2.607 risultati
Ordina per:
Rilevanza
Rilevanza
Anno di pubblicazione ascendente
Anno di pubblicazione discendente
Titolo A - Z
Titolo Z - A
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1903
¬La¬ famiglia Betta di Arco, Revó di Castel Malgolo.- (Famiglie nobili trentine ; 2)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/109550/109550_19_object_5690391.png
Pagina 19 di 28
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 25 S. : Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto. Ser. 3, Vol. 9, 1903, fasc. 3-4
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/2
ID interno: 109550
stata contrastata la cittadinanza di Trento, ne intentò causa e la vinse, come appare dal decreto del consiglio di Trento del 22 di cembre 1787, col quale si riconosce la cittadinanza trentina alla nobile famiglia Betta di castel Malgolo. Morì in Trento nel 1833. Della seconda moglie Antonia dei conti Terlago ebbe un figlio, il quale ebbe una figlia che fu l'ultimo rampollo della famiglia e con lei si estinse questa linea nel 1876. Un altro figlio di Giuseppe Francesco, Filippo, si consacrò

alla carriera ecclesiastica, studiò a Vienna, si fece prete a Trento nel 1788, e di qui passò a Roma nel collegio germanico per per fezionarsi negli studi. Ebbe l’alto onore nel 1792 di leggere al Quirinale davanti al papa Pio VI un’orazione d’occasione. Fu poi cappellano in San Paolo d’Eppan e nel 1805 fu nominato Priore del santuario di San Romedio. Nel 1825 ricevette colà T impera tore Francesco I; e morì ivi nel 1855 dopo 50 anni di priorato. Lasciò erede suo pronipote Edoardo figlio

di Maurizio. Un terzo figlio di Giuseppe Francesco, Francesco, studiò al Teresiano di Vienna, e percorse la carriera giudiziaria. Laureatosi in legge, fu protocollista di consiglio presso il tribunale mercantile e di cambio in Vienna, poi segretario del dicastero dei nobili, consigliere di tribunale, indi consigliere d’appello al tribunale in Venezia, poi di nuovo consigliere d’appello in Vienna, dove morì nel 1812. Pubblicò un’ opera in lingua tedesca in cinque vo lumi La pratica della Giurisprudenza

1
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1907
¬La¬ famiglia Savioli di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 13)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/165269/165269_17_object_5690958.png
Pagina 17 di 23
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 18 S. : Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 13, 1907, fasc. 3/4
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/13
ID interno: 165269
qui. Girolamo Savioli. A rogiti Andrea Cobclli. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1577 maggio 18. — Testamento di Giovanni qm. Girolamo Savioli. A ro giti Andrea Cobclli. (Archivio notarile Rovereto, tribunale di Rovereto). 1590 aprile 13. — Gasparo qm. Gerolamo Savioli compera da Jacobo Roc cabruna di Trento uno stabile coir appezzamenti di terreno nel sobborgo di Santa Caterina. A rogiti Giuseppe Rosmini. (Archivio not. di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1591 giugno

REGESTO DEI DOCUMENTI CONSULTATI 1491 febbraio 3. — Antonio Savioli da Bardolino compera da Antonio qm. Federico Bustoli un appezzamento di terra. A rogiti Domenico Porla. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1503 luglio 4 . — Compromesso tra Portola in ea, moglie di Antonio Savioli e Domenica, moglie di Giovanni Savioli. A rogiti Domenico Porta. (Archìvio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1550 ottobre 31. — Girolamo Savioli compera la casa in piazza Pretoria

dall’ebreo Orlandi. A rogiti B. Benvenuti. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1562 agosto 18. -■ L’Imperatore Ferdinando I elevò i fratelli Gasparo, Giovanni c Donato Savioli al grado di nobiltà del sacro romano impero. (Presso il signor Palamede Savioli di Milano). 1564 maggio 24. — Gasparo qm. Girolamo Savioli compera da Oliviero Olivieri una casa alle campanelle. A rogiti Marco Porta. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1572 agosto 13. — Testamento di Donato

10. - Testamento di Gasparo qm. Girolamo Savioli. A rogiti Giuseppe Rosmini. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1593 giugno 23. — Testamento di Ferdinando qm. Donato Savioli con codicillo 14 gennaio 1596. A rogiti Andrea Cobelli. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1595. — Inventario della sostanza lasciata da Giovanni qm. Gerolamo Sa violi. A rogiti G. Rosmini. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto).

