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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Partini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 19)
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Page 7 of 30
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 24 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: San Marco ; 1,3/4
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/19
Intern ID: 165297
di Rovereto dalla prepotenza del capitano di quel presidio, Francesco Breisach ( 3 ). Nel 1535 Francesco era medico di Riva. Tanta fama diffuse del suo sa pere e dell’arte medica che ben presto fu chiamato a Trento come medico del cardinale Cristoforo Madruzzo e di suo fratello Nicolò. Il decano della cattedrale di Trento, Ottone barone de Waldburg, nominato vescovo e poi cardinale in Augusta, lo volle nella sua nuova residenza. Dopo la morte del fratello Bernardino (1549), ritornò in patria, ma i suoi

1565 fu ascritto alla matricola tiro lese. Nel 1568 soggiornò di nuovo a Rovereto, dove in data 10 giugno in stadio meodo mas propre Ecdesiaem St. Marci. ( 7 ) scrisse p- 2 ) Archivio, notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto. ( 3 ) Tamsnini Enrico : Una pagina gloriosa di Storia Roveretana, Trento 1908. (43) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto. ( e ) Presso la famiglia Partini di Rorria. 0 Archivio notarile di Rovereto, archivio dei nobili 1/3.

.. Nel 1561 gli morì, la moglie Maddalena, - figlia di Frizzo Frizzi, capostipite .della nobile famiglia Frizzi, che aveva testato in data 6 giugno 1557, con codicillo 4 novembre 1560 a rogiti Marco Porta ( 5 ). L’imperatore Ferdinando, per premiare i molti meriti di Fran cesco Partini, con diploma in data Vienna 9 settembre 1561, gli concesse per sè e suoi discéndenti e nipoti (erano cugini) figli di Partine, la nobiltà del sacro romano impero collo stemma genti lizio ( 6 ), e in data 13 ottobre

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Partini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 19)
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Page 6 of 30
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 24 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: San Marco ; 1,3/4
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/19
Intern ID: 165297
ed intestato il giorno 10 mag gio 1549. Si era sposato in primi voti a Maria Zimmérman di Trento, la quale testò in data 20 maggio 1528, a rogiti Marco Porta ( 9 ), a favore del marito, in secondi voti ad Antonia qm Ber nardino Frizzi — carta di dote 31 ottobre 1532, a rogiti Gio Iacopo 6--') Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto. (!>) Archivio notarile di Rovereto, archivio dei nobili 1/3. ( 7 - 9 ) Archivio nptarile di Rovereto, tribunale di Rovereto,

beni in fede- commesso. Aveva preso in moglie Oliva, figlia di Domenico For- tis, da Torre Belvesino (distretto. di Vicenza) — carta di dote in data 8 giugno 1500, a rogiti Giovanni Ascola ( 7 ) —la quale testò in data 4 maggio 1528, a rogiti Marco Porta ( 8 ). I due coniugi furono sepolti nella tomba di famiglia nella chiesa di 8. Maria del Carmine. Matteo fu padre del celebre dottore Francesco, di 'Bernar dino e di Biagia, cjie sposò Lodovico Palma di Salò. Bernardino morì senza prole

. Un’altra lite fra le due cugine e Frizzo Pàttini fu pure appianata in data 30 gennaio 1604, a rogiti lacobo An tonio Camelli ( 5 ). Matteo, un altro figlio di Antonio, si dedicò come il padre all’arte farmaceutica, e la esercitava nella propria casa sul Mal- canton. Nel 1510 occupava la carica di massaro della comunità di Rovereto, Morì il'giorno 3 luglio 1517 ; testò in data 31 marzo 1517, a rogiti Domenico Frizzo (°), a favore dei figli Bernardino e Gio Francesco, lasciando ad essi parte dei suoi

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Partini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 19)
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Page 9 of 30
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 24 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: San Marco ; 1,3/4
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/19
Intern ID: 165297
e archiatro alla corte cesarea, morto nel 1577 d’anni 77 e sepolto nella cattedrale di Trento, collaboratore del Dioscoride, lo chiama medicus apprime eruditus et in omni stu diorum generi optime versatus. Francesco è ricordato come celebre medico dal Mangeti' nella sua opera : Scriptorum medicorum veterum et recentiomm, Genua 1731 , dal Bonelli volume III, pa gina 428, dal Tartarotti, dal Chiusole e da altri.- Il professore don Eleuterio Lutteri dettava a Francesco la seguente epigrafe: FRANCESCO PARIMI

Questa lapide sormontata dallo stemma gentilizio di famiglia è ora murata nell’atrio attiguo alla chiesa. Nella biblioteca civica di Rovereto, di Francesco è conser vato un codice cartaceo legato in pergamena, che contiene \ con sulti medici e lettere medicinali. Dì lui si conosce uno stampato. Consulto medico contenuto nel libro di Giorgio Girolamo Velo- chio : Curationum exoticarum chiliades duae et consiliorum me dicinalium centurae. 11 suo amico Pietro Mattioli da Siena, l’in signe botanico

. FU ARCHIATRO AGLI IMPERATORI CARLO V, MASSIMILIANO II E FERDINANDO I COADIUTORE AL DIOSCORIDE DEL MATTIOLI /.AMICO AL FRACASTORÒ E ALLO ALESSANDRINI PIÙ DELLA GLORIA AMÒ LA TERRA NATALE OVE RICOVERATO A SALUTE DI MOLTI SESSANTANOVENNE MORÌ NEL 1569 (') I figli di Francesco, che dopo la morte del padre passarono sotto la tutela di Baldessare de.Lindeg, furono: Melchiore, Otto ne, Anna, che sposò Gasparo Brocchetta, Bernardino, Felicita, Frizzo, Oliva, che sposò Baldassare di' Nicolò Lindegg f— carta di dote

in data 20 maggio e 8 dicembre 1561, a rogiti Marco Porta ( 2 ) — Matteo, Nicolò, Gio Battista e Maddalena, sposa in primi voti a Erasmo Bonfioli di Sacco : — carta di dote in data 20 febbraio 1589, a rogiti Vincenzo Figaroli ( 3 ) — in secondi a ( l ) Il Mutuo Soccorso. Strenna. Rovereto, Caumo 1863. F) Archivio notarile di Rovereto, tribunale, di Rovereto. ( 3 ) Archivio notarile di Rovereto, giudizio di Nogaredo.

