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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 653 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
l’arte a napoli. 783 POMPEI. L’ARTE A NAPOLI. Qui dobbiamo aprire una parentesi : 1’ egregio autore tedesco di questa passeggiata attraverso l’Italia, dopo avere descritto l’aspetto del paese e delineato nelle pagine, elle precedono, la storia e il carattere delle popolazioni napoletane, fedele al titolo dell’opera passa ad altro e dedica il suo discorso al Vesuvio, ai contorni di Napoli, alle isole del golfo, a tutti que’tesori di natura, clic ab belliscono codesta plaga privilegiata

e la fecero denominare un pazzo di paradiso caduto in terra. E dal suo punto di vista ciò si capisce e si giustifica ; ma il lettore italiano , avvezzo a pre giare il bello in tutte le sue manifestazioni, e quindi anche ili quelle dell' arte, ohe forma tanta parte della sua vita, e al quale non può uscir di mente clic Napoli è la maggiore tra le città della penisola, e che le sue tradizioni storiche non sono meno preziose di quelle degli altri grandi centri di vita nazionale, troverebbe forse una lacuna

in quest’opera, se noi, seguendo senz’altro il nostro autore, omettessimo di ricordare la parte che Napoli ebbe sempre e ha tuttavia nello svolgimento dell’arte in Italia. Per quanto si dica, e forse con ragione , clic in codesto paese la vita politica, sempre tumultuosa e mutevole , non potò mai assodarsi in una forma e non lasciò quindi campo agli studi più geniali di pigliare propria fisonomia ; per quanto si ripeta che Napoli non ò città monumentale, ma anzi tutta moderna, noi non possiamo dimenticare

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 644 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
passa fischiando il convoglio, che serve alla vita piu moderna. “ Simili alle foglie del bosco sono le generazioni degli uomini. „ Anche questa città di morti ha la sua festa. Se Napoli celebra il suo gozzovigliante Natale, o la Pasqua rumorosa o la bacchica festa di Piedigrotta , qui si solennizza non meno pittorescamente e con non minor chiazzo il due Novembre. Scialo di lumi narie , canti di sacerdoti e folla ondeg giante, che preme ed è premuta, di ogni classe sociale, con fiori c candele

all’in torno ; migliaia di carrozze e di carri, schiere di gente che canta, beve, giucca alle boccio o alla mora fuor del recinto nelle innumerevoli osterie. In tal giorno tutta Napoli è sulle mosse e va a visi tare i suoi morti e insieme a godersi il presente. Quanto è giusto ciò che scrive il Foscolo : All’ombra de’cipressi e dentro l’nrne Confortate di pianto è forse il sonno. Della morte men duro ? Ove più il Sole Per me alla terra non fecondi questa Bella d’erbe famiglia e d’animali, E quando

vaglie di lusinghe innanzi A me non danzeran l’ore future, Qual fia ristoro a’dì perduti un sasso, Che distingua le mie dalle infinite Ossa, che in terra e in mar semina morte ? Ricordati di vivere ! Va , o cocchiere , trotta in mezzo alla vita , là , dove essa si agita in mille grandi e piccoli godi menti , dove il popolo lieto fa continua baldoria. Non nel cuore, no, penetriamo entro l’ampio stomaco della città. Qui co mincia il quartiere, che si chiama la vec chia Napoli. La fresca brezza del pro

NELLA DOGANA DI NAPOLI. grosso non ò ancora penetrata nelle sue vie e viuzze, nei vichi e vicoletti. Qui s’è ridotto tutto quanto Napoli conserva ancora di vecchio, di proprio, di caratteristico nelle case e nelle botteghe, negli uomini e nelle mercanzie. Qui dunque ò lo stomaco di Napoli, il Mercato , e in esso rumoreggiano i suoi pensieri, che

