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Books
Category:
Social sciences
Year:
2009
Protestkultur.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2009, 1)
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Page 50 of 76
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 74 S. :Ill.
Language: Deutsch
Subject heading: s.Protest ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/54(2009),1
Intern ID: 511757
dio di proposta, non è difficile constatare che alcuni suoi punti sono stati direttamente ri presi dal legislatore provinciale nella riforma della disciplina dell’edilizia abitativa provin ciale. Conclusioni e pros pettive future Come si vede, anche in Sudtirolo non man cano segnali capaci di destare una certa pre occupazione. Al di là di questa, che, come si è visto, rappresenta una tendenza generale sia a livello nazionale che intemazionale, in alcuni casi la reazione della società civile

nel mese di aprile dal T.A.R. di Bol zano che annulla un’ordinanza analoga emessa nel 2008 dalla città di Merano. Un altro segnale incoraggiante - con il quale concludiamo questa riflessione - è che anche i cittadini stranieri che vivono nella nostra provincia iniziano ad organizzare una pro pria opposizione alla deriva sicuritaria che minaccia di lambire anche questo territorio. Dall’inizio del 2009 è infatti attiva a Bolzano una rete di coordinamento di cittadini stra nieri e italiani (La Rete

ben sperare nella ca pacità dei cittadini locali (al di là della diver sità di lingua, provenienza e passaporto) di auto-organizzarsi e di far sentire la propria voce sia al decisore politico che alla cittadi nanza locale. Paolo Attanasio, (Roma, 1957) dopo quindici anni di lavoro in Italia e all'estero nel settore della cooperazione internazionale, si dedica da al cuni anni allo studio del feno meno migratorio e all'attività di consulenza per conto di enti pub blici e privati. Ha al suo attivo

e di alcuni esponenti politici (nonché della ma gistratura) è riuscita a fermare (almeno per il momento) i tentativi più scoperti di creare un “allarme sicurezza” attorno ad alcuni episodi di cronaca. E’ quindi positivo che la giunta comunale che governa la città di Bolzano ab bia finora resistito alle pressioni di chi pre tende di risolvere con un’ordinanza di tipo repressivo la presenza di alcuni stranieri che chiedono l’elemosina per le vie del centro cittadino, come pure positiva è la sentenza emessa

per i diritti dei Senza Voce), creata con l’obiettivo principale di in formare e sensibilizzare l’opinione pubblica locale sui temi legati all’immigrazione, ma anche di denunciare episodi di razzismo e xenofobia, fornendo assistenza alle vittime. La Rete, nata sull’onda dell’opposizione al pacchetto sicurezza, ha già promosso un’ini ziativa pubblica a Bolzano, proprio sul tema della nuova legislazione nazionale, e ha atti vamente partecipato alla manifestazione del 25 aprile scorso. Un segnale

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 39 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
no oelmmi Oggi non sembrano nemmeno italiani. Se le ■'ss foto che ritraggono sideriti italfgni c del capito ssmpn ri: amtglte m proemio o a "tire dai porti della penisola fossero ìl eo lori anziché in bianco e nero, non pense remmo nemmeno di trovarci di fronte agli italiani dei primi del ‘ 900 pronti a salpare per l'America. Li scambieremmo per un qualche gruppo di albanesi o di curdi dei nostri giorni , se non fosse che questi non j ■fmii^H§r:LÉdf Mf^t^ nsatlantico^ l Italia ri é trasformata

msIe'mmfmjiMriBipne <? du > OT non n -*.gi a"'del iCWKQ medagiìriì iere I aire-/ pie La storia del rapporto fra il ’fgnomepo dell'emigrazione e la politica italiana etma^sfo- ria d'incomprensioni e pregiudizi. Si comincili subito, fin dalla prima fase migratoria, quella che va circa dall'unità d'Italia (1861) allo scop pio della prima guerra mondiale (1914). Basta leggere le parole del deputato Leone Carpi per capire come i primi governi del Regno d'Italia interpretassero il fenomeno migratorio. „Ad emigrare

- sostiene Carpi - sono le plebi oziose e turbolente delle nostre popolose città, la ca terva dei malviventi e degli spostati, tor mento e flagello di ogni consor zio civile". Falso. In c]lfesfa' v prima fase ad

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2009
Protestkultur.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2009, 1)
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Page 49 of 76
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 74 S. :Ill.
Language: Deutsch
Subject heading: s.Protest ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/54(2009),1
Intern ID: 511757
politico locale ha voluto “saggiare”, per così dire, la risposta dell’opinione pubblica rispetto ad un possibile giro di vite nella ma teria, preannunciandolo senza mai effettiva mente realizzarlo. La stampa locale ha natu ralmente svolto la propria funzione di cassa di risonanza, ampliando e “drammatizzando” opportunamente l’annuncio. In realtà, nella seconda metà del 2008 le forze politiche sono addivenute ad un accordo che ha dato vita alla riforma della legge provinciale sull’edilizia abitativa

senza di immigrati superiore al 10% per edi ficio, introduce di fatto un tetto del 10% (non previsto dalla legge del 1998) alla pre senza di immigrati nella totalità degli alloggi di edilizia abitativa residenziale. Tutto sommato, l’intervento sul diritto alla casa (e sulla parità di diritti con gli altri resi denti) appare piuttosto pesante, soprattutto se si considera che la comunità immigrata in provincia ha fornito nel 2005 una contribu zione fiscale di oltre 71 milioni di Euro, a fronte