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 41 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
Rimasta vedova e senza figli si ritirò a Rovereto, dove con Bernardina Floriani (venerabile Giovanna Maria Della Croce) fondò il monastero delle Clarisse di San Carlo, e il giorno 8 maggio 1650 vestì l’abito di monaca sotto il nome di Anna Maria. Morì nel convento ai 13 luglio 1663 e fu sepolta nella chiesa di San Carlo annessa al monastero. Nel registro dei morti di Villa è ricordata con queste parole : morì .... fondatrice del monastero di San Carlo di Roverè, chiamata la madre Anna Maria

di Gesti con grande santità. E ricordata insieme col marito in un legato di sessanta messe annue che vengono celebrate nella chiesa di Villa, legato chiamato Massimiliano e Sibilla. Testò il giorno 31 agosto 1653, con codicillo 24 settembre 1659, a rogiti Antonio Malinverno, ( ] ) lasciando erede della sua sostanza il monastero di San Carlo. Carlo, secondogenito di Gasparo, morì celibe a ventotto anni il giorno 20 luglio 1607, come risulta da una lettera dei 13 agosto 1607 del conte Antonio al conte

Nicolò : Ho ricevuto a di 5 stante a Passavia due di V. S., una dei 19 e l’altra dei 21, nella prima ho inteso la infermità del signor Conte Carlo, e nel l'altra la morte, il che mi ha spiaciuto oltre modo, ma ho avuto piacere haver inteso la sua morte così santa, con buone dispositioni dell’anima la quale N. S. babbi in gloria, non potendo altrimenti sperare da una morte con così buone dispositione fatta. ( 2 ) Testò in data 25 luglio 1606, a rogiti Francesco Pedroni ( s ); figura nell’investitura

dei 28 maggio 1607. Alfonso, terzo figlio di Gasparo, voleva dapprima avviarsi al sacerdozio, ed ebbe anche un canonicato nella cattedrale di Trento ma poi cambiò pensiero e rinunciò nel 1606 a favore di suo cugino Paride, elevato poi alla dignità di arcivescovo di Sa lisburgo. . - Si sposò due volte in primi voti con Maddalena di Sigis mondo Thun, e in secondi, dopo il 1636, con Orsola contessa d’Arco, vedova di Francesco marchese Bevilacqua. Alfonso morì la notte dei 19-20 Maggio 1647

. (*■) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto. ( 2 ) Archivio parrocchiale di Villa. ( 3 ) Archivio notarile di Rovereto, giudizio di Nogaredo.

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Partini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 19)
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Page 14 of 30
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 24 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: San Marco ; 1,3/4
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/19
Intern ID: 165297
N. 34). Il giorno 21 luglio 1581 insieme coi cittadini roveretani Giovanni Vecchio, Gasparo Savi oli e Paolo Trentini, presentò a Trento al cardinale Lodovico Madruzzo un memoriale per solle citare le superiori risoluzioni per la fabbrica dell' erigenda chiesa di S. Marco. Si era sposato a Fiorenza, figlia di Gio Antonio' Trentini, giudice d’appello in Arco, la quale testò in data 16 ago sto 1597, a rogiti Gasparo Paganini ( 1 ). I due coniugi furono se polti nella nuova tomba nella chiesa

, a rogiti .Andrea .P.edrom ( 5 ), fu dalla venera bile congregazione di carità in Rovereto, rappresentata da Clemente Frizzi, primicerio ; lacobo Savioli e Girolamo Saldante, I e II giudice ; • Gio Battista Del Bene, sindaco; Francesco Fontana, tesoriere ; Giovanni Fontana, Benvenuto Orefici e Cristoforo Roi, in fermieri, (1.4) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto. ( 5 ) Archivio notarile di Rovereto, giudizio di Nogaredo.

di Santa Maria del Carmine costruita da Frizzo nel 1597. Sulla lapide sepolcrale, "sormontata dallo stemma gentilizio, tuttora esistente in quella chiesa, il figlio Francesco fece scolpire la seguente epigrafe : P 1LL b 9. DD,. FRITIO ET florentle.parthinis FRANC. 0 FIUO ET ILLOR DESCEND. ae OTIV HOC CONFECTV . E . XV FEB V . ’ ■ . MDCXXXV . Frizzo proereòri figli: dottor Gio Battista,.Francesco Melchiore, Melchiore, Fortunato, Sebastiano, Beatrice, sposa a Federico di ■Filippo Tellani — carta di dote

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 40 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
Massimiliano, il primogenito di Gasparo, andò pure alla corte. Il conte Festi nella sua opera, citata più volte, dice che fu coppiere di Ferdinando, re di Boemia e cavalier straordinario alla corte di Innsbruck presso l’arciduchessa d’Austria Anna Claudia de’ Medici. Trovo che ebbe una missione dall'imperatore per ag giustare un affare a Torbole e che riuscì nell’intento. Prese parte a tutte le feste che si fecero a Salisburgo per l’elevazione di Paride, suo cugino, a quell’arcivescovado. Del

. Sulla sua vita pia e cristiana ebbe influenza la moglie Sibilla figlia di Giorgio baron Frigger; nata a Riva il 14 novembre 1585 fu educata a Trento dall’ava materna, una Madruzzo, a tanta pietà e a tanti sentimenti religiosi, che aveva risolto di farsi religiosa. 1 suoi genitori pensarono però diversamente, che la avviarono al matrimonio, ed ella obbedì. Così a soli 17 anni, nel 1602 dava la mano di sposa a Massimiliano Lodron. Era tanto buona, ve nerata e caritatevole che nella giurisdizione

