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Category:
Arts, Archeology
Year:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Page 80 of 123
Author: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: V, 106 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Location mark: III A-21.499
Intern ID: 96076
NOTE (1) Ottimo Comento; al v. 94 del c. XVII del Paradiso. Boccaccio, Comento, I, 32. — (2) Corrado Ricci, Ü ultimo rifugia di Dante Alighieri , Milano 1891, p. 249 sgg. {3) 8. Morpurgo, Dante Alighieri e le. nuove rime di Giovanni Quirini, in Bullettino d. Soc. Dantesca Italiana, N. S., voi. i.°. 1894 fase. 7. (4) Boccaccio, Vita di Dante, nel Rimprovero ai Fiorentini; cfr. Del Lungo, Dell Esilio di Dante, Firenze 1881, p. 20. {5) cfr. V. Imbriani, in Giornale napoletano, N. L., voi XII

, p. 84 sgg. Il Del Lungo aveva già.(°* c * P’ 160) osservato che la notizia su Beatrice Alighieri eia missione del Boccaccio, dovuta al Pelli, non era sicura; e che la limosina di io fiorini d’oro a donne povere o religiose ricorre spesso nei libri di memorie della Compagnia d’ Or San Michele. "Notiamo che talvolta negli scrittóri il soccorso a Beatrice è attribuito, erroneamente, addirittura alla Signoria di Firenze. .(£) Petizione e Provvisione per la pubblica lettura di Dante, in. Del Lungo, op. cit

da Buti lettore della D. C. a Pisa dal 1375 al 1379. Cfr. Ferrazzi, Lettori di Dante, nel Giornale del Centenario di Dante Alighieri, Firenze 1865, p. 50 sg. Intorno a Benvenuto da, Imola (che è certo la esponesse nel. 1375 a Bologna) è sorta questione se‘ abbia tenuta la lettura, di Dante nello Studio bolognese ancor prima che il Boccaccio in Firenze. Cfr. Crescini, Di un cod . ignoto, contenente il commento di Berrv. da I. sulla ^ Farsalia » .di Lucano, Padova, 1888, p. 1 sg. - '(io) La'storia

esatta e completa dei pubblici lettori dì Dante a Firenze non è ancora fatta: molti però ne hanno trattato;’fra quésti, il 8alvini (Fasti consolari dell Accademia Fior,, -Firenze 1717, p. XIV-XVI), il Klette (Beiträge zur Geschichte und Litteratur der Hat. Gehzhrlenrenaissance, I, Greifswald 1888, p. 54 sgg.) é V. Marchesini col suo pregevole contributo su Filippo Villani lettore della D. C, in Firenze (estr. dall ’Archivio star, ita!., S. V, t. XVI, 1895). H Klette si giovò degli Statuti

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Page 68 of 123
Author: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: V, 106 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Location mark: III A-21.499
Intern ID: 96076
MONUMENTI A DANTE ::> I posterità, non trova miglior modo di restaurare a Firenze la sua popolarità vacillante, che la lettura di Dante in S. Maria del Fiore: e quando 1’ invidia dei nemici lo costringe a interrompere le sue apologie del poema che già si soleva chiamare, assieme al poeta, divino , egli si ripresenta, nel dicembre rqzi, come un trionfatore ai suoi udi tori, nel maggior tempio fiorentino, a riprendere le sue lezioni dantesche sotto la tutela della Signoria, e addita al disprezzo

dei cittadini i suoi oppositori, per le ingiurio contro Dante divulgate trent’ anni prima nel dialogo dell’ Aretino. Altra prova della vittoria di questo cullo nel secolo degli umanisti è la ripresa del progetto di un monumento. Nel febbraio 1430’ i Priori si rivolgono al signore di Ravenna, Ostagio da Polenta, per ottenere le ossa dell’ Alighieri, che si vogliono degnamente onorare : la lettera, piena di venerazione e di lòdi per il grande Fiorentino, usci probabilmente dalla penna del più famoso

fra i vecchi denigratori dell’ Alighieri, Leonardo Bruni, che all’ autore della Commedia dedicava sul finire della vita, rinne gando 1’ antico disprezzo, i suoi studi, scrivendone la prima biografia fatta con intendi mento critico. ls ) Mentre s’ attendeva 1’ esito, delle trattative, un frate lettore della Commedia in S. M. del Fiore, Antonio d’Arezzo, faceva porre nel tempio l’effigie del Poeta, « per ricordare a’ cittadini che facciano arroccare 1’ ossa di Dante a Firenze. » Era un dipinto

in tela (oggi più non si trova), col ritratto di Dante in piedi, e la città di Firenze: a una delle porte si vedeva affacciato un vecchio, che teneva un car tello con questi versi : O lasso vecchio a me, quant’ 0 capito La sua virtù si alta esser fumata Per degno segnio del fiorente sito. Ma hora da’ cieli veggo initiata Mia giusta voglia in . telo redimito ' C’ ancora in marmo la fama traslata. .Un altro cartello recava la scritta, in cui parla Dante: Se l’alto Posse che dispone il tutto, Fiorenza

