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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 45 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
sia capitata sotto gli occhi della novella sposa la seguente lettera, che Nicolò ebbe da sua sorella Beatrice pochi giorni dopo le nozze : Circa de tuoi debiti, qui a Trento volevano l’oste della, Rosa e quello della Corona mandar a, V. S. perchè volevano es sere pagati, ma il signor mìo consorte li a tartemiti massime quello della corona, che ha molto bisogno de' suol denari, con la signora Firmian non mancherò di far l'afide, come la mi scrive desidera che quanto prima V. S. procuri dì, pagar

questori, perchè ogni giorno importunano mio marito , ne posso restar dì dirli, che il seler va digando per Trento, che in cambio di pagarlo V, S. li ha dato delle bastonate. (') Come tutore dei suoi cugini conti Liechtenstein e governa tore delia giurisdizione da Castelcorno, durante l’assenza del conte Costantino de Liechtenstein, che tu fatto prigioniero dai Turchi e morì in esilio, ebbe a subire delie briglie non poche ma insi gnificanti. 11 principe vescovo di Trento, Carlo Madruzzo, con lettera

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 54 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
di Trento, Emanuele Madruzzo, per la permuta di tutti i feudi lodroniani del Trentino colle valli di Non e di Sole colla speranza di lare inalzare quelle valli a principato in favore di un membro della sua famiglia. È certo però, che il conte Pa ride volle che il possessore della primogenitura per ricchezza e per autorità tosse superiore agli altri Lodron, per cui con atto 17 gennaio 1652 dispose che il solo primogenito avesse il governo dei feudi di Castellano e Castelnuovo e che la giustizia fosse

amministrata in suo nome da un reggente, ch’egli stesso do veva scegliere da una terna, la quale le si doveva presentare da tutti i membri della casa Lodron. Per questo e per l’usufrutto che il primogenito godeva del palazzo di Nogaredo e del castello di Castellano col diritto di pesca e di caccia in Gei, doveva cor rispondere agli altri Lodron seimila fiorini, di una parte dei quali anche il primogenito, come membro della famiglia, aveva diritto. Nel 1653 Paride venne a Nogaredo, vi si fermò durante

i mesi di settembre ed ottobre, e questa fu l’ultima sua visita, che ritornalo a Salisburgo vi mori il giorno 18 dicembre 1653, dopo trentaqualtro anni di episcopato. Paride figura nelle investiture feudali del 1628 c 1642. DÌ lui esiste una bella serie di monete coniate per il principato arci- vescovile di Salisburgo. Cristoforo, secondogenito di Nicolò, nacque ai 5 di luglio 1588. Studiò a Trento; nel 1609 era a Verona, dove s’attese all’arte di cavalcare e nel 1610 a Milano a fare il soldato. Nel

1612 era già a Salisburgo, dove occupava una carica onorifica e lucrosa, 0) Archivio notarile di Rovereto, giudizio di Nogaredo. (-) Perini Q. Convenzione fra i Castelbarco di Cresta, Lodron di Castel nuovo e Castellano e Liechtenstein di Castelcorno per la reciproca estradizione dei delinquenti. Trento (in corso di stampa).

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 25 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
per attendere ad un affare della massima importanza per la casa Lodron, cioè al juspatronato sulla chiesa di Villa, die il vescovo di Trento pretendeva spettasse alla chiesa di Trento, mentre il Lodron riteneva, che la nomina del parroco . fosse di competenza della sua famiglia; di qui una questione ad ogni va canza. Siccome Felice voleva assegnare il pingue beneficio della chiesa di Villa a suo fratello Antonio, per ottenere la nomina si recò a Roma con la speranza che la questione del

colonelo è morto over no ( 1 ). La rotta, della quale si fa qui cenno, successe a Palasth che era bloccata dagli Austriaci; i Turchi gli otto agosto libera rono la città dopo aver fatta un’immensa strage degli assedianti, e vi cadde anche il nostro concittadino Agostino Sbardellati ve scovo di Vaccia. Dopò questa disfatta egli rimase al servizio della corte di Vienna, e nel 1559 lo troviamo di nuovo soldato e capo di una compagnia. Nel 1560, essendo morto l’arciprete di Villa, Felice ritornò in patria

juspatronato venisse sciolta in favore della famiglia Lodron. Intanto durante l’assenza di Felice, il cardinale Madruzzo aveva nominato par- 0 Archivio parrocchiale di Villa.