, e au spica un’immigrazione limitata sia nel nu mero che nella tipologia, augurandosi che gli stranieri da “accogliere” provengano essen zialmente da quell’ “abendländisch gepräg ten - vor allem europäischen - Kulturkreis” 6 . Al di là di questa “selezione a monte”, gli estensori del documento chiedono che i mi granti provenienti da paesi esterni all’Unione europea vengano ammessi a fruire delle pre stazioni sociali e dei benefici riguardanti l’edilizia abitativa agevolata solo in misura limitata

agevolata 4 . Sintetiz zando al massimo, la riforma prevede che anche il cd. “sussidio casa” (contributo all’affitto sul mercato libero) sia riservato ai residenti da almeno cinque anni in provincia. La legge introduce inoltre il principio del contingentamento delle abitazioni IPES di sponibili per 1’ affitto agli stranieri extra-UE secondo la loro consistenza numerica, men tre precedentemente l’unico criterio di asse gnazione era, di fatto, quello del fabbisogno. Un’altra disposizione limita poi

la presenza di famiglie straniere (sempre extra-UE) al 10% in ogni condominio. La nonna si presta a diversi livelli di lettura: da una parte appare evidente la preoccupazione del legislatore di non concentrare gli immigrati (“socialmente indesiderabili”), in pochi condomini, in cui verrebbero a trovarsi in maggioranza. Il fatto che siano considerati come un peso e un ele mento di disturbo giustifica quindi il tentati vo di “ripartire l’onere”. Ma oltre a ciò, si può notare che la nonna, impedendo una pre

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 78 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
il Trattato di Libero Commercio dell'America del Nord (NAFTA, nella sua dicitura in inglese e TLCAN in spagnolo), un accordo multila ter ale- che lega l'economia canadese, nord-americana e messicana al modello liberista. I principi ispi ratori sono l'apertura delle frontiere alle merci, la produzione di leggi che favoriscano sicuri guadagni ai grandi capitali e la forte diminuzi one del potere politico degli „stati nazione", i quali, se nella fase negoziale rivestono un ruo lo secondario, non avranno più

la capacità di sindacare le scelte economiche imposte dal trat tato. Da quel momento la contraddizione che si legge nella politica migratoria dei due paesi piu ricchi si fa di giorno in giorno più strìdente. Uno studio del United States General Accounting Office (GAO) del 2001 segnala che, nonostante la spesa per la sicurezza della frontiera sud de gli Stati Uniti sia aumentata negli ultimi sette anni, il flusso migratorio non é diminuito; come conseguenza si é avuto solo un aumento delle morti nel tratto

La storia della migrazione messicana ver so gli Stati Uniti d'America si può' far risalire al 1880 quando due imprese ferroviarie, la Southern Pacific e la Santa Fé, cominciarono ad „importare" forza lavoro a basso costo in mag gioranza indigena Yaqui, Cora e O'otam, dal vicino del Sud, Fino al 1910 circa 20,000 messi cani all'anno erano reclutati dagli agenti delle compagnie ferroviarie. Durante la Prima Guer ra Mondiale i lavoratori messicani giocarono un ruolo centrale nello sviluppo

dell'economia sta tunitense 1 , ma la usuale gratitudine del gover no Nordamericano non tardò a presentarsi sotto forma della più feroce ondata di violenza xeno fobica di cui il popolo messicano sia mai stato vittima. Mentre i veterani di guerra attaccava no i lavoratori e le lavoratrici „alieni" nei posti di lavoro, bruciando le loro case e rubando i loro averi, le imprese agricole, ferroviarie, e la sempre più presente industria automobilistica, continuavano a contrattare i messicani ner un x salario

da fame, lasciandoli in una situazione di permanente illegalità e pericolosa vulnera bilità di fronte alle aggressioni delle classi po vere nordamericane. Da quegli anni fino ad oggi l'ambigua po litica di gestione del fenomeno migratorio da parte del governo americano, non é cambiata, da allora la clandestinità e la pericolosa illega lità sono la normale condizione che i migranti messicani affrontano dal primo momento che mettono piede in territorio USA. 2 Il 1° Gennaio del 1994 entra in vigore

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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 186 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
di Carlo Magno: il che ammette anche il Tomascheck, Die all. Slat., p. 101. — Anche lo Statuto di Koveredo è nella sostanza conforme a quello di Trento. ( 5 ) Si consultino a questo riguardo anche le opere seguenti: Francesco Felice Al berti (Principe-Vescovo di Trento) Annali del Principato , pubblicati da T. Gar, 1860. — Jnl. Ficker, Forschungen zur Reichs u. Iiechtsgesch. Italiens. — Hormayr, Geschichte Tirol's. — Malfatti, Degli idiomi, ecc. (’) Si consultino a questo proposito anche le opere

