3.985 risultati
Ordina per:
Rilevanza
Rilevanza
Anno di pubblicazione ascendente
Anno di pubblicazione discendente
Titolo A - Z
Titolo Z - A
Giornali e riviste
Realtà sudtirolese
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/REALS/1961/25_04_1961/REALS_1961_04_25_9_object_8513614.png
Pagina 9 di 16
Data: 25.04.1961
Descrizione fisica: 16
REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO II Tribunale Penale di Bolzano - Se zione Unica composto dai Signori: 1) dott. Gennaro Nardi, Presidente Est. 2) dott. Roberto Berte, Giudice 3) dott. Umberto Dado, Giudice. Con l’intervento del Pubblico Ministe ro rappresentato dal Sost. Procuratore della Repubblica dr. Alfredo Santange- lo e con l’assistenza del Cancelliere sotto- scritto ha pronunciato la seguente SENTENZA nella causa penale di primo grado contro Dietl Hans, nato a Silandro il 16-1- 1915

. Maffei è Preside del Ginnasio-Liceo di lingua italiana a Merano,,. In esito all’odierno pubblico dibatti mento, sentiti il P.M.. il difensore e lo imputato, si osserva: In fatto e in diritto Nel numero 4 dell’anno secondo del periodico politico quindicinale “Realtà Sudtirolese,, , di data 25 febbraio 1961, periodico in lingua italiana pubblicato da cittadini di lingua tedesca, del quale è direttore responsabile Dietl Hans, ap pariva il seguente articolo: “La combattenti e reduci (A.N.C.R.) roccaforte

fa al congresso bol zanino della Unione Alto Atesina, l’as sociazione degli ultras immigrati nel Sudtirolo. In quel lontano 1951 il Prof. Maffei, quale esponente di Merano di detta Unione, scoprì che persino il sole di Merano era sole italiano! Naturalmen- te il plauso dei congressisti era unanime. Più interessante potrà però essere per i nostri lettori di sapere che il vice pre sidente della federazione bolzanina del la combattenti e reduci (A.N.C.R.) è da anni qualificato esponente dei neofascisti immigrati

nel Sudtirolo. I nostri lettori comprenderanno poi meglio il perché delle gazzarre studente sche nel Sudtirolo, gazzarre antieuropee inscenate dai neofascisti, se apprenderan no che il fascista Prof. Maffei è preside del ginnasio-liceo di lingua italiana a Me rano- L’associazione combattenti e reduci piazzata in provincia di Bolzano risulta quindi ben rappresentata; la sua qualifica politica è dimostrata; è la roccaforte dei fascisti. Possiamo aggiungere: le prospet tive per la convivenza degli

italiani con i sudtirolesi sono tutt’altro che allegre; stando così le cose certamente non per colpa dei sudtirolesi,,. Ritenendo l’articolo lesivo della pro pria reputazione il Prof. Maffei Italo, che è effettivamente preside del Liceo- Ginnasio Giosuè Carducci di Merano, di lingua italiana, si querelava contro Dietl Hans; ed il Procuratore della Repubblica di Bolzano, in applicazione dell’art. 21 della Legge 8-2-1948 n. 47, procedeva per direttissima contestando allo imputa to il reato di cui

1
Giornali e riviste
Realtà sudtirolese
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/REALS/1960/25_11_1960/REALS_1960_11_25_10_object_8513487.png
Pagina 10 di 12
Data: 25.11.1960
Descrizione fisica: 12
Oli Ultras a Bolzano nel 1931 L’Unione AUoalesma (continuaz. dal n. 2 del 25 settembre c.a.) Abbiamo parlato della costituzione del- V“Unione Altoatesina,, , costituzione av venuta nel lontano 1948, e ci siamo ri- promessi di riferire sull’“ encomiabile,, attività svolta dalla confraternita a tu tela del lavoro italiano in Alto Adige, nonché a pro della collaborazione con i sudtirolesi, — beninteso: così come la stessa intendeva la “collaborazione„ con le conseguenze ormai note anche ai più

