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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Pagina 96 di 248
Autore: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Luogo: Roma
Editore: Loescher
Descrizione fisica: 237, 14 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Segnatura: III A-2.230
ID interno: 166664
circostanza confermerebbe che i Reti vinti fossero quelli dell’alta Alalie dell’Adige e del confluente dell’ Eisack, essendo, come più volte abbiamo notato, Saturno italico la divinità più tipica del confinante territorio tridentino. Fu forse in questa circostanza che il confine da Tramin venne portato fino a Merano ed- a Klausen, cioè al punto al quale era al tempo dell’ Impero, aggregando quel territorio alla pertica di Trento 3 . Se Munazio Planco abbia eretto il tempio a Saturno in Trento, come

un freno ad esse che Augusto nel 731 d. R. (23 a. Cr.) mandò a Trento, in qualità di suo legato, Marco Appuleio 7 , coll’incarico di restaurare ed ampliare le fortificazioni della Verucca e de’ luoghi circostanti. Da ciò volle qualcuno 8 inferire che Augusto abbia spedito a Trento una co lonia, ed altri 9 perfino che M. Appuleio, in seguito ad una guerra, abbia sottomesso il 1 II Quadrio, 0. e., pag. SO, ritiene infatti che la spedizione di Munazio Planco fosse diretta contro la Valtellina. Il Pj.axta

, O. c„ pag. 01 e n. 3, invece ritiene che fosse rivolta contro la valle dell’Adige, e forse che in essa siano stati sottomessi i Tridentini. Egli pone erroneamente questa guerra nel 37 a. Cristo. ! Okelli, n. 590. ’ L’Hertzberg, Gcsch. des rSmùseh. Kaisèrrciehes, pag. 113, deve intendere degli hard del confluente dell’Eisack, dove dice che ossi appartenevano alla pertica di Trento; perchè gli [sarei dell’Eisack supcriore fecero parte della provincia retina. Erra perii dicendo che fu Claudio che aggregò

gli Usarci alla pertica tridentina. Il Mal- patti, I Franchi nel Trentino , pag. 308, ritiene invece che il castrimi Mngrjisc, ed il pons Drusi appartenessero bensì all’Italia, ma non alla pertica di Trento. Ma questa è supposizione senza fondamento. Cf. a tale pro]W?ito anche Mommsen, C. I. L., V, 1, pag. 543. 4 Mairhofer, Zu Dio Cassius Coccdanm. (Zwan/.igstes Programm des k. k Gvmnasiiims zti Brixen) pag. 8. ‘ Veli,. Pat., II, 67; Plin„ XXXV, 10, 36, § 22. « Cf. Dione, 54, 22. ' G. I.L

. V, 1 ; n. 5027. Din . Causar . Divi . F— Augustus . Cos . xi . Tarn — Potestà tu . Deiht — m . Appulejus . Sex . f . Leo —Iussu . Eius . Fac . Curavit. Tanto il Cresseri, Ragionamento intorno mi una iscrmione, trentina d’Augusto, come il Giovanelli, Discorso sopra un’iscrizione trentina, thi tempo degli Antonini , pag. 74 seg., cd il Kink-, Akadem/ischc Vorlesungen iiher due Gcsch. Tirols, pag. 44, ritengono die il luogo affidato alle cure di M. Appuleio fosse il castello già prima esistente su Dos Trento

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Pagina 97 di 248
Autore: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Luogo: Roma
Editore: Loescher
Descrizione fisica: 237, 14 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Segnatura: III A-2.230
ID interno: 166664
tenero dell’Alto Adige, [»vesso Trento, e ohe,.staccata questa città dal restante terri torio rodeo, a difesa de’ confini, vi fosse istituita una colonia. Ma come abbiamo accertato che Trento era già da lungo tempo sotto il dominio romano, così non possiamo ammettere che la sua qualità di colonia si riferisca ad Augusto. Nelle iscrizioni del primo secolo dell’ Impero è detta municipio, e sebbene qualche volta si denominino municipi anche le colonie, questo non pare il caso nostro, poiché

municipio è denominata in forma troppo solenne ed ufficiale per dubitarne, in un editto imperiale. Ma il compito di M. Appuleio,' oltre che di inalzare e restaurare fortificazioni, fu quello di condurre a Trento una legione, come deduce il Mommsen 1 dall’ esame delle iscrizioni che ne fanno menzione, come pure suppone che qui stesse la legione di Oruso prima della guerra velica. Questa sarchile una prova che la guerra contro le genti alpine era da lungo tempo meditata da Augusto, e che a tale intento

aveva rinforzato e munito di soldatesche i luoghi più avanzati presso i confini. Dopo la conquista della Rezia, della quale ci occuperemo nel seguente capi tolo, Trento, che apparteneva alla tribù Papiria 2 , raggiunse una speciale importanza come punto di passaggio fra l’Italia, alla quale per testimonianza di tutti gli scrittori antichi apparteneva 3 , e la nuova'provincia. Infatti all’epoca degli Antonini comincia a portare 1’appellativo di colonia 4 ed ebbe un adleelm annotine legioni s III

