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Books
Category:
Social sciences
Year:
2009
Protestkultur.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2009, 1)
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Page 48 of 76
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 74 S. :Ill.
Language: Deutsch
Subject heading: s.Protest ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/54(2009),1
Intern ID: 511757
. Al di là di questo, però, anche qui da noi non mancano i segna li di insofferenza verso una reale integrazio ne degli stranieri nella nostra società locale, e le tendenze a privilegiare il modello della cd. “integrazione subalterna”. Per quanto riguarda il panorama legislativo, la provincia autonoma di Bolzano è l’unico ente territoriale italiano a non essersi ancora dotato di una legge provinciale sull’integra zione dei cittadini stranieri, prevista fra l’al tro dalla legislazione nazionale. A questo proposito

all’esame della Giunta provinciale. Già negli anni scorsi, infatti, il clima politico e l’attitu dine dell’opinione pubblica nei confronti del fenomeno migratorio erano sensibilmente peggiorati, e quindi un’iniziativa legislativa considerata “in favore” degli immigrati non sarebbe stata politicamente pagante. Un altro segnale poco incoraggiante è la “de localizzazione” dell’Osservatorio provincia le sulle immigrazioni presso l’EURAC, che ha anche coinciso con un drastico ridimen sionamento delle sue

concreti segnali di apertura, quello che inve ce ci piove addosso è il cd. pacchetto sicurez za, oggetto negli ultimi mesi di un costante gioco al rialzo fatto di successive proposte di emendamento volte ad inasprirlo sempre più (e a guadagnare facili consensi, parlando alla pancia della gente). Molto è stato già detto sul pacchetto sicurezza e sulle sue norme più odiose, dall’introduzione del reato di immi grazione, alla denuncia degli irregolari da parte del personale sanitario, alhallungamen

e sull’allungamento del le pennanenza nei CIE. Ancora in forse l’abolizione del divieto di denunciare gli im migrati irregolari da parte del personale sani tario. E’possibile che si tratti solo di “inci denti di percorso”, che ad ogni modo fanno ben sperare, sia sull’esistenza di un’opposi zione, sia sulla scarsa disponibilità della maggioranza di governo a seguire il delirio sicuritario della sua ala più oltranzista. Que sta involuzione dell’Italia non è passata inos servata all’estero, e diversi organismi inter

intolleranza, violenza e discrimi nazione nei confronti della popolazione im migrata, soprattutto dei Rom di origine rumena” 2 . Oltre all’ OIL, anche il Consiglio d’Europa esprime la sua preoccupazione sul la maniera in cui il nostro paese gestisce le politiche migratorie e sull’ampio spazio che lascia alle manifestazioni di razzismo. “No nostante siano stati compiuti degli sforzi - afferma il commissario ai diritti umani Ham- marberg - permangono preoccupazioni per quanto riguarda la situazione dei rom

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2009
Protestkultur.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2009, 1)
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Page 49 of 76
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 74 S. :Ill.
Language: Deutsch
Subject heading: s.Protest ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/54(2009),1
Intern ID: 511757
Sembra che sia ora intenzione dell’attuale giunta provinciale riprendere il pieno con trollo di questo importante strumento di ri cerca e di indirizzo dell’attività politica, che per diversi anni ha operato in maniera effica ce, ancorché con un precario status di proget to. Passando a questioni che più concreta mente influenzano la qualità della vita degli stranieri nel nostro territorio, è da registrare una recente restrizione al diritto alla casa. Fra i diritti sociali, l’alloggio è forse

ti. Negli ultimi anni, il diritto degli stranieri residenti in provincia di avere accesso all’edilizia abitativa agevolata come tutti gli altri cittadini (stabilito fra l’altro dalla nor mativa nazionale) è stato costantemente sot toposto al bombardamento mediatico di una “politica dell’annuncio” che anticipava mo difiche restrittive a questo diritto, sostenendo che gli stranieri beneficerebbero in maniera “eccessiva” delle sovvenzioni pubbliche lo cali all’abitazione. A lungo, dunque, il deci sore

politico locale ha voluto “saggiare”, per così dire, la risposta dell’opinione pubblica rispetto ad un possibile giro di vite nella ma teria, preannunciandolo senza mai effettiva mente realizzarlo. La stampa locale ha natu ralmente svolto la propria funzione di cassa di risonanza, ampliando e “drammatizzando” opportunamente l’annuncio. In realtà, nella seconda metà del 2008 le forze politiche sono addivenute ad un accordo che ha dato vita alla riforma della legge provinciale sull’edilizia abitativa

agevolata 4 . Sintetiz zando al massimo, la riforma prevede che anche il cd. “sussidio casa” (contributo all’affitto sul mercato libero) sia riservato ai residenti da almeno cinque anni in provincia. La legge introduce inoltre il principio del contingentamento delle abitazioni IPES di sponibili per 1’ affitto agli stranieri extra-UE secondo la loro consistenza numerica, men tre precedentemente l’unico criterio di asse gnazione era, di fatto, quello del fabbisogno. Un’altra disposizione limita poi

senza di immigrati superiore al 10% per edi ficio, introduce di fatto un tetto del 10% (non previsto dalla legge del 1998) alla pre senza di immigrati nella totalità degli alloggi di edilizia abitativa residenziale. Tutto sommato, l’intervento sul diritto alla casa (e sulla parità di diritti con gli altri resi denti) appare piuttosto pesante, soprattutto se si considera che la comunità immigrata in provincia ha fornito nel 2005 una contribu zione fiscale di oltre 71 milioni di Euro, a fronte