— 18G — si sia retta con gli ordini liberi che vigevano nelle citta lombarde della Lega, ordini liberi acquistati per le stesse cause e con gli stessi mezzi dei Comuni dell’alta Italia; come lo Statuto di Trento (1210, con riforme successive fino al 1528) abbia grande somiglianza nel civile e nel criminale con quello di Verona e di altre città della superiore e media Italia (*) ; come il libero allodio fosse oltremodo esteso nel Trentino e la proprietà oltremodo divisa; come anche il Comune

seguenti: Frapporti, Storia e con dizione del Trentino sollo la dominazione dei Goti, dei Franco-Dajoari e dei Longobardi. Trento, 1840. — Giuseppe Egger, Geschichte TiroVs. Innsbruck, 1872. — Alberti, Amali del Principato. — Malfatti, Gl'idiomi ecc. — Anche il Bonato diè gran peso, per la coloniz zazione del basso Trentino, alla supremazia dei conti del Tirolo, non che ai molti feudi dei signori bavaresi. — Ma quanto ai signori bavaresi ciò che resta assodato si restringe alla questione della nota

colonia nella Velie Folgaria, questione già trattata e discussa nella l 1 parte. — Quanto ai conti del Tirolo valgono anche pel Bonato i dati storici che nelle opere summentovate hanno messo a profitto il Frapporti, l’Egger, l’Alberti, il Mal fatti. — E qui mi cade a proposito di citare anche il Gegani, che nella Gazzetta di Ve nezia (v. cap. I in nota) ha certamente concesso anche troppo allo Schneller rispetto al Trentino. « D’ accordo coll’autore ci troviamo, egli dice, nell'opinione che tutta

o in parte fosse un tempo tedesca la Valsngana, cioè la valle superiore del Brenta ; e può darsi che tale fosse anco una parte della valle dell’ Adige ad ostro di Trento, non foss’ altro per rimmediata vicinanza dei Cimbri veronesi ». —Ma il Gegani, chiuso dentro ilimiti di tre appendici di giornale, non ha potuto fornir prove dirette delle sue concessioni ; mentre da quello che noi si è detto fin qui o si,dovrà dire più. oltre risulta, che la Val d'Adige fino a Salurno e la Valsngana per tutta la parte

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2009
Protestkultur.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2009, 1)
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Page 48 of 76
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 74 S. :Ill.
Language: Deutsch
Subject heading: s.Protest ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/54(2009),1
Intern ID: 511757
Internazionale del lavoro, Ginevra, 2009, pag. 644 3 Si veda in proposito, Report by Thomas Hammarberg, Commissioner for Human Rights of thè Council of Europe following his visit to Italy on 13-15 January 2009, Comm (DH)2009 16, Strasbourg, 16 Arpil 2009 Se questo è, in breve, il quadro a livello na zionale, qual è la situazione nella nostra au tonoma provincia? Come è nelle tradizioni di questa terra, i toni del confronto politico sono (fortunatamente per chi deve seguirlo) più smorzati e soffusi

concreti segnali di apertura, quello che inve ce ci piove addosso è il cd. pacchetto sicurez za, oggetto negli ultimi mesi di un costante gioco al rialzo fatto di successive proposte di emendamento volte ad inasprirlo sempre più (e a guadagnare facili consensi, parlando alla pancia della gente). Molto è stato già detto sul pacchetto sicurezza e sulle sue norme più odiose, dall’introduzione del reato di immi grazione, alla denuncia degli irregolari da parte del personale sanitario, alhallungamen

- to dei tempi di permanenza nei CPT (ribat tezzati CIE, centri di identificazione ed espulsione). Alcuni studiosi, come ad esem pio Maurizio Ambrosini, hanno giustamente fatto notare che, tra le molte nonne del pac chetto sicurezza, nessuna inasprisce le pene per i datori di lavoro di immigrati irregolari. Anzi, i controlli ispettivi sui luoghi di lavoro sono stati alleggeriti” 1 . Al momento di scrivere queste righe, assisi- tiamo ad una sorta di tiro alla fune sull’intro duzione delle ronde

e sull’allungamento del le pennanenza nei CIE. Ancora in forse l’abolizione del divieto di denunciare gli im migrati irregolari da parte del personale sani tario. E’possibile che si tratti solo di “inci denti di percorso”, che ad ogni modo fanno ben sperare, sia sull’esistenza di un’opposi zione, sia sulla scarsa disponibilità della maggioranza di governo a seguire il delirio sicuritario della sua ala più oltranzista. Que sta involuzione dell’Italia non è passata inos servata all’estero, e diversi organismi inter

nazionali che vigilano sul rispetto dei diritti umani l’hanno segnalata con preoccupazione al governo nazionale. L’Organizzazione In- 1 Maurizio Ambrosini, Quell'inutile linea dura sull'immigrazione", in lavoce.info, 13.02.2009 temazionale del Lavoro (OIL), ad esempio, esprime preoccupazione, in un suo rapporto del 2009, per le “violazioni di diritti umani fondamentali, specialmente di migranti irre golari provenienti da Africa, Asia ed Europa dell’Est, e per un clima apparentemente di crescente

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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 185 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
. 1882, gennaio 1883) e con fortare questa lettura con quella dei Monum, Eccl. Trid. del padre Benedetto Bonelli (*) (1765), dello Statuto dei Battuti di Trento (’), non che della Biblioteca trentina pubblicata da Tommaso Gar l’anno 1858 (Gar, Pref. agli Statuti di Trento — Barone Giangiacomo Cresseri, Ricerche storiche sul ma gistrato consolare di Trento), per vedere come sia stata costante la prevalenza dei Latini sui Tedeschi, dell’idioma italico sul germanico in Trento e nella maggior parte del

, Gera 1870) e il prof. Bidérmann di Gratz (prima dello Schneller in due lavori intitolati: 1° Die Italiener in Tirol Provinzialverbande , Innsbruck 1874 — 2° Die Romanen und ihre Verbreitung in Oesterreich, Gratz 1877 — e dopo lo Schneller nella Zeitschrift für Komanische Philologie, a. 1878, p. 684); dall’altra il prof. Bartolomeo Malfatti trentino, il quale combattè vittoriosamente le asserzioni del Tornaselieck e dello Schneller e le repliche del Bidérmann in una serie d'interessantissime

pubblicazioni. Basta leggere gl 'Idiomi nel Trentino e l’Etnologia trentina per con vincersi che Trento è stata sempre italiana, che sempre popolate d’Italiani furono le valli del Sarca, del Chiese, del Noce, la valle inferiore dell’Adige da Trento in giìi, la Val Sugana inferiore, e in massima parte anche la valle dell’Avisio ('). — Basta leggere dello stesso Malfatti 11 libro della cittadinanza di Trento e / confini del Principato di Trento nell’Archivio storico per Trieste, l’Istria e il Trentino (febbr

