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Title A - Z
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Category:
Literature
Year:
1896
Dante nel Trentino
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Page 144 of 160
Author: Zaniboni, Eugenio / Eugenio Zaniboni
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 160 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; g.Trentino
Location mark: II 58.359
Intern ID: 133974
(2) Ed è naturale. Come pretendere che i giovani contadini del Trentino, rozzi per quanto intelligenti, non s’ infarinino. — anche troppo! — delle parole e delle forme tedesche relative p. es. a! ser vizio militare (vesti, anni, bagagli, cibi, bevande, comandi etc.) se la lingua ufficiale d’ istruzione è la tedesca? A un dipresso si potrebbe ro applicare le stesse osservazioni all’ epoca dantesca, quando, come vedemmo, i « Signori -> erano meglio di oggi tedeschi — e della più bell' acqua, (3) Notiamo, dì volo

, che fino a poco tempo fa. non èra raro sen tire i popolani di Trento e Rovereto usare anche . vocaboli dialettali prettamente tedeschi per significare: fabbro, bottaio, falegname, ar maiuolo militare etc. V. una ragione di co desi? altra anomalia in: Malfatti , op. cit. 14 ) 4 Statuii della città di Riva, con un’ introduzione di T, Gar. etc, » Trento, Monauni, 1861. Qui s’intendono sempre i primi Statuti, compresi' nel voi, cit. ■■ ) ' 1 'ì •J

trentini non risalgono, di regola, che al secolo scorso o poco più su ; brilla però nel la deplorata scarsezza un documento prezioso e che torna precisamente al caso nostro: intendo gli Statu ii antichi della città di Riva (4), conferiti, come dicem- \i) Il nostro Malfatti ('«Idiomi parlati nel Trentino« in: Gior nale di filai. rom„ diretto dal Monaci , voi 11 , parte 1 } vorrebbe de rivare crosnobol dal ted. Krummschnabeb, ma forse più spontanea sembrerà la derivazione dal-sinonimo Kreuzschflabel

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Category:
Literature
Year:
1896
Dante nel Trentino
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Page 69 of 160
Author: Zaniboni, Eugenio / Eugenio Zaniboni
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 160 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; g.Trentino
Location mark: II 58.359
Intern ID: 133974
— 6 9 — pari alla fama di colui che poteva- comandarle non che permetterle. Desolato il territorio, Azzolino, dimentico di Ve rona, s' incammina alla volta della sua Lassano per ag guerrirsi di tutto punto; e nella primavera del 1256 rièccolo già, per il canale del Brenta, alle porte della città ribelle. Devasta Pergine. borgata a due ore da Trento ; incendia villaggi ; distrugge fortezze. I Càstel- barco, già riavvicinatisi al vescovo Egnone nell’ora più felice delle prime ribellioni, ora sono

con quei dì Levino i primi ad abbandonarlo: (1) il vescovo dico, che della riscossa era l'anima, la vita, l’iniziatore e il banditore. Egnone, allora, li fulmina colle più severe censure. Ma quelli se ne ridono e più che mai se ne ride Azzolino. Trento si vide perduta. Come il tiranno prendesse la città, e se realmente, anzi, egli o i suoi v entras sero — nè gli scrittori Trentini, nè altri, eh’ io mi sap pia, raccontano. Ma, se chi crede al Verci non s’ ap- pon male, quelle orde imbestialite dal

lungo attende re, riuscite a penetrarvi, commisero nefandezze, che la fantasia e la leggenda del popolo certamente esage rò ; ma anche qui stupri, rapine, stragi, incendi. « Tut ti — così il Verci — tutti commiserarono gli infelici cittadini che andarono soggetti a tanti mali.» (2) E non è certo a stupire. Della ribellione di Trento parlano, più diffusamente de’ Trentini, il Monaco padovano , il Cronista estense , il Cronista padovano, Andrea Dandolo , il Muratori , il Dalla (1) V. Gar.\ Annali del

Principato Eccl. eie, sui documenti del Vescovo Alberti eie. Trento , Monauni, 1860; pp. 124 e IZ4. (2) Si. degli Ec. II, p. z2o.

