241 items found
Sort by:
Relevance
Relevance
Publication year ascending
Publication year descending
Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
Economy
Year:
1844
¬Il¬ commercio di Riva antico e moderno
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/189688/189688_16_object_5665033.png
Page 16 of 59
Place: Verona
Publisher: Antonelli
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: 2866
Intern ID: 189688
e--- 14. . Riva era la prima sede di mercatura in tutto il luogo, e l’empo rio della Germania, e Venezia un tempo sua signora confermò queste parole: Riva è terra mcrcadnnlesca. e a Riva zonze navi ogni giorno quando hanno prospero vento , et elioni de sopra zonze cavallari. Vi aveano fiere annuali, e varie, certo non manco di quat tro, l’origine è immediatamente dopo il mille, e memorie si tro vano in un documento presso Bonelli dell’ anno i i2q, ed in due altri negli anni

11 55 , e i i 82, e nel 1278 si nomina tre fiere, la prima intitolata di 8. Andrea, la seconda dei sette Fratelli, ed una terza, ma senza denominazione alcuna. In Riva vi erano mercati tra la settimana, questa verità si deduce dall’osservazione, come si notano i mercati detti mag giori e solenni, clic sono le fiere annuali, da qui ne viene, clic vi doveano esserne altri chiamati minori e privati. Oltre a ciò nelle carte dell’Archivio di Riva occorre la voce .Forimi^ che secondo il Muratori, dinotava mercato d’ ogni

settimana. Que sti mercati erano un particolare commercio tra cittadini ed agricoltori, a tal fine, segue egli, era destinato della settimana il giorno di sabbato, acciochè ciascuno potesse provvedere ai suoi bisogni per la seguente Domenica, in coi doveasi attendere solo alle opere di divozione. Le fiere ed ì mercati di Riva erano di grande fama, si imi tavano le sue forme da altri comuni, e servivano come di termi ne, che si stabiliva alle restituzioni, alle convenzioni, ed al pa gamento dei tributi

. Cosi S. Àdalprete Vescovo e principe no stro io Riva nella chiesa di S. Michele decide, come quelli della Valle di Lcdro devono dare alla mensa di Trento alla fiera di Riva yS lire, 20 arieti, e 4 giumente, c per altro simile tributo si assegna la fiera di S. Andrea.

1
Books
Category:
Economy
Year:
1844
¬Il¬ commercio di Riva antico e moderno
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/189688/189688_28_object_5665045.png
Page 28 of 59
Place: Verona
Publisher: Antonelli
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: 2866
Intern ID: 189688
carta del i si logge, come in una controversia di sale i con soli pronunziarono sentenza contraria al comune di Riva, che revocandosi al Senato ottenne ragione e giustizia. Sotto il Dominio Veneto vi ha memoria, che in Riva risie deva un Capitano della nautica, così testimonia persona onorata, e versatissimo nelle cose dell’ archivio di Riva. Questo capitano teneva in Riva scuola di marina visitava le navi, che entravano in porto, ed invigilava alla polizia di tutto il Lago, ed alla

re pressione delle violenze. CAUSE SECONDE DEL FLORIDO COMMERCIO ni RIVA NEL MEDIO EVO. La fortuna del commercio di Riva è dovuta innanzi tratto alla sua felice posizione, altre cause però sono stale di potente ajulo alla sua opulenza, e queste possono ridursi alle seguenti. I. Equità dei Bazj. Certa cosa è, che i Dazj troppo spinti diceva P illuminatissimo Barone de Bieìfeld (Institutions Polili- cjucs Kb. T. cap. i 2 ) mette in perìcolo il commercio 9 e chiude quelle sorgenti } che debbono portar

da di fuori in un paese le ricchezze. Riva non fu mai assoggettala a rigorose contribu zioni. anzi le imposizioni erano così miti, che essa poteva esser detta porto franco del Lago e del Trentino. Dal suo Principe veniva amata e trattata come da un padre, dai Veneti impetrò P esenzione del Dazio Consumo nel i !\l\n. Vennero talvolta fatti aumenti insoliti ed impreveduti di gabelle $ ma i Rivani sempre solleciti del bene della patria comune, ogni pensiero della lor mente, ogni sforzo d 1 industria

e di potenza adopera vano al fine di venir dichiarali liberi e vi riuscivano. Così i Conti del Tirala Ottone Enrico e Lodovico trattavano ( i 3o3 ) d' imporre un Dazio gravoso, c Riva si rivolse con preghiere e