, volse che ti sussi luce, Perchè tua gratin ver di me non luce, Che del tuo ventre son maturo frutto ? Una mallo finalmente additava quest’altri versi, esprimenti 1’intenzione di chi. avea fatto porre il quadro : • Honorate l’altissimo Poeta, Che vostro è certo, è tienselo Ravenna, Perchè di voi non è chi n’ aga pietà. 1(l ) Il modesto ricordo eli frate Antonio si può considerare come il.primo monu mentò alla memoria di. Dante: però la sua effigie trovavàsi già' prima dipinta", in segno d’ onore

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Page 83 of 123
Author: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: V, 106 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Location mark: III A-21.499
Intern ID: 96076
la imaginc di Dante in S. Giov, Battista in Firenze per Pubblico decreto. » Questo decreto non lo potemmo trovare nell’ Archivio fiorentino, nò i cronisti contempo ranei (quelli almeno che avemmo agio di consultare) accennano alla cerimonia: ma, delle Provvisioni c Deli berazioni della Repubblica negli anni intorno al 1481, molte ne mancano in quell’ Archivio. Noteremo in line, che la notizia del Moreni (nella Prefaz. alla Vita D, Aligherii a J. il/. Phileìpho scripta, Fior. 1828, pag. XXIX), che

non si trova. Si sa che fu levato dalla porta dello Studio sul principio di questo secolo, c che* nel 1865 se ne fece ricerca a Firenze, per rimetterlo al posto (cfr. Giornale del Centenario, p. l43). 11 ritratto era ritenuto come il più somigliante; ma noi sappiamo qual valore si può dare a questo giudizio, mentre le cosidette maschere del volto di Dante, una volta credute auten tiche, non sono che riproduzioni di un busto del sec. XV. Cfr. Ricci, L' ultimo rifugio di D. A., p. 277 sgg

. (29; Ricci, Ultimo rifugio, pp. 298 sgg., 320. (30) Ricci, op. cii., p. 318 sgg. t3i) Del Lungo, Esilio di Dante, p. 192, n. 1 ; Prezziner, Storia del pubblico Studio etc. di Firenze , Ibid. 1810, voi. II, p, 270. (32} Dedicatoria delle Canzoni « ÀI)’ Italia » e « Sul monumento di Dante », scritta nel 1818. (33) Del Lungo, op. cit., doc. XVfl; pratiche fra i Municipi di Firenze e di Ravenna per la restituzione delle ossa di Dante (1864). ( 34 ) Giornale del Centenario di D. A p. 384. ' (35) Giornale cit

p. 402 sgg.; Ricci, op. cit., I. IV. Malgrado la somma cura, con cui il Ricci ha posto in duce le vicende dell’ossa di Dante, rimane pur. sempre il dubbio che, in tanti misteriosi tra mutamenti di luogo, quell’ ossa possano essere state sostituite. Non si riesce poi a spiegare perchè il card. Valenti Gonzaga, che non poteva ignorarne il trafugamento, non le abbia fatte ricercare e restituire alla tomba dantesca, quando la restaurò. (36) P. Selvatico, Guida di Padova, Padova 1869, p. 268. L’ idea

di un inonum. a Dante c a Giotto in Padova sorse nel 1863; l’esecuzione delle due statue era stata dapprima affidata agli scultori Zan- domeneghi e Monismi. Degna di nota è la nobile lettera mandata dal Selvatico al Messaggero di Posrrefo (17 genn. 1864) per annunziare la deliberazione dei Padovani. Cfr. Giornale d. Centenario, pp. 25, 28. ( 37 ) Per notizie più ampie sui monumenti, grandi e piccoli, decretati dalle città italiane all*Alighieri nel Centenario, rimandiamo al Giornale più volte citato

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Page 84 of 123
Author: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: V, 106 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Location mark: III A-21.499
Intern ID: 96076
IL MONUMENTO A DANTE IN. TRENTO (Relazione del Comitato) Nè il dì verrà che d’ ohlianza il copra. Manzoni. Qual grazia a noi ti mostra, O prima gloria italica, per cui Mostrò ciò che potea la lingua nostra ? Come degnasti di volgerti a nui Dal punto ove s’ acqueta ogni desio ? Giusti. A un caro amico sorrise 1’ idea di far più bella la festa inaugurale del nostro ' .Monumento pubblicando un volume che parlasse di Dante e dell’italianità del Trentino nella natura, nella storia, nell’ idioma

vedere il Monumento, chiunque non sia ben addentro nelle cose nostre non può a meno di sentir meraviglia e di fare a se medesimo questa doman da.:. Perchè s’è piantata qui la superba mole a Dante Alighieri ? Il genio di lui ha percosso il mondo; Italia l’ adora còme là sua „Maggior Musa“; ma basta ciò a spiegare interamente perchè egli sia stato onorato cosi, e in questo tempo e in.questo luogo? Forse non sarà inutile rammentare che i tridentini hanno reso un altro tributo di reverenza a Dante

Alighieri unendosi ai fratelli italiani in quella immortai « Concordia » ' del ’65, quando trassero pellegrinando a Firenze e, alzatavi in trionfo l’effigie di lui, ad una'voce lo salutarono « Genio tutelare della Patria ».‘Gli stemmi di Trento e di Rovereto, scolpiti nel marmo davanti a Santa Croce, e i molti busti di Dante ché fregiano le • aule dei nostri palazzi comunali rendono testimonianza dei magnanimi sensi dei padri in quella « primavera d’animi italici ». Non dissimile è l’amore che quésta

volta fa parlare i.figliuoli. Come le imagini soavi del padre-e della madre si confondono nell’anima no- • strà in un solo sorriso, e 1’una non può farsi innanzi che l’altra subito non le s’ac costi, così Dante e la Visione grande la Visione adorata che riempie le anime nostre ; grandezza maggiore dèlia grandezza di lui, fremito ancor più possente di quello che desta il suo nome sacro.

