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Pedagogy, Education
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2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Page 472 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
come luogo per reclutare nuove éiites e come base del- la società civile sono importanti quanto lo è la loro funzione per il mer- cato del lavoro (employability) nella nuova Europa, se non ancora piu importanti. Se altre istituzioni, come la famiglia e la chiesa, sono sempre meno alTaltezza del loro compito di preparare al futuro, restano solo le università e Tesercito come grandi istituzioni di riferimento. Quest’ul- timo aspetto crea sempre maggiori fratture alTinterno della società

. Le università sono i luoghi in cui vengono creati gli strumenti per affrontare il futuro, e formulati i relativi progetti, nella misura in cui i contenuti trasmessi dalle università vengono liberati dai vincoli imposti dalla rego- lazione statale. Proprio la sensibilizzazione come anello di congiunzione e di determinazione del progetto europeo richiede buone università, e quindi anche una buona politica universitaria. Solo in modo apparente- mente paradossale ció significa standardizzazione. stata

università (il tipo classico, piú datato, era Djindjic in Serbia - studi a Costanza - oppure piú precariamente: Thaci in Kosovo - studi a Losan- na; le future generazioni politiche forse non lo accetteranno, in parte per discutibili ragioni nazionalistiche, in parte, peró, nella consapevolez- za che le nuove éiites dovranno provenire “dal paese”). Cio presuppone peró l’autorevoiezza dell’università nazionale, che viene garantita soio mediante il suo riconoscimento in un contesto piii ampio. Le università

praticamente imposta dall’amministrazione dell’UNMIK (United Nations InterimAdministration Mission in Kosovo), e ha incontrato una notevole resisten- za politica. Dopo che un locale governo di transizione aveva assunto il potere amministrativo e localizzato la responsabilità, sono stati nuovamente revocati molti di questi progressi. Fondamentale in questo ambito è anche il fatto che i rappresentanti dei nuovi sistemi non possono affatto immaginarsi che i “loro” laureati possano operare all’esterno del loro

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Pedagogy, Education
Year:
2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Page 328 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
allora di avere potenzialità inferiori perché le regole del governo della loro nazione sono meno efficaci delle regole del governo di un’altra nazione. Penso che questo sia un tema che deve essere preso in conside- razione nel mondo politico, dal Parlamento europeo. Cosi facendo, ineominceremo a muoverci in una direzione che permetta di allocare risorse pubbliche, o largamente pubbliehe, anche se non solo, a quelle università che sono in grado di avere ottime performances, sia nella ri- cerca che

basato sulla valutazione delle performances nella ricerca e nella didat- tica, misurate attraverso sistemi di ranking. In Europa, peró, non mi sembra ci sia convergenza su questo processo, c’é ancora una estrema differenziazione. II rischio prossimo venturo è dunque quello che si mantenga una differenziazione troppo forte, non solo nelle singole università, ma pure nei meccanismi di incentivo che i differenti stati europei costituiranno per le loro università. Alcune università rischierebbero

nella didattica, a livello europeo. Questo vuol dire, ad esem- pio, decidere delle politiche di supporto per le università che sanno discutere con il sistema territoriale, che sanno far crescere i rapporti con le imprese, che sanno essere autonome nella ricerca di base, che sanno muoversi con la ricerca a liveilo internazionale. Tutto ciò non è regolato oggi. E siccome nel medio periodo l’al- ternativa, e cioé una deregulation di puro mercato, in Europa avrebbe costi inaccettabili, noi dobbiamo

pensare che una qualche convergenza a livello del governo delle università europee diviene essenziale. Quello della convergenza verso un sistema europeo di governo del- le università è un punto che andava sottolineato, poiché è uno degli elementi chiave che - se non risolto - riducono la capacità competitiva delle nostre università rispetto a quelle del mondo statunitense e del Giappone, riducono la possibilità di formare professionisti ed esperti a livello europeo, e, in ultima analisi, limitano

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2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Page 240 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
PROF. DR. DIETMAR HOYNINGEN-HUENE Dr. von Trotha, Lei ha ragione a dire che non bisogna far nascere Timpressione che nel Baden-Württemberg stiamo iniziando soltanto adesso la riforma universitaria. Nel 2005 entriamo nella quarta fase, che è una fase relativamente avanzata del processo di riforma. Vista la durata in carica relativamente lunga dei consiglieri di amministrazione a tempo pieno - si tratta del rettore e del cancelliere - prevista nella nuova legge, si è deciso di introdurre

la possibilità di sollevarli dalTincarico. Per i rettori esterni, che non sono stati eletti in seno al collegio docenti, questo naturalmente genera un problema di sostentamento, e a questo riguardo è ovvio che tali cariche debbono essere retribuite in modo adeguato. In linea di massima, la riforma del sistema retributivo dei professori universitari, che pure entra in vigore nel 2005 nel Baden-Württemberg, offre questa possibilità. II problema del coinvolgimento dei decani di facoltà nella direzione

delTateneo è sicuramente di grande importanza per il processo di svilup- po e per Tefficacia operativa. Mi risulta che anche alcuni atenei delTAs- sia abbiano adottato un sistema analogo alla soluzione ora adottata dalla Technische Universitàt di Monaco di Baviera, vale a dire Tistituzione di un consiglio di amministrazione allargato ai decani. Nella mia università - e questa è un’altra opzione - ho istituito un collegium decanale. Ogni quindici giorni il rettorato ha un incontro con tutti i decani per

discutere e prendere decisioni sui problemi alTordine del giorno. Ho appena partecipato ai lavori di una commissione per i problemi strutturali delTuniversità della Bassa Sassonia, incaricata di organizza- re Taccorpamento di tre Fachhochschulen in un unico grande ateneo altamente efficiente. In quella sede, si sono avute discussioni appassio- nate sulTargomento di cui stiamo parlando. E, in effetti, in quel caso era difficile decidere se raccomandare un rettorato forte che concilias- se gli interessi