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 29 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
di V. S. et chiedendo genuflesso perdono a quela, et se ho fata la partita mia, l’ho fata cum legitima causa /tarando ut supra. Data in Trento contrada longa alti 7 Agosto 1565. Di V. S. illustre umile et fedelissimo Servittor Leonardo Micheletto notaio et maestro di schola in Trento. (') Il principe vescovo di Trento, Cristoforo Madruzzo, con atto d’investitura in data 24 ottobre 1564, assegnava a Felice per se e per Gasparo e Paride qm Nicolò, la quarta parte della decima ritratta dall’uva e dai grani della

trucidare dopo essersela spassata nella loro compagnia. Si vuole che un certo prete Fantini l’abbia ammazzata, mentre passava per Greto montata sopra d’un cavallo bianco; e in quest’occasione si sbiz zarrì la fantasia popolare che vedeva aggirarsi Io spettro di Dina sopra un bianco destriero intorno a Castel Romano. Antonio era dispiacente della condotta del fratello Felice, come risulta dalla lettera seguente scritta all’altro fratello Agostino, in data 26 luglio 1566: ho speso tutte le mie entrate

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Category:
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Year:
1909
¬La¬ famiglia Partini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 19)
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Page 7 of 30
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 24 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: San Marco ; 1,3/4
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/19
Intern ID: 165297
di Rovereto dalla prepotenza del capitano di quel presidio, Francesco Breisach ( 3 ). Nel 1535 Francesco era medico di Riva. Tanta fama diffuse del suo sa pere e dell’arte medica che ben presto fu chiamato a Trento come medico del cardinale Cristoforo Madruzzo e di suo fratello Nicolò. Il decano della cattedrale di Trento, Ottone barone de Waldburg, nominato vescovo e poi cardinale in Augusta, lo volle nella sua nuova residenza. Dopo la morte del fratello Bernardino (1549), ritornò in patria, ma i suoi

amici e cèlebri dottori primari della corte cesarea, Mattioli e Alessandrini,'lo chiamarono alla corte di Vienna. Nel 1557 Massimiliano, re di' Boemia (secondo come im peratore), elesse il nostro Francesco a suo medico di camera ; e più tardi divenne medico .dell'imperatore Ferdinando I. Nel 1557 si trovava a Rovereto e il giorno 6 giugno, a ro giti Marco Porta ( 4 ), dettava il suo testamento. In'data 4 di cembre 1558, a rogiti dello stesso /notaio* rilasciava procura a suo figlio dottor.Melchiore

.. Nel 1561 gli morì, la moglie Maddalena, - figlia di Frizzo Frizzi, capostipite .della nobile famiglia Frizzi, che aveva testato in data 6 giugno 1557, con codicillo 4 novembre 1560 a rogiti Marco Porta ( 5 ). L’imperatore Ferdinando, per premiare i molti meriti di Fran cesco Partini, con diploma in data Vienna 9 settembre 1561, gli concesse per sè e suoi discéndenti e nipoti (erano cugini) figli di Partine, la nobiltà del sacro romano impero collo stemma genti lizio ( 6 ), e in data 13 ottobre

1565 fu ascritto alla matricola tiro lese. Nel 1568 soggiornò di nuovo a Rovereto, dove in data 10 giugno in stadio meodo mas propre Ecdesiaem St. Marci. ( 7 ) scrisse p- 2 ) Archivio, notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto. ( 3 ) Tamsnini Enrico : Una pagina gloriosa di Storia Roveretana, Trento 1908. (43) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto. ( e ) Presso la famiglia Partini di Rorria. 0 Archivio notarile di Rovereto, archivio dei nobili 1/3.

