¬Il¬ volto della cultura italiana e tedesca del secondo dopoguerra nel quadro dell'unità culturale europea : atti del III convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 27. IV. - 3. V. 1962
Page 495 of 542
Author:
Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <3, 1962, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Place:
Meran
Physical description:
528 S.
Language:
Deutsch; Italienisch
Notations:
Parallelsacht.: ¬Das¬ Antlitz der deutschen und italienischen Kultur nach dem Zweiten Weltkrieg im Rahmen der europäischen Kultureinheit
Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Subject heading:
g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1945-1960 ; f.Kongress ; g.Meran <1962>
g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1945-1960 ; f.Kongress ; g.Meran <1962>
Location mark:
II Z 759/3(1962)
Intern ID:
117559
re il lettore italiano. Nemmeno Prisco infine, ci ha dato il romanzo di Napoli in questi ultimi trenta anni: lo scrittore ha dimostrato di aver- ne l’ambizione e di nutrire il desiderio di farci un ritratto della sto- ria italiana dalla fine della prima guerra mondiale fino alla fine della seconda attraverso la storia di una famiglia, delle sue vittorie e scon- fitte sociali e sentimentali. Ma la storia rimane tutta estema alla vita della famiglia, viene passivamente subita, non incide, in fin
l’argomento del meridionale che va a Milano per lavorare, ma è visto dagli altri con un'invidia mascherata da disprezzo. Del resto chi va al Nord è professore, mentre i giovani leoni che restano a Napoli sono uni- versitari fuori corso, figli di famiglia, avventurieri e giocatori di va- ria qualità. Peró Milano e Roma restano specie di miraggi, dei quali es- Si. parlano pigramente, come dei fatti storici. La Capria ci fa assistere al trascorrere degli anni con un acuto, vigile senso delle notizie che
fanno colore del tempo: esse, di politica nazionale o internazionale, so- no causa di lunghe discussioni e di analitiche indagini, ma solo in una dimensione giornalistica e frammentaria per la quale il fatto è com- mentato con acuto qualunquismo nella sua singolarità, ma tanti even- ti non fanno storia, tanti accadimenti non generano né conoscenza né consapevolezza del proprio tempo. II romanzo, insieme allo sfaldarsi di Napoli, lento ed eterno come quello della natura, ci presenta il te- ma, tanto