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Fogli Annunzi Legali Prefettura Trento
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Pagina 15 di 18
Data: 19.05.1937
Descrizione fisica: 18
1016 19 maggio 1937 - XV — N. 93 Foglio Annunzi Legali „ della Provincia di Trento c Olga fu Emiro: Vennero asserviti mq. 157 di terre no dei mappali 2431 e 2432 del Foglio 8 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva Lire 15.— Compreso in essa il compenso per la occupazione temporanea di L. 2.05. 14) Ditta: Borgognoni Tullia fu An drea : Vennero asserviti mq. 817 di terre no del mappale 316 del Foglio 2 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva Lire 153.--- compreso in essa il compenso per

la occupazione temporanea di L. 15.25. 15) bitta: Bridi Iginio fu Eugenio: Vennero asserviti mq. 686 di terre no del mappale 1150-1 del Foglio 4 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva Lire 88 compreso in essa il compenso per la occupazione temporanea di L. 8.60. 1(3) Ditta: Bridi Mansueto fu Gio vanni: Vennero asserviti mq. 301 di terre no del mappale 865 del Foglio 4 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva Lire 35.— compreso in essa il compenso per la occupazione temporanea di L. 3.55. 17) Ditta

: Cassa di Risparmio di Rovereto: Vennero asserviti mq. 250 di terre no del mappale 1389-1 del Foglio 6-7 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva Lire 27.— compreso in essa il compenso per la occupazione temporanea di L. 2.85. 18) Ditta: Cassa di Risparmio di Trento, e Rovereto: Vennero asserviti mq. 343 di terre no del inappale 1169 del Foglio 3-4 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva Lire 38.— compreso in essa il compenso per la occupazione temporanea di L. 3.80. 19) Chemini Felice

fu Tommaso: Vennero asserviti mq. 50 di terreno del mappale 1380-1 del Foglio 6-7 a mq. 229 del mappale 337 del Foglio 2 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva Lire 31.— compreso in essa il compenso per la occupazione temporanea di L. 3.60. 20) Ditta: Coniper Damiano, Olim pio, Ruggero e Vittorio di Camillo: Vennero asserviti mq. 247 di terre no dei mappali 2501 e 2502 del Fo glio 6 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva Lire 19.— compreso in essa il compenso per la occupazione temporanea

: Vennero asserviti mq. 172 di terre no del mappale 1174 dei Foglio 3-4 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva Lire 18— compreso in essa il compenso per la occupazione temporanea di L. 1.75. 24) Ditta: Cont. „Edvige fu Andrea moglie di Bisesti Miradio: Vennero asserviti mq. 515 di terre no dei mappali 787-2; 787-1, 790 e 789 del Foglio 4 del Comune di Al deno. Indennità complessiva L. 55 com preso in essa il compenso per la oc cupazione temporanea di L. 6.10. 25) Ditta: Cont Ernesto fu Gian

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Giornali e riviste
Fogli Annunzi Legali Prefettura Trento
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Pagina 17 di 18
Data: 19.05.1937
Descrizione fisica: 18
1020 ' 19 maggio 1937 - XVN. !« Foglio Annunzi Legali della Provincia di Trento Foglio 6 e mq. 515 dei mappali 1242-1 e 1211 e mq. 232 dei mappali 753, 756, 754, 755 e 3337 del Foglio 6 e mq. 186 dei mappali 603-1 e 598 del Fo glio 6 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva Lire 331.— compreso in easy il compenso per la occupazione temporanea di L. 31.85. 71) Ditta: Maffei Enrico fu Gio vanni: Vennero asserviti mq. 400 di terre no del mappale 2427 del Foglio 8 del Connine di Aldeno

: Indennità complessiva L. 53.— com preso in essa il compenso per la oc cupazione temporanea di L. 5.95. 72) Ditta: Mafie j Umberto fu Ber nardo: Vennero asserviti mq. 515 di terre no del mappale 1381 del Foglio 6-3 de) Comune di Aldeno. Indennità complessiva Lire 109.-- compreso in essa il compenso per la occupazione temporanea di L. 10.55. 73) Ditta! Maistri Egidio fu Fran cesco, Maistri Nella fu Augusto- e Mai- stri Ezio e Luigi fu Luigi: Vennero asserviti mq. 279 di terre no del mappale 1380-2 del

Foglio 6-3 ■del Comune di Aldeno. Indennità complessiva Lire 34.— compreso in essa il compenso per la occupazione temporanea di L. 3.45. 74) Ditta: Maistri Giuseppe fu Er nesto: Vennero asserviti mq. 100 di ter reno del mappale 116(5 del Foglio 3-t del Comune di Aldeno. Indennità complessiva !.. 11 com preso in essa il compenso por l'occu pazione temporanea di L. 1.55. 75) Ditta: Maistri Lino fu Marcel lino: Vennero asserviti mq. 801 di terre no dei mappali 773 e 793 del Foglio 4 del Comune di Aldeno

. Indennità complessiva L. 108.— compreso in essa il compenso per l'occupazione temporanea di L. 10.90. 76) Ditta: Maistri Vigili!), Valerio, Km ilio, Neri no, Vito, Remo fu Fran cesco: Vennero asserviti mq. 1294 di .ter reno dei mappali 1212 e 1214 e 1215 del foglio 4 del Comune di Aldeno. ' Indennità complessiva L. 193.'— compreso in essa il compenso per l'occupazione temporanea di L. 19.40. 77) Ditta : Malfer Napoleone fu Ti to, Mailer Marsiglia* Olivor Rodolfo, Fiore (ved. Zandonai Mario), Gisella

