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Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 42 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
chiudono e il corpo diplomati co viene rimpatriato. A salvare dall'intemamento la popolazione italiana sarà la commissione Tolan. La motivazione ufficiale dello sconto fatto alla popolazione italiana è una vera assurdità: italiani e tedeschi essendo di razza caucasico hanno facce che permettono di distinguere i buoni dai cattivi, al contrario dei giapponesi. Tutto cambia però nell'ottobre del '42, quando il ministro della giustizia Biddle annuncia: „Gli italiani non sono più nemici". „Riprendete le vie

ranza si fa più costoso e le „rondinelle", i brac cianti stagionali, spariscono. Gli stati dell'America Latina restano comunque quelli in cui gli italiani si integrano meglio e dove pos sono raggiungere i vertici della scala sociale. Le relazioni diplomatiche fra Italia e Argentina si sono nei frattempo incrinate, dato che questa ha aderito alle sanzioni che la Società delle na zioni ha affibbiato a Mussolini per l'invasione dell'Etiopia. Con la seconda guerra mondiale l'Italia finirà per

trovarsi sul fronte opposto a quello di tutti questi paesi latino-americani. Con il regime fascista l'indifferenza della poli tica nei confronti del fenomeno migratorio si trasforma in sfacciata negazione. Nei fatti però Mussolini si interesserà del fenomeno più dei suoi predecessori e sostituirà il loro laissez faire con una strategia di emigrazione pilotata. Uno dei suoi strumenti sarà l'Icle, Istituto di credito per il lavoro italiano all'estero. Tutto questo però ad una condizione: „bisogna abolire

del mondo". Con questo in vito del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi riparte nel dopoguerra il flusso migra torio italiano. Dalle sue parole traspare l'idea dell'emigrazione come rimedio alla povertà e soprattutto alla disoccupazione a lungo termi ne del dopoguerra. A non avere un posto è il 6,7% della forza lavoro in Lombardia, i'8,4% in Veneto e un'uguale percentuale nel Friuli Ve nezia Giulia. La popolazione migrante si indirizzerà verso il Canada, l'Australia' e alcuni paesi europei

i confini solo con un contratto di lavoro in mano. I numeri sono nuovamente impressionanti: dal '46 al '72 lasciano l'Italia sette milioni di perso ne. Ancora una volta gli italiani all'estero finan ziano lo sviluppo, in questo caso il boom, eco nomico del proprio paese. L'ondata continua fino al '70. Poi ci sarà un altro brusco calo e solo cinque anni dopo i rimpatri supereranno gli espatri. Curiosamente il '75 è proprio Tanno della 1° Conferenza nazionale sull'emigrazione. Ancora una volta la politica

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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 185 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
pubblicazioni. Basta leggere gl 'Idiomi nel Trentino e l’Etnologia trentina per con vincersi che Trento è stata sempre italiana, che sempre popolate d’Italiani furono le valli del Sarca, del Chiese, del Noce, la valle inferiore dell’Adige da Trento in giìi, la Val Sugana inferiore, e in massima parte anche la valle dell’Avisio ('). — Basta leggere dello stesso Malfatti 11 libro della cittadinanza di Trento e / confini del Principato di Trento nell’Archivio storico per Trieste, l’Istria e il Trentino (febbr

. 1882, gennaio 1883) e con fortare questa lettura con quella dei Monum, Eccl. Trid. del padre Benedetto Bonelli (*) (1765), dello Statuto dei Battuti di Trento (’), non che della Biblioteca trentina pubblicata da Tommaso Gar l’anno 1858 (Gar, Pref. agli Statuti di Trento — Barone Giangiacomo Cresseri, Ricerche storiche sul ma gistrato consolare di Trento), per vedere come sia stata costante la prevalenza dei Latini sui Tedeschi, dell’idioma italico sul germanico in Trento e nella maggior parte del

Trentino ; come il regno italico sotto i Franchi compren desse anche il Comitato di Trento ( 4 ); come Trento fra l’XI e il XII secolo (') Io mi discostai dal Malfatti solo in questo, che diedi assai maggiore importanza all’elemento tedesco che un tempo si distese dai Mócheni ai VII ed ai XIII Comuni. Egli invece se ne sbriga con poche parole e non entra nella questione delle origini. (’)' Veggasi dello stesso Bonelli, Notizie storico-critiche della chiesa di Trento, 1760-62. Il Malfatti trae pure non

Per quel che riguarda Trento e il Trentino e l’origine dei dialetti ita liani che quivi si parlano, abbiamo da una parte il prof. Tomascheck di Vienna nel Commentario agli Statuti di Trento ( Die ältesten Statuten der Stadt und des Bisthums Trient in d. Archiv, f. Kunde Österreich. Geschichts- quellen he’rausgegeben von d. k. Akad. der Wissenschaften T. XXVI, pi 67-228, Vienna 1861), il prof. Schneller (1° Deutsche und Romanen in Süd-Tirol. 1877 — 2° Die Romanischen Volksmundarten in Süd-Tirol

lieve profitto dal Codex Wangianus ed. da Rod. Kink. Vienna, 1852 (Fontes revura Austriacarum). - ( 3 ) Lo Statuto dei Battuti di Trento'fu pubblicato nel 1881 dallo stesso Schneller, che ne trovò due testi nell’Archivio della Luogotenenza d’Innsbruck. Un saggio di quello Statuto offre il Malfatti nell’Archivio storico per Trieste ecc. maggioT882 a p. 397 e segg. Il documento, forse una traduzione, appartiene al 1340, ed è redatto in un dialetto, che si discosta ben poco dal presente. (’) Vedi