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Year:
2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Page 36 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
la visione accademica del sapere, che in un “nuovo umane- simo” trova il punto piu alto della sua giustificazione. Ció parte dal postulato che vuole aprire gli orizzonti del sapere oltre le restrizioni di specializzazioni frammentarie, riconducendolo al centro focale e propulsivo che in origine ne ha motivato Eistituzione e, ancora oggi, deve giustificare l’impegno di ricercatori e docenti: guardare al destino delPuomo è la prima e fondamentale responsabilità di chi vive ed ope- ra nella comunità

nella storia del pensiero moderno si sono rivelate inconciliabili tra loro: quella di affermare il ruolo autonomo e determinante del soggetto nella costruzione del lógos, poiché la ragione è sempre e solo facoltà di un 4

MARIO SIGNORE UNIVERSITAS STUDIORUM. SVILUPPO E/O CRISI DI UN’IDEA Attraverso il recupero della memoria storica, in una prospettiva metodologica e di contenuto, archeologica e teleologica, è possibile rivedere complessivamente Pidea di università, alPinterno della cultura europea, nella esplorazione aperta di un passato (Wirkungsgeschichte) che sia reso capace di farsi proposta culturale e progetto di civiltà. Mettere al centro l’idea di università significa innanzitutto fare i conti con

di formazione alla logica del mercato. Ció significa ribadire, ridiscutendolo, il significato autentico di Universitas, che ha alla sua radice semantica i “concetti” irrinunciabili di unità e di universalità, pur nell’attenta considerazione della pluralità degli approcci alla realtà-mondo e della differenziata destinazione del- le competenze. E sulla realtà-mondo e il rapporto con questa realtà si gioca la prima scommessa dell’università. A partire dall’Illuminismo vengono a scontrarsi due esigenze che

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2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Page 246 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
scientifica e conseguentemente la creazione e il consolidamento delle sue strutture produttive in una tardiva ma impetuosa rivoluzione industriale. Attualmente l’università è parte di un sistema formativo inte- grato e pone in essere una grande varietà di percorsi formativi in cui si trasfondono, o si dovrebbero trasfondere, i contenuti e i metodi della ricerca. È questo il suo modo di contribuire al progresso civile globale e locale nella chiave di quel «Nuovo modello economico» che il premio Nobel per

Eeconomia Amartya Sen ha prospettato in termini di «sviluppo, giustizia e libertà», qualificando Eeconomia come incremento equilibrato e umanamente compatibile del capita- le umano e delle capacità umane. In tempi in cui altri e assai discus- si modelli economici vengono proposti (ad esempio nella globalità della cosiddetta new economy) appare auspicabile, e quasi ovvio, che l’economicità del sistema universitario dovrebbe realizzarsi se- condo diversi parametri: a) corrispondenza dei costi alEutilità

rivoluzione industriale, ma collocata comunque in un’Europa che già aveva conosciuto importanti trasformazioni del sistema econo- mico e produttivo, fu quello di una sintesi organica delle discipline, e del superamento del particolarismo specialistico in cui rischiava- no di dissiparsi e di perdersi i valori della scienza dando spazio alle Brotwissenschqften (le scienze di curvatura utilitaristica - le scienze “del pane”) e al Brotgelehrter (il “dotto”, il Gelehrter, lo specialista dedito

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2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Page 118 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
? II. Nel suo discorso di Berlino dell’aprile del 1997, che ha avuto am- pia risonanza, e poi nuovamente nella sua allocuzione di principio sulla politica europea della formazione del novembre del 1997, Eallora pre- sidente tedesco Roman Herzog ha affrontato il tema della «società del- la conoscenza del XXI secolo», esortando a dare «nuovo slancio alla politica dell’istruzione» e affermando: «le riforme del nostro sistema formativo dei prossimi anni saranno il metro per stabilire quanto sia proiettata

sistemi. La prosecuzione del processo di Bologna è quindi difficile da immaginare senza le riforme attuate autonomamente nei singoli stati. D’altro canto, le proposte innovative realizzate a livello nazionale, o ad esempio in Germania a livello federale, sono fortemente influenzate dai criteri di Bologna. Queste due linee evolutive hanno entrambe rappresentato il para- digma della dichiarazione di Lisbona, quando il Consiglio Europeo ha richiesto ehe l’Unione Europea divenisse «lo spazio

