Novara [u.a.]
Publisher: De Agostini
Physical description: 74 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Location mark: II 87.677 ; 1.088
Intern ID: 88598
Così, negli anni che corrono fra il ISSO e 1890, si manifestò in tutti i capitanati una emigrazione notevole, a causa della crisi agri cola clie si manifestò gravissima in tutta la Val d'Adige a coltura intensiva, per le malattie del gelso e della vite e l'avversa stagione; crisi che si ripercosse sull'economia pastorizia delle regioni alpestri, per cui buona parte della popolazione tedesca emigrò anche definiti vamente, verso i centri industriali dell'Europa centrale o nelle città (capitanato

di Bolzano incremento migratorio — 1,9 Brunico — 4,7 Ampezzo — 11,0 all'anno ogni 1000 ab.). Dopo il 1890 le condizioni economiche dell'Alto Adige andarono invece notevolmente migliorando e più rapidamente clie nel sottoposto Trentino, per cui in tutti i capi tanati si ebbe una ripresa notevole della immigrazione, data sopra tutto dai trentini che rioccuparono i vuoti lasciati nel decennio pre cedente dall'esodo dei tedeschi, e ciò specialmente in Val d'Adige e in Val Venosta (capitanato di Merano

e Silandro incremento migratorio del 2,6 e 8,1 °/ 00 negli ultimi due decenni); mentre i capitanati pre valentemente di alta montagna di Brunico e Ampezzo, presentano ancor oggi una quozione di emigrazione molto notevole, salvo negli ultimi anni in alcuni centri turistici alpini (Ampezzo) ove si sviluppò l'industria del forestiero, 4. RELIGIONI. — La religione assolutamente dominante nel l'Alto Adige è la cattolica, professata entro i confini della regione amministrativa, dal 96,4 °/ 0 della popolazione

, assistita da 282 sacer doti secolari e da numerosi ordini religiosi (ecclesiastici 0,4 °/ 0 della popolazione). — Gli evangelici sono poco più di due migliaia e mezzo, cioè Pl,l7o, e solo nel capitanato di Merano essi rappresentano il 3,1 °/ 0 della popolazione, attorno a questa città - stazione invernale di fama europea - essendovi i maggiori immigrati d'oltralpe (1). Gli israeliti raggiungono appena il migliaio e sono il 0,4 °/ 0 della popolazione, della, quale meno del 0,1 °/ 0 si è dichiarata senza

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Page 64 of 105
Author: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Place: Novara [u.a.]
Publisher: De Agostini
Physical description: 74 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Location mark: II 87.677 ; 1.088
Intern ID: 88598
— 62 — e il 1867, originariamente ad un solo binario, ora in gran parte rad doppiato. lì. ima delle poclie ferrovie transalpine, clie supera il cri nale a cielo scoperto, con una massima pendenza del 44 °/oo f' ra Colle Isa,reo (Gossensass) e il Brennero. Entro i confini dell'Alto Adige essa non è che un tronco della linea di grande traffico intemazionale: Verona- Ala-Trento-Bolzano-Bressanone-Imisbruck-Kufstein-Mónaco; la linea più diretta che unisce l'Europa centrale con quella meridionale

; il suo movi mento quindi è in gran parte di transito e supera le corone 90000 per km. Ma oggigiorno, oltre questa grande arteria trasversale, abbiamo pure due grandi linee longitudinali: quella della Pusterfa, lungo il corso della Eiénza, che si stacca, dalla linea del Brénnero alla For tezza (Franzensfeste), fino a Dobbiàco, da dove prosegue per Sfllian- Lfenz-Villach-Klagenfurt; d'importanza regionale sopratatto per l'Au stria, perchè serviva di raccordo fra le due linee trasversali del Bren nero

e della Vienna-Trieste.; inoltre la linea, della Venosta, d'interesse solo locale (Bolzano-Merano-Malles), ma che fu portata a risalire il corso dell'Adige, fin quasi alle sue sorgenti assai di recente (1906), e che acquisterà ili avvenire maggiore importanza, quando sarà reso definitivo il tracciato provvisorio, eseguito durante la guerra odierna, che da Malles attraverso il Passo di Eésia, scende a, Nauders e LAndeck, ad unire la Venosta colla media valle dell'Imi. Dall'esame della carta ferroviaria

dell'Alto Adige risulta, che se il reticolato delle ferrovie principali è abbastanza rado, a causa della montuosità della regione, è però assai completo, stendendosi lungo tutte le valli principali; mancando per ora soltanto in Val Passìria, dove tuttavia v'è in progetto una ferrovia fra Merano e Vipiteno, sotto il Passo del Giovo, onde unire direttamente la Venosta al Brénnero; cosicché ferroviariamente è una regione molto più completa del Tren tino, il quale oltre la linea longitudinale del Brénnero

