7° ' ’ PROF. ROBERTO MASSOLONGO E necessario trattando della cura climatica della tisi polmo- nale incipiente, che io diradi un dubbio fino a poco fa, e forse anche oggi, diffuso; si vuole controindicato il clima elevato nella tendenza agli sputi di sangue, all’ emottisi. Questa contro- indicazione è assolutamente sbagliata, essendo provato che le emorragie polmonali, come dimostrarono Spengler, Lombard, Wil liams, Unger, Joly, Denison, Weber e molti altri,' sulle alte mon tagne sono assai più
rare. Ormai si deve confessare, specialmente dopo gli infelici risul tati degli ultimi rimedi proposti (Koch, Liebreich), che il miglior mezzo di curare la tisi è quello dell’ aria dei monti fresca e pura; con questo metodo sono indubitati e numerosi i casi di guari gione di questa tremenda malattia, come lo provano le serie statistiche di Bregmer, di Déttweiler, di Weber, di Ruedi fatte a Gobersdorf, a Falkenstein, a Devvos, a St. Moritz. E tempo - convincersi non essere per ora possibile la cura
farmaceutica del la tubercolosi polmonale e smettere 1’ abitudine di martorizzare i poveri infermi con mille e cento ricette, che spesso non servono ad altro che a guastare lo stomaco. Aria pura e luce sono i soli mezzi razionali nella cura della tisi. Il clima di Rabbi è ancora opportuno trattamento, oltre che nei catarri bronchiali cronici, nei postumi della pneumoniti, negli essudati pleurici di natura non purolenta, persino (come vuole il Weber) nelle cavernule polmonali, quando la perdita di sostanza