, Savignano, Piazzo, Noarna, Sasso, Folasso, Reviano, Brancolino, rinunciando però al porto di Chiusole. Massimiliano fece il suo primo testamento in data 21 maggio 1623, a rogiti Francesco Pedroni (-), il secondo in data 23 mag gio a rogiti Giordano Frapporti ( :ì ), lasciando erede dei suoi beni allodiali la moglie Sibilla. Fu molto religioso, pio e caritatevole verso i poveri. Morì compianto da tutti il giorno 30 marzo 1636. Massimiliano figura nelle investiture feudali del 1590, 1604, 1607 e 1628

la chiamavano la madre dei poveri. (') e (-) Archivio notarile di Rovereto, giudizio di Nogaredo, ( :f ) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto.

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Partini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 19)
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Page 10 of 30
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 24 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: San Marco ; 1,3/4
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/19
Intern ID: 165297
alla gloria della sua patria, essendo morto a Vienna il giorno 28 luglio 1569, pochi giorni prima della morìe del padre. Ivi fu sepolto nella chiesa di Sant’Agostino, ora scomparsa. Sua moglie Elisabetta gli fece scolpire sulla tomba la seguente iscrizione : d . o . M . s . melchior . In . Magni . Parthinvs . Cesaris . avla . CONSILIO .ET,. 1VR1S . CLARVS . HONORE . FVIT ET . SVA . VIVET . ADHVC . POST . FVNERA . NOMINIS . EXTAT . GLORIA . MENS . COELO . EST' . REDDITA . CORPVS . HVMO . MELCHIORI

, a rògiti Marco Porta-( s ). Dopo la morte del padre le nacque un t 1 - 3 ) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto.

dell’im peratore Massimiliano II, che gli affidò difficili incarichi diplomatici. Col titolo di consigliere cesareo nel 1566 insieme col capitano di Trento, Francesco conte di Castelalto, si recò nel Finale (Liguria) per riacquistare al cesareo dominio quei sudditi, e col conte Ga sparo Lodron fu scelto arbitro per giudicare certe controversie di acque fra Guglielmo, duca di Mantova, e Vespasiano, duca di Sabbioneia, da una, e Ferrante duca Gonzaga dall’altra parte. Nel 1566 a trenfott’anni fu rapito

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Partini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 19)
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Page 22 of 30
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 24 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: San Marco ; 1,3/4
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/19
Intern ID: 165297
processo — si obbligò a versare la parte che spettava al figlio. Melchiore abitava nella casa Partirli in via della Terra e con atto 11 dicembre 1709, a rogiti Andrea Tabarelli, comperò per 2500 fiorini dal cognato Raimondo Panzoldi la casa situata nel borgo di Santa Caterina (oggi proprietà della vedova Margoni-Terini al civ. num. 22). Questa casa era stata fabbricata dal capitano del castello di Rovereto, Francesco Trautson ; passò poi per compera vendita alla famiglia Chiusole, e fu decorata

dall’imperatore Fer dinando I, con diploma 24 aprile 1569, del titolo.di sede nobile col predicato di Neuhof; nel 1649 per compera divenne proprietà della famiglia Panzoldi. A Melchiore Partini furori confermati tutti (i-2) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto. ( 3 ) Chiesa Gustavo: Il processo Marotta. ( 4 ) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto.

ironico in Mantova, in data 16 maggio 1746, a rogiti Bartolomeo Giorgio Battisti ( i ), testò in Mantova in data 11 maggio 1751, a rogiti Nicolò Petrozan, con codicillo in data Rovereto 29 di cembre 1757, a rogiti Bortolomeo Giorgio Battisti ( 2 ), nominando erede il fratello Melchiore, e morì il giorno 11 gennaio 1758. Fu sepolto nella tomba di famiglia nella chiesa di Santa Maria. Melchiore, secondogenito dei superstiti fratelli di Gio Bat tista, nacque a Rovereto il giorno 18 settembre 1676

, attese agli studi! e si laureò in ambo le leggi. Fissò la sua stabile dimora in Rovereto, dove prese parte attiva alla vita cittadina. Nel 1703, come provveditore della città fu uno dei più indiziati istigatori ed ese cutori dell’assassinio del famigerato capitano napoletano Marotta, avvenuto il giorno 3 luglio 1703 nel palazzo pretorio. Perciò il giorno 15 agosto 1704 insieme col dottor Carlo Antonio Medici, podestà di Rovereto e con molti altri illustri cittadini — pochi soltanto si salvarono colla

fuga — Melchiore fu arrestato e tra dotto in Castello, dove per impedire che prendesse la fuga, gli si legava ogni sera al piede una catena ( 3 ). Sfumato il processo per intercessione, di Eugenio principe di Savoia, e per ordine del l'imperatore Leopoldo I, col pagamento di una forte pena pecu niaria da versarsi nelle esauste casse erariali, Gio Battista, padre di Melchiore, con atto 16 luglio 1705, 4 gennaio e 3 giugno 1706, a rogiti Giuseppe Camelli ( 4 ) — documenti inediti di quel famoso

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Partini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 19)
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Page 5 of 30
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 24 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: San Marco ; 1,3/4
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/19
Intern ID: 165297
stello di Rovereto fu. assediato dall’ armata tirolese, d’accordo coi suoi colleghi si arrese, per evitare la totale distruzione della città. Con atto 11 febbraio 1489, a rogiti Cristoforo Pilati (’), Antonio Partini, o Partinus qm Girardi Marmdri de Valsassìna, come è espresso nel documento, vendeva a Ser Giovanni Saibante imam domini sitam in Rargo Rovereti prò praetio ducato rum 14 Vr auri. Antonio s'era sposato a Margherita del beccaio Donato Con- zeiini, la quale testò in data 31 agosto