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 39 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
di Galles, coadiutore del Cardinal Madruzzo, per incarico dell’im peratore Massimiliano e dell’imperatrice Maria. In seguito ebbe altri tre figli: Carlo nato ai 6 Giugno 1578, Alfonso ai 24 agosto 1580, die fu battezzato dal vescovo di Galles e levato dal sacro fonte da Alfonso, duca di Ferrara e da Margherita d’Austria, duchessa di Mantova; e Veronica Genti Ha. Il vescovo di Trento, Lodovico Madruzzo, con atto d’investi tura dei 14 di settembre 1579, assegnava i feudi aviti a Gasparo per

se e per i fratelli Felice e Antonio qm Agostino, Nicolò e Cri stoforo qm Paride e per gli altri consanguinei, ( l ) e con altra lettera in data 24 ottobre dello stesso anno per se e i suoi nipoti Nicolò e Cristoforo le decime di Volano e Aldeno. ( 2 ) Nel 1582 Gasparo querelava i conti d’Arco per turbato pos sesso della giurisdizione ( !5 ), Gasparo morì a Castelnuovo ai 10 di settembre 1585 e fu sepolto nella tomba di famiglia nella chiesa di Villa. Con atto 8 ottobre 1628 Anna vedova di Gasparo

, gover nando le due giurisdizioni di Castelnuovo e Castellano a nome del conte Massimiliano, ordinava che si mettessero delle guardie al covolo di Aldeno allo scopo di impedire a tutti il passaggio, per evitare la propagazione della peste, sotto pena ai trasgressori della galera, dei tratti di corda, bando e di pene peculiari e ( 4 ). Anna morì il giorno 16 marzo 1635. Fece il suo testamento in Castelnuovo addì 7 luglio 1621, a rogiti Francesco Padroni, con codicillo in data 13 giugno 1629, a rogiti

Pietro Pedroni ( r ‘), la sciando erede l’unico figlio Massimiliano e si ricorda pure con ricchi legati di sua figlia Veronica Gentilia c sue nipoti figlie di questa. Susanna, figlia di Nicolò c sorella di Gasparo, sposò nel 1535, il nobile Antonio qm Gerolamo Bevilacqua di Verona, come si rileva dalla carta di dote, a rogiti Piacentini di Verona ("). (!) Archivio di Luogotenenza in Innsbruek, libri feudali. Voi. XVI. sol. 215. (-) » . » XVI, 136. ( 3 ) Repertorio dell’archivio vescovile di Trento

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 46 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
NICOLAVS . PROSPER . ERANCISCVS . COME s LODRONI . ET . CASTRI . ROMANI . DONS CASTRINOVI . ET . CASTELLANI CAPITANEVS . GENERA LI S . MILICIZE TIROLENSIS CVM . SOLEC1TVDINE . DNI . IOANNIS PRANCISCf . MATERNINI . NO GARE DI 1619 Stando a quanto scrive il Pesti nell’opera più volte citata, Nicolò fu prefetto di palazzo dell'imperatore Rodolfo, suo con sigliere intimo, grande scudiero dell’arciduca Leopoldo e di Eleo nora regina di Polonia e governatrice del Tirolo. Però io non trovai nulla

nelle lettere di questi titoli, ma soltanto quello di colonnello di S. M. Ai 4 di gennaio 1615 suo figlio Paride gli scriveva, che il colonnello Madruzzo aveva intenzione di ce dergli gli Alemanni, che erano nel milanese e lo esortava ad accettarli, Ài 4 maggio 1617 scrive di nuovo al padre dicen dogli fra altro: Mando a V. S. qui aggiunta la lettera che scrìve il Re di Spagna al prìncipe mio signore (Paride a quel tempo era preposito della metropolitana di Salisburgo) dove si contiene la grazia