3
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1908
¬La¬ famiglia Panzoldi di Sacco e Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 14)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/165293/165293_19_object_5690789.png
Pagina 19 di 22
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 17 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 14, 1908, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/14
ID interno: 165293
Tabarelli. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1703 gennaio 3. — Carta di dote dì Anna Vittoria di Gio Battista Pan zoldi, sposa a Pompeo Antonio Sardagna di Trento. A rogiti Andrea Tabarelli. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1703 gennaio 9. — Carta di dote di Anna Eleonora di Gio Battista, sposa a Melchiore di Gio Battista Parlini di Rovereto. A rogiti Andrea Tabarelli. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1705 ottobre 13. — Riconoscimento

curatore il dottor Gio Francesco di Gio Antonio Panzoldi di Salò. A rogiti Mat teo Voltolini. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1697 novembre 26. — Assicurazione di dote ad Eiena di Cristoforo Aria- ger di Bolzano, moglie di Gio Francesco Panzoldi di Sacco. A rogiti Matteo Voltolini. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1700 luglio 14. — Gio Francesco Panzoldi e suo nipote Giuseppe Antonio ebbero la cittadinanza nella comunità di Sacco. A rogiti Andrea

delle spese pagate da Anna Claudia Panzoldi, vedova Baldovini, per liberare dal carcere suo padre Gio Battista. A rogiti Andrea Tabarelli. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1706 ottobre 4. — Specifica delle spese pagate per il processo Marotta dal notaio Andrea Tabarelli per conto di Gio Battista Panzoldi. A rogiti Fabri zio Segalla. (Archivio di Rovereto, tribunale di Rovereto). 17Ó6. ottobre 14. • - Resoconto delle spese pagate da Andrea Tabarelli de Fatis, procuratore di Gio

Battista Panzoldi, durante l’esilio di lui in Italia. A ro giti Giovanni Segalla. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1709 novembre 17. — Raimondo Panzoldi nomina a suo procuratore il cognato Melchiore Partirli. A rogiti Antonio Stroemer inserito nei rogiti del 1709 di Pier Rinaldo Manzoli. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1709 dicembre 11. — Raimondo Panzoldi vende al cognato Dott. Melchiore Partirli la casa signorile situata nel sobborgo di Santa Caterina

col titolo annesso di Neuhof. A rogiti Andrea Tabarelli. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1715 aprile 5. — Testamento di Anna Maria qm Leonardo Panzoldi, moglie di Giuseppe Cosmi. A rogiti Pietro Manzoli. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1720 ottobre 1. — Diploma di Dottore in filosofia e medicina di Fran cesco qm. Girolamo Panzoldi di Salò. (Presso Eugenio Seeber in Bludenz). 1720 dicembre 16. — Testamento di Gio Francesco qm Antonio Panzoldi di Sacco

4
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1908
¬La¬ famiglia Panzoldi di Sacco e Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 14)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/165293/165293_18_object_5690788.png
Pagina 18 di 22
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 17 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 14, 1908, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/14
ID interno: 165293
in pia zza dei Vò. A rogiti Pietro Malinverno. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1696 dicembre 2. — Carta di dote di Anna Maria di Gio Battista Pan zoldi, sposa a Gio Battista Baldovini di Trento. A rogiti Andrea Tabarelli. j (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1697 aprile 20. — Testamento di Gio Battista qm Leonardo Panzoldi scritto di proprio pugno e inserito nei rogiti del 1697 di Andrea Tabarelli de Fatis. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale