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2009
Protestkultur.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2009, 1)
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Page 50 of 76
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 74 S. :Ill.
Language: Deutsch
Subject heading: s.Protest ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/54(2009),1
Intern ID: 511757
dio di proposta, non è difficile constatare che alcuni suoi punti sono stati direttamente ri presi dal legislatore provinciale nella riforma della disciplina dell’edilizia abitativa provin ciale. Conclusioni e pros pettive future Come si vede, anche in Sudtirolo non man cano segnali capaci di destare una certa pre occupazione. Al di là di questa, che, come si è visto, rappresenta una tendenza generale sia a livello nazionale che intemazionale, in alcuni casi la reazione della società civile

e di alcuni esponenti politici (nonché della ma gistratura) è riuscita a fermare (almeno per il momento) i tentativi più scoperti di creare un “allarme sicurezza” attorno ad alcuni episodi di cronaca. E’ quindi positivo che la giunta comunale che governa la città di Bolzano ab bia finora resistito alle pressioni di chi pre tende di risolvere con un’ordinanza di tipo repressivo la presenza di alcuni stranieri che chiedono l’elemosina per le vie del centro cittadino, come pure positiva è la sentenza emessa

nel mese di aprile dal T.A.R. di Bol zano che annulla un’ordinanza analoga emessa nel 2008 dalla città di Merano. Un altro segnale incoraggiante - con il quale concludiamo questa riflessione - è che anche i cittadini stranieri che vivono nella nostra provincia iniziano ad organizzare una pro pria opposizione alla deriva sicuritaria che minaccia di lambire anche questo territorio. Dall’inizio del 2009 è infatti attiva a Bolzano una rete di coordinamento di cittadini stra nieri e italiani (La Rete

per i diritti dei Senza Voce), creata con l’obiettivo principale di in formare e sensibilizzare l’opinione pubblica locale sui temi legati all’immigrazione, ma anche di denunciare episodi di razzismo e xenofobia, fornendo assistenza alle vittime. La Rete, nata sull’onda dell’opposizione al pacchetto sicurezza, ha già promosso un’ini ziativa pubblica a Bolzano, proprio sul tema della nuova legislazione nazionale, e ha atti vamente partecipato alla manifestazione del 25 aprile scorso. Un segnale

importante, con il quale si ribadisce il diritto/dovere degli stranieri di entrare a pieno titolo in tutti gli aspetti della vita pubblica nazionale e loca le. Non a caso un’iniziativa dal basso come la Rete nasce in un periodo di difficoltà econo mica, in cui la crisi occupazionale (che, se colpisce in primo luogo gli stranieri, si fa ov viamente sentire pesantemente anche sui cit tadini italiani) può facilmente scatenare guerre tra poveri e disgregare il già fragile tessuto sociale locale. L’aspetto

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Books
Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
1998
¬L'¬ Europa multiculturale : filosofia, pedagogia, metodologia, economia, filologia ; atti del XXIV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 13 maggio 1998 = Philosophie, Pädagogik, Methodologie, Soziologie, Ökonomie, Philologie ; Akten der XXIV. internationalen Tagung deutsch-italienischer Studien, Meran, 11. - 13. März 1998
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Page 555 of 756
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <24, 1998, Meran>/Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Merano
Publisher: Hauger
Physical description: XXII, 728 S.
Language: Deutsch
Notations: Parallelsachtitel: ¬Das¬ multikulturelle Europa Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zs.fassung.
Subject heading: g.Europa ; s.Multikulturelle Gesellschaft ; f.Kongress ; g.Meran <1998> s.Europäische Integration ; s.Kulturelle Identität ; f.Kongress ; g.Meran <1998>
Location mark: II 172.117
Intern ID: 201519
provinciale 1° giugno 1983, n. 13, Promozione del servi- zio-giovani nella Provincia di Bolzano, la legge provinciale 12 novembre 1992, n. 40, Ordinamento della formazione professionale. 4 Decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 301. 5 Cfr. G. D’ORAZIO, Quorum regio (. . . seu provincia), eorum religio? (Costi- tuzione ed insegnamento della religione nelle Province autonome), in Giuris- prudenza costituzionale, 1988, 1315 - 1335. 6 A1 riguardo mi si consenta il rinvio a A. LAMPIS

, Recenti sviluppi dello spe- ciale ordinamento scolastico in provincia di Bolzano, in "Rivista giuridica della scuola”, 1997, 23 s. e a A. LAMPIS, La recente “dinamica” dell’autonomia altoatesina, in Informator - Rivista giuridico-amministrativa della Regione Trentino-Alto Adige, 1996, 4/96, 10-41. Cfr. inoltre M. COSSETTO, Stato e istituzioni delle minoranze linguistiche: la scuola in Alto Adige-Siidtirol, in Prassi e teoria, II, 6, 1980, 173 - 190; P. CARROZZA, I diritti culturali e linguistici delle

comunità linguistiche autoctone e degli immigrati europei ed extraeuropei, Relazione al convegno “Diritti linguistici e diritti culturali nelle regioni d’Europa”, svoltosi a Girano nei giorni 23 e 24 aprile 1994; M. CA- SOTTO, Ordinamento scolastico in provincia di Bolzano, in Commentario delle norme di attuazione dello statuto speciale di autonomia, Trento, 1995, 533 s.; C. DANIELE, L’ istituzione di scuole nelle province dell’Alto-Adige (nota a C. cost. 6-12 dicembre 1984, n. 279), in Rivista

giuridica della scuola, 25 (1986), II, 109 - 115.; G. F. FERRARÍ, Sperimentazione didattica e competenze delle province autonome (nota a Corte cost. 22 dicembre 1988, n. 1133), in Regioni, 1990, 660 - 666; A. ROCCELLA, Autonomia scolastica della provincia di Bolzano e circoli didattici (nota a Corte costituzionale 8 giugno 1988, n. 630), in Regioni, 1989, 661 - 670; A. RÖCCELLA, Riforma degli ordinamenti universitari e competenze scolastiche della Provincia di Bolzano (nota a ord. Corte Cost. 28.1. 1991

n.186,), in Regioni, 1992,2, 558 - 581; G. TASSINARI G. GUERRIERI M. GIUSTI, Scuola e multiculturalismo, Firenze, 1992. 7 II Teatro stabile di Bolzano vanta ormai una tradizione cinquantennale. Esso gode del sostegno statale, comunale e provinciale. La Provincia agisce sulla base della legge 17 marzo 1992, n. 9 recante Adesione della Provincia autono- ma di Botzano all’ ente autonomo “Teatro Stabile di Bolzano”. 8 Un discorso a parte meriterebbe il sistema delle biblioteche, da vedere ormai sempre

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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 185 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
pubblicazioni. Basta leggere gl 'Idiomi nel Trentino e l’Etnologia trentina per con vincersi che Trento è stata sempre italiana, che sempre popolate d’Italiani furono le valli del Sarca, del Chiese, del Noce, la valle inferiore dell’Adige da Trento in giìi, la Val Sugana inferiore, e in massima parte anche la valle dell’Avisio ('). — Basta leggere dello stesso Malfatti 11 libro della cittadinanza di Trento e / confini del Principato di Trento nell’Archivio storico per Trieste, l’Istria e il Trentino (febbr