(moglie di Larentis Giuseppe), Virgi nia (moglie di Liberi Enrico) di Na poleone: Vennero asserviti mq. 214 di terre no del mappale 1378 del Foglio 3-0-7 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva L. 28.— com preso in essa il compenso per l'occu pazione temporanea di L. 3.25. 78) D.'ilta: Marchiori Rosalia di An tonio moglie di Sterni Ciro: Vennero asserviti mq. 129 di terre no dei mappali 2114 e 2115 del Fo glio 6 del Coimune di Aldeno. Indennità complessiva L. 14.— coni- ( preso in essa il compenso

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Giornali e riviste
Fogli Annunzi Legali Prefettura Trento
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Pagina 16 di 18
Data: 19.05.1937
Descrizione fisica: 18
6 e mq. 1754 dei mappali 2500, 2491 e 467 del Foglio 6 del Comune di Al- deno. Indennità complessiva Lire 451.— compreso in essa il compenso per la occupazione temporanea di L. 44.15. 45) Ditta: Delaiti Maria fu Lodo vico: moglie di Perghem Cristano: Vennero asserviti mq. 543 di terre no dei mappali 2977 e 2976 del Fo glio 8 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva L. 81.— com preso in essa il compenso per l'occu pazione temporanea di L. 7.85. 46) Ditta: Delaiti Pio fu Ulisse: Vennero asserviti mq. 156

di terre no del rnappale 2426-2 del Foglio 8 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva L. 68— com preso in essa il compenso per l'occu pazione temporanea di L. 7.35. 47) Quitta: De Langer Antonietta, Giuseppe e Ida fu Carlo moglie del Conte Cesarini-Sforza Eugenio: Vennero asserviti mq. 42 di terre no del mappale 530 del Foglio 4 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva L, 4.— com preso in essa il compenso per l'occu pazione temporanea di L. 0.75. 48) Ditta Demartin Federico fu Gio vanni: Vennero

asserviti mq. 2175 di ter reno dei mappali 2117, 2142, 2141, 2140, 2139, 2138, 2137, 2136, 2135, 2134,2133, 2132,2131, 2130, 2129, 2128, 2127, 2126, 2125, 2124, 2123, 2122, 2121, 2120, 2119, 2118, 2116 del Foglio 6 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva L. 244.— eomipreso in essa il compenso per la occupazione temporanea di L. 23.55. 49) Ditta: de tMoll Bar. Leopoldo fu Bar. Sigismondo: Vennero asserviti mq. 136 di terre no dei mappali 2016-2, 2043 e 2042 del Foglio 6 e mq. 1401 dei mappali 2040

, 2039, 2038, 2013-1 e 2012 del Fo glio 6 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva Lire 132.— compreso in essa il compenso per la occupazione temporanea di L. 12.95 50) Djitta: De Rungg baronessa An na fu bar. Alberto. Vennero asserviti mq. 200 di terre no del mappale 1379 del Foglio 6-7-3 e miq. 400 del mappale 584 del Foglio 4 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva L. 60.— compreso in essa il compenso per la occupazione temporanea di L. 6.60. 51) Ditta: Endrighi Marcellino fu Bernardo

: Vennero asserviti mq. 17 di terreno del mappale 2183 del Foglio 6 e mq. 70 del mappale 2171 del Foglio 6 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva L. 8.— com preso in essa il compenso per l'occu pazione temporanea di L. 1.30. 52) Ditta: Gazza Eugenio e Giusep pe fu Lodovico: Vennero asserviti mq. 60 di terreno del mapipale 327-1 del Foglio 2 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva L. 5 com preso in essa il compenso per l'occu pazione temporanea di L. 0.70. 53) Ditta: Giacometti Ing. Gino fu Dott

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
(1904/08)
Pubblicazione della Società Museo Civico di Rovereto ; 41 + 44.- Regesto dell'archivio comunale della città di Rovereto ; 1/2
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Pagina 33 di 250
Luogo: Rovereto
Editore: Tipogr. Roveretana
Descrizione fisica: Getr. Zählung
Lingua: Italienisch
Commenti: Fasc. 1 und 2 geb. in 1 Bd.
Soggetto: c.Rovereto / Stadtarchiv ; s.Regest ; f.Verzeichnis
Segnatura: II 102.602
ID interno: 330812
tante a Bastano e dì Cesellino fu Delaito (?) di Villa. La cam pagna prativa sita nella regola di Aldeno è nelle pertinenze di Castelbarco nella località detta “ al pozzo delle zinsale „ e con fina con Beatrice fu mastro Donato da Pomarolo , abitante a Trento, con Domenico figlio di Leone da Savignano e col fossato del ponte di Sacco (?). Ualtra, trovasi nelle pertinenze di Trento in regola dì R (magnano al luogo detto a sui prudi datola „ e confina con Giovanni da Salugo da Aldeno e con gli eredi

fu Zafaldino di Basiamo. A tutti è noto che Basiamo chiamasi una parte, anzi la maggior contrada del Comune di Pomarolo. N. 62-. — 1408. — 16 Dicembre. — In Rovereto. Per il prezzo di lo ducati d’oro Giovanni fu Felice da S. vario vende ai fratelli Nicolò e Pietro fu Benvenuto da Marano Vicentino abitanti a Rovereto una campagna a Rovereto. Rog. di Azzolino da Rovereto fu Manarino da Venezia. — Pergamene. — Perg. Cari. LI N. 4. Allatto sono presenti Domenico Mezzomo fu Nicolò dalle Modi e abitante

. 12 Carte 268 e seg. A proposito di questo aito veggasi il N. 57. — Il documento viene eretto in casa del Comune dinanzi a Giovanni Gentilino vicario dei fratelli Aldrighetto s Guglielmo di Castelbarco di Liz-