1654 ottobre 28, — Caterina del Bene, vedova di Leonardo Panzoldi, no mina a suo procuratore Carlo Telarli. A rogiti Matteo Segalla. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1665 maggio 24. — Carta di dote di Orsola figlia di Leonardo Panzoldi moglie di Bortolomeo figlio di Francesco Capra di Vicenza. A rogiti Gio Bat tista Passerini. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1665 giugno 12. — Sigismondo Francesco, arciduca d’Austria e conte del Tirolo, conferisce

ai due fratelli Gio Battista e Ferdinando Carlo Panzoldi per sè e loro successori il titolo di Cavaliere del sacro romano impero. (Presso Eugenio Seeber in Bludenz). 1667 novembre 6. — Carta di dote di Teresa qm Antonio Baroni Caval- cabò moglie di Girolamo figlio di Antonio Panzoldi di Bogliacco. A rogiti Gio Maria Martinelli. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1674 novembre 14. — Carta di dote di Vittoria figlia di Leonardo Pan zoldi moglie di Valeriane qm Giorgio Angeli

di Feltre, A rogiti Gio Maria Martinelli. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto. 1679 febbraio 2. — Testamento di Caterina Del Bene, vedova di Leonardo Panzoldi. A rogiti Gio Maria Martinelli. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1680 agosto 17. — Codicillo di Anna Caterina Del Bene, moglie di Leo nardo Panzoldi. A rogiti Michele Saibante. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1683 novembre 3 — Gio Battista Panzoldi nomina a suo procuratore il dottor

Gio Francesco Martinelli, figlio del notaio Francesco Maria, documento scritto in Innsbruck di proprio' pugno e inserito nei rogiti del 1683 del notaio Francesco Maria Martinelli. (Archivio notarile Rovereto, tribunale di Rovereto). 1684 agosto 17. — Inventario dei beni lasciati da Girolamo qm Antonio Panzoldi di Sacco. A rogiti Pietro Malinverno. (Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto). 1693 febbraio 6. — Gio Francesco Panzoldi di Sacco compera da Alberto Donazini una casa situata

5
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1906
¬La¬ famiglia Pizzini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 10)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/165265/165265_34_object_5690888.png
Pagina 34 di 44
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 40 S. : Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 12, 1906, fasc. 3/4
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/10
ID interno: 165265
cri minale presso la corte di giustizia in Trento, carica che tenne fino al 1813. Nel 1816 passò segretario provvisorio d’appello, indi con sigliere del tribunale criminale di Rovereto. Dall’ impetatore Francesco I, con lettera dei 20 novembre 1822, Giulio a nome anche dei suoi fratelli Luigi e Pio, ottenne l’in vestitura delle decime di famiglia, e dopo la morte dell’imperatore Francesco, il suo successore Ferdinando I 1’accordava con decreto dei 20 gennaio 1837, a Giulio e a suo fratello Luigi

nel tribunale di Valtelina, di Rovereto e di Bolzano. Ai 20 di marzo del 1806 fu nominato aggiunto a Rovereto, nel 1807 capitano nella milizia locale e il 10 dicembre 1808 commis sario provvisorio di guerra per il tempo che durava il passaggio delle truppe, fu poi nominato dal governo di Napoleone I con decreto dei 26 novembre 1808, segretario presso il tribunale del dipartimento dell’Alto Adige e con altro decreto dei 21 agosto 1810 dal gran giudice ministro di giustizia in Milano a cancelliere

) fu con decreto dei 20 ottobre 1792 dall’imperatore Leo poldo I, eletto canonico della cattedrale di Trento. Fu accolto dapprima come chierico per essere ammesso l’anno successivo (1793).al possesso del canonicato, dopo averne ottenuto laj di spensa per la giovine età con bolla pontificia dei 6 marzo 1793. In seguito fu creato dal re di Baviera ciambellano visse a Mo-