. 1882, gennaio 1883) e con fortare questa lettura con quella dei Monum, Eccl. Trid. del padre Benedetto Bonelli (*) (1765), dello Statuto dei Battuti di Trento (’), non che della Biblioteca trentina pubblicata da Tommaso Gar l’anno 1858 (Gar, Pref. agli Statuti di Trento — Barone Giangiacomo Cresseri, Ricerche storiche sul ma gistrato consolare di Trento), per vedere come sia stata costante la prevalenza dei Latini sui Tedeschi, dell’idioma italico sul germanico in Trento e nella maggior parte del

Trentino ; come il regno italico sotto i Franchi compren desse anche il Comitato di Trento ( 4 ); come Trento fra l’XI e il XII secolo (') Io mi discostai dal Malfatti solo in questo, che diedi assai maggiore importanza all’elemento tedesco che un tempo si distese dai Mócheni ai VII ed ai XIII Comuni. Egli invece se ne sbriga con poche parole e non entra nella questione delle origini. (’)' Veggasi dello stesso Bonelli, Notizie storico-critiche della chiesa di Trento, 1760-62. Il Malfatti trae pure non

Per quel che riguarda Trento e il Trentino e l’origine dei dialetti ita liani che quivi si parlano, abbiamo da una parte il prof. Tomascheck di Vienna nel Commentario agli Statuti di Trento ( Die ältesten Statuten der Stadt und des Bisthums Trient in d. Archiv, f. Kunde Österreich. Geschichts- quellen he’rausgegeben von d. k. Akad. der Wissenschaften T. XXVI, pi 67-228, Vienna 1861), il prof. Schneller (1° Deutsche und Romanen in Süd-Tirol. 1877 — 2° Die Romanischen Volksmundarten in Süd-Tirol

lieve profitto dal Codex Wangianus ed. da Rod. Kink. Vienna, 1852 (Fontes revura Austriacarum). - ( 3 ) Lo Statuto dei Battuti di Trento'fu pubblicato nel 1881 dallo stesso Schneller, che ne trovò due testi nell’Archivio della Luogotenenza d’Innsbruck. Un saggio di quello Statuto offre il Malfatti nell’Archivio storico per Trieste ecc. maggioT882 a p. 397 e segg. Il documento, forse una traduzione, appartiene al 1340, ed è redatto in un dialetto, che si discosta ben poco dal presente. (’) Vedi

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Books
Category:
Social sciences
Year:
1886
¬Die¬ Nationalitäten in Tirol und die wechselnden Schicksale ihrer Verbreitung.- (Forschungen zur deutschen Landes- und Volkskunde ; Bd. 1, H. 7)
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Page 14 of 94
Author: Bidermann, Hermann Ignaz / von H. I. Bidermann
Place: Stuttgart
Publisher: Engelhorn
Physical description: 87 S.
Language: Deutsch
Notations: Literaturverz. S. 10 - 13
Subject heading: g.Tirol ; s.Nationalität
Location mark: D II 103.215 ; II 103.215 ; II A-17.034
Intern ID: 130343
. - critiche intorno al M. Àdelpreto vescovo. Vol.. I, IL Trento 1760 a. 1761. 15. Bonelli, Benedetto, Notizie istor.-critiche della Chiesa di Trento. (Fortsetzung des vorhergehenden Werkes, als dessen Volume III parte prima es be zeichnet ist.) Trento 17-62. 16. Bonelli, Benedetto, Monumenta Ecclesiae Tridentinae, (Schluss des Werkes,. statt in ital. Sprache in lateinischer verfasst.) Trento 1765. 17. Bottéa, Tommaso Vigilio, Cronaca di Folgaria, Trento 1860, Monauni. 18. „ „ r Memorie di Pergine e del

Perginese. Trento 1880, Monauni. 19. Campelì, Ulrich, Zwei Bücher rhätischer Geschichte. Erstes Buch: Topogr. Beschreibung von Hohenrhätien, deutsch von Konradin von Mohr. Chur 1851. 20- Chiusole, Adamo, Notizie della Valle Lagarina. Verona 1787. 21. Dahlke, G., Deutsche Ansiedlungen in Welschtirol. Deutsche Warte 1874 VI. Bd., S. 193 ff. 22. Egger, Dr. Joseph, Die Tiroler und Vorarlberger. Wien u. Teschen 1882. 23. Faber, Felis, Evagatorium in Terrae Sanctae etc. Peregrinationem. Biblioth. d. litter

. Ver, zu Stuttgart, II. Bd., 1843. 24. FIlos ; Francesco, Sopra qualche punto della storia trentina Discorsi. Rove reto 1839, Marchesini, 25. Gar, Tommaso, Episodio del medio evo Trentino. Trento 1856, Monauni. (Betrifft die altdeutschen Ansiedlungen um Pergine.) 26. (Gar, Tommaso) Calendario Trentino per l'anno 1854. Trento, Monauni. 27. Gehre, Dr. M., Aus Südtirol. Chemnitzer Tagblatt 1882, zweite Beil., Nr. 217, 227, 231, 239- 28. Gimmer, E., Deutsche im Nonsberge. Amtbors Alpenfreund IX, 1878

11] Die Nationalitäten in Tirol etc. 399 ,10. Benvenuti, Luigi, La Cronaca di Folgaria e le Memorie di Pergine e del Perginese del Decano Don Tommaso Y. Bottéa. Trento 1881. 11. Bidermann, Herrn. Ign., Die Italiener im tirolischen Provinzialverbande. Inns bruck 1874, Wagner. 12. Bidermann, Herrn. Ign., Die Romanen und ihre Verbreitung in Oesterreich. Graz 1877. 13. Bidermann, Herrn. Ign., Slavenreste in Tirol. Slawische Blätter, Wien 1865. 1. Heft. 14. Bonelli, Benedetto, Notizie istor

, S. 130-142. 29. Gnesotti, Cipriano, Memorie per servire alla storia delle Giudicane. Trento 1786. 80. Haller, Jos. Th., Das k. k. Landgericht Enneberg in Tirol. Beitr. f. Gesch., Statist, etc. von Tirol u. Vorarlb., VI. Bd., 1831. 31. (Dr. Hedinger?) Aus den Bergen an der deutschen Sprachgrenze in Südtirol. Stuttgart .1880. 32. H(ellwald), F(riedrich) v., Die Bhäto-Romanen. Ausland, 45. Jahrg., 1872, Nr. 3 u. 4. 33. Hormäyr, Jos. Frhr. v., Geschichte der gefürsteten Grafschaft Tirol. I. Teil