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Category:
Literature
Year:
1896
Dante nel Trentino
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Page 47 of 160
Author: Zaniboni, Eugenio / Eugenio Zaniboni
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 160 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; g.Trentino
Location mark: II 58.359
Intern ID: 133974
Ar ce et lacu municipium fuisse et terrete motti abstractum , velpotius casti dirutum (i) ... adirne indigena predicante». Non pareva vero che il testo del .Vannetti fosse l’esatto 1 Certo questi lasciò nella penna il « praesentia », ommesso pure dal Barìow, che mostra anche qui di citare di seconda mano, senza curarsi, in mancanza del le originali, di confrontare altre fonti. Proseguiamo. Un dotto compilatore di memorie storiche della città e del territorio di Trento, il padre Bonetti, il piccolo Muratori

perfetta traduzione ! (2) Bonétti', «Notizie storico-critiche della Chiesa di Trento» Trento 1762. (Bissert, II intorno Enrico III vescovo; pag. 47).

47 ligeri.e Castrobarcensi. » Ma non basta quest’ultima no tizia, dalla quale pare che Dante amasse di stare al fresco, per confermare che il Franco intendeva celebre il villaggio di Marco non tanto per la menzione che il Poeta fa della sua rovina, quanto per Ì1 suo soggiorno in quei luoghi. Più efficacemente lo prova il testo stesso del Franco, quale lo riporta il Telani ; ed è il seguen te : «... Màrtii pagum, Dantis poetae „ praesentia“ celeberrimium, ubi priscis temporibus amplum cum

del Trentino, riteneva un cento cinquant’ anni fa, la cosa come indiscussa : E quantunque si . sappia che il famoso Dante Alighieri, di Fazione Ghibellina, ebbe a rifugiarsi nelle nostre contrade, non si sà però che abbia fatto soggiorno in Trento sotto la protezione del nostro Vescovo, ma bensì in Marco, nella Valle Lagarina...» ( 2 ) (1 ) Si badi all’ espressione « terrae mota, vel potius caso, di rutum » che ritrae mirabilmente il dantesco : « O per tremuoto o per sostegno manco ». Pare ima

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Category:
Literature
Year:
1896
Dante nel Trentino
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Page 113 of 160
Author: Zaniboni, Eugenio / Eugenio Zaniboni
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 160 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; g.Trentino
Location mark: II 58.359
Intern ID: 133974
o, come un tempo si diceva, a vassallo immediato- dell’ Impero, investiva il vescovo della Contea di Tren to. Ma la Diocesi di Trento — come fu rammentato altrove — verso il mezzodì della contea si estendeva a torno la riva settentrionale del Benaco, e, quanto a territorio lacustre, fino al noto trifinio fra il « trenti no pastore e quel di Brescia e il Veronese »; verso la Marca Trivigiana, abbracciava quella piccola parte della « terra prava » che ripetutamente fu indicalo; e però, tra

le chiese della diocesi di Feltre parecchie eran soggette alla Contea del Tirolo ; in fine, verso settentrione, comprendeva, si badi, una parte quasi totalmente germanizzata del Trentino, sotto Bolzano fino a Bressanone (ted. Brìxen, lat. Prisma), della quale città Paolo Diacono, contemporaneo dell’ Alighie ri, scriveva: «...Post Tridentum et Bolzanum, haec prima civitas reperitur Italiae quasi contigua ». £ * Il tomo quinto della voluminosa opera citata del- V Ughelli contiene documenti veramente

preziosi pel caso nostro ; ma chi non volesse sobbarcarsi a quella monotona e prolissa lettura, per la quale facilmente le mascelle dolgono dagli sbadigli, potrebbe consultare con profitto 1 citati « Annali » del vescovo Alberti, reintegrati dal Gar, o 1 documenti raccolti dal nostro Gentilotti, per convincersi che la comunità d’interessi politici e religiosi tra le genti trentine e il vescovo di Trento e i conti del Tirolo, e — per 1’ uno e per gli altri — gli imperatori, non cessarono affatto, dopo