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 7 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
diploma, in data Roma 6 aprile 1452, nomina i due fratelli conti del sacro romano impero. Decaduto dai suoi feudi Giovanni qtn Guglielmo di Ca- stelbarcG, per fellonia, siccome s’era rifiutato di riconoscere l'alto dominio della, chiesa di Trento, il principe vescovo di Trento Giorgio li di Hack, con documento 9 aprile 1456 ( 4 ), investiva i due fratelli Pietro e Giorgio di Lodron del feudo di Castelnuovo e Castellano col mero e misto impero, e così ebbe principio la signoria da parte dei conti

i servigi resi, il doge Francesco Foscari con documento 11 aprile 1441, conferì loro in feudo nobile il castello di Cimbergo in Valcamonica, Ba golino in Valsabbia, eMusloneR), c dal duca Sigismondo, conte del Tiralo, con atto 6 giugno 1446 ( 2 ), furono investiti di tutti i beni che 1 loro predecessori possedevano, quali feudatari del conte, compreso castel Lodron; feudi che furono confermati anche dal vescovo di Trento, Giorgio II di Hack, con lettera 14 giugno 1447 ( 3 ). L’imperatore Federico con

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 49 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
canonico nella sede di Salisburgo, dove ne prese possesso ai 13 febbraio 1607. Nel 1608 suo cugino conte Alfonso rinunciò al canonicato di Trento, che passò a Paride, il quale più tardi ebbe anche quello di Ratisbona. Quasi fosse poco, fu insignito pure della prepositura secolare nella collegiata di Solon nel salisburghese. Nel 1612 fu a Roma per ottenere anche la parrocchia di Villa, dopo la rinuncia in suo favore del conte Antonio, che s’era però riservati duecento scudi annui di pensione. Gli

erede, perchè senza prole, lo zio arcivescovo Paride, il quale fondò con quella eredità nella cappella di S. Ruperto in Villa un beneficio di cinque messe settimanali. Beatrice si sposò in primi voti col conte Francesco Spaur e in secondi con Iacopo barone Wclsberg. Paride, primogenito di Nicolò, nacque in Castelnuovo ai 13 di febbraio 1586. Nel 1597 fu messo nel collegio di Trento, poi passò all’Università di Bologna nel 1606, anno nel quale per i buoni uffici del cugino conte Antonio, fu fatto

fu conferita la parrocchia da Paolo V con bolla dei 27 novembre 1612 diretta ad Ernesto Trapp, vicario del vescovo di Trento. Questa bolla gli permetteva di godere i canonicati e di far reggere la pieve da un vicario, siccome non era ancor prete; lo divenne solamente nel 1614. In quell'oeeasione scriveva a suo padre in data 14 marzo 1614: Finalmente non potendo da qui partirmi così presto e venire a casa come desi- deserei ho risoluto di cantar fa prima Messa Domenica prossima 18 del corr

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 32 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
Nell’anno seguente fu nominato canonico di Passavia. Era già in vestito con bolla di Pio II, come si è narrato, della parrocchia di Villa di cui pigliò possesso ai 3 di gennaio 1562. Ma il cardinale Madruzzo non volle cedere sul juspatronato della chiesa di Villa, così che il conte Felice fu più volte obbligato a recarsi a Roma, senza che la questione potesse fare un passo avanti verso la so luzione definitiva. Il conte Pesti asserì, che fu stabilito l’accordo fra j Lodron e il vescovo

di Trento ai 14 febbraio 1581, giorno, nel quale fu nominato parroco di Villa il conte Antonio mediante bolla di papa Gregorio in data 14 febbraio 1581; ma ciò non corrisponde al vero, Antonio fu nominato parroco dopo la morte del conte d’Arco dal cardinale Cristoforo Madruzzo in data 22 oprile 1561 ( x ) e continuò ad esserlo fino al 1612. Antonio s’era recato a Roma, dove ebbe un’udienza dal papa Gregorio XIII, come risulta da una lettera dello stesso scritta al fratello Felice in data, Roma