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Page 82 of 123
Author: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: V, 106 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Location mark: III A-21.499
Intern ID: 96076
stesso originale. Quanto all’epoca in cui fu collocato il dipinto nel Duomo, 1’annotatore del cod. riccard. dice soltanto che frate Àntonió. leggeva nel 1430 la Commedia in quel tempio; i versi, per quanto oscuri, «Ma già dai cieli veggo iriitiata » etc. fanno supporre che la tavola vi fosse posta quando appunto'trattavasi nuòvamente per il rimpatrio delle ossa. Intorno’a frate Antonio d’ Arezzo, che fu più volle. lettore pubblico di Dante in Fi renze, vedi Ricci,' Ultimo rifugio, p. 330 sg., e cfr

.'sopra n. io. (20) I versi di Ser Domenico e di Colacelo Salutati presso il Mehus, A, Traversarii Epistolae, Firenze 1739, in Praefat., p. CCLXV sg. {21) V. il carine del Bencivieni impresso nell’edizione giuntina del 1506 della Commedia. — Sugli antichi rittàtti di Dante, sulla questione di quelli dipinti da Giotto, vedi il Giornale del Centenario di D, A., passim, e specialm. p. 362 sgg. Per gli «altri dipinti del Rinascimento che si riferiscono «all’Alighieri v. anche Muntz, Histoire de Vart pend

. la Renaissance (Italie), v. I, Paris 1890, pp. zi, 65, 277; P. Selvatico, Delle belle arti in relazione a Dante, nel voi. Dante e il suo secolo, Firenze, 1865; M. Barbi, Della fortuna ■ di Dante nel sec . XVI, Pisa 1890, cap. Vili. Per le medaglie dantesche della stessa epoca cfr. À. Heisse. Les vtedailleurs de la Renaissance; Florence, I.e P.tie, Paris 1893, p. 124 sgg. (22) Il dipinto fu lungamente attribuito all’ Orcagna, finché il Gaye ( Carteggio inedito d’artisti, v. I, p. 562) non ebbe pubblicata

la Provvisione della Signoria che lo concerne. L'effigie del Poeta in questo quadro credesi copiata dal ritratto oggi scomparso dipinto da Taddeo Caddi in S. Croce, secondo narra il Va sari; cfr. Cavalcasene, in Giornale d. Cenlen., p. 3(12. 1 versi latini di Bartolommeo Scala sono stampati, con la traduzione italiana, in C. Del Balzo, Poesie di mille autori intorbo a Dante, voi. IV, Roma 1893. XJn’ imitazione quasi servile del quadro di Domenico ri presenta il. rovescio d’ una medaglia dantesca del Rina

tandem divinitus impìetum est yaticinium Dantis. » E qui cade in. acconcio d’ osservare, come i versi del 25 0 del Paradiso, cui si allude nella ìettara, Con altra voce ornai, con altro vello ' ' Ritornerò poeta; ed in sul fonte ' Del mio battemmo prenderò’1 cappello si debbono probabilmente interpretare, come fa il Ficino, nel senso che Dante augurava il ritorno c l'in coronazione in S..Giovanni non a sè vivo, ma al suo cenere. Tale spiegazione -non è accolta nò accennata ' che noi sappiamo

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Page 65 of 123
Author: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: V, 106 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Location mark: III A-21.499
Intern ID: 96076
54 MONUMENTI A DANTE dal tempo che un veneziano, stato dell’ Alighieri seguace e amico fedele, Giovanni Quirini, le rivolgeva il saluto gentile : Lo mondo plora il glorioso Dante ; ma tu, Ravenna, che 1’ avesti in vita et or l’ai morto, ne se’ più agradita. 8 ) . E all’ umile sacello trasse più d’ una volta in devoto pellegrinaggio Giovanni Boccaccio,■ nel quale l 1 ammirazione e l’amore per il Poeta Divino si trasformarono ben presto in vero culto ; e l’abbandono in cui trovò il sepolcro

dantesco gli avrà acuito il desiderio di veder quelle ossa venerate restituite alla patria, gli avrà ispirato l’elo quente esortazione a Firenze: « Comincia a vergognarti, comincia a voler apparerò madre e non più inimica ; concedi le debite lagrime al tuo figliuolo . . . concedigli la materna pietà .... desidera almeno di riaverlo morto ; rendi la tua cittadinanza, il tuo seno, la tua grazia, alla sua memoria ..... cerca di voler essere del tuo Dante la guardiana, ridomandandolo ...... ». 4 ) Prima