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Category:
Literature
Year:
1896
Dante nel Trentino
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Page 70 of 160
Author: Zaniboni, Eugenio / Eugenio Zaniboni
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 160 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; g.Trentino
Location mark: II 58.359
Intern ID: 133974
— ?o — Corte , il Ver ci ed altri ancora. 1 più s’ accordano nel- 1' asserire che Trento, dopo quell’ estremo esperimento della tirannide eceliniana, si sottrasse per sempre al giogo ; ma, secondo il Bone!li, l’ Alberti (i) e qualche altro, pare che Azzolino, fino a poco prima della sua morte, fosse potente ancora nella Lagarina e nel terri torio di Arco-, (a) E strano però che il Dalla Corte (3), troppo te nero, come suo costume, dei Castèlbarco ai quali dona lode anche quando loro spetterebbe

biasimo, attribuisca, in gran parte, l'onore della rivolta dei Trentini ad Al- drigkeito, mentre si hanno documenti che affermano tut- t’altro, Anche il Parisìo (4) citato dallo storico bassanese e dalYAmòrosi, —- e il Breniari nella sua « Storia di Las sano » e qualche altro trentino accennano ai Castelbar- co promotori della ribellione ; ma il fatto a me par questo : che i Castèlbarco non furono mai amici nè de' vescovi di Trento, nè de’ vicarii imperiali, ben sì, come avrebbe detto il Poeta

, « amici della ventura ss>; onta maggiore che se al Tiranno avessero serbata co stantemente la fede; e credo col Vercì e col Bonelli che tutta la gloria della riscossa sia da attribuirsi al ve scovo Egnone, al quale Azzolino da lungo tempo, per molte ragioni, era inviso ; la morte di quel partigiano di Azzolino che fu il podestà Sodegerio potette senza dubbio accrescere 1’audacia del vescovo e de’suoi; ma (1) Annali etc, Cfr.: p. 114, e anche: pp, 129, e 134. (2) II Verei, nell’ ofi. cit. riporta

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Category:
Literature
Year:
1896
Dante nel Trentino
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Page 77 of 160
Author: Zaniboni, Eugenio / Eugenio Zaniboni
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 160 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; g.Trentino
Location mark: II 58.359
Intern ID: 133974
— 77 — triottica partigianeria, pur mossa, in materia dantesca, al veronese autore della Merofie; che vorrei affermare, (per ora soltanto di volo) che Dante non fu nemmeno a Trento, per la qual città avrebbe dovuto ragionevol mente passare se si fosse recato alle « fontane di Bren ta » e alla Chiarentana, durante questo viaggio nel Tren tino. A meno, che non avesse preferito — anche que sto non è , impossibile —— quella magnìfica escursione alpina che rallegra chi da Rovereto, per le amene

valli di Serrada e di Lavarone, raggiunge le rive dei due laghetti menzionati ; compiendo così, più brevemente, F ipotenusa (solo il grande amore per Dante mi può far ricorrere alle matematiche) del triangolo, i lati del quale sarebbero dati dalla via lungo VAdige (da Rove to a Trento), e da quella lungo il Fèrsina (da Trento fin presso alla Chiarentana); un po’ alla buona, inten diamoci. Ma siamo sempre nel campo delle supposizio ni; e chi mai vorrebbe provare? Forse il simpatico autore di « Dante

Alpinista ». (i) E non so, veramente, quali ragioni abbiano in dotto il Barlow a ritenere per provato che il Poeta, nella sua prima dimora a Verona non solo « ebbe occasione di conoscere le vicinanze, Val Lagarina, Rovereto, il lago dì (!) Ben a co », ma anche « Trento etc. » E tutto questo — come appare, in parte, anche dalla breve cita zione, — con tanta disinvoltura, senza nemmeno un bri ciolo dì discussione, sorvolando anzi — questa è poi (i) Ottone Brentarii « Dante Alpinista » Padova, Drucker

e Seinig. 1889. Gir.: a proposito óltre la accurata recensione della N. Antologia (1884) il « Bollett. delia Soc. dant. it. » fase. IX, p. 165 (giugno 1894).

8
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Category:
Literature
Year:
1896
Dante nel Trentino
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Page 148 of 160
Author: Zaniboni, Eugenio / Eugenio Zaniboni
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 160 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; g.Trentino
Location mark: II 58.359
Intern ID: 133974
fa menzio ne il p. Tovaszi■ (Vedi anche: Ambrosi : « Scrittori etc. » op. cit. ; Aggiunte e Correzioni — e, oltre a quel poco che di Bonvesin da Riva ne dicono gli editori delle sue Rime, le notizie del Tiraboscht, an cor poco conosciute, a mio credere, in: Vet. Hum. Monum. I, 297) trovo u*,i Bonvesino del secolo XIV custode del castello di Tenne e rammento che certi fratelli Bonvicini si ritengono costruttori della torre Affienale di Riva di Trento (sec. XIII). — Il cognome Bon vicini esiste tuttora