6
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1904
Storia di Rovereto
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/102507/102507_136_object_5750673.png
Pagina 136 di 226
Autore: Bertanza, Giovanni ; Chiesa, Gustavo [Bearb.] / Giovanni Bertanza
Luogo: Rovereto
Editore: Grigoletti
Descrizione fisica: 227 S.. - 2. ed., aumemtata e migliorata / per cura di Gustavo Chiesa
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Rovereto ; z.Geschichte
Segnatura: II A-582
ID interno: 102507
Il Trentino allTtaiià. ( 1810 ). Veniamo perciò difilati alla applicazione dell’Articolo 111 del Trattato di Parigi, de’ 20 Febbraio 1810, col quale tutto il Tren tino venne ceduto al Regno d’Italia; ai 10 di Giugno sorse defi nitivamente il nuovo'Dipartimento dell’alto Adige con un prefetto a Trento, e 4 sotto prefetti, a Rovereto, e a Volgiamo, Riva, e Cles. 1! prefetto di Verona, barone Antonio Smancini fu tosto in caricato della organizzazione del novello dipartimento: e col I di Settembre

tutto era già italianamente ordinato. U barone Alessan dro Agucchi bolognese fu il primo nostro prefetto ed il sig. Cesare Sertoli il primo presidente della corte di giustizia, e Giovanni Berrà r. procuratore. Fissati i confini sino alla Chiusa di Bressa none, tutto il dipartimento fu spartito in cinque distretti, presieduti dal prefetto, per Trento, e da vice-prefetti, come si disse, a Ro vereto, a Riva, a Cles, a Bolgiano : ogni distretto suddìvidevasi in cantoni, ciascuno con un proprio giudice

di pace, ed ogni can tone distinguevasi ih riparti. 11 distretto di Rovereto avea tre cantoni: Rovereto, Ala, Mori con tre giudicature di pace: nove riparti avea Rovereto, tre Ala, e quattro Mori e tutto il distretto di Rovereto sommava a 47.700 abitanti, di cui 29.800 spettavano al cantone di Rovereto, il resto agli altri due ; e tutto il dipartimento dell’alto Adige contava al lora 265.160 abitanti. Rovereto e, Bolgiano, ebbero per di più un tribunale di commercio, di cui, a Rovereto fu presidente

il citta dino Gaetano Tacchi. Gli affari di tutto il dipartimento erano trat tati in un consigliò di'trenta deputati, che riunivansi a Trento in epoche determinate, e l’ordine pubblico era mantenuto da tre de legati politici risiedenti a Trento, a Rovereto, a Bolgiano. Anche alla pubblica istruzione si provvide opportunamente: in ogni cantone, e possibilmente in ogni riparto si dovette aprire una scuola popolare, che nelle sedi principali avea più classi ; Rovereto riaprì regolarmente il suo ginnàsio

, ritenendo alcunché della scuola reale bavarese, ed il liceo ebbe confermata la sua sede in Trento. Con questi ordinamenti, rapidamente attuati, e

10
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1908
¬La¬ famiglia Fedrigazzi di Nomi.- (Famiglie nobili trentine ; 16)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/165295/165295_8_object_5690608.png
Pagina 8 di 28
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 23 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 14, 1908, fasc. 3/4
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/16
ID interno: 165295
signore del castello di Vigolo, e discendente da una,Castelletti di Nomi per sè e suoi successori della giurisdizione di Nomi, e anche il vescovo Sigismondo Alfonso dei conti Thun con lettera 23 gen naio 1671 rinnovava quella investitura al figlio di Ottavio, Ber nardino Tabarelli. (*) , ,Sorse perciò un contrasto fra il vescovo dì Trento, e l’arci duca Ferdinando , Carlo, il quale con lettera 26 aprile 1655 pre gava il vescovo di voler infeudare Michele Fedrigazzi della contea di Nomi

in Valsugana, conservandogli però il titolo di signore di Nomi, cosicché da quest’anno in poi il Fedrigazzi si chiamava signore di Nomi e di Telvana. ( a ) Dopo la partenza del Fedrigazzi da Nomi, per ordine del capitano di Trento, baron Carlo Colonna Vòls, signore di Sie- chenberg, colonnello e delegato arciducale e dietro richiesta dì Marc’Àntonio Bertelli, signore di castel Volsana, che di nuovo era stato nominato capitano ed amministratore della contea di Nomi, si fece l'inventario dei beni mobili

e delle scritture esistenti nel palazzo nuovo e vecchio, in data 11 aprile 1654, a rogiti Matteo Segala, presenti Francesco Cavalcabò, burgravio della città di Trento e Gio Battista Comenduno di Chiusole, sergente delle milizie. ( 4 ) Michele Fedrigazzi nominava i seguenti personaggi a diri gere la giurisdizione di Telvana: 1653. Gio Battista Endrici de Cilà, consigliere arciducale, capitano, Baldassaro Ippoliti, vice capitano e commissario fiscale, Dottor Giulio Francesco Ceschi, provicario

