Trentino orientale ; P. 1 : Val d'Adige inferiore e valli del Brenta e dell'Astico.- (Guida del Trentino ; Vol. 3)
ma questa del Cengia »‘Wso..Tale opinione .fu abbracciata 'anche da Antonio Cesari. Il primo, a combatterla J\i Giuseppe Tetani {Intorno alla dimora di 'Dante al co* Iella dì IÀzzana, eec.). Egli noia die Dante,, dòpo a vói* 'redi iti gli Slavini di Marco, non poteva essere scosso dà -questa rovina tanto meno grande. Il Cesari aveva’detto: Basti, che. gli Starini di Marea tengono forse, tre- miglia, e, JMnie parìa di una rotta lacca che finisce in puntai e tate é alici Pietra ; ed il Tela
ni gli risponde che la ' rotta tacca era il burrone infernale, e’non la rovina a cui. esso'è'paragonato, e che il paragone si ri ferisce alla sola scesa., .e non ad -altro. Oltre ciò corivien notare che al tempo, ili Dante la rovina della Pietra forse non esisteva, e certo poi non era quale si vede oggi, e quale fa vide’il Cesari. Che non vi fosse, lo sì potrebbe con getturare dal fatto che sul fluire del sec. X.III qui non esisteva che un piccolo forte, appendice di - Lesena, e .che' il .castello
sorse verso la metà-del s-'-jc-. XIV ; e come inai si sarebbe costruito un castello 1 presso un monte mezzo rovinato, e perciò sempre minaccioso ? Che quella rovina poi al tempo di Dante non esistesse intera intinte, Io provano anche notizie storiche. Il conte Carlo Martini - trovò negli, archivi dei comuni di Calliano e Besenello vane carte clic parla vano- di molti successivi scoscendi monti, di questo monte, avvenuti sul finir.; del secolo XV e sili principio del XVI ; eri una lettera del 1506
, veduta dallo stesso Tetani, e scritta da un Trapp, della famiglia padrona di Roseti», parla di una fortissima caduta di macigni da questo montò, e -sino dalla sua cima, per cagione della quale caduta il castello dello Pietro fu in grandissimo se ricolo, e- venne anche in qualche porte danneggiato. -— Dunque al 'tempo di Dante la rovina della Pietra o non vi ero, o- non era certo tale da far impres sione a Dante, - A tutte queste ragioni del Tetani, che mi sembrano con vin centissime aggiungerò
I’.osservazione giù fatta da Raffaele /otti (Sulla visita e dimora M Dante Alighieri nel '-Trentino, Rovereto, Catinio, 4861, p. 57)- che la rovina del castello della Pietra non tocca V-Adige. Fra questo e la min» sorge il castello; e quella non poteva, • senza distruggere questo ondar a per cola* reti fiume. Mi pare adunque che tale opinione sia «la lasciarsi da-parte, per attenersi a quella ili chi nella 'iii-ina vede gli Slavini ■ di -Marco. ■ A Costei Pietraio, postale piega verso N -e, dopo circa