5 settembre 1580 : Sono staio a S. S. e gli parlai della pieve di Villa. S. S. non vi fece dificultà ed disse, la potete tenere, fate che sia ben governata, come più a longo a bocca narrerò a V. S. Di poi. ringraziato di ciò Stia Santità la supplicai per un aitar privilegiato per ì morti. S. S. mi rispose : non soliamo dare questi altari se non in qualche collegiata o monastero dove ordinariamente, vi sono ogni giorfto più mese, ma vi daremo più presto altre indulgenze (-). E tenne la parola; chè il conte

Antonio ritornando da Roma nel febbraio 1581 portò seco oltre a molte indulgenze anche per Castellano, un breve che dichiarava priviieggiati per tutti i giorni dell’ottava dei morti gli altari della parrocchiale. Antonio fece in cidere sulla pietra questo breve, che si può vedere tuttora sulla parete esterna della chiesa di Villa. Di qui ebbe origine quel legato di messe, che s’intitola in octava mortuorum, messe che vengono celebrate anche al presente. In pari tempo ottenne la bolla pon tificia, che

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Category:
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Year:
1909
¬La¬ famiglia Partini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 19)
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Page 10 of 30
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 24 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: San Marco ; 1,3/4
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/19
Intern ID: 165297
Gio Maria Madernino di Villa — carta di dote in data 4 febbraio 1576, a rogiti Giandomenico Setti ( 1 ). Melchiore Parimi s’era in gioventù avviato al sacerdozio ed aveva ottenuto il beneficio della parrocchia di Isera, come si rileva dall’istituzione di patrimonio in data 21 novembre 1546, a rogiti Pietro Parolini ( 2 ) che rinunciò a favore, di suo fratello Bernardino, per dedicarsi allo studio delle leggi. Presa la laurea a Padova, andò col padre alla corte, dove fu nominato consigliere

dell’im peratore Massimiliano II, che gli affidò difficili incarichi diplomatici. Col titolo di consigliere cesareo nel 1566 insieme col capitano di Trento, Francesco conte di Castelalto, si recò nel Finale (Liguria) per riacquistare al cesareo dominio quei sudditi, e col conte Ga sparo Lodron fu scelto arbitro per giudicare certe controversie di acque fra Guglielmo, duca di Mantova, e Vespasiano, duca di Sabbioneia, da una, e Ferrante duca Gonzaga dall’altra parte. Nel 1566 a trenfott’anni fu rapito

alla gloria della sua patria, essendo morto a Vienna il giorno 28 luglio 1569, pochi giorni prima della morìe del padre. Ivi fu sepolto nella chiesa di Sant’Agostino, ora scomparsa. Sua moglie Elisabetta gli fece scolpire sulla tomba la seguente iscrizione : d . o . M . s . melchior . In . Magni . Parthinvs . Cesaris . avla . CONSILIO .ET,. 1VR1S . CLARVS . HONORE . FVIT ET . SVA . VIVET . ADHVC . POST . FVNERA . NOMINIS . EXTAT . GLORIA . MENS . COELO . EST' . REDDITA . CORPVS . HVMO . MELCHIORI

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 16 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
Veneto, cioè una casa in contrada dei santi apostoli in Verona R), casa con brodo a Bardolino e le decime di Nontorio. - . h I fratelli risposero in data 17 dello stesso mese dicendo che Andrea nel 1505, col consenso della loro madre nella divisione dei beni ebbe colla moglie (concubina? — era Maria Cavalieri di Villa) la sua parte, che scialacquò colla sua pessima condotta; basta osservare che, per far denari, era arrivato persino a fare il fornitore al seguito dell'esercito di vacchae bipedes