economico, fon- dato sulla conoscenza, piú dinamico del mondo», facendo quindi dei sistemi formativi europei un riferimento qualitativo su scala mondiale. La fondamentale richiesta di incrementare la spesa per la rieerca e lo sviluppo ad almeno il 3% del prodotto interno lordo è stata peró finora soddisfatta solo da due stati: la Svezia con il 4,3%, e la Finlandia con il 3,5% del prodotto interno lordo, Come si articolano, su tale sfondo, le proposte riformatrici attual- mente discusse in Germania

nel futuro la nostra società nel suo complesso». Questo invito a un ripensamento è rimasto peró ampiamente inascoltato. Poco piú tardi, il Consiglio dei saggi ha constatato, nella sua analisi dell’andamento economico generale, che il sistema formativo tedesco non godeva di buona salute. Questa constatazione è ormai un fatto acqui- sito, soprattutto dopo gli studi TIMSS e PISA sul sistema scolastico. In ambito universitario, anche i vari dati comparativi dell’OCSE, nonché il rapporto della

Commissione internazionale sulla valutazione del sistema della Deutsche Forschungsgemeinschaft e della Max-Planck- Gesellschaft, intitolato «Promozione della ricerca in Germania», eonten- 86

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Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Page 464 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
globalizzati delle istitu- zioni della società civile, la portata di questa affermazione travalica Eambito universitario. Cosi, nei settori affini della preparazione alla carriera scolastica, del servizio pubblico e deirautonomia istituziona- le, Bologna diventa Temblema di un processo inarrestabile di europeiz- zazione. I corsi di laurea di primo livello e di masters si affermeranno anche contro le resistenze dell’economia locale e delle associazioni di professori conservatori, oppure degli studenti che

temono di vedere compromessa la qualità e la durata del loro corso universitario. Guy Haug, un importante esponente della politica universitaria dell’UE, ha evidenziato, nella presentazione del piano prospettico fino al 2010, che TEuropa desidera riconquistare un ruolo guida nel settore terziario, togliendolo agii USA. Con il sistema dei crediti europei, fi- nora ci si è riusciti, poiché il riconoscimento dei crediti rappresenta il principale punto di debolezza del sistema universitario degli USA

. Ma attenzione! Quando è andato perduto questo ruolo guida, quando qual- cuno aveva ammesso che tale perdita era avvenuta? Bologna rappre- senta anche il termine dell’era del dopoguerra nei rapporti accademici con gli USA: due “blocchi” sovrani con una radice comune siedono ora l’uno di fronte all’altro. La quadrupla radice, il sistema universitario britannico, napoleonico, dell’Europa centrale e di Humboldt, rappre- senta, insieme alle sue ramificazioni, l’“università europea”, che, tra le guerre del

ventesimo secolo, ha in qualche modo cessato di esistere. II vago «in qualche modo», la spoliticizzazione della storia post-bellica dell’università in Europa, e il suo agnosticismo politico negli USA, sono giunti al capolinea. E non dimentichiamo che per i paesi dell’Eu- ropa dell’Est, quindi anche per il Baltico, la liberazione dal comunismo è stata piú importante e vicina del trauma subito dall’Europa occiden- 432

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2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Page 74 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
dimensione applicata, sotto forma della tecnica, La tecnica messa a frutto neirinteresse dell’uomo ebbe il suo riflesso nelle utopie soeiali di Campanella e Tommaso Moro, e nella Nova Atlantis di Francesco Bacone troviamo il primo laboratorio di ricerca moderno, che non esita a collocare la scienza entro vantaggiosi contesti applicativi. In queste utopie, la libertà del pensiero era per cosi dire sottintesa a priori, benché trasferita per precauzione su delle isole, nella Città del Sole oppure

- ritura nella mia città natale, Halle, periferia del primo Illuminismo, Qui fu in primo luogo Christian Thomasius a rivendicare dimostrativamen- te e pubblicamente la libertà didattica e ad aprire, dalla sua cattedra, le porte dell’università allTlluminismo. II suo modo di insegnare cosi «privo di pedanteria» era espressione 42

a Utopia, dunque sufficientemente separata dal tempo effettivo in cui è ambientata la storia. La culla della libertà accademica, della libertà di insegnamento e di apprendimento, è rappresentata naturalmente da Wittenberg e dal grande esempio di Philipp Melanchthon, la cui prolusione sul rinnova- mento degli studi dei giovani, De corrigendis adolescentiae studiis, del 1518, non fu altro che la coraggiosa presa di posizione di uno scienzia- to, peraltro alFepoca molto giovane (aveva 22 anni), contro

ripensato abbastanza critieamente, eredo. Ma si pensi soltanto alla celebre indicazione di Immanuel Kant nel eonflitto delle facoltà del 1798, in cui egli, a proposito del ruolo della filosofia eome ancella della teologia, sollevó la questione se, cito testualmente, la filosofia precedesse con la fiaccola la sua gentile padrona oppure se la seguisse reggendo lo strascico, Quasi duecento anni dopo Melanchthon, il germoglio di questo concetto di scienza e di missione dell’università raggiunse la piena fio