l’ esistenza, e cade con essa nel dubbio la missione del Boccaccio. s ) Ad ogni- modo, la modesta limosina dei Capitani d’ Or San Michele mal potrebbe rap presentare un omaggio dei Fiorentini alla memoria di Dante; ben più solenne onoranza . decretava la patria al suo Poeta, con 1’istituzione 'della cattedra dantesca, affidata a messer Giovanni Boccaccio. Essendo questo scritto dedicato specialmente ai monumenti a Dante, può sembrare fuor di luogo l’occuparsi qui dei pubblici lettori della Commedia

in Firenze, Pure, la cosa assume oggi a’ nostri occhi carattere di cosi alta manifesta zione di onore al sommo Fiorentino,, più eloquente d’ ogni monumento, che cediamo al desiderio d’intrattenerne il lettore; tanto più, che l’argomento non è finora nè bene nè generalmente, noto. ' Nel 1373 gran numero di cittadini rivolgeva alla Signoria di' Firenze una pe tizione, in cui chiedevasi che i Priori, considerando che dal libro « che volgarmente « chiamasi el Dante possono trarre ammaestramento, per fuggire

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Page 67 of 123
Author: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: V, 106 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Location mark: III A-21.499
Intern ID: 96076
56 - MONUMENTI A DANTE Poeta innanzi alla patria, , e solo ai Piagnoni del 1494 e '95 era riservato quest’-ultimo atto di giustizia, quando tolsero il bando a tutti gli Alighieri di Firenze, giudicando « essere bene usare qualche gratitudine alla posterità di quello Poeta el quale è di tanto ornamento a questa ciptà ». 12 ) Torniamo ai monumenti. Il Boccaccio, che per la infermità sopravvenutagli dovette ben presto lasciare la cattedra di Santo Stefano, non visse tanto da vedere la patria

seguire il suo consiglio, « raddomandando » le ossa di. Dante, Egli moriva nel 1375; è solo nel 1396 la repubblica decretava i monumenti dei suoi grandi cittadini, Accursio, Dante, Petrarca, Zanobi da Strada e lo stesso Boccaccio. Il luogo destinato ad accoglierli era il maggior'tempio della città, Santa Maria del Fiore, al cui compi mento e abbellimento la Signoria dedicava assidue cure; dove aveva tre anni prima ordinato che sorgesse il mausoleo destinato al suo celebre condottiero Giovanni Acuto

risorgimento . artistico e letterario, non ebbe esecuzione. E ragionevole supporre che fin d’allora, come sempre in seguito, LRavennati non cedessero all’invito di restituire le ceneri dell’Ali ghieri, essi : che’avevano già lottato per difendere quell’ossà dall’odio fanatico d’ un cardinale, f.Bertando del Poggetto, che -voleva dannarle al rogo,, come aveva fatto del trattato di-'--Dante' iDe Monarchia ; ma quelle degli altri Grandi, e i cenotafi che dove vano sorgere: anche, senza- i resti mortali? Forse

, al buon volere dei fiorentini faceva; ostacolo la - gravità della spesa: ma-sopra tutto vi sì opponevano, come crediemo, gli avversari - della -grandezza di Dante, del Petrarca, di Giovanni Boccaccio. Per quanto ci manchino memorie del tempo sii questo argomentto, possiamo imaginare la fiera lotta che dovette accèndersi in Firenze tra i fautori e gli: oppositori rii quel progetto, fra quelli che non vedevano gloria maggiore di, quella dei tre . poeti . fiorentini (l’Accursio; legista, non' entrava

; il; progetto del Panteon, che comrnovevano i circoli letterati di Firenze: le fiere invettive di Gino Rimiceli» -e di Domenico da Prato contro gli ,« sp'ernitoriV eri « -Ca lunniatori » 'db Dante, del Petrarca, del Boccaccio ci danno prova dell’ accanimento posto nella difesa delle tre corone, conte si chiamavano ri tre maggiori poeti. lr> ) Ma 1 ’ammirazione generale s’impone: il Bruni deve contrapporre alle accuse una lode incon dizionata dei tre vati,, per bocca dello stesso Niccoli che nel pruno

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Page 64 of 123
Author: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: V, 106 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Location mark: III A-21.499
Intern ID: 96076
MONUMENTI A DANTE La sera del 13 settembre 1321 moriva in Ra venna Dante Alighieri, esule, ma circondato dall’ affetto dei figli, dei famigliali fiorentini, dei devoti discepoli romagnoli. Guido Novello da Polenta, il nobile principe che gli. aveva largito in vita il conforto <P una affettuosa ospitalità e dell’ amicizia sincera, pensò ad onorarne de gnamente 1’ esequie e il sepolcro. I contemporanei narra rono lo splendore del funerale, « a nullo fatto più da Ottaviano Cesare in qua

egli, pure, la vita in Bolo gna, senza che altri prendesse a cuore il suo disegno del sepolcro dantesco; e per molti anni, il solo nome inciso sull’urna .marmorea stette a indicare l’ ultimo riposo del Poeta; finché, verso il 1357, fu murato presso,la tomba 1’epitafio che comincia Iura Monarchiae etc., composto da Bernardo de Canatro, lungamente creduto opera di Dante stesso. Circa quel tempo, vi furono scolpiti anche ! versi di Menghino da Mezzano: Inclita fama cuìus universum penetrai orbem

.....\ l’epitafio di Giovanni del Vir gilio, ardente ammiratore dell’ Alighieri, non trovò posto presso il sepolcro del maestro. -) ' , . All'urna troppo modesta corse ben presto il pensiero e il compianto di quanti serbavano in cuore la pietà per l’alto ingegno rapito alla Poesia; intorno alla città che accoglieva le spoglie mortali del Grande sorse un’aureola di simpatica fama, fin La casa di Dante a Firenze.

