d’indole meno aspra, della società con cui ebbe a trattare. In grande concetto lo tennero sempre e Federico il Bello, da cui, dopo 1’ occupazione di Trevigi, venne creato anche capitano di Collegllano e i conti di Gorizia, che in tempi sca brosi affidarono'a lui la somma delle cose. Alla morte inopinata di Arrigo li conte di Gorizia, il duca di Carinzia, ex re di Boemia, ebbe la tutela del minorenne Gio vanni Arrigo: contatrice e reggente della contea divenne la vedova contessa Beatrice. 'Ugone IV che
aveva portato il funesto annunzio di quella morte, venne eletto a sostenere le veci dell’ infanto Gio vanni Arrigo, sostituito per acclamazione dai Trevigiani al padre suo nella reggenza del comune, iu gratitudine verso la casa di Gorizia e por timore dello Scaligero. Trovasi quindi Ugone IV nel 1323 portare il titolo non usato nei tempi ordinarii, di 'capitano generale della contea di Gorizia e della terra di Trcvigi 3 , o di là fino al 1328 assiste Beatrice nello sue varie vicende e contese
in Gorizia, a Treviso e nel Friuli. ‘ I Goriziani, per cominciare da questi, veduto il loro governo cadere nelle 'mani di mia donna,' è forse malcontenti dall’assenza di. Beatrice che, per faro cosa grata a Trevigi, erasi colà condotta 1 Fili. Vili, caj). G. Kandier, Indicationi ecc. a. 1315: Annali di Fiume, nell 1 * Almanacco fiumano ilei 1859-00, medesimo anno. 3 Ciò apparisce dai CouwieinoriaU veneti, dagli spogli dei notari d’Udine. 9 In una investitura data a Federico di Savorgnano il 2dottolu’e