ottusi. Riprendiamo quindi coraggiosamente il discorso dando un fugace sguardo allo svolgimento del secondo congresso della “Unione„ tenutosi a Bolzano in clima pri maverile VII marzo 1951. Tra i presenti al congresso si potevano notare il comm. Servilio Cavazzani e il sig. Taulero Zul- berti, allora direttore del giornale “Alto Adige,,. Avendo salvato Degasperi il Sudtirolo all’Italia firmando l’Accordo di Parigi, ed avendo l’Italia democratica ab origine peccato “in eccesso,, per avere estesa

la autonomia alla provincia “italianissima,, di Trento, occorreva almeno emanare le norme di attuazione affinché lo statuto bene o male potesse entrare in vigore. Quanto l’“Unione„ aveva tramite aiuti dall’alto fatto con successo per sabotare l’autonomia e quindi lo stesso accordo di Parigi, lo diceva senza peli sulla lin gua il presidente dell’“Unione,, nella sua relazione al congresso: . . .“Siamo stati accusati di avere sca tenato ed ispirato la campagna condotta dalla stampa nazionale in merito

alle norme (di attuazione). Rivendichiamo a noi questa responsabilità per essere stati i primi a richiamare l’attenzione della pubblica opinione e — se la stampa na zionale ha largamente risposto —, ciò non può tornare che a nostra legittima soddisfazione,,. Con buona grazia dei non pochi super stiti dell’“Unione,, ci permettiamo di esprimere un dubbio sul merito pieno ed intero dell’“Unione,, per questo servizio reso alla Patria, di avere, cioè, impedito o procrastinato o svuotato le norme di attuazione

via: ria vremo Trieste (applauso), riavremo l’Istria, che è nostra, che è profondamen te italiana nelTanimo. (Applausi calorosi e prolungati),,. Aveva preso poi la parola un cancel liere di Pretura, esponente della sezione di Silandro, il quale esordiva così: “Sono periferia delle periferie, mino ranza fra minoranze. Io sono venuto semplicemente per far presente a tutti coloro che sono qui riuniti, che è necessa rio, urgente, indispensabile, difendere la periferia dal pericolo che grava su di essa

2
Giornali e riviste
Realtà sudtirolese
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/REALS/1960/10_10_1960/REALS_1960_10_10_11_object_8513452.png
Pagina 11 di 12
Data: 10.10.1960
Descrizione fisica: 12
una pioggia di denuncie da parte dei ìiazionalisti e dei nostalgici del- Vinglorioso ventennio. U on. Romualdi del msi, E unione nazionalista italiana, il principe Valerio Borghese, ex comandan te della repubblichina Xa mas, ed altri vedevano la patria o la costituzione in pericolo. Ed invocarono il codice penale per il semplice fatto che i sudtirolesi, ba sandosi sull’accordo di Parigi, stanno in vocando l’adempimento dell’accordo me diante la concessione dell’autonomia ef fettiva al Sudtirolo

tenutosi sabato 24 e do menica 25 settembre, alla fine dei lavori era stato approvato un telegramma da in viare al capo della delegazione italiana alFOnu così concepito: TELEGRAMMA “Dirigenti associazione reduci prigio nia, riuniti convegno Bolzano, presente presidente nazionale, interpretando ansie et sentimenti nostra collettività residen te Alto Adige et intero popolo italiano, ardentemente auspicano ferma et decisa azione delegazione italiana difesa sacro santi diritti Italia, respingendo tentativi

applicate le leggi dello Stato contro i sobillatori interni an che se investiti di cariche pubbliche, e contro tutti coloro che si rendessero inde gni di poter mantenere la cittadinanza italiana da essi liberamente richiesta,,. TELEGRAMMA dell’Associazione combattenti e reduci: Il presidente della Federazione com battenti e reduci di Bolzano, Roncador, linite, con il compito, di essere a dispo sizione delle delegazioni degli Stati mem bri deirOnu per delucidazioni ed infor mazioni. Il petit austriaco

all’Onu consi ste notoriamente nella richiesta della con ila inviato il 21 settembre il seguente telegramma all’on. Martino, capo della delegazione italiana all’Onu. On. Gaetano Martino - delegazione ita liana Onu - New York. “Combattenti provincia Bolzano rappre sentanti tutta Italia nel ricordo sanguino si sacrifici guerra 1915-18 per unità Ita lia confidano illuminato pensiero incrol labile fermezza vostra in difesa buon di ritto Italia intangibilità confine Brennero difesa civiltà lavoro italiano

