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Books
Category:
History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2012
Selva Gardena attraverso i secoli : dai primordi a rinomata stazione turistica
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Page 185 of 420
Author: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / edito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ... - Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / dito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ...
Place: Bolzano
Publisher: Athesia Druck
Physical description: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: 1a ed. Literaturverz. S. 407 - 410
Subject heading: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Location mark: III 343.180
Intern ID: 615084
Alcune personalità politiche e scienziati che hanno soggiornato a Selva Selva era già da molto tempo, e lo è ancora adesso, un luogo nel quale diver se persone conosciute trascorrono le loro vacanze. Qui di seguito ricordiamo solo alcuni ospiti tra i più importanti. L'alpinista Paul Grohmann, dal 1864 al 1890 Il re Federico Augusto, nell'anno 1906 al Passo Sella Lo psicologo Siegmund Freud, nell'anno 1907 aH'hotel Oswald Re Alberto del Belgio, nel 1911 e 1912 al Passo Sella Re Umberto di Savoia

Benedetto Croce Il letterato Luigi Russo Durante la guerra: i gerarchi nazisti Hermann Gòring, Martin Bormann e la famiglia di Heinrich Himmler Negli ultimi anni hanno trascorso le vacanze a Selva diversi ministri e presi denti; dal 1965 Sandro Pertini, dopo Giovanni Leone, Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2008 ha soggiornato qui il principe Alberto di Monaco. Selva Gardena attraverso i secoli Turismo Il Presidente Pertini fu per molti anni l'ospite più benvisto a Selva. Egli

si intratteneva volentieri a parlare con la gente del posto e apprezzava le no stre tradizioni. Sulla foto: Maria Tere sa Mussner con la "gherlanda spiza" e Martin Riffeser. A destra: il diretto re dell'Azienda turistica dott. Rudolf Mussner. L'ex-presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Il principe Alberto di Monaco. 183

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
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Page 131 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
LAgundo nel Medioevo Nel 1241 Adelheid, flglia de! conte Alberto III, fondö II convento dl Maria Steinach. La pietra tombale di Adelheid, sorella di Mar garete Maultasch e pronipote dell'omonima fondatrice del convento. E l'unica rappresen- tante della Stirpe dei conti di Tirolo sepolta a Maria Steinach. aveva solo fatto costruire di propria iniziativa due castelli in punti importanti per il controllo delle vie di transito, ma aveva anche attirato dalla sua parte - secondo una strategia ormai

ben nota - anche diversi ministeriali al servizio di Bressanone. 116 Conclusa la pace nel 1227, nel 1240 si riaccese il contrasto tra Alberto ed Egno von Eppan, a quell'epoca vescovo di Bressanone. Di fronte aH'imminente crociata, la lite venne composta nel 1241 con un accordo di pace che fu perö svantaggioso per il presule di Bressanone. 117 Con esso Alberto ed i suoi alleati rientrarono in possesso dei feudi brissinesi precedentemente loro sottratti. In questo contesto la notizia secondo cui

il terreno sul quäle fu costruito il convento di Maria Steinach proveniva dal le rieche proprietä del vescovo di Bressanone a Lagundo, 118 desta l'impressione di un'ulteriore concessione di Bressanone ad Alberto III. Cuardando ancora meglio, la fondazione del convento potrebbe mostrare aspetti politici ancora piu complessi e rivelare anche alcuni interessanti dettagli sul rapporto del conte con il vescovo di Coira. 119 Quello che eolpisee e soprattutto la posizione del convento negli avvalla- menti

fonte di Coira e ritenuta per lungo tempo priva di fondamento, spiega che il luogo sacro era stato istituito per un atto di penitenza dei conti di Tirolo nei confronti del loro feudatario, il vescovo di Coira. 121 Nel punto in cui gli antenati di Alberto avevano costruito il castello della loro dinastia, sarebbe esistito un convento di suore appartenente a Coira, distrutto appunto dai Tirolesi. Sembra quasi che nel 1241 Alberto e la sua figlia ereditaria avessero voluto soddisfare le richieste

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Südtiroler Dorfbücher
Year:
1990
Eppan - Geschichte und Gegenwart : ein Gemeindebuch, herausgegeben zum Anlaß der 1400-Jahr-Erstnennung des Namens Eppan im Jahre 590
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Page 419 of 785
Author: Mahlknecht, Bruno / von Bruno Mahlknecht unter Mitarb. mehrerer namhafter Autoren. Hrsg. von der Gemeinde Eppan an der Weinstraße
Place: St. Michael/Eppan
Publisher: Gemeinde Eppan
Physical description: 781 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Eppan <Weinstrasse> ; s.Heimatkunde
Location mark: III A-9.495
Intern ID: 136591
, die wohl einen Höhepunkt in der bisherigen Tätigkeit des Bil dungsausschusses darstellt. Außerdem wurden auch übergemeindliche Veranstaltungen, wie ein zweiteiliger Vortrag über das Drogenpro blem, mitgetragen und mitfinanziert. Im Mai 1988 wurde der Bildungsausschuß durch je einen Vertreter von Amnesty International, des katholischen Familienverbandes Perdonig und der Jungen Generation erweitert. Istituto di Cultura e di Accoglienza „Alberto Magno” In den siebziger Jahren dachte der Dominika nerorden

