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Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1844
Viaggio da Desenzano a Trento
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Page 41 of 134
Author: Puecher-Passavalli, Ignazio / [Ignazio Puecher-Passavalli]
Place: Milano
Publisher: Ubicini
Physical description: 117 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; f.Reisebericht
Location mark: II A-4.023
Intern ID: 155169
35 lago di Garda, e dovè Dante, da quel sommo ch’egli è in tutto lo scibile umano, segna i naturali confini tra l’Italia e la Germania, leggesi la voce Penino. Certi com mentatori del sacro poema sono dell’opinione, che Dante chiamasse Penino quel monte che sì addimanda ora di s. Bortolammeo, alle radici del quale giace Salò, e che si protende verso la parte settentrionale del lago. Altri commentatori, altre sentenze ; e noi già ’I vedemmo là dove fu discorso degli antichi confini del

principato di Trento dalla parte di mezzodì. Ecco il luogo veramente d’oro di Dante, per far uso d’una cara e bella espressione di Vico. Suso in Italia bella giace un laco Appiè dell’Alpe che serra Lamagna Sovra Tiralii ed ha nome Benaco. Per cento fonti e più credo si bagna Fra Garda e Valcamonica Penino Dell’accjua che nel detto lago stagna. Luogo è nel mezzo là dove il Trentino Pastore e quel di Brescia e’1 Veronese Segnar poi ria ciascuno in suo cammino. I confini del principato di Trento adunque

, ove reg gesse questo commento, si spingevano molto innanzi nel lago di Garda : oggidì non si estendono piu in là che due o tre miglia. Se gli scrittori poi, siano nazionali o stranieri, che toccano dei confini d’Italia, avessero dinanzi agli occhi questi versi di Dante, e segnatamente la prima terzina, non darebbono in tanti strafalcioni com’ egli fanno. E un poeta della tempra di Dante, potrebbe anche dar qualche

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1891
Trentino orientale ; P. 1 : Val d'Adige inferiore e valli del Brenta e dell'Astico.- (Guida del Trentino ; Vol. 3)
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Page 305 of 486
Place: Bassano del Grappa
Publisher: Pozzato
Physical description: IV, 459 S. : Ill.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; f.Führer
Location mark: I 101.436/3
Intern ID: 334153
Dante (Inf. XV), trovandosi nel girone dei violenti, dice che esso è cir condato da un argine alto e grosso quanto quello che costruiscono i Fiam minghi * temendo ’1 fiotto, che in ver Jor s’ avventa .» ovvero ..... i Padovau lungo la Brenta Per difender lor ville, e lor castelli Anzi che Chiarentana il caldo senta. Per tacere di molte altre opinioni, che qui non si possono enumerare, noteremo °he il Lunelli {ha Fenice* 1843, p. 205) fu il primo a sostenere che la Chia rentana è questa Ganzano

-, che sorge fra Val Tignola e Val Fronte, non lungi dalle orìgini del Brenta. Per difendersi dalle opposizioni mossegli contro, egli tornò' sull’argomento {Lettera sullo Chiarentana a Mia. Filippi, Pa dova, 1846); e la sua opinione fu poi anche difesa da Rafiaello Zoili, Arili. G. di Santo Saturnino [Messaggere di Rovereto, 1865, N. 7) e doli’ Occioni. Il Lunelli nel 1864 stampò (Trento, Monauni) un nuovo opuscolo sull* argomento. Il Dalla Vedova {Dante e Padova, p. 83), si rivolse per informazioni

a Don Tommaso Boi,tea, parroco di Porgine, dal quale seppe che il monte si chia ma Canzona già in un documento del 1215, cioè in epoca anteriore a Dante; e dichiara di non saper dove il Lunelli abbia trovata la parola Ce re n zana, da cui vorrebbe cavare la Chiarentana. In una sua lettera poi (23 Marzo 1865) il Bottea scrive : « Senza dubbio Dante con quel nome vuol di notare un’alta montagna, le cui nevi al venire della calda stagione ingrossano il Brenta e minacciano le padovane pianure. Ora Ira

tutte le montagne, che fiancheggiano il Brenta e gli somministrano acque, nessuna somiglia alla nomenclatura di Dante, tranne questa di Ganza ria ; monte cospicuo per la sua altezza ed estensione a preferenza di ogni altro nella Valsugana , a’cui piedi giacciono il lago di Le vico e quello più ampio di Caldonazzo, dai quali prende origine il Brenta. Ammetto poi che Dante abbia attinto il nome di quella montagna non dai pubblici documenti, ma piuttosto dal vulgo di questi paesi, presso il quale