. A cancellieri: Lorenzo Fiorentini, Pietro Capello, Bortolo Capello, Giovanni Doazzer e P) Archivio di Luogotenenza in Innsbruck, Libri feudali trentini XXIII/254. (-) Ferdinandeum Innsbruck, Dipauliana 1305 N.° 48. ( 3 ) Archivio di Luogotenenza, Pest-Archiv XXVI/100. ( 4 ) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto.

11
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1909
¬La¬ famiglia Partini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 19)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/165297/165297_26_object_5690818.png
Pagina 26 di 30
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 24 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: San Marco ; 1,3/4
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/19
ID interno: 165297
, dopo aver passati 1 primi anni a Vienna e nelle Fiandre, nel 1791 si recò a Rovereto a far rifiorire la famiglia. Ma per la mala amministrazione e prodigalità fu'posto sotto cu ratela dal cesareo regio giudizio provinciale ai confini d'Italia con decreto in data Trento 13 maggio 1806, e gli fu deputato a cu ratore il barone Orazio Pizzini. Si recò poi a Bressanone, dove morì il giorno 6 febbraio 1836. Si era ammogliato alla contessa Maria Antonia, figlia di Sua Eccellenza Luigi de Sarnthein, con

sigliere intimo, e. di Carolina contessa Trapp — carta di dote in data Innsbruck 22 marzo 1793 ( x ). Procreò: Luigia, che sposò nel 1828 Antonio Engl di Bressanone, Carolina sposa dal 1837. del medico dottor Francesco Guggenberg e Luigi. Questi si dedicò alla carriera tribunalizia, passò la sua vita nei tribunali delle città dell’alta Italia. Istituito nel 1862 il tribunale di Busto Arsizio ne fu nominato presidente. Ritiratosi nel ben meritato riposo fissò la sua dimora a Milano. Nell’estate del 1878

venne a soggiornare nel bagno di May- statt in Pusteria, dove morì il' giorno 19 agosto. Era sposato a Laura Garducini, dalla quale non ebbe prole; con lui quindi si estinse il ramo di Rovereto della famiglie Partini. Come nelle precedenti pubblicazioni ho riunito nell’albero genealogico i membri della famiglia e vi aggiunsi una tavola collo stemma gentilizio. f 1 ) Archivio notarile di Rovereto, tribunale dei nobili 1/3.

12
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1910
¬La¬ famiglia Vannetti di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 20)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/165298/165298_10_object_5690974.png
Pagina 10 di 24
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 18 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: San Marco ; 2,4
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/20
ID interno: 165298
di san Bernardino c sant’An tonio col banco'posto sopra la sepoltura ( a ). ■ Ai 13 aprile 1695 fu.investito, dal vescovo di Trento del di ritto di. usufruire le miniere di ferro in Besagno; questa .investi tura fu riconfermata a Giuseppe Vannetti ai 10 luglio 1699 e nel dicembre 1721 ( J ). .. ." Nel 1697 per t'allargarsi, della sua-azienda prendeva in pi gione dai congiunti Giuseppe e Daria Spinelli il filatoio situato nel borgo di san Tomaso, come da rogiti Carlo Vincenzo Cobelli in data 6 maggio

1697 ( 6 ); Il giorno 10 luglio 1706, a rogiti Carlo Rigotti, il comune di Tiefno, e il giorno 20 marzo 1710 quello di Molina di Mori, a rogiti Antonio Fedrizzi ( fs ); inscriveva nell’albo dei suoi cittadini Giuseppe Vannetti. in data 9. gennaio 1710, a rogiti Gio Batta Mascotti, Giu- F) Archivio notarile di Rovereto, tribunale.di Rovereto. ' (-) » • r . n . » ■ " ”* ' . ' , ' ( ) n . » n ■ » . - * - . (^ Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto, nell’elenco delle scritture di casa

Vannetti, che trovasi nellìnvéntario del 1721. ' ( 5 ) Archivio notarile di.Rovereto, tribunale . do Roveréto. M Archìvio notarile di Rovereto, giudizio di Non. . .

