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Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
History
Year:
1900
¬I¬ Trentini immigrati nel regno d'Italia nella seconda metà del secolo XIX
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Page 12 of 57
Place: Ohne Ort
Publisher: Circolo trentino di beneficenza
Physical description: VIII, 48 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; s.Auswanderung ; g.Italien ; z.Geschichte 1860-1900<br>g.Italien ; s.Einwanderung ; g.Trentiner ; z.Geschichte 1860-1900
Location mark: II 101.108
Intern ID: 213232
municipale. Prefetto della provincia di Potenza. — Commendatóre della Corona d’Italia. Consigliere d’appello allaR. Corto. — Cavaliere della Corona d’Italia. Direttore del R. Museo archeologico a Siracusa, e R. Ispettore degli scavi. — Fu professore nel liceo di Alatri ; vice bibliotecario alla Nazionale di Firenze — ora insegna archeologia alla R. Università di Catania. — Scoperse la sta zione preistorica di Loppio; e divenne poi illustre per molte altre scoperte fatte nel Trentino, in Sicilia

4 CATEG. I — MAGISTRATI É FUNZIONARI PUBBLICI Gognome e nome Luogo 1 di nascita o d’origine j Domicilio o residenza Mane! conte Gaetano Trento Milano (V- Categoria Vili) Manfroni dott. Mario Rovereto Roma (V. Categoria HI) Marciletti comm. An drea Arco Roma Martinelli cav. Marco Pieve dì Ledro Spoleto Martini cav. Martino* Trento Roma Mattei cav. Cesare Arco Milano (V. Categoria IV e VII) Mora Tiziano * Riva S. Colombano al Lambro Morelli comm. Mi- chele* Calavino Napoli Jficolini cav. Guido

Condino Milano Orsi dott. Paolo (V. Categoria III) Rovereto Siracusa Fanizza nob. Pompeo Parolini comm. Ani.* ' . (V. Categoria Vi) Borgo di Valsugana Trento Sassari . Verona Farteli Francesco Cles Vicenza . Speoia lltÈi s / Cariche' Professioni - Onorificenze : ; Opere pubblicate - Imprese compiute Podestà di Trento per molti anni, nel 1859, emigrò,a Mi- - , 1 ano, ove sostenne con plauso importanti cariche nella Con gregazione di carità ed in altri Istituti municipali. , ! Capo Sezione

lavori pubblici. — Scrisse una Vita del Rosmini, e dettò pregiate memorie di genere letterario e scientifico. — Socio dell’Accademia degli Agiati — Commendatore della Corona d’Italia. Consigliere alla Corte d’appello — Capo Divi sione al R. Ministero di grazia e giustizia. — Commenda tore della Corona d’Italia. Procuratore del Re. — Cavaliere della Corona d’Italia. Addetto alla R. Amministrazione dei Beni ecclesiastici. Avvocato fiscale militare. — Cavaliere della Corona d’Italia. Segretario

ed in altre re gioni, da esso illustrate con magistrali pubblicazioni. — K socio dell’Accademia degli Agiati e di quella dei Lincei. — Cavaliere Mauriziano e della Corona d’Italia. Segretario al IL Archìvio di Stato. Ingegnere del R. Genio civile. — Commendatore della Co rona d’Italia. Giudice di Tribunale a Lodi, Verona, Treviso; ora a Vi venza. — Letterato, dettò Iodate composizioni poetiche.-

1
Books
Category:
History
Year:
1824/1825
Intorno all'origine e condizione antica di Trento : memorie due
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Page 42 of 258
Author: Giovanelli, Benedetto / del Conte Benedetto Giovanelli
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 105, 152 S.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: [1]. Discorso sopra un'iscrizione Trentina del tempo degli Antonini. 1824. [2]. Trento, città de' Rezj e colonia romana. 1825
Location mark: II 102.578
Intern ID: 175828
4o He inferisco perciò, che dal grado di addetto all’ An nona della legione III Italica e di Prefetto de’ fabri della fortezza di Trento, e della Verruca, die quasi suo Campi doglio le torreggiava accanto, egli sia dapprima salito alla carica di Prefetto de* fabri di tutta quella legione alia qua le era principalmente commessa la custodia delia Rezia in tera. e poscia di' egli sia stato alzato' alla suprema carica jn il dare, cioè a quella dì Legato della stessa legione, il qual grado equivale

vederlo quasi contemporaneamente Direttore delio fortificazioni,qua si Comandante del genio in Trento, si conosce apertamente, di in Trento era il Comando intero della legione, e forse di altre ancora, e che questo era il luogo da cui moveano tutte le operazioni che alla legione erano commesse*, chequi risedea il Legato, sotto i di cui ordini stavano i quattro Prefetti di legione sparsi con la soldatesca nelle altre cu stodie della provincia. I) un Tribuno della legione medesima e d’un Vrie rano

a quello, di' oggi diremmo Luogotenente Ge nerale, e ebe tutte queste cariche egli le abbia ottenute nel tempo die dimorala fra noi e non già in Roma, ove in quanto si può conoscere dalle nostre iscrizioni, non v* nvea ragione che andasse a stabilirsi, se non che quando fu no minato Prefetto dell* Annona di quella Capitale, Or dal sapersi la legione III Italica stazionata nella Rezia, dal ve dere onorato 0. Valerio Mariano successivamente dei tre piu rilevanti gradi in quella legione medesima, dal

2
Books
Category:
History
Year:
1824
Discorso sopra un'iscrizione Trentina del tempo degli Antonini.- (Intorno all'origine e condizione antica di Trento ; [1])
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Page 42 of 108
Author: Giovanelli, Benedetto / del Conte Benedetto Giovanelli
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 105 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 89.156/1
Intern ID: 175827
4-0 Me inferisco perciò, che'dal grado di addetto all’ An- nona della legione III Italica e di Prefetto cle labri delia fortezza di Trento, e della Verruca, che quasi suo Campii doglio le torreggiava accanto, egli sia dapprima salito alla carica di Prefetto de labri di tutta quella legione alia qua le era principalmente commessa la custodia della Rezia in tera, e poscia eh’ egli sia stato alzato alla suprema carica militare, cioè a quella di Legato della stessa legione, il qual grado equivale

vederlo quasi contemporaneamente Direttore delle fortificazioni, qua si Comandante del gemo in Trento, si conosce apertamente, eh'in Trento era il Comando intero della legione, e forse di altre ancora, e che questo ,era il luogo da cui moveano tutte le .operazioni che alla legione erano commesse; chequi risedea il Legato, sotto i di cui ordini stavano i quattro Prefetti di legione sparsi con la soldatesca nelle altre cu stodie della provincia. D uu Tribuno della legione medesima e d un Vete rano

a quello, eh’ oggi diremmo Luogotenente Ge nerale, e che tutte queste cariche egli le abbia ottenute nel tempo che dimorava fra noi e non già in Pi orna, ove in quanto si può conoscere dalle nostre iscrizioni, non v 1 avea ragione che andasse a stabilirsi, se non che quando lu no minalo Prefetto dell’ Annona di quella Capitale. Or dal sapersi la legione III Italica stazionata nella Rezia, dal ve dere onorato C. Valerio Mariano successivamente dei tre più rilevanti gradi in quella legione medesima, dal

