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Books
Category:
Geography, Travel guides , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2012
Dorfbuch der Gemeinde Partschins : mit den Ortsteilen Partschins, Rabland, Töll, Quadrat, Vertigen, Tabland, Sonnenberg ; [Natur ; Geschichte ; Kultur]
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Page 500 of 576
Author: Lassnig, Ewald / Ewald Lassnig
Place: Partschins
Publisher: Gemeinde Partschins
Physical description: 576 S. : zahlr. Ill., Kt.
Language: Deutsch
Notations: 1. Aufl. Literaturverz. S. 576
Subject heading: g.Partschins ; s.Heimatkunde
Location mark: II 317.218
Intern ID: 572359
von Partschins der Sockel ei nes Diana-Altars gefunden. Wie aus einem Manuskript des Stamser Zisterzienserpaters Franz Lachemayr von 1696 hervorgeht, handelt es sich um den Sockel eines Altars zu Ehren der römischen Jagdgöttin Diana. Dieser Weihestein - das Bildnis der Göttin Diana ist leider zugrunde gegangen - ist der einzige Beweis für die Existenz des Römerortes Maia (Mais) und ebenso der Zollstation Töll. Das berühmte Fundstück ist aus Quadrater Marmor; die Höhe der Schriftfläche beträgt 32 cm. Kurz

Inschriften, übersetzte sie fol gendermaßen: „In honorem domus divinae sanctissimae Dianae arain cum signo Aetetus Augustorum nostrum quadragesimae Galliarum dedicavit id. Aug. Praesente cos”. Demnach ließ ein gewisser Aetetus, Vorsteher des Zollamtes der römischen Station Maia auf der Töll, den betreffenden Dianatempel errichten. Ihm oblag es, in der 1. Hälfte des 3. Jahrhunderts (ab 217 oder 246) - im Umkreis der rätisch-italischen Grenze - den „gallischen Warenzoll“ einzuheben. Unklar bleibt dagegen

, ob der Weihestein der Nemesis Augusta oder dem Numen des Kaisers gewidmet war. Die Fundstelle des Altarsockels beweist, dass sich das Zollbüro des Aetetus nicht in Maia selbst, sondern im Bereich der Töll befand, wo ein naturgegebener Engpass 500

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 54 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
della fine del millennio. Verso l’anno 1000 anche il longobardo, che avrebbe potuto fun- gere da sostegno della lingua sud-bavarese dei nuovi colonizzatori, non era piü parlato, poiche i Longobardi, al cui Ducato di Trento apparteneva la Bassa Atesina, erano giä stati romanizzati; solo le classi sociali piü elevate erano longobarde. Che la lingua tede- sca abbia preso piede nella Bassa Atesina - non nell'Oltradige - solo dalla fine dell’XI secolo, lo si puö constatare dall’accentazione

pretedesca conservata dai nomi romanzi e preromani. Se altrove dal romanico Appiänum, Andriänum, Barbiänum, CasteUidmun ecc. erano derivati, con l’accentazione della prima sillaba dell’antico alto-tedesco, Ep- pan, Andrian, Barbiern, Köstlan, cosi in assenza di questa legge fonetica, attiva solo fino all’XI secolo, dai nomi romanzi Matidnum e Pennänum della Bassa Atesina sono deri vati Mazön e Penön. La legge dell’accentazione della prima sillaba, alla quäle risale an che l’effetto del verso allitterato

, aveva giä perso la propria efficacia quando la lingua te- desca cominciava a diffondersi nella Bassa Atesina. Una legge fonetica in vigore nel XII e XIII secolo ha invece lasciato chiare tracce nella Bassa Atesina. Si tratta della dittongazione delle vocali lunghe i, u, ii in ei (pron. ai), au, du. Cosi il romanzo riva divenne in tedesco Reif { pron. Raif) e dal romanzo palii- na (contratto da palüdina ) attraverso Paläun si forma Palein (pron. Palaitr, il dittongo du, eu per legge fonetica