13
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1904
¬La¬ famiglia Betta dal Toldo.- (Famiglie nobili trentine ; 3)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/109552/109552_7_object_5690432.png
Pagina 7 di 58
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 54 S. : Ill., graph. Darst.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto. Ser. 3, Vol. 10, 1904, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/3
ID interno: 109552
di Lizzana, Serravalle, Chizzola, Mori e Brentonico, luoghi nei quali trovai persone che mi furon larghe di consigli e di genti lezze, Egli è quindi con gran piacere ch’io qui ricordo con la do vuta riconoscenza i benevoli che mi furono generosi di notizie e di aiuti, e che mi permisero liberamente di consultare gli ar chivi ai quali presiedono: i signori D. r G. Angeli e G. Ronvicini dell'i. r. Tribunale di Rovereto, Cesare Conte Resti in Venezia, Giorgio Farinati della Congregazione di Carità

in Rovereto, Don Cappelletti arciprete di Rovereto, Don Tovazzi curato di Chizzola, Don Ri olfatti parroco di Brentonico, Don Panìzza parroco di Biz zarra, Don .Tornasi curato di Serravalle, Don Silvi no Pilati di Mori, Professor Oberziner della Biblioteca e Museo di Trento, Gustavo Chiesa del Municipio di Rovereto, D. r Mayr dell'i. r. Archivio di Luogotenenza in Innsbruck, Prof. Carlo Àusserer, Ce sare Stecchetti in Vienna; un grazie speciale poi merita il nobile signor Ottone de Betta di Verona, che

14
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1904
Appunti di cronaca : (1735-1812) sul cessato Monastero delle suore della visitazione dette anche Salesiane in Rovereto
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/ADC/ADC_31_object_3829849.png
Pagina 31 di 50
Autore: Chini, Giuseppe / da Giuseppe Chini
Luogo: Rovereto
Editore: Grandi
Descrizione fisica: 47 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: c.Rovereto / Salesianerinnenkloster ; z.Geschichte 1735-1812
Segnatura: II 264.315
ID interno: 488251
il conte Adamo Pedroni (loro incaricato, per sventare le brighe del P. V. di Trento nella questione del monu mento posto in S. Marco a Girolamo Tartarotti), per far . presen tare a 8. M. l’imperatrice Maria Teresa la seguente loro istanza, che trascriviamo dalla copia esistente nel civico archivio, perchè atta più che mai a dar una chiara idea dell'importanza della questione. Sac. Ces. Reg. Ap. Maestà! L’umilissima e fedelissima Città di Rovereto prostrata d’in nanzi all’Augusto Trono si fa ardita

, quanto nell’arti a loro spettanti educare, a cagione dell’inabilità e scarsezza delle maestre che quivi si ritrovano. Le Monache solo dell’ordine di San Francesco di Sales potevano e dovevano supplire a un tale difetto, come dalla clemenza infinita della S. M. V. era già stato 0 Da persona, cui egli stesso (il Triangi) il disse, sappiamo, che in sequela all'ultimo ricorso di' questa città intorno alle Salesiane, gli venne un or dine dal Tribunale, che gli chiede di mandare colà una Costituzione

, se v’è proibi tiva in termini a quell’ordine di tenere scuola, ma ch’egli non si stima in debito di farne parte a noi. Dio sa cosa egli scrive al Tribunale a (Lettera 5 nov. 1762 dei Provveditori al Pedroni, loro incaricato d’affari a Vienna conservata nell’Ar chivio Comunale di Rovereto).