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Books
Category:
Social sciences
Year:
1886
¬Die¬ Nationalitäten in Tirol und die wechselnden Schicksale ihrer Verbreitung.- (Forschungen zur deutschen Landes- und Volkskunde ; Bd. 1, H. 7)
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Page 14 of 94
Author: Bidermann, Hermann Ignaz / von H. I. Bidermann
Place: Stuttgart
Publisher: Engelhorn
Physical description: 87 S.
Language: Deutsch
Notations: Literaturverz. S. 10 - 13
Subject heading: g.Tirol ; s.Nationalität
Location mark: D II 103.215 ; II 103.215 ; II A-17.034
Intern ID: 130343
. - critiche intorno al M. Àdelpreto vescovo. Vol.. I, IL Trento 1760 a. 1761. 15. Bonelli, Benedetto, Notizie istor.-critiche della Chiesa di Trento. (Fortsetzung des vorhergehenden Werkes, als dessen Volume III parte prima es be zeichnet ist.) Trento 17-62. 16. Bonelli, Benedetto, Monumenta Ecclesiae Tridentinae, (Schluss des Werkes,. statt in ital. Sprache in lateinischer verfasst.) Trento 1765. 17. Bottéa, Tommaso Vigilio, Cronaca di Folgaria, Trento 1860, Monauni. 18. „ „ r Memorie di Pergine e del

Perginese. Trento 1880, Monauni. 19. Campelì, Ulrich, Zwei Bücher rhätischer Geschichte. Erstes Buch: Topogr. Beschreibung von Hohenrhätien, deutsch von Konradin von Mohr. Chur 1851. 20- Chiusole, Adamo, Notizie della Valle Lagarina. Verona 1787. 21. Dahlke, G., Deutsche Ansiedlungen in Welschtirol. Deutsche Warte 1874 VI. Bd., S. 193 ff. 22. Egger, Dr. Joseph, Die Tiroler und Vorarlberger. Wien u. Teschen 1882. 23. Faber, Felis, Evagatorium in Terrae Sanctae etc. Peregrinationem. Biblioth. d. litter

. Ver, zu Stuttgart, II. Bd., 1843. 24. FIlos ; Francesco, Sopra qualche punto della storia trentina Discorsi. Rove reto 1839, Marchesini, 25. Gar, Tommaso, Episodio del medio evo Trentino. Trento 1856, Monauni. (Betrifft die altdeutschen Ansiedlungen um Pergine.) 26. (Gar, Tommaso) Calendario Trentino per l'anno 1854. Trento, Monauni. 27. Gehre, Dr. M., Aus Südtirol. Chemnitzer Tagblatt 1882, zweite Beil., Nr. 217, 227, 231, 239- 28. Gimmer, E., Deutsche im Nonsberge. Amtbors Alpenfreund IX, 1878

11] Die Nationalitäten in Tirol etc. 399 ,10. Benvenuti, Luigi, La Cronaca di Folgaria e le Memorie di Pergine e del Perginese del Decano Don Tommaso Y. Bottéa. Trento 1881. 11. Bidermann, Herrn. Ign., Die Italiener im tirolischen Provinzialverbande. Inns bruck 1874, Wagner. 12. Bidermann, Herrn. Ign., Die Romanen und ihre Verbreitung in Oesterreich. Graz 1877. 13. Bidermann, Herrn. Ign., Slavenreste in Tirol. Slawische Blätter, Wien 1865. 1. Heft. 14. Bonelli, Benedetto, Notizie istor

, S. 130-142. 29. Gnesotti, Cipriano, Memorie per servire alla storia delle Giudicane. Trento 1786. 80. Haller, Jos. Th., Das k. k. Landgericht Enneberg in Tirol. Beitr. f. Gesch., Statist, etc. von Tirol u. Vorarlb., VI. Bd., 1831. 31. (Dr. Hedinger?) Aus den Bergen an der deutschen Sprachgrenze in Südtirol. Stuttgart .1880. 32. H(ellwald), F(riedrich) v., Die Bhäto-Romanen. Ausland, 45. Jahrg., 1872, Nr. 3 u. 4. 33. Hormäyr, Jos. Frhr. v., Geschichte der gefürsteten Grafschaft Tirol. I. Teil

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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1901
Land und Leute.- (Deutsche Sprachinseln in Südtirol und Oberitalien ; 1)
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Page 15 of 113
Author: Bass, Alfred
Place: Leipzig
Publisher: Verl. Dt. Zukunft
Physical description: VIII, 104 S. : Ill., Kt.
Language: Deutsch
Location mark: II 102.732
Intern ID: 181358
, Bürgermeister von Trient, und sein Freund der Domherr Francesco Tecini, Dechant von Pergine, lassen die Deutschen der erwähnten Sprachinseln von Alemannen abstammen, die nach der Nie derlage durch Chlodevech im Jahre 496 bei Theuderich von Verona (Dietrich von Bern) Schutz und Aufnahme fanden und in den Alpengebieten als Grenz markbewohner angesiedelt wurden. (S. Don Franc. Tecini: Dissertazione in terne alle Popolazioni alpine tedesche del Tixolo Meridionale e dello stato Yeneto, Trento 1860

. — B. von Giovanelli: Deik Origine dei Sette e Tre- dici Cornuni e d’altre Populazioni Alemanne abitanti fra 1’Adige e la Brenta nel Tentino, nel Yeronese e nel Yicentino, Trento. 1826.) Rudolf Kink (Codex Wangianus Urkunde No. 132 S. 304, V ien 1852) nimmt für die ganzen Sporaden keine besondere Ansiedelung an, sondern hält die heutigen Sprachinseln für Überreste aus der Zeit, wo Südtirol überhaupt noch von deutschen Völkerschaften besiedelt war. Am einfachsten und bün digsten ist der Ausspruch des Geistlichen

Bonato in seinem "Werke Storia dei Sette Cornuni Padova, 1857/93, er sagt darin: „Die Bewohner "dieser Sprachinseln stammen eben von Deutschen ah." Freiherr von Attlinayr ver zichtet auf eine Zurückführung der Sprachinseln und teilt die Mundart der Sette Cornuni nur dem baierischen Sprachgebiete zu. (Zeitschr. des Ferdi nandeums zu Innsbruck 1865/67.) Tecinis Nachfolger, Don Tommaso Botteä, verlegt in seinem Memorie di Pergine (Trento 1890) die Ansiedlung der Fersenthaler in das 11./12. Jahr hundert

