del Lazio, al di là delle Alpi, o per lo meno, nelle gole delle Alpi stesse, entro le quali s’erano come i Rezi annidati, i popoli di Trento e della sua valle son sempre con Roma: la loro causa è la causa di Roma, le cui aquile legionarie non erano per essi simbolo di oppressione, ma presidio della patria e deirincolumità della razza. E tutte le volte che Roma, su per queste valli ebbe a combattere coi Rezi, coi Cimbri, coi Teutoni, le sue legioni furono ognora ingrossate dalle genti del paese
, liete di portare il contributo del loro sangue e del loro valore, alla libertà della patria ed alla grandezza di Roma, sintesi ormai della grandezza della razza italiana. Coloro che vogliono dare ai Trentini dei progenitori Rezi, Cimbri, Teutonici, sono, dalla devozióne di Trento e del suo popolo alla causa romana, totalmente sbugiardati. Che Roma, conte dovunque potè piantar l’asta vittrice de’ suoi labari, non abbia esercitata anche nella regione trentina una azione eminentemente civilizzatrice