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Arts, Archeology
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1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 76 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — APPENDICE. Tutte le esposizioni di questa mia opera sono fondate in prima linea sulla relazione che unitamente al progetto di ristauro presentai d. d. Trieste, 30 Ottobre 1896, all' i. r. Ministero pel Culto ed Istruzione. In essa indicai ì Luoghi principali in cui si trovano tutt'ora oggetti apparte nenti al Castello e che devono rimettersi al loro posto durante i ristauri. Inoltre nell'Archivio dell'i, r. Luogotenenza di Innsbruck

si trovano molti preziosi documenti, appartenenti all' Archivio Principesco Vescovile di Trento, che risguardano il Castello, dai quali vennero dedotti molti dati per la sua storia. Anche nella Biblioteca civica di Trento possiamo trovare lavori che trattano del Castello. Nel Museo annesso alla Biblioteca, come abbiamo detto altrove, sono conservati diversi frammenti appartenenti al Castello. Una grande quantità di atti preziosi appartenenti all'Archivio Princi pesco Vescovile in Trento la riscontriamo

specialmente nel* i. e. r. Archivio della Casa e Corte e dello Stato in Vienna. La fonte a cui ogni scrittore dovette ricorrere e il Poemetto-pubbli cato in Venezia presso Marcolini nel 1539 — del celebre Pier Andrea Mattioli, senese, il quale essendo adetto alla Corte di Bernardo Clesio, vide e descrisse il Castello nei tempi di sua pompa maggiore. Diamo in fine un elenco di autori ed opere pubblicate prima del 1905, anno in cui la presente opera fu mandata alle stampe, e che trattano più o meno del

Castello: Magister J. Pirrhus Pincius: „Cronacon Tridentinum,' scritto nel 1546. Lorenzo Schräder: „Monumentorum Italiae quae hoc nostro saeculo et a christianis posita sunt libri IV', Helmstadii 1592. Innocenzo Prato (1545—1615): „Historia tridentinae civitatis.' Michelangelo Mariani: „Trento con il sacro Concilio et altri notabili.' Trento 1673. Baldassare Hippoliti (1726—1780): „Compediosa Relazione delle cose di Trento dal suo principio sino all' anno 1518.' Miscellanee, raccolte dal Principe

.' August von Essenwein: Abbozzo (dichiarato ineseguìbile) dì ristauri con ingrandimenti e rinovamenti (tendenti al gotico). Circa il 1860. Luigi de Campi: „Documento inedito sui dipinti del Castello di Trento. Foglietto volante „Pro Tione', 1895. Dr. Luigi Wözl, i. e- r. Medico di Stato Maggiore: Descrizione del Castello pubblicata nelle Relazioni (Mitteilungen) dell' i. r. Commissione Centrale pei Monumenti artistici e storici 1897. Carlo Teodoro Postingher i. r. Capitano distrettuale: Traduzione

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Arts, Archeology
Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 11 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — nord-ovest nell'angolo interno delle mura, nelle quali in parte è incorporata. Siccome Trento era una città importante e già sotto i Romani e poi sotto i Longobardi si trovavano colà magi strati e distinte personalità, si può facilmente ammettere, benché manchino i documenti storici, che in questo punto dominante la città e situato dirimpetto al Castello del Ver ruca o Dos Trento sia esistito, almeno in parte, il nostro Castello ancora

nei tempi antichi. Il documento migliore sarà quello che si potrà eruire dalle costruzioni ancora esistenti. Il Castello ha servito a diversi scopi. L'Imperatore Cor rado II diede la Contea a Uldarico II, Vescovo di Trento (1027). Poco dopo vi aggiunse la Contea di Bolzano e la Venosta, e il Vescovo fu creato Principe dell'Impero. Da documenti si volle dedurre, che il Giudice Imperiale di Trento Sodegerio de Tito (1239) quale Podestà Imperiale e Amministratore del Vescovado avesse edificato

il Ca stello. Ma questa supposizione è solo in tanto accettabile in quanto significa, che questi abbia ricostruito, rialzato e rese abitabili certe parti dell'edificio nell'interno del riqua dro fortificatorio del Castello e nelle adiacenze della Torre Romana, dal momento che il Castello, almeno in parte, esisteva già prima. Il Vescovo Egnone (1248—1274) tra sportò la Sede vescovile dall'antico „Palatium episcopale', che si trovava presso il Duomo, nel Castello che da quel momento in poi venne considerato

quale Residenza ve scovile. Arrigo II, eletto da Papa Gregorio X ai 2 aprile 1277, fece sull'altare, assistito da tutto il Capitolo, dona zione perpetua e irrevocabile del Castello a S. Vigilio. Da questo punto in poi il Castello fu chiamato „Castrum Boni Consilii' invece di „Castrum Mali Consilii', come era detto per l'avanti. Questa denominazione gli fu data, perchè prima si pensava, che la Torre Romana avesse servito quale prigione per malfattori. In seguito il Castello cadde nelle mani

di Mainardo Conte del Tirolo, il quale coi suoi eredi lo tenne per 26 anni interi. Ne seguì la restituzione nel 1306, e il Vescovo Bartolameo Quirini potè fare solen nemente l'ingresso nella sua Residenza. Morto che fu il Vescovo Nicolò de Alrain da Bruna (1338 —1347), il Castello ritornò al Margravio Lodovico di Brandenburgo, e all'amministrazione spirituale si provvide nuovamente per mezzo di Vicari. In base a speciali trattati dell'anno 1362 Alberto II Conte di Ortenburgo arrivò al seggio vescovile