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Page 540 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
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Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
ratteggiamento rispetto ai risultati. Non c’é argomento ehe la mia ge- nerazione abbia discusso eon piu accanimento dell’atteggiamento da tenere nei confronti della performance e della necessità di certificarla (nelle università, nella politica sociale, nella pubblica amministrazione e in altri ambiti, non da ultimo nel settore dell’aiuto allo sviluppo). Per lo meno considerando il crollo del muro e la prima guerra in Iraq, si può, a mio avviso, dire quanto segue: non si puó fare formazio

- ne universitaria dal punto di vista dei fondamentalisti, inclusi i regimi tardo-totalitari e neofascisti, e ritenerla una formazione scientifica. Nel campo delle scienze naturali si è sviluppato un processo di secolarizza- zione, senza il quale non è praticamente possibile una comunicazione efficace tra le culture. Nelle scienze giuridiche ciò si è rivelato utile fin dalle istituzioni del diritto romano. Le pietre dello scandalo, le lacune del diritto, sono sempre piú soggette a un processo di adattamento

, o piuttosto di unificazione, con “aperture” nei confronti di istituti spe- cifici delle singole culture (diritto e concetti giuridici indeterminati, clausole generali, legittimazione del potere). Chiunque puó utilizzare e abusare dei margini di valutazione a disposizione dei critici, anche qualora vogliano andare oltre i sistemi vecchi e nuovi, non da ultimo nel world wide web, che ha fatto del glo- bo uno spazio potenzialmente intercomunicante (e anche un potenziale “ricco pascolo” per gli etici della

comunicazione). 2. Premessa: esperienze specifiche dell ’autore Grazie ai miei genitori, da studente ho avuto la grande fortuna di poter seguire i miei interessi. Dopo la maturità a Traben-Trarbach/Mo- sel, era mia intenzione divenire filologo classico e storico dell’antichi- tà, sicché cominciai a studiare alTUniversità Italiana per Stranieri di Perugia, circondato da un’alta cultura che - essendo nato a Treviri sulla Mosella - mi era già in parte nota, Già Ausonio scriveva nella sua Mo- sella: i figli dei

locali parlano la «lingua del Lazio». Perugia, con la sua internazionalità, sviluppatasi pochi anni dopo la guerra e vissuta come il miracolo di Perugia, fu per me la chiave di tutte le cose fondamentali 508

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Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
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Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
dell’educazione, dalla «vanità della mera richiesta del pubblico e [djalla legge della moda» (Kant) - owero, traducendo tale formula nella temperie nostrana: dalla sempre crescente pretesa di assicurazione della sostante contingenza - pre- tesa che discrimina tra ciò che è “valido” e “utile”, e ciò che è invece “privo di valore”, in base alla fattiva capacità di sostenere un avanzamento del di volta in volta raggiunto concreto livello di potenza 2 . Tuttavia, l’utilità e il valore, cosi definiti, restano

Ora, la volontà di riforma che regge il cosiddetto «processo di Bolo- gna» si richiama a molte e innegabili pretese e urgenze (legate, ad esem- pio, alla difesa e al rafforzamento delle posizioni occupate nella competi- zione globale), prendendo queste ultime a misura di ciò che è stato finora e di ció che dovrà essere in futuro. Tuttavia, alla domanda che chiede che cosa sia, e come debba concretizzarsi, Yindole propria dell’università, si risponde in modo fin troppo sbrigativo, quasi che tale

domanda non meriti, al di là di una risposta che assicuri Tistanza universitaria a un’age- vole dimensione operativa, una piü attenta considerazione. L’indole propria dell’università può peró acclararsi soltanto in riferi- mento al tratto costitutivo del sapere, e dunque, come si è detto, alla di- mensione del libero e del vero. Tale indole, infatti, consiste nell’essere ogni volta un luogo di libera legislazione del genio - contro ogni tentativo di desumere il senso e la misura, e dunque il paradigma

». D’altron- Non sono mai le circostanze “oggettive” a comportare la necessità del pilotaggio e della governance; al contrario: la crescente “indolica” esigenza di governabi- lità e pianificabilità, quale tratto di fondo del senso, Ímpronta di sé ció che, di conseguenza, si mostra come sviluppo e come dato “oggettivo”, e dunque come “oggettiva” e Íneludibile sfida per l’agire. Non a caso, la percezione oggi domi- nante del concreto, interamente schiacciata sul contingente, scambia, per cosi dire

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Page 596 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
(dell’intero eircuito universitario) di esibire un fine genuino - un fine, cioè, che trasfonda, in ciò che via via è e diviene - nella concretezza dei “fatti concreti” -, una temprata e temperante luce di sufficienza e di integrità. Come mai, potremmo chiedere in eco al monito platonico della Politeia (libro VI), proprio nel punto culminante del problema - li dove sgorga (o meno) la sorgente di ogni attendibilità (compresa quelia dell’utile) - ci accontentiamo delle mezze misure e della

mancanza di un vero presagio? Tale domanda conduce, infine, all’interrogativo piú critico: da dove puó trarsi la misura per un progetto del sapere capace, a sua volta, di originare una attendibile idea di università? La risposta é, per un ver- so, già stata anticipata: la sorgente di tale misura è ignota. Tuttavia, posto che insistiamo nella vigente vacanza di fini e di fondamenti, as- sumendola come la cosa piü degna di essere interrogata - e cioé: come Vattendibilità stessa di ognifuturo interrogare