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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 191 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
secolo e non ha che fare per nulla col dialetto cimbrico: che, dovendosi dirigere a un imperatore germanico, i Tesinesi avranno creduto conveniente servirsi della lingua tedesca (“) : che nel brano riportato dallo Schneller i Tesinesi si dichiarano fedeli e obbedienti servi della casa (') Cfr. Cap. Vili. — Vedi pure. F. Zambra, Alcune osservazioni grammaticali sopra un'aulica memoria dell'ordine dei Crociferi in Trento. — Programma dell’i. r. Ginnasio superiore di Trento, 1881

-82. ( ! ) V. specialmente Elnograf. Trent, p. 45. (*) Degli idiomi ecc., p. 42. ( 4 ) Schneller, Die Deutsche in Süd-Tirol, p. 381, col. 2, nota 1. ( 5 ) Anche i consoli e i cittadini di Trento scrissero in tedesco ai Duchi d’Austria fino a Sigismondo. Lo attesta il Bidermann, riferendo queste parole d’un consigliere di Stato di Maria Teresa, che si conservano in un manoscritto della Biblioteca tirolese d’Innsbruck. « Consules et cives Tridentini scripserunt ad Duces Austriae germanice usque ad Sigismun- « dum

perchè egli ha taciuto di Trento ribelle al ghibellino Ecelino da Romano ? di Trento che chiuse le porte in faccia ad Enrico figlio di Federico II nel 1226, mentre il vescovo parteggiava por l’imperatore? di Trento che insorse al principio del secolo XV, per istigazione di Rodolfo Bellenzani, contro il suo vescovo Giorgio I Liechtenstein v. Nicolsberg, barone austriaco, e lo rinchiuse nella torre Wanga ? E questo sia detto per la storia ; che per quel che riguarda l’esame dei documenti

, e lo studio della natura e della formazione del dialetto trentino, le ragioni del Malfatti sono così incalzanti, che ce n’è quanto basta (‘). — Solo mi sarebbe piaciuto che l’egregio professore, come ha vittoriosamente rintuzzate le sentenze dello Schneller e del Bidermann intorno alla Valsugana inferiore ( 5 ), così pure avesse ribattuti i giudizi del piimo intorno alla vicina valle di Tesino, sulla sinistra del Brenta. Capisco che le conchiusioni, a cui giunge il Malfatti intorno all’indole e aH’origine

dei dialetti del Trentino, val gono anche per la valle suddetta ( 3 ) ; ma dappoiché il sig. Schneller mette in campo per esse degli argomenti speciali, panni necessario confutare anche questi. Il sig. Schneller ricorre, secondo il solito, con molta soddisfazione, al l’autorità degl’italiani Dal Pozzo e Bonato, i quali assicurano che gli abitanti della valle di Tesino una volta erano Cimbri. Ma il Bonato e il Dal Pozzo non recarono solidi argomenti, e desunsero la loro ipotesi dalla foggia del

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Books
Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Social sciences
Year:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Page 446 of 598
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Place: Meran
Physical description: LXI, 532 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Location mark: II Z 759/8(1967)
Intern ID: 116764
sociale. II sociologo della conoscenza accetta dunque le proposizioni che gli si offrono, non secondo il contenuto che vogliono esprimere, ma come espressioni del loro sfondo sociale, per dissolverli e distrug- gerli proprio a causa di questa riduzione. Nella letteratura francese ufficiale ci si serve di un termine molto espressivo parlando di un « dégonfler les soi-disant explications ». Quando p. e. il sociologo della conoscenza affronta il Kantismo questo non lo interessa come problema filosofico

confessione ineliminabile fra il sistema di valori di un certo periodo e la situazione storico-economica di esso. In origine si tratta solo di ideologie particolari e si cerca di provare che le illusioni e gli errori sono condizionati dalla società inserita in un certo periodo storico. Ma, dal momento in cui si comincia a supporre che non solo gli errori, ma anche le stesse verità sono causate e condizionate dalla società e dalla storia, suona l'ora della nascita della cosiddetta sociologia del

- la conoscenza. Nell'ambito della lingua tedesca, fu Carlo Mannheim che sotto- lineó la problematica « sui generis » della sociologia della conoscenza nel suo fondamentale volume « Ideologia ed Utopia» (13). II Mannheim opina che solo l’idea della possibilità di una cono- scenza erronea in sé fu fatale per il concetto della ideologia totale. Disse che con il nascere di una formulazione generale del concetto della ideologia totale, la dottrina delle ideologie fece nascere la sociologia della conoscenza

. Mentre il concetto del- l'ideologia particolare si limitava a considerare come ideologie solo una parte delle asserzioni avversarie, il concetto dell’ideologia totale mise in dubbio tutta la concezione del mondo e della vita professata dall'avversario, ivi incluso il suo apparato delle proprie categorie. In questo senso Roberto Merton colloca «la rivoluzione coper- nicana» — l'espressione è sua — della sociologia della conoscenza nell'ipotesi che non solamente l'errore o l’illusione oppure una cre

- denza avventata e quindi non documentata, ma fin la stessa scoperta delle verità sia condizionata dalla società e dalla storia. Fra i volumi meno conosciuti bisogna mettere in rilievo il libro di Ernesto Grünwald « II problema della sociologia della conoscen- za», Vienna 1934 (14), che puó considerarsi un'opera che conserva anche a distanza di decenni dalla sua pubblicazione un valore attuale e che rimane uno dei contributi piü rilevanti e significativi nel campo scientifico che si occupa di questa