3
Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(1990)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 14. 1990
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Page 309 of 376
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 372 S. : Ill., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Arbeitsbericht 5 zum Ald I = Relazione di lavoro 5 per l'ALD I / Roland Bauer ..., 1990</br> Asche, Roswitha: ¬Die¬ Ritzungen an den Holzhütten der Bergwiesen Prades und Cialneur : Beispiele einer weit verbreiteten kreativen Betätigung der Almleute / Roswitha Asche, 1990</br> Complojer, Franz: Disparità di trattamento accusate dai ladini viventi nella regione Trentino-Alto Adige con particolare riguardo alle istituzioni legislative della regione e delle due province autonome / Franz Complojer, 1990</br> Complojer, Franz: Disparità di trattamento accusate dal gruppo linguistico ladino vivente nella regione Trentino-Alto Adige riguardanti l'amministrazione degli enti locali ed altre posizioni di svantaggio di natura istituzionale / Franz Complojer, 1990</br> Dorsch, Helga: ¬Die¬ Marienkirche in Sëlva/Wolkenstein von den Anfängen bis zum Ende des 19. Jahrhunderts / Helga Dorsch, 1990</br> Goebl, Hans: «Ma il distintivo necessario del determinato tipo sta appunto nella simultanea presenza o nella particolar combinazione di quei caratteri» : methodische und wissenschaftsgeschichtliche Bemerkungen zum Diskussionskomplex «Unità Ladina» / Hans Goebl, 1990</br> Iliescu, Maria: ¬Der¬ repräsentative Wortschatz der romanischen Sprachen : das Rätoromanische / Maria Iliescu, 1990</br> Kattenbusch, Dieter: «Co che la grafia y la gramatica ladina ie nasciudes» : zur Entstehung der grödnerischen Orthographie und Grammatik / Dieter Kattenbusch, 1990</br> Gsell, Otto: Beiträge und Materialien zur Etymologie des Dolomitenladinischen (M - P) / Otto Gsell. - 1990</br> Rabeder, Gernot: Über die Auffindung und Bedeutung der Conturineshöhlr (lad. Ander dles Conturines) / G. Rabeder, 1990</br> Stolzenburg, Andreas: ¬Der¬ Grödner Maler Bernardin Pitschieler/Piceller / Andreas Stolzenburg, 1990</br> Tecchiati, Umberto: Aggiornamento sullo stato delle ricerche archeologiche nell'abitato dell'età del bronzo di Sotciastel in Val Badia (Bolzano) / Umberto Tecchiati, 1990</br> Trapp, Eugen: ¬Das¬ Denkmal für Katharina Lanz in Fodom/Buchenstein / Eugen Trapp, 1990
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/14(1990)
Intern ID: 340831
compito di questo collegio era quello di elaborare proposte circa un migliora mento della inefficace tutela delle minoranze viventi nella Provincia di Bolzano. Undici dei suoi membri erano italiani, sette tedeschi e uno ladino altoatesino; ne rimanevano quindi esclusi i ladini della Provincia di Trento. Alcuni fra i compo nenti di lingua italiana erano sì rappresentanti della Provincia di Trento, ma non della minoranza ladina ivi vivente; rappresentavano perciò soltanto gli interessi della

di Bolzano. Nondimeno fu però data anche a rappresentanti dei ladini viventi nella Provincia di Trento la possibilità (ovviamente alf esterno della Commissione) di avanzare proposte. Non furono però assolutamente presi in considerazione i ladini di Livinallongo e di Cortina d’Ampezzo (Provincia di Belluno): la Commissione, infatti, poteva formulare proposte riguardanti soltanto lo statuto della Regione Trentino-Alto Adige, perché era stata istituita in conseguenza della controversia internazionale ricor

Commissione dei diciannove, ebbe un atteggia mento minimalistico nonostante l’occasione propizia. La spiegazione di ciò va probabilmente ricercata nella disciplina interna del partito cui apparteneva e alla quale era soggetto. Ma la trascuratezza di maggiore portata è costituita sicuramente dal fatto che, quando dalla commissione furono sentiti i rappresentanti ladini viventi nella Provincia di Trento, forse è stata fallita un’occasione storica per la riunifi cazione dei ladini della Regione Trentino-Alto

(ladino), Vincenzo Palombo e Giusep pe Tramarullo. Da segretario fungeva il vice Prefetto Domenico Fabiani. 3) L’affermazione è di Giacomo Jellici, uno dei pionieri del risorgimento ladi no, il quale ricorda come il Presidente della commissione, Fon. Paolo Rossi, domandò ai rappresentanti fassani se volevano che il loro territorio fosse ag gregato alla Provincia di Bolzano. Que sti ultimi non si sarebbero però sentiti legittimati a rispondere a questo invito perché non si erano previamente accor dati

Provincia stessa, in quanto la commissione era chiamata a formu lare anche proposte che avrebbero avuto per oggetto modifiche dello statuto regionale. I ladini della Provincia di Bolzano ebbero la opportunità di partecipa re direttamente alle trattative riapertesi perchè istituzionalmente e anche politi camente più vicini alla minoranza di lingua tedesca: vivevano nella stessa Pro vincia ed erano rappresentati dal medesimo partito, il cui raggio di rappresen tanza si esauriva nella stessa Provincia

