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Title A - Z
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Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Page 36 of 109
Author: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 104 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: II 7.075
Intern ID: 204191
i . l'i i>tiN i• r.i; — u. > astki.i.u I»I-'.I. ui'un eu.NsKU.in successori non ismentirono la fiducia in essi riposta, restarono sempre fedeli alia causa ghibellina, accompagnarono l’Impera tore nei suoi viaggi a Roma, e ne ebbero in compenso mai sempre la grazia e la protezione imperiale. Nel 1220 il Vescovo Alberto III di Ravenstein accompagnò a Roma Federico II, lasciando intanto l’amministrazione temporale del vescovado, durante la sua assenza, all’avvocato della Chiesa di Trento, il Conte

Alberto III del Tirolo. Ben presto la benevolenza imperiale piegò, per i vescovi di Trento, alla peggio. Ritornato che fu Federico II dalla cro ciata nel 1228, si riaccesero le lotte con le città lombarde. All’Imperatore premeva che i valichi delle Alpi, tanto necessari per le calate dalla Germania, fossero aperti ed affidati ad una mano forte e fedele. Aldrighetto di Castel Campo in Giudicane, eletto Vescovo nei 1232, era uomo energico ed ancora devoto al partito imperiale, ma si temeva già che

1236 nomina Governatore imperiale a Trento il Conte del Tirolo, ed ai 12 di Agosto di quell’ anno stesso nega al Vescovo in presenza dei fratelli Ezzelino ed Alberico da Romano e di Alberto Conte del Tirolo il diritto di infeudare, vendere o di mettere a pegno i beni del Principato, <) stacca il principato di Trento dall’Im pero germanico e lo incorpora con la Marca Trivigìana. Nel 1237 venne come giudice imperiale a Trento un tal Rolando, nel 1238 gli sussegui Lazzaro de Lucca, e nel 1239

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 152 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
a : ' La questiono pol castello di Cormons, come pure per Gcmona, l’innovossi quando il Patriarca Raimondo della Torro, successe a Gregorio, dopo oltre quatti’’anni clie la sede era rimasta ' vacante. Raimondo, desiderando la pace, cercò da principio sopire le diffe renze coi Goriziani, Nei ripetuti convegni di dividale Alberto di Gorizia è accompagnato da Ugone, eh’ entra fra i mallevadori dei patti da conchiudersi l . Ma soltanto nell’anno seguente 1275 si può venire ad un compromesso

\ In questo si deplorano anzitutto le guerre, le stragi, gl’ incendii, i saccheggi avvenuti per la discordia fra il Patriarca, il conte Alberto di Gorizia e le città di Capodi- strià e di Pivano. A togliere i dissensi, il conte Alberto promette eonsegifare il castèllo di Cormons ai nobili signori Monfiorito di Fòla ed Ugolie di Duino e rimane stabilito che questi si alterne ranno mcnsualmente nella custodia delle due torri poste a difesa del castello; le loro genti saranno pagate dalle due parti litiganti

. Prometto quindi il conto Alberto di presentarsi in giudizio a Gam- poformio innanzi al Patriarca por sè, per i liberi, vassalli e mini steriali del Friuli, c di rispondere d’ ogni diritto che il Patriarca ' -od alcuno de’ suoi soggetti possa vantare, sul dotto castello ; ma sarà libero a ciascuna dello duo parti appellarsi dalla sentenza, quando se no sentisse gravata, Ugono di : Duino e il Monfiorito giurano sui santi Vangeli di custodire fedelmente il castello di Cormons, finche sia fatta piena

suo cappellano, e il conte Alberto il signor Odorico di Rcifomberga, con piena podestà di portar sentenza sulla commutazione del detto luogo, assegnando un giusto compenso al conte Alberto. — Il Par - fcriarca consegna a Monfiorito ed Ugono la sentenza pronunciata per lo passato dal duca di Carinzia, la quale, appena decisa la controversia di Cormons, dovrà irrevocabilmente essere distrutta. .Rispetto alla cattura del defunto,Patriarca.Gregorio ed alle ingiurie 1 „Istria“, alto del 1274, 5 agosto

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Page 161 of 481
Author: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Place: Trento
Publisher: Seiser
Physical description: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Xerokopie
Subject heading: g.Duino / Schloss
Location mark: II A-1.623
Intern ID: 137259
Un grande servizio reso Ugono nel medesimo appo 1286 ai ■ signori di Gorizia, quando nacquero dissensioni fra i duo fratelli Mainardo IV od Alberto II. Alla guerra di Ottocaro II di Boemia con Rodolfo I. d’ Absburgo decisa sui campi della March, ì due fratelli Goriziani non avevano mancato di prender parte insieme coi signori di Duino, combattendo con gran valoi'e per la causa di Rodolfo. Di che Mainardo, inalzato dall’ Imperatore a Principe del l’Impero, nel 1286 venne altresì retribuito col

ducato della Carinzia. Questo aumento di potere doveva per poco riuscire funesto ai conti goriziani coll’ accendere la guerra in famiglia. E di vero Mainardo nel prender possesso del nuovo ducato pretese che Alberto facesse atto di soggezione verso di lui, per un feudo clic quegli possedeva nella Carinzia, e glie nc chiedesse 1’ investitura. Alberto ostinato si rifiutava ad umiliarsi al fratello, con cui aveva diviso il dominio nella Gorizia; c se finalmente piegossi alla necessità, affinchè Mai

buonissimo accordo, una dissensione improvvisa fra Arrigo II, succeduto nel 1303 ad Alberto II, ed Ugono venne a turbare questa alleanza, ed Ugone cadde in aperta disgrazia. Quale che fosse il motivo di questa rottura, a noi sconosciuto la lotta fra i due era troppo disuguale. Ugone trovavasi di fronte, come al più ambizioso, così al più potente ed illustre dei conti di Gorizia, il quale, appena venuto al potere, volse 1 Semina clic Ugone non abbia voluto riconoscere i Goriziani come alti domini d’una

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