— 148 — poemetti di Giacomino da Verona e dì qualche ano nimo scritto veronese della medesima epoca; (1) minor copia ne’ poemetti del Bescapè, la maggiore in quelli di Bonvesin da Riva (2) ; negli uni e negli altri, non di rado desinenze dialettali, forme avverbiali, voci del latino della decadenza — identiche: una delle più cu riose, per tacer del resto, è quella desinenza in: m an zi che in: n (bom per bona, buono ; som per io sono, e simili) che è caratteristica dei dialetti trentini del

centro e del mezzodì, e che oggidì è rimasta, chi be ne osservi, più a cotest’ ultimi che non al lombardo o al veronese. (1) Mnssafia: Monumenti antichi di dialetti italiani — Vienna, Ger&ìd, 1864. (2) Nella sala del consiglio comunale di Riva di Trento è di pinto il busto di fra Bonvesin da Riva tra quelli degli illustri con terranei, — Con quanta ragione s’ abbia in tal modo voluto afferma re 1’ antico poeta - frate (che del resto avea bella moglie e figli pa recchi) cittadino di Riva di Trento

9
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Category:
Literature
Year:
1896
Dante nel Trentino
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Page 68 of 160
Author: Zaniboni, Eugenio / Eugenio Zaniboni
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 160 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; g.Trentino
Location mark: II 58.359
Intern ID: 133974
, Sodegerie, pretore imperiale in Trento, o come ancor si dicea, podestà, e, terzo ,'Enrico signore di Egna, che fu primo marito di Sofia sorella di Azzolino e di Cunizza (3). E però Trento, prima tra le; città di Azzolino ed esempio a tutte doveva alla fine dare il segnale della riscossa. Già quando era vescovo Aldrighetto, pare che Azzolino, di stanza a Verona, fosse a quando a quando co stretto a mandare o ad andare di persona a sedarvi qual che ribellione. Ma visti riuscire vani i tentativi contro

— 68 — annoverano i signori di Castel Campo, di Le'vicò, — e Nicolò di Terlago ; ciò che anche il Ver ci confer ma (i). Anche i maggiori di Guglielmo: Aldrighetto, Federico ed Azzone di Castelbarco, furono, ad ora ad ora, della parte di Azzolino (2). e ancora, qual più, qual meno, i signori d’Arco, di Beseno e di Godrone; ma, più di ' tutti — e questi, per quanto 1' espressione sappia di sarcasmo, erano i veri amici del Vicario del- 1 ’ Impero — Mainardo del Tirolo, succeduto ad Al berto

la città, eroicamente disposta a ricevere ben più fieri attacchi e preparata all * 1 2 3 estrema resistenza, Azzolino, nel furore della prima disillusione, cambia tattica : si avventa co' suoi scherani contro il territorio e blocca la città. Gli storici si diffondono con compiacenza ne’ particolari del le ladrerie e delle violenze commesse; a ine basti dirle Kìnk, Vienna 1852; V. I. p. 40. (In questo Codice sono raccolti i documenti più importanti per la storia del Trentino del XIII secolo.) (1) l-erti

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Category:
Literature
Year:
1896
Dante nel Trentino
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Page 76 of 160
Author: Zaniboni, Eugenio / Eugenio Zaniboni
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 160 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; g.Trentino
Location mark: II 58.359
Intern ID: 133974
sè, al Trentino ; ma il Cordevole, suo mag gior confluente, che gli dà largo tributo, nasce dagli alpestri gioghi della valle trentina di Passa. Quanto alla « Chiarentana », volendo anche ac cettare la mia timida interpretazione delle « fontane di Brenta », è certo che mancano i particolari della rovi na € di quà da Trento » come pur quelli, che ora co nosceremo, del Benaco -— per aver sufficienti ragioni a supporre che Dante 1' abbia veduta, da presso o da lon tano. Anzi se vai la pena di dirlo qui, son