4
Books
Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 165 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
indubitatamente così, e non provincie delle Alpi Atrezziane, era chiamata la regione eeutronica, così pure mi sem bra poco probabile che, come suppone alcuno, tale nome provenisse a quella provincia da un L. Atrectus Quielus, o da un Titus Flavius Adrettìo di un’iscrizione di Susa e .di Cannes 1 2 , personaggi del resto affatto sconosciuti; ma ritengo piuttosto, come si verifica in altri casi, che il nome personale derivasse da quello della regione 3 . Dicemmo già che monti di nome Adrets non sono infrequenti

speciale, sotto un proprio prefetto? Infatti Heron de Villefosse 5 riteneva che il prefetto Busullo doveva avere un’ autorità eguale a quella del prefetto delle Alpi Ma rittime, il che verrebbe a confermare sempre più resistenza di una provincia speciale, cioè quella delle Alpi Atrezziane, il cui centro dove fosse non è tanto facile ad asse rire. - 'Luoglìi~ popolosi e atti a essere la capitale d’una provincia erano parecchi. Briançon, da semplice viens, era giunta ad ottenere il diritto latino

di Diocleziano, fosse stata essa alla testa della provincia atrezziana. Egli è ben vero che Strabone 6 dice che il regno di Cozio giungeva fino a questa città ; ma evidentemente egli si riferisce a quel tempo, nel quale il regno conservava ancora la sua antica grandezza, cioè prima che da Augusto fosse stato ridotto a provincia entro più modesti confini. Così pure l’asserzione di molti scrittori moderni, che s’ occuparono della storia di questa regione, che Embrun fosse stata aggiunta alla provincia coziana

in questa regione alpina, dove forse anche il fiume Drac, che potrebbe corrispondere ad un Adrax o Adractim an tico, conserva traccia del nome assegnato a questa provincia. Ma una ragione ben più forte mi conferma in questa mia opinione. L’iscrizione detta des Escoyeres, trovata presso Queyras, ricorda un Bmullm, che era praefectus CapU(latorum) Savinca(tium), Quarta (tium), e d’un altra popolazione sconosciuta (Oricianormn) 4 . Ora non è questa una prova che in quella regione esisteva una pro vincia

e 1’ onore d’ esser fatta municipio; Chorges era d’origine antichissima e fu un centro di qualche im portanza all’ epoca imperiale ; ma le iscrizioni trovate nel territorio di queste due città non sono tali da autorizzarci a crederle il capoluogo d’ una provincia. Più con siderevole di tutte era Embrun. Essa ricevette il diritto latino da Augusto, salì più tardi al grado di 'municipio, e fu sempre considerata come luogo centrale, dove met tevano capo diverse vie, onde tutto fa credere che, fino al tempo

5
Books
Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 139 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
stiinonianze- degli scrittori antichi assegnano appunto Nizza ai Marsigliesi 1 * 3 , non solo, ma conviene anche osservare che essa, con tuttala spiaggia adiacente, riconosceva, già da tempo, l’alto dominio dei Romani, e godette, perciò de’ privilegi, che non erano consentiti agli abitatori della provincia delle Alpi Marittime \ Tutto insomma fa ritenere che la spiaggia non appartenesse alla provincia, e che quindi i confini meridionali di questa fossero a breve distanza dalla costa, pur

mantenendosi Nizza in stretti rapporti colla vicina Cemenelo, come dimostra il fatto che in quest’ ultima città si trovava una cokors nautarwm z . Così si spiega benissimo, il che del resto era inesplicabile, che si ponga all ’ Alpe. Mariti-ma il confine d’Italia, come lo era difatti in riguardo della vicina provincia, e insieme concordemente si ritenesse il Varo come confine, quale era in realtà, fin da’ tempi di Siila 4 , e si spiega pure come, dal terzo secolo in poi, avesse Nizza un vescovo suo proprio

, benché un altro fosse nella vicina Cemenelo,'che precedentemente però estendeva la sua autorità anche su Nizza 5 . Capitale della provincia delle Alpi Marittime, dov’era perciò custodita dai fla mini 1’ ara provineiae 6 , ' fu ^Cemcnelum (Keuevéieov) , Cimella o Cimiez, villaggio oggi pressoché distrutto, ma città cospicua ne’ tempi antichi, come dimostrano i ruderi d’un anfiteatro, di templi, e d’altri vetusti monumenti 7 * . Era ascritto alla tribù Claudia. Oltre alle città della provincia

ricordate da Tolomeo, le iscrizioni ricordano un vicus Guntinus % (Contes), un pagus Licirrus, un vicus- Navelae 9 che non si sa con quali luoghi odierni si debbano identificare, come pure sono sconosciuti gli Almanicenses ricordati da un’iscrizione 10 * . La provincia delle Alpi Marittime, come quella che dovette essere sottomessa colle armi,non ottenne diritti e privilegi da Augusto; ma, come ci attesta 8trabone “,era retta, come terra straniera, da un prefetto dell’ ordine equestre. Di questi anzi

alcuni sono ricordati dalle iscrizioni e dagli scrittori, come un C. Babio Attico, che fu prae- feetùs civita tibus in Alpibus Maritimis 12 al tempo di Claudio, un Ann io Rufino, che innalzò'a Chorges una statua a Nerone, voi, uh numinì maiestatique eiuft 13 ; un Egna- zio Calvino che coprì questa carica, è nominato da Plinio 14 . Più tardi, invece di un prefetto, fu mandato un procuratore colle medesime attribuzioni, e di questi pure alcuni ci sono noti. Al tempo della guerra fra Ottone e Vitellio

6
Books
Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 170 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
conferito il potere, non essendo avvenuti in seguirò de’fatti speciali, ciré giustifichino questa determinazione dell’imperatore. Soggiunge Dione che nel tempo stesso fu au mentato il territorio coziano. Il Rev 1 ritiene che tale ampliamento si effettuasse sul de clivio occidentale delle Alpi e che quel prefetto Bussullo, il quale precedentemente dicemmo esser stato preposto alla provincia delle Alpi Atrezziane, governasse, quale rappresentante del re Cozio, le nuove regioni, mentre questi

si sarebbe più diretta- mente occupato della parte del regno che guarda l’Italia. Ma quest’opinione è cosìcon- , traria ad ogni probabilità, avuto specialmente riguardo agli usi antichi, che difficil mente troverà de’ seguaci. Il regno coziano era ridotto a sì piccole proporzioni, da non poter assolutamente ammettere la necessità di un prefetto, che ne amministrasse una parte, ih che sarebbe stato oltre tutto un dare prova d’ insipienza all’imperatore, che l’aveva ampliato e di incapacità per chi l’aveva

provincia, come fecero Svetonio 10 * e Vi travio " e la tavola Peutingeriana, dove la denomina zione di regno di Cozio è data alla regione delle Alpi Oozie 12 . D’ allora in poi la provincia fu costantemente retta da procuratori dell’ ordine equestre, la cui amministrazione rendeva cento mila sesterzi 13 Della maggior parte 1 0. pa<r. 148 seg. - C. I. L„ V, ». 783«. 8 In Pus., Ili, 47, pag. 535. A Dizionario, Al pes Cottiae, pag. 430. 8 C.T.L., V, 2; n. 7344, 734.6. 6 C. L L., V, 2; n. 7814 dove

, come fa appunto il Mommsen, che avendo Plinio aggiudicato alla-Traspadana la parte italica della regione coziana, anche Cavour si può aggiungere alla medesima, non sapendosi altrimenti dove il regno coziano si possa esser esteso da questa parte, poiché in quest’ occasione pos sono essere state- aggiunte al regno le valli superiori del Chisone e della Varaita, ma non già fino al territorio di Cavour, che, aggiunto al nuovo regno coziano, a- vrebbe perduto quei diritti, che aveva goduto fino allora