[«Entrundung»], in vigore nella Germania meridionale, diventa ei, ai), un toponimo conosciuto ad Ora. Il fatto che questa dittongazione si sia diffusa nella Bassa Atesina quasi senza ecce- zioni, ci permette di dimostrare la forza della lingua tedesca nel XII-XIII secolo. In zone dove la lingua tedesca divenne l’unica lingua parlata, o almeno la lingua predominante, solo nel XIV o nel XV secolo questo processo non si e avverato; cosi, ad esempio, tro- viamo Pin nella zona di Castelrotto tedeschizzata tardi

accanto a Pain nel territorio di Terento tedeschizzato precedentemente (romanzo pinus), Petschied a Luson e Patscheid in Vallelunga (ambedue dal romanzo picitum «bosco di pini»), Esiste perö un toponimo di origine romanza in cui non troviamo questa dittongazio ne. Forse questo nome e passato dopo il 1300 dall’area ladina nell’area tedesca della Bassa Atesina, sottraendosi in questo modo alla legge fonetica. Si tratta del diffuso topo nimo Glasir, scritto talvolta Glasur (pron. Glasur), che

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Books
Category:
History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Page 28 of 631
Author: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Place: Bolzano
Publisher: Casa Ed. Athesia
Physical description: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Language: Italienisch
Notations: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Subject heading: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III 278.186
Intern ID: 517893
della Provincia Autonoma di Bolzano dispone in Val Pusteria di una rete sufficientemente fitta di stazioni di misurazio- ne, nelle quali vengono raccolti dati relativi a importanti elementi climatici. Dal punto di vista climatico le condizioni della Pusteria altoatesina sono simili a quelle del Tirolo Orientale e ad alcuni settori della Bassa Valle dell'Inn nel Tirolo settentrionale, ma differiscono sensibilmente da quelle della Valle d'Isarco e in particolar modo da quelle della Val Venosta

puö es- sere sintetizzata al meglio con l'espressione di "valle verde" (boschi, prati, pascoli). Temperature In nessuna localitä della Pusteria la tempe- ratura media annua raggiunge i +10°C. Con dizioni climatiche particolarmente fresche si riscontrano in Alta Pusteria, dove ad esempio nella piana di Dobbiaco si rilevano tempera ture medie da +3 a +4°C. A Brunico, nel pun to di separazione fra Bassa Pusteria e Pusteria Superiore, le temperature si attestano su una media annuale da +6 a +7°C. Solo

piü a ovest, all'uscita della valle presso Rio di Pusteria ven gono raggiunte medie di +8 e +9°C. Il quadro migliore sulle temperature dominanti e offer to tuttavia dal numero dei giorni di ghiaccio, di gelo, estivi e "tropicali". Nella Val Pusteria, nel pieno dell'inverno si registrano da 30 a 40 giorni di ghiaccio (in un "giorno di ghiac cio" la temperatura massima giornaliera non raggiunge la soglia di 0 gradi), col valore piü basso rilevato nella Bassa Pusteria e quello piü alto nell'Alta

Pusteria. Il numero dei giorni di gelo (in un "giorno di gelo" la temperatura minima scende al di sotto dello 0) e nettamente superiore: nell'Alta Pusteria, nella zona di Dobbiaco si registrano 220 giorni di gelo all'anno, nella Bassa Puste ria all'incirca 150. Oltre che nei mesi invernali i giorni di gelo possono verificarsi nel tardo autunno e all'inizio della primavera. Limitato e invece il numero dei giorni estivi (nei "giorni estivi" la temperatura mas sima giornaliera raggiunge o supera la soglia

dei +25 °C), in quanto nella Pusteria Superio re si hanno meno di 30 giorni, nella conca di Brunico si raggiungono i 40 e nella Bassa Pu steria si ha qualcosa in piü.

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Books
Category:
History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Val Pusteria : passato e presente
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Page 30 of 631
Author: Bezirksgemeinschaft Pustertal / Comunità Comprensoriale Valle Pusteria (ed.)
Place: Bolzano
Publisher: Casa Ed. Athesia
Physical description: 623 S. : zahlr. Ill., graph. Darst.
Language: Italienisch
Notations: Dt. Ausg. u.d.T.: Unser Pustertal ; Lad. Ausg. u.d.T.: La valada de Puster ; Literaturangaben
Subject heading: g.Pustertal ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pustertal ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III 278.186
Intern ID: 517893
parte delle precipitazioni rag giungono la Pusteria da sud-est e da sud, cioe dalPAdriatico ("area di bassa pressione adria- tica", 150 km in linea d'aria fino al Golfo di Venezia); seguono le precipitazioni portate da perturbazioni provenienti da sud-ovest e da sud, cioe dal Mar Ligure ("area di bassa pressione del Golfo di Genova", 350 km in li nea d'aria fino al Golfo di Genova). Le hasse pressioni localizzate sulle Isole Britanniche e le correnti settentrionali, nord-occidentali e occidentali