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Arts, Archeology
Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 77 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMAS1 — CASTELLO DEL BUON CONS1QLIO IN TRENTO — CONTENUTO DELL'OPERA. Frontespizio. Pag. 1, 2 Pag. 3 Pag 4 4, 5 5, 8, 9 5 Prefazione; pubblicazione e progetto di restauro del Castello. Descrizione storica generale del Castello, Porta di S. Martino, Torre Verde, Porta Aquila. Aspetto esterno e interno del Castello, Porta di S. Vigilio. Bastioni e mura di circonvallazione, porte d'entrata nel cortile anteriore. Torre (Romana) di Augusto. Entrata nel Castello Vecchio e rampa nel Cortile

dei Leoni. Parte medioevale del Castello. Pianterreno: Cortile con arcate e sovrastanti gallerie e loggia gotica, parete postica del cortile. •. 7—10, 72 Cappelle della Residenza ed Oratorio. Primo, secondo, terzo e quarto piano: Stanze d'alloggio, locali ad uso d'ufficio per Prelati ed altri Digni tari, grande sala per le festività ed i ricevimenti di Re ed altri alti personaggi, origine e uso del Castello Vecchio, Palatium episco pale, Castrum Boni e Mali Consilii ; 9—11 progettati ristauri

; 11, 12, 16, 38-51, 54-57, 59-63 Mura della città, Torresella, Torre di Port'Aquila; 11, 12, 63 lavori di ristauro eseguiti e da eseguirsi. Parte del rinascimento del Castello. Facciata principale, bastioni, parti accessorie, fortificazioni. Pag. 13,15,16,18,19—21, 26,28—36,38, 39, 63, 71, 72 ristauri progettati in tutti i piani. Pianterreno : Pag. 12 Prigioni; J3—17 locale per l'assaggio del vino, cantine, locali accessori, Piccola Loggia, gioco del pallone, entrata principale, scalone. Primo Piano: Pag

Martini ed altri artisti del secolo XIV, i costumi; 51, 56 Badia di Pomposa, S. Nicolò da Tolentino; 51, 53, 58 S. Francesco in Assisi; 47l 51, 52 S. Maria dell'Arena a Padova, S. Maria in Porto Fuori Ravenna, S. Lorenzo in Napoli, Avignone, Castello di Avio; 52, 53 pittori italiani autori dei quadri, influenza straniera; 52—54, 70 Duomo di Trento, Castelletto attiguo. Pa lazzo Pretorio, Torre di Piazza; 53, 54 chiese antiche e campanili nei dintorni di Trento e in Italia, altri affreschi nel Tirolo

meridio nale, arte tedesca e suo contatto coll'italiana; 54—56 lo stemma originale del Principe Vescovo Nicolò Alram ed altri stemmi; 56—58, origine dei quadri sotto i Principi Vescovi Arrigo di Metz e Nicolò Alram; 58, 59 Alberto di Ortemburg e Giorgio di Liechten stein, l'arte in Boemia sotto Carlo IV; 59—61 gli stemmi nei quadro del Torneo. Terzo piano, la sala bassa, altre pitture nel primo e secondo piano. Inventari della mobilia nei locali della Torre d'Aquila. I cortili del Castello ed i lavori

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Arts, Archeology
Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 12 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — l'acqua. Nei locali di tutti i piani si deve togliere l'imbian catura delle pareti e dei soffitti, scoprire e ristaurare le decorazioni sottostanti. Meritano una pulitura radicale gli affreschi del cortile e le sue pareti, alle quali si deve le vare l'imbiancatura. Questo lavoro deve portare nuova luce nella storia del Castello e molte cose si potranno meglio preci sare, giacché l'esistenza di pitture fu già constatata. Dagli atti

a Marcello Fogolino. Contempo raneamente venne incaricato il maestro tagliapietra Alexio di „Far far lo modello de la cappella in Sancto Vigilio'. Da queste parole si potrebbe forse dedurre, che la piccola cappella era dedicata a S.Vigilio. L'altra cappella, già menzionata, era dedicata a S. Andrea; le storie infatti del Castello accennano a una cappella vecchia dedicata a questo Santo. Nella grande sala „dei Vescovi' al terzo piano (Tav. III N. 64) si trovavano dipinti a fresco molti ritratti

di Ve scovi e di Re. La storia ricorda quelli dell' Imperatore Enrico il Santo, di Cunegonda, sua consorte, e del Vescovo Altmanno, sotto i quali stava la data 1130. Se questa data fosse giusta, gli affreschi sarebbero stati fatti sotto lo stesso Principe Vescovo Altmanno (1124—1149) e vi sarebbe un motivo di più per affermare che il Castello esisteva molto prima dell'anno 1254, epoca, secondo gli atti, nella quale Sodegerio de Tito dovrebbe aver costruito o almeno ottenuta l'investitura della nuova casa

(Castello) sul Dosso del Mal Consiglio. Gli affreschi, com' è noto, vengono fatti su muri già esistenti, e non è facilmente ammissibile che in quei tempi fossero stati trasportati da qualche altro luogo. Nè facilmente si può ammettere che quei ritratti fossero dipinti ad olio, perchè i numerosi ritratti a fresco furono veduti, e ne fu consta tata l'esistenza dagli storici che conobbero il Castello; essi ricordano persino i nomi dei personaggi rappresen tati. Anzi la presenza dei ritratti di Vescovi

fa supporre, e non senza fondamento, che già nel 1130 il Castello era più o meno residenza vescovile. Il fatto che il Vescovo Egnone (1248—1274) fece, come dicono gli atti, l'entrata nel Castello non distrugge il valore di questa ipotesi, giacché è certo che spesse volte i Principi Vescovi ab bandonarono la sede del Castello per ritornarvi quando spiravano arie migliori. Gli storici invece, da quanto sembra, non danno gran peso alla data 1130; qualcuno infatti attribuisce gli affreschi al tempo dell

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Arts, Archeology
Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 5 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
M'Jüjsni !fl I!t-Iff IIB Fig. 1. Castello del Buon Il Castello del Buon Consiglio in Trento ci rappresenta la storia formale d'una splendida architettura. La maestosa torre di antica costruzione, che si alza nella parte di nord ovest, lo domina tutto e con esso domina pure la città e i dintorni. Verso ponente esiste ancora, fra il Castello e l'ultimo bastione, il corridoio sulle antiche mura, che una volta si prolungava verso la Porta S. Martino e la Torre Verde, oggi staccata dal Castello