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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1901
Land und Leute.- (Deutsche Sprachinseln in Südtirol und Oberitalien ; 1)
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Page 15 of 113
Author: Bass, Alfred
Place: Leipzig
Publisher: Verl. Dt. Zukunft
Physical description: VIII, 104 S. : Ill., Kt.
Language: Deutsch
Location mark: II 102.732
Intern ID: 181358
, Bürgermeister von Trient, und sein Freund der Domherr Francesco Tecini, Dechant von Pergine, lassen die Deutschen der erwähnten Sprachinseln von Alemannen abstammen, die nach der Nie derlage durch Chlodevech im Jahre 496 bei Theuderich von Verona (Dietrich von Bern) Schutz und Aufnahme fanden und in den Alpengebieten als Grenz markbewohner angesiedelt wurden. (S. Don Franc. Tecini: Dissertazione in terne alle Popolazioni alpine tedesche del Tixolo Meridionale e dello stato Yeneto, Trento 1860

. — B. von Giovanelli: Deik Origine dei Sette e Tre- dici Cornuni e d’altre Populazioni Alemanne abitanti fra 1’Adige e la Brenta nel Tentino, nel Yeronese e nel Yicentino, Trento. 1826.) Rudolf Kink (Codex Wangianus Urkunde No. 132 S. 304, V ien 1852) nimmt für die ganzen Sporaden keine besondere Ansiedelung an, sondern hält die heutigen Sprachinseln für Überreste aus der Zeit, wo Südtirol überhaupt noch von deutschen Völkerschaften besiedelt war. Am einfachsten und bün digsten ist der Ausspruch des Geistlichen

Bonato in seinem "Werke Storia dei Sette Cornuni Padova, 1857/93, er sagt darin: „Die Bewohner "dieser Sprachinseln stammen eben von Deutschen ah." Freiherr von Attlinayr ver zichtet auf eine Zurückführung der Sprachinseln und teilt die Mundart der Sette Cornuni nur dem baierischen Sprachgebiete zu. (Zeitschr. des Ferdi nandeums zu Innsbruck 1865/67.) Tecinis Nachfolger, Don Tommaso Botteä, verlegt in seinem Memorie di Pergine (Trento 1890) die Ansiedlung der Fersenthaler in das 11./12. Jahr hundert

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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 191 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
secolo e non ha che fare per nulla col dialetto cimbrico: che, dovendosi dirigere a un imperatore germanico, i Tesinesi avranno creduto conveniente servirsi della lingua tedesca (“) : che nel brano riportato dallo Schneller i Tesinesi si dichiarano fedeli e obbedienti servi della casa (') Cfr. Cap. Vili. — Vedi pure. F. Zambra, Alcune osservazioni grammaticali sopra un'aulica memoria dell'ordine dei Crociferi in Trento. — Programma dell’i. r. Ginnasio superiore di Trento, 1881

-82. ( ! ) V. specialmente Elnograf. Trent, p. 45. (*) Degli idiomi ecc., p. 42. ( 4 ) Schneller, Die Deutsche in Süd-Tirol, p. 381, col. 2, nota 1. ( 5 ) Anche i consoli e i cittadini di Trento scrissero in tedesco ai Duchi d’Austria fino a Sigismondo. Lo attesta il Bidermann, riferendo queste parole d’un consigliere di Stato di Maria Teresa, che si conservano in un manoscritto della Biblioteca tirolese d’Innsbruck. « Consules et cives Tridentini scripserunt ad Duces Austriae germanice usque ad Sigismun- « dum

perchè egli ha taciuto di Trento ribelle al ghibellino Ecelino da Romano ? di Trento che chiuse le porte in faccia ad Enrico figlio di Federico II nel 1226, mentre il vescovo parteggiava por l’imperatore? di Trento che insorse al principio del secolo XV, per istigazione di Rodolfo Bellenzani, contro il suo vescovo Giorgio I Liechtenstein v. Nicolsberg, barone austriaco, e lo rinchiuse nella torre Wanga ? E questo sia detto per la storia ; che per quel che riguarda l’esame dei documenti

, e lo studio della natura e della formazione del dialetto trentino, le ragioni del Malfatti sono così incalzanti, che ce n’è quanto basta (‘). — Solo mi sarebbe piaciuto che l’egregio professore, come ha vittoriosamente rintuzzate le sentenze dello Schneller e del Bidermann intorno alla Valsugana inferiore ( 5 ), così pure avesse ribattuti i giudizi del piimo intorno alla vicina valle di Tesino, sulla sinistra del Brenta. Capisco che le conchiusioni, a cui giunge il Malfatti intorno all’indole e aH’origine

dei dialetti del Trentino, val gono anche per la valle suddetta ( 3 ) ; ma dappoiché il sig. Schneller mette in campo per esse degli argomenti speciali, panni necessario confutare anche questi. Il sig. Schneller ricorre, secondo il solito, con molta soddisfazione, al l’autorità degl’italiani Dal Pozzo e Bonato, i quali assicurano che gli abitanti della valle di Tesino una volta erano Cimbri. Ma il Bonato e il Dal Pozzo non recarono solidi argomenti, e desunsero la loro ipotesi dalla foggia del

9
Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 12 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
e alle usanze dd popolo perginese, diretti nel 1811 al Prefetto del Dipartimento ddCalto Adige. — Monsignor Francesco de’ Tecìni da Pergine, Disseriazione intorno alle popolazioni alpine tedesche del Tinto meridionale e dello Sialo vene! o, scritta nel 1S21 e stampata a spese del Comune di Pergine nel 1860. — Perini, Statistica del Treniino (Trento 1852) alla parola Pergine. — I. Bergmann, Einleitung zu Schmeller's cimbrischem Wörter buche (vedi pag. 14 nota 1). — Don Tommaso Buttea, Cronaca di Folgaria