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Giornali e riviste
Fogli Annunzi Legali Prefettura Trento
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Pagina 18 di 18
Data: 19.05.1937
Descrizione fisica: 18
1022 19 maggio 1937 - XV : N. 03 Foglio Annunzi Legali della Provincia di Trento bertoi: • Vennero asserviti m;q. 214' di terre no dei mappaìi 1234, 1233 e 1232 del Foglio 4 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva L. 23.—> com preso in essa il compenso per l'Occu pazione temporanea di L. 2.55. 99) Ditta: PifFer Luigi fu Giulio: Vennero asserviti mg. 229 di terre no del mappale 1210 del Foglio 4 del Colmune di Aldeno. Indennità complessiva L. 27.— com preso in essa il compenso per l'occu

pazione temporanea di L. 3.35. 100) Ditta: Plotegher Luigi fu Francesco: Vennero asserviti mq. 206 di terre no dei mappaii 2833, 3494 e 2838 del Foglio 6-7 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva L. 18— com preso in essa il compenso per l'occu pazione temporanea di L. 2.50. 101) Djitta: Rizzi Valeria di Pom peo: Vennero asserviti mq. 529 di terre no dei mappali 1365-1 e 1365-2 del Foglio 3-4 e mq. 458 del mappale 792 del Foglio 4 del Comune di Al deno. Indennità complessiva L. 121.— compreso

in essa il compenso per l'occupazione temporanea dì L. 12.30. 102) Ditta: Rossi Agapito fu Anto nio, iMarcheli Rosa fu Emanuele mo glie di Rossi Agapito, Rossi Casimi ro e Ottavio di Agapito: Vennero asserviti mq. 24 di terre no del mappale 322 del Foglio 2 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva L. 2.— com preso in essa il compenso per l'occu pazione temporanea di L. 0.40. 103) Ditta: Rossi Fernando fu De metrio: Vennero asserviti mq. 286 di terre no dei mappali 1371-1 e 1371-2 del Foglio 3-4 del

Comune di Aldeno. Indennità complessiva L. 38— com preso in essa il compenso per l'occu pazione temporanea di L. 4.05. 104) Ditta: Rossi Pubblio fu Leo nardo: Vennero asserviti mq. 25 di terre no del mappale 321 del Foglio 2 del. Comune di Aldeno. Indennità complessiva L. 3.— com preso in essa il compenso per' l'occu pazione temporanea di L. 0.85. 105) Ditta : Ruzz Roberto fu'iPaolò : Vennero'asserviti'ihq. 420 di terre no del mappale 559 del Foglio 4 del Comune di Aldeiio. Indennità complessiva

L. 52-— com preso in essa il compenso pet- l'occu pazione temporanea di L. 5.85. 106) Ditta: Ruzz Romano fu Paolo: Vennero asserviti mq. 136 di terre no del mappale 529 del Foglio 4 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva L. 16.— com preso in essa il compenso per- l'occu pazione temporanea di L. 2.25. 107) Ditta: Scandella Tullia fu Ric cardo: Vennero asserviti mq. 257 di terre no dei mappali 2792 e 2793 del Fo glio Q del Comune di Aldeno. Indennità complessiva L. 27.— com preso in essa il compenso

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Giornali e riviste
Fogli Annunzi Legali Prefettura Trento
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Pagina 14 di 18
Data: 19.05.1937
Descrizione fisica: 18
e Remo fu Guido: Vennero asserviti mq. 272 di terre no dei mappali 2788, 2789, 2790, 2791 del Foglio 6 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva Lire 29.— compreso in essa il compenso per la occupazione temporanea di L. 3.05. 2) Ditta: Baffetti Guido, Vincenzo, v Ida moglie di Maule Arturo fu Vincen zo e Giusepetti Maria fu Lorenzo ved. di Cramerotti Paolo: Vennero asserviti mq. 257 di terre no del mappale 1370 del Foglio 3-4 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva Lire 31.— compreso in essa

il compenso per la occupazione temporanea di L. 3.70. 3) Ditta: Baldo Angelo fu Càndido: Vennero asserviti mq. 286 di terre no del mappale 1367-2 del Foglio 3-4 del Comune di Aldeno. Indennità complessiva Lire 35— compreso in essa il compenso per la occupazione temporanea di L. 3.50. 4) D'itta: Baldo Francesco fu Bal- dessare: Vennero asserviti mq. 200 di terre no del mappale 307 del Foglio 2 del Connine di Aldeno. Indennità complessiva Lire 24— compreso in essa il compenso per la occupazione temporanea

: . Vennero asserviti mq. 66 di terreno del mappale 334 del Foglio 2 del Co mune di Aldeno. Indennità complessiva L. 9— com preso in essa il compenso per l'oc cupazione 1 temporanea di L. 1.50. 8) Ditta: Battistotti Aurelio^JPerruc- cio, Giovanni, Rino di Adolfo (mi nori): Vennero asserviti mq. 300 di terre no dei mappali 2435, 2436, 2437 e 2438 del Foglio 8 e mq. 300 del map pale 2443 del Foglio 8 >del Comune di Aldeno. Indennità complessiva Lire 65.— compreso in essa il compenso per la occupazione

temporanea di L. 6.60. 9) Ditta: Battistotti Giuseppe fu E- varisto: Vennero asserviti mq. 195 di terre no dei mappali 2079-2, 2078-3, 2082-2, 2080-2 del Foglio 6 del Comune di Al deno. Indennità complessiva Lire 18.— compreso in essa il compenso per la occupazione temporanea di L. 2.50. 10) Ditta: Benefìcio Parrocchiale Romano-Cattolico di Aldeno: E ' Vennero asserviti mq. 214 di terre no dei mappali 2786 e 2787 del Fo glio 6 e mq. 443 dei mappali 1393 e 1394 dei Fogli 6 e 6-7 e mq. 300 del mappale 1369