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 757 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
d’ Utrecht (1711) la Sicilia venne sotto la sovranità di Vittorio Amedeo di Savoja ; ma questa durò poco, e venti anni appresso le fortune di lei erano ancora ricongiunte a quelle di Spagna. I Borboni inaugurarono il loro governo con una scrupolosa osservanza del patto fondamentale, e i due regni di Napoli e di Sicilia, continuarono a rimanere indipendenti e distinti l’uno dall’altro sotto il medesimo sovrano. I principi di questa Casa nefasta si fecero anzi amare ; Ferdinando , che fu III

di Sicilia e IV ài Napoli, era saviamente guidato dal Tanucci ; e ciò spiega come il turbine del 1789 passasse sopra l’isola, senza turbarne la tranquillità. Sicura sotto l’egida di una costituzione clic ammetteva qualunque riforma con mezzi pacifici, la Sicilia non aveva alcun motivo di associarsi a una lotta, che non poteva portarle nulla di meglio di quanto essa già possedeva. In tanto l’onda rivoluzionaria scotcva tutti i troni d’Europa, e quello di Napoli cadde infranto. Ferdinando e Carolina

d’Austria, sua moglie, si rifugiarono allora in Sicilia , e Palermo li accolse con feste. Alla pace d’ Àtniens (1802) essi poterono tornare a Napoli, ma per poco; quattro anni appresso cercavano scampo di nuovo sulle coste ospitali della Sicilia ; ma , abusando in modo strano della fedeltà del popolo c infatuati nell’astio contro Napoleone, che tentavano rovesciare ad ogni costo, misero mano alle casse pubbliche , si circondarono di persone invise alla popolazione, attentarono follemente ai diritti

l’opera, e colle sue esorbitanze , cogli arbitri!, colle prepotenze scavò un abisso tra principe e popolo. Una tirannia orribile pesò sul paese ; luogotenenti venuti da Napoli, impiegati di Napoli, soldati di Napoli tennero la Sicilia sotto un giogo di ferro. La popolazione fremente durò alcuni anni nella rassegnazione, poi ruppe in aperta insurrezione ; ma le armi del Del Carretto la ridussero in breve all’obbedienza. La reazione fu sanguinosa ; si fu cilava alla rinfusa, si empivano le carceri

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 635 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
STORIA. IG3 Napoli è un triste terreno , e come fa tene il sole a coprirlo di rose e fiori per soffocare il tanfo cadaverico, die esce dalle tombe di tanti assassinati e farlo svanire nel profumo delle viole e degli aranci, - non foss’altro in memoria dell'infeliee Corredino di Svevia ! Mille immagini passano dinanzi al nostro occhio come nebbia in preda al vento , come foglie appassite sotto il soffio dell’ aquilone ; tutte portano la spada, quella del guerriero, o quella del carnefice

, - tutte hanno la veste tinta di sangue. L’ultimo Cesare, Romolo Augustolo, s’ avanza barcollando , pallida ombra per andar a morire nei giardini di Lucullo a Castel dell’Uovo. Da tutte le regioni della terra traggono in arme i po poli per dividersi colla spada l’eredità dell’Impero romano: Vandali, Goti, Greci. Era mestieri al lora tener buona guardia di giorno e di notte sulle torri, che cingevano Napoli. I Goti ne erano padroni ; s’appressa Belisario per conquistare la città all’imperatore greco

. Giovandosi d’un acque dotto, -i cui avanzi sono oggi ancora dal popolo denominati i ponti rossi , -egli s’apre un passo in città: sangue, incendi!, saccheggio. Totila, il gran re dei Goti, s’avanza; la fame gli apre le porte. A lui tengono dietro i Longobardi ; Napoli diventa il pomo della discordia fra i re di questo popolo e i vicini duchi di Benevento, ma resta fedele agli imperatori greci e riceve volenterosa da Ravenna il suo duca. Disunione, invidia, discordie, tirannia regnano in tutta Italia

; lo splen dore della corona di Bisanzio va spegnendosi. ma Napoli contìnua a tener fede alla stella che tramonta. Più tardi le flotte rapaci de’ Saraceni corsero i mari ; per la via di terra si avanzavano sac cheggiando mille nemici, i pellegrini normanni si mutarono in guerrieri e Greci s Saraceni dovet tero cedere; il papa invoca in aiuto il braccio di un imperatore tedesco ; scendono nuove schiere normanne e Napoli cade. L’anno 1130 segnò la fondazione del superbo regno delle due Sicilie, dovuta