2
Books
Category:
Economy
Year:
1844
¬Il¬ commercio di Riva antico e moderno
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/189688/189688_22_object_5665039.png
Page 22 of 59
Place: Verona
Publisher: Antonelli
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: 2866
Intern ID: 189688
20 Cittadino,Magistrato nella tornata 9 anno 1009 prese la delibe razione ci' ampliare il porto della piazza, e venne fatta facoltà ai sindaci di conferire con ingegneri, chiamar maestri, e chiu dere le contrattazioni. Il porto è sempre stato ragguardevole, ed il Nuovo Diziona rio geografico universale lo nomina in due pagine come il pri mario del Lago. Già nel secolo xu era importantissimo, che vi aveano bastimenti armati. Riva nel 11 55 si obbligò al suo Ve scovo di difendere e per terra

e per acqua la patria ed il prin cipato, si impegnò ad allestire battelli armati, con cui conser vargli illesi i suoi diritti sul lago, e tenerli altresì in giorni di pace sempre preparati e pronti, onde insorta una guerra affron tare e respingere il nemico, che tentasse V invasione. IL DAZIO MUTA, ED IL SALVACONDOTTO TEL MESCLA. Il Vescovo e Principe Egnone nell’anno 1270 diede ai suoi sudditi di Riva Pinfeudazione del Dazio Muta che si ra- scuoteva in Riva istessa, e comprendeva olio, cavalli bovi

, giu menti majali, vino, et de aliis rebus pìuribus irilrantibus, ve- nìenlibusy et exeuntihus de Burgo et terra Hip ne. et ejus di strichi, Così la carta 38 addì 2 di Marzo 1 270. Relefacino fi glio di Tebaldo di Riva ricevette Pinvestitura qual «indico e pro curatore del comune di Riva. Testimoni furono R. P. Gennaro, priore di 8. Maria Incoronata, Arno Idi Matteo, Zacheo No tarlo, e Bonaventura Ttirella. Riva sotto la dominazione dt? Romani era ascritta al Muni cipio di Brescia, serbò sempre

sentimenti di tenero alletto verso quella sua antica signora, ed in segno di gratitudine le venne dalla medesima consentita questa prerogativa che Riva avrebbe

3
Books
Category:
Economy
Year:
1844
¬Il¬ commercio di Riva antico e moderno
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/189688/189688_52_object_5665069.png
Page 52 of 59
Place: Verona
Publisher: Antonelli
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: 2866
Intern ID: 189688
ANNOTAZIONI (1) Riva fu sempre detta città■ Nel 1383 si chiama urls nella iscrizione gotica sulla casa del signor Giovanni Mora in Castello, dove si ricorda una caduta di sassi. Città fu intitolala nel 14G8 dal P. V, Giovanni HinderLach, ilei i5/(0 da Carlo V., 15^5 da Massimiliano 11-, nel 1760 dal P, V, Felice Alberti e nel iHokr da Federico Duca d 1 Austria e conte del Tirolo, (2) Il recinto di Riva circa di mezzo miglio e più di forma tetragono è d’antiche mura con fosse, che la serrano

da Ire parti, dall 1 altra avendo il lago, che la cinge con mura d 1 acqua. Oltre il recinto, la Fortezza di Riva è la Rocca nel Lago; il Porto, che si serra con Catena di ferro; la Porta, che ha unica a settentrione con ponte levatoio, c Torre di guardia ; la Torre Aponale di Piazza, e sopra tutto il bastione inespugnabile baluar do che ha sul monte, Così per naturalezza di silo, e per arte Riva è un propugnacolo del Trenti» Vescovato . . . Così scriveva il Mariannì nel 1670, (3) I Iteli abitarono