, non possiede che la sola linea trasversale della Val Sugana (Trento-Bassano-Venezia). Le ferrovie secondarie dell'Alto Adige, se sono invece numeri camente assai più numerose di quelle del Trentino, non ne hanno però l'importanza, economica. Infatti se si tolgono le linee Bolzano-Oaldaro, Merano-Lana, Bressanone-Vania, Brunìco-Sand e la ferrovia del llenón, iu complesso una rete di non oltre 60 km., le quali servono anche al movimento locale, riunendo i principali centri agricoli ai loro rispet

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Page 32 of 105
Author: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Place: Novara [u.a.]
Publisher: De Agostini
Physical description: 74 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Location mark: II 87.677 ; 1.088
Intern ID: 88598
Questa nobiltà, laica od ecclesiastica, ma ghibellina politicamente e tedesca d 'origine, dopo sopraffatti i feudatari guelfi latini, chiamò come coloni o canojn (boscaiuoli, carbonai, minatori) copiose immi grazioni tedesche (assiani, bavari, sassoni), che diboscarono le pendici ancora impervie e sfruttarono le risorse minerali della regione, stabi lendosi poi sui pascoli più aprichi delle costiere, mentre sul fondo delle ampie valli, per lungo tempo, continuò a prevalere l'elemento romano

, con lingua e diritto latino lino ai sec. xni e xiv. Così nel tratto atesino gli stessi possessi fondiari appartenevano in gran parte ad italiani, che dichiaravano di vivere secundum Curiam romanam, e nella stessa città di Bolzano, durante il sec. xv la maggioranza della popolazione parlava italiano. Fu nei sec. xv i e xyii che ac- . cresciuti di numero e di potenza i coloni tedeschi, per la protezione della Casa d'Asburgo padrona della contea del Tirolo, l'elemento tede sco venne alla riscossa

contro gli italiani ostacolando la cultura e la immigrazione dell'elemento trentino, sopratutto attorno a, Bolzano. Tuttavia, l'importanza dell'elemento italiano tornò ad aumentare nei sec. xvn e xvin per il commercio della seta e l'industria dei tra sporti sulla piazza commerciale di Bolzano, che si regolava comple tamente all' italiana. Anzi durante tutto il periodo della Controriforma, Bolzano sotto l'egida elei vescovi di Trento, divenne un posto avan zato di difesa della romanità e del

cattolicesimo, contro l'invasione germanica e protestante transalpina. In questo periodo, ad onta dell' antica germanizzazione della re gione, l'elemento italiano ebbe notevole incremento anche in P usi eri si. per il commercio coli'Ammezzano e il Cadore, sopratutto all'epoca dello splendore di Venezia, che per la « strada d'Ai emagna » inviava in Germania i propri commercianti e ambasciatori ; mentre in Venosta, ad onta dell'editto del 1610 del conte di Tirolo principe Massimiliano d'Asburgo che proibiva

di usare nella chiesa la lingua ladina, il ro mancio continuò a parlarsi in parecchi villaggi, fino ai primi del sec. xix. Si comprende, che quando nel 1S10 il Tirolo meridionale venne unito al Kegiio italico, il tratto da Bolzano a Sai orno era ormai in gran parte riguadagnato all'elemento italiano, e tali condizioni rima sero inalterate, anzi migliorarono in tutta la prima metà del sec. xix, per l'insediarsi nella regione di agricoltori trentini della Val di Non, sulle terre abbandonate e paludose

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Page 70 of 105
Author: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Place: Novara [u.a.]
Publisher: De Agostini
Physical description: 74 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Location mark: II 87.677 ; 1.088
Intern ID: 88598
pure abbastanza numerosi, specie nei due sobborghi di Màja Alta e Bassa, sul lato sinistro della conoide del torrente Passino (Passaier B.), dove rappresentano oltre il 10 °/o della popolazione. Merano contava, nel 1910, insieme ai sobborghi di Màja, 22 473 ab., ma d'inverno e primavera, in tutti i suoi dintorni ospitava piti di 24 000 forestieri, essendo la più ricca colonia climatica di tutta la Venezia Tridentina. Le vecchie anguste strade con i loro portici bassi nella parte antica della

città, contrastano fortemente con le nuove costruzioni, dai larghi balconi ornati di fiori, dalle vie soleggiate, dai giardini e dai viali fioriti, fra cui la celebre «passeggiata Gisela». Assai inte ressanti sono la parrocchiale del xiv eil Palazzo comunale del XV secolo; l'elegante nuovo Teatro costruito nel 1900 e il Palazzo del Conte di. Merano, con una lapide che ricorda la cattura e il supplizio in Man tova, nel 1810, di Andrea Hofer, l'eroe leggendario della indipendenza tirolese. Sulle rive