Trentino ; come il regno italico sotto i Franchi compren desse anche il Comitato di Trento ( 4 ); come Trento fra l’XI e il XII secolo (') Io mi discostai dal Malfatti solo in questo, che diedi assai maggiore importanza all’elemento tedesco che un tempo si distese dai Mócheni ai VII ed ai XIII Comuni. Egli invece se ne sbriga con poche parole e non entra nella questione delle origini. (’)' Veggasi dello stesso Bonelli, Notizie storico-critiche della chiesa di Trento, 1760-62. Il Malfatti trae pure non

Per quel che riguarda Trento e il Trentino e l’origine dei dialetti ita liani che quivi si parlano, abbiamo da una parte il prof. Tomascheck di Vienna nel Commentario agli Statuti di Trento ( Die ältesten Statuten der Stadt und des Bisthums Trient in d. Archiv, f. Kunde Österreich. Geschichts- quellen he’rausgegeben von d. k. Akad. der Wissenschaften T. XXVI, pi 67-228, Vienna 1861), il prof. Schneller (1° Deutsche und Romanen in Süd-Tirol. 1877 — 2° Die Romanischen Volksmundarten in Süd-Tirol

8
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1901
Land und Leute.- (Deutsche Sprachinseln in Südtirol und Oberitalien ; 1)
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Page 15 of 113
Author: Bass, Alfred
Place: Leipzig
Publisher: Verl. Dt. Zukunft
Physical description: VIII, 104 S. : Ill., Kt.
Language: Deutsch
Location mark: II 102.732
Intern ID: 181358
, Bürgermeister von Trient, und sein Freund der Domherr Francesco Tecini, Dechant von Pergine, lassen die Deutschen der erwähnten Sprachinseln von Alemannen abstammen, die nach der Nie derlage durch Chlodevech im Jahre 496 bei Theuderich von Verona (Dietrich von Bern) Schutz und Aufnahme fanden und in den Alpengebieten als Grenz markbewohner angesiedelt wurden. (S. Don Franc. Tecini: Dissertazione in terne alle Popolazioni alpine tedesche del Tixolo Meridionale e dello stato Yeneto, Trento 1860

. — B. von Giovanelli: Deik Origine dei Sette e Tre- dici Cornuni e d’altre Populazioni Alemanne abitanti fra 1’Adige e la Brenta nel Tentino, nel Yeronese e nel Yicentino, Trento. 1826.) Rudolf Kink (Codex Wangianus Urkunde No. 132 S. 304, V ien 1852) nimmt für die ganzen Sporaden keine besondere Ansiedelung an, sondern hält die heutigen Sprachinseln für Überreste aus der Zeit, wo Südtirol überhaupt noch von deutschen Völkerschaften besiedelt war. Am einfachsten und bün digsten ist der Ausspruch des Geistlichen

Bonato in seinem "Werke Storia dei Sette Cornuni Padova, 1857/93, er sagt darin: „Die Bewohner "dieser Sprachinseln stammen eben von Deutschen ah." Freiherr von Attlinayr ver zichtet auf eine Zurückführung der Sprachinseln und teilt die Mundart der Sette Cornuni nur dem baierischen Sprachgebiete zu. (Zeitschr. des Ferdi nandeums zu Innsbruck 1865/67.) Tecinis Nachfolger, Don Tommaso Botteä, verlegt in seinem Memorie di Pergine (Trento 1890) die Ansiedlung der Fersenthaler in das 11./12. Jahr hundert

9
Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 80 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
municipio di Silte- pec, zona Sierra, si calcola che ogni mese partono 200 persone di un'età compresa tra ì 20 ed i 45 anni e che l'ammontare delle rimes se mensili che giungono dagli Stati Uniti superino il milione di dollari. Nella comu nità di Las Delicias, appartenente al medesimo municipio, oramai non si vedono più uomini, sono rimaste so- stima che circa 380 milioni di dollari l'anno sia no frutto delle rimesse di questi lavoratori, il che risulterebbe essere il 4,5% del Prodotto In terno Lordo

anziani che sopravvh ienaro che i mai iti e -, 14 ne,, saran- ..„, ^ li J n ! H 5 U ! 1 ì 1 r' ci Lei sci ^ 1 4- , -ì f enei al na dopo ii confine e lare oggi, con un aumento considerevole del rischio, deve pagare tra i 1.500 ed i 2.500 dollari, ci si fa una rapida idea del volume di denaro che gior nalmente si sposta da un lato all'altro della fron tiera fomentando il traffico clandestino di lavo ratori e la corruzione degli agenti doganali 12 . Uno degli stati dove la Gringo Coyote Compa

ny ha maggiori connessioni é il Chiapas. Nel municìpio di Comalapa, ad esempio, il 24 Mar zo del 2004, 600 uomini intrapresero il viaggio della speranza verso il vicino del Nord, cont rattati da una delle tante „agenzìe di viaggio" che sono sorte nel municipio. -"Qui a Comalapa non c'épiù lavoro, in ogni angolo di strada c'é una cantina , i prezzi del café e del mais stanno scendendo ed il pinche governo non fa altro che promettere, non sviluppa l'industria e non si accorge che da qui partono ogni mese 2400