all 1 Albola, Alhoìa è voce d 1 origine etrusca, e s 1 ado perava a dinotare il Tevere prima della fondazione di Roma, ( Horroajer ).- ] Galli si fermarono in Brionc. Brìone è parola dei Galli, come prova Rotehmann, e significa giogo, monte, (4) Più famiglie di Ebrei vi erano in Riva e doveano portare un segno sul capo, per distinguersi dai cristiani. Abitavano in casa Oli veri, ora Fer rari. nell’angolo destro della contrala delta Larga, In questa casa in una interna demolizione fu trovata

un’ immagine di Mosè nell 1 atto di percuo tere colla verga. Da Riva furono scacciati quasi due secoli do prò la morte di S, Limonino, cioè alla fine del secolo XVI, o nel principio del XVII. Già nell'anno 1677, Riva ricorse a sua Altezza per lo sfratto, e nel 1679 de cretò P espulsione, e prese motivo anche dalle irriverenze, che contenevano quando passava la processione. (5) Dcsenzano medesimo disse già ai Negozianti di Riva, che dovea di- ■ pendere da essi pei suoi mercati, La bandiera che si innalzava

5
Books
Category:
Economy
Year:
1844
¬Il¬ commercio di Riva antico e moderno
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/189688/189688_19_object_5665036.png
Page 19 of 59
Place: Verona
Publisher: Antonelli
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: 2866
Intern ID: 189688
Riperia. Sulle spiagge del lago, e nei contorni di Riva ve ne doveano essere alcune. Riva già negoziava di questo articolo, ne trasmetteva gran copia a Mantova, il che non piacque alla Serenissima Re pubblica, la quale significò di volerlo riservalo pel bisogno delle proprie navi, anzi il Doge Cristoforo-nel-14.7° ordinò al pro visore di Riva di raccogliere tutto il catrame di quel territorio, omnem piceni ter ri (orii\ e dirigerlo all’arsenale. La carta fatta di stracci della tela di lino e canape

, come insegna il Muratori, è del secolo XI. Fabbriche di questo gene re in Riva ve ne erano diverse tra le quali si fa orrevole men zione di una eretta in centrata Mazzoni ^ e di proprietà d’un Michele Caravaggio, edilizio assai grande e famoso, perchè ivi nell’anno 1480 vi venne tenu to un congresso di chiarissimi per sonaggi per una vertenza tra i Comuni di Riva e Pranzo, e nella discordanza delle parti sì elesse come arbitro Supremo il P011- telice, che allora era Sisto IV. Floridissima era

in Riva Parte di conciar pelli e corame, le sue fabbriche erano nel Borgo di Castello, ed intorno alla Roc ca. Gli statuti del comune assegnavano i luoghi nel caso di nuovi edilizi, varie leggi proibivano le calcinature presso ai porti, alla Torre, ed in altri posti, alcune miravano ad impedir ciò che potesse otìender la convenienza, Pordine, e la sanità pubblica.

10
Books
Category:
Economy
Year:
1844
¬Il¬ commercio di Riva antico e moderno
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/189688/189688_54_object_5665071.png
Page 54 of 59
Place: Verona
Publisher: Antonelli
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: 2866
Intern ID: 189688
E-i>5 (h) Dell*« famiglia Clan di Riva è celebre il Conte Girolamo, Colonello d Infanteria Alemanna, e Sergente Maggiore di sua Maestra Cesarea. Que sta famiglia passò in Boemia, dove sono principi. Nel 1782 visse Francesco Venceslao principe de Claris, nato gli 8 Marzo e marito nel j74 7 a M. Gio- seffa Principessa di Hohenzolern. (12) Riva è la paroccliia più antica di tutta la diocesi, così si deduce dal Parocchiale Diocesano del P. Crisostomo. Il primo Arciprete, di cui si ila memoria

, è Grimoaldo an. 1106. Era collegiata e la prima dopo Bol- giauo, lo dice anche il Santoni nella sua storia della collegiata d' Arco. 11 paroco di Riva fu sempre chiamalo Arciprete, ebbe il titolo di Monsignor, e lalor di Prelato. Tra i suoi Arcipreti vi fu un Vescovo, alcuni adoperali in varie faccende dalla Santa Sede e nel 1 464 uno fu legato a Latore. Altri elevali a Canonici di Trento e di Bressanone, e fatti Vicari Generali, al cuni* distinti in poesia, filosofia, e teologia, in tutti sono cinquanta