Italicac, carica tenuta da 0. Valerio Mariano, che il Mommsen 5 * , basato sull’ iscrizione che lo ricorda, dice uno de’ primari cittadini d,i Trento, uomo di equestre dignità, die sor vegliava 1’ annona e il trasporto dei necessari generi alla legione terza che era nella Rezia. La gente Valeria, era infatti molto diffusa nel Trentino®: un latercolo militare nomina un L. Valerim Fuseus Tridenti; un C. Valermi Vera.nius Tridente ottenne l’onesta missione nel 150 d. Cr. 7 ; un Sesto Valerio ora decurione

di Brescia e di Trento. La famiglia de’ Valeri aveva forse-anche estesi tenimenti nell’Anaunia, come ci ricorda il nome di Castel Valer s , e il nome Valerio che ricorre in più d’un’iscri zione di quella valle. CAPITOLO IV. La guerra retica. Le molteplici spedizioni e gli apparecchi di guerra da lunga mano allestiti da Romani, non fecero che stuzzicare 1’amor proprio e l’istinto bellicoso dei Reti, i quali, anzi che cessare dalle ingiurie, assalivano e depredavano i viandanti romani e alleati, che

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1839
Sopra qualche punto della storia trentina : discorsi
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Pagina 35 di 42
Autore: Filosi, Francesco / di Francesco Filos
Luogo: Rovereto
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: 40 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.612
ID interno: 321774
fieli 5 anno 1271 Metz viene appellato Plebalus cioè Par* cocchia, (a) Questo documento estratto dall’archivio di Trento è riportato dal Bar. Hormayr al N 202, Parte I. divi sione IL della Storia del Ti colo , pag, .4^9, Per non recar tedio col dilungarmi di soverchio mi limito ad indicare le pagine, in cui si possono riscontra le questi medesimi nomi pubblicati in altri documenti dal P. Boneìli. (b) Nella Storia di Trento manoscritta del P. V. Fran cesco- Felice Alberti di Enne si trovano

documenti tratti dall 5 archivio capitolare di Trento in cui agli anni 1 455 , 1482, 1 5 t ricorrono i nomi di Medium antiquum per Mezzolombardo, e di Medium novum per Mezzotedesco. Si annoia che San Pietro e Santa Maria Coronata sono i titolari delle due parrocchie, e che in una caver na scavata alle falde del monte sopra Mezzo tedesco sus siste una chiesuola dedicata a San Gottardo, e da lui nomata. Di queste varie, lezioni di Medium di Metium e di Metz la vera è fuor di dubbio quella di Medium come

, quella che ha un proprio significato, e che fu sempre usata dalla Curia Vescovile di Trento , Ufficio incontra stabilmente il più antico nel Tiralo, E siccome questo vocabolo proviene dai tempi della corrotta latinità, cosi non devesi ricercarne la spiegazione nella lingua del La-, zio , ma nel Glossario della media e ìnfima latinità del Du Cange, Questi spiega la parola Medium per Campus fiut pianifica. - Chiunque conosca la posizione dei due paesi con verrà facilmente, che il nome di campo

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1839
Sopra qualche punto della storia trentina : discorsi
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Pagina 41 di 42
Autore: Filosi, Francesco / di Francesco Filos
Luogo: Rovereto
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: 40 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.612
ID interno: 321774
4o Perciocché consta da lapidi romane tutt’ ora esistenti in Verona e in Brescia, e dagli storici illustrate, che Riva, Arco e le Giudicarle erano sotto ai Romani colla città di Brescia ascritte alla Tribù Fabia (a) e quindi Muratori, e Maffei i loro territori alla Bresciana Provin cia ascrissero. All" incontro Trento era ascritto alla Tribù Papiria, nè dalla Storia si ritrae indizio , che i Tango- bardi abbiano alterato i confini dei Municipi delle Citta d’Italia, Come poi sia avvenuto