Alto Adige. Presidente provinciale ANCR Roncador,,. UN ALTRO TELEGRAMMA dell’Associazione nazionale mutilati di guerra alla delegazione italiana all’Onu, nell’imminenza della discussione del ri corso austriaco sull’Alto Adige: “Delegazione italiana Onu New York. Mutilati guerra italiani auspicano preci so chiarimento reale situazione Alto Adi ge confidando illuminata et energica di fesa dignità et interessi nazionali et in viano delegazione italiana Onu fervido augurio pieno successo — Pietro Ricci

3
Giornali e riviste
Realtà sudtirolese
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/REALS/1961/25_02_1961/REALS_1961_02_25_8_object_8513557.png
Pagina 8 di 12
Data: 25.02.1961
Descrizione fisica: 12
). Sappia, sig. Poier, attuale sindaco de di Salorno, che certi sistemi che per troppo tempo potevano egregiamente funziona re, ormai non funzionano più: i sistemi con i quali si montava per gretto interes se l’opinione pubblica italiana contro i sudtirolesi — vedi “Il Messaggero,, — on de ottenere il rifiuto delle loro legittime richieste — a Trento come a Roma. Non sono più solo i sudtirolesi, sono e lo saranno in numero sempre più cre scente i nostri concittadini di lingua ita liana a protestare

. si brancolava nel buio più fitto perché si parlava di “eventualità degli incontri,, , di “voci del tutto premature e ipoteti che,, ecc. Al contrario il corrispondente viennese dello stesso giornale, la sapeva alla stes- REALTÀ SUDTIROLESE N o. 4 I giornali nazionali avevano di recente riportato la notizia che su un muro di cinta dell’ambasciata italiana di Bonn sa rebbero apparse di notte delle scritte in bianco e rosso quali: “il Sudtirolo è te desco,, , “autodecisione per il Sudtirolo,, , e che sarebbe

a Bonn, così tempo fa anche a Berlino ci furono del le vibrate proteste italiane e grande pub blicità in Italia. Potendo contare sull’estrema sensibi lità, anzi sulla suscettibilità italiana e sui conseguenti riflessi negativi nell’opinione pubblica italiana, non occorrebbe mol ta astuzia per tentare la ripetizione di sa ora (Vienna 9 c.m. notte) molto più lunga, potendo comunicare: “Con tutta probabilità il prossimo in contro italo-austriaco per l’Alto Adige avverrà a Klagenfurt, in Corinzia

di bordo nella vana speranza di poter uscirne comodamente con qual che concessione in direzione di un'auto nomia de-facto. Perché in questo caso i soloni della di plomazia italiana una volta tanto avreb bero frainteso l’accondiscendenza au striaca di continuare in ispirito europeo le trattative nonostante il diniego asso luto di Segni a Milano; questa buona vo lontà austriaca non comporterà di certo la rinuncia, e nemmeno un cedimento, in merito alla richiesta sudtirolese per una sostanziale

fascista romana. Quanto è “successo,, a Berlino ed a Bonn era semmai uno scherzo di fronte ai fat tacci di Roma e di Bolzano. Così da parte italiana, a forza di pre occuparsi troppo di un formale prestigio, si arriva a fare, involontariamente, il gio co dei comunisti. La combattenti e reduci CRN CRI roccatorte dei lasciati Apprendiamo dalla stampa che il prof. Italo Maffei, vicepresidente della federa zione combattenti di Bolzano, ha tenuto su invito della federazione romana del l’Associazione