dello statori Per meglio comprendere le ragioni di questo esodo imposto ed i suoi stretti legami con il Trattato di Libero Commercio dei Nord America, ci si può soffermare sulle conseguen ze che ha subito il mercato dei mais successiva mente al 1994. Il Chiapas storicamente ha basato la sua sopravvivenza sulla produzione agrìcola, il 45% dei PIL dello stato é dovuto all'attività agricola, per di più il 95% dei produttori di mais, pro dotto a cui é dedicata la coltivazione del 65% del terreno

chiapaneco, lavorano un'estensione di terra inferiore ai 5 ettari 16 . Con l'entrata in vigore del NAFTA si sono aperte le frontiere anche per questo prodotto fondamentale per la sopravvivenza di milioni di contadini, e questo comporta naturalmente una forte competizio ne tra la piccola produzione messicana e la gran de industria agricola statunitense. Infatti: il ren dimento medio di produzione di mais negli USA é di 8 a 10 tonnellate per ettaro, mentre in Messico oscilla tra 2 e 5 e in Chiapas solo tra

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 46 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
1 " o hanno nascosto bene, a Lo Bolzano, Passeggiando lungo il Talvera lo si confon do nella schiera di vecchi edifici affacciati sull'argine, ma chi porta il cane proprio sotto il grosso muro di cinta nota subito che si tratta di tiri carcere. E ' una sfnftfutac i ' piccola, poco visibile ,; è ìli lato che dà su.via Dante è coperto dalla caserma dei carabinieri. Sembra quasi che non ci sia nemmeno un in gresso; che i bolzanini non debbano nemmeno temere di' entrarci. La. sensazione

è die i criminali qui da noi piovano musica, teatro, computer... Per gli stranieri c'è poi un nuovo corso, che abbiamo chiamato „analisi dei bisogni e conoscenza del territorio". Di che si tratta? E' una specie di seminario in cui raccogliamo le informazi oni che eli stessi detenuti - extracomunitari ci danno sui bisogni, i disagi, le difficoltà che lo straniero trova arrivan do in Italia. Insieme a me lavorano a questo progetto il dottor Fernando Biague, psicologo della Guinea Bis- sau, un suo collega italiano

e un mediatore culturale dall'alto, come la sabbia del . : Sarah,,Non stupisce allora. : che di quest'isola, nel cuore della città si parli pochissi mo, Il carcere. non organizza : ,,conferenze stampa; le infor- delbarea magrebina, Driss Rashdaoui. Coi dati raccolti allestiremo uno studio sui fattori che portano lo stranie ro a finire in carcere. mozioni non escono e i gior- Certo. Una delle cause princi- nalisti non entrano, Per saperne qualcosa non resta b allora che affidarsi alla voce- di chi vi entra

, per lavoro, come Franca Berti, la psico ioga che si occupa di coordi nare le attività didattico- culturali del carcere. Dottoressa Berti quali sono le attività che organizza nel carcere di Bolzano? Abbiamo delle lezioni penile completamento della scuola dell'obbligo e dei corsi prò- A fessionali per diventare : ? A elettricisti e commis di cuci-;t pali è l'interruzione del percorso migratorio, causata : dalla mancanza di una casa o d.un lavoro. L'altro fattore è ? la loro visibilità, che rende

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 42 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
trovarsi sul fronte opposto a quello di tutti questi paesi latino-americani. Con il regime fascista l'indifferenza della poli tica nei confronti del fenomeno migratorio si trasforma in sfacciata negazione. Nei fatti però Mussolini si interesserà del fenomeno più dei suoi predecessori e sostituirà il loro laissez faire con una strategia di emigrazione pilotata. Uno dei suoi strumenti sarà l'Icle, Istituto di credito per il lavoro italiano all'estero. Tutto questo però ad una condizione: „bisogna abolire

con le sue due mete,. Parigi e Mosca, e quella coloniale dopo la conquista dell'Etiopia nel 1936. Con la seconda guerra mondiale la situazione degli emigrati italiani cambia ancora e natural mente in peggio. Negli Usa l'Fbi compila una lista dei cittadini da internare nel caso di un at tacco sul suolo americano, la Custodial Detenti- on List, nella quale compaiono anche gli italia ni. Le navi dei pescatori italiani vengono seques trate e alcuni equipaggi sono internati. Anche i consolati italiani

chiudono e il corpo diplomati co viene rimpatriato. A salvare dall'intemamento la popolazione italiana sarà la commissione Tolan. La motivazione ufficiale dello sconto fatto alla popolazione italiana è una vera assurdità: italiani e tedeschi essendo di razza caucasico hanno facce che permettono di distinguere i buoni dai cattivi, al contrario dei giapponesi. Tutto cambia però nell'ottobre del '42, quando il ministro della giustizia Biddle annuncia: „Gli italiani non sono più nemici". „Riprendete le vie

del mondo". Con questo in vito del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi riparte nel dopoguerra il flusso migra torio italiano. Dalle sue parole traspare l'idea dell'emigrazione come rimedio alla povertà e soprattutto alla disoccupazione a lungo termi ne del dopoguerra. A non avere un posto è il 6,7% della forza lavoro in Lombardia, i'8,4% in Veneto e un'uguale percentuale nel Friuli Ve nezia Giulia. La popolazione migrante si indirizzerà verso il Canada, l'Australia' e alcuni paesi europei

i confini solo con un contratto di lavoro in mano. I numeri sono nuovamente impressionanti: dal '46 al '72 lasciano l'Italia sette milioni di perso ne. Ancora una volta gli italiani all'estero finan ziano lo sviluppo, in questo caso il boom, eco nomico del proprio paese. L'ondata continua fino al '70. Poi ci sarà un altro brusco calo e solo cinque anni dopo i rimpatri supereranno gli espatri. Curiosamente il '75 è proprio Tanno della 1° Conferenza nazionale sull'emigrazione. Ancora una volta la politica

