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Realtà sudtirolese
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Pagina 11 di 12
Data: 25.11.1960
Descrizione fisica: 12
la sua ca duta, Velemento italiano non è andato in aria, come aveva pronosticato l’avv. Ven trella. Tutt’altro. Il seme sparso dalla Unione era stato raccolto dai partiti ita liani in provincia di Bolzano, i quali sal vo rare eccezioni facevano di tutto per gareggiare con i neofascisti. Ma, fatta questa digressione, torniamo alla cronaca del congresso. Il dott. Milone di Bressanone, occupan dosi dell’attività di “Bolzano Nuova,, , aveva chiesto una rubrica permanente per la segnalazione di tutti

gravi accuse generiche con tro la popolazione sudtirolese. Eccole: 1 ) Come si spiega la continua e nutrita immigrazione nel Sudtirolo di elementi provenienti dalle province della Repub blica, immigrazione oltremodo massiccia proprio negli anni dal 1948 in poi? Chie- Nel numero 2 di “Realtà Sudtirolese,, e in altra parte del presente numero ab biamo parlato e trattato dell’intenso la vorìo svolto dall’“Unione Altoatesina,, al fine di ottenere che i governi italiani non provvedessero all’attuazione

dell’ac cordo di Parigi e neppure alla realizza zione dei dettami dell’articolo 6 della Costituzione. Purtroppo tale lavorìo fu coronato da successo. Citiamo a riprova pochi esempi: Il Presidente della Repubblica e r "Unione Altoatesina,, Riportiamo dal giornale “Alto Adige,, del 24-1-1950: “In relazione alla legge per le elezio ni comunali in Alto Adige, l’“Unione Al toatesina,, come è noto, aveva pre so nettamente posizione interessando te legraficamente il presidente della Repub blica e gli organi

casi non vengono finalmente e concretamente ci tati? Se avremo i dati per offrire la con tropartita, ci impegniamo sin d’ora di ri spondere in merito e di aprire il dialogo. E non dovrebbe poi essere cosa difficile fornirci tali dati, potendo, disporre di materiale che comprende un periodo di ben oltre dieci anni. Coraggio, quindi, e fuori con questi ca si. Ne aspettiamo l’elencazione! presidente dell’“Unione Altoatesina,, una lettera della presidenza del Consiglio dei ministri relativa

all’argomento, nel te sto della quale si dice, fra l’altro, che il progetto di legge come lo dispone lo sta tuto speciale, aveva formato oggetto di comunicazione al governo tramite il Commissariato di Trento. Dopo debito esame, in sede competente, è stato dispo sto il rinvio — continua la lettera — ai sensi dell’articolo 49 del citato statuto del disegno di legge stesso, perché eccedente la competenza del Consiglio regionale. Alla lettera la presidenza dell’“Unione Altoatesina,, aveva risposto con

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Pagina 10 di 12
Data: 25.11.1960
Descrizione fisica: 12
Oli Ultras a Bolzano nel 1931 L’Unione AUoalesma (continuaz. dal n. 2 del 25 settembre c.a.) Abbiamo parlato della costituzione del- V“Unione Altoatesina,, , costituzione av venuta nel lontano 1948, e ci siamo ri- promessi di riferire sull’“ encomiabile,, attività svolta dalla confraternita a tu tela del lavoro italiano in Alto Adige, nonché a pro della collaborazione con i sudtirolesi, — beninteso: così come la stessa intendeva la “collaborazione„ con le conseguenze ormai note anche ai più

ottusi. Riprendiamo quindi coraggiosamente il discorso dando un fugace sguardo allo svolgimento del secondo congresso della “Unione„ tenutosi a Bolzano in clima pri maverile VII marzo 1951. Tra i presenti al congresso si potevano notare il comm. Servilio Cavazzani e il sig. Taulero Zul- berti, allora direttore del giornale “Alto Adige,,. Avendo salvato Degasperi il Sudtirolo all’Italia firmando l’Accordo di Parigi, ed avendo l’Italia democratica ab origine peccato “in eccesso,, per avere estesa

la autonomia alla provincia “italianissima,, di Trento, occorreva almeno emanare le norme di attuazione affinché lo statuto bene o male potesse entrare in vigore. Quanto l’“Unione„ aveva tramite aiuti dall’alto fatto con successo per sabotare l’autonomia e quindi lo stesso accordo di Parigi, lo diceva senza peli sulla lin gua il presidente dell’“Unione,, nella sua relazione al congresso: . . .“Siamo stati accusati di avere sca tenato ed ispirato la campagna condotta dalla stampa nazionale in merito

alle norme (di attuazione). Rivendichiamo a noi questa responsabilità per essere stati i primi a richiamare l’attenzione della pubblica opinione e — se la stampa na zionale ha largamente risposto —, ciò non può tornare che a nostra legittima soddisfazione,,. Con buona grazia dei non pochi super stiti dell’“Unione,, ci permettiamo di esprimere un dubbio sul merito pieno ed intero dell’“Unione,, per questo servizio reso alla Patria, di avere, cioè, impedito o procrastinato o svuotato le norme di attuazione