. (1 3 ) La famiglia più antica è quella di Riecamboni, poi Moscardini ed Abbondi. I Moscardini sono oriundi di Fiavè ed ebbe in Riva alcuni sog getti di merito, di Pretori di Medici, di Capitani della Rocca, e Consiglieri, c celebre è Adamo Moscardini, gran cuore e zelo per la patria, come dice Marianni, profondo nelle leggi civili e canoniche, e stimato nei consulti presso il Senato di Milano, ed il tribunale della sacra Rota in Roma. Un Avvocalo Moscardini fu adoperato dall 1 Arciduchessa d 1 Austria Claudia

per comporre alcune liti di eredità fra due fratelli Conti <P Arco. La Casa Mo scardini è estinta colla morte del Conte Fermo, Ciambellano di sua Maestà, non essendo rimasto, che una figlia, ora sposa al Conte Carlo Martini, be nemerito potestà di Riva per due volte di seguilo. Nel suo secondo trien nale Magistrato si vide aperta la strada delle Giudicarle, accettale le vene rabili suore del sacro Cuore pel convento di 8. Francesco, procurato P ab bellimento della città col togliere irregolarità

originate dalla barbarie dei secoli spenti (*). (*) Queste suore del Sacro Cuore sono destinate per qualunque ramo di educazione, c Riva dovrà essere graia al suo Magistrato, che con voce con corde .votò l 1 acce!(azione, e donò il convento di S. Francesco, c dar lode insieme al suo Reverendissimo Arciprete, che da gran tempo pensava d’avere un Ordine di Monache, e, propose questo deile suore del Sacro Cuore, Ora la Città di Riva dovrebbe pensare altresì per la educazione de 1 suoi giovani con

11
Books
Category:
Economy
Year:
1844
¬Il¬ commercio di Riva antico e moderno
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/189688/189688_21_object_5665038.png
Page 21 of 59
Place: Verona
Publisher: Antonelli
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: 2866
Intern ID: 189688
PESCAGIONE, NAVIGAZIONE E POETO. 11 principato di Trento venne sempre consideralo come si gnore della parte supcriore del lago detta summus Incus } allor ché nel i *j 5o Venezia tentava di levargli quel suo dominio, dot te penne s’ adoperarono a difesa de’ suoi diritti, ed in fine ven ne data ragione all’ Augustissima Casa d’ Austria, quale protet trice della Chiesa di Trento. Riva perciò presiedeva a quel tratto di Lago, che era di diritto del suo principe, e ne esercitava, la giurisdizione

per mezzo dei capitani del Bastione, e della Rocca. E questo suo dominio viene rappresentato altresì dalla sua ar ma } le due torri situate ai confini, nell’alto una barca a vele gonfie in atto di navigare dall’ uno all’ altro limite. 11 Principe ave a diritto sulla pescagione, percepiva la deci ma di tutto quel pesce, clic veniva acquistato; Riva nell’anno i a25 avea ottenuto l’investitura nella quarta parte di questa decima, è nel 12^5, fino alla metà. La navigazione pel lago sino al confine

Trentino era diritto della sola città di Riva, conforme ad una investitura dell 1 anno i 192. Essa ave a ottenuta facoltà di costruir navi, allogarle ad altri, e varcare il lago a Turbole e Penale. La tassa del trasporto era nuinmus unus , un altro pel ritorno, il prezzo raccolto veni va diviso in parti eguali una al principe, la seconda al comune di Riva. Il Porto di Riva già fino dall’anno 1 1 55 era formato in modo da comprendere buon numero di battelli, questi uvea no asilo e sicurezza non solo