1490, a rogiti Domenico Porta ( 2 ) ; nomina nel testamento i figli Matteo, Pietro, Donato, Pattino, Elisabetta, Delfina, Orsola, Domenica, Giovanna e Antonia. Dei figli di Antonio e Margherita, Delfina sposava Biasio Idone — carta di dote 1499, a rogiti Domenico Porta ( 3 ) — Elisa- betta, Pietro Lombardi qm Orlando — carta di dote 19 giugno 1497, a rogiti Domenico Porta ( 4 ) — Domenica, Raffaele Costioli. Pietro, che gli storici dicono essersi distinto molto nella pe rizia delle armi, faceva

invece il mercante nel borgo di Santa Cate rina nella nostra città. Pietro testò in data 13 marzo 1516 con codicillo 5 agosto 1517, a rogiti Domenico Porta ( 5 ), e in data 17 gennaio .1533 con codicillo 24 aprile 1535, a rogiti Mader- nino ( 6 ), e morendo lasciava dietro di sè due figlie, Margherita, che si sposò a Beltramo Camparina è Angela a Francesco Conzatti ; esse, in data 2 marzo 1566, a rogiti Gusmero Rosmini ( 7 ), divi sero .amichevolmente l’eredità paterna. ? Donato, un altro figlio

di Antonio, testò in data 20 agosto 1499, a rogiti Domenico Porta ( 8 ), istituendo-eredi della sua so stanza il fratello Parlino e le sue sorelle. Passò poi a matrimonio con Elisabetta, figlia del chirurgo Francesco Filippini, dalla quale ebbe due figli, Partine e Margareta, andata sposa nel 1545 a Ga briele qm Bartolameo Baroni — carta di dote 15 aprile 1545, a rogiti Marco Porta ( 9 ). Parlino prese per moglie Sibella, figlia del chirurgo Francesco Segalla, la quale testò in data 19 agosto 1575

, a rogiti Gusmero Rosmini ( 10 ), pestilentia et contagioso morbo oppressa. Pattino morì nel gennaio 1661, dopo aver fatto testamento in data 29 ottobre 1560, a rogiti Marco Porta ( n ). Abi tava in casa propria nel borgo di Santa Caterina vicino alla piazza delle Oche (ora proprietà della signora de Prati al civ. num. 3), (i,5) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto. ( (i ) Archivio notarile di Rovereto, giudizio di Nogaredo. ( 7 - n )Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto.

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Category:
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Year:
1909
¬La¬ famiglia Partini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 19)
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Page 4 of 30
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 24 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: San Marco ; 1,3/4
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/19
Intern ID: 165297
fece fabbricare una casa per collocarvi la farmacia (oggi proprietà del professore Gentilini, civ. N. 10). Antonio era insignito nel 1469, 1486 e 1487 della carica ono rifica di provveditore, e in quest’ultimo anno, quando il ca- O Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto.

FAMIGLIE NOBILI TRENTINE XIX t LA FAMIGLIA PARTINI DI ROVERETO La famiglia parimi, estinta pochi anni or sono nel ramo di Rovereto, mentre è fiorente tuttora in quello di Roma, soggiornò nella nostra città per più di quattrocento anni ed illustrò la scienza medica e militare, la diplomatica e la chiesa con uomini di alto merito, che sono passati alla storia. La famiglia parti ni prese stabile dimora nella nostra città nel 1444, quando parlino, proveniente da Omenega in Valsassina, vi venne

ad esercitare l’industria del mereiaio. Nell’estimo del 1449 la famiglia Partini è registrata come proprietaria d'aria domo in Borgo Roboreti. Antonio qm Girardo Partini speziale con do cumento 5 agosto 1460, a rogiti Ramengo Balocchi R), acqui stava dal comune di Rovereto, rappresentato dai provveditori Antonio Bacegini, Paolo Barberi, Antonio Sartori e Bonomo Malinverno, un appezzamento di suolo situato al Malcanton, compreso una parte delle mura della città fino all angolo della torre e le fosse, dove

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 49 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
erede, perchè senza prole, lo zio arcivescovo Paride, il quale fondò con quella eredità nella cappella di S. Ruperto in Villa un beneficio di cinque messe settimanali. Beatrice si sposò in primi voti col conte Francesco Spaur e in secondi con Iacopo barone Wclsberg. Paride, primogenito di Nicolò, nacque in Castelnuovo ai 13 di febbraio 1586. Nel 1597 fu messo nel collegio di Trento, poi passò all’Università di Bologna nel 1606, anno nel quale per i buoni uffici del cugino conte Antonio, fu fatto

canonico nella sede di Salisburgo, dove ne prese possesso ai 13 febbraio 1607. Nel 1608 suo cugino conte Alfonso rinunciò al canonicato di Trento, che passò a Paride, il quale più tardi ebbe anche quello di Ratisbona. Quasi fosse poco, fu insignito pure della prepositura secolare nella collegiata di Solon nel salisburghese. Nel 1612 fu a Roma per ottenere anche la parrocchia di Villa, dopo la rinuncia in suo favore del conte Antonio, che s’era però riservati duecento scudi annui di pensione. Gli

fu conferita la parrocchia da Paolo V con bolla dei 27 novembre 1612 diretta ad Ernesto Trapp, vicario del vescovo di Trento. Questa bolla gli permetteva di godere i canonicati e di far reggere la pieve da un vicario, siccome non era ancor prete; lo divenne solamente nel 1614. In quell'oeeasione scriveva a suo padre in data 14 marzo 1614: Finalmente non potendo da qui partirmi così presto e venire a casa come desi- deserei ho risoluto di cantar fa prima Messa Domenica prossima 18 del corr

. ( 3 ). 6) e (-) Archivio notarile di Rovereto, giudizio di Nogaredo. ( :! } La biografia del conte Paride è stata compilata sui documenti par rocchiali di Villa, pubblicati nell'opuscolo di G. Giordani : Il conte Paride Lodron e la chiesa di Villa Lagarina, Rovereto 1908, e di quelli dell'archivio notarile di Rovereto.

