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Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Page 27 of 342
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 249 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Location mark: I 87.740/2
Intern ID: 328721
e Predazzo m. 1018, sulla linea elettrica Ora-Predazzo ; Feltre m. 325, sulla linea Pàdova-Calalzo. Punti di partenza dal fondovalle: Cembra m. 665, nella V. di Cembra; Pieve Tesino m. 882, nella V. del T. Grigno; Fiera di Primiero m. 717, nella V. di Cismon; S. Martino di Castrozza m. 1444, nella V. di Cismon. CARTOGRAFIA « Carta d'Italia, 1:25.000 ». Tavolette : Trento, Lavis, Mezzolombardo, Lévico, Miola, Cembra, Egna, Roncegno, Palù, VaJfloriana, Carano, Borgo, Cimon Bava, Stelle delle Sute, Cavalese

m. 1107; Albergo Colamento m. 1167; Osteria Carlettini m. 1370; Cavelonte m. 1303; Ri fugio Cima d'Asta « Ottone Brentari » m. 2443; Albergo al Passo del Brocon m. 1616; Caoria m. 861; Rifugi ai Laghi di Colbricon m. 1926. VIE DI ACCESSO Si accede alle valli del gruppo dalle seguenti stazioni ferroviarie: Trento m. 194, sulla linea Verona-Brennero; Pérgine m. 480, Borgo Valsugana m. 380, Castelnovo m. 358 e Grigno m. 263, sulla linea Trento-Bassano del Grappa; Cavalese m. 1000, Panchià m. 982

, Grigno, V. Tolva, Caoria, Pre dazzo, Fonzaso, Mezzano, Cima d'Arzon, Panevéggio. Istituto Geografico Militare, Firenze, 1926. «Carta d'Itàlia, 1:100.000». Fogli; Trento (XXII) e Feltre (22). Isti tuto Geografico Militare, Firenze, 1928. « Carta turistica delle Dolomiti occidentali, 1 .*100.000 », edizione ita liana del Kartogr. Institut Freytag & Berndt, Vienna (per la parte orien tale della Catena di Lagorai). « Spezialkarte, 1:75.000». Fogli; Trento (N.° 5546, zona 21, col. IV); Borgo e Fiera

24 Carte, pag. 46 e 60. LAGORAI Generalità. del versante meridionale hanno qualche centro abitato. I punti d'appoggio per il turista sono perciò in gran parte alla periferia, mentre nell'interno vi è il solo rifugio alla Cima d'Asta (Ottone Brentari) e qualche modesta osteria. Per questo e per la vicinanza delle superbe Dolomiti poche zone montuose sono cosi poco visitate e percorse come la Catena di Lagorai. Pure raccomandiamo vivamente al turista anche questa zona, sicuri ch'egli vi troverà

inusitate attrattive quali le vastissime estensioni di magnifici boschi di pini, larici e abeti, i numerosi e solitari laghetti nelle alte valli e nelle piccole conche sassose ai piedi delle cime, i vasti e verdeggianti pa scoli ricchi di armenti e numerose malghe (in caso di necessità vi si può pernottare), ma soprattutto una serena e beata solitudine quale non è più possibile godere in nessun'altra zona delle Alpi. Non ghiacciai nella parte più alta, non scalate vertiginose, ma creste rocciose

1
Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
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Page 43 of 387
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 291 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Location mark: I 87.740/3
Intern ID: 328724
), nella Cima Venézia (m. 3385), nella Cima Rossa (m. 3347) e nelle Cime Sternai. A S si protende un altro braccio (M. Rósole m. 3531, Palon della Mare m. 3704, M. Vioz m. 3644), che piega poi verso NO, culminando nella Punta Cadini (m. 3524), nella Punta S. Matteo (m. 3684), nel Corno dei Tre Signori (m. 3359); da quest'ultimo si stacca un contrafforte che domina il Passo del Tonale con la cima omonima e con la Punta d'Ercavallo (m. 3068) ; il Pizzo Tresero (m. 3602) chiude a O la gran diosa Vedretta

I - ORTLES - CEVEDALE POSIZIONE E CONFIGURAZIONE Il Gruppo dell'Órtles-Cevedale è limitato a N dal Passo dello Stélvio dalla V. di Trafoi, dalla V. dell'Adige, fino a Lana; a E dalla V. di Ùltimo dal Rio di Montechiesa, dal Passo di Rabbi, dal Rio Lago Corvo e dalla V. di Rabbi; a S dalla V. di Sole, dalla V. Vermiglio, dal Passo del To nale, dalla Valcamónica superiore fino a Édolo, dalla V. di Córteno e dal Passo dell'Aprica; a O dalla V. del Bràulio e dalla Valtellina fino a Tre- senda

. La parte occidentale appartiene alla Lombardia; l'orientale alla Venézia Tridentina; le acque si riversano parte nell'Adige, parte nell'Adda e parte nell'Óglio. La displuviale è costituita dalla serie di cime che dall'Órtles va al Pizzo Tresero e digrada verso il Passo del Tonale. L'ossatura maestra del gruppo ha la forma di una stella, i cui bracci si dipartono dal Cevedale (m. 3781), formando le maggiori vallate, tutte importanti e varie d'aspetti. 11 braccio che si protende aN,verso la V.Venosta

, culmina nella Cima Madri'ccio (m. 3265), nella Punta Beltovo (m. 3307), nella Cima Pozzo (m. 3302) e nella Cima Vertana (m. 3544); esso manda verso E una branca secondaria, che comprende la Punta dello Scudo (m. 3459), la Punta Pé- der e la Punta di Lasa (m. 3299) e, verso O, un'altra diramazione con le masse dell'Angelo (m. 3314 e 3520). A NE e a E si estende una serie di catene che raggiungono la maggiore altitudine nella Cima di Saent (m. 3212), nella Cima Lórchen (m. 3343), nel Gioveretto (m. 3438

del Forno. A O si stende un'altra giogaia, che manda verso S una catena culminante nel M. Confinale (m. 3370) e piega verso NO, toc cando le maggiori altitudini del gruppo (Corno di Solda, Gran Zebrù m.3859, M. Zebrù m. 3740, Punta di Thurwieser m. 3652, vette del M. Cristallo, M. Livrio m. 3200, Cime Madàccio, Órtles m. 3899, Punta di Costaita m. 2798). Le valli tributarie dell'Adige sono : la V. di Trafoi, percorsa dalla splen dida strada dello Stélvio; la V. di Solda, che turisticamente

2
Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
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Page 349 of 387
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 291 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Location mark: I 87.740/3
Intern ID: 328724
VII - Alpi dl Val di Ledro POSIZIONE E CONFIGURAZIONE Le Alpi di Val di Ledro sono racchiuse a N e ad E dalla V. del Sarca e dal Lago di Garda fino a Salò; a S dal piano di Salò; a O dalla V. del Chiese, dal Passo di Bondo e dalla Valle dell'Amò fino a Tione. La catena è divisa in due parti dalla V. di Ledro: la settentrionale, che appartiene al Trentino, culmina hel M. Càdria (m. 2254) che è la vetta più alta della zona e nella Roda (m. 2169) a O, nel Dosso della Torta (m. 2151), nel Tof- fino

(m. 2153) e nel Corno Pichea (m. 2138) a E; la meridionale, che appar tiene alla provincia di Bréscia, culmina nel M. Tremalzo (m. 1975) e nella Cima Tombea (m. 1947). Mentre verso la V. del Chiese i monti del gruppo di scendono con chine non molto erte, rivestite di boschi e di pascoli, verso Riva e verso la parte settentrionale del Garda cadono con alte pareti a picco, con ripide profonde forre, con greppi impervi dove crescono radi cespugli di alloro, qualche magro olivo, qualche astato cipresso