12
Books
Category:
Economy
Year:
1844
¬Il¬ commercio di Riva antico e moderno
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/189688/189688_12_object_5665029.png
Page 12 of 59
Place: Verona
Publisher: Antonelli
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: 2866
Intern ID: 189688
di ciò, che fa d’ uopo alle fabbriche, all 1 armento, ed alla greggia", perciò doveono ri volgersi alle nostre valli per pini, larici, abeti, platani, canti, pelli, ed altri articoli. Questo è altresì adesso il.vicendevole bi sogno, onde Riva importantissima prestava colle sue introdu zioni e trasportazioni ottima opera. In quanto poi all' epoca, in cui i Romani acquistarono il dominio delle nostre terre, si afferma senza dubbio ed.incertez za, che Riva era porto ragguardevole. Il Padre Cipriano

dichia ra Riva primo porlo del Benaco , ed apporta varie iscrizioni. Questa opinione non ben capisce nell’ animo del conte Giova- nelli. il quale tiene per costante, che primo porto fosse à ribes « che avea scuola di navigatori, che quindi si dichiara aperto, j? che c’erano navi sul lago, e parecchie: che vi arcano quindi » vascelli di navigazione che servivano oltre alla tradotta delle » merci anche delle persone », Indi quel gran maestro delle antichità asserisce, « che Riva sia stato luogo

di approdo, e per ss la sua posizione dei più frequentati ». Se però non era, come vuole Io storico Gncsolti, primo porto del Lago, certo poi si può dirla a nissuno seconda. Molti sono gii argomenti a provare c confermare questa verità. E per primo anche in Riva vi era collegio di nocchieri, come fa fede una lapide di Cl,'india Se vera, la quale a quella scuola affidò la cura di infiorare di rose

13
Books
Category:
Economy
Year:
1844
¬Il¬ commercio di Riva antico e moderno
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/189688/189688_40_object_5665057.png
Page 40 of 59
Place: Verona
Publisher: Antonelli
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: 2866
Intern ID: 189688
Z 8 vigilare allo tranquillità, od essere pronto a conciliare le do glianze insorte in tempo delle fiere. DAZIO MUTA DL UIVA E DI DONALE. Già do tre secoli Riva godeva il Dazio intitolato Mula, co me è stato detto, ed allorché cessò la sovranità di Venezia, e fu dall 1 immortale Imperatore Carlo V. tornata al Vescovo e prin cipe di Trento, si prese cura di avere dal nuovo Signore la con ferma di questo suo antico privilegio, onde il consiglio pubblico delegò gli or re voli cittadini Nicolò

Barone Baroni, Giovanni Ab bondi e Giorgio Guarienli, ì quali a’ dì Si Agosto i à /j 2 si con dussero a piedi di sua Altezza Reverendissima Cristoforo Mli dia 1 zzi e Cardinale di S, Chiesa, e vennero investiti del Dazio Mula, e di alcune decime di Riva. Biva circa la metà del secolo sestodecimo percepiva il Da zio Mula del Porto di Fonale : quelli della valle di Cedro, come consta dall" archivio, opposero ripetute volte le loro ragioni : y ina senza frutto che già nel fchhrajo

1 0 \ >\ il chiarissimo Dot tore Antonio Fegini, e Bonifacio Betta Avvocato esposero nel Castello del Buon Consiglio, come quelli di Cedro non poteva no impedire che Riva esigesse parva Mula in Fonale, sebbene quel porto fosse del Distretto della valle di Cedro, non ostante quod idem porlus sii in pertinentìis Lendri, et ipsitis vaìlis. VENDITA DEL GUANO, E DEL PESCE. Riva é sempre stato l’emporio del grano ed offriva modo di negoziare le sue biade a chiunque ne avesse avuto grati copia. II. mercato si teneva solo