11
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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Partini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 19)
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Page 26 of 30
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 24 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: San Marco ; 1,3/4
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/19
Intern ID: 165297
sigliere intimo, e. di Carolina contessa Trapp — carta di dote in data Innsbruck 22 marzo 1793 ( x ). Procreò: Luigia, che sposò nel 1828 Antonio Engl di Bressanone, Carolina sposa dal 1837. del medico dottor Francesco Guggenberg e Luigi. Questi si dedicò alla carriera tribunalizia, passò la sua vita nei tribunali delle città dell’alta Italia. Istituito nel 1862 il tribunale di Busto Arsizio ne fu nominato presidente. Ritiratosi nel ben meritato riposo fissò la sua dimora a Milano. Nell’estate del 1878

mento poetico intitolato : Per la partenza da Rovereto stia patria di Sua Eccellenza il Sig. Gio. Carlo barone Partini di Meuhof e Stokak Tenente maresciallo, e Comandante in Praga per Sua Maestà E Imperadrice Regina d’ Ungheria e Boemia, ecc. ecc. Rovereto 1764. Nel 1748 aveva sposato a Vienna Maria Francesca Liduina, figlia del consigliere di corte barone di Saffran ; lasciò morendo dietro di sè i figli minorenni Anna, Emanuele e Gian carlo, dei quali soltanto l'ultimo sopravvisse. Gian Carlo

, dopo aver passati 1 primi anni a Vienna e nelle Fiandre, nel 1791 si recò a Rovereto a far rifiorire la famiglia. Ma per la mala amministrazione e prodigalità fu'posto sotto cu ratela dal cesareo regio giudizio provinciale ai confini d'Italia con decreto in data Trento 13 maggio 1806, e gli fu deputato a cu ratore il barone Orazio Pizzini. Si recò poi a Bressanone, dove morì il giorno 6 febbraio 1836. Si era ammogliato alla contessa Maria Antonia, figlia di Sua Eccellenza Luigi de Sarnthein, con

venne a soggiornare nel bagno di May- statt in Pusteria, dove morì il' giorno 19 agosto. Era sposato a Laura Garducini, dalla quale non ebbe prole; con lui quindi si estinse il ramo di Rovereto della famiglie Partini. Come nelle precedenti pubblicazioni ho riunito nell’albero genealogico i membri della famiglia e vi aggiunsi una tavola collo stemma gentilizio. f 1 ) Archivio notarile di Rovereto, tribunale dei nobili 1/3.

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Partini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 19)
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Page 13 of 30
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 24 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: San Marco ; 1,3/4
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/19
Intern ID: 165297
barone Trautzen, i quali condannarono Frizzo a ritrarre la propria ingiuria ed a pagare al Trapp cinquecento ragnesi ( 5 ). Frizzo testò nel 1597 ( e ) e morì il giorno 6 luglio 1615. Occupò la carica di provveditore iti Rovereto nel 1576 e 1580. Con documento 15 febbraio 1602, a rogiti Gasparo Ser- ravalle ( 7 ), comperò la casa situata nella via della Terra, di proprietà Gandini, alla quale confinava Gio Battista qrn Gio Battista Cosmi e la via del Castello (oggi-proprietà del consigliere Pross

dell’ànno 1578, folio 117 e 118. Di Matteo non trovai più larghe notizie ; probabilmente morì ancora studente a Padova. Nicolò, quinto figlio del dottor Francesco, morì giovane nel 1575, studente di legge all’università di Padova. I fratelli Bernar dino, Matteo, Ottone e Frizzo con atto 2 dicembre 1575, a rogiti Andrea CobelliX 1 ), divisero l'eredità. Gio Battista, sesto figlio di Francesco, fu creato notaio e giudice ordinario dal conte palatino e cavaliere aureato dottor Ago stino

de Benedetti, figura come arbitro il conte Costantino de Lichtenstein baione di Gastelcorno. Da una sentenza del cìvico archivio di Rovereto si rileva che Frizzo denunciò all’ arciduca Ferdinando il conte Osvaldo Trapp di Re- seno qual fautore dei fuorusciti e falsi monetari, fabbricatóri di monete false nel suo castello idi Beseno. Questi però 'protestò e . mosse accusa della denunzia ;al Partirli. Si nominarono a giudizi arbitrali: Aliprando Madrùzzó, Costantino Lichtenstein di Castel- corno e Ferdinando

al civ. . t 1 - 4 ) Archivio'notarile di' Roveréto, tribunale di Rovereto. ( 6 J Zottì. Raf. : : Stòria ' della : Valle tagarihfrìl p. 147-149 e Repertòrio'(ÌSÙS) dei’jióta'id Gid Plètrd Frisrrighelli d’Isérà; (°) Archivio notarile di Rovereto, archivio dei nobili 1/3, ( 7 ) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto.

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Partini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 19)
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Page 24 of 30
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 24 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: San Marco ; 1,3/4
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/19
Intern ID: 165297
prese parte alla campagna contro i Turchi sotto il comando del generale mar chese Botta. Nominato nel 1745 maggiore, passò all’armata co mandata dal principe di Lichtenstein in Italia e si segnalò com battendo valorosamente alla battaglia di Piacenza! Per gli atti di f 1 - 8 ) .Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto.