-, ci accorgiamo che la sorgente é, si, ignota, ma non meramente oscura; infatti, essa è non- saputa in quell’unica fermezza che si genera - intonando il pensare all’essenzialità del semplice - là dove l’ignoto sia (non un dato, ma appunto) lo stesso - ritratto poiché attendibile - principio del sapere. Nella misura in cui venga assecondata in un pensare a essa attemprato, tale indole principiale è capace di dare sostegno e indirizzo, divenendo la piu attendibile fonte di un libero, e dunque responsabile

, interrogare e agire. Una simile risposta - se tale può considerarsi - deve peró apparire strana: remota per contenuto, insoddisfacente per astrattezza, irritante per oscurità. Eppure, essa non fa che riprendere il detto che è stato, ed è ancora, alla base delTintero sapere occidentale: il socratico «so di non sapere». «Riprendere» non significa, qui, che un motto che ha fatto il suo tempo venga in qualche modo attualizzato e “rimesso in circola- zione”; «riprendere» vuol dire: nella misura in cui noi

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Category:
Pedagogy, Education
Year:
2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Page 214 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
le re- sponsabilità politiche, strategiche e operative. Tale linea viene portata avanti con coerenza nella quarta fase della riforma universitaria del Baden-Württemberg, che sarà realizzata nel 2005. Queste ampie rifor- me legislative sono state preparate da una commissione sulle strutture universitarie del Land, composta da esperti estremamente qualificati, che ha consegnato nel 1998 la propria relazione finale. La nuova struttura organizzativa è definita dalle seguenti linee guida: • In base a questa

conseguenza di ciò è che gli organi di am- ministrazione debbano anche avere la facoltà di reperire risorse. • L’ università sarà quindi diretta da un rettorato composto da un retto- re, con le funzioni di presidente del consiglio di amministrazione, dai pro-rettori e dal cancelliere. II rettore e il cancelliere rivestono a tempo pieno la carica di membri del consiglio di amministrazio- ne. • Oltre alle descritte competenze di bilancio consistenti nella pianificazione del bilancio e della gestione

to e la professionalizzazione delle strutture dirigenziali, di fare un uso adeguato deirautonomia acquisita. Le proposte contenute nel rapporto Leitungsstrukturen im Hochschulbereich (le strutture dirigenziali in am- bito universitario) della Conferenza dei Ministri dell’istruzione di tutti i Lander federali (settembre 1996) approfondirono tale impostazione. Un principio della riforma dell’organizzazione delle università del Baden-Württemberg è rappresentato da una netta separazione tra

economica dell’università, nonché nella distribuzione delle risorse materiali, finanziarie e logisti- che nelle varie aree funzionali, 182

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Category:
Pedagogy, Education
Year:
2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Page 82 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
già nel 1792, dunque molto tempo prima di diventare ministro della cultu- ra, carica che peraltro rivesti soltanto per un anno, e si occupó in modo approfondito del ruolo dello stato assolutistico nell’educazione, nel suo scritto dal titolo Idee per un saggio sui limiti dell ’attività dello stato, ov- viamente pubblicato postumo. Lo stato, vi si legge, ha per primo compito quello di permettere lo sviluppo delle forze dei singoli cittadini nella loro individualità, e pertanto - cito testualmente

il suo potere. A questo punto potrei aprire una parentesi sulla costituzione pro- clamata nella chiesa di S. Paolo nel 1848 e sulla costituzione di Wei- mar, in cui al principio della libertà di insegnamento e ricerca è data valenza di legge fondamentale, ma non lo faccio per motivi di tempo. Ma con ció siamo arrivati alla moderna, attuale interpretazione e pra- tica della libertà intesa come autonomia dell’università, la quale deve guardare tanto alle rivendicazioni del singolo ricercatore quanto

ridica per il suo appello ad usare energicamente la libertà didattica. Infatti, la concessione giuridica del prineipe elettore Federico I, poco dopo divenuto re di Prussia, nei confronti dell’università ammetteva - cito testualmente - «la libertà di quegli insegnamenti che non vanno contro Dio o contro lo Stato», e ne circoscriveva a un tempo i limiti. Le riflessioni di Humboldt sul ruolo dello stato nello sviluppo delle università sono particolarmente interessanti. Egli le mise per iscritto

- «oggetto della sua attività non deve essere nient’altro che ció che i cittadini non siano in grado di risolvere da soli». Una meravigliosa definizione dello stato. Dunque lo stato deve offrire sicurezza, ma al di là di questo si deve attivare soltanto quando si tratta di rendere possibile la libera espressio- ne del singolo cittadino. Per questo, diceva Humboldt, bisognava che Fintera educazione e formazione pubblica si svolgesse del tutto al di fuori dei limiti entro i quali lo stato doveva contenere

a quel- le dell’istituzione nella e per la quale questi lavora. Le istituzioni, si sa, sono sempre il risultato di azioni pianificate. La scienza, infatti, per quanto possa essere libera, non è uno spazio libero da pianificazione, sebbene abbiano ragione d’esistere i dubbi sulla pia- nificabilità della scienza. La pianificazione della scienza in fondo puó funzionare solo se intesa come autogoverno. Tuttavia, per lo sviluppo degli atenei, mettiamo di un Land tedesco, la pianificazione a lungo 50

