Memorie storiche sulla chiesa e sugli arcipreti di Riva
canonici, e nissuna alienazione' era valida se non fosse seguita col loro pieno consenso. Questa istituzione collegiale, sorta specialmente per opera di Carlo Magno e di suo figlio Lodovico il Pio, la troviamo nei tempi antichi diffusa anche nella diocesi di Trento, poiché, oltre la chiesa di Riva, erano collegiate anche quelle di Arco, Nago, Valle di Ledro, Tione, Benno, Lomaso, Tenno, Banale, Terra, Sar- nonico, Lizzana, Flemme, Bolzano, e fors' altre ancora. Di tutte queste collegiate le più
ordini, dovesser recitare ogni giorno le ore canoniche, passa a determinare sp< cificatamente in quali giorni si dovesse cantare la messa nel! chiesa cattedrale coi sacri ministri, e da questa poi, quale madi di tutte le altre, non passa già alle collegiate in genere, ma limita alle tre sole di Bolzano, Arco e Riva, immediatamen soggiungendo a ciò che aveva prescritto per la cattedrale : « S in Bolzano, Ripa ed Arcu saltem diebus dominicis, B. Mari Apostolorum , Evangelistarum et quatuor Doctorum
Questi sacerdoti viventi in comune, ai quali incombeva la quo tidiana pubblica ufficiatura nella parrocchiale, e che relativa mente agli affari ecclesiastici formavano una specie d’ unione o società fra se stessi, costituiti con ciò a foggia di corpo morale, chiamar ansi clerici, più tardo canonici, la casa dove abitavano, canonica, la loro unione, collegio di canonici, e la chiesa dove ufficiavano, collegiata . L' arciprete amministrava la sostanza be neficiale colla partecipazione dei
ragguardevoli erano quelle di Bolzano, eli Arco e di Riva, come chiaramente si deduce dal capitolo 2 delle costituzioni sinodali pubblicate prima dal ve scovo di Trento Arrigo III ed accresciute poi nell'anno Idi- dall’ immediato di lui successore Nicolò di Bruna. Ivi il vescovo, dopo aver prescritto che in tutte le chiesi della città e diocesi di Trento, le quali avessero collegio di chie rici, si dovessero cantare i pubblici divini uffici, e che tutti chierici aventi cura d’ anime, o posti nei sacri