; nella parte meridio nale la catena digrada verso il Iago con terrazze e poggi dove crescono la palma, l'alloro, il cedro e l'olivo. La Val di Ledro si estende da E a O ; il suo centro è occupato da un bellissimo lago originato da sbarramento morenico, dal quale esce il Pönale, che, dopo breve percorso, si getta, attraverso un profondo orrido, nel Garda. A O del lago si estende il piano di Bezzecca e a NO si apre l'amena vai dei Concei, ricca di boschi e di pascoli. A O, oltre la conca dei due Tiarni

nella roccia per una forra pittoresca, dove spumeggia il T. Brasa. Un'altra strada, che si diparte da Gàrdola, risale la V. di S. Michele collegando i villaggi della parte occidentale. Nel tratto montano, compreso fra il L. d'Idro e la parte centrale del Garda, nella parte più alta del bacino di Toscolpno, si estende la V. di Vestino con alcuni solitari paeselli. In generale le Alpi di V. di Ledro interessano, più che l'alpinista, il turista, e, soprattutto, per i ricordi e le tracce della guerra

. RIFUGI E ALBERGHI La zona settentrionale è servita dal Rifugio Nino Pernici alla Bocca di Trat; sul M. Callino di Ville del Monte sorge la Capanna S. Pietro , che serve per salire al M. Misone; un secondo rifugio è dedicato a Federico Guella, medaglia d'oro, di Bezzecca nella zona di Tremalzo. Nella parte meridionale servono gli alberghetti di Vésio e di Piève di Tremósine, di Turano e di Magata in V. Vestino.

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
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Page 252 of 387
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 291 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Location mark: I 87.740/3
Intern ID: 328724
autocorriera a Pinzolo e a Madonna di Cam piglio; Cles (m. 658), indi al Rifugio Péller; Caldea (m. 68*2). indi al Rifugio Péller; Malè (m. 738), indi al Rifugio Péller. cartografia Istituto Geografico Militare , Firenze. Levata di campagna al 25.000. Tavolette: Sténico, Tione, Terlago, Trento, Pinzolo, Cima Tosa, Cima Brenta Carisolo, Molveno, Dimaro, Spormaggiore, Tuenno, Cles. — Grande carta topografica del Regno d'Itdlia al 100.000 Foglio XXII ( Trento). Consociamo ite Turistica Italiana , Milano

. Gruppo di Brenta. Carta delle zone turistiche al 50.000. A colori. È la migliore carta del Gruppo, espressamente rilevata a scopi alpinistici, ricchissima di quote, di rara evi denza e di efficacissima e sorprendente precisione di rappresentazione del complicato terreno di natura dolomitica. Anche la nomenclatura è rispon dente a quella locale ed a quella in uso negli ambienti alpinistici. Le quote riferite nella trattazione del gruppo nella presente Guida sono prese da questa carta. Carta d'Italia

a m. 2108 sulla Roda della Paganella, in vista di Trento, in po sizione dominante, dalla quale si gode la vista stupenda della V. d'Adige e dei monti che la incoronano, delle Dolomiti, del Bondone, del L. di Garda, delle A. di Ledro e delle Dolomiti di Brenta. Fu ideato da Cesare Battisti, al quale è dedicato ed è di proprietà della sezione di Trento del C.A.I. È un edificio in muratura che può alloggiare 25 persone. E sempre aperto n funziona come alberghetto. Categoria A. ACCESSI a) Da ZAMBANA (m. 215

Generalità. GRUPPO DI BRENTA Carte, p. 200,216,232. 191 vie d'accesso Si accede al grappo dalle seguenti stazioni ferroviarie e tranviarie : Trento (m. 193), indi per autocorriera a Ponte delle Arche, a Sténico, a Pinzolo, a Madonna di Campiglio, a Mol veno; idem, quindi per autocor riera a Zambana, indi con teleferica a Fai, a piedi, ad Andato e in autocorr . a Mol veno; Mezzocorona, indi per autocorriera a Molveno; Riva (m. 79), indi per autocorriera a Molveno; Idro (m. 216), indi per

al 250.000. Foglio 5 {Trento). Deutscher u. Oesters. Alpes-Verein, Karte der Brentagruppe 1: 25.000 (1908). Rilievo e disegno di L. Aegerter; stampa di G. Freytag e Berndt, Vienna. Stazione di cura e turismo di Campiglio : Carta dei dintorni di Ma donna di Campiglio , 1: 25.000, a colori. Annessa alla Guida di C. Pfeiffer e in vendita anche separatamente sul luogo. Molto accurata per l'indica zione dei sentieri che si diramano dall'importante stazione. 48 - Rifugio Césare Battisti sulla Paganella Sorge

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Page 128 of 287
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 200 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Location mark: I 87.740/1
Intern ID: 328719
si dirama verso N una delle catene delle Alpi dello Ziller, chiamata Tux, ricca di ghiacciai e culminante nell'Olperer (m. 3480), che, con altre diramazioni, si distacca verso N, fino alla vallata dell'Inn. H complesso di queste catene che i tedeschi chiamano Tuxeralpen, sottogruppo delle Zillertaleralpen. costituiscono le Breónie di Levante. La giogaia, che dalla Croda Alta si spinge verso SO, culmina nella Cima La Gerla, nella Spina del Lupo e nella Cima Gallina, e, dopo quest'ultima, degrada

rapidamente nella conca di Vipiteno. Il confine segue la dorsale da La Gerla alla Spina del Lupo: a quest'ultima vetta, forma un angolo, abbassandosi per una cresta secon daria, in direzione NO, e passando a N della stazione ferroviaria del Passo del Brennero. Bel panorama, specie della Cima Grava di Fundres. Il rifugio è capace di circa una cinquantina di persone. È occupato dalla R. Guardia di Finanza. ACCESSI. Da S. GIACOMO (m. 1448; ore 2.45). 210 Raggiunto, da Vipiteno, il bacino di presa della

86 Carte, pan. 68 e 82. B REO NIK IH LEVANTE Rit. del (Iran Pilastro. ASCENSIONI. 206 GRAN PILASTRO (m. 3510; ore 3). - Direttamente, per buon sentiero, dal Rifugio. È la cima più elevata delle Aurine, ma nevosa, con imponenti ripidi fianchi che precipi tano sul ghiacciaio, lo Schlegeisen- kees, che la fascia a N. Splendido panorama: a E, d'infilata, di tutta la grande catena delle Alpi Aurine, coi numerosi ghiacciai e con le catene secondarie, che si diramano verso N, tra le quali quelle del

M. Mésule, della Cima di Campo, del Sasso Nero, del Pizzo Cucchiaio, della Reichenspitze ; più lontano, del Grossglockner, del Grossvenediger, del Picco dei Tre Signori, del Pizzo Rosso di Predoi, del cono isolato della Cima Dura e delle Vedrette Giganti; a 0 ; del lontano Gruppo di Brenta, dell'Ada- mello, della Presanella, del Bernina, del Cevedale-Órtles, e, davanti, delle A. Sarentine, delle Venoste, poi delle Breónie di Ponente, della catena delle A. Calcaree Settentrionali, col Klarwendel e col

Wetterstein; a UT, della giogaia di Tux, che fiancheggia la V. dello Ziller, e, nello sfondo, i dei Kaisergebirge e delle Prealpi ì Salisburghesi. GRAN VEDRETTA (m. 3470 ; ore : 2 0~ ! 3). - Ascensione da compiersi, per ~ ghiacciaio, insieme con quella del Gran Pilastro. Xella tavoletta chia- i mata Cima Grava. Facile. PUNTE BIANCHE (m. 3370, 20« ; 3326, 3263; ore 3). - Da compiersi durante la traversata al Rifugio Passo Ponte di Ghiaccio. Tutte tre facili. 15. Rifugio Passo di Vizze. 209 Sorge a m. 2276