Brenta, non lungi da Pergine, un gruppo di villaggi abitati da una gente tedesca detta dei Mócheni '(Aichlait-Roveda, Gereut-Frassilongo, Floruz o Florauz-Fievozzo, e Palai-Palù) (’); presso Pergine, all’uscita della valle del Fersina, Yignola, ch’è come un seguito del gruppo dei Mócheni; sopra le sorgenti dell'Astico, a oriente di. Rovereto, St. Sebastian, e accanto adesso 1’ angusta valle di Folgereit (Folgaria) ; a tre ore da St. Sebastian, verso levante, aH’orlo d’un altipiano, Luserna

. Cotesto altipiano è quello dei Sette Comuni e spetta al regno italico. Soltanto il comune di Luserna, che non è dei sette, appartiene in esso al Trentino ( 2 ). Questi sono i comuni tedeschi del Tiralo italiano; ma si debbono ag giungere ad essi tutti quei luoghi, nei quali è provato che un tempo pre valeva l’elemento germanico ( 3 ). Erano tedeschi i comuni Nave S. Rocco, Grumo, Mezzotedesco (Deutsch metz) e Rovere della Luna (Eichholz) sulla riva destra, Lavis, Faedo e St. Mi chael sulla sinistra

riva dell’Adige ( 4 ). Si udiva parlar tedesco a Cafless (Cavà- lese) e in qualche.altro comune nella valle dell’Avisio ( 5 ) ; in tutta la valle e nella regione montuosa di Pine tra Pergine e la 'Val Cembra ( c ); nel comune stesso di Pergine e nelle sue vicinanze ( 7 ); presso il lago di Caldonazzo, a (') Schneller, Bidermann, opp. cit. — Montebello, Notizie sloriche e topografiche della Valsugana. Bovereto 1792.— Francesco Stefano dei Bartolomei, Cenni intorno al carattere, ai costumi

. Memorie di Pergine e del Perginese. Trento 1860. — Friedrich v. Attlmayr. Diè deutschen Colonien im Gebirge zwischen Trient, Bussano und Verona. Zeitschrift d. Ferdinandeum in Innsbruck. 1805,. 1867. — C. Schneller, Süd-Tirol nach s. geograph. elhnogräph. und geschichttich-po- Utichen Verhältnissen. Oester. Bevue 1867. I-1II Heft — Ant. Zingerle, Die deutschen Colo nien im Fersìnalhale nell’Almanacco' Herbstblumen. Innsbruck 1870. — Ignaz Zingerle, nel Periodico « Ans allen Welttheilen. ■» Feb

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 105 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
Sono millenni che la Fran cia è meta di migrazioni prove nienti da Oriente ed Occiden te, da nord e da sud. Greci, ro mani, franchi, longobardi, van dali, goti, bretoni, vichinghi, germani, arabi, polacchi, por toghesi (l'elenco potrebbe con tinuare a lungo) in diverse epo che storiche e per diverse ra gioni sono passati sul suolo francese, si sono fermati ed hanno contribuito a creare il paese che oggi conosciamo. As sodato che le migrazioni non sono una peculiarità della nostra epoca

ma un fatto vecchio di mil lenni, il mio obiettivo in questa sede è di parlare del fenomeno migrato rio dell'età contemporanea e di spie gare come sia stata organizzata la con vivenza tra culture diverse. , Avendo assunto la forma di uno sta to nazionale molto prima dell'Italia e della Germania, la Francia ha una tradizione di cen tralismo molto accentuato. „L'etat c'est moi" soleva dire il Re sole, oggi a cinque secoli di dis tanza Parigi continua ad essere il fulcro della vita del paese. Ciò non

significa che non esista no minoranze, il paese ne è pieno: baschi, cata lani, occitani, bretoni, tedeschi, italiani. Nel corso della storia lo stato centrale è però riusci to a vincere i poteri regionali e ad imporre la propria sovranità. Le cose cominciano a cambi are a partire dalla rivoluzione del 1789 quando con la pro clamazio ne della dichi arazione universa le dei diritti dell'uomo e del cittadino, la Francia di

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 106 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
principi che ancor oggi vengono considerati patrimonio comune di tutte le forze politiche dell'esagono, tanto delia destra quanto della sinistra. Le idee della rivoluzione si diffon deranno in tutto il mondo, in parti colare nelle colonie francesi, ed il principio deH'uguaglianza dei citta dini guiderà i rivoluzionari di molti paesi, dall'Africa all'America La tina. Il colonialismo francese dif ferisce notevolmente da quello britannico, se l'Inghilterra cer cherà di sfruttare a proprio van taggio

le strutture sociali e politi che già esistenti, la Francia inves tirà molto nella scuola puntando a creare una nuova classe di citta dini francesi. Ed. è proprio nelle scuole che verranno trasmesse le idee della rivoluzione e che ispi reranno i movimenti indipenden tisti protagonisti del processo di decolonizzazione. L'altro principio cardine della re pubblica è la laicità dello stato, da se coli è considerato patrimonio comune su tutto il territorio nazionale. La legge che regola il settore delle

associazioni senza scopo di lucro, chiese comprese, data 1901. Ad ispirare la normativa è il prin cipio della neutralità dello stato che non deve favorire né penalizzare alcuna confessione reli giosa. Tanto la destra quanto la sinistra france se hanno fatto proprio tale principio, tanto che proprio il partito di Chirac ha ideato la contes tatissima legge che proibisce il velo nelle scuo le. La promulgazione della legge ha suscitato un vespaio di polemiche che hanno diviso in due la società francese. Credo

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Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 164 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
la scintilla che mette a fuoco il mondo moderno.» Replica del relatore II problema posto dal Prof. Riidiger deirimportanza della provincia è eminentemente un problema di sociologia. Che la provincia sia attiva dipende nel maggior numero dei casi dal fatto che in provincia ci sono meno cervelli che nel capoiuogo e questi cervelli appoggiano in ogni caso le esigenze delle istituzioni importanti. Quando un genio nasce in una città di provincia ha un successo piü rapido che in un sobborgo viennese. II vero

volte piccoíe località che si conoscono solo perché hanno dato loro i na- tali. Questi artisti son diventati grandi quando vivevano nella provincia e prima ancora di andare nelle grandi città hanno contribuito ad un cambiamento del mondo, a distruggere la borghesia intesa nel sensa tradizionale. Come si puó spiegare it fatto che sorgano forze rivoluzio- narie nella provincia senza avere contatti con la vita delle grandi città? Anche gli scrittori e gli artisti di oggi trovano nella provincia

ed è stato anche il tema della mia dissertazione. Tuttavia una questione del genere è considerata dalla maggior parte degli storici come «nebulosa». Anche Ranke parla sol- tanto di «idee» e non di ideologie. In queste confluiscono filosofia e storia; ed è la prima ad avere la prevalenza. 106 ~