. Più di vent’ anni regnò Cozio il giovane senza agitazioni di sorta, continuando a godersi il tradizionale affetto de’ suoi sudditi. Venuto a morte senza eredi, nel 64 d. Cr., Nerone cambiò ancora, e questa volta definitivamente, il regno in provincia, come ci attestano Svetonio 7 , Eutropio 8 ed altri 9 . Questi ripetuti cambiamenti da re gno in provincia e da provincia a regno furono causa che anche gli antichi scrittori e le stesse iscrizioni denominarono regno questa regione anche quand'era

7
Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(1982)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 6. 1982
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Page 114 of 292
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 287 S. : Ill., Kt., Noten
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Bagolini, Bernardino: ¬I¬ siti mesolitici delle Dolomiti / Bernardino Bagolini ; Alberto Broglio ; Reimo Lunz. - 1982<br />Demetz, Eduard: ¬Das¬ Volks- und volkstümliche Liedgut in Gröden / Eduard Demetz. - 1982<br /> Dorsch, Helga: ¬Die¬ ersten dolomitenladinischen Zeitungen / Helga Dorsch-Craffonara. - 1982<br />Goebl, Hans: Johannes Kramer: Deutsch und Italienisch in Südtirol / Hans Goebl. - 1981<br />Kindl, Ulrike: Vorbemerkungen zu einer kritischen Lektüre der Dolomitensagen des K. F. Wolff / Ulrike Kindl. - 1982<br /> Kuen, Heinrich: ¬Der¬ religiöse und kirchliche Wortschatz des Gadertalischen : mit Ausblick auf die übrigen Sellatäler / Heinrich Kuen. - 1982<br /> Slizinski, Jerzy: Heinrich Zschokke über die Rätoromanen in Graubünden / Jerzy Slizinsky. - 1982<br />Richebuono, Giuseppe: ¬La¬ presa di coscienza dei ladini : cenni cronologici / Bepe Richebuono. - 1982
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: D II Z 1.092/6(1982) ; II Z 1.092/6(1982)
Intern ID: 325120
Trentino e assegnati alla provincia di Belluno, senza tenere minimo conto della volontà della popo lazione. Le proteste furono insabbiate e fatte sparire dai funzionari della dittatura. Quando poi il 9 gennaio 1927 fu creata la provincia di Bolzano, la Val di Fassa fu assegnata a Trento con lo stesso dispotismo, benché la valle fosse appartenuta per un millennio al principato di Bressanone. Tolomei se la prese persino col nome ’’Ladinia” dato dal prefetto stesso della Venezia Tridentina al nuovo Comune

unico creato per Corvara e Colfosco; bisognava ’’stroncare la mistificazione di Ladinia” e infatti nel 1938 quella denominazione fu soppressa. 58 * Per Tolomei i Ladini erano ’’una macchia grigia che bisogna a tutti i costi grattar via” 59 ) e infatti nel suo famoso discorso del 15-7-1923 tenuto a Bolzano egli aveva chiesto l’abolizione sulle schede del censimento della ’’distinzione fra Italiani e Ladini. Il ladino è un interessante idioma italico: i nostri montanari che lo parlano sono italiani

cognomi diver si: Ploner, Piana, Piazza, Perani. 61 ) Con decreto del 16-4-1925 ai Comuni furono imposti segretari italiani no minati dal prefetto; con le leggi del 4-2 e 6-5-1926 furono imposti ai Co muni anche i nuovi ’’Podestà” fascisti e quindi tolta qualsiasi autonomia comunale. Nella storia millenaria di Ampezzo, p. es., era la prima volta che a capo del Comune ci fosse un ’’foresto”, che per di più poteva disporre a suo pia cimento dei boschi indivisi di cui gli originari erano sempre stati

compro prietari; gli Ampezzani non dimenticarono quell’onta. Per Badia e Livinallongo fu un affronto la rimozione della statua di Cate rina Lanz, simbolo della difesa contro gli invasori; il monumento all’eroi- 58) Fontana 1981, pg. 166. 1967, pg. 755. 59) Mauri 1981, pg. 128. 61) Fontana 1981, pg. 168. 60) Mauri 1981, pg. 128-129. Pizzorusso

8
Books
Category:
History
Year:
1824/1825
Intorno all'origine e condizione antica di Trento : memorie due
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Page 33 of 258
Author: Giovanelli, Benedetto / del Conte Benedetto Giovanelli
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 105, 152 S.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: [1]. Discorso sopra un'iscrizione Trentina del tempo degli Antonini. 1824. [2]. Trento, città de' Rezj e colonia romana. 1825
Location mark: II 102.578
Intern ID: 175828
di Commodo, eli ora conservasi nella Biblioteca d’ Innsbruck, C di’ lo in una memoria a stampa ho spiegata. Per sapere, quanto questi magazzini fossero importan ti, ci giova di considerare, che al trasporto regolare de’vi veri erano per la sicurezza deputati un Prefetto di legione ed un Tribuno da Teriolis in fuori, ed un altro Prefetto di legione per la via di lung ? Adige, quindi due mila uomi ni per lo meno, oltrecchè lo stesso soprastante all’Annona stava in Trento col resto della legione, ed altro

3i quindi i Romani dovevano tenere al Danubio, volevano li na continua provvidenza, onde mai non mancassero le vet tovaglie e le munizioni a quei presidj. Àveano perciò i Ro mani statuite e ordinate di grandi tradotte di grascie e di viveri d' ogni sorta dall’ Italia, e dì questi formati varj ma gazzini nella Rezìa, donde poi gli spedivano regolarmente al Danubio, eh’ era allora il confine della Regia e dell Impero. Tjn de magazzini era nei Castelli di Fostus o Foettbns og gi detti Fallenti

da noi, e da quei del luogo Pfatten , sulla destra dell Adige m faccia al Borgo di Rronzolo; e 1 altro, ch’era maggiore, nel Castello Teriolis , là dov’oggidì sta quel Castello Tiralo , che diede il nome a tutta la Provincia. La notizia dei due Imperj ce n’ ha conservata la memoria, e l’ Annona Ilhcelica è pur nominata eia Sant 1 Agostino (18) cosi detta quoniam ad Bhas/ias deportatili'. ' Ma oltre di ciò n abbiamo chiaro indizio in una iscrizione antica di Mais dell’anno di Cristo 180 sotto il regno

presidio di Soldati. come si renderà assai probabile per quello, che do vrò dirne in appresso» La circostanza della residenza de| (i8) De civit . Dei. 18. x 8.

