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Books
Category:
Literature
Year:
1896
Dante nel Trentino
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Page 43 of 160
Author: Zaniboni, Eugenio / Eugenio Zaniboni
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 160 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; g.Trentino
Location mark: II 58.359
Intern ID: 133974
— 43 evidentemente troppo a fidanza colla notizia che dà il Maffei nella sua « Verona illustrata », secondo la qua le Dante « vide Cangrande in Signoria ». Calcolo sba gliato e che non torna nemmeno colle premesse del Vannettì. Perchè Dante non essendo arrivato a Verona dopo il r303 —- il Vannettì dice: 1304; ma lasciamo andare —— ed essendo non meno certo che Cane entrò in Signoria nel 1312 (1), si dovrebbe per necessità con cludere che nove, o per lo meno otto, ma non sei fu rono gli anni

di dimora ininterrotta a Verona. E ciò è tanto falso che nulla più. È il Vannettì prosegue : <s Noi altri pure della Valle Lagarina possiamo osservare nel suo Inferno qual che descrizione » — sono graziosi questi qualche ! — « di qualche luogo delle nostre e delle nostre vicine parti, durante il lavoro del quale io credo più verisi- milmente aver il Poeta passeggiato anche la nostra Vaile ». Buona passeggiata! — Mi soffermerò più a lun go altrove sopra le opinioni del colendissimo cavalier Giuseppe Val

errano, che, dopo quello squarcio di prosa, commenta gli immancabili primi versi del canto XII dell’ Infèrno. Ma davvero che dementino Vannettì sa peva dir le cose con molto più garbo del padre suo ! e davvero che il candore e la buona fede dì questi studiosi di Dante del settecento — « chiarissimi nella Repubblica delle Lettere » come si diceva e si ~§crivé- va, sono pari alla diffidenza dei critici moderni ! — In ordine cronologico, la prima memoria scritta (1) Cfr. anche Balbo: op. cit. pag. 371

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Books
Category:
Fiction , Literature
Year:
1892
¬La¬ natura, l'amore, gli affetti e la religione, lo scetticismo ed il dolore nei canti dei poeti trentini : [strenna 1893]
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Page 92 of 125
Author: Zandonati, Antonio / Antonio Zandonati
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 127 S.
Language: Italienisch
Notations: Nebent.: Dai Canti dei Poeti Trentini
Subject heading: g.Trentino ; s.Literatur ; z.Geschichte
Location mark: II A-3.844
Intern ID: 154493
« Voi che a sfamare la prole miserabile, e di tal cibo onde avria schifo un cane, ai raggi sudate del sole co cente, curvi sui solchi del pane non vostro ; e voi, madri, voi spose, voi figliuole, che in anguste officine o in tane buie, curve sugli aghi e sulle avare spole, struggete il fiore delle umane forze; a che dolervi del comun destino? Sacro a tutti è il lavoro! ’) X Fra i molti fiori che nel loro linguaggio ci favellano dì speranza'o d’amore, ce n’ha pur uno che favella mo destamente

d’affetto e di memorie. È il « Non ti scordar di me, » — Gli è questo un detto santo . ' Santo come la fede, e insiena giocondo Come FArnore, e al par di lui divino: Che vince il tempo, che vince il destino. *) — E genitori e patria e amicizie e poesia e cuore e povertà e lavoro e natura, in fondo tutti ragionano d’amore, sull’amore si fondano e da esso ne traggono spe ranze e conforti. « Te soave lume dell’ anime, te canto e invoco dal cor profondo, te, Dio benefico, che godi raccogliere la pia

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