straordinaria eotesta, la quale sapeva con eguale successo risolvere un problema d’idvuulica e fermar sulla tela le più pure concezioni del bello, trattare lo scalpello e il sestante, cavare accordi da un liuto e discutere di filosofia: epperò i Milanesi vollero eternare la loro riconoscenza all’uomo illustre in un grandioso monumento, che, dopo lunghe peripezie, sorse maestoso nel 1872 sulla Piazza della Scala ed è dovuto allo scalpello del Magni, imo dei più insigni tra gli artisti italiani. La Piazza
della Scala ei conduce naturalmente a parlare del grandioso teatro , da cui essa prende nome, e che tutto il mondo conosce per fama. A vederlo di fuori, esso non ferma gran fatto l’attenzione del passeggierò : è un vasto edificio, la cui meschina facciata non dà alcuna immagine dell’ interno splendore. Ma chi vi entra in una. sera di rappresentazione di gala rimane abbagliato dallo spettacolo , ebe si svolge davanti a’ suoi ocelli. Il nome di Scala proviene da una chiesetta dedicata a 8. Maria della
Scala, sulle cui ro vine fu innalzato nel 1 778 l’odierno teatro, il quale, dopo il S. Carlo di Napoli, è il più vasto d' Europa e può contenere circa 4000 spettatori. L’ ampio recinto della platea è contornato da cinque file di palchetti, alle quali sovrasta una ultima, detta italianamente il Loggione. L'adorna mento è grandioso, ma alquanto decaduto, notevole-il grande lampadario di bronzo,.che porta 400 fiamme, e il sipario rappresentante l’ origine della commedia, lavoro di Berlini e Casnedi
. Fra i teatri secondari, che sono molti, primeggia quello denominato da Alessandro Maniconi ,, murato da poco sopra disegno della Scala c destinato alla commedia, elegantissimo. Grandioso,