15
Libri
Anno:
1900
Elenco cronologico dei libri, opusculi ecc. stampati a Rovereto : (dal 1673 al 1898).- (Materiali per una bibliografia roveretana ; P. 1)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328337/328337_60_object_5382177.png
Pagina 60 di 191
Luogo: Rovereto
Editore: Tipogr. Roveretana
Descrizione fisica: 196 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Programma dell'i.r. Scuola Reale Superiore Elisabettina di Rovereto ; 37-40 (1895-1899). - Mehr nicht erschienen!
Segnatura: II 102.601/1
ID interno: 328337
Mazzetti (Antonio) Avvocato. — Deduzione pei Signori Fratelli Schasser di Caldaro in sostegno della sentenza in favore delle loro ragioni emanata nel Tribunale di Prima istanza nella causa civile ad essi mossa dai creditori della cessata detta Dalla Vcecilia e Battisti attori ed appellanti diretta alla Corte d'Ap pello sedente in Brescia, Povere do. Dalla Stamperia Marcliesani (1818) pag, 22 in 4°. Sani D. Giulian Bartolommeo. — Ode. Per gli fausti imenei del Signor Dottor Carlo Bigotti Giudice

di pace di Mori colla Signora Teresa Tonelli di Rovereto. Ode del Signor Dottor Gin lian Bartolommeo Sani Avvocato e Giudice supplente nella Corte di Giustizia Civ. e Crini, di Trento, Sozio dell’Accademia degli Agiati di Rovereto. Rovereto. Dalla Stamperia Marche- sani 1818. Sartori Zaccheria. — Scrittura di difesa in favore di Pietro Perini nella causa criminale pendente sulle forme di vec chio metodo per imputazione d’omicidio nella persona di Borto- lommeo Bernardi dell’Avvocato Zaccheria Sartori

ora patrocina tore addetto alla Corte di Giustizia dell’Alto Adige patentato dal Big. Podestà di Trento in data 8 Giugno 1813 al Nro 248. Rovereto. Dalla Stamperia Marcliesani 1813. pag. 11 in 8°. Tranquillini Ah. Carlo (Prof, di Rettorica nel Ginnasio di Rovereto). — Il Oampanon di Rovereto. Canzonetta. Rovereto. Dalla Stamperia Marchesani 1813. 1815 . Anonimo. — Al Molto Reverendo Signore D. Francesco Sar torari da Verona Predicatore Chiarissimo clic, compie i suoi Spi rituali Esercizi nella

16
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1909
¬La¬ famiglia Partini di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 19)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/165297/165297_17_object_5690809.png
Pagina 17 di 30
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 24 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: San Marco ; 1,3/4
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/19
ID interno: 165297
volte, in data 22-giugno 1650, a rogiti Filippo trentini ( 3 ), e 14 agosto 1676, a rogiti Giacomo Pandini. 0). Dei numerosi figli di Gio Battista sopravvissero -Fortunato, Melchiore, Francesco e Gio Battista* e le figlie. Vittoria, Lionella, che sposò in primi voti Bar tolomeo Mazza di Trento — carta di dote 26 agosto 1657, a ro giti Leonardo Besenella {% e 2 aprile 1660, a rogiti Bernardo Benvenuti ( 9 ) in secondi voti Melchiore Gaggia, cancelliere -criminale in Volsana : (Óssana, Val di Sole

), Florenzia Lidia, andata sposa a Guglielmo. Chiusole di Trento, Francesca che prese per maritò Giuseppe Sbardèllati ; e Laura ' Zanarda, sposatasi nel 1669 ad Antonio Sbardèllàti. Melchiore, di Gio Battista, percorse la carriera sacerdotale, come si rileva dalla sua carta di istituzione di patrimonio in data -14 marzo . 1661* a rogiti Bernardo Benvenuti ( 10 ). Tèsto in data 14 luglio 1692, a rogiti Matteo Voltolini ( lJ ) a favore del fratello. Gio Battista. . . Francesco, un. altro figlio,di Gio

Battista, nato nel 1642, morì il giorno 3 agosto 1666 a ventiquattro anni,, dopo aver fatto testamento in data 2 agosto 1666, a rògiti Gio Battista Passerini (l 2 ). i Fortunato, .figlio primogenito di Gio Batta, sposò nel 1658 Lucrezia, figlia del capitano arciducale Sigismondo Frizzi carta di dòte 17 febbraio e 4 aprile 1658, a rogiti Ferdinando'Sro^ 13 ). (x. 13 ) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di ’ Rovereto.