-1 del Foglio 3-4 del Co mune di Aldeno. Indennità complessiva Lire 107.— compreso in essa il compenso per la occupazione temporanea di L. 10.45. 11) Beozzo Cesare ed Eliseo di Giu seppe: Vennero asserviti mq. 1044 di iter- reno dei mappali 339 e 338 del Foglio 2 idei Comune di Aldeno. Indennità complessiva Lire 133.— compreso in essa il compenso per la occupazione temporanea di L. 13.45. 12) Ditta: Beozzo Enrico di Ci priano: Vennero asserviti mq. 498 di terre no del mappale 770 del Foglio 4 del

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
(1904/08)
Pubblicazione della Società Museo Civico di Rovereto ; 41 + 44.- Regesto dell'archivio comunale della città di Rovereto ; 1/2
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Pagina 44 di 250
Luogo: Rovereto
Editore: Tipogr. Roveretana
Descrizione fisica: Getr. Zählung
Lingua: Italienisch
Commenti: Fasc. 1 und 2 geb. in 1 Bd.
Soggetto: c.Rovereto / Stadtarchiv ; s.Regest ; f.Verzeichnis
Segnatura: II 102.602
ID interno: 330812
— 39 — Giovanni fu Ramengo, Mastro Marco Bai,duna, Battista fu Anto nio dai Chiodi e Donato, detto Cancellino, beccajo. Ber conto del comune di Sacco si presentano come deliberatari\ Brunello da Sacco, FedrigoUo fu Nicolò del Ime, Gerardo fu Viviano, Iacopo di Bonomo e Andrea Del 7 ab e (?) Nel documento trovasi la descri zione di campo marzo, che è sito presso il fiume in territorio dì Lizzami e misura circa quattro campì. 'Ne sono confinanti Gu glielmo di Ga stelh arco di Lizzami, Bortolo

detto Galla mica (P) di Lizzanella, ed il fumé Adige. In calce al documento trovasi la quitanza estesa nell’anno 1435 come pure 1436 dagli esattori del governo sul pagamento eseguito da parte di Rovereto e di Sacco del prezzo di compera di Campo marzo, ammontante a centoqua - rantacinque ducati d’oro. N, 94. — 1435. — 21 Novembre. — Rovereto. Benedetto detto Smit fa Domenico da Folgaria, abitante a Nomi vende a Benve nuto fu Marco da Chiusole due campagne situate l’una in territorio di Aldeno

, l’altra in quello di Nomi. Rog. di Marcabruno fu Melchiore da Trento abitante a Rovereto. — Pergamene. — Ferg. Cart. II. N. 13. Lustramento viene eretto nell’osteria dell’Aquila alla presenza dell’oste (?) Frizzo ungherese fu Nicolò di Alemagna cittadino Roveretano, di Bonapace detto Brunello e Iacopo detto Bevilacqua, fratelli e figli di Àldrìghetto detto Mauri (?) da Sacco. Benvenuto Chiusole compera a nome proprio e dei fratelli Qgnihene e Marco. Una campagna trovasi ad Aldeno nella località

a mezza pradraO?) ed ha per confini le ragioni dei Castelbarco, Giovanni detto Copo (?) di Piazzo, il compratore, Endrìco da Nomi, Bortolo da. Chiusole e gli eredi di Zafaldino da Pomarolo. L’altra campagna situata a Nomi in località detta i trambi ed ha per confini : le ragioni del castello di Nomi, Catterìna vedova del fu Rosso da Nomi e le vie comuni. Il prezzo è fissato a 52 libre veronesi piccole, doli libre 36 la prima & libre 16 la seconda campagna. N. 95. — 1436. — 81 Marzo. — Venezia

. Deliberazione presa a Venezia nel Consiglio dei pregali che ogni processo debba ! seguire nel foro del reo convenuto. — Consigli Voi. I Cart. 5. . E ima copia estratta probabilmente fra il 1500 ed il 1600. Il testo della deliberazione dice : Pro debiti.s et mercatis et can tra etilius factìs Veneti)s possimi Venetììs conveniri: sed prò ahìs rebus conveniri debea.nl Veronac coram potestate nostro Veronae

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 304 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
§ 3. Il Comune di Castel fondo, come pure il Comune di Arz delio anche Comune di lire/, compresi l'imo e l’altro nella giurisdizione del castello e ad essa sottoposti, erano costituiti al modo stesso di tutti gli altri comuni della valle, tranne che in essi il capo del comune era detto Gaslaldus, nome che altro ve non -occorre. L'ufficio suo era annuale 1 ). Accanto al Castaldo v’erano i Regolani, nominati questi pure annualmente da ciascuna dello ville che costituivano il Co mune. Essi erano

quindi tre nel Comune di Castelfondo, rap presentanti ciascuno uno dei tre villaggi di Melange, di Raina e di Dovéna; sei nel Comune di Ànsio, perchè sei erano i vil laggi di questo: Ansio, Brez, Rivo, Traversarti, Scarnale/eSalóbi 2 ). I Regolani, insieme con altrettanti uomini probi o giurati (,homines probi, boni homines, furati) formavano la rappre sentanza comunale, che doveva provvedere all’amministrazione del Comune. Le norme relative a questa, riguardanti sopratutto l’uso de’boschi e dei

eh,e si conservano nell'Archivio del Comune di Gas leifondo ; nellVlrc/um'o 'Trentino XIX, 1904. -) Circa al numero dei Regolani , diverso nei diversi Comuni, vedi, la nota, a pag. 148. ") La Carta, di Regola , del Comune di Brez-Arsio è del 1492; si con serva in un rotolo di pergamena lungo due metri e sei oentim., largo 20 cent. ncH'Archivia del Conte Lodovico Arz. Fu fatta a Brez da una Com missione speciale a ciò nominata in piena regala , e approvata dall'intera popolazione alla presenza del Mcujf. Dtis

pascoli comunali, la manutenzione delle strade, dei confini dei campi, dei canali d’acqua e simili altri provvedimenti erano raccolte quivi pure nella Carla di Regola ! ). La costituzione di questi Comuni, affatto eguale a quella degli altri Comuni della valle, mostra che essa è anteriore alla fondazione della Signoria feudale del castello. La dipendenza da questo e dai Conti del Tirolo era analoga a quella che gli altri comuni avevano dal principe vescovo di Trento. i) Gli*. Regesto delle pergamene