— 76 — Valsugana ; entra nel Veneto, lambe a pena Primo latto, dove riceve il Cismone, che del pari nasce nel Trenti no, dalla Cinta di Pagarci del gruppo della Marmolata ; a Padova è già un bel fiume é di qui « corre la Bren ta al mar tacita e bruna ». Sarebbe ora manìa di nuove interpretazioni, se si dicesse che Dante, coll’ espressione già ricordata nel- 1’ antecedente capitolo : « fontane di Brenta » abbia vo luto intendere, più esattamente, i due laghetti di Levi no e di Caldonazzo, anzi

che le/ sorgenti, le fonti, in generale, di quel fiume? Lascio ad altri il rispondere., sf: # A L’ Adige, che il Poeta ricorda tre volte nella Com media, che fu chiamato da Virgilio « ameno » e « splen didissimo tra i fumi » da Enodio —trae del pari le sue origini presso i laghetti alpini delle terricciuole di Re- schen e Heid, nel gruppo dell* Or iter; nel Trentino toc ca Trento, lascia a sinistra Rovereto , la rovina di Marco e, in fine, Ala. Il Piave, invece, (Par. IX) non appar tiene, per

12
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Category:
Literature
Year:
1896
Dante nel Trentino
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Page 153 of 160
Author: Zaniboni, Eugenio / Eugenio Zaniboni
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 160 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; g.Trentino
Location mark: II 58.359
Intern ID: 133974
danteschi del nostro Lunelli : « Quella lista lascia indurre che Dante avrà nel Tren tino incontrato vestigi più che adesso non paia della favella materna » (2). Ecco tutto. E non è poco. Mol te delle voci registrate dal Lunelli -— dice anche il Tommaseo — si possono udire, ad ogni passo, tra’ Toscani, che mai non videro Trento (3). Assodata la difficoltà di accertare — quale con tributo possa aver fornito al vocabolario dantesco il dialetto di questa o di quella regione, faccio or seguire (1) T11

— 153 — utilissimo riescirebbe il noto lavoro del prof. Zìnga- 7 ‘ellì, sulle € Parole e forme della Divina Comedia a- liene dal dialetto fiorentino» fi); ma, non che di prendere il largo, a me par tempo di « calar le vele e raccoglier le sarte ». La fatica letteraria del Lunelli giova, tutt’al più, alla storia del dialetto trentino : prova il carattere ita lico del dialetto trentino più antico, depone in favore della sua nobiltà . Ben disse il Tommaseo , che del re sto apprezzava gli studi

: « Studi di filo], rom. » dirett. dal Monaci. Voi. I! p. 135 e segg. ' • (2) Lettera a Nicolo Filippi di Trento. Si trova nell’ edizione milanese illustrata (cosi detta di lusso, in folio) del 1865. Vedi: voi. I p. 214. (3) E qui possiamo aggiungere che in fatto, anche nel Boccacci, nel Lippi e in altri Toscani si trovano parole e forme di uso tren tino. — Tra i vocaboli « trentini n del Lunelli, poi, abbiamo ui a quantità-di vocaboli del dialetto veneto, che ritengo superfluo il 1 - gistrare qui. Così

13
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Category:
Literature
Year:
1896
Dante nel Trentino
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Page 105 of 160
Author: Zaniboni, Eugenio / Eugenio Zaniboni
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 160 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; g.Trentino
Location mark: II 58.359
Intern ID: 133974
T" 105 Per sottomettere durevolmente Riva' di Trento, già nel 1203 Mastino della Scala avea spedito contro la ben munita città un forte nerbo di truppe, guidate.da esperto capitano. Ma con tanto valore seppero resiste re que’ cittadini che vano riuscì ogni sforzo degli assa litori (1); onde Riva ebbe maggior fama di città nobile e forte (2). E così, dall’ardua e turrita sua rocca non ancora sventolava il vessillo dei Signori di Verona, col santo uccello ùi sulla scala, allora che Dante toc cava

le sponde trentine del Benaco ; bensì v’ era po tente la dominazione de’ Principi Vescovi di Trento, che la tenevano da circa il 1000 e la reggevano per mezzo di Podestà, i cui nomi sono arrivati a noi col li appellativo ora di provveditori , ora di vicari del Po- fucendosi erroneamente sopra una notizia tolta dal libro di P. Dia cono. » (Trovo però anche nelle citate Croniche di Gian Pirro Pincio la stessa leggenda; cioè di un Rivo di sangue formatosi « cimi rex Pongobardorum Grimoaldus Francos

