sacer dotale, si trasferì a Vienna come prefetto della biblioteca privata di S. M. Ferdinando 1. Rappresentò la sua valle al Consiglio del- l’Impero, ed abbiamo di luì, oltre le cose che non conosciamo, la traduzione delle Tre scelte novelle del Can. Schmid (Trento, 1829) ; Il Rebrut o le rovine delle Alpi Cattatesi , canti quattro
vita e le opere di lui (Ibid. 1869), la traduzione italiana del libro di Già. Masè intitolato: L'Aritmetica del nonno (Milano, 1871), Sema moglie a lato tuoni non c beato, dramma in un solo atto (Ibtd . 1872), Alcune lettere di Mons. Annibaie Della Genga. arcive scovo di Tiro e Nunzio Apostolico in Germania (poi papa Leone XII ) alt Abate Simone Poli di Trento (Ibid. 1881), Sui primi abita tori del Imitino (Ibid. Ardi. Treni. 1882), ed un Epitalamio (Roma, Strenna Citaritas, 1882-83). Carlo
settentrionale e le diede fuori fisiotipate con un metodo suo proprio, fondò col fratello il Giornale letterario intitolato : l’Ape (1852), e insieme con lui fece la versione italiana con aggiunte del Compendio della storia generale di Levi Alvares (Trento, 1852). Prestò l'opera sua nella compilazione della Statistica Trentina (Ibid. 1852), e scrisse un Breve prospetto di topografia patologica del Trentino (Padova, 1843); poi J figli del popolo, novella { Trento, 1857); ■ Trento e i suoi contorni (Ibid. 1859
) ; Cenni storici, statistici e biografici relativi al Trentino (Jbld. 1863) ; II Concilio di Trento riassunto storico (Ibtd. 1SÓ3); i Castellani del Trentino nel secolo decimoquarto, romanzo storico (Rovereto, 1879) ,ed ora si occupa nell' estendere le memorie della sua vita, per le quali auguriamo a luì ogni miglior salute. Nicola Nkgrelu di Primiero va menzionato per parecchie traduzioni italiane, e qualche poesia originale dettata in diverse occasioni. Nacque li 25 Maggio del 1801, e vestito l’abito
Ferini di Trento, scrittore di buon gusto, fratello di Agostino, col quale divise lungo tempo gli studi e le fatiche letterarie, ebbe i natali il 6 febbrajo del 1817, e, come venne laureato in medicina nell’Università di Padova, ne abbandonò la pratica, c si rese tutto, prima allo studio delle scienze naturali, e poi a quelle di amena letteratura. Fece per più anni il pubblicista, collaborando in parecchi giornali trentini, compose parecchie Cen turie di piante appartenenti alla Flora dell’Italia