Federicus de Castro Arsi, e del noh. Dns Nicolaus notarius de Santonico Vicarius Comitalnm CasLrifundi et Arsii, che la ratificarono. In essa si accenna ad altra più antica (viso prius et bene in telicelo quodam Requlae in strumento antiquissimo ) che servì di fondamento alla nuova.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 153 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
stra che ordinariamente la scelta cadeva su persone per età e per lunga esperienza rispettate e pratiche delle faccende comu nali. Erano due o più, che il numero loro variava da Comune a Comune *). Duravano in carica, appunto come gli antichi Ma- gistri vici, un solo anno. Venivano scelti dall'assemblea generale del popolo, composta di tutti i capi-famiglia, che era detta Re gola, Perchè le deliberazioni di questa fossero valide bisognava che fossero presenti almeno due terzi dei convocati

. La riunione aveva luogo per lo più sulla pubblica piazza, o sul cimitero, die stava sempre intorno alla chiesa. L’avviso n era dato col suono della campana {ad son-um campanai), ovvero col mezzo (prcv- conia voce ) del Saltano, detto anche cursore del Comune. Ufficio precipuo del Saltarlo era da principio, come indica il suo nome, di invigilare sui boschi (, mltus ) pubblici, perchè non fossero in qualsiasi modo danneggiati, ma le attribuzioni sue si estesero poi alla custodia dei campi, dei prati e dei

pascoli, delle strade comunali, dei confini fra le proprietà del Comune e quelle pri vate, degli acquedotti e canali. Le contravvenzioni a tutto ciò che era contenuto nella Carta di Regola venivano giudicate e punite con multe dai Regolarli, che erano perciò giudici in prima istanza. Giudice in seconda istanza era il principe vescovo, che come tale era Regolano Maggiore di tutti i Comuni 2 ). Ma egli por ') Probabilmente in principio non erano die due. Ma siccome molti Comuni constavano di più

. Formavano tutte e tre le ville un solo Comune. V. L. Rosati, Me morie di Romeno (1903) -pag. 51. Spesso avvenne che frazioni molto vicino, crescendo la popolazioni e le case, si unissero poi in un solo villaggio, ma il numero de Regolai» restò come prima. Oggi p. e. Rivo c Brez formano un solo villaggio. 11 minierò de Regolami può quindi essere indizio alle volte del numero delle frazioni di cui una volta constava un villaggio, che ora è tutto unito. 2 ) V. Archivio Trentino XVII (1903) Altre

frazioni, o piccoli contri di popolazione, cosi o- gnuHO di questi volle avero il proprio Regolano. Così p. e. il Comune di Ars è formato di sei paeselli: Ari, Bres, Rivo, Traversava, Carnalez, e Salobi, ed ha sei Regolai» ; il Comune di Castelfondo constava elitre ville: Melango , Raùia, o Doventi, od aveva tre Regolai» ; di due constava il Co mune di M algol o (Malgolo o Salter) ed aveva due Regolai».-Il Comune di Romeno aveva quattro Rogo!ani, due di Romeno, uno,ài Ambiar od un' altro ■ di Don

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1891
Trentino orientale ; P. 1 : Val d'Adige inferiore e valli del Brenta e dell'Astico.- (Guida del Trentino ; Vol. 3)
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Pagina 200 di 486
Luogo: Bassano del Grappa
Editore: Pozzato
Descrizione fisica: IV, 459 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; f.Führer
Segnatura: I 101.436/3
ID interno: 334153
) ; e quindi la strada piega ad. e comincia n salire. Si vede api. la chiesetta di S. Bartolomeo, col suo vecchio convento. E comune di Trento; mavì è il cimitero' dii V iì lazza no. Alla svolta della stradasi à- di fronte la cap pella di *V. Pietro eretta presso la sua villa dall’'avvocato Bornardelli, nella quale è la pala di 8. Adalberto di Eugenio Prati, Lasciata vicina a d. la detta chiesa eli 8. Bartolomeo, si passa il ponticello'di muro sul Cagarél, che va nel Salò; e salendo sempre si lascia

a s. la strada pei* Gabbiolo, e tosto dopo quella per Vitlazzano (m. 337; — da Trento Km. 3.5; — case Miti, ab. 1159, compresi "anche 8. Bartolomeo c. 10, ab. 76 ; Grotta c. 51, ab. 303; Negrano c. 10, ab. 7.1 ; S. Rocco c. 18, ab. 159). E, come Povo, un paese colle sue case molto sparpagliate sulle amene colline a mattina di Trento, e ricco di villette, (tra cui una del Principe Vescovo ed altra della famiglia Mei zi) «parse sulle pendici sulle quali si appoggiano le Maranze, tutte fornite di chiare fresche

i paesi di Belvedere, Ravina, Romagnano, Aldeno. A ci. ci resta il Bosso eli N. Rocco , sul quale .ò : un forte. Pas sando sempre fra frutteti e vigneti, si sale per la strada mi- ' li tare (che conduce al detto forte), il cui passaggio è concesso solo precariamente. Una tabella porta scritto : FreimUige Pas sale - Aperto passaggio volontario).

