¬Una¬ gloriosa pagina di storia patria coll'appendice delle feste patriottico-dinastiche celebrate in Innsbruck nei giorni 28, 29 e 30 settembre 1893
strarono so tutte le alture dei monti alla destra dell' Adige in direzione di Sardagna e della Scala, e colla loro presenza indussero i francesi, arrivati di fresco, ad abbandonare pre-r stamente la città di Trento e prendere la via di Rovereto, ciò che avveniva pure il dì 21 aprile (1809). Il generale francese, Baraguey, colla sua truppa ai 22 aprile metteva piede in Rovereto abbandonando la città di Trento, e lo stesso dì i tirolesi, capitanati da Andrea Hofer, rientrarono vittoriosi fra
le entusiastiche acclamazioni del po polo. I tirolesi erano 10.000 compresi quelli aggiunti della valle di Non e della valle di Sole, oltre 1 ' esercito di Cha- steler. Andrea Hofer era accompagnato dal cappuccino Gioachino Haspinger, notissimo qual eroico campione dei di fensori della patria. L’ armata francese stazionata nel distretto dì Rovereto contava circa 10.000 uomini. Due reggimenti di questa truppa vennero indirizzati a Mori sotto il comando del generale Fontanèlli; onde custodire l’imboccatura della
strada che da Loppio mette al lago di Garda , sulle cui sponde specchiasi la simpatica città di Riva. Un' altra colonna di 4000 uomini fu spedita sulle colline di Volano, ed il resto delle truppe campeggiavano sul Corso Nuovo dì Rovereto, onde, richiestele il bisogno, accorrere sollecite. Le posizioni trincerate in tal modo erano indizio sicuro di una prossima lotta e pur troppo, come vedremo in ap presso, non tardò a ■. scatenarsi sui colli roveretam una bur rascosa e fitta tempesta. XX. Battaglia