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 665 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
Icgra pompa de’ loro fiori purpurei, tutti i fiori si rialzano rinfrescati dalla rugiada notturna. Ma sulla strada, che conduce a Napoli, quella strada così bella lungo la sponda del mare, s’ aggira in densi vortici la polvere, e tra la densa nuvola s’avanza fuggiasca la povera popolazione del Ve suvio. Portano le poche masserizie su carri e carretti, in ceste, a schiena di mulo ; ciascuno pensa ai casi suoi; odi bestemmie, lamenti, minacele e schiocchi di frusta, perchè ognuno vorrebbe far

presto. Ma anche i ricchi sgombrano le ville nei giardini e corrono al sicuro in Napoli, ovvero salgono sulle navi, clic fin dalla notte stanno pronte a far vela nel porto. È giunta 1’ ora del mezzogiorno, e si può finalmente calcolare il danno, che la lava ha recato. Ci sono stati anche molti morti, furono trovati uccisi da lapilli che cadevano , o abbruciati dalla vampa ; molti non si ritrovano pi ir Tra i curiosi, forestieri e indigeni, che erano saliti sul monte fino alla casa dell’Eremita

o al di là dell’Osservatorio fino all’Atrio del Cavallo, per ammirare più davvicino lo spettacolo, molti non sono ritornati, c di questi si fa ansiosa ricerca. I,A PORTA d’EUCOCANO RESTAURATA. Di nuovo scende sulla Campania la notte, ma con lei non viene anche il riposo, perche il monte continua a tuonare anche più violento. Per le vie di Napoli sembra udire un incessante cannoneg giamento, i vetri delle finestre tremano e tremano gli usci in tutte le case. Il popolo teme un ter remoto e fogge dalle vie ristrette sulle

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 660 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
ceneri, di cui è ricoperto il paese, la puoi stu diare perfino nel mutevole temperamento di un popolo, che da se medesimo si chiama “ figlio del Vesuvio. „ Ma la storia del Vesuvio è, come quella di tutti i dominatori di Napoli, un cumulo di morti, strazii, inccndii e devastazioni. Lo precede il fuoco e dietro a lui il paese rimane deserto! À guisa di Cesare trionfatore, esso passò senza pietà sopra le cittadette di Stabbi, di Ercolano e di Pompei, senza arrestarsi davanti ai marmi rovesciati dei

templi c dei teatri, ohe crepitavano sotto le zampe de’ suoi cavalli di fuoco, rubicondo in polvere le tarlate abitazioni de’ poveri, abbruciando coi mozzi delle sue ruote roventi gli alberi, disseccando sulle verdi pendici i tralci della vite. Esso agita tra lo nubi la- fiaccola , che gl’ illumina 1’ opera di distruzione , e muta in chiaro giorno la oscurità della notte. So vi ponete sopra un’altura a occidente o a settentrione di Napoli e guardate verso i campi, da dove il Vesuvio s’alza isolato

. non una nuvoletta navigare nel mare dell’ etere ; perchè quello, che ondeggia sulla cima del monte, è prodotto del fuoco, è fumo. E quelle supposte ombre son le fatali correnti di lava, la cui traccia la miracolosa natura, malgrado la decorrenza di secoli, non ha saputo cancellare dal suo incantevole aspetto. Ma que’ paeselli alla riva del mare, comin ciando da Napoli, Barra, S. Joreo, S. Geortjio, Portici, Basino., Torre del Greco, Torre Annun ziala con Bosco Tre 'case e Bosco Reale stanno quasi

tutti a guisa di isole in un mare di lava, sopra un terreno di lava, i loro campi e giardini sono antichi e recenti strati di cenere. Altrettanto vale di quelli, che più dappresso circondano il monte come 8 . Sebastiano, che è il più vicino a Napoli, indi Mussa di Somma , Pollena, S. Anastasia, Somma e Ottaviano e innumerevoli altri gruppi di case a occidente. Essi hanno giù tutti gravemente sofferto, e i più vecchi del pari che i più giovani tra i loro abitatori possono raccontare molti esempi

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 654 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
la pittura ebbe qui sempre vita fiorente e propria , e die Salvator Rosa e lo Spagnoletto in pas sato , come oggi Domenico Morelli vissero e lavorarono sotto questo cielo ; non possiamo infine dimenticare clic la musica italiana riconosce per propria patria questa città, clic qui nacquero Per- golese, Paisiello, Cimarosa e Merendante e qui anclie al presente è il centro più operoso c fecondo della sua vita. Tutto ciò viene a dire clic , se Napoli non può sotto certi rispetti competere con Roma