9
Books
Category:
History
Year:
1824
Discorso sopra un'iscrizione Trentina del tempo degli Antonini.- (Intorno all'origine e condizione antica di Trento ; [1])
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Page 33 of 108
Author: Giovanelli, Benedetto / del Conte Benedetto Giovanelli
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 105 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 89.156/1
Intern ID: 175827
di Gommodo, ch’ora conservasi nella Biblioteca d' Innsbruck, e di’ io in una memoria a stampa ho spiegata. Per sapere, quanto questi magazzini fossero importan ti, ci giova di considerare, che al trasporto regolare de" vi veri erano per la sicurezza deputati un Prefetto di legione ed un Tribuno da Teriolis in fuori, ed un altro Prefetto di legione per la via di lung’ Adige, quindi due mila uomi ni per lo meno, ollrecchè lo stesso soprastante all’ Annona stava in Trento col resto della legione, ed altro

3i quindi ì Romani dovevano tenere al Danubio, volevano li na continua provvidenza, onde mai non mancassero le vet tovaglie e le munizioni a quei presidi. Aveano perciò i Ro mani statuite e ordinate di grandi tradotte di grascie e di viveri d’ogni sorta dall’ Italia, e di questi formati varj ma gazzini nella Rezia, donde poi gli spedivano' regolarmente al Danubio, cb’era allora il confine della Rezia e dell' Impero. Un de' magazzini era nei Castelli di Foetus o Foctibus og gi detti Vachila

da noi, e da quei del luogo Pfalien , sulla destra dell’Adige in faccia al Borgo di Bronzalo; e l’altro, ch’era maggiore, nel Castello Teriolis , là dov’oggidì sta quel Castello Tiralo , che diede il nome a tutta la Provincia, Cai notizia dei. due Imperj ce n ha conservata la memoria, e r Annona Rkcehca è pur nominata da Sant’Agostino (18) così detta quomam ad filii.vtias deportatur. Ma oltre di ciò n’ abbiamo chiaro indizio in una iscrizione antica di Mai* dell anno di Cristo 180 sotto il regno

presidio di Soldati, come si renderà assai probabile per quello, che do vrò dime in appresso. La circostanza della residenza del (18) De civìt. Dei. 18. 18.

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(1988)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 12. 1988
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Page 181 of 300
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 295 S. : Ill., graph. Darst., Kt., Noten
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Arbeitsbericht 3 zum Ald I = Relazione di lavoro 3 per l'ALD I / Roland Bauer ..., 1988</br> Crazzolara, Claudia: ¬La¬ tragica fine di G. B. Alton / Claudia Crazzolara, 1988</br> Diekmann, Erwin: Ergebnisse einer Umfrage im bündnerromanischen Sprachgebiet zur Akzeptanz des "Rumantsch Grischun" als gesamtbündnerromanische Schriftsprache / Erwin Diekmann, 1988</br> Kattenbusch, Dieter: Rätoromanisch oder Ladinisch? : Dolomitenladinisch = Sellaladinisch = Zentralladinisch = Zentralrätoromanisch? ; einige Bemerkungen zu einem terminologischen Streit / Dieter Kattenbusch, 1988</br> Lindner, Christine: Libr por i foresti nell Ciastell Trafoi : das Wiener Gästebuch von Franz A. Rottonara / Christine Lindner, 1988</br> Lunelli, Clemente: Nuovi documenti e musiche di Giovanni Battista Runcher / Clemente Lunelli, 1988</br> Munarini, Giuseppe: Proverbi e detti del Comelico / Giuseppe Munarini, 1988</br> Palla, Luciana: Processi di tedeschizzazione e di italianizzazione dei Ladini dolomitici nel periodo della grande guerra e dell'annessione all'Italia / Luciana Palla, 1988</br> Richebuono, Giuseppe: Aggiunte alle notizie sul castello di Andràz / Bepe Richebuono, 1988</br> Richebuono, Giuseppe: Aggiunte alle notizie sulle chiese della Ladinia fino alla metà del 1500 / Bepe Richebuono, 1988</br> Toth, Alfred: Historische Grammatik der Mundart von La Plié da Fodom (Pieve di Livinallongo, Buchenstein) / Alfred Toth, 1988
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/12(1988)
Intern ID: 355106
inaccettabile dopo che i tre comuni erano stati separati dalla provincia unica di Trento ed annessi a quella di Belluno nel 1923, e soprattutto quando si decise che il valore economico di Cortina, ’’florido e meravi glioso centro di confine”, ’’piccola plaga, che vanta una delle più note stazioni alpine, convegno di ricchi e di eminenti personalità italiane e stra niere”, era troppo grande perchè qualcosa offuscasse la rivendicazione della sua integrale appartenenza all'Italia. 4 ^ Nelle

” 44) ; e l’ispettore Domenico Soprano nel suo giro della provincia ammetteva il legame di simpatia fra Ampezzo e il Sud-Tirolo. 45) Non guidò quindi l’atteggiamento verso i ladini in questi primi anni del dopoguerra ingenuità, mancanza di consapevolezza delle tensioni esi stenti, bensì, come appare nella documentazione riguardante il trasferi mento del decano di Cortina, la precisa volontà di rompere un equilibrio secolare giudicato ’’innaturale”, in favore di uno stato ’’naturale” ma non vissuto storicamente

recentemente nella tendenza all’autonomia in tal modo si to glierà valore ’’alla stranissima ed assurda pretesa che anche Cortina d’Am pezzo debba considerarsi parte integrante del ’popolo tirolese’ e che essa sia solidale con esso nel reclamare ’l’autonomia tirolese’ da Salorno al Brennero e la conservazione della nazione tirolese. È noto infatti che l’ag- 42) Ivi, Relazione del prefetto di Bel luno al ministero dell'interno, 14 gennaio 1924. 43) ACS, Pcm. Np., b. 126, Sistemazione ecclesiastica

cautela nella questione del cambiamento dei confini delle diocesi 43) ; il prefetto di Belluno già aveva capito ”in una breve gita” a Cortina nel novembre 1924, dopo solo due mesi dal suo insediamento, che ”se esteriormente il conte gno di quelle popolazioni di origine italiana, ma da poco tornate in grembo alla madre-patria, appare corretto ed ossequiente al nuovo ordine di cose, in fatto però il sentimento di italianità non è ancora sufficientemente pene trato nella sua intima coscienza

: bisognava quindi eliminare ’’questo artificioso legame, nei riguardi della giurisdizione ecclesiastica, fra un centro come Cortina - dove la lingua è squisitamente ed unicamente italiana e dove i cognomi, le famiglie e tutte le manifestazioni della vita cittadina sono pret tamente italiane - ed un centro dell’Alto Adige [Bressanone], dove, come è notorio, assai prevalente è tuttora la lingua ed il costume tedesco e dove, sotto la cenere, non è estinto il movimento del pangermanesimo, camuf fato