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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 12 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
. und März-Heft. 1872. — ; Delitsch Otto, Ein Be such bei deh deutschen Gemeinden des Fersinathales in der Zeitsch. Aus allen Welttheilen, 1875 ;— L. Benvenuti, La cronaca di Folgaria c le memorie di Pergine e del Perginese dd sig. Decano D. T. Botte a con riguardo speciale all'origine dei Mócheni. Trento 1881 (Estratto dalla Gazzetta ufficiale di Trento). ' ( 5 ) Per Yignola v. Montebello, Perini, Bergmann, Ant. Zingerle, Bidermann, Schnel ler.— Per St. Sebastian, Folgereit e Luserna v. Bergmann

Brenta, non lungi da Pergine, un gruppo di villaggi abitati da una gente tedesca detta dei Mócheni '(Aichlait-Roveda, Gereut-Frassilongo, Floruz o Florauz-Fievozzo, e Palai-Palù) (’); presso Pergine, all’uscita della valle del Fersina, Yignola, ch’è come un seguito del gruppo dei Mócheni; sopra le sorgenti dell'Astico, a oriente di. Rovereto, St. Sebastian, e accanto adesso 1’ angusta valle di Folgereit (Folgaria) ; a tre ore da St. Sebastian, verso levante, aH’orlo d’un altipiano, Luserna

. Cotesto altipiano è quello dei Sette Comuni e spetta al regno italico. Soltanto il comune di Luserna, che non è dei sette, appartiene in esso al Trentino ( 2 ). Questi sono i comuni tedeschi del Tiralo italiano; ma si debbono ag giungere ad essi tutti quei luoghi, nei quali è provato che un tempo pre valeva l’elemento germanico ( 3 ). Erano tedeschi i comuni Nave S. Rocco, Grumo, Mezzotedesco (Deutsch metz) e Rovere della Luna (Eichholz) sulla riva destra, Lavis, Faedo e St. Mi chael sulla sinistra

riva dell’Adige ( 4 ). Si udiva parlar tedesco a Cafless (Cavà- lese) e in qualche.altro comune nella valle dell’Avisio ( 5 ) ; in tutta la valle e nella regione montuosa di Pine tra Pergine e la 'Val Cembra ( c ); nel comune stesso di Pergine e nelle sue vicinanze ( 7 ); presso il lago di Caldonazzo, a (') Schneller, Bidermann, opp. cit. — Montebello, Notizie sloriche e topografiche della Valsugana. Bovereto 1792.— Francesco Stefano dei Bartolomei, Cenni intorno al carattere, ai costumi

e alle usanze dd popolo perginese, diretti nel 1811 al Prefetto del Dipartimento ddCalto Adige. — Monsignor Francesco de’ Tecìni da Pergine, Disseriazione intorno alle popolazioni alpine tedesche del Tinto meridionale e dello Sialo vene! o, scritta nel 1S21 e stampata a spese del Comune di Pergine nel 1860. — Perini, Statistica del Treniino (Trento 1852) alla parola Pergine. — I. Bergmann, Einleitung zu Schmeller's cimbrischem Wörter buche (vedi pag. 14 nota 1). — Don Tommaso Buttea, Cronaca di Folgaria

9
Books
Category:
Social sciences
Year:
2009
Protestkultur.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2009, 1)
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Page 50 of 76
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 74 S. :Ill.
Language: Deutsch
Subject heading: s.Protest ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/54(2009),1
Intern ID: 511757
dio di proposta, non è difficile constatare che alcuni suoi punti sono stati direttamente ri presi dal legislatore provinciale nella riforma della disciplina dell’edilizia abitativa provin ciale. Conclusioni e pros pettive future Come si vede, anche in Sudtirolo non man cano segnali capaci di destare una certa pre occupazione. Al di là di questa, che, come si è visto, rappresenta una tendenza generale sia a livello nazionale che intemazionale, in alcuni casi la reazione della società civile

e di alcuni esponenti politici (nonché della ma gistratura) è riuscita a fermare (almeno per il momento) i tentativi più scoperti di creare un “allarme sicurezza” attorno ad alcuni episodi di cronaca. E’ quindi positivo che la giunta comunale che governa la città di Bolzano ab bia finora resistito alle pressioni di chi pre tende di risolvere con un’ordinanza di tipo repressivo la presenza di alcuni stranieri che chiedono l’elemosina per le vie del centro cittadino, come pure positiva è la sentenza emessa

per i diritti dei Senza Voce), creata con l’obiettivo principale di in formare e sensibilizzare l’opinione pubblica locale sui temi legati all’immigrazione, ma anche di denunciare episodi di razzismo e xenofobia, fornendo assistenza alle vittime. La Rete, nata sull’onda dell’opposizione al pacchetto sicurezza, ha già promosso un’ini ziativa pubblica a Bolzano, proprio sul tema della nuova legislazione nazionale, e ha atti vamente partecipato alla manifestazione del 25 aprile scorso. Un segnale

importante, con il quale si ribadisce il diritto/dovere degli stranieri di entrare a pieno titolo in tutti gli aspetti della vita pubblica nazionale e loca le. Non a caso un’iniziativa dal basso come la Rete nasce in un periodo di difficoltà econo mica, in cui la crisi occupazionale (che, se colpisce in primo luogo gli stranieri, si fa ov viamente sentire pesantemente anche sui cit tadini italiani) può facilmente scatenare guerre tra poveri e disgregare il già fragile tessuto sociale locale. L’aspetto

forse più in novativo della Rete è proprio il fatto che l’iniziativa è partita da un gruppo di cittadini stranieri, cui si sono poi affiancati diversi au toctoni. Anche qui registriamo quindi una significativa inversione di tendenza rispetto alle molte organizzazioni per i diritti degli stranieri, di fatto monopolizzate da cittadini italiani. Iniziative come quelle della Rete (che, fra l’altro, già vanta solidi contatti con organiz zazioni anti-razziste a livello nazionale) la sciano indubbiamente