( a ), come lette ralmente è scritto nel documento. Andrea figura nelle investiture del 1498, 1504, 1507, 1515, 1532 e 1540. Alessandro, terzogenito non è quello che il conte Festi crede ammogliato con una Morganti di Trento; il Festi prende abbaglio ed attribuisce ad Alessandro di Vallagarina quello che spetta ad un Alessandro delle Giudicarie. Poiché nella convenzione Rei 1504, il nostro Alessandro, che allora poteva aver passato di poco il vi- gesimo quinto anno di età, si sottoscrive in qualità

due giorni prima (4 maggio 1506), a rogiti Mario de Tassi de Cornelio notaio di Venezia, nell’osteria della Campana a Rialto, presenti i testimoni prete Giovanni bagarino di Parma, Madernino qm Giovanni no taio, abitante a Wogaredo e Serafino qm Giovanni di Gandino, nominava suo procuratore il dottor Giovanni Alberti di Salò, av vocato a Venezia, con facoltà di ricevere dal doge l'investitura dei due benefici e prestare il dovuto giuramento ( 4 ). Mori il giorno 5 settembre 1555 come risulta dalla

seguente lettera scritta ai 12 settembre 1555 dalla contessa Maddalena, moglie (!) Questa casa fu venduta in data 7 aprile 1564 alla famiglia Bevilacqua come risulta dal libro della causa Bevilacqua-Giusti-Canossa. (-) Archivio comunale di Verona, Rettori veneti, voi. 37, ( H ) e ( 4 ) I libri commemoriali della Repubblica di Venezia. Tomo VI, libro XIX 110 e 111.

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 34 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
Il principe vescovo di Trento, Carlo Madruzzo, con atto dei 9 marzo 1604 assegnava al conte Antonio per se e Nicolò qm Paride e per i fratelli Massimiliano, Carlo e Alfonso qm Gasparo le decine di Volano e Aldeno, già possedute dai suoi predeces sori ('). Antonio figura anche nelle investiture feudali del 1558, 1579, 1590 e 1607. Ebbe a sostenere una lunga lite, che i due cugini Massi miliano e Alfonso Lodron di Castelnuovo gli intentarono per il feudo di Castellano, che come prete, essi

dicevano, non poteva governare nè amministrare; lo fecero per la gelosia forse di ve dersi posposti all’altro cugino Nicolò, prediletto del conte Antonio. La sentenza fu favorevole a quest’ultimo. Durante il governo dell’arciprete Antonio si alzò nel 1575 il campanile della chiesa parrocchiale di Villa, che nel 1596 fu provveduto di tre campane, le tre maggiori delle sette ora esistenti. 11 conte Antonio era stato elevato alla prima dignità nel capitolo della metropolitana di Salisburgo, cioè alla

della Vallagarina. Colla morte di Antonio si estinse la linea dei Lodron di Castellano, e il feudo passò a suo cugino Nicolò, come si vedrà in seguito. Durante il periodo dal 1534 al 1616 trovo nei rogiti del l’archivio notarile di Rovereto, giudizio di Nogaredo, i seguenti vicari e giudici del feudo di Castellano: 1542 Bonati Giuseppe, notaio e vicario 1554-1560 Gio Battista qm Tomaso Camelli di Villa, vicario 1561-1584 Michele Martinelli, vicario, anche di Castelnuovo P) Archivio di Luogotenenza

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 53 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
di archivista per l'archìvio della giurisdizione. L’imperatore Ferdinando, con diploma 16 febbraio 1633 e dietro istanza di Paride, concede ai Lodron il titolo ere ditario di Marescialli di Salisburgo. Paride, avuta la facoltà da papa Urbano Vili, in data 19 aprile 1632, (-) di disporre liberamente dei suol beni, pensò anche agli interessi della sua numerosa famiglia. Con atto 26 agosto 1637 istituì una primogenitura comprendente il maresciallato di Salisburgo e le signorie di Gmünd, e Somereg, Rauchen

il giudice delegalo Paride Ma- dernino a nome di Cristoforo e Paride Lodron, signori della giu risdizione di Castellano, condannava cinque povere donne accu sate di stregoneria, che furono decapitate dal carnefice Oberdörfer di Merano sul dosso di Brancolino, il giorno 11 aprile 1647, c poi ne furono abbruciati i cadaveri ('). Morto Alfonso nel 1647, Paride divenne assoluto signore delle due giurisdizioni di Castelnuovo c Castellano cd i sudditi (9 Archivio notarile di Rovereto, giudizio di Nogaredo