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Category:
Social sciences , Südtiroler Dorfbücher , Economy
Year:
1999
Proveis 1949 - 1999 : die sozioökonomische Entwicklung einer Berggemeinde am Deutschnonsberg
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Page 119 of 135
Author: Valorz, Karin / eingereicht von Karin Valorz
Place: Innsbruck
Physical description: 110 Bl. : Ill., graph. Darst.
Language: Deutsch
Notations: Innsbruck, Univ., Dipl.-Arb., 2000
Subject heading: g.Proveis ; z.Sozialgeschichte 1949-1999<br>g.Proveis ; s.Wirtschaft ; z.Geschichte 1949-1999
Location mark: III 174.932
Intern ID: 210583
caratteristiche strutturali delle aziende. Fase. 17. Provincia di Bolzano - Provinz Bozen (Dati provinciali e comunali). Roma 1972. ISTAT - Istituto generale di statistica, 4° Censimento generale dell’ agricoltura. 21 ottobre 1990. Fase, provinciali Bolzano - Bozen. ISTAT - Istituto centrale di statistica, IX Censimento generale della popolazione. 4 novembre 1951. Vol. I: Dati sommari per comune. Fase. 21. Provincia di Bolzano- Provinz Bozen. Roma 1955. ISTAT - Istituto generale di statistica, 10° Censimento

generale della popolazione. 15 ottobre 1961. Vol. III: Dati sommari per comune. Fase. 21. Provincia di Bolzano - Provinz Bozen. Roma 1964. ISTAT - Istituto generale di statistica, 11° Censimento generale della popolazione. 24 ottobre 1971. Vol. II: Dati per comune sulle caratteristiche strutturali della popolazione e delle abitazioni. Fase. 17. Provincia di Bolzano - Provinz Bozen. Roma 1973. ISTAT - Istituto generale di statistica, 12° Censimento generale della popolazione. 25 ottobre 1981. Vol

von Proveis. GESETZBUCH des Landes Südtirol. Edition 2/98 auf CD-ROM. GRÜNDUNGSAKT des Proveiser Sportvereins vom 15. Dezember 1985. ISTAT - Istituto centrale di statistica, 1° Censimento generale dell’ agricoltura. 15. aprile 1961. Vol. II: Dati sulle caratteristiche strutturali delle aziende. Fase. 21. Provincia di Bolzano - Provinz Bozen. Roma 1962. ISTAT - Istituto centrale di statistica, 2° Censimento generale delf agricoltura. 25 ottobre 1970. Vol. II: Dati pro- vinciali su alcune principali

. II: Dati sulle caratteristiche strutturali della popolazione e delle abitazioni. Fase. 21. Bolzano - Bozen. Roma 1983. LEADER Jahresstatistik (Tourismus). MELDEREGISTER der Gemeinde Proveis.

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Books
Category:
Law, Politics , Social sciences
Year:
1997
Individuo e rapporto comunitario nell'Europa alle soglie del terzo millennio : filosofia, storia, pedagogia, letteratura, sociologia ; atti del XXIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 6 - 8 maggio 1996
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Page 78 of 668
Author: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <23, 1996, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Place: Meran
Physical description: XX, 635 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Das¬ Individuum und die gemeinschaftlichen Beziehungen im Europa an der Schwelle des dritten Jahrtausends Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: s.Europäische Integration ; s.Jahrtausendwende ; f.Kongress ; g.Meran <1996> s.Jahrtausendwende ; s.Sozialer Wandel ; f.Kongress ; g.Meran <1996>
Location mark: II Z 759/23(1996)
Intern ID: 120377
dell’autonomia trentina, U.C.T., Trento 1996. 24) Pierluigi Angeli (Verbali del Consiglio provinciale di Trento, vol. 1979,1, p, 425 e passim, cit. da S. FABBRINI, L’autonomia tra partiti e istituzioni: individuazione delle problemati- che politiche, in 1948-1988. L’autonomia trentina:origini ed evoluzione fra storia e diritto, Atti sessione storica a cura di P. Schiera, Consiglio della Provincia autonoma di Trento, Tren- to 1989, pp. 125-126). 25) S. BENVENUTI, Storia del Trentino, Panorama, Trento 1995

, vol. I, pp. 273-74; cfr. anche G. MARTINA S.J., La chiesa nell’età dell’assolutismo, del liberalismo, del totalitarismo, vol. III, Morcelliana, Brescia 1984, p. 222: «...il Vaticano I non apri una nuova epoca nella storia della Chiesa, come aveva fatto il Tridentino, ma portó alle ultime conseguenze quelle tendenze che, presenti a Trento, per le circostanze storiche poco favorevoli non avevano ancora esercitato tutta la loro efficacia. II Vaticano I resta dunque in pieno nell’epoca posttri

, Ideali e prospettive storiche dal Partito popolare alla Democrazia cristia- na, Albignasego (Padova) 1990. 18) A. FAZIO, Razionalità economica e solidarietà, Laterza (il nocciolo, 21), Bari-Roma 1996, pp. X, 95. 19) Ilhd., p. 96. 20) Cfr. M. GARBARI, Vittorio de Riccabona (1844-1927). Problemi e aspetti del liberalismo trentino, Trento 1972, pp. 29-31,127-129 (Societàdi studi trentini di scienze storiche, Mono- grafie, vol. XXIV); A. STELLA, Trento, Bressanone, Trieste: sette secoli di autonomia

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 19 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
Immwrants, nota della redazione) ne abbiamo parlato, e l'idea ci è piaciuta. All'inizio, cioè a ottobre 2002, eravamo tre, quattro persone, e faceva mo le riunioni in un bar. Abbi amo registrato 1 associazione a Sì. Quando facevo il corso di italiano avevo amici e compa gni di classe di diversi paesi, ma ho visto che fuori dalla classe non c'è quel rap porto di amicizia. C'erano tan te associazioni, ma ognuna faceva le cose solo per la sua comunità. Allora ho detto "Facciamo qualcosa di nuovo, qualcosa

che non esiste già". Adesso siamo sedici paesi, con un nome inglese, "The Immig- rants". Questo nome è per tut- ti gli immigrati. C'è gente dell'America del Sud, dell'Asia, del Bangladesh, del Pakistan, del Peru, della Co lombia, della Polonia, della Russia, dell'India. In questi gi orni arriverà gente della Pales tina e dell'Afghanistan, ci han no contattato anche ragazzi della Bolivia, del Ghana, del Senegal. Ho detto "Venite, gu ardate, sentite cosa vogliamo fare, e se vi piace collaborate