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 305 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
. II Comune considerava, d’altro canto, i Signori del castello come forestieri e negava loro i diritti di vicinità, o come oggi diremmo, dì cittadinanza, cosicché era loro vietato 1'uso dei bo schi e dei pascoli comunali. V’ebbero in proposito lunghe e rei terate questioni fra il Comune e ì dinasti. Già nel 1512 fu ne cessario che intervenisse l’imperatore Massimiliano, con suo spe ciale rescritto, per ingiungere al Comune di Castel fondo di con cedere il permesso a Bernardino Thunn, capitano e dinasta

del castello, di far legna e dosa ( ramaglia ) nei boschi comunali. Ma le opposizioni da parte del Comune non vennero per questo a cessare ; cosicché nel 1584 Filippo Thunn e i suoi cugini Sigis mondo e Giovanni Arbogasto, che con lui abitavano nel castello furono costretti a. ricorrere all’Arciduca Ferdinando per farle cessare. Questi incaricò Cristoforo Federico Heidorf, Capitano generale delle Valli di Non e di Sole, di prendere in attento esame la cosa e di comporre amichevolmente la vertenza

. Per l’intervento e i buoni uffici di lui il Comune s’indusse a con cedere il diritto di vicinato a Signori de Thunn, ma a patto di’ essi si assoggettassero a tutte le fazioni, ossia prestazioni verso il Comune, al pari di tutti gli altri comunisti, e che tutte insieme le tre famiglie Thunn che abitavano, in quel tempo, in castello, fossero considerate come un solo fuoco (per imo fogo solo) vale a dire come una sola famiglia, quanto al godimento de' beni comunali. A tali concessioni il Comune

, geloso del diritto di vi cinato, s’induceva a malincuore, dichiarando di farlo per un sentimento di riconoscenza verso la famiglia de’ Thunn, dalla quale aveva ricevuto molti benefìci, anzicchè per un diritto che ri conoscesse nei dinasti, come tali, d’essere considerati per comunisti.

11
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 297 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
292 LE GIURISDIZIONI TIROLESI del comune di egual nome, composto dei tre villaggi di Melàngo ‘) di Rama e di Do vena. A questi si aggiunsero poi, fuori dei confini del Comune, non saprei dire perchè, nè quando e in qual modo, ma probabilmente già al tempo del Conte Mainando II, i villaggi di Don (de Ono), di Ambiar (de Melario ~) e di Ruf- frè, detto quest’ultimo in tedesco Fondai o Fandoi. Si estese poi anche al piccolo Comune di Tavòn presso Co redo e al vicino Santuario di S. Romedio. — Alla

giurisdizione venne unita anche quella attigua di Castel Arsio o Arz. (v. a pag. 137). Questa dapprima formava una giurisdizione a se, die com prendeva essa pure tutto il Comune di egual nome, composto dei sei piccoli villaggi di Arsio, Brez, Rivo, Traversava, Scarnale/, o Carnaléz e Sai òhi, i quali-formavano la pieve rii San Floria no. La chiesa parrocchiale era nel villaggio d’Àrsio. 11 castello :i ) e la giurisdizione di Arsio appartenevano, eo- i) Abbiamo già detto (v. pag. 282) che Meiàngo non

cominciò a de nominarsi Castclfondo clic verso le fine del secolo XVI, e che questo nomo solo nel Secolo successivo cacciò del tutto dall'uso il nome primitivo. *) Da de Melario derivò, per normale trasformazione fonica, l’odierno Ambiar ; cioè dalla espressione: egli è, o egli viene de Melario, sì passò a da Miario d'amblario (inserzione della labbiale fonica tra mi) d' Ambiar, (v. i miei : Antichi castelli romani nella Valle di Noti, pag. 14, nota 1; nc\VArchìvio Trc-n- , tino del 1891. — Don Rosati

deriverebbe (v. S. Vigilio nella leggenda di S. Romedio, pag. 351) il nome da molaris, « rivo dei molilii »; ma non ricordo d'aver letto noi documenti, questo nome invece di Melar inni , nò l'o di molar is, potrebbe dileguarsi, come normalmente invece si dilegua 1’ <• di Melarium. s ) Il primitivo castello d"Arsio [de Arse) pare fosse al dì sopra di Car nale/., dove ancora oggidì si vedono pochi resti delle sue muraglie, dette, dai contadini del paese, il Castellai. Quando siansi formate quelle bianche

frane che fendono ora i verdi fianchi del monte OzoI e che trassero in ro vina il castello non sappiamo; ma probabilmente avvennero nel corso del secolo XIII, o nei primi decenni del successivo. Giacche nel 1334 Nicolò di Ar sio ottenne il permesso da Enrico titolare re di Boemia, Conte del Tirolo, di fab bricarsi- un nuovo castello su d’iin altura detta Doss-allo, che era sul ciglione della ripida ed alta sponda del torrente Novella, ad oriente di Cloz. Questo castello, per distinguerlo dall

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1839
Sopra qualche punto della storia trentina : discorsi
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Pagina 39 di 42
Autore: Filosi, Francesco / di Francesco Filos
Luogo: Rovereto
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: 40 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.612
ID interno: 321774
uomini del Nuovo Metzio ora detto *> Mezzotedesco. In Mezzolombardo gli atti del Comune in lingua ila- liana hanno principio col 1 5 o^, e in quelli è il Comune sempre chiamato Mezzo San Pietro, e il nome di Mez zolombardo non comparisce scritto se non nel torno dei 1600, quantunque sia ben verosimile, che assai tempo* prima il si usasse nel discorso. Colla diversità del principe,- delle leggi e della diri-? glia divennero l’ima all’ altra straniere le popolazioni dei due opposti paesi, e come

solcano nell’ uso volgare di stinguer se stessi a vicenda, così il comune nome deliri lòlla Metz distinsero dalla nazione , e poco a poco dall’uso la denominazione passò nei pubblici atti, e si scrisse em me si parlava Mezzo Lombardo e Mézzo* Tedesco. Che dalla parola Lombardo non sia nel Caso presente’ da inferire antichità Làngobardica, ma sia da intendersi come sinonimo d’ italkmo lo insegna 1’ uso costante del Medio Evo di chiamare Lombardi gli italiani, e per tantjf esempi basti quello di Dante