del T. Passino e sui colli di Màja si stende la città, nuovissima, tutta sanatori, ville, pensioni, alberghi, stabilimenti idro terapici. ove si fanno tutte le sorta di cure, come forse in nessun altro luogo d'Europa. I dintorni, ricchi di borghi e di castelli, presentano passeggiate impareggiabili: una tramvia elettrica, attraverso i colli di Marlen go (Màrling) e Acérnes (Tscherms), conduce a Lana, all'imbocco della Yal d'intimo (tntentai), da dove parte la teleferica di S. Vigilio. Ma il luogo

più visitato dei dintorni è Castel Tirolo (m. 639), rovinato dopo lo scoscendimento del 1680, ma da dove si ammira ima superba veduta su tutta la Yal d'Adige fino a Bolzano e sulla Montagna di Mar lengo (Marlinger Berg), alla cui base con ardita serpentina sale la fer rovia della Yenosta. 3. BRESSANONE. — Antica sede di principato vescovile fin dal 99.2, quando vi fu trasportato dalla vicina Sabiona (Saben), ebbe sopratntto importanza per la sua situazione alla confluenza della Riénza coli' Isarco

e sulle vie naturali della Pusterìa e del Brénnero, importanza che oggi ha in parte perduto essendosi questo centro di comunicazione spostato 9 km. più a nord alla Fortezza (Fanzensfeste), dove la ferrovia della Pusterìa s'innesta a quella del Brénnero. La città (6156 ab.), in una conca soleggiata ai piedi dell'altipiano di Scàves (Schabs) verdeggiante di viti e di castagni, allineata sulla destra dell'Isarco (in. 560), fu dimora fin dal medioevo di mercanti

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1919
¬La¬ Valle di Fassa e le sue Dolomiti
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Page 146 of 172
Author: DeLuca, Romedio / Romedio De Luca
Place: Trento
Publisher: Tridentum
Physical description: 155 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Fassatal;f.Führer
Location mark: II 226.586
Intern ID: 387715
globo. Alpinisticamente i Monzoni hanno pochissima importanza. Le punte principali sono : la Punta Selle (m. 2603) subito a sud del passo omonimo; a occidente di essa la Punta d'Al- lochét (m. 2582), a cui seguono diverse creste dette i Rizzoni (la più alta di m. 2625). Oltre una forcella ad occidente del Sasso Nero (m. 2513), che s'eleva a nord-ovest dei Rizzoni, evvi la Cima della Ricoletta (m. 2512) e dopo questa la Cima del Ma- linverno (m. 2636). 2. I monti della Vallacela. Questa seconda zona

, presa a sè, ha una direzione da sud a nord e va a finire a occidente sulla sponda destra dell'Avisio. Neppure questo ramo di monti ha grande importanza alpinistica. Sue cime principali sono: la Punta della V'allaccia (m. 2641), eh'è la più elevata e sta a nord-ovest della Cima del Malinverno oltre una costa erbosa, rotta da qualche cresta di roccia, che nella sua parte occidentale per il passo di Costella forma vai li co fra la valletta di Pismeda (che scende presso Moena) e la valle dei Monzoni

. Più a nord della Punta della Vallaccia s'elevano verso occidente il Sasso delle Undici (m. 2475) e il Sasso delle Dodici (m. 2443), che do minano i paesi di Vigo e Pozza; verso oriente, separato da un vallone {la Vallaccia) il Sasso del Mezdì (ni. 2503). IDROGRAFIA 11 gruppo della Marmolada è spartiacque fra l'Adige ed il ; Piave. Dal laghetto di Fedaia e dal ghiacciaio della Marmolada prende le sue origini l'Avisio, che scorrendo a nord della Mar molada, del Vernèl e delle Punte delle Cornade

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Page 65 of 105
Author: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Place: Novara [u.a.]
Publisher: De Agostini
Physical description: 74 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Location mark: II 87.677 ; 1.088
Intern ID: 88598
Predazzo, e Gardena fino a Piano (Pian), costruite durante le ostilità dall'Austria a solo scopo militare. Indice della buona viabilità ferroviaria dell'Alto Adige avanti la guerra, è il dato di 4,8 km. di ferrovia- ogni 100 kmq. di superficie, mentre il Trentino non ne aveva eliti 3,9; e 4,2 l'intera provincia austriaca del Tirolo. La massima densità, di ferrovia risulta per il Capitanato di Bolzano, a questa città confluendo tutto il movimento ferroviario della regione (km. 7,1 ogni 100 kmq