!". Ancora non siamo iscritti all'albo d'associazione, ci vuo le un armo di attività. La quota attuale è di 10 euro all'anno, uno accesso siamo aO persone. Abbiamo fatto tre feste: una festa di inaugurazione, una per il giorno d'indipendenza della Colombia, e adesso questa fes ta per il giorno della madrelin gua. Il comune per quest'ultima ci ha dato la sala, prima abbiamo pagato dalle nostre tasche. L'idea era anche che dobbiamo conoscere le culture dei diver si paesi. Perché quando uno conosce una

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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 186 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
— 18G — si sia retta con gli ordini liberi che vigevano nelle citta lombarde della Lega, ordini liberi acquistati per le stesse cause e con gli stessi mezzi dei Comuni dell’alta Italia; come lo Statuto di Trento (1210, con riforme successive fino al 1528) abbia grande somiglianza nel civile e nel criminale con quello di Verona e di altre città della superiore e media Italia (*) ; come il libero allodio fosse oltremodo esteso nel Trentino e la proprietà oltremodo divisa; come anche il Comune

seguenti: Frapporti, Storia e con dizione del Trentino sollo la dominazione dei Goti, dei Franco-Dajoari e dei Longobardi. Trento, 1840. — Giuseppe Egger, Geschichte TiroVs. Innsbruck, 1872. — Alberti, Amali del Principato. — Malfatti, Gl'idiomi ecc. — Anche il Bonato diè gran peso, per la coloniz zazione del basso Trentino, alla supremazia dei conti del Tirolo, non che ai molti feudi dei signori bavaresi. — Ma quanto ai signori bavaresi ciò che resta assodato si restringe alla questione della nota

o in parte fosse un tempo tedesca la Valsngana, cioè la valle superiore del Brenta ; e può darsi che tale fosse anco una parte della valle dell’ Adige ad ostro di Trento, non foss’ altro per rimmediata vicinanza dei Cimbri veronesi ». —Ma il Gegani, chiuso dentro ilimiti di tre appendici di giornale, non ha potuto fornir prove dirette delle sue concessioni ; mentre da quello che noi si è detto fin qui o si,dovrà dire più. oltre risulta, che la Val d'Adige fino a Salurno e la Valsngana per tutta la parte

di Carlo Magno: il che ammette anche il Tomascheck, Die all. Slat., p. 101. — Anche lo Statuto di Koveredo è nella sostanza conforme a quello di Trento. ( 5 ) Si consultino a questo riguardo anche le opere seguenti: Francesco Felice Al berti (Principe-Vescovo di Trento) Annali del Principato , pubblicati da T. Gar, 1860. — Jnl. Ficker, Forschungen zur Reichs u. Iiechtsgesch. Italiens. — Hormayr, Geschichte Tirol's. — Malfatti, Degli idiomi, ecc. (’) Si consultino a questo proposito anche le opere

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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 187 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
in Trento e nel Trentino debba essere stata quella della contro-riforma, dal secolo XVII in poi, quando, per opera della politica di stato cattolica, l’influenza italiana invase i paesi tedeschi dell’ Austria e penetrò persino nella Corte di Vienna ( a ). — Ma su questo punto risponderò io pel Malfatti, che forse non ha creduto necessario ribattere un giudizio poco men che arbitrario, serven domi di un passo ùeW'Evagatorium del domenicano Felix Faber da Ulma, che si legge in appendice nello scritto

dalle seguenti parole dello stesso Faber : « Non sunt multi anni elapsi quod Theutonici in illa civitate erant hospites et pauci; nunc vero sunt cives et urbis rectores ». Questa seconda parte della nostra citazione prova infatti evidentemente che proprio nel quindicesimo secolo, per effetto della prepotenza dei conti del Tirolo, dei vescovi germanici e della casa d’Austria, i Tedeschi riuscirono a penetrare in Trento, sì da co stituire una certa parte della cittadinanza, ma non la maggiore, perchè

l’essere cittadini e rettori d’ una città per esterni appoggi non significa punto costituire la maggioranza della popolazione. — Quale conseguenza potè (') Gabriele Rosa, La Volcamonica. Breno, 1881. (’) Deutsche und Romanen in Süd-Tirol, in fine. f) Padre Beda Weber, Tirol und die Reformation. Innsbruck, 1844. — Hormayr, Ges- schichle Tirol's. (‘) Distinzione puramente etnografica, chè a Trento niuno mai conobbe la città alta e la bassa, topograficamente impossibili.

invece che il Trentino- sia divenuto italiano proprio dal secolo XY in poi, per opera dei Veneti e dei Lombardi che v’immigrarono! — Il Malfatti combatte trionfalmente anche questa ipotesi stramba, osservando che l’epoca suddetta fu anzi quella della maggior prepotenza germanica ; che le immi grazioni dei Veneti e dei Lombardi furono scarse, alla spicciolata e quasi circoscritte ai distretti che vennero nel quattrocento sotto la signoria di S.. Marco; che le migrazioni spontanee muovono

piuttosto dal monte alla pianura, non già da questa a quello, come provano Brescia, rinsanguata di continuo dai vicini Camuni e Triumpilini ('), e Milano e Vicenza e Udine ; che finalmente le non ricche valli trentine non potevano di certo attirare gli abitatori degli ubertosi campi dell’ alta Italia. E vero che lo Schneller nell’ultimo suo scritto ( a ) determina anche meglio la precedente sentenza, e opina che l’epoca più favorevole alla pre valenza dell’elemento italico e della nostra lingua volgare