. Vor allem waren es die DC-Politiker Pasqualin und Ferretti, die sich in diesem Sinne für das Ver bleiben der italienischen Patres hier einsetzten. Auf diese großzügigen Angebote aus Bozen hin beschloß die Ordensleitung in Bologna, die Niederlassung in Eppan beizubehalten und stattdessen eine andere zu schließen. Die offizielle Gründung des für die Italiener in Südtirol bestimmten Kultur- und Kongreßzen trums „Alberto Magno” erfolgte mit notariellem Akt vom 1. Juli 1980. Es wurde vereinbart, daß das Institut

von einem neunköpfigen Vorstand geleitet werden soll, wovon vier Präsidiumsmit glieder von der Dominikanerordensprovinz in Bologna ernannt, fünf aber aus den Mitgliedern gewählt werden sollen. Der Präsident wird daraufhin aus den Mitgliedern des neunköpfi gen Vorstandes von diesen gewählt, den Direk tor des Institutes „Alberto Magno” aber ernennt die Dominikanerprovinz. Präsident ist derzeit Prof. Giordano Barausse, Direktor aber fra (Pater) Federigo-Luigi Uboldi o.p., ein Domi nikaner. Das Institut wurde

nach einem großen Ordens heiligen aus dem Mittelalter benannt, und zwar nach dem deutschen Dominikaner Albertus Magnus, gestorben 1280 in Köln. Albertus Magnus ist nicht nur einer der bedeutendsten Männer des Dominikanerordens, sondern gilt auch als Großer innerhalb der Kirche: 1931 wurde er heiliggesprochen und zum „Kirchen lehrer” erhoben, und 1941 erklärte ihn Papst Pius XII. zum Patron der Naturforscher. Aufgrund des bisher Gesagten lassen sich Bedeutung und Aufgabe des „Istituto Alberto Magno” bereits

ziemlich klar erfassen: es dient - ähnlich wie die Nikolaus-Cusanus-Akademie in Brixen - zum Veranstalten verschiedener Kurse und Tagungen, vor allem solcher mit christlicher Zielsetzung. In den Statuten wurde festgelegt: „l’lstituto si propone di offrire un ambiente idoneo all’incontro e al dialogo”, und weiters: „l’lstituto si propone di promuovere e gestire iniziative ed attivitä culturali e formati- ve, ispirandosi a principi cristiani”. Das „Istituto Alberto Magno” ist somit nicht eine örtliche

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
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Page 145 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
contea del Tirolo, in qualitä di nobiltä ministeriale del principe territoriale. Tra i conti tirolesi fu soprattutto Mainardo II, nipote di Alberto III, a completare l'opera del suo antenato, riuscendo a piegare al proprio volere una famiglia nobiliare dopo l'altra, assoggettandole al proprio potere. La politica di appropriazione dei diritti fondiari e feudali attuata dai conti di Tirolo nei confronti dei vescovi, loro signori feudali, venne da questi attuata anche nei confronti delle famiglie

i coniugi Albert e Floridiana, coinvolti nei fatti accaduti negli immediati dintorni, e soprattutto nel la cittä di Merano, che cominciava a divenire un fiorente centro urbano in qualitä di zecca principesca. Nel 1324 i due donarono un altare laterale aIla chiesa cittadina parrocchiale di San Nicolö, allora in fase di costruzione, istituendovi anche una messa quotidiana. 181 Inoltre intrattenevano, a quanto sembra, stretti rapporti anche con il vicino convento di Maria Steinach, dove Alberto fece

erigere la propria tomba, 182 esprimendo in questo modo la sua appartenenza aIla famiglia dei conti di Tirolo, fondatrice del convento. Ma torniamo a Foresta dove pare che Alberto avesse promosso un piü inten- so sfruttamento agricolo. Questo e almeno quanto si deduce dal fatto che nel 1321 re Enrico esentava terreni e servi appartenenti al castello dall'imposta provinciale. Anche il testamento di Alberto a favore del la consorte, in cui le lascia l'intero patrimonio consistente di „alte hoefe

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Page 117 of 412
Author: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Place: Brixen
Publisher: Weger
Physical description: 406 S. : zahlr. Ill.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 401 - 406
Subject heading: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 274.911
Intern ID: 510589
imperatori germanici, acquisendo sempre maggiore influenza e ponendo le basi per lo sviluppo della Contea del Tirolo. I principi-vescovi di Trento e di Bressanone avevano conferito l'esercizio del potere temporale e militare nei loro territori ad advocati provenienti dalle famiglie nobiliari. I conti di Morit-Greifenstein e i conti di Andechs proteggevano cosi i territori del vescovo di Bressanone, mentre quelli di Trento erano difesi dai conti di Appiano e dai Tirol. Alberto III di Tirolo (1190-1253