da ferrovia. Fra le linee ferroviarie in progetto, oltre quella della Passiria, sono da ricordare la ferrovia del Porno, che partendo da Malles, do vrebbe penetrare in Val Monastero e sotto il passo del Forno con giungersi colla rete svizzera; nonché la ferrovia che dovrebbe unire Cortina d'Ampezzo al Cadore, e la rete tram vi ari a allacciente Livi- nallongo all'Agordino e alla Val Gardena, e la Val di Hon nel Trentino al Meranese attraverso il Passo di Senale. 2. LINK li AUTOMOBILISTICHE. — In attesa

che questi pro getti ferroviari si realizzino, la zona dolomitica dell'Alto Adige a con fine col Trentino. - che come vedemmo mancava, di ferrovie e tram vi e - prima della guerra era servita da linee automobilistiche esercitate in gran parte dallo Stato, per una lunghezza complessiva di km. 231 e che avevano un. forte traffico, specie nella stagione estiva per l'affluenza dei turisti. Le principali linee erano: Dobbiàco-Cortina d'Ampezzo . . . Km. 32 Egli a-Preda zzo . . . . » 38 Bolzano-Egna

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1919
¬La¬ Valle di Fassa e le sue Dolomiti
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Page 101 of 172
Author: DeLuca, Romedio / Romedio De Luca
Place: Trento
Publisher: Tridentum
Physical description: 155 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Fassatal;f.Führer
Location mark: II 226.586
Intern ID: 387715
goni, le Cigolade; da ovest a sud: la Cima della Sforcella, la Roda di Vaél, il Croz di S. Giuliana, le Roe delle Strie, la Punta del Masaré, il passo di Costakinga, il gruppo del Latemàr, la valle di Fassa; in direzione sud-est i monti della Vaìlaccia, la valle di S. Nicolò, ed il gruppo della Marrnolada; da est a nord l'altipiano del Buffàure colla valle Giumella, il gruppo di Sella e quello del Sassolungo: più vicino a noi in direzione est-ovest le creste l'Aut dei Coi di Monción, la Torre

Rizzi, la Punta di Canalone, le Roe di Ciampié, la Pala della Giaccia, il passo delle Scalette, il Piccol Crónt, il Gran Crónt, la Pala delle Fer- made, la Cima delle Pope. 2. Da Perra. A) Per la valle dl S. Lorenzo al Vaiolét (ore 2 1 / 2 ). Lasciato Io stradone presto dopo l'albergo Rizzi (il punto è segnato da tabella) si sale sul pianoro dove è posta la chiesa. Si attraversa così tutto il paese fino all'ultimo gruppo di abita zioni, dove si passa sulla sponda sinistra del rivo di S. Lorenzo

. All'ultima casa un sentiero (tenersi a sinistra; la carrereccia a destra conduce alla frazione di Monción) sale pel versante set tentrionale della valle che in questo punto è limitata ad una semplice gola occupata dal torrente. Superata questa, si perviene nella carrereccia. (Questa sale da Perra con ripide serpentine lun go il dosso del monte e passa per la frazione di Monción; non è usata da pedoni, perchè più disagevole e più lunga). Si con tinua essa attraverso il bosco fino alle malghe di Gardeccia

. Qui vi è il Rifugio di Gardeccia (vedi sopra sub. / C). Oltre Gardec cia si attraversano pascoli, quindi detriti ed un rado bosco, sem pre in direzione della valle. Alia base delle Porte Negre, che ser rano la valle a settentrione, la carrereccia sale in belle ser pentine lungo la costa occidentale. Superata questa arriviamo al Rifugio del Vaiolét. Seguendo la strada da Perra al Vaiolét tutta la nostra atten zione è attratta dai magnifici colossi che circondano la romantica valletta. Lungh'esso

il cammino si passano infatti in rassegna tutte le punte della parte meridionale e centrale del gruppo; abbiamo a destra l'Àut dei Coi di Monción, la Torre Rizzi, la Punta di

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Page 15 of 105
Author: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Place: Novara [u.a.]
Publisher: De Agostini
Physical description: 74 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Location mark: II 87.677 ; 1.088
Intern ID: 88598
II. Zona dolomitica limitata al lato sud-orientale della regione (11,8 °/o dell'area totale), dove al di sopra, di molli pendici di friabili arenarie triassiche, rivestite di verdi prati e di cupi boschi di abeti, •si elevano le potenti masse di dolomia del Trias medio, a strati sub- orizzontali, con pareti so vrain com beliti, a cime, guglie, torrioni den tellati, dall' aspetto più vario e fantastico, separate fra loro da selle profonde, depresse, che frammentano la massa montuosa in tanti