10
Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 105 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
Sono millenni che la Fran cia è meta di migrazioni prove nienti da Oriente ed Occiden te, da nord e da sud. Greci, ro mani, franchi, longobardi, van dali, goti, bretoni, vichinghi, germani, arabi, polacchi, por toghesi (l'elenco potrebbe con tinuare a lungo) in diverse epo che storiche e per diverse ra gioni sono passati sul suolo francese, si sono fermati ed hanno contribuito a creare il paese che oggi conosciamo. As sodato che le migrazioni non sono una peculiarità della nostra epoca

ma un fatto vecchio di mil lenni, il mio obiettivo in questa sede è di parlare del fenomeno migrato rio dell'età contemporanea e di spie gare come sia stata organizzata la con vivenza tra culture diverse. , Avendo assunto la forma di uno sta to nazionale molto prima dell'Italia e della Germania, la Francia ha una tradizione di cen tralismo molto accentuato. „L'etat c'est moi" soleva dire il Re sole, oggi a cinque secoli di dis tanza Parigi continua ad essere il fulcro della vita del paese. Ciò non

significa che non esista no minoranze, il paese ne è pieno: baschi, cata lani, occitani, bretoni, tedeschi, italiani. Nel corso della storia lo stato centrale è però riusci to a vincere i poteri regionali e ad imporre la propria sovranità. Le cose cominciano a cambi are a partire dalla rivoluzione del 1789 quando con la pro clamazio ne della dichi arazione universa le dei diritti dell'uomo e del cittadino, la Francia di

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 106 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
principi che ancor oggi vengono considerati patrimonio comune di tutte le forze politiche dell'esagono, tanto delia destra quanto della sinistra. Le idee della rivoluzione si diffon deranno in tutto il mondo, in parti colare nelle colonie francesi, ed il principio deH'uguaglianza dei citta dini guiderà i rivoluzionari di molti paesi, dall'Africa all'America La tina. Il colonialismo francese dif ferisce notevolmente da quello britannico, se l'Inghilterra cer cherà di sfruttare a proprio van taggio

le strutture sociali e politi che già esistenti, la Francia inves tirà molto nella scuola puntando a creare una nuova classe di citta dini francesi. Ed. è proprio nelle scuole che verranno trasmesse le idee della rivoluzione e che ispi reranno i movimenti indipenden tisti protagonisti del processo di decolonizzazione. L'altro principio cardine della re pubblica è la laicità dello stato, da se coli è considerato patrimonio comune su tutto il territorio nazionale. La legge che regola il settore delle

associazioni senza scopo di lucro, chiese comprese, data 1901. Ad ispirare la normativa è il prin cipio della neutralità dello stato che non deve favorire né penalizzare alcuna confessione reli giosa. Tanto la destra quanto la sinistra france se hanno fatto proprio tale principio, tanto che proprio il partito di Chirac ha ideato la contes tatissima legge che proibisce il velo nelle scuo le. La promulgazione della legge ha suscitato un vespaio di polemiche che hanno diviso in due la società francese. Credo

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 19 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
Immwrants, nota della redazione) ne abbiamo parlato, e l'idea ci è piaciuta. All'inizio, cioè a ottobre 2002, eravamo tre, quattro persone, e faceva mo le riunioni in un bar. Abbi amo registrato 1 associazione a Sì. Quando facevo il corso di italiano avevo amici e compa gni di classe di diversi paesi, ma ho visto che fuori dalla classe non c'è quel rap porto di amicizia. C'erano tan te associazioni, ma ognuna faceva le cose solo per la sua comunità. Allora ho detto "Facciamo qualcosa di nuovo, qualcosa

che non esiste già". Adesso siamo sedici paesi, con un nome inglese, "The Immig- rants". Questo nome è per tut- ti gli immigrati. C'è gente dell'America del Sud, dell'Asia, del Bangladesh, del Pakistan, del Peru, della Co lombia, della Polonia, della Russia, dell'India. In questi gi orni arriverà gente della Pales tina e dell'Afghanistan, ci han no contattato anche ragazzi della Bolivia, del Ghana, del Senegal. Ho detto "Venite, gu ardate, sentite cosa vogliamo fare, e se vi piace collaborate

!". Ancora non siamo iscritti all'albo d'associazione, ci vuo le un armo di attività. La quota attuale è di 10 euro all'anno, uno accesso siamo aO persone. Abbiamo fatto tre feste: una festa di inaugurazione, una per il giorno d'indipendenza della Colombia, e adesso questa fes ta per il giorno della madrelin gua. Il comune per quest'ultima ci ha dato la sala, prima abbiamo pagato dalle nostre tasche. L'idea era anche che dobbiamo conoscere le culture dei diver si paesi. Perché quando uno conosce una

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2009
Protestkultur.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2009, 1)
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Page 48 of 76
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 74 S. :Ill.
Language: Deutsch
Subject heading: s.Protest ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/54(2009),1
Intern ID: 511757
concreti segnali di apertura, quello che inve ce ci piove addosso è il cd. pacchetto sicurez za, oggetto negli ultimi mesi di un costante gioco al rialzo fatto di successive proposte di emendamento volte ad inasprirlo sempre più (e a guadagnare facili consensi, parlando alla pancia della gente). Molto è stato già detto sul pacchetto sicurezza e sulle sue norme più odiose, dall’introduzione del reato di immi grazione, alla denuncia degli irregolari da parte del personale sanitario, alhallungamen

e sull’allungamento del le pennanenza nei CIE. Ancora in forse l’abolizione del divieto di denunciare gli im migrati irregolari da parte del personale sani tario. E’possibile che si tratti solo di “inci denti di percorso”, che ad ogni modo fanno ben sperare, sia sull’esistenza di un’opposi zione, sia sulla scarsa disponibilità della maggioranza di governo a seguire il delirio sicuritario della sua ala più oltranzista. Que sta involuzione dell’Italia non è passata inos servata all’estero, e diversi organismi inter

intolleranza, violenza e discrimi nazione nei confronti della popolazione im migrata, soprattutto dei Rom di origine rumena” 2 . Oltre all’ OIL, anche il Consiglio d’Europa esprime la sua preoccupazione sul la maniera in cui il nostro paese gestisce le politiche migratorie e sull’ampio spazio che lascia alle manifestazioni di razzismo. “No nostante siano stati compiuti degli sforzi - afferma il commissario ai diritti umani Ham- marberg - permangono preoccupazioni per quanto riguarda la situazione dei rom