. Verso sud-est sorge il grandioso fabbricato del Castello, che colla parte medioevale circonda la torre antica, e si prolunga poi in una costruzione aggiuntavi durante il rina scimento. Quest'ultima — ed è la maggiore — termina con un'altra torre, che sorge sopra una porta della città, la Porta Aquila, da cui si staccano le antiche mura in parte ancora esistenti. Bernardo Clesio, Principe Vescovo di Trento (1514— 1539), coronò l'opera nel secolo XVI (1528—1533). Egli, considerando l'importanza delle

opere artistiche esistenti nel Castello vecchio, seppe conservare e ristaurare con intel letto d'arte la parte principale, la quale comprendeva il cor tile, la scala, le logge, la cappella, numerose sale, stanze ecc. — Tutti questi locali vennero adornati e decorati con pitture, sculture, intarsi, arabeschi, indorature, arazzi e vetri dipinti. Il Principe Vescovo Sigismondo Alfonso Conte Thun (1668—1677) fece eseguire sopra un grande arco la parte postica adiacente alle antiche mura che congiunge

il vecchio Castello col nuovo. Per opera del suo successore, il Prin cipe Vescovo Francesco degli Alberti-Poja (1677—1689), il Palazzo del rinascimento eretto da Bernardo Clesio venne prolungato con un'aggiunta verso ponente (1686). Queste parti tutt'ora esistenti e abbastanza ben conser vate danno una vera impronta di grandiosità a tutto il Castello, che un tempo serviva quale Residenza dei Prin cipi Vescovi. Consiglio in Trento. Das „Castello del Buon Consiglio' in Trient stellt eine förmliche

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Arts, Archeology
Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 3 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
PREFAZIONE. VORWORT. La presente pubblicazione contiene l'illustrazione del Castello del Buon Consiglio in Trento nello stato origi nario e il progetto per il ristauro e conservazione dello stesso. Trento, l'antica Capitale del cessato Principato omonimo, possiede, oltre a chiese, palazzi ed altre opere storiche e artistiche importanti, un grandioso edificio monumentale, il Castello del Buon Consiglio, che dà un proprio carattere all' insigne città. L'alta importanza storica di questo Castello

Principi Vescovi, ora vengono adoperati per scopi ben diversi, con grave danno dell'insigne monumento. Ciò non per tanto è doveroso notare che, ricorrendo prontamente ai ristauri, si potrà conservare ancora lo splendido edificio almeno nelle sue parti principali. II progetto qui unito si prefigge in prima linea, secondo l'indirizzo odierno, la severa ristaurazione e conservazione del Castello nelle sue parti ancora esistenti, senza altera zioni di sorta, e l'eventuale rimessa dello stesso nel suo

vecchio stato. Già da molti anni i fattori competenti meditano il ristauro del Castello. 11 sottoscritto in seguito a incarico superiore presentò al Ministero del Culto ed Istruzione la relazione e il progetto relativo dei 30 ottobre 1896, il quale fu approvato. I lavori dovevano venire incominciati già allora, rispettivamente sotto il Ministro del Culto e dell'Istruzione Conte Latour, Luogotenente ConteMerveldt, Consigliere Aulico Conte Giovanelli, e si aveva l'intenzione di adibire il Castello

ristaurato per alti scopi. Dopo che venne abbandonato questo pensiero sorse la felice idea di adoperare il Monumento per collocarvi i tesori dell'arte e della scienza. Una parte del fabbricato potrebbe venire impiegata per dare una Residenza decorosa all'attuale Principe Vescovo. In ogni caso si tratta della conservazione di un gran dioso fabbricato monumentale, che presenta delle grandi Die vorliegende Publikation stellt die Illustration des „Castello del Buon Consiglio' inTrientim alten Bestände

und das Projekt für die Restaurierung und Erhaltung des selben dar. Trient, die antike Hauptstadt des gleichnamigen ehe maligen Fürstentums, besitzt neben Kirchen, Palästen und anderen historischen und künstlerischen Werken einen grossartigen Monumentalbau, das Kastell „Castello del Buon Consiglio', das man als Wahrzeichen der Stadt be zeichnen kann. Die hohe geschichtliche Bedeutung dieses Kastells ist in der ganzen christlichen Welt bekannt. Haben doch in demselben öfter Zusammenkünfte in der Zeit

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Arts, Archeology
Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 10 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASI CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — il locale N. 7. Nella parete a destra dell'entrata vi era una specie di galleria, la quale metteva nel locale N. 8 che ser viva da oratorio ; questo appare nella pianta del pianoterra (Tav. 1) e nello spaccato longitudinale (Tav. IX). Gli altri locali del pianterreno erano destinati agli usi domestici. La cucina si trovava nel primo piano (N. 27), dove esiste tutt'ora la cisterna per il deposito dell'acqua fornita nel mezzo di una pozzetta

N. 10) s'innalza per tutta l'altezza del Castello, senza suddivisioni. Doveva servire per le condutture dei cessi, i quali, come appare dalla po sizione delle pareti, avevano in tutti i piani tubature sepa rate. Questi cessi esistevano ancora nella seconda metà del secolo scorso, e vennero abbandonati, quando furono costruiti, purtroppo, i nuovi nel Palazzo del rinascimento. I cessi del Castello vecchio, in caso di bisogno, potreb bero venir rimessi. In questa parte del Castello non v'erano altri cessi oltre

i piccoli nella parte postica, che servivano soltanto per singole persone. Le slanciate forme anchitettoniche danno al Castello vecchio un aspetto piacente e il carattere d'una maestosa compostezza, resa completa dalla perfetta esecuzione dei singoli particolari, per esempio delle scale, delle colonne, dei capitelli, degli archi, delle cornici, dei contorni nelle porte e finestre, che sono tutti lavorati in pietra rossa e bianca di Trento. La decorazione deilocali consisteva generalmente in qua dri