lo smembramento di questi territorj dalla Bresciana e la loro aggregazione «alla Trenti na Provincia due indizi a me sembra somministrare la storia. Sigonio addita (ù) che Carlo Magno conterminò di versamente di prima i territori delle Città d'Italia ) onde puossi fondatamente dedurre, che col nuovo comparti mento di Carlo Magno le Giudi cari e, Riva e Arco stac cate venissero da Brescia, ed a Trento aggregate. Consta di più da parecchie storie (d) che Carlo Magno donò in feudo alla Chiesa di Trento

le Giudicarle siccome con altri paesi dotò altre Chiese Vescovili, come riscontrare si può nell’opera del Bar. Honnayr (d) che Carlo Magno donò la Valtellina alla Chiesa di Saint De nis presso a Parigi, e il-dominio di. Coira alla Chiesa di Como. Carlo Magno fece questa donazione al Vescovo di Trento Orso. Da questi due fatti storici del Regno di Carlo Ma gno verrebbe a manifestarsi da se il tempo e la causa del passaggio delle Giudicarle dalla Bresciana alla Trentina Provincia. (a) Storia, delle! Giudicane

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1892
Stazioni balneari e climatiche nel Trentino.- (Guide Brentari Excelsior)
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Pagina 34 di 230
Autore: Brentari, Ottone / di Ottone Brentari
Luogo: Bassano del Grappa
Editore: Stabil. tipogr. Pozzato
Descrizione fisica: 208 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; f.Führer
Segnatura: I 172.914
ID interno: 204220
di castelli. E di poco interesse la strada dalle Tozze sin verso Ospedale! to; bella e varia da Borgo a Porgi ne; 1 * 0 ' in aulica, da Porgine in fuori. La parivi; occidentale della Valsugana (con Roncogno, Le vico, Vetriolo, Sella, La varono, i laghi) è senza confronto più bella della orien tale. Un particolare; non si arriva, in vista di Levino, Porgine, Trento piuma d’essere a pochi metri dall’abi talo]. 11 primo paese del Treni Ìlici è Te/.zf (m... 228), frazione del comune di Origlio (.■!/- hergo

all' Aquila: Birraria ai Borghctto). (.'o in batti mento 22 Luglio ISGtj; e nel cimitero lapidi relative ai caduti. A Km. 51 da Trento si lascia a des, la valle del Origlio (nella quale il torrente è fiancheggiato da due mulat tière clic salgono a Tesino), sì passa il ponto di ferro 0'figlio, e si arriva presso Orni evo (ni. 201), che resta a des, della strada e torrente, dal quale fu assai danneggiato nel 1882 o 18811. — A sin. si vedono i monti die separano l'altipiano dei Sette Comuni dalla

Valsugana, a des. quelli tra Brenta ed Avisio. Dopo il Kni. 43 da Trento si lascia a des. Osi*KnA letto (ni. 347). Seguono 1 sulla postalo lo ustorie dette alla Priva a Barrica fa e Seconda Barricala : si lascia a des. il Castello Ivano; dopo il quale è la Terza Barricata. [ Di qui si stacca a des. la strada elio in 20 in.In. va a Striano, donde la carrozzabile continua per Tesino |, in questo punto la Valsugana raggiunge hi sus. massima larghezza. Segue (Km. 37 eia Trento)

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1892
Stazioni balneari e climatiche nel Trentino.- (Guide Brentari Excelsior)
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Pagina 35 di 230
Autore: Brentari, Ottone / di Ottone Brentari
Luogo: Bassano del Grappa
Editore: Stabil. tipogr. Pozzato
Descrizione fisica: 208 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; f.Führer
Segnatura: I 172.914
ID interno: 204220
pro vincia di Vicenza, sul confine. Passato il ponte sul Ceggio, ci si presentano Borgo e Roncegno. Si lascia a des, la strada per Tel ve e si arriva (Km. 20 dal confi, ne, 53 da Lassano, 35 da Trento) a Borgo di Vai, sugala, (m. 395), capoluogo della valle, fabbricato sulle due rive del Brenta, in uno dei punti più stretti della valle, fra il Rocchetta (m. 715) a 8, ed il Ciolino (m. 880) a N, coronato dalle rovine dei castelli di Telvana e Tre Corni o S, Pietro, (àliìkkghi: Croce Bianca, Alla