, le po litiche e le pratiche in materia di immigrazio ne e il mancato rispetto dei provvedimenti provvisori vincolanti richiesti dalla Corte eu ropea dei diritti dell’uomo”. “Le autorità - ha aggiunto - dovrebbero condannare più fermamente ogni manifestazione di razzismo o di intolleranza e garantire l’effettiva appli cazione della legislazione anti discriminazione” 3 . La situazione in Sudtirolo 2 Rapporto del Comitato di esperti sull'applicazione delle Convenzioni e Racco mandazioni, Organizzazione

. Al di là di questo, però, anche qui da noi non mancano i segna li di insofferenza verso una reale integrazio ne degli stranieri nella nostra società locale, e le tendenze a privilegiare il modello della cd. “integrazione subalterna”. Per quanto riguarda il panorama legislativo, la provincia autonoma di Bolzano è l’unico ente territoriale italiano a non essersi ancora dotato di una legge provinciale sull’integra zione dei cittadini stranieri, prevista fra l’al tro dalla legislazione nazionale. A questo proposito

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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 186 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
— 18G — si sia retta con gli ordini liberi che vigevano nelle citta lombarde della Lega, ordini liberi acquistati per le stesse cause e con gli stessi mezzi dei Comuni dell’alta Italia; come lo Statuto di Trento (1210, con riforme successive fino al 1528) abbia grande somiglianza nel civile e nel criminale con quello di Verona e di altre città della superiore e media Italia (*) ; come il libero allodio fosse oltremodo esteso nel Trentino e la proprietà oltremodo divisa; come anche il Comune

seguenti: Frapporti, Storia e con dizione del Trentino sollo la dominazione dei Goti, dei Franco-Dajoari e dei Longobardi. Trento, 1840. — Giuseppe Egger, Geschichte TiroVs. Innsbruck, 1872. — Alberti, Amali del Principato. — Malfatti, Gl'idiomi ecc. — Anche il Bonato diè gran peso, per la coloniz zazione del basso Trentino, alla supremazia dei conti del Tirolo, non che ai molti feudi dei signori bavaresi. — Ma quanto ai signori bavaresi ciò che resta assodato si restringe alla questione della nota

o in parte fosse un tempo tedesca la Valsngana, cioè la valle superiore del Brenta ; e può darsi che tale fosse anco una parte della valle dell’ Adige ad ostro di Trento, non foss’ altro per rimmediata vicinanza dei Cimbri veronesi ». —Ma il Gegani, chiuso dentro ilimiti di tre appendici di giornale, non ha potuto fornir prove dirette delle sue concessioni ; mentre da quello che noi si è detto fin qui o si,dovrà dire più. oltre risulta, che la Val d'Adige fino a Salurno e la Valsngana per tutta la parte

di Carlo Magno: il che ammette anche il Tomascheck, Die all. Slat., p. 101. — Anche lo Statuto di Koveredo è nella sostanza conforme a quello di Trento. ( 5 ) Si consultino a questo riguardo anche le opere seguenti: Francesco Felice Al berti (Principe-Vescovo di Trento) Annali del Principato , pubblicati da T. Gar, 1860. — Jnl. Ficker, Forschungen zur Reichs u. Iiechtsgesch. Italiens. — Hormayr, Geschichte Tirol's. — Malfatti, Degli idiomi, ecc. (’) Si consultino a questo proposito anche le opere

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Books
Category:
Social sciences , Linguistics
Year:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Page 187 of 254
Author: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Place: Roma
Publisher: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Physical description: 252 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Location mark: III A-14.025
Intern ID: 103499
in Trento e nel Trentino debba essere stata quella della contro-riforma, dal secolo XVII in poi, quando, per opera della politica di stato cattolica, l’influenza italiana invase i paesi tedeschi dell’ Austria e penetrò persino nella Corte di Vienna ( a ). — Ma su questo punto risponderò io pel Malfatti, che forse non ha creduto necessario ribattere un giudizio poco men che arbitrario, serven domi di un passo ùeW'Evagatorium del domenicano Felix Faber da Ulma, che si legge in appendice nello scritto

dalle seguenti parole dello stesso Faber : « Non sunt multi anni elapsi quod Theutonici in illa civitate erant hospites et pauci; nunc vero sunt cives et urbis rectores ». Questa seconda parte della nostra citazione prova infatti evidentemente che proprio nel quindicesimo secolo, per effetto della prepotenza dei conti del Tirolo, dei vescovi germanici e della casa d’Austria, i Tedeschi riuscirono a penetrare in Trento, sì da co stituire una certa parte della cittadinanza, ma non la maggiore, perchè

l’essere cittadini e rettori d’ una città per esterni appoggi non significa punto costituire la maggioranza della popolazione. — Quale conseguenza potè (') Gabriele Rosa, La Volcamonica. Breno, 1881. (’) Deutsche und Romanen in Süd-Tirol, in fine. f) Padre Beda Weber, Tirol und die Reformation. Innsbruck, 1844. — Hormayr, Ges- schichle Tirol's. (‘) Distinzione puramente etnografica, chè a Trento niuno mai conobbe la città alta e la bassa, topograficamente impossibili.

invece che il Trentino- sia divenuto italiano proprio dal secolo XY in poi, per opera dei Veneti e dei Lombardi che v’immigrarono! — Il Malfatti combatte trionfalmente anche questa ipotesi stramba, osservando che l’epoca suddetta fu anzi quella della maggior prepotenza germanica ; che le immi grazioni dei Veneti e dei Lombardi furono scarse, alla spicciolata e quasi circoscritte ai distretti che vennero nel quattrocento sotto la signoria di S.. Marco; che le migrazioni spontanee muovono

piuttosto dal monte alla pianura, non già da questa a quello, come provano Brescia, rinsanguata di continuo dai vicini Camuni e Triumpilini ('), e Milano e Vicenza e Udine ; che finalmente le non ricche valli trentine non potevano di certo attirare gli abitatori degli ubertosi campi dell’ alta Italia. E vero che lo Schneller nell’ultimo suo scritto ( a ) determina anche meglio la precedente sentenza, e opina che l’epoca più favorevole alla pre valenza dell’elemento italico e della nostra lingua volgare