le parole van soggette sempre a molte modificazioni. » Il Bottea ed il Dalla Vedova aggiungalo molte altre parole per difendere l’opinione del Lunelli, che non mi pare sostenibile. Chiarentana, Carantana, o Carena- lana nel secolo di Dante indicava la Corìnzia. A questo proposito Giovanni Marinelli {Le Alpi Comiche, in Bollettino 4887 del G. A. I. p. 84) scrive: « Veramente il Brenta non nasce in Corinzia, nè le nevi carinziane scioglien dosi cooperano a gonfiare alcuno dei tributari;.... ma FAlighieri

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1891
Trentino orientale ; P. 1 : Val d'Adige inferiore e valli del Brenta e dell'Astico.- (Guida del Trentino ; Vol. 3)
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Page 116 of 486
Place: Bassano del Grappa
Publisher: Pozzato
Physical description: IV, 459 S. : Ill.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; f.Führer
Location mark: I 101.436/3
Intern ID: 334153
ma questa del Cengia »‘Wso..Tale opinione .fu abbracciata 'anche da Antonio Cesari. Il primo, a combatterla J\i Giuseppe Tetani {Intorno alla dimora di 'Dante al co* Iella dì IÀzzana, eec.). Egli noia die Dante,, dòpo a vói* 'redi iti gli Slavini di Marco, non poteva essere scosso dà -questa rovina tanto meno grande. Il Cesari aveva’detto: Basti, che. gli Starini di Marea tengono forse, tre- miglia, e, JMnie parìa di una rotta lacca che finisce in puntai e tate é alici Pietra ; ed il Tela

ni gli risponde che la ' rotta tacca era il burrone infernale, e’non la rovina a cui. esso'è'paragonato, e che il paragone si ri ferisce alla sola scesa., .e non ad -altro. Oltre ciò corivien notare che al tempo, ili Dante la rovina della Pietra forse non esisteva, e certo poi non era quale si vede oggi, e quale fa vide’il Cesari. Che non vi fosse, lo sì potrebbe con getturare dal fatto che sul fluire del sec. X.III qui non esisteva che un piccolo forte, appendice di - Lesena, e .che' il .castello

sorse verso la metà-del s-'-jc-. XIV ; e come inai si sarebbe costruito un castello 1 presso un monte mezzo rovinato, e perciò sempre minaccioso ? Che quella rovina poi al tempo di Dante non esistesse intera intinte, Io provano anche notizie storiche. Il conte Carlo Martini - trovò negli, archivi dei comuni di Calliano e Besenello vane carte clic parla vano- di molti successivi scoscendi monti, di questo monte, avvenuti sul finir.; del secolo XV e sili principio del XVI ; eri una lettera del 1506

, veduta dallo stesso Tetani, e scritta da un Trapp, della famiglia padrona di Roseti», parla di una fortissima caduta di macigni da questo montò, e -sino dalla sua cima, per cagione della quale caduta il castello dello Pietro fu in grandissimo se ricolo, e- venne anche in qualche porte danneggiato. -— Dunque al 'tempo di Dante la rovina della Pietra o non vi ero, o- non era certo tale da far impres sione a Dante, - A tutte queste ragioni del Tetani, che mi sembrano con vin centissime aggiungerò

I’.osservazione giù fatta da Raffaele /otti (Sulla visita e dimora M Dante Alighieri nel '-Trentino, Rovereto, Catinio, 4861, p. 57)- che la rovina del castello della Pietra non tocca V-Adige. Fra questo e la min» sorge il castello; e quella non poteva, • senza distruggere questo ondar a per cola* reti fiume. Mi pare adunque che tale opinione sia «la lasciarsi da-parte, per attenersi a quella ili chi nella 'iii-ina vede gli Slavini ■ di -Marco. ■ A Costei Pietraio, postale piega verso N -e, dopo circa