, specchi, tappeti, come pure in affreschi eseguiti da artisti di valore. I soffitti erano di legno a cassettoni con cornici e travi visibili che esistono tuttora e si possono vedere nei nostri disegni. L'arredamento interno e le sup pellettili domestiche erano corrispondenti alla grandiosità del Castello: oggetti artistici d'argento di provenienza ita liana e tedesca addobbavano i ricchi locali. Il vecchio Castello era pure fornito di un acquedotto, come dimostra l'iscrizione portata dalla Fig

. 13. Dalla pianta del pianoterra (Tav. I) si conosce che il Castello vecchio venne fabbricato attiguo alle mura della città, e che gli altri tre muri di riq uadro hanno press' a poco la medesima grossezza delle mura. Quindi probabilmente essi formavano un'opera di fortificazione, appunto come le mura della città, e dovrebbero rappresentare un lavoro a quelle contemporaneo. La Torre Romana s'innalza a wahrscheinlich im Parterre links beim Eingang des Hof raumes, wo noch immer das Lokal N. 7 vorhanden

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Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 54 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — da Roma, dove dipingeva nella Basilica di S. Pietro, alla corte dei Papi in Avignone nel 1336, da dove ritornò poi a Siena e a Firenze) e Riconi d'Arezzo, inoltre i pittori Matteo di Giovanni e Pietro da Viterbo, dei tre ultimi è dimo strato che negli anni 1343 e 1344, ma certo anche prima dipinsero in Avignone insieme a pittori francesi, cosi si può ben ritenere che pittori italiani, che furono prima in Francia, siano venuti anche

a Trento a dipingere nel nostro Castello. — Simone Martini ebbe in Avignone speciale incarico di eseguire il ritratto del grande poeta Petrarca, che soggior nava alla Corte dei Papi. E certo che a Trento almeno non molto più tardi e non molto prima dell'esecuzione dei nostri quadri dei mesi, hanno lavorato pittori italiani, come appare dall'affresco sulla parete interna della facciata principale del Duomo, rappresentante una chiesa con campanile e in mezzo S.Vi gilio tra quattro Angeli, il quale

1300. Simili costumi appariscono anche in certe figure degli af freschi eseguiti nel 1332 in S. Maria in Porto Fuori in Ra venna, così pure negli affreschi di Simone Martini, affre schi che rappresentano la Vita della Vergine e che si trovano in S. Lorenzo in Napoli, come pure in qualche figura degli affreschi del palazzo dei Papi in Avignone. Nel Castello di Avio (edificato nel secolo XÌII), che an cora avanti pochi decenni apparteneva ai Conti di Castel- barco, vi sono affreschi che dovrebbero

esser stati dipinti da un contemporaneo di Giotto e che si trovano sulla pa rete di un locale al primo piano in un fabbricato staccato dal castello e rappresentano scene prese dalla storia di questa nobile famiglia. Da tutti gli argomenti fin qui portati possiamo con tutta ragione conchiudere che gli autori delle nostre opere siano pittori italiani, i quali però mostrano una influenza strani era, influenza dovuta specialmente ai Vescovi tridentini di quei tempi, che non erano italiani ed è ancor più

facile a spiegarsi, se gli stessi pittori, che lavorarono nel Castello, dipinsero forse anche in Avignone. Si deve però osservare che le figure secondarie e le parti accessorie in generale sono certo da attribuirsi a specialisti di questo genere, da non confondersi cogli autori delle figure e delle parti principali. Si aggiunga inoltre che l'uso della lettera ,,w' per ,,u' in Tawro nel quadro di aprile era una maniera di scrivere antica tedesca, che non può però formare una prova che il pittore sia

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Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_70_object_3883750.png
Page 70 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — somma sia stata adoperata per lavori straordinari della „Stua Grande', perchè l'importo di 112 fiorini rainesi sborsati per i dipinti di questa sala sembra troppo esiguo per questi lavori. Dopo aver discussa ulteriormente la questione risguar- dante gli organi dell'esecuzione dei lavori, di quella parte del Castello che rìsale all'epoca del rinascimento, ritor niamo volentieri a trattare quanto concerne la compila zione dei progetti

S. Giovanni, nel 1530 la Porta Savonarola in Padova; pose le fondamenta della chiesa di S. Maria delle Grazie e del castello di Osopo. Nell'anno 1533 gli venne affidata la direzione dei lavori della cap pella del Santo in Padova. Quale pittore dipinse nel 1490 le ale dell'organo di S. Zeno in Verona, ove eseguì principalmente molti affreschi di grande importanza. Negli anni 1506—1508 Falconetto fu occupato a Trento, per incarico del Capitolo, nell' esecuzione del grande or gano del Duomo, quale

inclinazione per l'immediato abbellimento ed in grandimento della Residenza, non è da escludere il caso che Falconetto abbia ricevuto l'incarico di compilare il progetto della parte del rinascimento del Castello, tanto più che ambedue questi personaggi furono in Roma e co nobbero per certo le parti del Vaticano, donde, come ab biamo osservato più sopra, fu presa l'ispirazione per l'ese cuzione del Castello. Falconetto fu anche in Mantova, ed ha lavorato pei Gonzaga. In questa occasione egli dovrebbe aver

fatta la conoscenza del prima nominato Ingegnere Zaffran, diret tore dei lavori della parte del rinascimento del Castello, con che si spiegherebbero naturalmente i loro rapporti per la compilazione dei progetti, direzione ed esecuzione dei lavori dello stesso. Siccome Falconetto era partigiano dell'Imperatore Mas similiano passò, in tempi torbidi, da Verona a Trento. Tutto quindi ci fapresumere che egli abbiapresoparteattiva all'ese cuzione della parte del rinascimento del nostro Castello. Non v'ha