I decreti delta Reggenza tP lunsbruck emanai fteffé "varie questioni, che agitarono i due opposti Comuni nel i 5 oo e nel 1600 danno sempre il nome di A! Ime ri:- (Mezzo vecchio) a Mezzolombardo, e di Neunietz (Mez zo nuovo ) a Mezzotedesco. Nella storia manoscritta del P. V. Alberti già citata s’incontra all’anno 1482 il seguente passo, cbe letteral mente si trascrive ; In quest’anno insorse una questione fra gli uo- ii mini dell’Antico Metzio presentemente nominalo Mez-? h zolombardo e gli

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 288 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
, nominato, come già tcntrionale. — Quando più lardi in questa parie estrema e ancora selvag gia doli' Auamiia venne a costituirsi un Comune (Coni un Una) e, coll'intro duzione del Cristianesimo, mia Pieve o parrocchia, l'uno e l'altra, vennero delti, dal nome appunto del castello romano, che quivi esisteva od era e- sistilo, Comune e Pieve di Caslelfondo. 11 castello medieevale poi, sorto certamente p.iù tardi, dal nome del Comune e della parrocchia, entro il cui territorio esso stava, fu detto

esi stito. Troviamo bensì in un documento del 1199 (v. Boneu.t, Notizie eco., 3,o pag. 180) nominato un Dm Ilermanus de Castrofijnoo, praclalus Eccle- siae S. Marine de Sonali ù die parrebbe accennare al paese di nascita; ma poiché si tratta di un prelato dio aveva sua sede fuori della piovo di Ca stel fondo (Scnale dipendeva dalla pieve di Santonico), cosi il de Caslrofundo , potrebbe indicare tutta intera la pieve o il Comune, auzicdiò un villaggio. Questo accenno, ad ogni modo, come altri

Nel secolo XII il castello Castel fondo apparteneva ad una ricca famiglia ministeriale, ossia feudataria, del principe vescovo di Trento, che dal proprio castello prendeva anche il nome (de Cnslrofundo, de Cosici fondo), cosi come vedemmo denominate allo stesso modo dai loro rispettivi castelli i de Cagno, i de Lavo, i de Cles e molte altre. Ma della famiglia Castel fondo ben poco sappiamo. Il più antico cenno della famiglia risale per noi al 1172, nel quale anno troviamo in un documento

a protezione delle vie di confine e vicine a queste; o l'antica via romana passava certamente distante dal castello odierno, molto più a oriente di esso, alta sulle falde del monto Ozol e della selva di Castrin. Che il castello d’oggi sia quindi modioevale risulta, oltre che dalla sua costru zione, anche dalla sua posizione.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1891
Trentino orientale ; P. 1 : Val d'Adige inferiore e valli del Brenta e dell'Astico.- (Guida del Trentino ; Vol. 3)
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Pagina 118 di 486
Luogo: Bassano del Grappa
Editore: Pozzato
Descrizione fisica: IV, 459 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; f.Führer
Segnatura: I 101.436/3
ID interno: 334153
’ con mi discorso intorno alia riin ed alle opere delf tintore’ Trento, Monatmf. -185-5). Da Calliano- scendendo' per la contrada del Porto si passa r Adige; e-al eli.-là del fiume la via si biforca anelando' a 8 verso Nomi' (pag. 104) e a N verso Aldeno. A mattina di'Galliano, stilla vetta d'un -colie che chiude la V.' del 'Rosbach (pei* la quale si sale in Fòlgaria) sorgono le" vaste ed imponenti rovine di Cas-til Basano.'Vi-si può entrare; e di lassù si gode una vista grandiosa stilla'valle verso

su.: altre : case.. 11 Menegatti- (albergo- A qui la) conserva memorie di queir epoca. - - ..La chiesa, cu laziale .di S. Lorenzo venne fatta edificare clal- l’arci-dica Sigismondo.-nel 14-87, in memoria della vittoria riportata ani-.'Veneziani.- .-Mantenuta a spese eli casa d'Austria sino al 16-42,.- fu poi assunta dal comune di Galliano, ed am pliata -nel 1.724: e-1,825. ..Una .pala dietro- 1’aitar maggiore rap presenta la-battaglia nel punto in cui,,-.-rotto il ponte, i Veneti disordinati

precipitano nel fiume;- il quadro di S. Caterina è del. 'Oraffo-nara; sotto la cupola (eretta,, come il campanile, nel- 1724) è la tomba-della famiglia dei conti Martini., patrona della chiesa. — Nulla ù di notevole la chiesetta-di S. Sebastiano. Nacque a Galliano il conte Carlo Martini (4 7494 829). Studio pitturo, agri coltura, legge, storia, archeologia, iiiunisnuitica, epigrafia, <» scrisse di avariati argomenti (Scritti di Storia e di Archeologia del Conte .darlo. Mortivi or- àmatì da Tonini oso Gru

Trento' e verso Rovereto. In (un documento ilei 1171 sono ricordali Carbonio di Hcsenn e 'suo figlio Enrico. Corrado rii Beseno fu vescovo' di Trento (1188-1205). Odelrico di, B-e- seito firmò la pace del IMI. Questo Odelrico nel 1210 era bandito e fuori della grazia'del vescovo Vanga, ehi* [soi gli perdonò per intromissione di Briann «li Castel torco. Due anni prima (1208) Engilbertn., figlio- -rii Ottone di Bestino, vendette metà del castello al vescovo Vanga, il quale nel 1212 comperò anche raltra

