Letture : per le scuole popolari austriache ; (edizione in otto parti) ; parte IV
9800 ettari di terreno e, ricco di faggi, di abeti e di pini, somministra grande quantità di legname da costruzione c di legna da fuoco. Meno esteso è 1’ arativo, nudo o vitato, che occupa circa 1 /g della provincia, sul pendio del Coglie, del Carso, e specialmente nel bassopiano. Oltre alla già accennata grande quantità, di legname, produce il Goriziano : cereali (specialmente formentone), patate e barbabietole, gelsi, frutta e legumi ; quindi vino (Ribolla) sul Coglie, nella pianura e sul
, questa provincia è poverissima di minerali. Gli scavi di carbon fossile erano inconcludenti e furono abbandonati. I tentativi poi d’ escavazione, per trovare il minerale di ferro e di piombo, rimasero tuttora senza risultato. Punto luminoso nella coltura del Goriziano si è l’industria. Fatta eccezione del setificio, che data ancora dai tempi del- 1’ Imperatrice Maria Teresa, la grande industria colle sue fabbriche mosse dalla forza del vapore, coi forti capitali e coi numerosi lavoranti, ebbe
principio in questa provincia negli ultimi decenni. È dessa concentrata quasi interamente nella città di Gorizia col suo circondario e comprende in prima linea 1’ industria in seta, cotoni, cuoio, macinati ; in seconda linea le fabbriche di carta, saponi, cremor di tartaro e candele. Nell 3 industria della seta vi primeggiano : Cormons , Gorizia, Farra (sopra Gradisca), 8draus sina e Gradisca. Nei cotoni si distingue il filatoio meccanico di Aldus sina (Heidenschaft) con tintoria in rosso e quindi