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Year:
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Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_14_object_3883628.png
Page 14 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASi - ~ CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — ferro. Negli ultimi tempi le parti di legno erano quasi com pletamente consumate, quelle di ferro irrugginite e non esi steva più quasi nessun legamento. Recentemente la torre venne dallo scrivente stesso ristaurata e assicurata. La parte superiore della torre nella sua forma odierna risale ai tempi di Bernardo Clesio. Riguardo alle decora zioni interne e agli usi dei locali discorreremo in seguito, dopo aver descritto il Palazzo

desiano, del quale ormai dobbiamo occuparci. Il Castello del rinascimento appare dalle piante Tav. I, II e III, e i locali portano i numeri da 71—169. Tutte le parti principali del Castello, cioè la rustica, i contorni delle porte e finestre, le cornici ecc. sono costruite di pietra bianca e rossa trentina. Entrati nel vasto cortile, che si stende sul davanti lungo tutto il Castello, ci si presenta la facciata principale (Tav. XI), e l'occhio viene colpito dall'imponente gran diosità di forme

dell'edificio. In primo luogo rammentiamo le parti dei bastioni e quelle accessorie erette nel cortile davanti al Castello, segnate coi numeri 71—92 nel pianterreno (Tav.I), 111—124 nel primo piano (Tav.II). Nei bastioni (N.71, 72, 111, 112) stavano le guardie; ai fianchi dei bastioni si aprivano le porte d'entrata nel cortile davanti al Castello. Anche il locale N. 113 formava parte delle fortificazioni. Le parti superiori dei bastioni e delle mura tra gli stessi sono state alzate e alterate già da molto

segnati coi numeri 78 -86, 115—121 formano una casetta, che comprende un piano terra e primo piano, costruita in base alla nota di fabbrica dei 10 dicembre 1534, per scopi secondari, a ridosso delle mura. Essa servì ai tempi del Princi pato come presi dio del Castello. La bassa facciata fu corrispondente mente decorata a frescoiquesti dipin ti si possono scor gere ancora oggidì sotto l'intonaco della calce. Rapp resentano lo stem ma e le imprese del Clesio e vi si legge la data 1536. An che queste

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 44 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - dici Mesi dell'anno. Questi quadri sono veri gioielli di un'arte speciale e meritano una descrizione particoleggiata. Januarius. Sol in Aquario (Fig. 47). Il quadro è largo 2,18 m e alto 3.17 m. La scena è formata da un paesaggio con sfondo di monti, tutto coperto di neve. Domina la scena un castello con fossa, ponte levatoio, mura di cinta, torri merlate e cortile. Sulla porta del castello si vede un uomo; davanti alle mura due gruppi

di nobili persone, tre signore e tre giovani signori in vestito elegante, giocano con palle di neve. Le signore portano abiti di color verde chiaro, rosso scarlatto e violetto oscuro. Uno dei giovani veste una giubba bruna, l'altro un mantello rosso chiaro, il terzo un abito turchino. Dall'eleganza del disegno e dal colorito delle vesti si può dedurre che queste persone appartengono al clima meridionale trentino. Il Castello rappresenta una fantastica composizione; l'architettura di alcune parti però

ricorda fabbricati di Trento. Le grandi finestre a mezzo cerchio con colonnette nel mezzo, da cui è formata la bifora a mezzo cerchio, cosi altre linee rammentano il Castelletto del Duomo. Altri parti colari ricordano le mura della città presso il Castello Vec chio e la Torre Verde. La torre grande che sorge nel mezzo della parte postica ricorda la forma della parte superiore della Torre Romana, com'era a quei tempi. Il colore blu dello sfondo rammenta la tinta del cielo, quale si vede verso oriente

sopra il nostro Castello. La scena rappresenta quindi la vita allegra della città nell'inverno. A destra del Castello si svolge una scena di caccia: si vedono distinta mente due cacciatori con cani e, in lontananza, presso un bosco, una volpe. Februarius. Sol in Piscibus (Fig. 48). Questo quadro è largo 2,16 m e alto come l'altro, però la parte sopra l'arco della finestra ha solo 1,80 m. Una serie di gentildonne sta osservando da una loggia una lotta fra cavalieri. Una di quelle signore porta

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Arts, Archeology
Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 78 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE T0MMAS1 — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — Pag. 28, Fig. 31 Pag. 28, Fig-. 32 Pag-. 28, Fig. 33 Pag. 29, Fig. 34 Pag-. 29, Fig. 35 Pag-. 29, Fig. 36 Pag. 31, Fig. 37 Iscrizione sul modiglione a sinistra entrando nel cortile mediocvale del Castello vecchio risguardante il Principe Vescovo Giovanni IV Hinderbach. Capitello primo del cortile del Castello vecchio, con iscrizione. Capitello secondo, con iscrizione e MCCCCLXXV. Capitello terzo d'angolo, con iscrizione. Capitello della

galleria laterale con iscrizione. Cortile del Castello vecchio, in prospettiva. Tabella di marmo a specchio colle iscrizioni greca e latina : Conoscite stesso; al terzo piano. Galleria con nove fori di finestre gotiche del Castello vecchio al terzo piano. Iscrizione risguardante l'acquedotto del Castello vecchio. Stemma con le imprese del Principe Vescovo Bernardo Clesio c sovrastante iscrizione della data del principio della parte del rinascimento, sull'angolo della rustica. Stemma del Principe

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Arts, Archeology
Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 7 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - nel cortile davanti al Castello, e ai tempi del rinascimento murata; essa metteva sul luogo dove attualmente si trova il locale No.82, come apparedallapiantadelpianoterra(Tav.I). Il Castello ha tutt'ora due entrate (Tav. I): una rampa con ponte levatoio forma l'entrata al cortile della parte medioevale, l'altra entrata conduce alla scala principale del Palazzo del rinascimento. Esiste pure una parte della rampa che dal cortile anteriore

portava al Cortile dei Leoni, come appare dalla pianta del primo piano (Tav. II). Certe parti del Castello dovrebbero risalire ai tempi ro mani, come lacosidettaTorre d'Augusto, di forma rotonda, costruita con quadri di pietra calcarea lavorati a punta fino a circa due terzi dell'altezza e, nella parte superiore, a mar tello. Appare dalle piante del pianoterra, Tav. I, del primo piano, Tav. II, del secondo, terzo e quarto piano, Tav. Ili — segnata coi Numeri 1 fino a 4 — dallo spaccato longitudi nale