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Page 107 of 123
Author: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: V, 106 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Location mark: III A-21.499
Intern ID: 96076
monumento si incideranno ■ queste semplici- parole : — A. - DANTE — IL ■ TRENTINO — e le date MDCCCLXXX 1 X -- MDCCCXCVI che se gnano il principio e il termine dell’impresa. Il giorno 13 di questo mese di Settembre, anniversario della mòrte del Poeta, il Comitato si raccoglieva a Trento per l’ultima volta (VIA sess.- .plenaria!. Dopo aver approvato con voti unanimi tanto la condotta della Giunta nei quattri anni precedenti quanto i conti presentati da essa, deliberava che il Monumento venisse inaugurato

il giorno 11 del prossimo Ottobre. Esclusa ogni pompa, la festa si limiterà ad una breve ed austera cerimonia. L’opera di Cesare Zocchi, degna di Dante, verrà scoperta e consegnata all’ ilhmo Podestà di Trento, presente l’intero Consiglio Comunale. . ' -A A ricordo del fausto avvenimento il Comitato faceva gettare un gran bronzo, a simiglianza delle medaglie, tanto famose, del 1500. ( :: ) Nel diritto, ha iì gruppo di Sor- delio, con sopra le parole: « IO • SON • SOR DELLO ■ DELLA-TUA - TERRA » e sotto

il dolce verso di Dante: « AMOR • MI • MOSSE - CHE• MI • FA • PARLARE » Nel rovescio . spicca il fascio di B. desio col motto: « UN1TAS - e la scritta: « INAUGURAZIÓNE •' DEL • MONUMENTO -'A • DANTE .- IN • TRENTO » — XI OTTOBRE MDCCCXCVI. All’ ecc connine di Firenze, in pegno di particolare affettò e di gratitudine verrà offerto un esemplare distinto dagli altri per questa dedica: « I ■ TRIDENTINI ■ ALLA .. CI1TÀ • VI • DANTE » ' Il lavoro fu . eseguito dall’egregio scultore Antonio Carminati

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Page 72 of 123
Author: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: V, 106 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Location mark: III A-21.499
Intern ID: 96076
■k * * Si è supposto che 1’ ambasciatore nominato nella lettera del Manetti, da cui spe ravano il ritorno dei resti di Dante il Medici e i suoi amici, fosse Bernardo Bembo, il quale fra il 1470 e il 1480 fu più volte ambasciatore di . Venezia ai Fiorentini, fu uno dei compagni dell' Accademia e perciò in intimità col Magnifico; ma sta il fatto che il padre del famoso cardinale non sostenne legazioni a Firenze, per quanto sappiamo, negli anni cui si riferisce la lettera, bensì nel 1474, e poi

lungamente dal 1478 all’ So. -") Fosse stato lui il promettitore, si consolò di non aver potuto ridare la patria, all’Alighieri, coll’erigergli, nel 1483, mentri era pretore a Ravenna, un’onorevole sepoltura nel luogo dove i resti del Poeta giacevaiio trascurati da tanti anni. L ’àrea lapidea , che li racchiudeva, fu cinta di suntuosi ornamenti architettonici fatti di marmi preziosi ; nel mezzo di questi l’autore del monumento, Pietro Lombardi, scolpì in rilievo la figura di Dante intento a legge

re un codice posato su d’ un leggio : l’ope ra scultoria è mediocre, pregevole invece quella architettonica. Assieme all’ iscrizio ne che ricorda la sua munificenza, il Bembo volle che fossero conservati i di stici Iura Monarchiae etc., col rimprovero a Firenze, parvi maier amoris: una ra gione anche questa, forse, per dubitare che sia stato lo stesso Francesco Bembo quegli che secondava i Fiorentini nell’ o- pera riparatrice dell’ antica ingratitudine. Ora che le ossa di Dante avevano finalmente un degno

T urna vuota, ch’è i frati di S. Francesco, risoluti a non perdere il prezioso deposito-, le avevano trafugate. Fra' i documenti che ci attestano le trattative corse in quell’occasione tra i Fiorentini e il papa mediceo, viene ultimò un verboso memoriale latino, col quale l’.Àccademia invo cava da Leone Possa di Dante: alle soscrizioni dei dotti accademici è, unita quella del Buonarroti, che si firma modestamente in volgare, con queste -parole 1 : Io Mìchelan-