Pizzini, la quale in data 11 dicembre 1753, a rogiti dello stesso notaio ( 1 ), e a nome dei figli minorenni passò col cognato don Gio Battista ad una convenzione per i beni comuni. Caterina Giulia testò in data 15 e 25 novembre 1778, a rogiti Giuseppe Bettini ( 2 ), istituendo erede il nipote Felice Eccaro figlio di Giu seppe Francesco e di sua figlia Anna Perpetua. Morì il giorno 25 novembre 1778 e fu sepolta nella tomba Trentini nella chiesa di San Carlo. Procreò due figli : Anna Perpetua

, sposatasi nel 1765 al baron Giuseppe Francesco Eccaro — carta di dote in data 15 maggio 1765, a rogiti Antonio Giordani ( 3 ) — e Melchiore, che prima , di partire per Bologna ad attendere agli studi e a curare la sua malferma salute, scrisse in data 23 novembre 1755 il te stamento di proprio pugno, inserito negli atti del notaio Antonio Giordani ( 4 ), istituendo erede la sorella Anna e gli zii don Gio Bat tista e Gian Carlo, ma non fece più ritorno, e perciò credo sia morto a Bologna. Gio Battista

e fu sepolto nella tomba dei sacerdoti nella chiesa di San Marco. Giancarlo, figlio primogenito di Melchiore, nacque a Rove reto nella casa Parti ni in vi a della Terra il giorno 24 novembre , 1706 ; egli fu il più illustre membro della famiglia. Studiò prima legge, poi-si dedicò alla carriera militare. Entrò nell’esercito nel '1733 e l’anno dopo fu nominato tenente nel reggimento dì fan teria Colmonero ; nel 1739 passò col titolo di capitano nel reg gimento Sc-hulenburg (oggi N. 21) e nello stesso anno

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Partini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 19)
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Page 15 of 30
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 24 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: San Marco ; 1,3/4
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/19
Intern ID: 165297
Battista, figli di suo fratello Gio Battista. Espresse il desiderio di essere sepolto nella chiesa di San Marco ai piedi dell’altare del ■santo ■ Crocefisso e volle che sulla lapide sepolcrale fosse scolpita la seguente iscrizione.: i ' " OSSA SACERDOT1S , . .. MELCHIORES PARTHINI Al testamento è unito l’inventàrio .dei suoi beni. Morì il giorno 24 agosto 1657. : . f Fortunato, uh altro figlio di Frizzo, nato nel 1587, aveva sposato Giuditta, unica figlia i di Gio Maria Filippi, architetto di Sua

incaricato* di recarsi a Roma a perorare presso la Sarita Sede , per ottenere, che la congregazione di carità di Rovereto fosse ag gregata all’arcìcònfraternita di Roma coi medesimi privilegi, per ambo i sessi, che godeva quella di Roma. Melchiore testò in data 18 luglio 1657, a rogiti Leonardo Lesene!!a (') e 20 agosto 1657, a rogiti Ferdinando Sroz ( 2 ), nel primo a favore della venerabile fradaia vecchia del SS. Sacramento, nel secondo dei suoi nipoti Fortunato, Melchiore Francesco'e Giò

dèi beni era- soggetta a fedecommesso, ne nacque t 1 - 4 ) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di. RoveretoV ( 5 ) Archivio notarile di Rovereto, giudizio di Nogaredo. M Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto, -

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 14 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
. Paola come si accennò di sopra, s’era maritata nel 1504 con Antonio conte d’Arco. Di essa l’archivio di Villa possiede alcune lettere scritte dopo il 1530 al fratello Agostino. In esse nulla d’importanza. Di Antonio non abbiamo notizie, tranne il già detto nella convenzione del 1504; figura pure nelle investiture del 1498, 1504, 1507 e 1515. Gianfrancesco fu Tistigatore dei rivoltosi, che insorsero nella guerra rustica del 1525, c che uccisero Pietro Busio, signor di Nomi (“). Era ammogliato con

ed avea per i suoi bisogni spirituali un sacerdote, che nel mede simo tempo curava le anime di quel paese molto lontano dalla parocchia. Ella morì circa Tanno 1520, dopo di avere accasate tutte le sue figliuole. Barbara, come si vede nell'atrio del castello di Castellano, sposò Giovanni qm Leonardo marchese Naiaspina e Aurante Orsini, zia di papa Leone X, signore di castel d’Aquila e Pian del Molino; Elisabetta, Marco Pellegrini, gentiluomo veronese; Ca terina, Antonio Madruzzo, signor di Nanno

; Paola, il conte Antonio d’Arco ; Maria, Gio Battista Prato, signore di Segonzano. Di Ca terina l'archivio parrocchiale di Villa possiede diverse lettere indiriz zate a suo fratello Agostino, dalle quali si rileva, che non andava d’accordo con lui. Poiché in una dei 15 ottobre 1521 lo prega di volerle pagare la dote, che le fu promessa quando andò a marito; in un’altra dei 15 febbraio 1531 si lamenta, che troppo tardi l’abbia avvisata del matrimonio ch’egli contrasse e non le abbia fatto il minimo

cenno del casato della sposa. Ginevra, nata nel 1471, sposava a diciasette anni, nel 1488 Alessandro di Zenone Mini- scalchi di Verona, rimasta di poi vedova, nel 1522 era già mortaC). Maria, moglie di Giambattista Prato, trovandosi gravemente ammalata in Castellano agli 12 febbraio 1514, a rogiti Madernino, fece testamento, col quale lasciò erede suo figlio Filippo, con sostituzione dei suoi fratelli Gianfrancesco, Nicolò ed Agostino, ai quali legava cinquecento ducati coll’usufrutto alla madre

Caterina Calepini da Trento, che lasciò vedova ai 26 febbraio 1529. La Calepini passò la sua ve dovanza parte in Villa e parte a Trento, ove morì, come risulta 0) Archivio Miniscalchi di Verona. ( 2 ) Sardagna G. B, La guerra rustica nel Trentino.