, Tav. IX, e dalla facciata principale, Tav. X. Dalle fonda menta piantate sulla roccia la Torre s'innalza, vuota nel l'interno, fino all'altezza del coperto del Castello. Le divi sioni nei quattro piani erano di legno; ciò risulta dai fori ancora esistenti, che servivano d'imposta alle travi. La prima delle volte è costruita in pietra a quadri regolari, la seconda in pietra di cava. Il locale di antica costruzione sopra la prima volta e la stanza soprastante servivano alla guardia destinata

longitudinale (Tav. IX). Nello spazio attiguo a questa Torre venne eretta la parte medioevale del Castello, che comprende i locali segnati nelle piante del pianoterra, primo, secondo, terzo e quar to piano coi numeri 5—70. Questa parte fu ristaurata nel secolo XV (1475), come è dimostrato dall'iscrizione del modiglione di pietra che sostiene la volta, situato a sinistra di chi entra (Fig. 5). I capitelli delle colonne del pianterreno, che sorreggono la galleria verso la facciata principale (Fig. 6,1

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Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 6 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — Quando Napoleone Bonaparte nell'anno 1796 invase le nostre regioni, anche il Castello fu occupato e in esso tra il resto fu posto il quartiere per i generali. Pur troppo in quella occasione innumerevoli oggetti di gran valore andarono perduti! In seguito il Palazzo venne usato come caserma, più tardi vi fu collocata la sede della prefettura, finché nell'anno 1811 venne definitivamente destinato agli scopi militari, ai quali esso serve

, welchen er noch heute dient. Aspetto esterno e interno del Aeussere und innere Ausgestaltung Castello. des Kastells. Il Castello colle sue adiacenze nell'interno delle sue mura occupa uno spazio di circa 14800 m 2 , l'edificio stesso una superfice di 4400 m 2 e conta un centinaio di locali, la maggior parte di grandi dimensioni. Davanti al Castello s'innalzano i bastioni e le mura di cinta, di dietro si trova soltanto il grande fossato. La Figura 1 rappresenta la vista prospettica principale del Castello dopo

tra i singoli bastioni. Ciò rese necessario un ingrossa mento di questo muro e la costruzione di una scala libera dietro la porta stessa. Sui tre bastioni si trovano gli stemmi del Cardinale Bernardo Clesio; ciò dimostra che queste costruzioni sono opera di lui. Lo stemma del bastione a destra della porta di Via S. Marco (Fig. 3) e quello del bastione di mezzo (Fig. 4) sono accompagnati da un'iscrizione. Nelle antiche mura tra il Castello vecchio e l'ultimo ba stione si trovano ancora i contorni

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Arts, Archeology
Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 71 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - Falconetto war auch in Mantua und hat für die Gon zaga gearbeitet, bei welcher Gelegenheit er auch die Be kanntschaft mit dem früher erwähnten Ingenieur Zaffran, Bauleiter des Renaissanceteiles des Kastells gemacht haben dürfte, wodurch das Verhältnis für die Projektie rung, Leitung und Ausführung des Kastellbaues entstanden sein könnte. Da Falconetto Anhänger des Kaisers Maximilian war, kam er in trüben Zeiten von Verona nach Trient

del Palazzo desiano del rinascimento. E qui si osserva che le scuderie della Residenza ven nero erette sotto Bernardo Clesio e precisamente dirim petto al Castello, in fabbricati separati, i quali esistono ancora, ma non appartengono più al Castello. Fig. 61 e 62 Dettagli della Sala Rotonda vedi pag. 20. Fi?. 61 Fig. 62 Descritte le opere del Castello Vecchio e quelle fatte per ordine di Bernardo Clesio, ci resta ancora da men zionare la parte che congiunge il Castello Vecchio col Palazzo del

rinascimento eretta dal Principe Vescovo Sigismondo Alfonso Conte Thunn (1668—1677). Questa parte consiste nel grande arco che sorregge il locale del secondo piano (Tav. II No. 170) e le stanze del terzo piano (Tav.III No. 171,172 e 173). Passiamo in fine a descrivere quella parte con cui venne completato il Castello. Essa fu edificata dal Principe Vescovo Francesco Alberti di Poja (1677—1689). Edificio di Alberti di Poja. La costruzione di questa parte del Castello, che con siste nella continuazione della

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Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 40 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - ture del Castello Estense in Ferrara, ora Consiglio della Provincia, e furono dipinti da Dosso Dossi e dalla Scuola Dossesca. Coi frammenti esistenti si potrebbero rimettere nello stato originale almeno il soffitto e il fregio; in ogni caso si deve raccomandare caldamente l'acquisto dei fram menti e la loro conservazione per il ristauro del Castello. Ed ora dopo aver constatata l'esistenza di nuove impor tanti pitture di Dosso Dossi

tappeti anche semplici, secondo la futura destinazione della sala. Il pavimento è da rifarsi conforme al disegno (Tav. III). Dietro la sala si trovano il locale N.160 e la scala a chiocciola N. 161, che metteva nel sottostante Oratorio e nel Gabinetto N. 162. La sala, come il resto, venne dipinta dal Dossi. Da questa sala si passa da una parte sulla Galleria (N.163) che congiunge il Palazzo del rinascimento col Castello vecchio ed è spoglia dei quadri nei cassettoni del soffitto. Dall'altra parte

muri laterali e coperto, conduce dal Castello Vecchio, lungo il Palazzo del rinascimento e attraverso laTorricella (N. 55), allaTorre di Port'Aquila (N. 56). Queste due torri, come abbianmo già accennato, appartengono al Castello vecchio. LaTorricella venne in parte cambiata e rinnovata da Bernardo Clesio, come appare da una nota dei 12 no- vor; während das andere Gemälde in gleicher Grösse Kibele mit den Menschenrassen zeigt (Fig. 42). Somit sehen wir hier den Himmel und die Erde im Bilde vorge