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 81 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
il duro morso della politica liberista, dove le risorse naturali e culturali, ricchissime nel territorio, sono facile preda di grandi compagnie trans nazionali, ma dove la resistenza quotidi ana dei popoli indigeni é l'unica vera diga contro l'invasione dell'omologazione tar gata Coca Cola. In questo scenario dì lot ta si afferma il fenomeno migratorio die, da diligente figlio del sistema liberista, impone l'esilio e la criminalizzazione dell'esule. Dopo gli attentati dell'11 Settemb re, gli Stati

Uniti hanno inasprito e di molto la loro politica nei confronti dello straniero trasformandolo di per se in un poten ziale „terrorista". La paura stillata negli animi della gente permette e giustìfica il comporta mento congiunto del governo e delle grandi corporazioni che, in nome di una sicurezza na zionale sempre più indefinita e sempre più ri chiamata dai discorsi ufficiali, mantengono il legale la condizione del migrante. Così facendo impediscono che lo stesso aquisisca e goda dei diritti che

la criminalizzazione del fuggitivo, il fomento delle stesse cause che hanno portato alla migrazione, si sta oggi confrontando con un'altro modello che sorge dalla stessa terra chiapaneca. Il movimento zapatista fa della so lidarietà e della tradizione indigena i suoi pun ti di forza e risponde alle minacce di morte dei liberismo con un progetto di autonomia comu nitaria che risulta essere la possibile soluzione nei confronti di un barbaro mercato intemazio nale che fa della mancanza di regole la sua uni ca regola

violazioni ai diritti umani dei migranti, in re lata, cominciano anche prima di superare la frontiera, vedi tra gli altri il documento presentato alla Commissi one di Diritti Umani dell'ONU dalla Relatrice Speciale sg.ra Gabriiela Rodriguez Pizarro, E/CN.4/2002/94,15. feb. 2002 . 3 Bullettin of Atomic Scientist, Michael Flynn, 8-7-2002, vedi www.thebulletin.org 1 Foro Parlamentario Euro-Mexicauo sabre Migration , dichiarazione del presidente delia Commissione dei Diritti Umani del Senato della Repubblica

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 46 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
è die i criminali qui da noi piovano musica, teatro, computer... Per gli stranieri c'è poi un nuovo corso, che abbiamo chiamato „analisi dei bisogni e conoscenza del territorio". Di che si tratta? E' una specie di seminario in cui raccogliamo le informazi oni che eli stessi detenuti - extracomunitari ci danno sui bisogni, i disagi, le difficoltà che lo straniero trova arrivan do in Italia. Insieme a me lavorano a questo progetto il dottor Fernando Biague, psicologo della Guinea Bis- sau, un suo collega italiano

e un mediatore culturale dall'alto, come la sabbia del . : Sarah,,Non stupisce allora. : che di quest'isola, nel cuore della città si parli pochissi mo, Il carcere. non organizza : ,,conferenze stampa; le infor- delbarea magrebina, Driss Rashdaoui. Coi dati raccolti allestiremo uno studio sui fattori che portano lo stranie ro a finire in carcere. mozioni non escono e i gior- Certo. Una delle cause princi- nalisti non entrano, Per saperne qualcosa non resta b allora che affidarsi alla voce- di chi vi entra

, per lavoro, come Franca Berti, la psico ioga che si occupa di coordi nare le attività didattico- culturali del carcere. Dottoressa Berti quali sono le attività che organizza nel carcere di Bolzano? Abbiamo delle lezioni penile completamento della scuola dell'obbligo e dei corsi prò- A fessionali per diventare : ? A elettricisti e commis di cuci-;t pali è l'interruzione del percorso migratorio, causata : dalla mancanza di una casa o d.un lavoro. L'altro fattore è ? la loro visibilità, che rende

, alla quale il detenuto può essere destinato con l'introduzione della pena alternativa dell'affidamento ai servizi sociali. Poi abbiamo corsi di lingue, dall'italiano per stranieri, all'inglese e al tedesco finalizzato al patenti no. E poi ancora corsi di ri, ordinandoli da una ditta esterna. L'ignoranza delle nostre procedure giudiziarie può essere fonte d'angoscia per questi detenuti stranieri? Senz'altro. Il funzionamento : della: gilistigia è complicato '1; ancheijpep,noi, figuriamoci ;; per

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2009
Protestkultur.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2009, 1)
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Page 47 of 76
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 74 S. :Ill.
Language: Deutsch
Subject heading: s.Protest ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/54(2009),1
Intern ID: 511757
Quando la redazione di Skolast mi ha chiesto una riflessione sull’attuale situazione in cui versa l’Italia a proposito della perversa spira le che si avvita fra esplosioni di intolleranza razziale, minimizzazioni da parte dei media e involuzione sicuritaria della legislazione nei confronti degli stranieri, mi sono detto che sicuramente non sarebbe stato un problema scrivere un articolo sul tema, data l’abbon danza di fatti, narrazioni e commenti esisten ti in proposito. Al contrario, però

colpiti, in quanto anello debole della catena. Cerchiamo innanzitutto di sgombrare il cam po da un luogo comune che ultimamente si sente spesso ripetere, anche a mo’ di giustifi cazione: non è la recentissima crisi economi- co-finanziaria scoppiata nella seconda metà del 2008 il motore di questa tendenza, che invece è iniziata molto prima (si pensi ad esempio all’assalto al campo rom di Opera, in Lombardia, del 2006). In realtà, dal 2002 in poi (anno di approvazione della Bossi-Fi ni) la legislazione