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Pedagogy, Education
Year:
2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Page 180 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
organi di governo centrale dell’ateneo. Ci si puó sempre consultare e avere pareri, ma la responsabilità deve essere in capo al vertice del- l’ateneo. Chiudo con un aspetto piú politico, se me lo permettete nella mia nuova veste. Da un lato abbiamo parlato di università, ed è giusto, que- sto è il tema e non voglio uscirne, ma dall’altro lato sono convinto che il sapere pubblico, e intendo la scuola pubblica, la ricerca pubblica, l’università pubblica, sono temi tra loro collegati, talmente alla base

di un sistema di un paese che non possono essere sganciati. Accan- to al sistema privato occorre immaginare una sostanziale unità delle problematiche del sapere pubblico. In una società della conoscenza le università nella loro complessità e nella loro capacità di integrare, sono un modello ed insieme un incubatore della società medesima, quindi devono avere tale tipo di caratteristica. Abbiamo poi bisogno di passione, di gente che crede nell’universi- tà, perché questo è il nostro mestiere, perché senza

dell’ateneo come istituzione, e uno di questi è il reclutamento del corpo docente. Rifiuto l’idea che il reclutamento del corpo docente, cioé l’azione che ha le maggiori conseguenze e la maggiore importanza nel descri- vere la qualità di un ateneo, possa essere fatta ricadere sotto la re- sponsabilità indistinta di organi decentrati ed elettivi. Non puó essere cosi. La scelta del personale docente, cioè di ció che fa la forza di un ateneo, deve risalire ed essere sotto la completa responsabilità degli

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Category:
Pedagogy, Education
Year:
2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Page 346 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
BARBARA TASSER, CHRISTIAN SMEKAL, TILMANN MÀRK L’ATTUAZIONE DELLA LEGGE SULLUNIVERSITÀ DEL 2002 ALL’UNIVERSITÀ DIINNSBRUCK 1. Introduzione L’Università di Innsbruck è stata fondata come università cattoli- ca nelTanno 1669, e affidata alla direzione dei Gesuiti. Da allora essa ha adempiuto il proprio ruolo istituzionale di ricerca della verità e di accrescimento del sapere ed è sempre stata presente nella realtà in- tellettuale, sociale e politica del Tirolo. L’Ateneo ha avuto una storia

movimentata '. Nel corso della sua evoluzione ha acquistato un proprio profilo non solo a livello regionale come università pubblica tirolese, ma ha esercitato la propria influenza anche oltre i confini nazionali. E Tuniversità di riferimento delEAlto Adige e del Vorarlberg, rappresen- tando inoltre un polo di attrazione per studenti provenienti soprattutto dal Lussemburgo e dal Liechtenstein. La qualità e la varietà dell’offerta didattica vengono curati con grande sforzo e attenzione alTuniversità

di Innsbruck, che assume anche nella ricerca un ruolo di primo piano a livello internazionale in Europa e oltremare. L’università è inoltre mol- to competitiva nell’acquisizione di finanziamenti per la ricerca, e puó, per tale aspetto, misurarsi con le grandi università austriache. Una sfida particolare per il futuro dell’università di Innsbruck consiste nello sfruttamento dei nuovi spazi di autonomia - di cui si parlerà di se- guito in modo da consolidare il proprio profilo e la propria performance nella

ricerca e nella didattica anche in un confronto intemazionale. 2. II percorso della riforma: da università statale a ente autonomo DalTinizio degli anni ’90, il mondo universitario austriaco ha subi- to profonde riforme, incentrate sull’esigenza di trasformare atenei di- Cfr. H. Moser-Ch. Smekal (a cura di), Leopold-Franzens-Universitât, Veröffent- Íichungen der Universitat Innsbruck, vol. 237 (Innsbruck 2001). 314

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Category:
Pedagogy, Education
Year:
2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Page 416 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
FRIEDRICH SCHMIDL LA LIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO: PRIME ESPERIENZE DI GOVERNANCE IN UN’UNIVERSITÀ DI RECENTE FONDAZIONE 1. Introduzione Mi chiamo Friedrich Schmidl e sono presidente del consiglio del- Tuniversità della Libera università di Bolzano, fondata appena nel 1997. Sono anche stato responsabile del progetto di fondazione del- Tuniversità, e con ció sono nella scomoda posizione di chi si trova a dover realizzare i propri studi di fattibilità. Vi prego di tener presente che il mio modo

di vedere le cose rispetto alla nostra università è sicu- ramente condizionato da tali esperienze. 2. Breve profiio della LUB La fondazione della Libera Università di Bolzano si deve in primo luogo all’esigenza di elevare a livello universitario la formazione degli insegnanti delle scuole elementari e delle scuole materne (formazione primaria), secondo quanto stabilito dalla riforma ministeriale, garan- tendo peré una formazione nella lingua materna. Alla íine si è convenuto di assegnare all’università

una serie di fun- zioni formulate in modo generico: una funzione regionale, consistente nella messa a disposizione di corsi di diploma e di laurea universitari professionalizzanti, non- ché nella realizzazione di progetti di ricerca a sostegno delle poten- zialità di sviluppo locali; una funzione sovraregionale, consistente nell’offerta di corsi di laurea e di specializzazione a indirizzo internazionale, al fine di costituire un polo culturale e scientifico di livello europeo partendo dalle