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Page 178 of 342
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 249 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Location mark: I 87.740/2
Intern ID: 328721
. VI). 24 - Passo del Pordoi 419 ® una larga sella erbosa a m. 2239 (v. tav. XXXIII), che s'apre tra il Gruppo di Sella e il Sass Beccè, attraverso la quale si congiungono l'alta V. di Fassa (Avisio-Ädige) e l'alta valle del Cordévole (Piave). Per la sua posizione centrale nella zona delle Dolomiti (è punto di passaggio, servito da buona carrozzabile, per le comunicazioni fra Trento, Bolzano, la V. Gar dena e Cortina d'Ampezzo) e per la bellezza del panorama che esso offre, è uno dei passi più frequentati dai

. per Arabba (donde al Rif. Vallon), Passo del Pordoi e Canazei (donde al Rif. del Boè e Passo di Sella); Ägordo, indi autocorriera per Arabba (donde al Passo del Pordoi e al Rif. del Vallon). CARTOGRAFIA «Carta d'Itàlia, 1:25.000». Foglio 11. Tavolette: S. Cristina, Ladinia, Canazei, Marmolada. Istituto Geografico Militare, Firenze. « Carta del Gruppo del Sella, 1:25.000 », annessa alla piccola guida del gruppo; vedi Annuario XXIV della S.A.T., Trento. «Carta delle zone turistiche d'Italia

130 Carta, pag. 124. GRUPPO DI SELLA Generalità. Bolzano, indi autocorr. estiva per Canazei e Passo del Pordoi; Pian in Gardena, indi autocorriera estiva per il Passo di Gardena (donde al Rif. del Pissadù), Colf osco e Corvara (donde al Rif. del Pissadù, Rif. del Boè e Rif. del Vailon), eil Passo di Sella (donde al Rif. <Jel Boè); Brunico, indi autocorriera per Corvara e Colfosco (donde al Rif. del Yallon, Rif. del Boè, Rif. del Pissadù e Passo di Gardena); Cortiìia d'Ampezzo, indi autocorr

, 1:50.000». Foglio «Val Gardena coi Gruppi della Marmolada, del Catinàccio, del Sasso Lungo e di Sella », T.C.I., Milano. «Carta turistica delle Dolomiti occidentali. 1:100.000». Freytag und Berndt, Vienna (edizione italiana). «Karte der Langkofel - Sellagruppe, 1:25.000», edita dal C.A.A.T. « Spezialkarte, 1:75.000 ». Fogli: Chiusa (zona 19, colonna V); Dobbiaco e Cortina d'Ampezzo (zona 19, col. VI); Bolzano (N.° 5447, zona 20, col. V); Pieve di Livinallongo e Longarone (N.° 5448, zona 20, col

turisti. A N è dominato dal massiccio e poderoso Gruppo di Sella che precipita con ripide pareti, profondamente incise e frangiate di candidi ghiaioni, sui verdi pascoli che degradano poi dolcemente verso il passo; a E si vede il bianco nastro della carrozzabile che scende serpeggiando tra belle praterie sparse di malghe e nello sfondo le Tofane, il Col di Lana e le Dolomiti ampezzane; verso S è l'aspra pro minenza rocciosa del Sass Beccè e l'ondulata cresta della catena del Padon, che nasconde

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
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Page 164 of 387
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 291 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Location mark: I 87.740/3
Intern ID: 328724
a zig-zag fino alla vetta (ore 2 -5.15) che ha forma conica ; tra le due punte è un laghettino. Il panorama è grandioso e abbraccia le A. Venoste, i M. Sa» rentini, le A. Aurine, i Tàuri, le Do lomiti, il Gr. di Brenta, la Presa- nella e l'órtles; in basso, la conca di Merano, quella di Bolzano, l'Anàu- nia e, d'infilata, parte dei dintorni di Trento. Ascensione facilissima. 31 - Rifugio Oltràdige Sorge a m. 1757 a NE del M. Boen, nella Piccola Cerva, località all'orlo 431 del bosco, che copre

: ore 4 .30), nella tavoletta al 25.000 chiamata C. degli Orti. Si segue l'iti nerario N.° 423 fino al Passo di Valle o Térmen (m. 2254; ore 2.30). Poi si scende per breve tratto oltre il valico, quindi si piega a sinistra e, dapprima per i pascoli, poi per un pendio ingombro di detriti, erto e alquanto faticoso, e, in ultimo, per un canalone chiuso a sinistra dalla cresta meridionale del monte, si raggiunge senza difficoltà la vetta (ore 2 -4.30). Stupenda vista sui monti vicini, sulle A. Venoste

O, toccando 2'anticima e, dopo una lieve depres sione, la cima. Splendido punto pa noramico sull'Anàunia e sulla Y. di Sole e sui monti che le incoronano. Nella discesa è bene percorrere la conca che s'apre a NO, verso il L. Pin, a breve distanza da Q. 2216. Di qui, per buon sentiero, in leggera pendenza, si gira la testata della valle, toccando la Malga Massa Mu rata (m. 2044), donde per la buona mulattiera si scende a Mocenigo (ore 2.30). Ascensione facilissima e . interessante. CIMA DEGLI OLMI (m. 2656

, sulle Dolo miti. sul Gr. di Brenta, sulla Presa- nella e sul Gr. dell'Órtles. La discesa si può effettuare lungo la cresta me ridionale, costituita da massi acca tastati fino alla forcella (Q. 2405; ore 0.30). Di qui, a sinistra, in dire zione SO, alla testata della valletta bagnata dal R. Tomes, toccando due laghettini. Per tracce di sentiero, si arriva alla Malga di Cemiglio di dentro (m. 1842; ore 0.45 -1.15). Di qui, una mulattiera cala nella V. di Lavacè per la quale si ritorna a Mocenigo

. M. LUCO (m. 2433; ore 5.15). - 430 Si segue l'itinerario N.° 425 fino al Pra del Signore o Passo di Castrin (m. 1781; ore 3.15). Si raggiunge la Malga di Castrin (possibilità di ri covero), dalla quale, per il bosco, si sale attraversando il ridente Piano di Bella Selva e quello di Pradatto, arrivando così alla base occidentale del monte. Si volta a sinistra, giran do l'erta china coperta di mughi e dì erba, per un sentiero che porta ai piedi delle rocce. Al bivio, si prende a destra; il sentiero sale

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Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
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Page 283 of 387
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 291 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Location mark: I 87.740/3
Intern ID: 328724
Tuckett, quando quest'ultimo si trova al completo. È fornito di stupenda e ariosa sala da pranzo, di camere par ticolari e di dormitori in comune. È esercito ad alberghetto dal mede simo conduttore del precedente, nella medesima epoca. Quando è chiuso, le chiavi si trovano depositate presso la sez. di Trento del C.A.I., proprie taria, e presso le guide e portatori patentati della medesima nella regione. ACCESSI a) Da P1NZOLO (m. 770; ore 5.30). Da Pinzolo si procede come nell'itinerario N.° 674 fino

bella, elegante costruzione in muratura, a due piani, fornita di bella ter razza all'aperto, di cucina, di una vasta sala da pranzo, di camere parti colari (decorate da graziosi motivi floreali alpini) e di dormitorio co mune; offre complessivamente ricetto a 35 persone ed è collegato telefo nicamente con Madonna di Campiglio e col Rifugio Pedrotti alla Tosa. È dotato di servizio di alberghetto dal 1° luglio al 20 settembre. È di pro prietà della sezione di Trento del C.A.I. La sua magnifica

nn. XII Apòstoli. GRUPPO DI BRENTA Carte, p. 200 e 216 213 b) AI RIFUGIO TUCKETT (m. 2268; ore 1.30). Si segue verso NO il sentiero dei Brentei, già descritto '30 al N.° 684, traversando per via il Passo dei Casinei, fino al Rifugio (m. 2271; ore 1.30). 53 - Rifugio Tuckett Sorge a m. 2271 al limite occidentale di un largo giadone sotto lo 731 zoccolo del Castelletto inferiore di Vallesinella, proprio allo sbocco del mae stoso vallone scendente dalla Bocca di Tuckett verso la VallesinelJa.È una

posizione fa sì che il Rifugio costituisca di per sè la meta di una consigliabilissima gita: dal terrazzo antistante si gode infatti, oltre la visione della Cima di Brenta (la più alta del settore settentrionale e la seconda in altezza assoluta del l'intero gruppo), con le attornianti Cime di Mandron e di Campiglio e con la costiera impressionante dei due Castelletti e della Cima Sella, anche il panorama stupendo sul Gruppo della Prcsanella e le lontane cime del gruppo dell'Órtles. È dedicato alla

memoria del celebre alpinista inglese, F. Fox Tuckett, che primo calcò la Bocca omonima, la C. di Brenta e altre importanti vette del gruppo. Accessi, traversate e ascensioni sono cornimi al Rif. Q. Sella, v. sotto. 54 - Rifugio Quintino Sella Sorge a pochissimi metri di distanza dal precedente. Dedicato alla 732 memoria de] fondatore del Club Alpha Italiano, è pur esso una bella ed elegante costruzione a due piani, la cui funzione è ridotta però, al presente, a quella di dipendenza del Rifugio