-metà. Ito vasta mera era allora, composta di due fabbriche separate, una a N ed tino, a S. che furono unite nel 1300 da uno nuova fabbrica delta 'palazzo dimezzo. Nel 1231 il castello fu.(lato in custodia di lionifaciitn. da Riva. Nel 1255 il vescovo Egnone ritornò inetà del costello alla" famiglia di Beseno (che 'pare fosse della stessa orìgine dei Caste!ha reo) per avérla alleala contro E-eeliiM', Nel 1303 Margherita di Corradi no, Sibilla di Francesco « Bea trice di. Pellegrino di Bcseno

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 269 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
Il convento possedeva molti beni nelle vicinanze di Roméno, di Dàmbel, di parecchi altri villaggi della valle ed anche a Cal dano. Col Comune di Dambel anzi esso ebbe lunghe e aspre questioni, perchè il Comune pretendeva sottopporre al pagamento delle imposte comunali i campi e i vignelti appartenenti al con vento, ma posti entro i suoi confini, mentre i frati, accampavano il privilegio di esenzione dalle imposte, che a tutti i religiosi spet tava. Dopo reiterate sentenze contrarie al Comune

beneficio ecclesia stico, devolvendone i beni a vantaggio del Lemmario vescovile di Trento, come aveva fatto cogli ospizi di Campiglio e del To nale '). L’archivio del convento fu unito nifi archivio vescovile di Trento, e insieme con questo venne poi trasportato a Vienna, ove luti' ora si trova. Il Seminario, che ne aveva assunto la diretta amministrazione, lo diede poi in locazione perpetua, nel 1677, ai fratelli Giovanni e Nicolò Gali ani di Romeno; i cui di scendenti ancora oggidì lo posseggono

in proprietà assoluta, a- vendo affrancato il livello, ma coll’ obbligo di mantenere in buone condizioni la chiesa. Questa difatti ancora oggidì si conserva, ina alquanto più piccola di quello che era una volta, giacché tra il 1830 e il 1840 la parte anteriore di essa, che minacciava l'ovina, venne demolita. Nei giorni di 8. Tomaso, e in quello di 8. Bartolameo, 24 Agosto, il parroco di Romeno vi celebra la messa, e lino pochi anni addietro vi si celebrava anche con certa quale solennità la prima messa del

Natale; del resto la cappella ora non è più officiata. Le lapidi scritte dell’epoca ro- i) v. boa ri. 1.1, Mon. Eccl. Triti, p. 93: àmìkiìtì, Annali, p. 3.30. -) v. Boria.u, Mou. Eccl. Trai. p. '310.

18
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
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Pagina 121 di 322
Autore: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: IV S., S. [200] - 556
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.297/2
ID interno: 319142
gover no di vescovi: ragioni per cui convennero di re spingere unitamente si i legati che il vescovo. 8'avvicinavano costoro a Trento, ed Adalberto con una mano di soldati tedeschi e di militi del comune traea loro incontro, ed ostilmente presili'in mezo intimava loro, s’arrendessero prigioni a lui vas salli del'vero e solo signore Arrigo IV. Rimaser cattivi tre giorni finché la nuova del fatto arrivò a Guelfo V, il quale calando di Baviera con grossa battaglia, rotte le milizie del comune

si sa aver potuto operare i Trentini e Adalberto conte che tenersi vicendevolmente in rispetto, essi forti nella città, ei nel castello. Sullo spirar del (}ual tempo uno stesso avvenimento eh' ambe le parti sotto diversi riguardi feriva, per brevi istanti le conciliò. Nel dicembre del 1105 la dieta germanica di Magonza riunitasi per comporre le differenze fra i due Arrighi e fra i scismatici e Roma, avea con fermato re Arrigo il figlio, e decretata una lega zione di vescovi e baroni

al pontefice, onde invi tarlo in Germania. Erano i vescovi Brunone di Treveri, Arrigo di Maddeburgo, Ottone di Bam- berga, Geberardo di Costanza, Everardo d’A isto ri is, e seco conduceano un Gebanio eletto dal re Arrigo V vescovo dei Trentini onde al pontefice lo facessero consecrare. Le quali deliberazioni della dieta e del re egualmente cuocevano ad Alberto conte ed ai liberali, al primo perché fatte in pre- giudicio d’Arrigo il vecchio, ai secondi perchè contro il recente proposito di non voler più

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
(1841)
Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
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Pagina 302 di 322
Autore: Frapporti, Giuseppe / di Giuseppe Frapporti
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: IV S., S. [200] - 556
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.297/2
ID interno: 319142
I capi 55. 56. 57. condannano a forte pena pecuniaria, all’amputazione della mano ed al ban do perpetuo il falsificatore del sigillo del principe e della città, o di cittadini, quello di scritture del comune, e d’altre carte e scritture private. §• 58. „ li falso testimonio in causa criminale ;j si punirà con quella pena con cui sarebbe stato „ punito colui contro il quale prestò il falso testi— emonio, e ciò se la pena sarà corporale: se in „ danaro, paghi il doppio di quanto avrà pagato

tale dalla pub blica voce, paghi lo stupratore se non riconciliato con lei e col marito, lire cento, se reconciliato, cinquanta: se insolvente stia in carcere a piacere del principe. Il §. 66. stabilisce la pena per P adulterio •senza stupro di 199 lire se con donna di buona fama, e senza perdono del marito: se ottenuto que sto, di 85. Se la donna è già pel comune consen so tenuta di lubrica vita, paghi l'adultero sole lire

il » falsamente accusato, e gli si cavi la lingua. „ §. 59. Similmente veniva punito il falso testi monio in causa civile. II §. 68. condanna gli incendiarii alla forca, e poi al rogo. Il §. 63. condanna lo stupratore della donna altrui al taglio della testa, quando quella sia one sta ed egli dalla violata donna e dal marito non abbia potuto impetrar perdono: nel caso opposto si commuta la pena in multa ad arbitrio del principe, che però mai non ecceda le lire 890 : se poi la donna non fosse onestà, e provata

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