, c sotto altri con Firenze o con Milano o con Venezia, possiede però tanti tesori artistici, die fuori (l’Italia basterebbero certamente a farla passare per ricca. È tutta questione di confronti. Cosi, allorché si afferma clic Napoli non possiede monumenti architettonici del passato, questa espressione deve probabilmente intendersi in relazione a Roma, dove il passato soffoca, si può dire, il presente ; a Napoli dell’epoca romana, non troviamo clic le antichità, raccolte nel Museo Nazio nale, ma del

le tracce de’suceessivi ampliamenti e delle modificazioni, clic nel corso de’sccoli furono recate a quest’edificio, clic serviva ad un tempo di fortezza c di reggia. Ed è so pratutto notevolissimo V Arco di trionfo cretto nel 1442 ili onore di Alfonso I d’Aragona, ricco di ornamentazioni c di statue , il migliore saggio d' architettura, antica che si incontri a Napoli, quantunque non privo di molte ridondanze, come tutte le costruzioni inspirate al gusto spaglinolo. Ne fu autore Pietro di Martino

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 656 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
Altra costruzione gotica del secolo XIU è la chiesa di San Domenico, una delle migliori di Napoli. È ampia , a tre navate , fiancheggiata da ventisette cappelle con eccelsa cupola sostenuta da colonne. Ciascuna delle cappelle ora dette appartiene a una famiglia principesca o patrizia, la quale vi pose i monumenti de’ suoi ; e così la chiesa divenne una specie di museo e di panteon insieme, dove tu puoi vedere tutte le vicende della scoltura a Napoli ne’secoli passati e incontri i nomi dei

personaggi clic la storia ha illustrato. Nel convento adiacente alla chiesa si mostrano ancora la cella in cui abitò, e la sala in cui faceva lezione Tomaso d’Aquino, chiamato nel 1272 a professare filosofia nell’allora istituita Università. I palazzi a Napoli non sono molti, nè molto notevoli’; i migliori fra essi sono quelli che ven nero costrutti per ordine delle famiglio regnanti. Primeggia sopra tutti il Palazzo Beale, amplis simo , contiguo al Castel Nuovo , costrutto su disegni del Fontana

di Capodimonte, clic sin allora accoglieva l'Università. Ivi furono riunite le varie collezioni antiche c moderne, ohe nel corso dc’tempi erano venute in possesso della famiglia reale di Napoli, c vi aggiunsero poi gli oggetti che venivano estratti negli scavi prose guiti e anzi ampliati a Clima, a 8 tabi a, a Ercolano e a Pompei. Una descrizione sommaria dei tesori d’ arte e dei monumenti di storia , ohe. stanno ordinata- mente disposti nelle sale del Museo Nazionale, è cosa impossìbile; come ne’Musei

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1890
Italia : viaggio pittoresco dall'Alpi all'Etna
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Page 670 of 789
Author: Stieler, Karl / di K. Stieler ; E. Paulus ; W. Kaden
Place: Milano
Publisher: Treves
Physical description: 938 S. : zahlr. Ill.. - 4. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Italien ; f.Reisebericht
Location mark: IV 68.484
Intern ID: 218520
; la turba, che la componeva, manifestava i segni della compunzione più profonda : chi cam minava a piè scalzi, chi baciava la terra e le muraglie, chi portava pesi straordinari, chi si tra scinava carponi, chi si flagellava a sangue in atto di penitenza. Come Dio volle, dopo altri due giorni il terremoto non si fece più sentire, i rombi del monte diminuirono e cessarono poco stante del tutto , e Napoli respirò, meravigliando di trovarsi ancora in vita, con nnll’altro danno che la paura. Ma nelle

campagne circostanti morirono quattromila per sone e seimila animali, c ! danni furono stimati ventiquattro milioni di ducati, che corrispondono a oltre cento milioni delle nostre lire. Questa fu l’eruzione dei 15 dicembre 1631, durata quattro giorni, ed è naturale che Napoli ne serbi anche oggi paurosa ricordanza. Chi va a Noma cerca sempre di vedere il Papa: chi visita la città delle Sirene al Golfo sale in ogni caso sul Vesuvio, e questa gita non c nè faticosa (1), nè pericolosa. Per lo più il leone

son necchia e lascia tranquillamente ohe le formiche umane si arrampichino sul suo dosso. Si cammina sopra blocchi di lava, si guazza fino al ginocchio in ima sabbia di cenere, si beve una bottiglia di vino del Vesuvio, si scrive il proprio nome sul Libro dei viaggiatori all ’Eremitaggio, si am mira estatici la interminabile vista sopra il mare e sulla campagna, e si può, essendo partiti di buon mattino, sedere ancora la sera in un teatro di Napoli. Cosi usa fare il viaggiatore spiccia tivo

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