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Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 13 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO !N TRENTO - sala (Tav. III N. 70), i dipinti della quale dovrebbero esser compresi nelle dette note di fabbrica, giacché in quella del 1 ottobre 1535 si parla della sala di sopra, quindi del quarto piano. Anche i finti marmi delle Logge e le deco razioni della Sala Longa ecc. furono ordinati al Fogolino. Il quarto piano si estende sul corpo principale di fab brica, tra il Cortile Vecchio e il Palazzo del rinascimento, e sulla parte postica (Tav. Ili

quelle esistenti sulla parete postica del cortile (ai lati e sotto la figura di S. Vigilio), che non abbiamo creduto di dover comprendere nei nostri disegni. Naturalmente vanno demolite quelle poche pareti che furono erette per utilizzare i locali, e ricostruite quelle che furono abbattute. In fine è necessario rifare, in tutti i piani, pavimenti, porte, finestre, e provvedere alla ripa ratura dei coperti. Il Castello vecchio fu già in quel tempo congiunto me diante un corridoio sulle mura colla

Torre di Port'Aquila, la quale formava per conseguenza una parte del Castello stesso. Difatti si nota, che i contorni di pietra arenaria, ancora esistenti, delle finestre originali sulla facciata del Castello vecchio verso la Torre Aquila hanno la stessa crocerà e le stesse profilazioni delle finestre del primo e secondo piano della torre stessa. Tutto questo dovrebbe significare, che le costruzioni risalgono a una medesima epoca. Dello stesso stile, tuttavia di più fine composizione, sono

le finestre del cesso sporgente dal primo piano della Torre d'Aquila e quelle della scala rotonda congiunta colla cosi- detta „Toresella' (Torriceila), che poggia sulle mura e su modiglioni da ambedue le parti, e sorge tra il Castello e la Torre d'Aquila. Come si vede dalla facciata principale (Tav. XI), la parte esterna della Port'Aquila è stretta e bassa, mentre la parte interna è più larga e molto alta. Essa in origine era costruita simile alle altre porte della città: vistavano sopra le opere

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Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 26 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — È qui da notare che non venne compilata una lista speciale nemmeno per le pitture fatte da Marcello Fogolino. Realmente dobbiamo attribuire le pitture della Sala Rotonda a Dosso Dossi, che alla Corte di Bernardo Clesio era tenuto come vero maestro, sia per la maniera dell' ese cuzione, sia per il colorito ed i soggetti classici svolti nelle composizioni. E noto quale valente pittore, che fu pareg giato ai più grandi maestri ed ha saputo

anni a Roma e poi a Venezia, dove appresero l'arte e divennero artisti di fama, celebrati dal grande poeta Ariosto, loro contemporaneo. Questi artisti hanno dipinto ad olio diversi quadri di valore, che si trovano in Ferrara, Rovigo, Mantova, Modena, Parma, Milano, Firenze, Roma, Napoli, Vienna, Graz, Berlino, Dresda, Stoccarda, Olden- burgo, Londra, Homtoncourt, Peterwalden; gli affreschi nel Castello d'Este in Ferrara (ove prima era occupato il Tiziano), nelle chiese ferraresi, nella Villa

Imperiale a Pe saro, nel Castello di Belriguardo, residenza estiva dei Duchi estensi e nel nostro Castello sono pure opere loro. Inoltre sotto Alfonso d'Este, che ha regnato dal 1505 al 1539, con Garofalo hanno fondato o fatto rifiorire la Scuola di Ferrara. Dosso Dossi dovrebbe esser nato nel 1474 e morto nel 1542, e suo fratello Battista nato nel 1479 e morto nel 1548. Erano figli di Nicolò de Lutero o Luteri di Trento, che fu a Ferrara quale Amministratore di Ercole I d'Este ed ebbe poi dei possessi

di vaglia nel loro genere, e hanno ricevuto circa fiorini rainesi 600. E naturale che tutti lavoravano sotto la direzione delle persone sovrastanti alla fabbrica del Castello. La ben pensata e ragionata organizzazione del personale di fab brica nell'anno 1527 era così combinata: Ingegnere e Direttore della fabbrica era Lodovico Zaf- fran di Mantova, al quale spettava l'obbligo di prestarsi colla Uebertrag rhein. Gulden 2686 Bartolamè, deutscher Maler, hat auf Grund des Zahlungsbuches vom 12. Juni 1531

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Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 27 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASi - CASTELLO DEL UUON CONSIGLIO IN TRENTO - sua persona e col suo ingegno per la fabbrica, sorvegliare i maestri ed i lavori, perchè venissero mantenuti i patti, i contratti, osservati i disegni fatti con diligenza e maestria; se necessario, era incaricato di compilare nuovi disegni, in fine di sollecitare i lavori e osservare che i pezzi compiuti venissero anche messi in opera con diligenza. Doveva inoltre decidere sui pagamenti meritati, d'accordo in ciò col soprastante Zuan

ai 16 settembre 1528, collo stipendio di fiorini rainesi 200. Non risulta però dagli atti quanto tempo sia stato impiegato, perchè nè dal libro nè dalle liste dei pagamenti appariscono simili spese. E quindi logico supporre che egli sia stato impiegato sino al termine dei lavori. Questo Ingegnere, che era venuto da Mantova, appena costruito il famoso Palazzo del Tè, ed ebbe occasione di studiare le opere allora esistenti nel Castello dei Gonzaga, seppe anche trarne profitto e sviluppare a Trento quelle

architettoniche opere tecniche ed artistiche, in modo spe ciale le decorazioni di stucco. E certo ch'egli prese con sè anche artisti per simili lavori. Come si vede, all'inizio dei lavori i disegni erano già fatti, ma non possiamo dire con sicurezza, se il progettante del Palazzo del rinascimento sia questo Ingegnere. Non compare tuttavia nessun altro nome di Architetto; resta solo il nome di Lodovico Zaffran, quale Ingegnere del Castello. Da taluno vengono citati nomi di altri Archi tetti del Castello, come