15
Books
Category:
Economy
Year:
1844
¬Il¬ commercio di Riva antico e moderno
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/189688/189688_29_object_5665046.png
Page 29 of 59
Place: Verona
Publisher: Antonelli
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: 2866
Intern ID: 189688
<£-o- 2 1 '°^3> premj agli Egregii e Nobili Capitani Odori eo di Kagonin, ed Odorico di Loreto, i quali già ne ottennero il privilegio'di esen zione. Similmente nel i 20/p in cui i Cittadini ed i Negozianti di Riva si adontarono delle usurpazioni il’Odorico d’Arco inve stilo dei Dazj dell’ alto Lago e presentarono riverenti le loro doglianze al Vescovo di Trento Corrado II, il quale trattò la causa e difesa loro, onde il tiranno ridotto a migliori sentimenti fu lieto e tranquillo dei diritti

d’ antica consuetudine. II. Ij estensione della sua giurisdizione. Riva teneva antica mente e per più secoli una vastissima giurisdizione che non an drebbe a ferir lungi dal vero, chi le dasse il nome di piccola Metropoli. Il territorio eli Riva comprendeva allora anche il Cre(lazzo, S. Giorgio ed il Libino (7), ed al suo pretore ub bidivano tutta la valle di Ledro, Limone, Tignnlle, e Gargnano, Nago, Torbole, e Tonno. Questa autorità così ampia voleva un gran segnilo di persone che coprissero

le cariche ed ogni giorno adduceva in seno alla città copia di quei forestieri, che doveauo presentarsi ai suoi magistrati, e comparire innanzi al suo pretore. III. La Milizia. Riva «aveva capitani che comandavano alla Rocca, e presidiavano il castello del Bastione, e racchiu deva numerosa truppa di soldati. Quindi ne viene, che la nuova gente a mantenimento delle proprie agiatezze e bisogne do verme diffondere in seno alla città argento ed oro. KIT EH I r.KI. COMMI'neio. ì. //amento di popolo

16
Books
Category:
Economy
Year:
1844
¬Il¬ commercio di Riva antico e moderno
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/189688/189688_42_object_5665059.png
Page 42 of 59
Place: Verona
Publisher: Antonelli
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: 2866
Intern ID: 189688
4L- 40 noja. nè indegnazione, al suo provedimento non che alla sua perfezione miravano i pensieri e le sollecitudini di Riva. Il Co mune determinava il peso , e la qualità, e se talvolta accadeva di trovarlo inferiore al merito, seguiva subito la multa minac ciata, ed il pane in mezzo alla piazza veniva tagliato a pezzi, e così poscia renduto a chi ne ave a il diritto. Nessun pisi ore lasciava uscire dal suo forno pane da ven dere, se prima non dava contezza al sopranlendente, in caso opposto

gravava sopra di lui ogni volta la multa, alla quale sog giaceva pure colui die lo avesse levalo senza il premesso avvi so. 11 pane era sempre di qualità eccellente, e di peso maggio re, che in tante altre Città d 1 Italia, e già a Riva vi fu sempre il proverbio, che il suo pane, son parole del Conte Capolini, fosse il migliore di tutte le Comuni del lago a fronte che in De- senzano, donde deriva il frumento potrebbe superare e per la qualità da poter sceglila; sul grano, e pel vantaggio nel prezzo

. Il modo di vender pane viene dal Marinoni testimonio di veduta, e scrittore del secolo i y, riferito con queste parole : 55 Regna in Riva un antico costume noi abile di vender il pane » in pubblico su certi palchetti, che si espongono fuori delle » case. Siavi o no il venditore, la gente va a levar pane quanto » vuole con lasciarvi il denaro. E se per parte talor de' com- » pratori manca il conto ad ogni modo questo uso non sì di ri mette, sulla franchi già forse, che deve avere il pane, come » primo

viatico dell 1 umano vivere. Costumanza ella è questa » eh’ io non vidi altrove, ma però degna d’ esser universale nel » mondo, quando pari vi fosse la lealtà ». Una bellissima istituzione introdusse Riva nel i5po pel be ve del suo popolo, e fu il provedimento dell’annona affinchè mai non difettasse di grano, e farina, si crearono soprintendenti