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Page 248 of 342
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 249 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Location mark: I 87.740/2
Intern ID: 328721
itinerari si può compiere 'la traversata delle tre cime (Catinàccio d'Antermóia - Cima del Lago - Croda dei Cirmei). Salire, per esempio, dal Rif. del Vaiolet il Catinàccio d'Antermóia (v. N.° 621 ; ore 3), discendere alla forcella omo nima (ore 1-4), indi salire la Cima del Lago (ore O.3O-O0) e passare a quella dei Cirmei (ore 0.45 -5.15), di scendendo poi alla forcella omonima (ore 0.45-6) per calare definitivamen te nella conca d'Antermóia (ore 0.30- 0.30). Splendida traversata, non dif ficile

e assai divertente, che può essere collegata con quella più diffi cile dei Molignoni (v. itinerari se guenti) impiegando complessivamen te ore 7.30 circa (massima difficoltà nella traversata tra il Molignon di mezzo e quello di NO). CIMA DEL MOLIGNON (di mez- 597 zo) m. 2852, ore 1.30; non difficile. - Si sale alla Forre, della Croda dei Cir mei (1 ora), quindi si raggiunge per rocce la vetta. Di qui in pochi mi nuti si va facilmente alla Cima del Molignon di dentro (m. 2843). CIMA DEL MOLIGNON

Rif. d' Anter tnóia. E SCILIAR Carta, pay. 172. 181 facilmente alla vetta (ore 0.30 -1.30). c) Seguendo il canalone che sale dalla conca d'Antermóia, sì raggiun ge la Forcella del Catinàccio d'Anter móia (1 o'ca), indi si volge a destra e su per facili rocce alla cresta, se guendo la quale, sulla destra (ver sante d'Antermóia), si perviene alla vetta senza speciali difficoltà (ore 0.30 -1.30). »96 CRODA DEI CIRMEI m. 2902, ore 1.30; facile. - Larga mole roc ciosa che, assieme alla Cima del Lago

ed al Catinàccio d'Antermóia, chiude ad O la Conca d'Antermóia. Due vie ; a) Si saie senta alcuna dif ficoltà alla Forcella della Croda dei Cirmei (1 ora), tra la eroda omonima a SO e la Cima del Molignon di dentro a NE, indi a sinistra, per la cresta, su per facili rocce e detriti alla vetta (ore 0.30-2.50). du Si raggiunge la Forcella della Cima del Lago (1 ora), tra la eine omonima a SO e la Croda dei Cirmei a NE, indi a destra, per la cresta, facilmente alla vetta (ore 0.30-1.30). N.B. - Combinando gli

(di NO) 598 m. 2781, ore 2.30; difiìcile. - Dalla cima precedente, elegante arram picata lungo la cresta irta di spun toni e di profondi intagli, in 1 ora alla vetta. Per la discesa al Rif. del Principe, v. N.° 568. CRODA DEL LAGO m.2816, ore 599 1 ; non difficile. - Lunga cresta roc ciosa, a più punte, che fiancheggia sul lato N la conca d'Antermóia, separandola dalla profonda Val del Duron; essa congiunge la Cima di Dona con le Cime del Molignon. Dal la pianeggiante sponda occidentale del L. d'Antermóia

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Page 15 of 342
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 249 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Location mark: I 87.740/2
Intern ID: 328721
asciugare all'ombra. - Cordino. È assai opportuno portar seco del cordino da 5-6 mm. per fare anelli di discesa per la corda in mancanza di spuntoni di roccia adatti o nell'impossibilità di piantare dei chiodi ; si faranno anelli doppi o tripli. - Chiodi. Ve ne sono di ferro e di acciaio, con e senza anello; è prefe ribile il primo tipo (con anello) perchè, essendo di metallo dolce, penetra facilmente contorcendosi poi nella roccia ; ciò impedisce che il chiodo esca in caso di uno strappo. - Martello

; esse vanno collocate come una freccia nei senso della discesa. Tale metodo sarà assai apprezzato in caso di nebbia. Guide e portatori. - Se ne trovano quasi in ogni pae sello del fondovalle. Si consiglia*di stabilire prima del viaggio il compenso e le condizioni per evitare sorprese e inutili di scussioni. Le tariffe delle guide e dei portatori sono state fissate, per la zona delle Dolomiti occidentali, dalla Soc. Alpi nisti Tridentini (Sezione di Trento del C.A.I.) e dal Consorzio 'Veneto Guide

14 AVVERTENZE Equipaggiamento alpinistico. - Volendo dedicarsi alle ascensioni nella zona delle Dolomiti è bene che l'equipaggiamento sia fatto tenendo conto delle speciali condizioni della montagna nella quale ci si trova. Scarpe da montagna di tipo comune, con chiodatura non troppo pe sante. - Pedule o scarpe da roccia (ve n'ha di diversi tipi)., assai pratiche e comode per le salite di media gifficoltà, indispensabili per le ascensioni difficili. - Sacco da montagna preferibilmente non

pantaloni, piuttosto larga per,non impacciare i movimenti, e con molte tasche. - Piccozza e Ramponi. È laro il caso di doversene servire : la piccozza potrà qualche volta essere utile nei pochi canaloni di neve e sul Ghiacciaio della Marmolada. - Corda. È bene prestare la massima at tenzione nella sua scelta. La migliore corda è quella di canapa ritorta da 11 mm. essendo la più resistente; ha però l'inconveniente che, bagnata, s'arriccia facilmente e non scorre bene, ostacolando eventuali manovre

e Portatori (Valli del Cadore, Zoldano, Agor- dino, Ampezzano e Piccole Dolomiti del Vicentino), e sono riprodotte sul libretto della guida. Molte delle traversate ed ascensioni descritte in questo volume presentano difficoltà notevoli per chi non sia pratico di roccia e di alta montagna. Di regola non si devono intra prendere escursioni o traversate o ascensioni da soli. Quando si debbano traversare ghiacciai è sempre necessaria la guida.