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Books
Category:
History , Law, Politics
Year:
1901
¬La¬ lotta per l'autonomia ed i partiti nel Trentino : appunti storici e considerazioni
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Page 7 of 79
Author: Riccabona, Vittorio / di Vittorio Riccabona
Place: Trento
Publisher: Zippel Ed.
Physical description: 76 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; s.Partei ; z.Geschichte 1870-1900<br>g.Trentino ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1870-1900
Location mark: II A-563
Intern ID: 102343
sità per la parte italiana della provincia, i rispettivi Comuni si trovano quasi abbandonali a se stessi, e quindi nella prospettiva di un continuo ulteriore peggioramento. La Casa delle partorienti in Trento, corrispondente alle più giuste esigenze della parte italiana, ai principi della moralità, alle antiche tradizioni del paese, e già decretata col Conchiuso dei 5 luglio 1880, fu oggetto di nuove discussioni nell’armo 1883. Ma anche allora fu sacrificata ad un preteso postulato della

scienza e più rettamente all’interesse della Capitale della provincia, e in tale incontro la Dieta onde togliere ogni speranza per l’avvenire passò persino alla alienazione del rispettivo fabbricato. Mentre in Innsbruck, a solo e forse anche piccolo vantaggio della parte tedesca, si erigeva con ingente spesa un Magazzino il cui esercizio graviterà sempre a carico dell’intiera provincia, si rifiutava nel 1887 sotto forma dilatoria la cooperazione della pro vincia stessa ad una Banca Ipotecaria

in Trento, tendente allo scopo di aiutare senza aggravio dell’erario provinciale gli stremati Comuni italiani. La regolarizzazione dell’ Adige per quanto grandi sieno gli importi a ciò destinati, venne contro l’intuito ed i desideri della popolazione italiana, e per la sola mancanza di un proprio corpo rappresentativo che potesse farli valere, stabilita ed eseguita in modo da recare alla parte italiana immensi danni prima che ella potesse averne qualsiasi vantaggio. I deputati italiani furono tanto

sconfortati dalla costante re iezione di ogni loro domanda di maggiore importanza, che non tentarono tampoco di accamparne qualche altra della più evidente giustizia, come sarebbe, quella di modificare il regolamento eletto rale in modo che alle Città e distretti rurali del Trentino venga concesso un numero di deputati corrispondente al rapporto di po polazione in confronto del Tirolo tedesco, e stabilita la elezione del grande possesso in modo equamente accessibile agli elettori della parte italiana

. La posizione del Trentino diventa sempre più intollerabile pei continui attentati alla nazionalità del paese da parte dell’ I. R. Governo, segnatamente mediante l’aìtività gennanizzatrice del Con siglio scolastico provinciale, e di un regime che cercando sospet toso di soffocare ogni alito di libertà, ed ogni movimento di vita ta pubblica, rende illusorie le franchigie costituzionali - della stam pa, delle riunioni, delle associazioni, dei giurati, e dell’indipen denza, del potere giudiziario. In qualche

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Books
Category:
Books and Librarianship
Year:
1904
Bibliografia del Trentino : (1475 - 1903)
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Page 147 of 317
Author: Largaiolli, Filippo / Filippo Largaiolli
Place: Trento
Publisher: Akademikerhilfe
Physical description: XVIII, 296 S.. - 2. ed. intieramente rifatta
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; f.Bibliographie 1475-1903
Location mark: 2.111
Intern ID: 392527
Giuseppe. Elogio dì Giorgio Lacchi professore ecc. e prefetto del Ginnasio di Trento ecc. — Padova, Ficea, 1842 p. 16. 302. Gl. Memoria sulla vita c sugli scritti di Antonio Pizzini. — Padova, tip. Minerva, 1844 p. 16. 303. Frisinghelli F. Giuseppe. Rac colta di versi per 8. A- rev.a Ani. Dora, dei e.ti Wolchonsteiii Pi*. Vose, di Trento. — Verona, 1726. B. T. 73/5, 296. Fra Francesco da Cles. Breve ri stretto della vita, virtù, doni ecc.

originali esistenti nella Libi, com.le di Trento. (1735- 1803). — Trento, Zippel, 1884 p. 16. Nz. 290. III. (Una lettera di Voltaire a). — S. P. P., p. 88-9. 291. Fontana Valerio. In morte del cav. Carlo Rosmini roveretano. Canto. — « Giornale sulle scienze e lettere delle provincia venete », n. 74, Treviso, 1827. Es. p. 6. B. T. 67/6 c 3060/12. 292. Iti. Cenni biografici intorno a Mau rizio Meschini tratti da uno scritto accademico. — M. tir., 1828 n. 3 e in FI. T. it. p. 145-50. 293. Fornaciari

Raffaello. Due lettere di Antonio Rosmini e di S. Pellico a Luigi Fornaciari. — Fircnnze, CiU'Jje.secclii, 1896 p. 4. Nz. 294. F. P. Alla memoria di Kellersperg Alessandro. — Rovereto, Sotto chiesa, p. 8. 295. Id. Francesca Alberti-Lutti. — 8. P. P. p. 35-42 con ritratto. della vener.lc Madre suor Gio vanna M. della Croce di Rovereto ecc. — Rovereto, Goio, 1707. 297. Fra Gerundio (G. lì. Gerlonì). Dal mio Zibaldone. [Ricordi per sonali ecc.]. — Trento, Scotoni e Vitti, 1902 p. 87. 298. Fra Luigi

285. Fontana Felice e Gregorio. — K. L., 1858, 4, p. 281-3. 286. Id, (Alcune lettene di). — Trento, Seiser, 1873 p. 34. R. T. 3060/25. Nz. [Sono 19, dal 1712 al 1791]. 287. Fontana Gregorio. [Bio e biblio grafia di]. — « Giornale di fisica c chimica », v. IX, marzo-apr. 1816, con ritratto. B. T. 3097713. 288' Id. (Lettera di] scritta al suo a- mico Clomente Baroni de’ Mar chesi Cavalcabó di Sacco presso Rovereto. — FI. T. it. p. 513-14. 289. III. a Carlo Rosmini. Lettere [cin que] tolte dagli

da Trento. Notizie bio grafiche sul P. Ignazio Signorini da Rovereto cappuccino predica tore apostolico. — Roma, tip. Belle Arti, 1847 p. 57. 299. Franceschi Camillo. Tre scritti inediti di G. B. Borsieri. — « L’Ip- pocraiico », S. Ili, v. I, f. 10-11, Es. p. 16, 300. Franeeseliini Cristoforo. Componi menti pocticii in occasione che 8. A. rcv.a raons.v Pietro Mieli. Yig. • del S. R. I. c.te dì Thunn eco. prende il possesso del vescovato e principato di Trento. — Trento, Mon anni, 1776. 301. Frapporti