18
Books
Category:
Economy
Year:
1844
¬Il¬ commercio di Riva antico e moderno
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/189688/189688_50_object_5665067.png
Page 50 of 59
Place: Verona
Publisher: Antonelli
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: 2866
Intern ID: 189688
î ' 4 8 gran numero di passeggierò So!o si desideravo un provvedi mento pel viaggio contìnuo e sicuro sul Lago, 11 Cavalière Vin cenzo Lutti propose or fu tre anni un nuovo Battello a Vapore e di ferro, e già si sarebbero conchiuse le contrattazioni, se Riva educata a civiltà, e provida nelle sue risoluzioni non avesse pen sato di lasciare l’impresa olla società di Milano. Essa lo promise più volte, ma in vano, onde Riva frodata dalla sua speranza, de liberò di non più tardare: il Cavaliere

1844 si stipulò il contralto per un Battello di lamine di ferro battuto colle coste di metallo in glese, colle ca’dnje a modo tubiculare, macchina’a sistema oscil lante, di singolare bellezza, eleganza, e comodità, e della spesa di 180 mila lire austriache, la forza di ^2 Cavalli, e colla cer tezza di solcare da Riva a Desenzano in due ore e 45 minuti. La Società Benacense è tutta sollecita, perchè i signori Viaggiatori abbiano tutti gli agi, e sarà proveduto e nel bat tello, e nelle Locande

di Riva pei prezzi, per camere, stallaggio, e vetture (19). Essa ha di mira eziandio il diletto dei passaggerî, e perciò al varar del Battello sarà stampata una Guida in Ita liano e Francese, opera del chiarissimo poeta e letterato, Doit. Ignazio Puecher, e unite insieme 1 4 vedute dei primarii punti del Lago, disegnate dal valente artista Giovanni Calderari, e professore di Vicenza.

19
Books
Category:
Economy
Year:
1844
¬Il¬ commercio di Riva antico e moderno
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/189688/189688_53_object_5665070.png
Page 53 of 59
Place: Verona
Publisher: Antonelli
Physical description: 56 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: 2866
Intern ID: 189688
€^- o2 fredazione di Cavità. La Barca ilei Principe andava ad aprir quei mercati, ed essa avea la privativa del trasporto. Negli ultimi tempi dì guerra vi è chi la vide rapita dai nemici, e più noti si ebbe. ( 6 ) La dotazione del Monte fu liberalità del Comune, il quale ogni anno contribuiva una moneta d'argento; è stalo istituito a favore dei soli poveri e di quelli propriamente di Riva. Ogni anno la seconda festa di Pasqua si faceva una processione, a cui dovea intervenire il Magistrato

, e passando avanti al Santo Monte, ognuno dava limosina pel pio istituto. (?) In una carta dell’ anno ia63 si legge, che F Arciprete diede in affitto a Benvenuto d’Arco unam pedani terrae juris dictae Ecclesia e jacentem in pertinentiis lìipae ubi dicitur Sancto Geòrgia. 11 Lifano e Credazzo furono come proprietà aggiudicati a Riva a norma d’ una sentenza di S. Gervasio deputato da Filippo Re de' Romani pronun ziala contro quelli dì Arco. Nell’ anno i333 fu consacrata la chiesa di S. Andrea nel Creda zzo

in territorio Ripae. La proprietà del Lifano fu da Riva venduta a quelli di Torbole e Mago 1’ anno per i5o ducati d’ oro, e per altri 5o in tante pietre lavorale per la fabbrica del Campanile. Ardilo. Rip . ( 8 ) S. Martino era un castello d’ antichità romane, o meglio un tempio di false deità. Templi di numi pagani ve ne erano uno sul monte Elione, un altro al luogo detto Dora, da Domus delubro degli Dei, come pure in Berghem vi era 1’ idolo Bergimo. - ( 9 ) La Torre Apportale era fabbricata già nel 1220

, dacché in quell’ anno fu dal Vescovo investito un Boninoinì di Riva de Turri Aponali onde di ce male la storia delle Giudicarle, che Fu eretta da Odorico d’ Arco nd- 1'anno 12 ^ 3 . Costui la avrà forse falla di Maggiore altezza, ma nulla più. (10) La famiglia Grotta era dell' ordine di Cavaliere, c Comendalaria, e. diede molti uomini illustri, tra i quali si nomina un Claudio Grotta, che ila sepolto in Roma, e fu Cameriere secreto di Clemente Vili. Fu intimo famigliare del Cardinale Ludovico

21