) soppiantö ben presto le altre dinastie, anche con l'uso della forza e la sottrazione di territori e diritti ai principi-vescovi. Nel 1248 egli era giä padrone sia del principato di Bressanone sia di quello tridentino. Alla morte di Alberto III, il potere passö nelle mani del ramo goriziano dei Tirolo (Tirol-Görz), quando Mainardo III di Gorizia divenne Mainardo I del Tirolo (1253-1258). Alla sua morte prematura, la contea di Gorizia-Tirolo passö ai suoi due figli, Alberto e Mainardo, i quali nel 1271

se la sparti- rono: ad Alberto andarono Gorizia e l’alta val Pusteria, mentre a Mainardo rimase il resto del Tirolo. Il conte Mainardo II (1258-1295) e senza dubbio quello che diede prestigio e legittimitä alla Contea del Tirolo ponendo fine ai conflitti con i nobili rivali e con i principi- vescovi. 145 Le motivazioni del conflitto tra il Principe del Tirolo e il vescovo di Bressanone riguardava- no diritti territoriali reclamati dal Cusano alla propria potestä, come ad esempio il diritto allo

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2006
Heimatbuch Altrei
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Page 420 of 887
Author: Abram, Heinz / [Heinz Abram]
Place: Altrei
Publisher: Gemeinde Altrei
Physical description: 880 S. : Ill.
Language: Deutsch
Notations: Literaturverz. S. 875 - 880
Subject heading: g.Altrei ; z.Geschichte<br>g.Altrei ; s.Heimatkunde
Location mark: II 239.663
Intern ID: 414887
und von „Alberto de Berti Curato“ sowie den damals amtierenden zwei Gerichts geschworenen Unterzeichneten Inventarverzeichnis sind die wenigen Altreier Kirchengüter ein zeln angeführt, unter anderem zwei vergoldete Silberkelche mit den zugehörigen Patenen, eine Silbervase für die Kommunion der Kranken, vier neue und drei alte „Corporalli“ u. s. w. Es fin det sich darin auch ein Vermerk, wonach die Altreier Rosenkranzbruderschaft bereits am 6. April 1655 gegründet worden sei (AGA). Der entsprechende originale

Stiftungsbrief liegt im Pfarrar- chiv auf. Warum an Stelle der Pestheiligen Fabian und Sebastian im Jahre 1670 plötzlich der hei lige Antonius von Padua als Patron des zweiten (rechten) Seitenaltars aufscheint, ist unklar. Als „erster Karat“ von Altrei - von 1657 bis 1691 — scheint laut Pfarrmatriken der aus Comano in Judikarien gebürtige Johann Baptist Albert de Bertis auf, öfters auch AJberti oder auch nur Berti, im Trienter Kurienarchiv Berti Alberto geschrieben. Dieser hat aber schon vorher - etwa seit

- te Friulo“), was aber nicht stimmen kann. Dieselbe Fehlinformation findet sich in der Material sammlung für das von Johann Jakob Staffier geplante topographische Werk für Welschtirol „Descrizione topografica del distretto di Cavalese“. 4 In der mit 6. April 1655 datierten Gründungsurkunde der Altreier Rosenkranzbruderschaft wird ein „rev. Sig. Don Alberto Capellano“ erwähnt, auf dessen Betreiben die Gründung dieser ersten und somit ältesten Altreier Bruderschaft erfolgt war. Anläßlich der in Altrei

zu diesem Zwecke veranstalteten feierlichen Zeremonie wurde auch die Anwesenheit des „magnifico d. (omino) Lu- dovico Berti delle Giudicarie, fratello del rev. Sig. Don Alberto also des Bruders des Altreier Ka plans, registriert. Erst ab 1657 betrieb Berti - mit Einwilligung des Bischofs von Trient und des damaligen Erzpfarrers von Cavalese, Johann Franz de Geremii - dann offiziell und dauerhaft ei ne eigene Seelsorge in Altrei, und zwar bis zu seinem Tode im Jahre 1691. In der erwähnten Gründungsurkunde

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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
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Page 130 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
cinquant'anni dopo, quando all'inizio del XIII secolo, Alberto III di Tirolo era riuscito a crearsi una posizione in tutti e tre i vescovadi (quello di Trento, di Bressanone e di Coira) che non aveva ancora portato ad un consolidamento istituzionale della sua dinastia, ma che, gli garantiva una certa stabilitä grazie alle sue abilitä in campo politico e politico-familiare. Se il convento di Maria Steinach della dinastia dei Tirolo, situato a breve distanza dal castello Tirolo, venne fondato proprio nel 1241

, all'epoca di Alberto III, si puö presumere che vi fossero anche forti interessi politici. In seguito agli studi di Alfons Schönherr viene dato per certo che Adelheid, figlia di Alberto III, abbia voluto la fondazione del convento per implorare protezione e successo per la crociata contro i Mongoli in Ungheria, alla quäle partecipö anche suo padre. 115 Nel Io stesso anno accade, perö, un altro fatto che si puö mettere in relazione con la fondazione del convento. il conte di Tirolo, che dal 1209 aveva

assunto, oltre alla carica di balivo di Trento, anche quella di balivo di Bressanone, era entrato ben presto in conflitto con il vescovo brissinese, suo nuovo signore feudale. Alberto non 127 LAgundo nel Medioevo

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