. Zona, calcareo-mesosoica alpina esterna, ristretta all'orlo sud- ovest del bacino dell'Adige (appena il 4,3 % dell'area totale), dove costi tuisce il fianco orientale della grande catena dei monti dell' Anaunia, alti ed eguali con linea di vetta uniforme ed ondulata, con pareti ri pidissime che scendono quasi a picco sull'Adige, unite, continue, senza importanti solchi vallivi, suddivise verticalmente in più gradini d'ero sione, scavati in stadi successivi dal ghiacciaio quaternario atesino, che

qui preinèva col suo lato destro, nel volgere che faceva verso sud. IV. Zona porfirica data da estese e potenti colate di materiale erst tivo antico, che occupa il centro della regione attorno a Bolzano e forma ampi ed ondulati pianori - altipiano di S. Genesio (Jenesien- plateau), del Ile,non (Battenplateau) e di Val d'Ega (Eggentalplateau) - sull'orlo del tratto inferiore della Val d'Adige e Val d'Isarco e ai piedi della zona dolomitica occidentale e delle vette dei monti Saren- tini (11,8

% dell'area totale). Questi ripiani sono coperti da abbon dante materiale di disfacimento (nel quale sono modellate le celebri piramidi d'erosione di Bolzano) e tagliati da gole incassate a pareti verticali entro la roccia portìrica, dove scorrono i brevi torrenti della regione; ma per la loro posizione e natura- di suolo sono coperti di boschi e fittamente abitati. Le maggiori vallate della regione (Adige, Isarco, Kiénza), per l'azione dei grandi ghiacciai quaternari che vi confluivano e si ana

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Page 42 of 105
Author: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Place: Novara [u.a.]
Publisher: De Agostini
Physical description: 74 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Location mark: II 87.677 ; 1.088
Intern ID: 88598
a quella del Trentino (47.3 °/ 0 )- Si comprende come la massima esten sione si abbia nei comuni del tratto più meridionale dell'Alto Adige, dove i versanti montuosi sono in gran parte al di sotto del limite dei boschi. Così il capitanato di Bolzano ha metà della sua superficie coperta dalla foresta (49,9 %) e i comuni del pianoro porfirico di. vai d'Ega (Eggentlial) oltre il 70 °/ 0 - In simili condizioni si trovano i comuni degli stretti ed ombrosi fianchi della valle Pusteria e della vai

d'Isarco, con. una media su periore al 48 °/ 0 dell'area produttiva. Glie poi l'esposizione dei versanti abbia notevole influenza sull'e- tensione del bosco è confermato dalle percentuali di alcuni comuni del versante ad ombrìa della Val Venosta, che pur non essendo nel com plesso notevolmente boscosa (capitanato di Silandro 25,4 °/ 0 ), lianno invece fin 1' 82,0 °/o della loro area coperta da bosco (Montefranco = Freiberg). Relativamente scarsi di boschi (meno del 40 °/ 0 ) sono invece molti comuni

della regione dolomitica, per la grande estensione che vi as sumono i terreni incolti e i pascoli. Il reddito delle foreste è assai notevole, giacché nell'Alto Adige, sono sfruttate con norme razionali, che hanno preservato il paese dai. diboscamenti deplorati nel Trentino; pur nocendo allo sviluppo del bosco il taglio dei rami degli abeti fin quasi alla cima, come si. usa in Pusteria. La sorveglianza forestale è mantenuta da appositi organi pubblici, ma è coadiuvata, in modo soddisfacente dalla

popolazione. - 4. PRATI E PASCOLI ( Tav . IX). — L' estensione dei prati e dei pascoli è di kmq. 2816,05 (37,4 °/ 0 dell'area totale) con una per centuale assai maggiore di quella del vicino Trentino (31,0 °/ 0 ) ed eguale a quella del Tirol o transalpino. La distribuzione, nei vari territori comunali, è poi complementare a quella della foresta (che ha una su perficie assai simile), prevalendo le associazioni erbacee nelle zone su periori al limite del bosco. Così la massima estensione prativa si ha verso

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Page 7 of 105
Author: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Place: Novara [u.a.]
Publisher: De Agostini
Physical description: 74 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Location mark: II 87.677 ; 1.088
Intern ID: 88598
(TAT. I). Alto Adige fu detta da Ettore Tolomei quella parte della Venezia Tridentina, ehe si trova a nord del Trentino propriamente detto, Ano al limite geografico d'Italia, giacché esso forma il bacino superiore imbrifero di questo fiume. L'Alto Adige corrisponde, in buona parte, a quella sezione della provincia austriaca del Tirolo, che è detta dai Tedeschi Deutsch - Si«] - Tirol , dove si stende la zona di passaggio fra l'elemento italiano del Trentino e quello tedesco transalpino, oggi quassù