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1892
Bergfahrten und Raststätten
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Page 305 of 399
Author: Noë, Heinrich / von Heinrich Noë
Place: München
Publisher: Lindauer
Physical description: 389 S.
Language: Deutsch
Notations: In Fraktur
Subject heading: g.Österreich ; f.Führer<br>g.Tirol ; f.Führer
Location mark: II A-3.887
Intern ID: 580824
Ich will zugestehen", sagte ich, „daß der Anblick, den sich vorher niemand auszudenken vermochte, mehr zum Schwei? gen als zum Reden ausfordert. Aber inan wird doch auch sagen dürfen, daß durch die früheren Reihen von Ampeln, die der Strom wiederspiegelte, die Absätze des runden Domes rind die Stufenreihen seiner Gewölbe trefflich bezeichnet wur den. Das war ja die Hölle des Dante. Sie war in amphi theatralischen Absätzen augebant und die Flämmchen, welche rund um die ungeheuere Hohle

herumlausend die über ein ander liegenden „Kreise" des Inferno darstellten, konnten als die Seelen der Büßer gelteil. Es war der finstere, dröhnende, dampferfüllte, stammendurchzuckte Inferno, unter dessen Abhang der Höllenstrom niederstürzt. Jetzt ist das Inferno zu hell geworden." -„Des Dante", sagte der Begleiter nachdenklich, versank aber alsbald wieder in Schweigell. Während ich aber nochmals vom Rande eines der „Kreise" nach einer entlegeneren Halle schaute, in deren Fernen Men schen gingen

. Und jetzt gingen wir weiter, da mittlererweile auch die andern unterirdischen Monde gu glühen begonnen hatten. ■ - Bald wurde es uns klar, daß niemals in eitlem Maler- . gehirn die Welten des Dante in der Deutlichkeit und Herr-

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1891
Trentino orientale ; P. 1 : Val d'Adige inferiore e valli del Brenta e dell'Astico.- (Guida del Trentino ; Vol. 3)
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Page 98 of 486
Place: Bassano del Grappa
Publisher: Pozzato
Physical description: IV, 459 S. : Ill.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; f.Führer
Location mark: I 101.436/3
Intern ID: 334153
I. VALLE DELL’ADIGE, I. 8, S9 ■ In principio elei canto-XII dcXY Inferno Dante ci racconta èlle,, dopo aver visitato il sesto cerchio , per dismontare '1 bal;.o (Inf., XI, 115) venne ad un luogo che egli descrive coi seguenti -versi: Em lo loco, oro n scemici' la riva Venimmo, alpestre»., c. per (pici drivi or'ance.. Tal ch’ogni, vista no sarebbe schiva. Qual ò quella ruina, che noi fianco Di qua da Trento l'Adige percosse, O pei* Immuoto o por sostegno manco, Che da cima del monto, onde

di quel d*intorno, ed ivi è un castello nomato Marco. — 11 Da Buti (copiato poi dal Landino, Volpi, Biagioli, e persino dal Fraticelli e Tommaseo) parla in vece di un Monte Barro che dovrebbe esistere fra Trento e Triviffi! — Gerolamo Tartarotti (vedi lettera di Valeriane Vanuetti a G. P. Moneta, edizione di Danto del /atta, 1757) crede, che la ruina di Dante sia quella del Bangio Mosso al Castello della Pietra. — Scipione Malici (Verona Illustrata p. 283) pretende si tratti d' un pezzo di scoglio

caduto nell 1 Adige sotto Rivoli, — Non posso qui di lungarmi a dimostrare (il che farò in un libro a cui sto lavorando, Dante ed il Trentino) come solo la prima opinione sia sostenibile; e ripeterò solamente,, che essa ò ora abbrac ciata dalla grande maggioranza dei commentatori italiani o forestieri. Agli Slatini di Marco allude, ancor più chiaramente, Fran cesco Petrarca (1304-1374) nella sua Epistola Sexta diretta a Guglielmo da Pastrengo, coi seguenti versi, certo assai meno noti di quelli

di Dante: Vidi et terrificam solido 1 de monte nummi, Atipie inclig’H.uii.teH, praeeluso tramite, Nynipliax Verloni iter, de x trai eque vndis impellere ripulii : Et didici insano 1 provisa pendila vati.