difficilmente apportano precipita zioni nella Val Pusteria. In caso affermativo si tratta di regola della "coda" di perturbazioni di grossa portata, che in molti casi nel corso del loro spostamento si sono giä scaricate sul versante occidentale o settentrionale delle Al- pi o si sono bloccate sullo spartiacque princi- pale, che difficilmente scavalcano per arrivare fino alle valli laterali settentrionali. Alle aree di bassa pressione posizionate sulle parti piü lontane del Mediterraneo occidentale o a sud

- zialmente sotto forma di neve. Le valli latera li meridionali sono piü rieche di neve e piü sicure quanto a probabilitä di innevamento rispetto alle valli settentrionali. Nella Bassa Pusteria a differenza della Pusteria Superiore e dell'Alta Pusteria nelle attuali condizioni climatiche non vi sono grosse probabilitä di una presenza di uno strato compatto di neve al suolo. I mesi piü sicuri dal punto di vista dell'innevamento, nonostante la secchezza della stagione invernale, sono gennaio e so- prattutto

e maggiore a dicembre rispetto a gennaio e raggiunge il livello piü alto a feb braio, mentre a marzo alcune localitä registra no una maggiore copertura nevosa rispetto a dicembre. In generale si puö affermare che nella Bassa Pusteria l'altezza della neve al suolo e notevolmente inferiore a quella della Pusteria Superiore. Nelle ultime dieci stagioni inverna li a Sesto sono stati rilevati in media 29 giorni con precipitazioni nevose, a Santa Maddalena in Casies 35, a La Villa in Val Badia 34 e a Fun dres

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 53 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
- manizzazione. Il nome tedesco e documentato solo dal 1300 come Nexvenmarcht, Neu markt, ma sicuramente esisteva giä ai tempi della fondazione, anche se nell’atto costitu- tivo si usa la forma latina di burgum novum e dal 1260 Forum Novum , cioe la traduzione letterale del nome tedesco. Esso rappresenta inoltre l’unica creazione di un toponimo te desco nella Bassa Atesina, poiche tutti gli altri insediamenti dei dintorni hanno nomi di origine pretedesca. 11 nome precedente del borgo, Burgum Egne, Enna - che

e lo sarä fino all'epoca moderna; i pochi masi pretedeschi erano sparsi sui pendii della valle e sui terrazzamenti di mezza montagna. Al piü tardi agli inizi del XIV secolo la lingua tedesca non era solo prevalente, ma era l’unica lingua parlata. Quello che K. Finsterwalder ha stabilito con i suoi approfonditi studi sui toponimi di Salorno, vale anche per l’ambito di Egna: dopo la scomparsa del ladino, intorno al 1300, vi fu una forte cesura per l’elemento retoromanzo nella Bassa Atesina; in pratica

seguirä un pe- riodo di colonizzazione esclusivamente tedesca, che si protrarrä dal XIV secolo fino al 1700 circa; questo fatto e dimostrato per il periodo dal 1500 al 1700 da fonti italiane, che sono state pubblicate dal tutt’altro che germanofilo Ettore Tolomei. La formazione del paesaggio culturale della Bassa Atesina e opera esclusiva di contadini tedeschi. Non c’e stata continuitä insediativa tra l’antico periodo romano e l’odierna Bassa Atesina di lin gua italiana. In contrasto con quanto

da un’autoritä italiana, e piü precisamente veneziana, quindi di un’amministra- zione che non poteva avere nessun interesse ad imporre alla popolazione dei nomi tede schi inesistenti. Certamente la Bassa Atesina e tra i territori tirolesi che sono stati tedeschizzati piü tardi. Un’attivita di colonizzazione tedesca poteva essersi sviluppata difficilmente prima