4
Giornali e riviste
Realtà sudtirolese
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/REALS/1961/25_01_1961/REALS_1961_01_25_10_object_8513535.png
Pagina 10 di 12
Data: 25.01.1961
Descrizione fisica: 12
111 ■ 1111111111111111111 ~ Gli Ultras «Bolzano Nuova» organo deM’ccUnione Altoatesina» (Continuazione dei. numeri 2 e 6 1960 di «Realtà Sudtirolese») (TERZA PUNTATA) In questa puntata riportiamo alcuni brani tra i più significativi della prosa di “Bolzano Nuova,, organo dell’“Unione Altoatesina,, che iniziò la sua pubblica zione nel 1950. Nel maggio 1955 essa do vette sospendere le pubblicazioni, essen do l’Unione altoatesina diventata invisa ai partiti italiani per i suoi orgogli elet torali

finto di ignora- 10 REALTÀ SUDTIROLESE MERCOLEDÌ, 25 GENNAIO 1961 - No. 2 re che questa terra fa parte della Repub blica italiana, e che il gruppo etnico ita liano ha pur le sue esigenze; che hanno tentato di creare una politica sociale avulsa dal quadro dell’unità dello Stato e della Repubblica; che hanno creato, infine delle situazioni insostenibili ecc. ecc. La responsabilità degli ultras Ammettiamo con gli ultras di Bolzano, il cui organo magno tra il 1950 e il 55 — a parte il quotidiano “Alto

Nuova,, , in data 26-4-1950 af fermava: “Come primo atto della nostra azione abbiamo messo un velo su molti ricordi e non solo su quelli che si ricollegano agli strazi del periodo che nel tempo ha origine nella data 8 settembre 1943, ma anche su quelli penosi che si ricollegano per le opzioni. . . „ “La nostra “Unione,, vuole svolgere i suoi compiti, disimpegnare le sue fun zioni, per seguire i suoi ideali, per riven dicare un elementare diritto: quello di vedere noti solo difeso ma sempre più

valorizzato il lavoro e le sane apprezza bilissime attività di tutti i cittadini di lingua italiana qui residenti, i quali so no diventati molti .. . i loro interessi si identificano con gli interesi del Paese...,. Per gli ultras di Bolzano e il loro or gano “Bolzano Nuova,, quanto il fascismo aveva perpetrato nel Sudtirolo era opera meritoria. Difatti le prebende da loro ot tenute erano merito della tessera fasci sta, mercé la quale a suo tempo poteva no spadroneggiare per Bolzano. E gli ul tras

6
Giornali e riviste
Realtà sudtirolese
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/REALS/1960/10_11_1960/REALS_1960_11_10_11_object_8513476.png
Pagina 11 di 12
Data: 10.11.1960
Descrizione fisica: 12
. Perché i cittadini di lin gua italiana non possono fare altrettanto, esponendo però bandiere di più modeste e serie proporzioni? Siamo certi, quindi, che tutti sentiranno il nobile impegno di accogliere l’invito lanciato dalla Sezione ex combattenti. Che il 4 novembre, da ogni finestra e balcone delle abitazioni italiane, sventoli il tricolore che tutti amiamo! Il nostro commento sarà brevissimo: In questo modo la bandiera nazionale dovrebbe essere simbolo di divisione e non di unione. Questo

passo del lunghissimo commento che “L’alpino„ dedica in pri ma pagina a questa lettera anonima: .. Sul problema dell’Alto Adige noi abbiamo partecipato con serietà e fer mezza per esprimere il nostro pensiero che non ammette dubbi di sorta e che si riassume ancora una volta nella afferma zione che la terra della nostra penisola, fino al Brennero, è tutta terra italiana. Questa volta però, lo stupore che ci fa trasecolare è dovuto al fatto che quel lurido foglio non parla solo della provin cia

l’altro: “La Sezione ex combattenti e reduci di Bressanone, accogliendo l’invito del Comitato nazionale “onore alla bandie ra,, , costituito nel 1955 con la finalità di promuovere iniziative idonee ad alimen tare in ogni classe sociale il culto del tri colore, ha deciso di promuovere in oc casione della ricorrenza del 4 novembre una campagna fra la popolazione di lin gua italiana per invitarla ed esporre la bandiera nazionale ... no ufficiale dell’associazione nazionale al pini, associazione forte