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2009
Protestkultur.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2009, 1)
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Page 47 of 76
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 74 S. :Ill.
Language: Deutsch
Subject heading: s.Protest ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/54(2009),1
Intern ID: 511757
colpiti, in quanto anello debole della catena. Cerchiamo innanzitutto di sgombrare il cam po da un luogo comune che ultimamente si sente spesso ripetere, anche a mo’ di giustifi cazione: non è la recentissima crisi economi- co-finanziaria scoppiata nella seconda metà del 2008 il motore di questa tendenza, che invece è iniziata molto prima (si pensi ad esempio all’assalto al campo rom di Opera, in Lombardia, del 2006). In realtà, dal 2002 in poi (anno di approvazione della Bossi-Fi ni) la legislazione

se “neo-proibizionista”, in cui le amministra zioni locali (soprattutto del centro-nord) fan no a gara nell’escogitare e mettere in pratica i divieti più fantasiosi (dalla recentissima normativa regionale “anti-kebab” in Lom bardia, al divieto di servire pietanze “esoti che” nel centro storico di Lucca, fino alle panchine che impediscono di sdraiarsi di Ve rona). Ovviamente le “vittime” di questo giro di vite non solo soltanto gli stranieri, ma è ovvio che proprio i migranti risultano esse re i più

, grosso modo, negli anni ’80) il governo del fenomeno è sempre stato tendenzialmente negato e ignorato, op pure considerato in maniera residuale. Ciò essenzialmente perché si tratta di un tema che, se considerato in termini realistici e po sitivi, cioè di gestione di un fenomeno fina lizzata all’obiettivo della coesione sociale, risulta poco fruttuoso in termini politici ed elettorali. Al contrario, se lo si trasforma in una questione di sicurezza, di tutela del citta dino autoctono rispetto alla

se perfettamente regolari. Solo per citare alcuni esempi, pensiamo alla difficoltà di ac cedere alla cittadinanza italiana per natura lizzazione: la nostra legislazione (a ragione definita “familismo legale” da Giovanna Zincone, una delle maggiori studiose italiane del fenomeno) prevede dieci anni di residen za legale in Italia solo per fare domanda di naturalizzazione, ai quali bisogna poi ag giungere un numero imprecisato e variabile di anni per ottenerla. A mo’ di confronto, si pensi che gli anni necessari

per la naturaliz zazione sono 5 in Francia, 3 in Belgio, e 8 perfino in Germania, paese tradizionalmente legato allo jus sanguinis, che li ha dimezzati con l’ultima riforma. Sempre in base al dirit to del sangue, che regna incontrastato in Ita lia, chi nasce in Italia da genitori stranieri è condannato ad una vita da extracomunitario fino alla maggiore età. E come la mettiamo con i milioni di stranieri residenti in Italia da diversi anni, che non hanno alcun diritto di partecipazione politica

14
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 189 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
da una carta trentina, che si legge nelle Antiquitates Italic. M. Aevi del Muratori (Tomo II, Dissertaz. XXX, p. 971), e fu più accuratamente ripubblicata dal sig. Carlo Cipolla (Areh. stor. per Trieste ecc., I, 289-292). — Trattasi del Placito che fu tenuto Panno 845 nella Corte ducale di Trento, in occasione d’una lite promossa dall’abate del monastero di S. Maria in Organo presso Yerona contro alcuni servi di quel cenobio, che rifiutavano di prestare operas et alium servìcium per condi cionem

« de ipso loco, Graidris, Ortari de Fornaces, Andelbertus, Giso de Prissiànum, « Hodo de Miliano, Andelbertus de Villa, Heribertus, Petrus de Marcus et « alii Vassi dominici tam Teutisci quam et Langobardi, ad singulorum ho- « minum causas audiendum vel deliberandum». Com’è certo che alcuni dei presenti al placito dell’845 avevano domicilio in quei luoghi del Trentino e del Veneto che furon sempre italiani (Verona, Feltre, Trento), altri in quella regione del Ducato di Trento che fu germanizzata dagli

Alemanni e dai Bajoari (Cinse.= Clauze fra Bressanone e Bolzano, Prissian = Prissianum fra Bolzano e Meran), o in quei distretti più meridionali che erano allora o in parte, o del tutto tedeschi ( 3 ), così è ovvio riconoscere che la distinzione di Teutisci e Langobardi ha un valore etnografico. L’appellativo Langobardi sta quivi per quello d’italiani ; l’appellativo Teutisci designa tutta la gente germanica non latinizzata . Fra le tante persone nel documento nominate (') Malfatti, Libro della

citladin. di Treni, p. 263. — Bonelli, Notizie stor. crii II, 466, 476, 498. — Memorie intorno alla, famiglia dei conti di Tono. Milano, 1839, p. 92. ( ! ) Per maggior chiarezza mi permetto di metterei le virgole e le lettere maiuscole e di fare nella scrittura qualche altra lieve modificazione. (’) Ad es. Avardus de Persine3 (Pergine) e Corentianus de ipso loco, Ortari de For naces (Fornace, nella vai, Pinè), Petrus de Villa (in vai Lagarina). (') Cfr. ciò che intorno ai Teotisci s' è detto nella

l a parte, cap. XI, p. 118, nota 1. La medesima distinzione che si fa nel placito dell’845. fra Teutisci e Longobardi, si ha in altri casi fra Longobardi e Theutonici. Per un esempio, Aldeboldo nella V ita S. Henri ci II (Acta SS. Jul. T. Ili) chiama Theutonici i soldati di Arrigo II e Langobardi i soldati d’Arduino d'Ivrea.