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 124 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
Sullo sfondo dell’appartenenza politico-territoriale della Bassa Atesina prima al du- cato longobardo di Trento, per qualche tempo alla contea baiuvara di Bolzano e all’im- pero dei franchi, i confini fra i vari popoli risultano estremamente vaghi. I ceti longobar- di e quelli romanici si erano fortemente influenzati a vicenda ben presto; i longobardi as- similarono i concetti del diritto romano, le usanze delle popolazioni sottomesse e la lin- gua romanica, fondendosi con loro; ma i confini

fra insediamenti longobardi e baiuvari sono assai difficilmente riconoscibili. «Resta ancora controverso di quäle parte della Bassa Atesina presero possesso i longobardi e in quäle si insediarono i coloni baiuva ri.» 22 Negli scavi archeologici e assai problematico distinguere gli elementi baiuvari da quelli longobardi o alemanni. Paolo Diacono ci assicura che nel 679 risiedeva a Bolzano un conte bavarese impersonante Pamministrazione politico-militare; ma i reperti archeo logici sono molto meno

longobarda) si ritrova su un documento del 1215 ad Ora e Montagna 27 ; derivano da corte pure i nomi dei paesi Cortina (all’ Adige) e Cortaccia. Nelle susseguenti suddivisioni dell’impero carolingio avvenute negli anni 817, 843, 870, la Bassa Atesina fu assegnata al ducato di Trento del regno d’Italia. In seguito molti condottieri percorsero la Val d’Adige con i loro eserciti; p. es. Pimperatore Ludovico il Germanico nell’857, Arnolfo di Carinzia nell’888, 894 e 895, Berengario d’Ivrea nel 944-945

, Ottone il Grande nel 951 e 961. Dopo la restaurazione del Sacro Romano Im- pero per opera di Ottone il Grande nel 962, la strada del Brennero divenne la preferita dai re tedeschi per andare a Roma a ricevere dal Papa la corona imperiale e per tornare oltre le Alpi da imperatori; essi attraversavano percio la Bassa Atesina. Nel X secolo per il Trentino decadde la denominazione longobarda di ducato e su- bentrö al suo posto quella di «marca». Ottone il Grande la distaccö dal regno d’Italia

17
Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 328 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
avevano una chiesa dedicata a S. Maria, particolare questo che in tutta la Bassa Atesina si riscontra solo a Villa. La coe- sistenza di due grosse e importanti chiese contemporaneamente in quel di Egna e di Villa durante il tardo Medioevo dimostra che a quel tempo si era coscienti del fatto che una volta esistevano sia un antico che un nuovo borgo di Egna. Eventuali scavi nella chiesa di Villa porterebbero probabilmente ad interessanti ritrovamenti. Se Villa non fosse stata un' antica e nota sede

ecclesiastica, i suoi abitanti nel 1415 non si sarebbero dati tanto da fare per costruire, impiegandovi 80 anni, una chiesa a tre navate come quella di Egna (le sole due esistenti in tutta la Bassa Atesina orientale). Al periodo dell'insediamento dei Baiuvari, tra P800 e il 1000, risale verosimilmente la chiesa di S. Michele di Mazzon, che in origine, essendo la tipica chiesa privata di un proprietario terriero immigrato, non assolveva ad alcuna funzione parrocchiale. Un caso del tutto analogo e quello

della chiesa di St. Michael im Hof in localitä Münster nella bassa Valle dell’Inn, i cui scavi la fanno risalire all’VIII secolo; come quella di Mazzon anch’essa era privata e non adibita alla cura delle anime di una grande comunitä. 1 La stessa originale pianta della chiesa di St. Michael in Münster, un’aula rettangolare con un piccolo coro quadrato, la si ritrova in quella di Mazzon, ma nella forma ampliata nel corso del XVII secolo. Simile e anche la chiesetta di S. Procolo a Naturno con la sua

dall’imperatore le regioni dell’Inn, dell’Isarco e dell'Adige, per poterle preservare dalla concorrente ingerenza dei duchi di Baviera. La Bassa Atesina, facente parte della contea di Bolzano, era soggetta alla sovranitä dei Principi vescovi di Trento. Quest’ultimi favorirono l’abitato di Egna conferendo ad esso nel 1189 il rango di borga- ta (probabilmente al posto di Villa), privilegio questo che gli attribuiva una facoltä simi le a quello delle cittä. Gli abitanti delle borgate grazie a questo diritto