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Page 217 of 287
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 200 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Location mark: I 87.740/1
Intern ID: 328719
a destra. Ci si innalza per il ghiacciato e ripido versante N del monte, solcato da ripidi canali, percorrendo imo dei quali si arriva sulla dentellata cresta finale, e, con breve arrampicata, alla vetta. Non difficile. Cfr. anche l'itinerario N.° 399. 31. Rifugio del Similàun. Sorge a m. 3016, su un pianerottolo roccioso, a sera del Giogo Basso, 417 valico che mette in comunicazione la V. dì Tisa, che sbocca nella V. di Senàles, con la Niedertal, che sbocca nella Ventertal. A breve distanza dal

. È di proprietà della Commissione Rifugi dell'Alto Adige. Custode delle chiavi: Luigi Platzgummer di Vernago di Sopra. ACCESSI. Da SENÀLES (m. 553; ore 9.30). Dalla stazione si ritorna lungo la linea ferroviaria; di 418 fronte alla officina elettrica, si varca l'Adige su una passerella; presso la centrale e presso l'Albergo, dalla carrozzabile della V. Venosta diverge — cartello indicatore della sezione di Pàdova del G.A.I. — la rotabile della V. di Senàles. La strada è scavata in parte nella roccia della

, Rallisio Nuovo (in. 950; ore 1.30), gruppo di rustiche case con un albergo (v. N.°407). Qui la ro- P'T la quale si più alta del gruppo. Facile. 413 PICCO DI TESSA <m. 3317; ore 4) - Nella tavoletta 1: 25.000 « Cima Tessa ». - Si percorre la V. (Ulle Laste Grigie (v. N.H07) per buon tratto, e, in ultimo, si va a ritroso del rio che scende dalla Vedretta j di M. Rosso-, la si risale fino alle rocce, che costituiscono la parete SE del monte. Si vince la parete salendo per una fascia di detriti che

Rif. di Cima Fiammante. ALPI VENOSTE Carta, pag. 130. 149 MONTE DI BIAGIO (ni. 2835; 415 ore 2). - Varcato il Rio Lasa, si monta, lnngo il sentiero in parte distrutto, per la costa che dal monte si dirama verso N, raggiungendo co modamente la vetta, punto panora mico molto interessante. IL GIOGO DI TESSA (m. 3000; 416 ore 3). - Dal Passo del Colle (v. N.°405), si gira sul fianco N della costa che si abbassa dalla cima; si tocca la Vedretta del Colle e si intraprende la salita, tenendosi

strettissima gola rocciosa, in fondo alla quale romba il Rio di Senàles. Sulla destra del torrente, su un dirupo, si vedono le rovine del Castello di Juvale. La strada, molto stretta e ripida, continua lungo il fianco sinistro dell'orrido per circa un'ora. La valle comincia ad allargarsi poco dopo il mulino Ladiirnes ; nello sfondo si scorge la can dida sagoma del Similàun. Su un piccolo ponte si passa sulla destra del torrente, toccando dapprima la Casa della Lasla, poi Rattisio Vecchio, e, infine

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Page 135 of 287
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 200 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Location mark: I 87.740/1
Intern ID: 328719
Generalità. BREÓNIE DI PONENTE Carte, vag. 82 e 100. 93 gianti, la Catena Terminale va, dal Passo del Brénnero, a culminare nella dolomitica piramide aspra e imponente del Tribulàun, il cui massiccio chiude a N la profonda V. di Fléres, ricca, in basso, di boschi e di pascoli. Al di là della caratteristica Parete Bianca, il M. della Neve, le due rogge punte di Montarso, la Cima Libera, la Cima del Prete, il Pan di Zucchero (Zuckerhütl), la Cima di Mala valle e la Croda Nera di Mala valle

incoronano tutta una serie di distese di ghiacci, che divallano in bianche masse impo nenti o dirompono in vaste ondate di detriti: la Vedretta della Stua, la Vedretta di Montarso, la Vedretta Pendente, la Vedretta di Mala valle — la più superba della zona — le piccole Vedretta Nera e Vedretta Alta. In due solchi profondi si raccolgono le scaturigini dei bellissimi ghiacciai :, nella V. di Fléres, che sbocca nell'Isarco a Colle Isarco, e nella V. Eidanna, le cui acque, ingrossate dai torrenti che

scendono dalla V. di Lazzago e dalla V. di Racines, confluiscono nell'Isarco presso Vipiteno. Un posto a parte va dato al Gruppo di Monte Nevoso, piccolo nodo montano di grande importanza geologica, che a SE della cresta spartimari chiude le ghiacciate distese delle Breónie, separando l'impluvio di Ridanna da quello di Passiria. Le Breónie di Ponente presentano, in misura notevole, i caratteri del l'alta montagna ; le vette dei diversi plessi montani sorpassano i 3000 m. ; larghe zone sono coperte

di grandiosi ghiacciai ; aspre e scoscese appaiono le affilate costiere; elevati i valichi aperti nel profilato ciglione della Catena, che segna, come una grande muraglia, il confine della Patria. La montagna assume, in questa zona, aspetti pittoreschi e caratteri di grande interesse alpinistico. Numerosi e comodi rifugi, al margine delle vedrette e ai piedi delle vette eccelse; vie e sentieri ben tracciati rendono intenso, nei mesi estivi, il movimento turistico. LINEA DI CONFINE. Dall'obelisco a N del

Passo del Brénnero, la linea di confine sale al M. Ceresara, e, di là, a M. Sella al Brénnero (m. 2114, 18 e); volge verso S per passare sul M. del Sasso (m. 2187, 8 e), donde continua verso SO per M. Croce al Brénnero (m. 2242, 1 e). Dopo un ampio arco verso N, il confine corre di nuovo in direzione SO toccando i! Passo del Cambio (m. 2124, 68 d) r il M. S. Lorenzo (m. 3414, 62 d), la Cima degli Avvoltoi (m. 2309, 49 d). Poi piega verso O, passando sul vicino Passo delle Cave (m. 2196, 47 d), donde

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Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Page 58 of 287
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 200 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Location mark: I 87.740/1
Intern ID: 328719
(m. 1117), Cà di Pietra (m. 1054) e S. Giacomo (m. 1192). Dopo quest'ultimo luogo, continuando nella valle, che prende il nome di V. di Predoi, si trovano: S. Pietro (m. 1364), S. Valentino di Predoi (m. 1473), Casere (m. 1566) e S. Spìrito (m. 1619). La strada, percorsa nei mesi estivi, fino a Casere, da autocorriera, termina al Rifugio del Sasso (m. 1643). Punti di partenza dal fondo valle : Casere (m. 1566) all'imbocco della V. Rossa; S. Spirito (m. 1619), senza locande, all'imbocco della V. del

dal Kartogr. Inst, von H. Petters, Stoccarda, per cura del C.A.A.T. 4. Rifugio del Giogo Lungo. Sorge a m. 2603, sul fianco orientale del M. Riva, un poco sopra il 6' Giogo Lungo, passo che mette in comunicazione la V. del Vento con la V. Rossa. A SO del Rifugio si estende una morena, che divide in due parti la Vedretta Rossa, la quale discende, volgendo verso O, dalla cresta culminante nel Pizzo Rosso. La parte principale della vedretta si riversa nella V. Rossa, sino ad oltre trecento metri

a valle del giogo; la parte minore si riversa nella V. del Vento. A NO si erge il piccolo isolato mas siccio rupestre del M. Riva, che raggiunge m. 2890. Il Rifugio è una solida costruzione in muratura, a due piani, capace di 25 persone. È di proprietà della Commissione Rifugi dell'Alto Adige. Fu edificato dalla sezione di Lipsia del C.A.A.T. È aperto, con servizio di pic colo albergo, dal luglio al settembre. Custode : Pietro Auer di Casere. ACCESSI. Da CASERE (m. 1566).-1) per la v. del vento (ore

Vento; Rifugio del Sasso (m. 1643), caserma della R. Guardia di Finanza, nell'alta V. di Predoi. cartografia. « Carta della linea di confine e zone limitrofe ». Scala 1: 25.000. Com- missione Internazionale Delimitazione Frontiera Italo-Austriaca. Firenze, Istituto Geografico Militare, 1924. Foglio N. 8. «Carta d'Italia 1:25.000». Tavolette: Vetta d'Italia, Forcella del Picco, S. Giacomo, Predoi, Picco Tre Signori, Campo Türes, Sasso Lungo. Firenze, I. G. M. «Carta d'Italia 1:100.000». Fogli: Vetta

3.30). Dal paesetto, inoltrandosi nella valle, si percorre la carroz- g« zabile Ano a Santo Spirito (m. 1619; ore 0.20), piccolo gruppo