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Partini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 19)
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Page 17 of 30
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 24 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: San Marco ; 1,3/4
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/19
Intern ID: 165297
), Florenzia Lidia, andata sposa a Guglielmo. Chiusole di Trento, Francesca che prese per maritò Giuseppe Sbardèllati ; e Laura ' Zanarda, sposatasi nel 1669 ad Antonio Sbardèllàti. Melchiore, di Gio Battista, percorse la carriera sacerdotale, come si rileva dalla sua carta di istituzione di patrimonio in data -14 marzo . 1661* a rogiti Bernardo Benvenuti ( 10 ). Tèsto in data 14 luglio 1692, a rogiti Matteo Voltolini ( lJ ) a favore del fratello. Gio Battista. . . Francesco, un. altro figlio,di Gio

Battista, nato nel 1642, morì il giorno 3 agosto 1666 a ventiquattro anni,, dopo aver fatto testamento in data 2 agosto 1666, a rògiti Gio Battista Passerini (l 2 ). i Fortunato, .figlio primogenito di Gio Batta, sposò nel 1658 Lucrezia, figlia del capitano arciducale Sigismondo Frizzi carta di dòte 17 febbraio e 4 aprile 1658, a rogiti Ferdinando'Sro^ 13 ). (x. 13 ) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di ’ Rovereto.

14 aprile 1648, Ai tigli fu deputato come curatore Francesco Scudelari, il quale in data 26 aprile. 1649, a rogiti Antonio Malinverno ( 3 ), e 3 maggio 1650 i rogiti Bernardo Benvenuti^ 4 ), fece eseguire l’inventario dei beni. Sposò Vittoria, figlia del capitano Giuseppe Zanardi di Riva, che per l’eredità del marito, ebbe col cognato don Melchiore una que stione, appianata poi in data 14 luglio 4649, a rogiti Antonio Ma- lmvefno ( 5 ), arbitro il- dottore in legge Filippo Tellani. Vittoria destò due

volte, in data 22-giugno 1650, a rogiti Filippo trentini ( 3 ), e 14 agosto 1676, a rogiti Giacomo Pandini. 0). Dei numerosi figli di Gio Battista sopravvissero -Fortunato, Melchiore, Francesco e Gio Battista* e le figlie. Vittoria, Lionella, che sposò in primi voti Bar tolomeo Mazza di Trento — carta di dote 26 agosto 1657, a ro giti Leonardo Besenella {% e 2 aprile 1660, a rogiti Bernardo Benvenuti ( 9 ) in secondi voti Melchiore Gaggia, cancelliere -criminale in Volsana : (Óssana, Val di Sole

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Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 7 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
i servigi resi, il doge Francesco Foscari con documento 11 aprile 1441, conferì loro in feudo nobile il castello di Cimbergo in Valcamonica, Ba golino in Valsabbia, eMusloneR), c dal duca Sigismondo, conte del Tiralo, con atto 6 giugno 1446 ( 2 ), furono investiti di tutti i beni che 1 loro predecessori possedevano, quali feudatari del conte, compreso castel Lodron; feudi che furono confermati anche dal vescovo di Trento, Giorgio II di Hack, con lettera 14 giugno 1447 ( 3 ). L’imperatore Federico con

diploma, in data Roma 6 aprile 1452, nomina i due fratelli conti del sacro romano impero. Decaduto dai suoi feudi Giovanni qtn Guglielmo di Ca- stelbarcG, per fellonia, siccome s’era rifiutato di riconoscere l'alto dominio della, chiesa di Trento, il principe vescovo di Trento Giorgio li di Hack, con documento 9 aprile 1456 ( 4 ), investiva i due fratelli Pietro e Giorgio di Lodron del feudo di Castelnuovo e Castellano col mero e misto impero, e così ebbe principio la signoria da parte dei conti

Paride IV, il grande, dei Lodron di castel Lodron, valoroso guerriero e generale veneto morì nel 1439 lasciando dietro di sè due figli, Piètra e Giorgio, che seguendo la vocazione paterna si distinsero assai nelle guerre di quei tempi e presero parte alla sanguinosa battaglia di Lodron (1439), alla difesa di Riva, di Brescia e di Breno, così che nella pace conchiusa fra Venezia e Milano è fatto cenno di loro nel relativo documento. Per il valore dimostrato sui campi di battaglia e per premiare

Lodron su quei due feudi. Se ne im possessarono a mano armata, facendo prigioni Giovanni di Castel- barco e sua moglie Prassede di Helfenstein. Appena i due fratelli furono entrati in possesso delle due giurisdizioni, si presentò loro una commissione di cittadini di Villa, per protestare contro l’arciprete del luogo Gerardo Barbieri e ne do mandarono la sostituzione con un altro più degno, come si rileva dal rogito di Ramengo Balachi in data 15 febbraio 1456. La domanda t 1 ) Libri Commemorali Tomo

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 39 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
di Galles, coadiutore del Cardinal Madruzzo, per incarico dell’im peratore Massimiliano e dell’imperatrice Maria. In seguito ebbe altri tre figli: Carlo nato ai 6 Giugno 1578, Alfonso ai 24 agosto 1580, die fu battezzato dal vescovo di Galles e levato dal sacro fonte da Alfonso, duca di Ferrara e da Margherita d’Austria, duchessa di Mantova; e Veronica Genti Ha. Il vescovo di Trento, Lodovico Madruzzo, con atto d’investi tura dei 14 di settembre 1579, assegnava i feudi aviti a Gasparo per

se e per i fratelli Felice e Antonio qm Agostino, Nicolò e Cri stoforo qm Paride e per gli altri consanguinei, ( l ) e con altra lettera in data 24 ottobre dello stesso anno per se e i suoi nipoti Nicolò e Cristoforo le decime di Volano e Aldeno. ( 2 ) Nel 1582 Gasparo querelava i conti d’Arco per turbato pos sesso della giurisdizione ( !5 ), Gasparo morì a Castelnuovo ai 10 di settembre 1585 e fu sepolto nella tomba di famiglia nella chiesa di Villa. Con atto 8 ottobre 1628 Anna vedova di Gasparo