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 81 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
il duro morso della politica liberista, dove le risorse naturali e culturali, ricchissime nel territorio, sono facile preda di grandi compagnie trans nazionali, ma dove la resistenza quotidi ana dei popoli indigeni é l'unica vera diga contro l'invasione dell'omologazione tar gata Coca Cola. In questo scenario dì lot ta si afferma il fenomeno migratorio die, da diligente figlio del sistema liberista, impone l'esilio e la criminalizzazione dell'esule. Dopo gli attentati dell'11 Settemb re, gli Stati

Uniti hanno inasprito e di molto la loro politica nei confronti dello straniero trasformandolo di per se in un poten ziale „terrorista". La paura stillata negli animi della gente permette e giustìfica il comporta mento congiunto del governo e delle grandi corporazioni che, in nome di una sicurezza na zionale sempre più indefinita e sempre più ri chiamata dai discorsi ufficiali, mantengono il legale la condizione del migrante. Così facendo impediscono che lo stesso aquisisca e goda dei diritti che

la criminalizzazione del fuggitivo, il fomento delle stesse cause che hanno portato alla migrazione, si sta oggi confrontando con un'altro modello che sorge dalla stessa terra chiapaneca. Il movimento zapatista fa della so lidarietà e della tradizione indigena i suoi pun ti di forza e risponde alle minacce di morte dei liberismo con un progetto di autonomia comu nitaria che risulta essere la possibile soluzione nei confronti di un barbaro mercato intemazio nale che fa della mancanza di regole la sua uni ca regola

violazioni ai diritti umani dei migranti, in re lata, cominciano anche prima di superare la frontiera, vedi tra gli altri il documento presentato alla Commissi one di Diritti Umani dell'ONU dalla Relatrice Speciale sg.ra Gabriiela Rodriguez Pizarro, E/CN.4/2002/94,15. feb. 2002 . 3 Bullettin of Atomic Scientist, Michael Flynn, 8-7-2002, vedi www.thebulletin.org 1 Foro Parlamentario Euro-Mexicauo sabre Migration , dichiarazione del presidente delia Commissione dei Diritti Umani del Senato della Repubblica

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 46 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
è die i criminali qui da noi piovano musica, teatro, computer... Per gli stranieri c'è poi un nuovo corso, che abbiamo chiamato „analisi dei bisogni e conoscenza del territorio". Di che si tratta? E' una specie di seminario in cui raccogliamo le informazi oni che eli stessi detenuti - extracomunitari ci danno sui bisogni, i disagi, le difficoltà che lo straniero trova arrivan do in Italia. Insieme a me lavorano a questo progetto il dottor Fernando Biague, psicologo della Guinea Bis- sau, un suo collega italiano

e un mediatore culturale dall'alto, come la sabbia del . : Sarah,,Non stupisce allora. : che di quest'isola, nel cuore della città si parli pochissi mo, Il carcere. non organizza : ,,conferenze stampa; le infor- delbarea magrebina, Driss Rashdaoui. Coi dati raccolti allestiremo uno studio sui fattori che portano lo stranie ro a finire in carcere. mozioni non escono e i gior- Certo. Una delle cause princi- nalisti non entrano, Per saperne qualcosa non resta b allora che affidarsi alla voce- di chi vi entra

, per lavoro, come Franca Berti, la psico ioga che si occupa di coordi nare le attività didattico- culturali del carcere. Dottoressa Berti quali sono le attività che organizza nel carcere di Bolzano? Abbiamo delle lezioni penile completamento della scuola dell'obbligo e dei corsi prò- A fessionali per diventare : ? A elettricisti e commis di cuci-;t pali è l'interruzione del percorso migratorio, causata : dalla mancanza di una casa o d.un lavoro. L'altro fattore è ? la loro visibilità, che rende

, alla quale il detenuto può essere destinato con l'introduzione della pena alternativa dell'affidamento ai servizi sociali. Poi abbiamo corsi di lingue, dall'italiano per stranieri, all'inglese e al tedesco finalizzato al patenti no. E poi ancora corsi di ri, ordinandoli da una ditta esterna. L'ignoranza delle nostre procedure giudiziarie può essere fonte d'angoscia per questi detenuti stranieri? Senz'altro. Il funzionamento : della: gilistigia è complicato '1; ancheijpep,noi, figuriamoci ;; per

20
Books
Category:
Social sciences
Year:
2009
Protestkultur.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2009, 1)
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Page 47 of 76
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 74 S. :Ill.
Language: Deutsch
Subject heading: s.Protest ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/54(2009),1
Intern ID: 511757
Quando la redazione di Skolast mi ha chiesto una riflessione sull’attuale situazione in cui versa l’Italia a proposito della perversa spira le che si avvita fra esplosioni di intolleranza razziale, minimizzazioni da parte dei media e involuzione sicuritaria della legislazione nei confronti degli stranieri, mi sono detto che sicuramente non sarebbe stato un problema scrivere un articolo sul tema, data l’abbon danza di fatti, narrazioni e commenti esisten ti in proposito. Al contrario, però

colpiti, in quanto anello debole della catena. Cerchiamo innanzitutto di sgombrare il cam po da un luogo comune che ultimamente si sente spesso ripetere, anche a mo’ di giustifi cazione: non è la recentissima crisi economi- co-finanziaria scoppiata nella seconda metà del 2008 il motore di questa tendenza, che invece è iniziata molto prima (si pensi ad esempio all’assalto al campo rom di Opera, in Lombardia, del 2006). In realtà, dal 2002 in poi (anno di approvazione della Bossi-Fi ni) la legislazione

, grosso modo, negli anni ’80) il governo del fenomeno è sempre stato tendenzialmente negato e ignorato, op pure considerato in maniera residuale. Ciò essenzialmente perché si tratta di un tema che, se considerato in termini realistici e po sitivi, cioè di gestione di un fenomeno fina lizzata all’obiettivo della coesione sociale, risulta poco fruttuoso in termini politici ed elettorali. Al contrario, se lo si trasforma in una questione di sicurezza, di tutela del citta dino autoctono rispetto alla

, neppure a livello co munale? Si tratta di “un deficit di democrazia che lede il principio del suffragio universa le”, come ha di recente affermato Pietro Sol dini, responsabile immigrazione della CGIL, una regola che mette in discussione la qualità stessa della nostra democrazia rappresentati va, soprattutto al confronto con altri Paesi europei (Paesi Bassi, Belgio, Danimarca, Spagna, Regno Unito, Irlanda, Svezia, Un gheria, solo per citarne alcuni) dove gli stra nieri non comunitari godono da decenni

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