L'ALTO ADIGE AVVERTENZE. — La descrizione che segue è ordinata secondo la disposizione di ognuna delle tavole di questo atlante. Le tavole furono costruite sul fondo di 1:500 000, già edito dall'Istituto Geografico De Agostini, e portano la toponomastica italiana stabilita dal 'Prontuario dei nomi locali dall'Alto Adige,, a cura della R. Società Geografica Italiana (Roma 1916). Sono accentati tutti i nomi geografici che non sono piani. CONFINI GEOGRAFICI, STORICI, POLITICI ED AMMINISTRATIVI

, dopo alterne e seco lari vicende storiche, rimescolati e sovrapposti fra loro. 1. CON FI XI. — L'Alto Adige geograficamente è limitato, ad ovest, a nord e ad est, dalla linea di crinale alpino eli e dal Giogo dello Stélvio (Stilfser Joch), al passo di Résia (Reschen-Scbeideck), al Brénnero, fino alla Sella di Dobbinco (Toblacti) separa le acque del l'Adige da quelle che scorrono ai bacini dell'Imi e della Brava (Danu bio); mentre a sud le due lunghe catene di monti che scendono dal gruppo

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1919
¬La¬ Valle di Fassa e le sue Dolomiti
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Page 100 of 172
Author: DeLuca, Romedio / Romedio De Luca
Place: Trento
Publisher: Tridentum
Physical description: 155 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Fassatal;f.Führer
Location mark: II 226.586
Intern ID: 387715
Il sentiero che «ÉL . - da Vigo con- H» it : d ucea Ciampe- HhM 4 T-ij die dà opportu- Jk^É b B n '^ l '' &°^ ere Ei^BfcÉÉÉS^SlSÉbL. .ajHDm^S ^ e ' a v ' sta di gran tratto della valle di Fassa (da Perraa Moe- na), dell'altipia- * * no del Buffàure, della Marmola- da, della Punta dell'Uomo, KS^^BBh^9 monti dei Mon- zoni e della Val- taccia e del pas so di Lusia. A Fot. e. iuranck - tratti si scorgo- vaiie di s. Lorenzo. no anche parte del gruppo del Sassolungo e di quello di Sella. Uno

spettacolo veramente grandioso ci aspetta poi appena giunti sulla sommità. A guisa di anfiteatro si distendono attorno a noi in una inverosimile vi cinanza le mille guglie del nostro gruppo, mentre signoreggiano nel lontano orizzonte il gruppo del Latemàr, la Cima d'Asta, le Pale, la Marmolada colle sue cime minori ed i caratteristici gruppi del Sassolungo e di Sella. È tutta una fantasmagoria di giganti elevantisi attorno alla conca della valle di Fassa, che si vede sotto di noi, piccola come un disegno

, rotta nel suo verde da un biz zarro disordine di gruppi di bianche casupole e di strade. Sulla sommità del colle era stata eretta per cura della So cietà Alpinisti Tridentini una tavola di orientamento; della stessa non rimangono oggidì che i muri di base. Stando ivi si vedono: in direzione ovest-nord-ovest la valle del Vaiolét, le Torri del Vaiolét, la Punta Emma, il Catinaccio, le Creste di Davòi, i Mu-

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Page 14 of 105
Author: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Place: Novara [u.a.]
Publisher: De Agostini
Physical description: 74 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Location mark: II 87.677 ; 1.088
Intern ID: 88598
— 12 - oltre l'isoipsa di 2000 m., il che ce lo definisce come una, regione eli alta man tagli a. non trovandosi al disotto dei 1000 m. che appena, il 16.2 % della sua superfìcie. Del valore di questi dati alti metri ci per la vita e l'economia della regione, oltre da quanto diremo in seguito, si li a un' idea anclie mi gliore considerando l'estensione delle singole zone alle varie altezze sul mare : Area compresa fra 200- 500 m. s. m. kmq. 342,5 4,8 °/ Q del totale » » » 500-1000 » » » » 835,0

11,4 % » » » » » 1000-2000 » » » » 3179,5 43,6 % » » » » sopra i 2000 » » » » 2923,0 40,2 °/o » » Infatti si scorge subito che la massima estensione di territorio si trova compresa fra i 1000 e 2000 in., dove si sviluppano gli estesi ripiani orografici e dove la vita è possibile solo in certe stagioni del l'anno; e assai simile è ]' area superiore ai m. 2000, oltre la quale- solo eccezionalmente vive l'uomo, mentre i fianchi e i fondi vallivi della Posteria, della Venosta e dell 'Isarco, fra i 500

e i 1000 m. s. m., dove sì accentrala, popolazione, non costituiscono che 1> ll,4°/o della superficie totale e solo il 4,8 °/ 0 rappresenta il tratto atesino pianeg giante, fra i 500 e i 200.m. s. m., da Merano a Salorno. 3. GEO - M O RPOLO(IIA. — Le forme terrestri del paesaggio dell'Alto Adige, legate come sono alla natura e alle vicende geolo giche della regione, presentano caratteri diversi nelle varie parti. In linea generale si possono distinguere quattro zone geo-morfologiche principali. I. Zona