, grosso modo, negli anni ’80) il governo del fenomeno è sempre stato tendenzialmente negato e ignorato, op pure considerato in maniera residuale. Ciò essenzialmente perché si tratta di un tema che, se considerato in termini realistici e po sitivi, cioè di gestione di un fenomeno fina lizzata all’obiettivo della coesione sociale, risulta poco fruttuoso in termini politici ed elettorali. Al contrario, se lo si trasforma in una questione di sicurezza, di tutela del citta dino autoctono rispetto alla

, neppure a livello co munale? Si tratta di “un deficit di democrazia che lede il principio del suffragio universa le”, come ha di recente affermato Pietro Sol dini, responsabile immigrazione della CGIL, una regola che mette in discussione la qualità stessa della nostra democrazia rappresentati va, soprattutto al confronto con altri Paesi europei (Paesi Bassi, Belgio, Danimarca, Spagna, Regno Unito, Irlanda, Svezia, Un gheria, solo per citarne alcuni) dove gli stra nieri non comunitari godono da decenni

19
Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 78 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
La storia della migrazione messicana ver so gli Stati Uniti d'America si può' far risalire al 1880 quando due imprese ferroviarie, la Southern Pacific e la Santa Fé, cominciarono ad „importare" forza lavoro a basso costo in mag gioranza indigena Yaqui, Cora e O'otam, dal vicino del Sud, Fino al 1910 circa 20,000 messi cani all'anno erano reclutati dagli agenti delle compagnie ferroviarie. Durante la Prima Guer ra Mondiale i lavoratori messicani giocarono un ruolo centrale nello sviluppo

dell'economia sta tunitense 1 , ma la usuale gratitudine del gover no Nordamericano non tardò a presentarsi sotto forma della più feroce ondata di violenza xeno fobica di cui il popolo messicano sia mai stato vittima. Mentre i veterani di guerra attaccava no i lavoratori e le lavoratrici „alieni" nei posti di lavoro, bruciando le loro case e rubando i loro averi, le imprese agricole, ferroviarie, e la sempre più presente industria automobilistica, continuavano a contrattare i messicani ner un x salario

la capacità di sindacare le scelte economiche imposte dal trat tato. Da quel momento la contraddizione che si legge nella politica migratoria dei due paesi piu ricchi si fa di giorno in giorno più strìdente. Uno studio del United States General Accounting Office (GAO) del 2001 segnala che, nonostante la spesa per la sicurezza della frontiera sud de gli Stati Uniti sia aumentata negli ultimi sette anni, il flusso migratorio non é diminuito; come conseguenza si é avuto solo un aumento delle morti nel tratto

di frontiera dovuto allo sposta mento delle rotte abituali che, ora, risultano es sere passaggi più pericolosi ed insiemi. Il Cen tro di Ricerca sull'immigrazione dell'Università di Houston, Texas, stima che tra il 1995 ed il 1998, il numero di morti per ipotermia ed inso lazione é aumentato di tre volte rispetto ai livelli degli anni '80 3 . Nel 2003, secondo la Commissi one di Diritti Umani del Senato della Repubbli ca Federale del Messico, sono stati calcolati cir ca 400 morti sul tratto nord del

Messico 4 . Se da un lato quindi si assiste ad un inasprimento della politica nord-americana nei confronti delle persone che tentano di attraversare il confine, dall'altro si nota una massiccia presenza di la voratori e lavoratrici messicani clandestini e non, che ormai rives tono un ruolo fonda- mentale per la prospe rità dell'economia sta tunitense 5 . La stessa teoria neoliberista spiega che acce lerando e garantendo la mobilità del capita le e facilitando anche l'intervento del capi tale estero

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Books
Category:
Social sciences
Year:
2004
Transglobalexpress : migrazioni in un mondo paranoico = migrationen, Grenzen, Bewegungen.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2004,1)
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Page 107 of 139
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 139 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: s.Migration ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2004,1
Intern ID: 361166
Innanzitutto occorre precisare che la legge che proibisce i simboli religiosi a scuola ha ottenu to diversi consensi anche a sinistra. Le Monde diplomatique, uno dei mensili più autorevoli della sinistra cosmopolita francese, ha deciso di non prendere posizione sulla questione limitan dosi a riportare le posizioni di entrambi gii schieramenti, La legge nasce dal lavoro di una commissione, Commission Stasi, che dopo centinaia di audi zioni - sono intervenuti politici di tutti gli schieramenti

, rappresentanti del mondo della scuola, delle forze dell'ordine, dei servizi socia li, personalità religiose nonché numerosi intel lettuali e scrittori- ha pubblicato un rapporto che invita il governo ad intervenire per garantire la laicità nelle scuole. La decisione del governo di intervenire proiben do il velo ed altri simboli religiosi ha suscitato una levata di scudi di numerose associazioni e movimenti che hanno chiesto all'esecutivo di ritirare la norma. I favorevoli alla norma Dar- lano di un emergenza

musulmane che portano l'hijaab, che escluse dagli istituti pubblici finirebbero per frequentare esclusivamente istituti privati o - in altre parole - scuole islamiche. Un tale esodo di massa dalla scuola pubblica rischierebbe di mettere in crisi il già difficile processo d'integrazio n e tra le varie ani me della società francese. La scuola pubblica, garantendo un i nsegn a m e n t o uguale per tutti, è uno dei luoghi dove maggior mente si incon trano le varie culture e si fon dono dando vita a quel

„metissage" che è ormai diven tato una delle peculiarità della Francia. Naturalmente la presenza di tante culture di verse crea anche una serie di pro blemi, soprat tutto nelle gran di città. Le banlieues di Parigi, Lione, Lille, Marsiglia, St. Etienne come di molte altre città francesi sono giganteschi quartieri dormitorio senza servizi, qui sono concentrati gli HLM, al loggi ad affitto controllato, alloggi sociali dove abitano soprattutto immigrati e giovani disoc cupati. Ed è in questi ambienti che

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