18
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1839
Sopra qualche punto della storia trentina : discorsi
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/321774/321774_35_object_5726586.png
Pagina 35 di 42
Autore: Filosi, Francesco / di Francesco Filos
Luogo: Rovereto
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: 40 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.612
ID interno: 321774
fieli 5 anno 1271 Metz viene appellato Plebalus cioè Par* cocchia, (a) Questo documento estratto dall’archivio di Trento è riportato dal Bar. Hormayr al N 202, Parte I. divi sione IL della Storia del Ti colo , pag, .4^9, Per non recar tedio col dilungarmi di soverchio mi limito ad indicare le pagine, in cui si possono riscontra le questi medesimi nomi pubblicati in altri documenti dal P. Boneìli. (b) Nella Storia di Trento manoscritta del P. V. Fran cesco- Felice Alberti di Enne si trovano

documenti tratti dall 5 archivio capitolare di Trento in cui agli anni 1 455 , 1482, 1 5 t ricorrono i nomi di Medium antiquum per Mezzolombardo, e di Medium novum per Mezzotedesco. Si annoia che San Pietro e Santa Maria Coronata sono i titolari delle due parrocchie, e che in una caver na scavata alle falde del monte sopra Mezzo tedesco sus siste una chiesuola dedicata a San Gottardo, e da lui nomata. Di queste varie, lezioni di Medium di Metium e di Metz la vera è fuor di dubbio quella di Medium come

, quella che ha un proprio significato, e che fu sempre usata dalla Curia Vescovile di Trento , Ufficio incontra stabilmente il più antico nel Tiralo, E siccome questo vocabolo proviene dai tempi della corrotta latinità, cosi non devesi ricercarne la spiegazione nella lingua del La-, zio , ma nel Glossario della media e ìnfima latinità del Du Cange, Questi spiega la parola Medium per Campus fiut pianifica. - Chiunque conosca la posizione dei due paesi con verrà facilmente, che il nome di campo

20
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1839
Sopra qualche punto della storia trentina : discorsi
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/321774/321774_41_object_5726592.png
Pagina 41 di 42
Autore: Filosi, Francesco / di Francesco Filos
Luogo: Rovereto
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: 40 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.612
ID interno: 321774
4o Perciocché consta da lapidi romane tutt’ ora esistenti in Verona e in Brescia, e dagli storici illustrate, che Riva, Arco e le Giudicarle erano sotto ai Romani colla città di Brescia ascritte alla Tribù Fabia (a) e quindi Muratori, e Maffei i loro territori alla Bresciana Provin cia ascrissero. All" incontro Trento era ascritto alla Tribù Papiria, nè dalla Storia si ritrae indizio , che i Tango- bardi abbiano alterato i confini dei Municipi delle Citta d’Italia, Come poi sia avvenuto

lo smembramento di questi territorj dalla Bresciana e la loro aggregazione «alla Trenti na Provincia due indizi a me sembra somministrare la storia. Sigonio addita (ù) che Carlo Magno conterminò di versamente di prima i territori delle Città d'Italia ) onde puossi fondatamente dedurre, che col nuovo comparti mento di Carlo Magno le Giudi cari e, Riva e Arco stac cate venissero da Brescia, ed a Trento aggregate. Consta di più da parecchie storie (d) che Carlo Magno donò in feudo alla Chiesa di Trento

le Giudicarle siccome con altri paesi dotò altre Chiese Vescovili, come riscontrare si può nell’opera del Bar. Honnayr (d) che Carlo Magno donò la Valtellina alla Chiesa di Saint De nis presso a Parigi, e il-dominio di. Coira alla Chiesa di Como. Carlo Magno fece questa donazione al Vescovo di Trento Orso. Da questi due fatti storici del Regno di Carlo Ma gno verrebbe a manifestarsi da se il tempo e la causa del passaggio delle Giudicarle dalla Bresciana alla Trentina Provincia. (a) Storia, delle! Giudicane

21