(jranito-scAMosa alpina interna, che occupa la maggior parte della regione (72,7 °/ 0 ) sul lato settentrionale ed occidentale di essa, presso le catene maggiori dello spartiacque alpino dove predominano i terreni antichi, scisti, gneis, graniti e calcari cristallini delle Alpi Centrali : e presenta compatti massicci montuosi, dalle larghe spalle, dalle creste seghettate, ma di uniforme altezza, che chiudono all'in giro estesi circhi ed accolgono ghiacciai e nevai in gran numero, scen denti in valli

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Category:
Law, Politics
Year:
1919
Trentino.- (Guida dei campi di battaglia ; 4)
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Page 231 of 268
Physical description: VIII, S. 711 - 958 : zahlr. Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino;s.Italienfront <1915-1918>;f.Führer
Location mark: II 219.331/4
Intern ID: 370979
ro del cristianesimo, trascorsero qualche anno di pace; indi subirono le invasioni dei Goti, dei Longobardi, dei Franchi. Il centro giuridico ed amministrativo della valle passò in questo tempo da Cividate a Breno. La decadenza di Cividate coincide con la perdita dell'autonomia della valle Camonica. Sorsero in questo tempo in tutta la valle, dal Tonale in giù, ospizi per i pellegrini che scendevano di Germania e si reca vano a Roma. Con la calata degli Ungari, i paesi di vai Camonica sentirono

il bi- sogno di difendersi e si eressero allora castelli e fortilizi nei principali paesi della valle. Con la pace di Costanza del 25 giugno 1183 fra l'imperatore Barbarossa, il Papa e le città della valle del Po, gli abitanti della valle cominciarono a godere una relativa tranquillità. Dal 1312 al 1428 trascorsero anni fortunosissimi per i pic coli comuni. Incendi, demolizioni, stragi: la valle Camonica non ebbe un'ora di be ne. Sorgevano liti sanguinose tra paese e paese, anche per confini di pascoli

e di bo schi. Conclusosi il 1 ° luglio 1428 un trattato di dedizione alla Repubblica Veneta, i Camoni provvidero sollecitamente ad ordinare in un corpo armonico gli statuti e le consuetudini, dei quali, peraltro, non giunsero a noi nè frammenti generali nè parti colari. Durante la dominazione veneta, i paesi di vai Camonica si arricchirono e migliorarono. Breno costruì la sua chiesa di Sant'Antonio e così Pisogne ed altri paesi della regione. La valle Camonica fu sempre fedelissima a Venezia. Caduta questa

repubblica, i paesi della valle resistettero alla pressione dei tempi nuovi, spe-

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Page 16 of 105
Author: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Place: Novara [u.a.]
Publisher: De Agostini
Physical description: 74 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Location mark: II 87.677 ; 1.088
Intern ID: 88598
. 4. IDEOGRAFIA. — L'Adige, clie per estensione complessiva del suo bacino (kmq. 14 604) è il terzo fiume d'Italia, e il secondo per lo sviluppo completo del suo corso (km. 404), ha quasi esatta mente la metà del suo bacino imbrifero (4.9,8 °/„ entro i limiti della nostra regione. I 1 suo sistema idrografico è rappresentato dalla, rete a ventaglio dei suoi affluenti, alle cui acque contribuiscono ben 155 ghiacciai, che hanno una superficie complessiva di 223 kmq. Tale si stema presenta una notevole simmetria

bilaterale, data dai due rami maggiori dell'Adige e dell'Isarco, che confluiscono a. Bolzano nel cuore della regione, nonché dalle valli longitudinali della Posterìa e della 'Venosta agli estremi, e dal corso trasversale del Passiri .0 e dell'alto Isarco, rispettivamente sopra Mera.no e Bressanone. L Adige nasce a m. 1571 ad oriente del passo di Bésia, e dopo attraversato il lago omonimo e quelli di Mezzo (Mitter See) e della Muta (Haider See), con una pendenza, elei 65 % 0 scende sul fondo

di Ladino sotto Salorno. Il suo bacino imbrifero proprio, eon esclusione cioè di quelli della lliénza e dell'Isarco, si stende nel nostro terri torio per kmq. 2963, il 40,7 % dell'intera superficie idrografica dell'Alto Adige. Ir 'Isarco, con un'area idrografica di 2120 kmq- (2(U% dell'intero Alto Adige), nasce poco lungi dal Monte del Sasso (Steinjoch) a m.l99i ad occidente del passo del Brennero, e con una serie di. i«*P'de, c ^ e raggiungono una inclinazione media del 274 %«, scende nella conca