7
Giornali e riviste
Realtà sudtirolese
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/REALS/1960/10_09_1960/REALS_1960_09_10_12_object_8513429.png
Pagina 12 di 12
Data: 10.09.1960
Descrizione fisica: 12
di rappresentanti ufficiali del suo partito passarono diverse ore con i capi della Volkspartei. . “l’Austria accetta ben volentieri l’appoggio della Russia . . .,, “. . . Alcuni dirigenti della SVP hanno confessato all’autore, davanti ad una bot tiglia di buon vino, che per ottenere la unione con l’Austria, essi devono accetta re aiuti dalla Russia in campo propagan distico. Ed essi desiderano, anzi voglio no accettare questo aiuto,,. “. . . Molti dei suoi dirigenti sono co munisti nelle loro idee, comunisti

. Questo è un fatto reale, però si trat ta di un comuniSmo di marca italiana, aperto e familiare, che non può recare nessun danno a Bolzano, dato che questa provincia è la più ricca d’Italia e l’uni ca che abbia un bilancio annuale in at tivo . . .„. Ed ora veniamo alle accuse e dell’Au stria e dei sudtirolesi di pangermanesi- mo e di nazismo. “. . . Il pangermanesimo è molto caro al cuore di ogni austriaco . . .„ “con 1’An schluss dell’Austria alla Germania, la atmosfera politica di Bolzano cambiò

, era na turale che i confini settentrionali d’Italia avrebbero dovuto essere ampliati. . .„ “. . . La posizione dello stato fascista era semplice ed appropriata al momento. La provincia di Bolzano, chiamata spes so Alto Adige, era italiana in base a un trattato internazionale, per definizione geografica e per esigenze di difesa . . .„ “. . . A dispetto delle proteste tedesche che i Fascisti favorirono l’industrializza zione, i registri mostrano che mentre quasi tutti gli investimenti industriali

erano privati, il Governo elargiva grandi somme per l’incremento della produzione agricola nella provincia di Bolzano . . .,, De Kassel e l'accordo De Gasperi-Gruber: “. . . è bene prima di tutto ricordare che legalmente, geograficamente e moral mente la popolazione è italiana, italiana per governo, per patti internazionali e per nascita, se si eccettua la vecchia ge nerazione, della quale però non rimango no molti rappresentanti . . .„ “. . . I tedeschi possono votare alle stes se condizioni degli

8
Giornali e riviste
Realtà sudtirolese
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/REALS/1960/25_11_1960/REALS_1960_11_25_12_object_8513489.png
Pagina 12 di 12
Data: 25.11.1960
Descrizione fisica: 12
alle aziende, la quale per la “Unione Altoatesina,, doveva significare trattamento di privilegio per le aziende italiane operanti nel Sudtirolo . . . E “Bolzano Nuova,, continuava: “L’on. Degasperi ha dimostrato di avere esatta informazione circa tutti gli aspetti della situazione, riconfermando il suo particolare interessamento per la soddi sfazione delle accennate esigenze, nei li miti naturalmente delle possibilità finan ziarie e nel quadro di una politica ri- costruttiva di collaborazione, per quanto

riguarda i problemi dell’ordine culturale, linguistico e scolastico,, . . . “La sensibilità del capo del governo a questi problemi ci offre la garanzia che in una atmosfera di serena giustizia la posizione del lavoro italiano sarà tutela ta sotto il duplice profilo nazionale e so ciale. L’“Unione Altoatesina,, penserà e agirà in modo che gli obbiettivi non sia no all’orizzonte dell’azione velati,,. Questo avvenne nel 1950. Siamo ora nel 1960. I nostri lettori italiani capiran no se ci asteniamo

una inchiesta parlamentare nel Sudtirolo, inchiesta che avrebbe distrutto il castel lo di calunnie e bugie contro i sudtirolesi propagandate da loro ai quattro venti. Questo, infatti, è il brevissimo com mento di “Bolzano Nuova,, , organo ma gno dell’“Unione Altoatesina,, e quindi degli ultras di Bolzano, all’appello dello on. von Guggenberg: “Si deve purtroppo lamentare un at teggiamento, da parte di certi esponenti del gruppo etnico di lingua tedesca, che è contrario ad ogni intenzione di leale