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Page 147 of 287
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 200 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Location mark: I 87.740/1
Intern ID: 328719
Rif. del Tribulàun. BREÓNIE DI POLENTE Carta, pag. 82. 99 dietro il torrione. Quindi, per ripidi salti di roccia, in cresta, si monta faticosamente, per adesione, verso un camino, che sta sul fianco setten trionale e che mette ad un'altra for cella aperta nella cresta; si prosegue a mezzodì della cresta lungo una cengia larga circa m. 15, giungendo ad una nuova forcella. Si monta per ni. 3; poi si volta a sinistra, sul ver sante settentrionale, lungo una cen gia, che mette ad una fessura

; 248 ore 2.45). - Dal sentiero menzionato qui sopra. La vetta è segnata dal cippo 18 b. Stupendo panorama. Facile. TRIBULÀUN DI DENTRO (m. 24» 2945 ; ore 3.45). ~ Dalla Bocchetta del Tribulàun (v. N.° 242) un sentierino sale per cresta in direzione O, por tandosi sulla larga vetta, dove passa il confine (cippo 25 d). Facile. CIMA DEL FERRO (m. 2916; ore 250 4.15 - nella tavoletta chiamata « M. del Ferro ». - Si raggiunge la Boc chetta del Tribulàun (v. N.° 242), oltre la quale il sentiero, scavato

nella roccia e munito di corde metalliche e di scalette, sale alla vetta. Facile. 19. Rifugio della Stua ' Dante „. 25| Sorge a in. 2423, su un dosso rupestre, sulle rive meridionali del mel- '' moso Lago della Stua, in splendida posizione, donde si domina la V. di Fléres. A O del Rifugio si profila la giogaia che culmina nel M. della Neve, separando la Vedretta della Stua, che si estende a N, dalla Vedretta di Montarso, che spicca a S. A mezzodì si vede la Vedretta di Gavignes, che declina dal

di roccia friabile, per la quale si rag giunge la cresta, che si segue senza speciale difficoltà fino alla vetta. Questo itinerario è più difficile, ma anche più interessante, e, in più, sen za pericolo di sassi (ore 4.30). 245 CAPPA D'ORO (m. 2781; ore 2.30). - Dalla Forcoletta del Picco (v. N. 240), superati alcuni torrioni, si arriva ad un intaglio, dopo il quale la cresta si innalza fino ad un tor rione più grande dei precedenti, che si gira con qualche difficoltà sui ver sante settentrionale. Poi

si continua per la cresta affilata e seghettata, e, deviando un poco a destra, si rag giunge una stretta forcelletta, ai piedi di un altro gran torrione, che si gira sul fianco meridionale. Si riguadagna la cresta per facili rocce, seguendola poi fin sulla vetta. Interessante pa norama, specialmente sull'anfiteatro roccioso del Tribulàun e del Tribu làun di Dentro. Piuttosto difficile. PICCO FLÉRES (m. 2766; ore 246 1.30). - Dalla Forcoletta del Picco (v. N.° 240), si sale facilmente per cresta, salvo

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Page 212 of 342
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 249 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Location mark: I 87.740/2
Intern ID: 328721
V. del Duron, del Passo dell'Alpe di Tires, dalla V. di Tires; a O dalla V. dell'Isarco; a S dalla V. d'Ega, dal Passo di Costalunga e dalla V. di Costalunga. Due valli principali solcano profonda mente il gruppo, dividendolo in più parti: la V. del Vaiolet, che dal Passo del Principe scende verso S per piegare con ampio arco verso E e confluire nella V. di Fassa, contornando i selvaggi dirupi di Larsec; la V. Ciamin, che origina dall'orrida Conca del Principe e, volgendo verso O, shocca nella

V. di Tires, affluente dell'Isarco. Mentre al centro e nella parte E il gruppo è tutto un groviglio di creste e di torrioni, a O e verso S si spinge la catena principale, che allinea le vette più note e precisamente il Cati nàccio (m. 2981), che dà il nome all'intero gruppo, e le famose Torri del Vaiolet, tipico esempio di grande erosione e frastagliamento delle rocce dolomitiche. La vetta più elevata è il Catinàccio d'Antermóia (m. 3004). Splendido lo spettacolo all'alba e al tramonto dalla chiesetta

VI - GRUPPI DEL GATINÄCCIO E DELLO SCILIAR POSIZIONE E CONFIGURAZIONE II Gruppo del Catinàccio, noto per la meravigliosa colorazione che le sue pareti imponenti e le sue fantastiche torri prendono al sorgere e al tra monto del sole, è uno dei gruppi più pittoreschi e movimentati delle Dolo miti, quello di più facile accesso, il meglio organizzato dal lato turistico- alpinistico e il più frequentato. È limitato a E dalla Valle di Fassa, che lo fiancheggia da Campitello a Vigo di Fassa; a N dalla

di S. Cipriano in V. di Tires, e anche da Bolzano, sul fantastico scenario che guarda in Valle dell'Isarco. Attraverso il Passo dell'Alpe di Tires il gruppo del Catinàccio è colle gato a NO col Gruppo dello Sciliar, d'aspetto assai diverso, a forma di tavoliere (altitudine media m. 2400), sormontante la zona boscosa che dalla V. dell'Isarco, fra Prato e Ponte aìl'Isarco, si protende verso E fino alle Cime di Terrarossa, limitato a S dalla V. di Tlres e a N dalla V. del Rio Freddo. Il punto culminante

è il M. Pez (m. 2564), rilievo poco pronunciato che emerge di circa un centinaio di metri dal pianoro, punto panoramico di primissimo ordine. A N del massiccio si ergono due ardite, caratteristiche cuspidi rocciose, la Cima Euringer e la Cima Santner, che assieme allo Sciliar formano una visione classica tanto dall'Alpe di Siusi, quanto dal l'Altipiano del Renon. Il profondo vallone del Rio Freddo divide lo Sciliar dall'Alpe di Siusi, amplissima prateria pianeggiante (km. 8x4.5 circa), in parte paludosa

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Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Page 91 of 287
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 200 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Location mark: I 87.740/1
Intern ID: 328719
, il paese di Fùndres (m. 1159; km. 8), i cui casolari sono disseminati quasi tutti sulla destra del torrente. Si con tinua per la sassosa mulattiera, che passa in mezzo ai casolari, e che, più innanzi, quando la valle si restringe, corre tagliata nella roccia della costa scoscesa. Poi la valle si allarga nuova mente, e la strada si svolge pianeggiando e dominando dal l'alto l'amena conca di Dan. Nel piccolo gruppo di casupole (m. 1500; ore 1.30) si trova una modesta locanda. Qui sboc cano le acque del

Rio Ponte di Ghiaccio e del suo confluente Rio di Pietra Bianca e quelle del Rio di M. Largo. Splendido panorama: a O, la Cima Grava, in fondo alla V. del Rio di Al. Largo, e le vette del M. Testa d'Asino, del M. della Punta, del M. Cima di V. Mala, della Croda Rossa; a N, il M. Botte e la Croda Bianca. A Dan comincia il sentiero che, svoltato il dosso boscoso, entra nella conca della Malga del Piano, poi, rimontato il fianco ertissimo del M. Cime (m. 2323), entra nella V. Ponte di Ghiaccio

diramazione per , i0 la Capanna di Éois, che si raggiunge passando sull'altra sponda del torrente e attraversando il largo greto (m. 1834; ore 0.15-2). La Capanna si trova all'imbocco della V. della Pipa, uniforme e ingombra di detriti. Con numerosi zig-zag, il sentiero si inerpica per l'erta, poi volta a sinistra inoltran dosi nella valle, sempre sul fianco sinistro. Si continua quindi per il fondovalle, tra grandi distese di macigni, fin che si arriva al Passo e al Rifugio (m. 2545; ore 2.30-4.30).