. ( 2 ) Archivio parrocchiale di Villa. ( 3 ) Pesti C. Genealogia dei Lodron. ( 4 ) Dandolo F. La signora di Monza e le streghe del Tirolo. Milano 18f). r > e riportato nella Vita trentina. Trento 1906 1907.

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Category:
History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 42 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
nelle investiture feudali del 1590, 1604, 1607 e 1628. Dopo la morte di Alfonso la vedova continuò a reggere le sorti di Castellano e in data 1 agosto 1648, a rogiti Guglielmo Marini, si trova che quel comune protestava contro la contessa Orsola per l’imposizione delle decime a Marcoiano e Datano, che era contraria alle leggi dello statuto di Trento (■'). Paride, fratello di Gasparo e figlio di Nicolò e della con tessa Beatrice Cobalto, nacque nel 1522. Per tempo si avviò alla carriera -militare

Prima di morire volle graziare tre povere contadine, che erano state condannate a morte come streghe ( 1 ). Il conte Alfonso con atto 12 luglio 1646 a rogiti Guglielmo Pedroni ( 2 ) istituì della sua sostanza allodiale una primogenitura a favore del figliastro, il marchese Alfonso Bevilacqua, carican dola però di una messa cotidiana in suffragio dell'anima sua, di quella di sua madre e di suo fratello Carlo. Il beneficio si con serva tuttora col nome Beneficio Bevilacqua ( :l ). Alfonso figura

Battista Lodron era della linea delle Giudicane ; ferito gravemente dai Francesi l’ultimo giorno di carnevale del 1555 a Casale Monferrato morì il giorno dopo in casa di suo genero. (Lettera del vicario Martinelli in data 20 marzo 1555 neH’archivio di Villa). ( u ) e ( 7 ) Archivio parrocchiale di Villa.

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Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 60 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
Albero genealogico della Famiglia bodron di Gastelnuovo e Castellano PARIDE IV 11 Grande f 1439 PIETRO Giorgio di Castelnuovo e Castellano di Castel Lodron I moglie Margareta di Vita Della Porta (Niedcrtlior) II . Orsola contessa d'Arco I Elisabetta Anna Lucia PARIDE Ginevra Bortolamea Martino Bortolameo Giorgio 1 marito Burcardo Brandis coniugata f 1485 coniugata coniugata n. 14/V 1448 II . Giovanni Wolkenstein con Bertoldo Federici moglie Veronica con Filippo Calini con N. Sanguinazzi signore

signore di Ossana di Pietro Coppo nobile padovano di Castel Romano f 1520 ■■ ANDREA Antonio NICOLÒ Gian Francesco Barbara Alessandro Caterina AGOSTINO Elisabetta f 1/V 1551 f 21/XII 1556 t 2641 1529 coniugata coniugata col conte f 5 'IX 1555 (o Martina) coniugata f 18/V 1540 coniugata Capostipite dei Lodron di Sant’Antonio (ramo bastardo) I moglie Gentilia contessa d’Arco t 1520 II „ 1521 Beatrice di Castellano f 2/11 1566 Linea di Castelnuovo moglie Caterina Calepini di Trento Ÿ 1562 col marchese