Valmgana; trattorie, Al Leone, Alla Vittoria, Al Gallo, Alla Posta, — Omnibus; Par tono giornalmente dalla trattoria Alla Posta 4 corse per Trento (4, 4 l / 2 , Il */ 9 ani. c 2 poin, — Dalla Valsi/- f/ana tutto l’anno a mezzogiorno altra corsa per Trento, ed una allo 8 ani. nei mesi da Aprile a Novembre. ■—■ Ogni giorno duo corse per Primolano ed una per Striglio- Tesino). E interessante la chiesa parrocchiale; bella vista da quella dei Francescani, |'l)a Borgo a Ronckgno V* ora di carrozza; da Borgo

allo stabilimento alpino di Sella 2 ore di vettura; da Borgo a Striglio Km. 6, donde a Tesino Km. IO; strada carrozzabile. Da Borgo a Cavalese traverso i monti circa 10 ore. — Da Borgo a Levigo Km. 14]. Continuando per la postale, poco dopo il Km. 30 da Trento si lascia a des, la strada per Roncegno, che resta proprio di fianco, colla chiesa in alto, il paese in basso, lo stabilimento nel mezzo. Segue (Km, 58 da Lassano, 6 da Borgo) il

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Pagina 89 di 248
Autore: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Luogo: Roma
Editore: Loescher
Descrizione fisica: 237, 14 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Segnatura: III A-2.230
ID interno: 166664
coi Vennoneti, si capisce il dubbio che poteva sorgere a quale municipio spettassero, cioè se a quello di Trento, o a quello di Brescia o di Como. È anche rimarchevole a tale proposito il ricordo dei Bergalei, nellp stesso editto, per cui si vede che Giulio Pianta, nella sua ispezione alpina della Valtellina per l’alta valle Camonica e per il Tonale era entrato in Val di Sole, quindi nell’ Anaunia, e nella vicina Renclena, sede di popoli sottoposti al suo esame. Nella valle dell’Avisio, che

, sebbene non ci siano positive testimonianze, pare che fosse aggregata al municipio di Trento, pongono alcuni i Simbri (al Si^poioi) di Strabono e più in su, nella valle di Fiemme, i Flamonienses di Plinio 1 2 . Ma quanto ai primi, se sono' nominati in qualche codice e nell’edizione del Kramer, è da notare non solo che nelle edizioni più corrette 3 a quel nome fu sostituito quello di ’IvoovPqoi, ma anche la poca o nessuna probabilità, avuto riguardo al senso complessivo del testo Straboniano, che

abbiamo notato, che tutti e due questi popoli abbiano contribuito-1’uno alla sua fondazione, l’altro al sud ampliamento. Infatti anche Tolomeo 15 mette questa città fra i Cenomani, ed avendo essi, secondo lo stesso autore, occupata la regione di Bergamo, Brescia, Verona, Man tova e Cremona, è verosimile che siano penetrati anche per la valle dell’ Adige fin sopra Trento, portando nuovo incremento alla popolazione italica che prima vi abi tava 16 * 18 . Senza dubbio il primo nucleo di abitazioni sarà

, 10, 20, G. I. L. V, 1; n. 5025; Geogr. Ravkn'n., pag. 257. 8 It. Ani., pag. 275 e 280. " Tar. Peut/ing., G. 1. L., V. 1. 10 Fi.egon' Traci.. (Fragm. Hist. graecoruin). 11 Tocom., III. 1. 3. 12 III, 20. 13 l. e. 14 HI, 1, 31. - r ' 15 II Nissex, O. c., pag. 479, suppone che Trento, Verona e Feltro siano state fondate dai Galli, beuchò il territorio circostante fosse abitato dai Iteti. Contrariamente lo Zeuss, 0. e., pag. 228, ammetteva che celtiche fossero in massima le popolazioni alpine ad eccezione però degli Euganei, dei

Triumplini, dei Cammini, dei Leponzi, dei Tridentini e degli Stoni. 18 lì Malfatti, I confini del principato di Trento (Àrch. st.or. per Trieste, 1’.Istria e il Trentino, II, 1, pag. 1), propende per l’origine gallica di Trento, pur ammettendo che, anche prima della venuta de’ Cenomani, a' piedi della Verruca, in riva all’ Adige, abbia potuto esistere un meus.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 64 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
a Pariseli in, al di sopra di Merano, dove fu posta poi mia im portante stazione doganale (Statio Mcijensis o Castrum Mdjen.se) presso o intorno alla quale sorse più tardi 1' odierna città di Merano. Nella valle dell’ 1 sa reo (Eisach) il confine fu posto vi cino alla Chiusa (Klausen). Trento, con un lungo tratto della valle Atesina '), e l’Anau- nia nostra continuarono a far parte dell' Italia insieme con tutta la valle del Po. I confini che quivi prima erano, oggidì si di rebbe, fra Stato