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Category:
Pedagogy, Education
Year:
2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Page 314 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
eccelle nella fisica, nella matematica, in qualche ramo della medicina; gli Stati Uniti eccellono nelle biotecnologie, nelle neuro- scienze, in tutti i settori innovativi che sono alla base del futuro del- l’economia mondiale. Questo è un dato molto importante, perché indica un ritardo nel- la competizione scientifico-tecnologica fra le due grandi aree, quella europea e quella americana. Noi dobbiamo comprendere quali sono le ragioni e come colmare tale vuoto. Questo è lo sfondo nel quale noi possiamo

del «paradosso europeo», secondo la quale l’Europa produce ricerca come gli Stati Uniti, ma non è capace di fare trasferimento tecnologi- co con la stessa efficacia. Recenti ricerche hanno dimostrato che que- sta tesi non è corretta, perché è vero che l’Europa produce ricerche in quantità e qualità pari a quelle statunitensi, ma ciò è valido solo osservando la produzione scientifica globale; se si scende a conside- rare 1e specifiche aree scientifiche i dati cambiano completamente: l’Europa

parlare di governo del sistema, non solo di governo delle università, e le due cose devono essere collegate per far fronte a questa competizione crescente. Cito un caso italiano di qualche anno fa, che è stato affrontato oggi da qualche relatore. Come è evoluta la situazione del governo del siste- ma universitario pubblico in Italia negli ultimi dieci anni? Negli ultimi dieci anni si è passati da un sistema centralizzato, dove lo stato organiz- zava tutte le scelte e le decisioni delle singole

università, ad un sistema decentrato, in cui le università hanno acquisito autonomia. L’autono- mia, però, è stata usata con immaturità dall’accademia. L’autonomia doveva essere accompagnata dall’introduzione di un meccanismo di competizione tra le università, fondato su un sistema di incentivi per far si che le università che usano bene Eautonomia siano avvantaggiate, e che quelle che la usano male, siano svantaggiate. Si trattava di imitare Eeffetto competitivo svolto dal mercato nei confronti del

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Category:
Pedagogy, Education
Year:
2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Page 276 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
, mentre ce ne sono invece altri che, nel frattempo, si muovono con grande entusiasmo nella direzione giusta. In un’importante delibera dell’assemblea plenaria della Conferen- za dei Rettori Universitari si sono già formulate, il 9 luglio del 1996, le linee guida delEautonomia universitaria, che vengono da allora regolar- mente richiamate alla memoria. In occasione della novella della legge quadro sulEuniversità del 2000, la Conferenza ha invitato a modificare le leggi dei Lànder in materia

-Wiirttemberg hanno ottenuto ottimi risultati per quasi tutti i parametri. Anche la traduzione delle leggi sulEuniversità nella prassi giuridica evidenzia, nei vai Lander, orientamenti diversi. Nel eomplesso si osserva che la politica tedesca non ha avviato e portato avanti i richiesti processi di adeguamento del sistema scientifi- co con la necessaria serietà e il dovuto slancio. In Germania, per molto tempo si è lamentato che il sistema scientifico fosse troppo statico. 244

sostanzialmente diversa dal passato. E TEuropa ha bisogno di una varietà di atenei difFerenziati. Solo grazie a tale diversità il sistema universitario sarà in grado di raccogliere le sfide del presente e del futuro. Per un rappresentante della Conferenza dei Rettori tedesca (Deut- sche Hochschulrektorenkonferenz - HRK), questa tematica costituisce un punto dolente, poiché la Conferenza si è resa conto in tempo della necessità di porre le premesse per gli sviluppi futuri, ed ha affrontato

pubblicamente la diseussione sull’argomento, mentre i responsabili po- litici dei Lander tedeschi si sono per lungo tempo, e disgraziatamente, sehierati con coloro che volevano frenare i cambiamenti e conservare lo status quo nelle università, perdendo cosi Eoccasione di introdurre le necessarie riforme. Questa considerazione vale ovviamente in misura diversa nei singoli Lânder. Ci sono ancora oggi alcuni Lander federali in cui il dinamismo del sistema universitario è ostacolato da titubanze e tentennamenti

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Category:
Pedagogy, Education
Year:
2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Page 482 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
Le conseguenze sociali dell’europeizzazione del settore universita- rio non sono ancora prevedibili. Le nuove tecnologie e i media della comunicazione risultano anta- gonisti a una mobilità incentrata sul curriculum. La lista potrebbe essere ulteriormente allungata. Va comunque ri- levato che le università sono, oggi piú che mai, fattori del processo di trasformazione verso forme di società civile, e non solo nelle nuove de- mocrazie. Invece, non svolgono ancora un ruolo sufficientemente for