Itij. Paiso Ponte di Ghiaccio. ALPI AURINE Carte, pai./. 58 e 68. 63 ACCESSI. a) Da FÜNDRES (m. 1176; ore 4.30). Da Vandóies di Sotto — sulla linea ferroviaria della Pu- l:t! * steria — si entra nella Vallarga, bagnata dal Rio di Fùndres e percorsa da una carrareccia in discreto stato di manutenzione fino al paese di Vallarga (m. 862; km. 3). Di qui, per mulat tiera, si prosegue per la V. di Fùndres, raggiungendo, in una conca splendida per il verde dei suoi boschi e per le sue praterie fiorite

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Page 231 of 287
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 200 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Location mark: I 87.740/1
Intern ID: 328719
160 Caria, pag. 152. ALPI VENOSTE Sii. d Otiogo Tasca. che si varca a Q. 2204. Ora il sentiero si inerpica dapprima per un erto ghiaione, poi, a zig-zag, per un costone, con magnifica vista sulla V. di Senàles. Si arriva in breve al Rifugio (m. 2769; ore 2.30). c) Da SILANDRO (m. 721 ; ore 6). 457 A NO del paese si diparte la buona mulattiera, che, pas sando in mezzo alle vigne e ai frutteti, si inerpica a serpentine sulle pendici della Montagnola, entrando poi, attraverso una gola, nella valle

della V. Merteda, e l'Alpe di Córzes di Mezzo (m. 1926), arrivando all' Alpe di Córzes di Dentro (m. 1985; ore 2-4), alla confluenza del Rio di Silandro con l'emissario del l.ago di Córzes. Dalla malga si risale il contrafforte meridionale del M. delle Pècore, lasciando a sinistra la V. di Silandro; poi si entra nella valletta bagnata dall'emissario — che si varca un paio di volte, portandosi ora sulla sinistra ora sulla destra — e si arriva, con numerose svolte, in una amena conca occu pata

si diramano verso SE, e si entra nella parte superiore di un ampio pianoro, chiamato nella tavoletta II Pascolino (ore 2.15), formante la testata della V. di Silandro. Facendo attenzione ai salti di roccia, si cala ad un laghetto in una conca, e nei pressi dello stesso si infila il sentiero, che costeggia il fianco me ridionale del M. Lana (m. 3051); poi si comincia a salire, dap prima per magro pascolo, poi per detriti, lungo un valloncello che mette alla Sella Ramudla (m. 3012; ore 1.15 -3.30), — nella

bagnata dal Rio di Silandro. L'ultima parte della salita è molto ripida ; quindi la mulattiera prosegue, sem pre sul fianco destro della valle, lasciando a sinistra, in alto, i casolari di Talàccio. Al di là del burrone si vede il Castel Silandro. Si arriva nelle vicinanze di Masetto del Mulino (m. 1330; ore 2), dove si tocca il fondovalle. Si continua sulla destra del torrente, lasciando sull'altra sponda i masi di Malandrò ; più avanti, si oltrepassa VAlpe di Córzes di Fuori (m. 1887), allo sbocco

dall'azzurro Lago di Córzes (m. 2505; ore 1.15 -5.15). Il sentiero corre lungo la sponda occidentale e settentrionale del lago; quindi sale in direzione E, e, con frequenti zig-zag, a un altro specchio di acqua. Di qui si arriva tosto al Rifugio (m. 2769; ore 0.45 -6). TRAVERSATE. A VILLA DI GLIES (m. 1828; ore 5.30). Si scende per breve tratto verso S, per buon sentiero; si piega immediatamente a destra, passando vicino al Lago Tasca. Quindi si girano due costoni, che dal M. delle Pecore di Córzes

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Page 161 of 287
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 200 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Location mark: I 87.740/1
Intern ID: 328719
ghiacciata, movendo in salita verso E, si sbocca su una selletta nevosa, che ha a S il Capro. Di qui si sale facilmente alla vetta (ore 1-3.30). PARETE ALTA (m. 3192; ore 3.15). - Nella tavoletta 1:25.000 è indicata con questo nome la Q. 3197, a N del Capro, mentre la Parete Alta è a E del Capro ed è indicata con la sola quota. Dalla Vedretta di Malavalle si sale verso la sella a oriente del Capro, superando la larga crepaccia terminale. Dalla sella, per la cresta nevosa, verso E, alla vetta

; ore 1.30). - Croda Alta della Stua nella tavo letta 1: 25.000. Dalla Forcella della Spina Rossa. Facile. CRODA ALTA (ni. 2968; ore 1.30). - Non è indicata nella tavo letta 1: 25.000. È la vetta centrale della cresta che si estende ira la Spina Rossa e il Montarso, separando la Vedretta Pendente dal Grübler Ferner. Facile. 22. Rifugio del Bicchiere 'Regina Elena,,. 294; Sorge a in. 3195, sul Bicchiere, culmine della scoscesa cresta secondaria, che si dirama verso mezzodì dalla Q. 3392 della

(v. N.° 280). Non difficile. MONTARSO DI LEVANTE (m. 3265; ore 3). - Dal Giogo Alio di Fléres (v. N.° 257). Facile. CIMA DELL'ACCLA (m. 3192; ore 1.45). - Dalla Forcella di Mon tarso (v. N.° 280). CAPRO (m. 3250; ore 3.30). - Si attraversa l'ampia distesa della Vedretta di Malavalle, compiendo in quota un ampio arco. Giunti sotto la Forcella della Croda Nera di Mala- valle, si passa ai piedi del M. Reale e dei Luoghi Alti, donde si raggiunge la Forcella del Capro (m. 2981; ore 2.30). Di qui, per un'erta

. È conveniente collegare que sta salita con quella del Capro, al lungando il percorso di circa ore 0.30. Splendida cima dominante a N l'ampia Vedretta di Malavalle e a S l'alta V. Passi'ria. Stupenda vista delle Breónie di Ponente, delle Au rine, dei Tàuri e delle lontane Dolo miti. SPINA ROSSA (m. 3097; ore 1.30). Facile escursione, di importanza li mitata. Per la Vedretta Pendente si raggiunge la Forcella Spina Rossa (v. N.° 255), donde in ore 0.15 alla vetta per la cresta rocciosa. INCISA ALTA (m. 3035

displuviale, penetrando nel cuore della Vedretta di Malavalle. Il Rifugio è uno dei più belli della plaga; ed è in una magnifica posizione, in mezzo ai ghiacciai, dalla quale si gode un grandioso panorama: a S, del Capro, delta Croda Nera e della Cima di Malavalle; a O, della Cima del Prete e dello Zuckerhütl; a N della Cima Libera. L'edificio è una solida costruzione in muratura, a due piani, rivestita di legno internamente ed esternamente, e coperta di scàndole , con uno spa zioso sottotetto, con una

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Page 146 of 287
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 200 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Location mark: I 87.740/1
Intern ID: 328719
98 Carta, vag. 82. BREÓNIE DI PÓNENTE Ri f. del tribulàun. Tribulàun (m. 2642; ore 2-3 .15) — nella tavoletta 1:25.000 chiamata Forcella di Valnevosa —, la quale si apre alla testata del profondo solco, tutto ingombro di detriti, limitato a E dalla Cima dei Ferro (m. 2916) — nella tavoletta chiamata M. del Ferro — e a O dal Tribulàun di Dentro. Sulla Bocchetta del Tribulàun passa il confine italo-austriaco (cippo 26 d). Al di là del valico si cala per campi di neve e di sfasciumi molto ripidi

, e si raggiunge direttamente la Naturfreundehaus (m. 2069; ore 0.45-4). b) A GRIES AL BRÉNNERO (m. 1254; ore 8.15). Si raggiunge la Bocchetta del Tribulàun (m. 2642; ore 3.15), percorrendo l'itinerario precedente. Al di là del valico diverge a destra un bel sentiero, scavato nella roccia, munito di corde metalliche e di scalette, che sale fin sotto la vetta della Croda Nera (ore 0.45-4). Di qui si discende sul vasto altipiano roc cioso, solcato da una profonda spaccatura, che si varca, per mezzo di appositi