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Page 77 of 123
Author: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: V, 106 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Location mark: III A-21.499
Intern ID: 96076
MONUMENTI A DANTE 65 l’opera ha una pesantezza che opprime 1’ animo del visitatore, quando abbassa lo sguardo dalle gentili arcate di Arnolfo per osservarla. Un’ altra statua di Dante fu collocata, verso la metà di questo secolo, in una delle nicchie del porticato nel palazzo degli Uffizi. E lavoro del Demi : opera mediocre aneli’ essa,. come la maggior parte delle statue d’illustri toscani che le fanno corona, c mettono in maggiore rilievo ! pregi di quelle poche veramente mirabili. ★ * * Cosi

s’arriva al 1865, sesto centenario della nascita di Dante Alighieri. L’ Ita lia, pur allora risorta da secolari sciagure, s' apprestava con entusiasmo a celebrare le feste in onore dell’ nomo che meglio d ogni altro rappresenta la grandezza della nazione. A Firenze, dove già nel 1S59 il Governo della Toscana presieduto da Bettino Ricasoli aveva rimossa in onore la cattedra di pubbliche letture dantesche, che risaie con le sue antiche tradizioni al Boccaccio, nella patria del grande Italiano si sperò

avrà sorriso la speranza che un giorno le sue ossa almeno avrebbero vinta «la crudeltà » non potuta debellare da lui: e dobbiamo rim piangere che il nobilissimo disegno dei Fiorentini del trecento sia rimasto vano, che i resti mortali di Dante non riposino, fra quelli del Petrarca e del Boccaccio, sotto .le volte severe di Santa Maria del Fiore, in faccia al suo « bel San Giovanni » dov’ egli sognò di conseguire un giorno, fosse pure oltre la tomba, il premio dei lunghi pati menti e dell’ opera sua

come dono della Toscana a Torino. Divenuta poi Firenze capitale del regno d’Italia, decretate le feste del Centenario, la statua fu consegnata al Municipio di questa città. M ) Alta quasi sette metri, rappresenta Dante sdegnoso che rivolge alla patria la nota apostrofe; Ahi , serva

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Page 78 of 123
Author: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: V, 106 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Location mark: III A-21.499
Intern ID: 96076
nell’urna, si scoprivano per caso dentro un muro del convento di S. Francesco. Fu un religioso pellegrinaggio da tutta Italia a visitare le reliquie venerate, che ven nero poi rinchiuse nell’antica arca lapidea , dove le avea composte dapprima la pietà del Polentano. 35 ) Nè le pubbliche onoranze all’ Alighieri nel sesto Centenario sono limitate alle ■ due città che gli diedero la culla e la tomba. A Verona, - dove Dante trovò « lo suo primo rifugio e il primo ostello », gli s’ innalza un monumento

mente si intenso linguaggio. A Padova, la sua statua fu collocata sotto la loggia elegante di Prà della Valle, rim petto a quella dell’amico suo Giotto, che in quésta città fu forse consolatore dell’ «esule immeritevole». Sono ambedue opera di Vincenzo Vela; ma quella di Dante non è fra i migliori lavori dell’illustre scultore. Ecco il giudizio che ne da Pietro Selvatico, il promotore di questi monumenti ai due grandi Fiorentini: « E una figura ben posata, ben panneggiata, assennatamente raccolta

; « ma quella faccia arcigna, più assai che la austerità e i severi concentramenti del pen si satore, mi ritrae gli stizzosi , dispetti di un brontolone. Poteva esserlo Dante vivo, ma «non deve darne segno l’apoteosi del suo sconfinato intellètto qual’ è là sua statua ono- « raria. » "") Si direbbe che appunto la vastità del genio di Dante, la molteplicità degli aspetti onde si manifesta la sua grandezza, abbiano reso impossibile, anche ai migliori artisti, di renderne con lo scalpello la sublimità

. Un’altra statua dantesca, votata nel 1865, fu scoperta nel ’71 a Mantova, la patria di Virgilio ; opera di Pasquale Miglioretti, sorge nella piazza del Broletto, di fronte al palazzo della Ragione che tiene incastrata nel muro l’antica effigie del Maestro'del-, 1’Alighieri. Rappresenta la statua Dante fuggiasco : lavoro, essa pure, mediocre L’ultimo monumento sorgeva hèl-tS-z a Napoli, nella piazza del Mercatello, una delle piu belle della ridente città. Decretato dal Municipio nel’67, e affidato per

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Page 35 of 123
Author: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: V, 106 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Location mark: III A-21.499
Intern ID: 96076
. E noi, fra questi monti dall’aspetto solitario c sdegnoso come la mente del pensatore, noi alleati alle fortune di quella terra in cui prima albeggiò 1’ età nuova inaugurata dall’ Allighieri, noi in giorni a cui la ricchezza, il potere, il fasto, non sono che un ricordo storico e rovine onde 1’ archeologo cerca nei monumenti nostri le perdute reliquie, abbiamo udito 1’ immortale chiamata che dall’ anima di Dante ci giunse traverso i secoli. Noi soli, che non assistiamo più, paghi di stupore