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 602 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
l’associazione con la de- nominazione «Sezione Bassa Atesina del C.A.I. Alto Adige» e ne diventa il presidente. Scopi dell’associazione sono: lo Studio, la conoscenza e la frequentazione delle mon- tagne specialmente quelle dell’Alto Adige, promuovere l’alpinismo, organizzare escur- sioni estive ed invernali, favorire quelle individuali, promuovere l’attivitä giovanile e salvaguardare V ambiente naturale. Nel gennaio 1968 ci fu Tavvicendamento di Eriberto Marchi con Gianfranco Grossi. Impegno prioritario del

Freiner, valente alpinista che rimane in carica sino al gennaio 1979. Nelle successive votazioni viene eletto presidente Luigi Libener. Egli propone di or ganizzare un corso annuale di avvicinamento alla montagna, ad esclusivo beneficio dei giovani, che ha giä raggiunto la 14 a edizione. Nel dicembre 1981 viene riconfermato nel la carica per il successivo triennio. Nel mese di maggio 1984 Libener, presidente sezio nale, costituisce la Stazione Bassa Atesina del CNSA (Corpo Nazionale Soccorso Alpi

- no) forte di 12 volontari, con il compito di cooperare con le organizzazioni affini di pro- tezione civile, ferma restando la competenza propria per le operazioni di soccorso e ri- cerca in montagna. Le successive votazioni danno Luigi Libener quäle capo della Sta zione Bassa Atesina del CNSA. Nel gennaio 1985 a dirigere la sezione del C.A.I. viene eletto Gianni Pasquin che ri mane in carica per due mandati (6 anni) essendo stato riconfermato nel gennaio 1988. Egli prosegui con entusiasmo nel portare

a termine tutte le attivitä proposte portando il numero dei soci alla ragguardevole cifra di 253. Nel febbraio 1991 viene nuovamente eletto presidente, per il triennio 91/93, Luigi Libener. Dopo la costituzione della Stazione Bassa Atesina del CNSA Libener rimane in cari ca sino al gennaio 1987 quando al suo posto fu eletto Gualtiero Miani tuttora in carica

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Page 581 of 750
Author: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Place: Egna
Publisher: Verein für die Ortspflege
Physical description: 740 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 153.498
Intern ID: 135678
. L'aspira- zione dei commercianti e quella di ingrandirsi, modernizzarsi, rinnovarsi e migliorare qualitativamente, per offrire il meglio ai clienti, che da tutta la Bassa Atesina vengono a Egna in quanto centro commerciale piü fornito. Insieme vengono anche attuate Campa gne pubblicitarie per animare il centro storico. I soci ricevono dall’associazione efficaci sostegni nel lavoro. Naturalmente vengono sostenuti anche i commercianti situati altrove, nella stessa misura in cui in occasione di Campagne

pubblicitarie comuni tutti i commercianti offro- no il loro contributo, indipendentemente dalla loro provenienza. Un problema non dei tutto risolto sono i passaggi sotto i portici, che dovrebbero age- volare il flusso dei visitatori da e verso il centro storico. Kegelclub - Circolo dei giocatori dei birilli di Egna Il circolo dei giocatori di birilli di Egna venne fondato nel 1967. Esso rappresenta l’associazione piü antica dei giocatori di birilli su pista naturale nella Bassa Atesina. A partire dalla sua

fondazione fino al 1990 Sepp Egger ne fu il presidente. Il suo successo- re e Werner Dorigoni. Inizialmente il circolo era formato da sei soci: Sepp Egger, Richard Facchinelli. Al bert Pichler, Siegfried Visintin, Alfred Fruet e Johann Thurner. Nella sua ormai piü che ventennale esistenza il numero dei soci si e mantenuto tra gli otto e i dodici. Dal 1972 il circolo partecipa con successo al campionato COBA della Bassa Atesina, ottenendo finora dei buoni piazzamenti rispetto agli altri otto circoli

provenienti da San Giacomo fino a Salorno a sinistra dell’Adige. Piü volte si e classificato al primo posto. Nel 1974 il circolo costituito allora da undici soci vinse «Il Campionato della Bassa Atesina». Dalla chiusura dei Gasthof Steiner ad Egna il circolo non dispone piü nel paese di una pista per i birilli. Pertanto gli amanti dei gioco dei birilli sono costretti a recarsi a Montagna. In tal modo non solo aumentano delle spese evitabili, ma, ed e ben peggio, ne viene pregiudicato il suo futuro

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