, la quale porta, per una forcella, a un pendio ingombro di sfasciumi. Prima del termine del pendio, nella parete si apre un camino di m. 5; vi si monta; poi si continua per un canale di roccia liscio e ripido, dove spesso cadono pietre. Si arriva ad un punto dove la roccia fa una specie di angolo chiuso da alte pareti a N e a O. Si ascende per la parete finale, alta circa m. 60, munita di corde me talliche e di chiodi. Si è così sulla cresta occidentale, a breve distanza dalla vetta, donde si gode una

apprestamenti. Ora ci si innalza, senz'alcuna difficoltà, in direzione E, fino alla vetta del Tribulàun di Obernberg (ore 0.30-4 .30); di qui si va verso NE; poi, per balze rupestri e per terreno coperto di erba, si cala, in direzione SO, sui conoidi ghiaiosi ; qui il sentiero volta verso N e va a costeg giare YObernberger See (ore 2 -6.30) toccando Oberrainsalm e andando a sboccare sulla mulattiera, che conduce all'abitato di Obernberg (ore 0.45 -7.15). Di qui, seguendo il corso del Seebach , si va per

la rotabile che scende alla stazione di Gries al Brennero (m. 1254; ore 1 -8.15), sulla linea ferroviaria Brénnero- Innsbruck. ASCENSIONI. TRIBULÄUN (m. 3096). I) Dal Passo di Sànesiy. N.°241) si segue una larga cengia, cosparsa di detriti, tenendosi a sinistra. Si arriva così sul fianco meridionale del Tri bulàun, a una piccola balza formante ima forcelletta, al di là della quale si continua in direzione E, fin dove ces sa la cengia. Di qui, per un canale, si raggiunge, più in alto, un'altra cen gia

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Page 86 of 287
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 200 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Location mark: I 87.740/1
Intern ID: 328719
58 Carta, pag. 56. ALPI AURINE Rif. Sasso Nero. 121 SASSO NERO (m. 3370; ore 1.30). - L'ascensione, priva di diffi coltà, si può fare tanto nella traver sata alla Greizerhütte quanto nella traversata alla Berlinerhütte. Il pa norama, che si gode dalla vetta, è grandioso e si estende, da N a S, fino ai più lontani gruppi periferici del sistema alpino. 122 CIME FLÓITE (Occ. m. 3195; Or. m. 3220; ore 4). - Alla Cima Occ. dalla Forcella di Riotorbo. Facile. Al la Cima Orientale, selvaggia, rocciosa

Bianco e di Lappago, bagnate da corsi d'acqua abbastanza svi luppati, è formato da un profondo intaglio aperto nella lunga giogaia che dalla Cima di Campo si spinge, a guisa di arco, dapprima verso S, poi verso E, fin sopra Campo Ttìres, separando le due valli. Dominano il Rifugio, a N, la Cima dei Camosci (m. 2869) e, a S, la Cima delle Pecore (m. 2703). A O del Passo, e al di là della valle, si estendono le erte vedrette della Punta Bianca e del Ghiacciaio Occidentale di Néves, dominate dalla

, con creste seghettate, precipitantesi sui due ghiacciai di Riotorbo e di Flótte con nere pareti : 1) dal Rifugio del Sasso Nero, itinerario piuttosto difficile; ore 4. Si scende sulla Ve dretta di Riotorbo, la si attraversa varcando i molti crepacci, in direzio ne NE, fin sotto i fianchi sud-orientali della vetta. Di qui, per canalone di neve, chiuso da ogni parte, alquanto erto, poi, per ripide rocce, alla cima; 2) dalla Greizerhütte, itinerario più facile, ore 4.30, indicato per chi volesse

le due cime ; ore 3.30. Piuttosto difficile ed esposta. M. LOVELLO (m. 3378; ore: 4). 123 Dalla Forcella di Riotorbo si passa a N della Cima Flóite Occidentale, var cando i numerosi crepacci e dirigen dosi verso il Floitenkees, ma tenendosi nella parte superiore dello stesso. Si attraversano i pendii settentrionali della Cima Flóite ; si supera una gob ba nevosa, dirigendosi verso il Giogo di Flóite. Si passa sotto la Punta Riotorbo ; si raggiunge la cresta meri dionale e si punta, per macigni

, a si nistra, verso la vetta. L'ascensione richiede attenzione per i numerosi crepacci del ghiacciaio. 8. Rifugio Néves 'Giovanni Porro,,. 124 Sorge a m. 2420, a mezzogiorno del Passo di Néves (m. 2408), su un piccolo dosso, dal quale si gode la magnifica vista dei Tàuri, delle Alpi Aurine e del Gruppo delle Vedrette Giganti, delle due Punte Bianche, del Dosso Largo, del M. Muta con la Forcella di Néves e col Ghiacciaio Néves di Mezzo. Il P. di Néves, che mette in comunicazione le due alte valli di Rio

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Sports, Games
Year:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
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Page 307 of 387
Author: Club Alpino Italiano
Place: Milano
Publisher: Arti grafiche E. Calamandrei
Physical description: 291 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Location mark: I 87.740/3
Intern ID: 328724
Ri f. Candriai. BONDONE-STIVO Carta, pag. 200. 231 57 - Rifugio Candriai Sorge a circa m. 1000 sulle falde del costone che il Palon manda verso 791 N, al margine superiore dei castagneti che digradano verso Sardagna, presso la carrozzabile e vicino ai capannoni della Colonia Alpina Regina Margherita. Bidente posizione, con bella vista dei monti a E e a N di Trento, soprattutto della raganella e del Rifugio Cesare Battisti. È dedi cato ai volontari Trentini caduti nella guerra di redenzione

. E una bella costruzione in muratura, a due piani, con sala da pranzo e di ritrovo, una grande cucina; è capace di un centinaio di persone, e stanze da letto per circa 30 ospiti. Appartiene a un consorzio fondato tra i soci della S.O.S.A.T., sottosezione del C.A.I. di Trento. Durante l'inverno è aperto tutte le domeniche e le feste ed è punto di sosta degli sciatori; l'estate tutti 1 giorni, con buon servizio d'albergo. Seivizio d'autobus da Trento, t fu. ACCESSI a) Da TRENTO (m. 193). 1) per

Sabdagna (m. 571; km. 10 .3). La strada del Bondone Luigi Bazza si distacca dalla 792 Statale N.° 45 bis Gardesana Occidentale alla svolta, km. 2, Bellavista, chiamata anche Montevideo. Con numerose svolte, in più punti allargata e modificata, la strada guadagna quota fin che giunge sul piccolo pianoro, dov'è il paese di Sar dagna (m. 571 ; km. 6). Dopo il paese, la carrozzabile s'in nalza lentamente e con continue svolte fra i castagni, giun gendo sulla verde spianata di Candriai (m. 970; km. 10.3

), dove sorge il Rifugio di Candriai (m. 1000). Ampio ed interes sante panorama in tutte le direzioni, tranne verso S. Il) per la Strada vecchia (ore 3). Passato l'Adige e il sobborgo di Piedicastelto, si sale per 793 la mulatt. vecchia, ripida e sassosa, che si stacca a sinistra e si snoda fra alti muri e cespugli, sulle pendici orientali e set tentrionali del Dosso dell' Vccelliera (m. 499). Bella vista sulla città. Dopo il A taso di S. Antonio, si sbocca sulla carrozzabile che si percorre per breve

tratto, poi si volta di nuovo a sinistra per la mulattiera, o, sempre a sinistra, per ii sentiero, che ab brevia il tragitto, giungendo ad una cappelletta, dove conver gono tre strade che portano al paese di Sardagna (m. 571; ore 1). Dopo la piazzetta, si lascia a destra la carrozzabile e si prosegue per la mulattiera fino al Rifugio (m. 1000; ore 2-3). Ili) per la Funivia Tbento-Sabdagna (ore 2 .15). Nei pressi del Ponte di S. Lorenzo, fra l'Adigetto e l'Adige, 794 sorge la stazione inferiore della

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