e di servile ammirazio ne, all’ ozio luculentò e all’ arbitrio intemperante dei prediletti dalla fortuna, noi lavoratori modesti, poveri di forze, ma coraggiosi anche nella rassegnazione all’ ine luttabile, disavvezzi dalle ridenti fantasie, ma capaci ancora d’ ideali, inalzando nella città nostra un monumento a Dante Allighieri, affermiamo in guisa ignota a tutto il passato la dignità del popolo. ' Dante Allighieri per il popolo scrisse, per far parte del suo pensiero al popolo abbandonò 1’ antico

illustre linguaggio, e assunse la volgare lingua nascente, che anzi tinto per opera di Ini divenne la bellissima lingua d’Italia. E il popolo, che meglio ancora delle moli cospicue, meglio della storia raccomandata a carte non sempre veri diche, custodisce la memoria dei Grandi, oggi, fedele al suo Poeta, rispondendo a lui, erigendogli questo bronzo monumentale, eredità gloriosa ai futuri, attesta che Dante Al lighieri, cantore della giustizia, della pace, della vera libertà, combattuto nel secol. suo

16
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Category:
Arts, Archeology
Year:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Page 66 of 123
Author: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: V, 106 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Location mark: III A-21.499
Intern ID: 96076
, per iniziativa di privati, anche prima: nei-'circoli fio rentini; se già nel 1360 troviamo a Colle di Valclelsa un maestro Nofrio da Siena « che leggie Virgilio, Lucano et tucti autori, et anche lo Dante, a chi volesse udir lo »; s ) se la pubblica lettura del poema ci è attestata fin dal 1Z7Z a Bologna e a Pisa, ®) e- Dante è accolto ormai fra i classici autori, mentre in tutta Italia si molti plica il numero dei commentatori, compendiator!, imitatori della Commedia. La catte dra dantesca

istituita dal Comune fiorentino dura, non senza interruzioni, quasi cento anni ; essa fu trasportata ancor nel secolo XIV, come sembra, nel pubblico Studio; ma i cittadini ascoltavano tuttavia gli espositori del sacro poema nella chiesa: dapprima in Santo Stefano, poi, verso il principio del quattrocento, sotto le spaziose volte del Duo mo ; certamente perchè l’accorrere del popolo a udire il suo Poeta rendeva neces sario un tempio più vasto. I lettori pubblici di Dante nel secolo decimoquinto non sono

un giovinetto si pre senta commosso davanti una folla di cittadini, per parlare, non già del poema, ma della persona di Dante, nei giorni che la patria sosteneva una lotta pericolosa contro Siena e l’Imperatore, proponendo il proscritto ghibellino come modello di civili virtù, di giustizia nei pubblici uffici, di fortezza nelle avversità della vita, nelle persecuzioni, nei pericoli della repubblica: « O divino piutostd che umano! O ardentissimo della « patria difensore ! O liberatore della amplissima tua

repubblica, che la vera corona « per li tanti beneficii che alla tua patria desti più che altro -huomo mortale .meriti ! «.Tu sólo infinite persecutioni d’ huomeni per difensione della patria incorresti . ... . « tu finalmente in exilio fosti mandato per difensione della patria! » 11 ) Che avranno pensato, di questa glorificazione .di Dante cittadino, i nipoti dei Neri che 1’ avevano esiliato e perseguitato anche dopo la morte con T accusa di barat teria? Questa libera, solenne manifestazione, del culto

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Page 81 of 123
Author: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: V, 106 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Location mark: III A-21.499
Intern ID: 96076
che, oltre agli espositori ufficiali, altri leggessero contemporaneamente in pubblico il Dante: così son tolte di mézzo le coincidenze di date, e si spiega come, nel 1431 p. e., compaiano nelle memorie del tempo i nomi di tre pubblici lettori; come, men tre frate Antonio è nominato lettore di D. nello Studio per il 1432, un Antonio da Castello S. Niccolò com menti in quello stesso anno il Poema al popolo nella .chiesa del /Beato Fiorenzo (cfr. Wesselofski, Il Paradiso degli Alberti

, v. I, F. I, p. 215; Ferrazzi, Lettori dì Dante cit., p. 50). (11) Oratio de laudibus Dantis coram fiopulo habìta III Kal. ìulii 1432, in Sepulchrum Dantis cit -> P- 35 sgg. li anonimo autore di questo opuscolo scrive (p. 8} che quel discorso, fatto recitare dal Filelfo a un suo scolare, fu causa al primo della minaccia d’esilio per parte della repubblica: ci basti osservare che il discorso fu tenuto nel 1432, e le persecuzioni contro il Filelfo, cui si accenna, av vengono nell’anno precedente; ben altre furon

è intitolato Or al ione d' uno discepolo del Filelfo in laude e chonmendatione dello illusi riss, poeta Dante, mentre nel discorso non v' è accenno al Poeta, ma si parla delle virtù dell’ uomo prudente. Di simili orazio ni morali, tenute in S. M. del Fiore da scolari dello Studio, si ha un altro esempio nel cod. Palai, di Firenze n.o 598 c. 40 a. Conviene notare che il famoso tempio, in quel tempo non del tutto finito, fu consacrato solo nel 1436 da papa Eugenio IV (cfr. Guasti, La cupola di S. M. del