- te nella realizzazione degli spazi culturali e sociali deU’Europa unita, ovvero sono sottomesse, all’Est e all’Ovest, agli hard sectors 3 . Infine, le università sono ben lontane, nella loro democrazia interna e rappre- sentanza esterna, dallo sviluppo di un “senso civico democratico” e di una responsabilità dominicale. La discussione sugli standard non ha peró provocato questi deficit, li ha solo scoperti. V. Che cosa dobbiamo dunque aspettarci? Lo spazio universitario euro- peo si completerà

e diverrà contemporaneamente anche un partner e un antagonista soprattutto del mercato terziario degli Stati Uniti. Gli studi si awicinano al mercato, diventano piu diversificati, piú interdisciplinari, piú orientati al fare e meno proiettati sull’attività lavorativa; diventano anche piú rischiosi e soggetti a correzioni. Le università divengono piú propense a correggersi e a riparare agli errori. Gli studenti dovranno lavorare di piú, ma potranno anche avere una maggiore certezza di essere seguiti

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Category:
Pedagogy, Education
Year:
2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Page 552 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
le clausole aderenti alla prassi concreta, previste in alcuni ordinamenti giuridici. Tra tali clausole rientra, ad esempio, l’impiego dello strumen- to di volta in volta «meno invasivo» (ai sensi del diritto amministrativo svizzero). Questa pratica riehiede una notevole conoscenza del «siste- ma» interessato, oltre all’analisi di «tutte le eircostanze del singolo caso» (ai sensi della procedura civile svizzera). Uanalisi e, a maggior ragione, Tindividuazione e la soluzione di un problema

di ricerca, sono guidati dai valori fondamentali, a prescindere dalla loro complessità. L’acritica denigrazione dell ní interesse conoscitivo”, in quanto neces- sariamente sospettato di una matrice ideologica, si riscontra oggi solamente in coloro che hanno rimosso o dimenticato la critica ideologica della metà del XX secolo. A mio awiso, gli influssi distorsivi sulla formazione delle ipotesi e sulla fase di rilevazione vengono eliminati da controlli critico- razionali del concreto progresso della

ricerca e della conoscenza. Questo almeno è quanto accade nel lavoro scientifico di una società aperta. Uno scienziato puó scegliere liberamente il problema da studiare; la giustezza delle sue teorie, dopo quanto detto sopra, non dipende in- vece da lui. Nemmeno la loro attuazione pratica dipende dai singoli ri- cercatori. Non è solo la comunità scientifica a stabilire (alToccorrenza) i limiti di un’applicazione pratica, bensi soprattutto lo stato di diritto democratico. Negli stati totalitari del

XX secolo, le cose andavano di- versamente, a causa del peso eccessivo e della sopravvalutazione della dialettica teoria-pratica (vestigia terrent, secondo Orazio - principiis obsta, secondo Ovidio). In un’era in cui, in Europa, le nazioni e le regioni sperimentano un processo di integrazione, pur mantenendo le loro identità nazionali e regionali, ció significa sicuramente che, ispirandoci all’analogia tra teoria e identità, è neeessario apprendere e applicare uno stile secolare di comunicazione

. Ad 4) Conclusioni Traggo infine le conclusioni dal punto di vista e nell’ambito del- Tattività scientifica vera e propria della sociologia, della sociologia di lingua tedesca, limitandomi ai problemi del nostro tempo, con cui io stesso ho continuato ad avere da fare nel corso della mia vita. 520

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Category:
Pedagogy, Education
Year:
2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Page 400 of 608
Author: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Place: Merano
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Location mark: II 341.269
Intern ID: 611986
commissione, il prof. Bruno Forte e il sottoscritto. La commissione non è legata a nessuna università, ma lavora alle dipendenze della Con- gregazione per la Dottrina della Fede. I documenti della commissione, dopo che sono stati approvati dal Santo Padre, vengono pubblicati e messi a disposizione del pubblico. Vengo ora alla seconda domanda e, relativamente alla prima curio- sità, rispondo tenendo presente la realtà dell’Università Lateranense, nella quale lavoro. Nell’università Lateranense il numero

fanno parte delle università ecclesiastiche romane. Sono piuttosto delle commissioni, composte con personalità del mondo accademico pro- venienti da tutto il mondo, che si riuniscono in Vaticano con scadenza annuale, per lo studio e l’approfondimento di speciali tematiche. II ri- sultato di questi studi è pubblicato, C’é inoltre una commissione teolo- gica internazionale, composta da 30 membri, anche questi provenienti da tutto il mondo. L’Italia ha attualmente due rappresentanti in detta

dei laici è abbastanza alto, perché in essa c’é la Facoltà di Diritto Civile all’inter- no dell’Institutum Utriusque Iuris, Gli studenti laici che frequentano questa facoltà hanno la possibilità di seguire un corso di laurea in giu- risprudenza che ha lo stesso curriculum, le stesse materie delle univer- sità statali, e quindi hanno la possibilità di conseguire un titolo statale. Questo fatto ha aumentato il numero di studenti laici. Nelle facoltà di teologia e filosofia il numero dei laici

delle compe- tenze dei laici. Penso (questa è una mia opinione) che occorra fare per scelta oggi quello che si potrebbe essere costretti a fare per necessità domani. Cioé, occorre procedere a un maggiore coinvolgimento dei laici nella pastorale diocesana, nelle attività ecclesiali di carattere so- ciale. II numero dei sacerdoti andrà diminuendo sempre di piú, e molti dei loro ruofi dovranno essere assunti da laici preparati e motivati. 368

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