e Stato, diventarono allora confini provinciali, e perdettero perciò ogni militare importanza cosi la città di Trento come i castelli delFAnaunia. Questa e quella, nella divisione am ministrativa che Augusto fece dell' Italia in dodici regioni, furono comprese nella decima, denominata delle Venezie ( Venetùu ) 1 2 ). § 3. L’ amministrazione romana. Se Trento, col suo Ioide castello romano, aveva perduto molto, dopo la guerra Retica, della propria' importanza militare, esso conservò pur sempre, anche

che v’ erano sog- 1 ) Questa del resto doveva essere in quel tempo poco popolata nel suo tratto da Trento a Merano, occupata quale era, per larghi traiti da pa ludi e interrotta dal largo lotto dei torrenti (Lavis, Noce, Eisach) non ancora arginati. I nomi infatti di quasi tutti i villaggi di essa rivelano origine ro mana, p. e. Rovere della luna, T elimino, Cortaccia, Vadena, Cairi aro (— Colidarium) Planitzig o Planizicn, Cornajan (= praedium Cornelimn ) in tedesco durian (ma v. Cod. ■ Wang

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 165 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
provenienti dalle estinte famiglie degli Ulten e degli Eppan *), non che 1’avvocala perpetua ecl ereditaria sulla chiesa di Trento. Nè i guai del povero vescovo ebbero, qui fine. IL' primo Ottobre di questo stesso anno 1259 inori Ezelino da Romano, ma non cessarono per questo le minaccio e i peri coli pel principato da parte dei'Signori di Verona. Che Mastino della Scala mise in campo le medesime pretese del suo ante cessore sulla valle Lagarina, e nel 1265 o 1266 occupò anche effettivamente

la città di Trento, cacciandone il vescovo, il quale riparò, a quanto sembra, a Riva * 2 ). Il Conte Mainando venne allora ad accordi collo Scaligero, e si fece cedere da lui, a certe condizioni, la città di Trento, ch’egli occupò tosto colle sue truppe, insieme a gran parte del principato, e più specialmente tutta la Valle di Sole, col castello di Qssana, e tutta la Valle di Non col Castello di Sporo (Sporo-rovina) 3 ). La inimicizia fra il vescovo Egnone e il Conte Mai nardo arse allora più viva che

. 34. *) Ciò risulta da uno scritto del 1290 di Bernardo vescovo di Padova, dirotto al papa Nicolò IV, relativo al processo fra Mainardo li, o piuttosto > figli di lui, e il vescovo di Trento Filippo, dove accennando allo occupa zioni di cui discorriamo dice: Castrimi Vulsane cum Iota Valle Solis, Castrimi Spuri cmn tota Valle Anamiiae , V. I. Egger, Bischof e cc., parte 2,» pag. 4.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 205 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
le famiglie principali del paese ; i Clesio, i 8. Ippolito, gli Arsio, j Thunn, i Malosco, i Caldes, i'Tuemio, i Coredo e altre. f ). La pace durò cinque anni appunto. Ma quando nell' aprilo del 1335 morì il Conte Enrico e, non molto dopo, il 9 ottobre 1336, anche il vescovo di Trento/Enrico III, le ostilità scop piarono violenti e feroci. La sede vescovile rimase quasi per due anni vacante. Il nuovo Conte del Tiralo, Giovanili di Lussenburgo, al quale sarebbe spettato, pel suo diritto

d’avvocazia sulla chiesa di Trento, il governo del principato, era fanciullo minorenne ed inetto, e il fratello di lui Carlo Margravio di Moravia, che ne teneva le veci, era distratto in altre imprese e faccende per prendersi cura dalle Valli nostre. Era Vicario in queste nel 1336 Geremia de Sporo o Altspaur, della nobile famiglia de’ Ti ssoni di 8por maggiore, e nell’anno successivo Guglielmo di Castelnuovo (de Castronovo) cittadino dì Trento, e con. lui, a nome del Capitolo, Àdelperio de’ Calepini, pure

di Trento, incapaci tutti e tre a quanto pare, per mancanza d’attitudine o d’autorità, a porre un freno efficace alle ardenti passioni che infiammavano gli animi. Fatto è che gli odo, che da lungo tempo covavano nascosti, scoppiarono ora con insolita violenza, e riempirono di stragi, d’incendi, di ter rore le Valli. Le famiglie nobili quasi tutte, quelle stesse che.avevano con- Il documento di questa pace trovasi nell 1 Archivio dei Conti Thunn di Teschen in Boemia. Lo cita il Laxger nel lavoro citato

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