si sposava con Elisa Bassi di Trento e sì re cava, all'università di Padova. Nel 1836 fu colpito dal colera; nel 1838 aveva compiuti i corsi legali, ma non era riuscito a dare gli «osami rigorosi» che non dette mai. La, polizia, lo perseguitò per la prima volta in quell anno per uiì suo idillio in cui il nome di Attila non era, che an agi am- à di' Italia. Nel 1841 era ormai celebre, Avea già pubblicato ì'Edinengarda. .'Da Padova,, »ve gli morirono due bimbi e la mo-
Validi argomenti si hanno por ri tonerò di Tione la pittrice Domenica. H par enti, di cui. ci sono parecchi pregevoli dipinti a. •Trento, nei la. Chiesa dell'A nnun zi ata e nel palazzo Moar. Di Praso fu Ja pittrice Marchetti Elena, sposatasi Zambaiti, morta a Trento nel 1759; di Da rè il distinto botanico Giuseppe Boni, morto nel 1845, Nel 1800 fra molti scrittori che non possiamo indugiarci a nominare uno por uno, cinque emersero in modo speciale: il poeta Giovanni Prati dì Das indo
, il folklori sta Neponnieeno Bo to t/nini di Pinzolo, più noto come colonnello di Garibaldi che come scrittore, Filippo Parafivi di Preore, romanista- di fa, ina europea, Oreste Bar atteri di Cond ino, scrittore di incontrastato merito in cose militari,' clic''dopo''lina carriera di gloria dovea accomuna,re il suo nome a quello della, maggior sventura del l'Italia jrisorta a nazione, e Francesca Lutti Alberti, nella cui casa, a Campo ebbero per lunghi anni ospitale accoglienza, assie me al Prati
e al Mallei, i più insigni letterati d'Italia. -k? ch A Giovanni Prati nacque nel refettorio del convento di Campo Maggiore il 27 Gennaio 1814 da Carlo Prati negoziante e da Francesca Manfroni. Il poeta ebbe la prima educazione a Da- sindo, ove il padre, uomo di condizioni agiate, avea stabile di mora.Nella biblioteca avita Giovanni trovò modo di istruirsi e di apprendere ciò che non gli insegnava «l'irto pedagogo». A 15 anni fu inviato a Trento a frequentare prima il ginnasio, poi il liceo. A 19 anni