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Books
Category:
Law, Politics
Year:
1970
¬Das¬ Paket
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Page 35 of 44
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 44 S.
Language: Deutsch
Notations: Aus: Der fahrende Skolast ; 15,1/2. - Enth.: Die drei Fassungen (A,B,C) mit dem Operationskalender (D) ohne die Motivierungen!
Subject heading: s.Südtirol-Paket
Location mark: III 100.297
Intern ID: 242669
è necessario il voto favorevole deila maggioranza dei con siglieri deila provincia di Trento e di quelli della provincia di Bol zano. Se tale maggioranza non si forma, l'approvazione stessa è data da un organo a livello regionale. Detto organo non può modi ficare le decisioni in ordine ai capitoli di bilancio eventualmente contestati in base a quanto previsto ai commi terzo, quarto e quin to del presente articolo e definiti con la procedura ivi contem plata ». Art. 42 La denominazione dei titolo VAI dello

al prefetto, in quanto non siano affidati dai presente Statuto o da altre leggi ad organi della regione e delie province o ad altri organi delio Stato. li commissario del governo in Trento esercita le attribuzioni di cui al n. 2) del precedente comma nei riguardi della regione e delle altre amministrazioni pubbliche aventi competenza sull’intero terri torio regionale ». Art. 44. Dopo l’articolo 77 dello Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948

o da quello della giunta provinciale, previa deliberazione delia rispettiva giunta. Copia dell'atto di impugnazione e dei ricorso per conflitto di attri buzione deve essere inviata al commissario de! Governo in Trento, se trattasi della regione o della provincia di Trento, e al commis sario del Governo in Bolzano, se trattasi della provincia di Boizano ».

Statuto speciale per il Tren tino-Alto Adige, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, è sostituita dalla seguente: « Rapporti fra Stato, regione e provincia ». Art. 43 L’articolo 76 dello Statuto speciale per i! Trentino-Alto Adige, ap provato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, è sostituito da' seguente: « Ne! territorio regionale sono istituiti un commissario del governo per ia provincia di Trento e un commissario del governo per la provincia di Bolzano. Spetta

ad essi: 1] coordinare, in conformità alle direttive del governo, lo svolgi mento delle attribuzioni delio Stato nella provincia e vigilare sul l’andamento dei rispettivi uffici, salvo quelli riflettenti l'ammi nistrazione della giustizia, !a difesa e le ferrovie; 2] vigilare sull’esercizio da parte delle province e degli altri enti pubblici locali delle funzioni ad essi delegate dallo Stato e co municare eventuali rilievi al presidente della giunta provinciale; 3] compiere gli atti già demandati

15
Books
Category:
History
Year:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Page 243 of 248
Author: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Place: Roma
Publisher: Loescher
Physical description: 237, 14 S.
Language: Italienisch
Subject heading: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Location mark: III A-2.230
Intern ID: 166664
quindi fino a Trento sulla riva destra, così clic dal Vò (Padani di Trento) fino a Verona la via non una, come abbiamo detto a pag. 92, ma due volte passava probabilmente il fiume. In tal modo sarebbe anche tolto il dubbio intorno ai posto della stazione Sarais della tavola Pentingeriana, poiché la direzione della via e la sua distanza da Ve rona la farebbero più ragionevolmente identificare con Serravalle, come dimostrò già Girolamo Tartarotti. Serve d’illustrazione al capitolo IV del libro terzo

di Trieste. per Trento conduceva ad Augusta. Con molta probabilità, da Verona .ad Avio, la CARTA IV. . Provincia Retjca. CARTA V. Regione (Arnica eii Istriana.

Valle d’Ampezzo alle origini della Piave. Quanto ai vari luoghi abitati, alle vie che percorrevano questa regione, ho a sufficienza parlato a suo luogo. Solo un piccolo particolare intendo qui rettificare a proposito della direziono delia via che da Verona via correva, toccando Vernimi (forse. Belluno Veronese), lungo la sponda destra del l’Adige; a! Vò ( Vai/mi) presso Avio Ira imitava il fiume e restava sulla sua sinistra, passando per Palatiliw (Ala) almeno fino sopra Serrava!le; continuava

. Delle popolazioni segnatevi o che figurano nell’iscrizione del trofeo, cioè dei Svelivi, Genaunes, Foennatcs, Licaf.es 'colla loro cittè^Damasia, de’ Galena,ter, Rueiiuiles, Consuanetes, come pure dello vicine tribù noriche degli Ala-uni, A-aibimafes ed Ambidrnvi nulla abbiamo d’ag giungere. Cosi pure dicasi delle molte vie che percorrevano la provincia, vie che riescono abbastanza chiaramente dalla carta senza ulteriori spiegazioni. Così pure podio cose sono da dirsi di questa carta

16
Books
Category:
History
Year:
1900
¬I¬ Trentini immigrati nel regno d'Italia nella seconda metà del secolo XIX
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Page 13 of 57
Place: Ohne Ort
Publisher: Circolo trentino di beneficenza
Physical description: VIII, 48 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; s.Auswanderung ; g.Italien ; z.Geschichte 1860-1900<br>g.Italien ; s.Einwanderung ; g.Trentiner ; z.Geschichte 1860-1900
Location mark: II 101.108
Intern ID: 213232
eommemoriali della Re pubblica di Venezia (1876) — Delle forme delle scritture nei marmi e nei mosaici — Le pergamene dì S, Lorenzo in Trento. Reichlin bar. Felice Trento (n. Padova) Piacenza Prefetto dì Piacenza — Già Consigliere delegato a Milano — Commissario R. a Firenze, e Prefetto in Ancona. Rizzoli nob. comm. Eugenio Cavalese Novara R. Intendente di finanza. — Cavaliere Uff. Maurizìano, e Commendatore della Corona d’Italia. 'Rosmini nob. comm. Cesare Rovereto (n. Milano) Roma Consigliere di Stato

Tiarno dì sotto Venezia Consigliere d’appello alla R. Corte. Scopoli nob. Ernesto Rovereto Massa Presidente del R. Tribunale, a riposo. Scotoni Giovanni (V. Categoria III) Trento Ravenna Provveditore agli studi. Sforza (degli) Cesare Tiarno di sotto Rassano Consigliere d’appello alla Corte di Brescia, ora in riposo. Sicker comm. Andrea Cor ed o Venezia Deputato provinciale. — Commendatore della Co rona d’Italia. Siclier cav. Luigi Coredo Venezia Avvocato fiscale militare. — Cavaliere della Corona

— Già Capo Divisione, poi Ispet tore generale al R. Ministero delle finanze. — Commendatore Mauriziano e della Corona d’Italia. Rosmini nob. Gino (V. Categoria IV) Rovereto (n. Firenze) Roma Avvocato, —i Segretario al R. Ministero dei lavori pub blici. Salvatori nob. Carlo Mori Roma Segretario al R. Ministero delle finanze — Fece volontario le campagne del 1859-60 col grado di Ufficiale d’artiglieria. Salvatori dott. Enrico .... Roma Già Presidente del R. Tribunale a Verona, ora a Roma. Sartori

