Maso Castello N. C. 17 p. ed. 35, 36, 37, 38 Da quando, nell'anno 1794, l'allora cappella del Castello dedicata a S. Maria di Loreto fu dichiarata chiesa cu- raziale, l'omonimo maso divenne il centro del comune di Vadena. Da una descrizione del territorio fatta da Staffier, sappiamo che Otto di Carinzia, conte di Tirolo, nel 1304 diede in dono a Enrico II di Rottemburgo il Castello di Vadena. 1 Staffier, perö, non cita al riguardo alcuna fonte documentale e neppure Stolz e in grado di addurre
prove al riguardo. 2 Identica notizia si trova peraltro anche nei documenti della diocesi di Trento dell'anno 1915. Nell'urbario di Enrico di Rottemburgo del 1350 e scritto che «gli eredi Tonigen debbono 13 libbre e 10 staia di segala per alcuni prati e un incolto ed, inoltre, 3 libbre e 2 capponi per un altro prato che in precedenza era ap- partenuto a Unger». Questi poderi sembrerebbero essere quelli del maso Castello perche negli urbari di Sig mund Gerstl essi sono detti «i prati vicino alla
vecchia casa di Vadena», e corrispondevano anch'essi un cen- so di 3 libbre (vedi il capitolo sul Maso Cervo). Per via della famiglia Gerstl il maso Castello nel corso del 16° secolo venne spesso chiamato Gerstlhof. Esso perö in seguito e passato dalla famiglia Gerstl nelle mani dei conti Kuen di Ora, tanto e vero che nel 1577 viene citato come proprietario del maso Castello, che fu giä dei Gerstl, il conte Blasius Kuen. 3 1 Kuen lo diedero sempre in affitto e ne affidarono 1'amministrazione
ad un fi- duciario. Sono noti i seguenti affittuari: Albrecht Mayr, anteriormente al 1567 4 ; Anton Malluschger fino al 1585. s Quest'ultimo, verosimilmente originario di Malosco in Val di Non, aveva sposato Ursula Fellentaler. Alla sua morte gli subentra Sebastian Khämer. 6 1 beni della massa ereditaria di Anton Malluschger, affittuario del maso Castello per ben 18 anni, ammontavano a 263 fiorini, 3 libbre e 3 Kreuzer, mentre i debiti assom- mavano a 423 fiorini, 1 libbra e 6 Kreuzer. I Kuen, che erano
durato piü a lungo del previsto, perche nel 1597 questi risulta essere ancor sempre l'affit- tuario dei Kuen al maso Castello di Vadena. 8 Tschusi pone termine all'affittanza nel 1604. Nel 1614 e nel 1630 viene fatto il nome di Peter Wertolin 9 ; nel 1634 e la volta di Mathias Paulander. 10 E' interessante apprendere, dall'urbario del Beneficio di S. Biagio di Castel Firmiano, che in quell'anno (1634) il proprietario del maso, Hans Jacob Khuen «zu Aur», aveva fatto il tentativo di accollare