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(1988)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 12. 1988
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Page 228 of 300
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 295 S. : Ill., graph. Darst., Kt., Noten
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Arbeitsbericht 3 zum Ald I = Relazione di lavoro 3 per l'ALD I / Roland Bauer ..., 1988</br> Crazzolara, Claudia: ¬La¬ tragica fine di G. B. Alton / Claudia Crazzolara, 1988</br> Diekmann, Erwin: Ergebnisse einer Umfrage im bündnerromanischen Sprachgebiet zur Akzeptanz des "Rumantsch Grischun" als gesamtbündnerromanische Schriftsprache / Erwin Diekmann, 1988</br> Kattenbusch, Dieter: Rätoromanisch oder Ladinisch? : Dolomitenladinisch = Sellaladinisch = Zentralladinisch = Zentralrätoromanisch? ; einige Bemerkungen zu einem terminologischen Streit / Dieter Kattenbusch, 1988</br> Lindner, Christine: Libr por i foresti nell Ciastell Trafoi : das Wiener Gästebuch von Franz A. Rottonara / Christine Lindner, 1988</br> Lunelli, Clemente: Nuovi documenti e musiche di Giovanni Battista Runcher / Clemente Lunelli, 1988</br> Munarini, Giuseppe: Proverbi e detti del Comelico / Giuseppe Munarini, 1988</br> Palla, Luciana: Processi di tedeschizzazione e di italianizzazione dei Ladini dolomitici nel periodo della grande guerra e dell'annessione all'Italia / Luciana Palla, 1988</br> Richebuono, Giuseppe: Aggiunte alle notizie sul castello di Andràz / Bepe Richebuono, 1988</br> Richebuono, Giuseppe: Aggiunte alle notizie sulle chiese della Ladinia fino alla metà del 1500 / Bepe Richebuono, 1988</br> Toth, Alfred: Historische Grammatik der Mundart von La Plié da Fodom (Pieve di Livinallongo, Buchenstein) / Alfred Toth, 1988
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/12(1988)
Intern ID: 355106
sich Rottonara in Klamm umgeben hat. Als besonders hübsches Zeugnis sei hier ein Gedicht ausgewählt, das eine Frau Betty Haardt am 14.6.1922 in Umdichtung von Ferdinand Rai munds ”Hobellied” 16) verfaßt hat: Da streiten sich die Leut’ herum Ob Semmering, ob Baden Ich hab was besseres erwählt Ich bin in Klamm geladen! Da steht ein einsam schattig Haus Und doch triffst Du Bekannte Beim Eingang sitzt in Sinnen tief Das ganze Jahr der Dante 17) ! Im Haus Murillo und Van Dyck Und andre hohe

. 4) am 9.8.1933 " dem verehrten Altmeister” gewidmet hat: 16) 3. Aufzug, 10. Szene, in: Ferdinand Raimund, Der Verschwender, Origi nal-Zaubermärchen in 3 Aufzügen (FA: Wien, Theater i.d. Josefstadt, 1834). 17) Die Zeile bezieht sich auf ein Fresko, das der Künstler an einer Außenwand des Hauses gemalt hat und das Dante zeigt, der auf einer Mauer sitzend auf Florenz hinunter blickt. - Eine weitere Anspielung auf das Dante-Fresko, unter das Rottonara die ersten Zeilen aus dem Inferno der Divina Commedia

8
Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(1994)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 16. 1992
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Page 204 of 264
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 260 S. : Ill., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Derungs-Brücker, Heidi: ¬Die¬ Bündner Romanen und die Irredenta-Bewegung / Heidi Derungs. - 1994<br /> Gsell, Otto: Beiträge und Materialien zur Etymologie des Dolomitenladinischen (T - Z) / Otto Gsell. - 1994<br />Innerhofer, Herbert Theobald: ¬Il¬ prevosto di Novacella Leopoldo de Zanna : (1721 - 1787) / Herbert Theobald Innerhofer ; Giuseppe Richebuono. - 1994<br />Kattenbusch, Dieter: ¬Der¬ Ladinerverein in Innsbruck : (1905/1912 bis 1915) / Dieter Kattenbusch. - 1994<br />Rizzi, Giovanni: ¬Un¬ sito mesolitico a Passo Campolongo (Livinallongo del Col di Lana, Prov. di Belluno) / Giovanni Rizzi ; Umberto Tecchiati. - 1994<br />Schwindl, Rudolf: ¬Die¬ Eisenbergwerke und die Eisenhüttenwerke des Bischofs von Brixen in Buchenstein und im Gadertal / Rudolf Schwindl. - 1994<br />Stolzenburg, Andreas: ¬Die¬ Geburt Mariens und der Ungläubige Thomas in der Kirche Santa Maria delle Grazie in Monterone : zwei Gemälde Bernardin Picellers in Perugia / Andreas Stolzenburg. - 1994<br />Tecchiati, Umberto: Nuove ricerche sul popolamento preistorico e protostorico di Val Badia e Val Gardena / Umberto Tecchiati. - 1994<br /> Tekavcic, Pavao: ¬Gli¬ idiomi retoromanzi nella enciclopedia Limbilor Romanice / Pavao Tekavcic. – 1994<br />Trapp, Eugen: ¬Der¬ Verlust der Illusion : Matthäus Günthers Deckenfresken in der Pfarrkirche von Badia/Abtei / Eugen Trapp. - 1994
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/16(1992)
Intern ID: 327691
c.5. Reaktionen auf die Äußerungen Italiens zur Anerkennungskampagne Nach dem Verbot der ‘Adula’ im Jahre 1935, das in Graubünden sehr begrüßt wurde 80) , übernahmen es die Kreise in Italien ganz, sich um die Bündner Rätoromanen zu kümmern. So befaßte sich u.a. das Mailänder Studentenkomitee der Società ‘Dante Alighieri’ 80 unter dem anmaßenden Titel “La verità sulla questione del ladino nei Grigioni” 82) mit dem Problem der Ladiner in Graubünden. Äußerungen Peider Lansels, der am 2. 5. 1935