15
Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 126 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
ditore, e Muhammad Bashir. A dir poco sororendente lo score delle due candidare più giovani: Fahima Hussein Ratti e Rukshana Begum. Originarie entrambe del Bangladesh queste due ragazze hanno star- cato di molte lunghezze i loro connazionali maschi ed hanno probabilmente ottenuto di versi consensi tra i giovani. Infatti, solo 86 ci ttadini bengalesi avevano diritto al voto ma Rukshana e Ratri hanno ottenuto 120 voti in due. Vestita con un elegantissimo saari blu cobalto, Rukshana Begum, 19 anni

è slata an che la donna più votata con 61 preferenze. Notevole anche il risultato raggiunto dall'egiziano Hany Abd el Karirn, Segretario del centro islamico, Hany è stato più volte ac cusato da Magdi Àllam, editorialista, del Cor riere della sera, di essere un membro delTorganizzazione dei Fratelli Musulmani. Da quando è entrato nel Centro culturale is lamico, Hany ha dato prova, di essere un gran de organizzatore e di essere in grado di atti rare i voti della comunità magrebina. I proba bile che Hany

abbia ottenuto diversi consensi nella comunità tunisina. Il grande escluso è infatti il tunisino Harrabi Ferjani, discusso presidente dell'associazione famiglie tunisine. Accusato di essere un membro dei servizi se greti incaricato di sorvegliare e denunciare i tunisini troppo „filoi.sla.mici", Ferjani non è riuscito a. farsi eleggere dai suoi connaziona li, che pur essendo una. delle comunità più numerose in città, non avranno rappresentanti in consulta. Anche il senegalese Mamadou Gaye, 95 voti

16
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 87 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
abbiano osato superar Trento e Bolzano, o meglio, per esser più precisi rispetto alla regione tedesca del Trentino, la valle dèlFAvisio, 1° perchè la città di Trento e la valle inferiore dell’Adige, solcata da tre strade militari, con varie militari stazioni e parecchi castelli, erano cadute in potere di Narsete e dei Greci, e i Goti avrebber trovato sbarrata la via da percorrere; 2° perchè i Bajavari, approfittando della guerra che teneva occupati gli Ostrogoti in Italia, avevano di già incominciata

la loro invasione. — Lassù, nella valle superiore dell’Adige e nella valle delTEi-, sack, i Goti non . si sarebbero sentiti vicino ai Bavari irrompenti tanto si- curi, quanto nelle inen ricercate pendici alpine del Trentino e del Veneto, j Io credo anzi'che le poche famiglie che i Goti militanti avean lasciato, come / era loro costume, nei castelli della valle Atesina superiore, sieno fuggiti di- j nanzi ai Bajuvari, allo stesso modo che i Goti dalla parte d’Italia fuggivano ! dinanzi ai Greci

. I monti del Trentino e del Veneto, a sinistra dell’Adige, furono il luogo di ritrovo. — È inoltre assurdo per se stesso il supporre che l’affollamento dei Goti nella valle superiore dell’Adige sia stato tale, da renderli capaci di rimanere la razza predominante, quantunque sopraffatti e sottomessi dai Bavari. Io invece, per intender la persistenza dell’ elemento^ tedesco nella regione veneto-tridentina, non che nelle altre regioni, ho cre^ duto necessario ricorrere'non soltanto ai Goti, ma anche

nei quali il Thaler, il Dabn c lo Steub videro i discendenti degli Ostrogoti (Cfr. Egger. Geschichte Tirols I, p. 67, 70). 11 Tappei ner li giudica Bavari. 11 vero è forse che alcune schiere di Alemanni si vennero a stabi lire qua e là nel Tirolo occidentale, e ad esse poi si sovrapposero i Bajùvari (Malfatti, I confini del principato di Trento p. 8. « Già prima, ai tempi dei Goti, alcune schiere d'Aia- minni avevano messo stanza in qualcuna delle valli alpestri che dille sorgenti del Reno

si protendono a quelle delFIsargo (Eisack), accoltivi, da Teodorico come ospiti e quasi per grazia »). (') Procopio, De bello Goth. L. I, c. XI. « Deinde contractos undique Gothos omnes de scripsit». — Il sopradetto castello di Verruca è rodiamo Dosso di Trento.