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1919
¬La¬ Valle di Fassa e le sue Dolomiti
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Page 164 of 172
Author: DeLuca, Romedio / Romedio De Luca
Place: Trento
Publisher: Tridentum
Physical description: 155 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Fassatal;f.Führer
Location mark: II 226.586
Intern ID: 387715
(il case alla località Favé. Da qui continua una carrereccia, che sale fra boschi lungo il versante settentrionale della valle di S. Nicolò fino ai prati del Buffàure (ore 2). Il sentiero continua poi fino al Sasso d'Adamo (ore 1 dal Buffàure). Al Buffàure si può salire anche per una seconda carrerec cia, che si diparte da quella della valle di S. Nicolò, appena superata l'erta dei Serài (vedi sottogruppo della Marmolada I A 4 a, pag. 143). Questa carrereccia va poi a congiungersi, a metà del

monte, con quella sopra descritta. 2. Dalla Gran Montagna di Pozza (vedi sub I A 4, pag. 143) salgono dalle malghe di Saùch, Mezzaselva e Ciampié parecchie carrereccie usate dai terrazzani per il trasporto dei fieni. Queste strade portano a metà della costa che su quel versante è tutta coperta di ripidi prati. Da questi si raggiungono per comodi sentieri le singole creste. B. Da Perra porta alla vai Giumella e quindi nel centro del sottogruppo una carrereccia comodissima. Si perviene per essa fino

ascesa fin dopo superate le nere creste che si vedono stando nella valle. Qui ad una località, detta Pian della Fessura, la carrereccia si divide; a sinistra continua per i pascoli detti «la Mont de Crèpa» (ore 5); a destra conduce nella valle Giumella (vedi sub B). D. Da Alba: 1. Si giunge al sottogruppo per parecchi sentieri e carre- recce, che si staccano dalla valle di Contrìn (vedi I A 3, pag. 141) e salgono a destra della strada di fondo valle, come pure dal passo di Contrìn (vedi

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Page 61 of 105
Author: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Place: Novara [u.a.]
Publisher: De Agostini
Physical description: 74 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Location mark: II 87.677 ; 1.088
Intern ID: 88598
(Suldental) fra il 1820 e il 1825, per assicurarsi il dominio della Lom bardia attraverso la Valtellina, vincendo grandi difficoltà tecniche e salendo con 38 serpentine al Giogo fino a in. 2758, con una. pendenza media del 10 %• Essa è oggi la più alta carrozzabile «1 ! Europa ma non è libera, dalle nevi che dopo la seconda metà, di giugno e solo per 130 giorni dell' anno. Altre strade d'interesse militare, ma in gran parte anclie turi stico, costruite di recente sono: La via della Méndola che

da Bolzano va a Caldaro e di qui con svolgi mei ito arditissimo sale al passo della Méndola (m. 1360) per scendere a Fondo in Va,] di Non ; la via di Val d'Ega che unisce Bolzano con Vigo di Fassa per il passo di Oostalunga, scavata nel suo tratto inferiore, entro la stretta gola del l'Ega incisa nelle roccie porfìriche : la via di Gardena, che unisce la Val d'Isarco alla Val di Fassa, molto nota ai turisti perchè attraversa, i maggiori centri dolomitici della regione, via che a, S. Cristina., si dirama

a Canazéi (m. 1463) in Val dì Fassa,, dove prosegue fino a Predazzo. Oltre alle arterie sopra elencate di grande comunicazione, si hanno pure numerose altre carrozzabili e carreggiabili, che fiancheggiano le grandi valli della regione, che intersecano gli ampi pianori, che ri salgono molto addentro le valli affilienti e che costituiscono una rete stradale, che si calcola complessivamente superiore ai 1500 km,, entro il confine amministrativo dell' Alto Adige, ciò che darebbe più di 20 km. di strada ogni

100 kmq. di superficie e circa 63 km. ogni 10 000 ab., il che rappresenta un valore assai elevato sopratutto ri spetto ad altre regioni contermini e al carattere alpino dell'Alto Adige, 11 quale ha estese superflui disabitate. 4. B-IFUGI ALPINI. — Nel cuore delle Alpi, coli'attrattiva in superabile delle sue vaste vedrette e dei meravigliosi paesaggi della zona dolomitica, l'Alto Adige è uno dei primissimi teatri di turismo alpinistico di fama mondiale, con una rete sviluppatissima, e perfetto

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