Giovanni Malaspina di Sarzana Antonio d’Arco rettore di Pomarolo coniugati) con Gio Battista a Prato di Trento con Antonio Madruzzo signore di Nano moglie Maddalena del dottor Antonio Bagarotto f 20/V 1556 Linea di Castellano l con Marco Pelle veronese Ginevra n. 1471 coniugata 1488 col marchese Alessandro Miniscalchi veronese I GASPARO II Susanna f 10.'IX 1585 coniugata con I moglie Caterina Hoyos f 1572 Antonio Bevilacqua II - Anna del barone Ladislao Berka di Verona f 16/111 1633 Massimiliano

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History
Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 59 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
1662 Gio Francesco Gasperini, archivista, nominato 11 luglio, a rogiti Carlo Betta 1670-1676 Nicolò Tovazzi, conte palatino amministratore del pa lazzo di Nogaredo 1669-1676 Gio Francesco Lodron di Sant’Antonio, vicario 1678-1681 Antonio Gasperini, vicario 1676-1677 Andrea Pompeati, conte palatino, capitano 1682-1687 Giovanni Frapporti, consigliere dell’eccelsa reggenza, commissario generale della giurisdizione di Chonigsberg, vicario di Castelnuovo e Castellano 1689 Lorenzo Festi

, amministratore del palazzo di Nogaredo 1698-1703 Antonio Chiusole, vicario Dopo la morte di Paride insorse fra i diversi rami della famiglia Lodron una lunga lite per la primo e secondogenitura, che fu favorevole al ramo delle Giudicane, discendente da Giorgio. La primogenitura tu aggiudicata al conte Carlo. Venceslao, figlio di Filippo Ferdinando, la seconda al conte Girolamo figlio di Sebastiano. Nel 1821 la secondogenitura passò al conte Uberto di Innsbruck e quindi a suo fratello Alberto

. La primogenitura rimase nella famiglia del conte Venceslao fino al 1875, anno in cui morì il conte Costantino. Dopo una lite di quattro anni fra il conte Carlo di Trento e il conte Teodoro di Monaco, fu aggiu dicata a quest’ultimo, e dopo la sua morte passò al suo compe titore conte Carlo. I Lodron di Sant’Antonio dopo la morte del conte Paride promossero una lite per essere ammessi nei feudi di Castellano e Castelnuovo, pretendendo che spettassero a loro come i più vicini per discendenza dell’ultimo

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Category:
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Year:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Page 27 of 61
Author: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Place: Rovereto
Publisher: Ugo Grandi
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Subject heading: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Location mark: II 89.169/17
Intern ID: 165296
Crederò che il conte Paride deha aver deto a V. S. d’un certo aio che feze el Canzeler del Vicario Spirituale di Trento Il quale fu di questa m.aniera. Il viene a Villa f emendo intender dove fosse le spoglie del q. Francesco (arciprete defunto) et sopra ciò si examinete con mia licenza, testimoni et finito questo damò il reverendo vicario , et li comi.se sotto pena excomunicatione che dovesse haver bona cura dela pieve che da Cardinal sarà sodi- sfato, et de più clamò prete Andrea et li dete

in pochi giorni di presentare uno prete aio al ordinario, fratanto haverete bona cura delle anime di questa pieve, et non mancar al debito vostro, che da noi sarete certamente sotisfati, et cosi è scrito con quela so lenità che in ciò fa bisogno ( 1 ). Come rilevai da una relazione dell’archivio di Villa, il conte Gasparo, cugino di Felice, citato nel documento aveva in pronto trecento armati, per opporsi a chi avesse azzardato prender pos sesso della chiesa. Era corsa la voce che il cardinale Madruzzo

avrebbe mandato a Villa il suo nipote Spaur colla scorta di seicento soldati. 11 conte Felice scriveva da Roma che la bolla di papa Pio IV, che nominava parrocco di Villa il conte Antonio Lodron, era pronta e che presto l’avrebbe mandata o portata seco. Affrettò il suo ritorno, dopo aver ricevuto dal suo vicario Martinelli una lettera nella quale lo avvisava, che minacciava nel Trentino una sollevazione. Evidentemente la minaccia di questa azione si riferiva alla famosa lite fra il vescovo di Trento

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