Italiana per agrum tridentinum ingressos magna Decisione in proelio superasse!.). — Lib. II, p, 12.) (1) V. Doc. 195 nel II vo!. della citata Storia della il/. T. di G.B. Ver ci (2) « Nobilissimum oppidum » la. chiamava, in fatto, Gian Pirro Pincio ; e» più tardi ancora, « nobilissima terra » Scipione Muffe i\ espressioni che il Prati tfaduceva « città gagliarda » — oppidum — e « città cortese » — nobile . — Intorno a Riva e al suo lago ed a' suoi monti sì può dire che rifiorì un’ intera letteratura

14
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Category:
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Year:
1896
Dante nel Trentino
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Page 25 of 160
Author: Zaniboni, Eugenio / Eugenio Zaniboni
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 160 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; g.Trentino
Location mark: II 58.359
Intern ID: 133974
25 — Dalla Corte dice il vero! non cessarono le conquiste del Castelbarco; nè si troncò, nè si affievolì la sua re lazione cogli Scaligeri successori, ai quali con troppo saldi vincoli di cuore, di interesse e di tradizioni era legato. Costante alleato della casa scaligera; amico, so pra tutto, di Bartolomeo, noi lo troviamo, d' ora in nanzi, federato con quest’ ultimo contro i signori di Arco, in breve lotta col vescovo Filippo di Trento, quindi con tutti in pace, quindi in più aperta guerra

col vescovo stesso per le signorie di Riva e di Tenno (che di lì a non molto dovean passare ai Castelbarco ed agli Scaligeri in un coll’alpestre dominio di Agre sto, oggi Gi-esta ), quindi con tutti di bel nuovo in pa ce. Prima della venuta di Dante a Verona, durante i primi anni del breve governo di Bartolomeo, lo vedia mo ancora accrescere i .suoi territori al di qua e al di là dell’ Adige, sia per mezzo di matrimoni felici, sia per fortuna d’ armi, sia per prepotenza di ricchezze. Ma il fatto

che più dovette renderlo popolare a Verona — chè notissimo era già — è la pace da lui conchiusa, pochi mesi prima dell’ arrivo del Poeta, tra lo Scaligero e il vescovo tridentino Perchè pare che tra quei di Trento e quei di Verona non corresse sem pre il miglior sangue.- Il Dalla Corie narra, tra le al tre, che un bel giorno, dopo certe contese coi Vero nesi, i Trentini, dimenticando « 1’ ambasciato!" non por ta pena » se la presero senza cerimonie coi pacieri in viati loro da Alberto, i quali non

18
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Category:
Literature
Year:
1896
Dante nel Trentino
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Page 44 of 160
Author: Zaniboni, Eugenio / Eugenio Zaniboni
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 160 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; g.Trentino
Location mark: II 58.359
Intern ID: 133974
— 44 — sopra il soggiorno dell’Alighieri nel Trentino, devesi a un monaco carmelitano del XV secolo. É una sem plice notei ella, la cui importanza, senza dubbio, è stata esagerata dagli scrittori ricordati; ma che non cessa di essere un cotal poco preziosa per la sua data ; che del resto, non ha valore che per metà. Questa memoria si legge in un libro di Cronache dei castelli della Ca gar ina, che dovrebbe, trovarsi nis. nella biblioteca ci vica di Trento. Il Vannetti e lo Zotti dicono d’averlo

avuto tra mano; lo cita pure il Barlow, ma soltanto lo Zotti indica V autore.'Secondo lui, il monaco sarebbe un padre Francesco da Trevigi ; ma è un’ induzione troppo stiracchiata: e dello Zotti, per conto mio, non mi fido. Ecco ora il testo della memoria: « Dante vis se et dimorò per qualche spatio di tempo in la villa di Lizzana, qual’ è prossima alle mine di Marco, et ivi avea la sua innamorata, come ho udito per tradi zione dalla bocca; degli più vecchi del paese ». Dico subito che non qui

intendo soffermarmi alla ricerca di questa nuova pretesa amante del Poeta. Impor tante è per noi por mente al fatto che 1’ autore della citata notizia dichiara di averla intesa dalla bocca — e questo s’ intende bene — « degli più vecchi del pae se »; — particolare degno di nota; -— perchè costoro si potrebbero supporre, se non testimoni della presenza del Poeta, almeno facenti parte della generazióne che immediatamente loro seguì. Gli autori or ora menzio nati non fanno alcuna osservazione importante

sul te sto della memoria dal Carmelitano : la copiano e tira no avanti come se avessero riportato un documento incontrastabile e indiscutibile; e quanto all' « innamo-

20