18
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 12 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
e alle usanze dd popolo perginese, diretti nel 1811 al Prefetto del Dipartimento ddCalto Adige. — Monsignor Francesco de’ Tecìni da Pergine, Disseriazione intorno alle popolazioni alpine tedesche del Tinto meridionale e dello Sialo vene! o, scritta nel 1S21 e stampata a spese del Comune di Pergine nel 1860. — Perini, Statistica del Treniino (Trento 1852) alla parola Pergine. — I. Bergmann, Einleitung zu Schmeller's cimbrischem Wörter buche (vedi pag. 14 nota 1). — Don Tommaso Buttea, Cronaca di Folgaria

. Memorie di Pergine e del Perginese. Trento 1860. — Friedrich v. Attlmayr. Diè deutschen Colonien im Gebirge zwischen Trient, Bussano und Verona. Zeitschrift d. Ferdinandeum in Innsbruck. 1805,. 1867. — C. Schneller, Süd-Tirol nach s. geograph. elhnogräph. und geschichttich-po- Utichen Verhältnissen. Oester. Bevue 1867. I-1II Heft — Ant. Zingerle, Die deutschen Colo nien im Fersìnalhale nell’Almanacco' Herbstblumen. Innsbruck 1870. — Ignaz Zingerle, nel Periodico « Ans allen Welttheilen. ■» Feb

. und März-Heft. 1872. — ; Delitsch Otto, Ein Be such bei deh deutschen Gemeinden des Fersinathales in der Zeitsch. Aus allen Welttheilen, 1875 ;— L. Benvenuti, La cronaca di Folgaria c le memorie di Pergine e del Perginese dd sig. Decano D. T. Botte a con riguardo speciale all'origine dei Mócheni. Trento 1881 (Estratto dalla Gazzetta ufficiale di Trento). ' ( 5 ) Per Yignola v. Montebello, Perini, Bergmann, Ant. Zingerle, Bidermann, Schnel ler.— Per St. Sebastian, Folgereit e Luserna v. Bergmann

Brenta, non lungi da Pergine, un gruppo di villaggi abitati da una gente tedesca detta dei Mócheni '(Aichlait-Roveda, Gereut-Frassilongo, Floruz o Florauz-Fievozzo, e Palai-Palù) (’); presso Pergine, all’uscita della valle del Fersina, Yignola, ch’è come un seguito del gruppo dei Mócheni; sopra le sorgenti dell'Astico, a oriente di. Rovereto, St. Sebastian, e accanto adesso 1’ angusta valle di Folgereit (Folgaria) ; a tre ore da St. Sebastian, verso levante, aH’orlo d’un altipiano, Luserna

. Cotesto altipiano è quello dei Sette Comuni e spetta al regno italico. Soltanto il comune di Luserna, che non è dei sette, appartiene in esso al Trentino ( 2 ). Questi sono i comuni tedeschi del Tiralo italiano; ma si debbono ag giungere ad essi tutti quei luoghi, nei quali è provato che un tempo pre valeva l’elemento germanico ( 3 ). Erano tedeschi i comuni Nave S. Rocco, Grumo, Mezzotedesco (Deutsch metz) e Rovere della Luna (Eichholz) sulla riva destra, Lavis, Faedo e St. Mi chael sulla sinistra

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Books
Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
2005
¬La¬ cultura europea: metodo e creatività : atti del 27. Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 8-10 ottobre 2004
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Page 71 of 420
Author: Cotteri, Roberto [Red.] ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (27 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri] [ed. sotto la dir. di Roberto Cotteri ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXI, 393 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ europäische Kultur: Methode und Kreativität Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II Z 759/27(2004)
Intern ID: 611993
La formalità di questa razionalità viene in luce con evidenza nel pensiero di Hobbes, che inaugura la nuova scienza politica che si pre- senta nella veste del diritto naturale e che ha una rilevanza nella sua diffusione ben superiore a quanto possono credere coloro che nell’am- bito del giusnaturalismo lo criticano, senza magari accorgersi che la loro critica non tocca Lassetto fondamentale del nuovo pensiero della politica, che ha operato una rottura epocale nei confronti di una tradi- zione

delle opinioni, non puó portare che a situazioni conflittuali e all’im- possibilità di un ordine stabile. Ció a cui tende Hobbes, come dice nella prefazione del De cive, è di giungere ad una concezione univoca del giusto, valida per tutti, e costante, non variabile continuamente a secon- da del contenuto del comando e del punto di vista soggettivo di chi pretende di giudicare. In questa direzione diviene giusto ubbidire alle leggi. Si badi bene che in tal modo si presenta un nuovo concetto di legge

, âl patto sociale in cui si costituisce nello stesso tempo la persona civile e colui che la rappresenta. È il sovrano-rappresentante che, a partire dal patto, sarà l’unico ad esprimere la volontà della perso- na civile e dunque del soggetto collettivo, del popolo. Questo incarna la figura deWunico giudice, che per tutti i giusnaturalisti costituisce la figura necessaria affinché ci sia pace, ordine e una condizione stabile in cui sia prevedibile che tutti si comportano secondo la legge. Anche se le 47

millenaria, nella quale si possono bensi rintracciare differenze anche notevoli, ma che si collocano tutte alLinterno di un altro modo di intendere l’uomo, la comunità, l’ordine e il comando. Obiettivo pole- mico esplicito di Hobbes è quella tradizione della filosofia etica che da una parte si pone il problema inevitabile della giustizia e dall’altra offre a questo problema soluzioni diverse e opposte tra loro. Che ci sia la possibilità per tutti di giudicare ciò che è giusto, considerando la diver- sità

, che, come si vede dalla definizione, è fondamento di questa solu- zione moderna della questione della giustizia. Ha il carattere di legge il comando di colui che è stato autorizzato ad esprimerlo per tutto il corpo politico. Lo sviluppo del ragionamento del Leviatano attraverso tre stadi è noto: dallo stato di natura, in cui gli uomini sono pensati come uguali e liberi, alle leggi di natura, che, me- diante il calcolo razionale, indicano la via della pace e della cessione del diritto a tutto

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