im Mailänder Schweizerverein einen Vortrag über die Rätoromanen gehalten hatte, wurden verdreht. Gegen sein Leitwort «Ni Italians, Ni Tudais-chs» wurde der “lingua moribonda” wieder die Anlehnung an die italienische Sprache vorgeschlagen. Doch die empörte Bündner Presse erwiderte: «Wir haben keine Angst, die von der Dante Alighieri vorgeschlagene Lösung des rätoromanischen Problems könnte im Bündnerland irgendwie verlocken. Trotzdem müssen wir diese Streitschrift entschieden zurückweisen als einen Versuch

, Nr. 183. 81) FR vom 16.6.1936, Nr. 169. Die Dante Alighieri hatte vorher schon in der Broschüre L'Italia svizzera die Italiener der Schweiz, die Malteser, die Korsen, Nizzarden und Dalmatiner als Italiener in italienischen Landen bezeichnet. Vgl. Alig, O.: op. cit., S. 347. 82) BT vom 25.6.1936, Nr. 146 und NBZ vom 15.6.1936, Nr. 138. 83) FR vom 16.6.1936, Nr. 169. 84) “Una provocante manovra antiitalia- na” (24.10.1936). Vgl. dazu BT vom 18.11.1936, Nr. 270 und NBZ vom 13.11.1936, Nr. 268. 85) NBZ

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1876
Italien : eine Wanderung von den Alpen bis zum Aetna
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Page 183 of 526
Author: Stieler, Karl ; Bauernfeind, Gustav [Ill.] / in Schilderungen von Karl Stieler, Eduard Paulus, Woldemar Kaden mit Bildern von G. Bauernfeind ...
Place: Stuttgart
Publisher: Engelhorn
Physical description: 430 S. : zahlr. Ill.
Language: Deutsch
Notations: In Fraktur
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 1.255
Intern ID: 218519
sich hinzichen, an der offenen vierten Seite auf den Stadthausplatz mündend. Außen an den langgestreckten Hallen prangen in Nischen die Marmorbilder der berühmten Toskancr, hier stehen: Andrea Orcngnn, Niccolo Pisano, Giotto, Donatello, Leon Battista Alberti, Lionardo da Vinci, Michelangelo, Dante, Petrarca, Boccaccio, Ferrucci, Macchiavclli, Guicciardini, Amerigo Bespucci, Galilei, Bcnvenuto Ccllini, Cosimo I., Lorenzo der Prächtige, und »och viele Andere; fürwahr eine stolze, stolze Reihe

und an dieses Gebäude. Erst wilde, ruchlose Kämpfe zwischen Guelfen und Ghibellinen, Jahrhunderte lang umhcrwogcnd; denn nicht vermag, wie Dante sagt, einem Schwcrkranken ähnlich, der immer wieder seine Lage verändert, das florcntinische Staatsniescn zur Ruhe zu kommen. Zn diesen Kampfzeiten aber erwachsen schon jene tiefen und kühnen Gedanken, auf die noch heute der Staat und die Gesellschaft sich gründen, und schon treten aus den Reihen der Streitenden hervor die reinen und hohen Gestalten unsterblicher Gelehrter

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