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Pagina 12 di 12
Data: 25.09.1960
Descrizione fisica: 12
Gli uliras diai 1948 in poi: L’Unione Altoatesina Nel lontano febbraio 1950, in un ci nema di Bolzano, tenne la sua assemblea generale l’“Unione Altoatesina,, , che si era costituita nel 1948 “come movimento sorto al di fuori dei partiti, cioè apoliti co,, , con la missione patriottica di bat tersi “esclusivamente per la difesa del lavoro italiano in Alto Adige,,. Citiamo dall’“Alto Adige,,: Nella sua relazione al congresso il pre sidente dell’Unione “ha riaffermato, al di fuori e al di sopra

condizione di poter parlare e corrispondere con il ca po dell’Ispettorato dell’Agricoltura nella propria lingua materna . . . Dobbiamo tranquillizzare la curiosità di qualche lettore: del direttivo della Unione Altoatesina non faceva parte l’ex segretario provinciale della de ed attua le assessore ai LL.PP. del Comune di Bol zano, sig. Amerigo Finato, poiché egli, come molti altri, nel 1950 non era anco ra immigrato nel Sudtirolo. Il turno per la sua “primavera,, era venuto solo qualche anno dopo — rag

giungendo l’apogeo —, quando nel 1956 l’ex presidente di emergenza ed allora ministro degli interni on. Fernando Tam- broni tenne rapporto ai sindaci sudtiro lesi e quando i cattivi sudtirolesi osava no oscuri piani, secondo i quali avrebbe ro inteso attentare contro il presidente della Repubblica, in visita a Bolzano, a mezzo di razzi antigrandine appostati sul Virgolo e diretti a piazza Walther. Ma di queste scellerataggini parleremo un’altra volta. Torniamo aIl’“Unione Al toatesina,,; ne avremo

da occuparci nel la prossima puntata sul suo congresso celebrato a Bolzano nel marzo del 1951 e in proposito non farà male dare poi un’occhiata alle amenità pubblicate dal l’organo dell’Unione, “Bolzano Nuova,,. Non ci si accusi di empietà: è vero, 1 “Unione Altoatesina,, è morta da un pezzo e con essa è passato ad altri lidi il suo organo “Bolzano Nuova,,. FRUTTI DELETERI Il lavorìo dell’“Unione„ e del suo or gano “Bolzano Nuova,, però ha reso i suoi frutti, frutti deleteri non solo per il prestigio

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Pagina 12 di 12
Data: 25.11.1960
Descrizione fisica: 12
alle aziende, la quale per la “Unione Altoatesina,, doveva significare trattamento di privilegio per le aziende italiane operanti nel Sudtirolo . . . E “Bolzano Nuova,, continuava: “L’on. Degasperi ha dimostrato di avere esatta informazione circa tutti gli aspetti della situazione, riconfermando il suo particolare interessamento per la soddi sfazione delle accennate esigenze, nei li miti naturalmente delle possibilità finan ziarie e nel quadro di una politica ri- costruttiva di collaborazione, per quanto

riguarda i problemi dell’ordine culturale, linguistico e scolastico,, . . . “La sensibilità del capo del governo a questi problemi ci offre la garanzia che in una atmosfera di serena giustizia la posizione del lavoro italiano sarà tutela ta sotto il duplice profilo nazionale e so ciale. L’“Unione Altoatesina,, penserà e agirà in modo che gli obbiettivi non sia no all’orizzonte dell’azione velati,,. Questo avvenne nel 1950. Siamo ora nel 1960. I nostri lettori italiani capiran no se ci asteniamo

una inchiesta parlamentare nel Sudtirolo, inchiesta che avrebbe distrutto il castel lo di calunnie e bugie contro i sudtirolesi propagandate da loro ai quattro venti. Questo, infatti, è il brevissimo com mento di “Bolzano Nuova,, , organo ma gno dell’“Unione Altoatesina,, e quindi degli ultras di Bolzano, all’appello dello on. von Guggenberg: “Si deve purtroppo lamentare un at teggiamento, da parte di certi esponenti del gruppo etnico di lingua tedesca, che è contrario ad ogni intenzione di leale

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