Fiore, Firenze 1857, PP* 9*37*89); dèi resto, la maggior chiesa fiorentina continua ancor per qualche tempo ad essere il santuario della vita civile (si pensi al Certame Coronario del 144il, finché, nella seconda metà del sec. XV, co mincia a prenderne il posto il palazzo della Signoria, (12) Del Lungo, Esilio di Dante , doc. XIV. (13} Tempie - Leader e Marcotti, Giovanni Acuto, Firenze 1889, pp. 219 sg., 232 sg. E da notarsi, che anche il monumento marmoreo all’ Acuto, decretato nel 1393 con una

Provvisione che ricorda il tenore di quella per ì poeti fiorentini del 1396, non ebbe, come questa, esecuzione; c che per il celebre condottiero, come per Dante, la Signoria si contentò di fame dipingere molti anni più tardi 1' effigie ilei Duomo. (14) Del Lungo, o. c„ doc. XI. Provvisione dei 23 dicembre 1396, approvata con 151 fave nere contro 51 bianche. (15) Cfr. Voigt, Die Wiederbelebung des classischen AUerihums, 3.a ediz., Berlin 1893, voi. I, p. 282 sgg. (16) Cosi confessa lo stesso Niccoli nel

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Page 102 of 123
Author: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: V, 106 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Location mark: III A-21.499
Intern ID: 96076
due ripiani o cornici. Quindi par di vedere come tre prismi di vario diametro messi uno sopra l’altro a guisa di piramide. Il primo è un sodo di granito; con zoccolo, dado' è cimasa. Vi s’ appoggia, sul davanti, un gruppo colossale ; e rappresenta Minosse sedu to sulla schiena d’un drago. Il secondo e il terzo sono fasciati da altirilievi di bronzo sorretti da zoccoli di granito. Un leggiadro capitello incorona ogni cosa e porta la statua di Dante. Nel primo bozzetto l’artista' volle presentare

il Poeta in trono - sulla mag giore opera sua. Quindi lo effigiava ritto al sommo della colonna, in atto di pensare la sovrumana Commedia; e le tre parti di questa figurava a’suoi piedi, in tre zone idei piedestallo. Nella prima, Minosse, sintesi .veramente mirabile dell’ Inferno ; chè quella ■ figura aggrottata del giudice « che ciascheduno afferra » ti rievoca d’un lampo tutti gli abissi,del dolore eterno. Nella seconda rincontro di Dante e Virgilio con Sor- delio e altri personaggi dovevano ritrarre

il Purgatorio. Nella terza, Beatrice 'con angeli, il Paradiso. - • - - Ma la Commissione avvisò che quel Dante non rendesse bene il tema. E 1’ar tista ne fece un secondo ; ed era il « Genio tutelare » che volevamo qui. 1 ; .-Dante è in atto di movere il passo ; la testa alta e fiera, la destra stesa con tutto il braccio, Come a proteggere ed animare i suoi figli. ' Con la sinistra stringe al cuore il volume sacro. '■ Anche il 'resto della composizione fu ristudiato. E ciò riesci agevolmente al l’artista

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Page 71 of 123
Author: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: V, 106 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Location mark: III A-21.499
Intern ID: 96076
del suo Dante, un volume grande e magnifico in pergamena stupendamente miniata, con le coperte di raso bianco e rosso, i colori del Comune, su cui spiccavano preziosi ‘ nielli in argento ; e con una solenne orazione consegnava il Divin Poeta « liberato ; dalla barbarie di molti externi idiomi ... et al presente còsi-puro e semplice fioren tino » al gonfaloniere di giustizia, « àcciochè per le. mani di quel magistrato el quale « è sommo nella fiorentina repubblica sia dopo lungo exilio restituito

nella stia patria « et riconosciuto nella suà lingua. » 2 ') Marsilio Ficinio, il capo venerato dell’ Accade mia Platonica', celebrava in una lettera, riboccante d’entusiasmo il lieto avvenimento ; e in nome della patria proclamava compiuto, per l’opera pietosa del Landino, l’antica . prbfezia di Dante, il voto di Firenze. Vaiichvium Dantis : là dove il Poeta, nel canto XXV del Paradiso, sperava di tornare un giorno « con altra voce ornai, con altro vello » dentro le mura della sua città, a ricevere

« sul fonte.del suo battesmo » l’alloro poetico. Il Ficino lo lascia comprendere, e lo affermano esplicitamente gli eruditi del secolo passato: il solenne ricevimento del volume dantesco nel Palazzo dei Signóri dovette essere accompagnato, o preceduto, da una cerimonia ben più solenne e commo vente, nel tempio di S. Giovanni, dove l’imagine di Dante, o forse il volume a nuova vita restituito da Cristoforo Landino, deposto sul sacro fonte del battesimo, fu incoronato di lauro al cospetto della

Signoria e del popolo, perchè il profetico augurio del Poeta fosse finalmente avverato. 25 ) Qual monumento più ' degno dell’opera insigne del Lan dino. poteva attendersi l’ombra di Dante dalla pietà dei concittadini, qual più nobile espressione della loro ammirazione e del lor pentimento? . ..... . . .

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