Spedizione in abbonamento postale (Gruppo II) autorizzato dalla Direzione P. T. di Bolzano N. 35962/3 in data 1 settembre 1960 ABBONAMENTI Conto corrente postale N. 14/6895 annuale L. 1 200 copia arretrata L. 100 Amministrazione e redazione: Bolzano, Via A. Diaz 35, Tel. 31 1 19 Amministrazione trentina: Trento, Via A. Diaz 8/11 p. - Tel. 32132 Stampa: Tipografia Ferrari-Auer, Bolzano ELLA VICINA SVIZZERA coabitano quattro popoli di lingua diversa: tedesca, francese, italiana e ladina. Nessuno di questi

9
Giornali e riviste
Realtà sudtirolese
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/REALS/1960/25_11_1960/REALS_1960_11_25_11_object_8513488.png
Pagina 11 di 12
Data: 25.11.1960
Descrizione fisica: 12
la sua ca duta, Velemento italiano non è andato in aria, come aveva pronosticato l’avv. Ven trella. Tutt’altro. Il seme sparso dalla Unione era stato raccolto dai partiti ita liani in provincia di Bolzano, i quali sal vo rare eccezioni facevano di tutto per gareggiare con i neofascisti. Ma, fatta questa digressione, torniamo alla cronaca del congresso. Il dott. Milone di Bressanone, occupan dosi dell’attività di “Bolzano Nuova,, , aveva chiesto una rubrica permanente per la segnalazione di tutti

gravi accuse generiche con tro la popolazione sudtirolese. Eccole: 1 ) Come si spiega la continua e nutrita immigrazione nel Sudtirolo di elementi provenienti dalle province della Repub blica, immigrazione oltremodo massiccia proprio negli anni dal 1948 in poi? Chie- Nel numero 2 di “Realtà Sudtirolese,, e in altra parte del presente numero ab biamo parlato e trattato dell’intenso la vorìo svolto dall’“Unione Altoatesina,, al fine di ottenere che i governi italiani non provvedessero all’attuazione

dell’ac cordo di Parigi e neppure alla realizza zione dei dettami dell’articolo 6 della Costituzione. Purtroppo tale lavorìo fu coronato da successo. Citiamo a riprova pochi esempi: Il Presidente della Repubblica e r "Unione Altoatesina,, Riportiamo dal giornale “Alto Adige,, del 24-1-1950: “In relazione alla legge per le elezio ni comunali in Alto Adige, l’“Unione Al toatesina,, come è noto, aveva pre so nettamente posizione interessando te legraficamente il presidente della Repub blica e gli organi

casi non vengono finalmente e concretamente ci tati? Se avremo i dati per offrire la con tropartita, ci impegniamo sin d’ora di ri spondere in merito e di aprire il dialogo. E non dovrebbe poi essere cosa difficile fornirci tali dati, potendo, disporre di materiale che comprende un periodo di ben oltre dieci anni. Coraggio, quindi, e fuori con questi ca si. Ne aspettiamo l’elencazione! presidente dell’“Unione Altoatesina,, una lettera della presidenza del Consiglio dei ministri relativa

all’argomento, nel te sto della quale si dice, fra l’altro, che il progetto di legge come lo dispone lo sta tuto speciale, aveva formato oggetto di comunicazione al governo tramite il Commissariato di Trento. Dopo debito esame, in sede competente, è stato dispo sto il rinvio — continua la lettera — ai sensi dell’articolo 49 del citato statuto del disegno di legge stesso, perché eccedente la competenza del Consiglio regionale. Alla lettera la presidenza dell’“Unione Altoatesina,, aveva risposto con

17