, il vino, con saputa di Zuan An tonio e doveva esaminare tutto quello che entrava in Castello. Un altro soprastante della fabbrica era il Malpaga, che doveva visitarla almeno due volte al giorno. Egli te neva il giornale di fabbrica e notava ogni giorno tutto quello che riceveva dal Maggiordomo e ciò che sborsava. Riportava poi tutto nel libro maestro, teneva conto di Dossi, welchem die Figuren sowie die Landschaft vorzüg lich gelangen. Er ist originell und unabhängig und zu einer Meisterschaft

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 75 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - trattarsi qui di un'opera delle più importanti che esistono. Spero che autorità e persone competenti da questo mio lavoro vedranno la necessità di rimettere finalmente il Ca stello nello stato del suo originale splendore. L'importo a ciò richiesto, da me computato a mezzo milione di corone, non è nè grande nè esagerato in relazione a quanto si può ottenere coi ristauri, se si consideri, che con essi non solo si può rimettere e conservare

un tanto monumento arti stico e storico, che già da sè rappresenta un grande museo, ma si può anche adattare questo edificio per l'esposizione di opere artistiche e per una biblioteca scientifica, ovvero come residenza per alti personaggi. Limitandosi però a lavori di sola conservazione la spesa sarebbe ridotta di molto; tanto più che alcuni lavori sono già stati eseguiti. Non fa d'uopo il ripetere che con questi ristauri si ri tornerebbe a nuova vita il Castello del Buon Consiglio, il quale insieme

al Duomo forma la gloria più grande del nostro paese. In altre città si lavora alacremente a ristau- rare ciò che il tempo o l'incuria degli uomini hanno danneg giato. Citiamo solo, a mo'd'esempio, i lavori di ristauro del rinomato Castello di Cracovia, il Wawel, il cui costo ag giunto a quello per fabbricare altre caserme, rese neces sarie dallo sgombero dello stesso, ammonta a parecchi milioni di corone. Ma da noi fin'ora poco o nulla si fece in questo riguardo, non ostante che io già da lungo tempo

, anzi forse prima che si progettassero i suddetti lavori abbia presentato i progetti e le proposte di ristauro che ebbero allora l'approvazione dell'i, r. Ministero pel Culto ed Istruzione. Con me tutti i Signori in occasione delle grandi commissioni miste, tenute sopraluogo nel 1900, dichiararono necessaria l'erezione di nuove caserme dal momento che il nostro Castello non si adatta menoma mente a tale uso. Col mio progetto alla mano, le commis sioni destinarono pure i locali che vanno in prima

auf die Konservierung des Be stehenden, so werden die Auslagen bedeutend vermindert, zumal einige Arbeiten bereits ausgeführt sind. Es ist wohl nicht nötig zu wiederholen, dass mit diesen Restaurierungen das Castello del Buon Consiglio, welches mit dem Dome den grössten Glanz unserer Heimat bildet, wieder in neues Leben gerufen würde. In anderen Städten arbeitet man eifrig an der Restaurierung dessen, was durch den Zahn der Zeit oder die Nachlässigkeit der Menschen beschädigt wurde. Beispielsweise erwähnen

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Category:
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Year:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Page 18 of 91
Author: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Place: Innsbruck
Publisher: Selbstverl.
Physical description: [40] Bl., 11 Taf.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text ital. und dt.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: IV 301.953
Intern ID: 495368
NATALE T0MMAS1 - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - il Castello vecchio e il Palazzo del rinascimento, e la fine stra del locale N. 100, che dà sul Cortile dei Leoni. L'ala verso mattima contiene dei locali riservati agli usi domestici (N. 103—108). Li presso s'apre la Piccola Loggia (N.109), nella quale trovavasi una grotta con giochi d'acqua, un paesaggio con mulini mossi dall' acqua e piante acquatiche: tutto rendeva aggradevole l'entrata dal famoso giardino, che stava di rimpetto

e si estendeva lungo tutta la facciata principale del Castello. La Piccola Loggia, che ora è suddivisa in piccoli locali, deve ritornare, più che è possibile, alla sua forma primi tiva: ciò si ottiene liberando gli archi del muro e demolendo le parti costruite posteriormente. 11 fabbricato N. 110 si prolunga fino alla Torre di Porta Aquila e serviva per il gioco del pallone. Fu eretto dopo le costruzioni desiane e fu ripetutamente ricostruito. La muraglia interna verso il cortile poggia sopra mura an tiche

(N. 17) ancora esistenti, grosse come le altre mura della città e alte circa 3,00 m. Furono costruite press' a poco come linea di continuazione delle mura interne di Port' Aquila. Quindi le mura ora esistenti nella linea esterna della porta dovrebbero essere di data posterione. Dalla porta d'ingresso al Castello (Fig. 21) si giunge alla scala principale (N. 93). A destra era la sala d'aspetto (N. 94), che fu dipinta da Romanino con soggetti capric ciosi e prospettive; questi dipinti deperirono per l'umidità

N. 96 e nella grande cantina N. 98. La scala di costruzione originale conduce al primo e secondo piano. Tutti i locali del primo piano sono segnati nella pianta (Tav. II). Nel progettare la distribuzione dei locali il Cardinal Clesio, che di frequente si trovava in Roma, dovrebbe aver presa l'ispirazione dagli alti concetti della costru zione vaticana, giacché nelle parti del Vaticano eseguite non molto prima del nostro Castello si nota una simile distribuzione. Del resto la costruzione dei locali era

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