, gover nando le due giurisdizioni di Castelnuovo e Castellano a nome del conte Massimiliano, ordinava che si mettessero delle guardie al covolo di Aldeno allo scopo di impedire a tutti il passaggio, per evitare la propagazione della peste, sotto pena ai trasgressori della galera, dei tratti di corda, bando e di pene peculiari e ( 4 ). Anna morì il giorno 16 marzo 1635. Fece il suo testamento in Castelnuovo addì 7 luglio 1621, a rogiti Francesco Padroni, con codicillo in data 13 giugno 1629, a rogiti

Pietro Pedroni ( r ‘), la sciando erede l’unico figlio Massimiliano e si ricorda pure con ricchi legati di sua figlia Veronica Gentilia c sue nipoti figlie di questa. Susanna, figlia di Nicolò c sorella di Gasparo, sposò nel 1535, il nobile Antonio qm Gerolamo Bevilacqua di Verona, come si rileva dalla carta di dote, a rogiti Piacentini di Verona ("). (!) Archivio di Luogotenenza in Innsbruek, libri feudali. Voi. XVI. sol. 215. (-) » . » XVI, 136. ( 3 ) Repertorio dell’archivio vescovile di Trento

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Category:
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Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 45 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
questori, perchè ogni giorno importunano mio marito , ne posso restar dì dirli, che il seler va digando per Trento, che in cambio di pagarlo V, S. li ha dato delle bastonate. (') Come tutore dei suoi cugini conti Liechtenstein e governa tore delia giurisdizione da Castelcorno, durante l’assenza del conte Costantino de Liechtenstein, che tu fatto prigioniero dai Turchi e morì in esilio, ebbe a subire delie briglie non poche ma insi gnificanti. 11 principe vescovo di Trento, Carlo Madruzzo, con lettera

di Castelnuovo, alla divisione dei feudi; cosi al primo toccò la giurisdizione di Castellano, ai secondi Castelnuovo. In tredici capitoli, formulati sulla base di quelli fissati nella divisione del 1534, fu poi stabìlifo un modus vivendi fra le due giurisdizioni. Nel 1616 incominciò a costruire una strada, per salire co modamente a Castellano, ed è appunto quella che si usa anche ai presente. Fu aperta nel 1619. Una lapide posta sul sacello, situato alla metà di quella strada, che porta la seguente

sia capitata sotto gli occhi della novella sposa la seguente lettera, che Nicolò ebbe da sua sorella Beatrice pochi giorni dopo le nozze : Circa de tuoi debiti, qui a Trento volevano l’oste della, Rosa e quello della Corona mandar a, V. S. perchè volevano es sere pagati, ma il signor mìo consorte li a tartemiti massime quello della corona, che ha molto bisogno de' suol denari, con la signora Firmian non mancherò di far l'afide, come la mi scrive desidera che quanto prima V. S. procuri dì, pagar

d’investitura dei 28 maggio 1607, assegnava a Nicolò per sè e per Antonio qm Agostino e per i fratelli Massimiliano, Carlo e Alfonso qm Gasparo i feudi aviti. Nicolò figura anche nelle investiture del 1590 e 1604. Nicolò durante l’assenza di Antonio Lodron di Castellano governava a nome di lui il piccolo feudo. Dopo la morte di An tonio (1616), in data 7 febbraio, 23 novembre 1616, c 31 ottobre 1618, a rogiti Glo Pietro Frisinghelli (-), Nicolò passò coi suoi cugini Massimiliano e Alfonso, condomini

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Category:
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Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 15 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
da una lettera di sua cognata Beatrice, moglie di Nicolò, dei 3 gennaio 1562. Il suo cadavere fu portato a Villa e sepolto nella tomba di famiglia, che esisteva nella cappella dell’antica chiesa parrocchiale ( 1 ). Anche Gianfrancesco figura nelle investiture del 1498, 1504, 1507 e 1515. Andrea, il primogenito dei fratelli, prima ancora che la sua fa miglia prendesse stabile dimora in Castellano, dimorava già dal 1503 in vai de lagrL Nel 1500 si recò a Roma per assistere al giu bileo

, ed in quell’occasione fece il testamento, dal quale si rileva, ch’egli principiò di buon’ora quella vita poco regolata che non abbandonò fino alla morte. Poiché la prima cosa ch’ei comandò agli esecutori testamentari! si fu di restituire tutto il denaro ch’ei dovea a parecchi creditori in base ed una nota secreta ch’egli avea consegnata al fratello Antonio. In questo testamento del resto, come in quello che fece ai 15 aprile 1551, pochi giorni prima di morire, fece molti legati alle chiese che esistevano nelle due

giu risdizioni, di calici d’argento, di piacete, di messali, di olio per lume eterno, di denaro per proseguire la fabbrica delle chiese di Castellano e di Brancolino, oltre elemosine di olio e di grano ai conventi di Rovereto, di Trento e di Brescia, non manca neppure un buon numero di sante Messe, fra le quali primeggiano quelle che si chiamano gregoriane, e ne aveva bisogno ('-). Dopo il 1504 stabilì sua dimora a Sant’Antonio, sopra Pomarolo, ove si diede, come venne accusato da Pietro Busto

, signore di Nomi, presso il vescovo di Trento con lettera 20 maggio 1524, a batter monete false. Aveva molti figli naturali, che seminò specialmente a Poma rolo. Ne fece però uno solo erede e questi fu Antonio che divenne capostipite dei Lodron detti di Sant’Antonio. Nell’archivio comunale di Verona si conservano molti atti delle cause che Andrea intentò ai suoi fratelli Nicolò, Alessandro ed Agostino, dei quali è da rilevare la petizione in data 12 ot tobre 1525 contro i due fratelli che, come diceva

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