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Books
Year:
-1821
Memorie storiche della città e del territorio di Trento ; 1
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Page 30 of 157
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IX, 145 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.600/1
Intern ID: 176477
l8 MEMORIE STORICHE DELLA CITTA* gli dimandavano il. titolo ed il rango di co** Ionie, quando godevano i diritti e gli onori di municipio. Ben diversa era la condizione delle pre fetture , o delle provineie ; perchè a governar le spedirsi da Roma un Prefetto o un Pro consolo , il quale vi dettava le leggi a suo grado, nè alcun diritto esse avevano di cre arsi i lor magistrati, e molto meno alcun di ritto di cittadinanza romana, come avevano le colonie ed i municipj (a). 5’ egli è assai pro

babile, che i Reti, dacché furono soggiogati, fossero ridotti alla condizione di prefettura o provincia, ed in tale stato rimanessero per alcun tempo, egli è certo però, che in pro gresso alcuni di essi cangiarono condizione, t che altri aggregati furono alle vicine colonie G municipi , ed altri ottennero essi medesimi ì onore e le prerogative di municipio , quali furono i Naturi come appresso vedremo. Che la città di Trento godesse la pre rogativa e 1 onor di colonia, tra moli? altri monumenti

Y attesta 1' insigne Iscrizione, che leggeri nella lapida, che tra alcune altre con servasi nel Castello del Buon Consiglio in Trento , e eh’è la seguente: (®) Pf*jfeclur4 erant oppida » m quibus , qui habitabant , non suis legibus ut municipes vivebant , nec ullos de suo cor pore magistratus creare poterant , sed a magistratibus m Roma missis regebantur iis legibus , 'quas romanus ^»mgistraim dixisset , qui quoniam profectus vorabatur } proficiarm dicebantur* ‘Samuel Piiiscus v. Proficiunt*

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Books
Category:
History , Law, Politics
Year:
1901
¬La¬ lotta per l'autonomia ed i partiti nel Trentino : appunti storici e considerazioni
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Page 65 of 79
Author: Riccabona, Vittorio / di Vittorio Riccabona
Place: Trento
Publisher: Zippel Ed.
Physical description: 76 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; s.Partei ; z.Geschichte 1870-1900<br>g.Trentino ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1870-1900
Location mark: II A-563
Intern ID: 102343
— 64 autorità ecclesiastiche. D’allora in poi il problema divenne pu ramente amministrativo, ciocché non vuol dire che non fosse gra^ vissimo, poiché bisognava dare una posizione tollerabile ai maestri che avevano paghe addirittura ridicole. , E come venne sciolto ? Abbastanza bene per la parte tedesca, malissimo per la parte italiana. E ciò era inevitabile, perchè le “circostanze'delle due parti della provincia erano così diverse, che una sola legge non poteva servire, e due leggi separate non

si volevano fare in omaggio alla fittizia unità della provincia. Nel Tirolo in sostanza si conservò T antico. Le scuole erano già ab bastanza concentrate : ì maestri avevano proventi accessorii iti vari servizi specialmente di assistenza ecclesiastica. Con un mo derato aumento dei proventi comunali, e con un contributo della provincia del 20 °/ 0 non si costituivano speciali aggravi. Nel Trentino invece tutto fu rimpastato. Siccome molte erano le scuole, per la densità della popola zione, e numerosissimi

alternativa, o di sacrificare la scuola, o di assumersi pesi insostenibili. E siamo al punto che i maestri reclamano soccorso, ed anche assecondando le loro giuste domande, la scuola non mi gliorerebbe. Si è mai dato in questi tempi moderni un caso solo in cui si sia riorganizzata la scuola in modo, che dovesse necessariamente peggiorare ? . E peggio ancora avvenne della viabilità. Anche qui vi erano differenze eseuziali fra le due partì' della provincia. La parte te desca senza sacrifici di sorta ebbe

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Books
Category:
History , Law, Politics
Year:
1901
¬La¬ lotta per l'autonomia ed i partiti nel Trentino : appunti storici e considerazioni
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Page 15 of 79
Author: Riccabona, Vittorio / di Vittorio Riccabona
Place: Trento
Publisher: Zippel Ed.
Physical description: 76 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; s.Partei ; z.Geschichte 1870-1900<br>g.Trentino ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1870-1900
Location mark: II A-563
Intern ID: 102343
>4 — rendite poco bene definite. La giunta provinciale restava intatta con giurisdizione su tutto il paese. Alla dieta circolare per l'ese cuzione delle sue attribuzioni veniva accordata una giunta pro pria. Ingomma si aveva un corpo intermedio fra comune e pro vincia, con qualche sussidio materiale assai modesto da parte della provincia a carico di un fondo speciale allora molto pingue, il fondo d’ approvigìonamento formato col dazio dei grani. Nessuno dei fiduciari trentini chiamati alla

fu trovata nelle rendite che ognuna delle due parti della provincia percepiva sul proprio territorio. Qui sta il

discussione del progetto lo accettò, ed esso rimase abbandonato. Nel 1874 il deputato Baroli Prato assieme agli altri suoi colleglli del Trentino, tentò di portare la questione dell' autono mia al Consiglio dell’ impero, chiedendo una formale costituzione d' una dieta provinciale del Trentino. Rimessa la questione ad un comitato venne dichiarata l’incompetenza del Consiglio dell' im pero, e ridotta la proposta all’ umile suggerimento di estendere le attribuzioni del capo-politico di Trento, di accordare

al Tren tino un consiglio scolastico, ed una sezione di giunta in Trento con assegnamento di alcuni fondi da amministrare separata- mente. Il d.r Brugnara concepì il suo lavoro su basi nuove. La divisione territoriale con due diete con pari poteri e due giunte indipendenti sarebbe stata e sarà sempre la soluzione più sem plice e naturale del problema deli autonomia : la sola veramente razionale e plausibile: anzi la sola-,..che. si adatterebbe meglio al- l’attuale costituzione austriaca, perchè una

nuova dieta, fra le tante che già vi sono, non apporterebbe nessun scompiglio nè di sistema, nè di costituzione nell’ impero. Ma ciò in voi ve una modificazione della costituzione dell’ im pero, e richiederebbe quindi non solo 1 ’ adesione della dieta Ti rolese, ma anche del parlamento, e nell’ attuale confusione e so- vraeccitazione dei partiti, questa non sarebbe, impresa da potersi neppure tentare. . Non restava quindi che escogitare un espediente, che limi tasse la riforma ad una questione

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