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Descrizione fisica: 47 S.

Editore: Grandi

Soggetto: g.Pranzo ; s.Weistum ; z.Geschichte ; f.Quelle

Segnatura: II 106.208

ID interno: 232530

ed a quell'epoca podestà di Riva per i fratelli Cangiando, CanFrancesco e Paolo Al boino della Scala (de La scala), signori di Ve rona, di Riva, dì Tenno ecc. Questi tre fratelli due anni prima erano succeduti al loro padre Mastino II, il quale, come già dicemmo, aveva ottenuto dal vescovo di Trento alcuni luoghi del Trentino meridionale, tra cui ap punto Riva e la giurisdizione di Tenno, in pegno di 4000 ducati d’oro, a quel vescovo da lui imprestati. Il Cantrancesco qui men zionato sarà quel desso che nelle

storie e nei monumenti di Verona è famoso sotto il nome di Cansignorio. Avendo i signori Della Scala soppressa la giurisdizione di Tenno e unitone il distretto alla podestaria di Riva, si spiega benissimo

Libri

Categoria:

Pedagogia, insegnamento

Anno:

-1894

Catalogo delle civiche scuole popolari di Rovereto ; 1893/94

Pagina 64 di 72

Descrizione fisica: 71 S.

Editore: Tipogr. Tomasi

Soggetto: c.Rovereto / Scuola Popolare ; f.Bericht

Segnatura: II Z 120/1893-94

ID interno: 477851

Ginnastica ..Avvertenza" Nel caso che il.numero degli scolari fosse superiore ai 40. è ben fatto dividerli anche per la ginna stica in due sezioni , superiore ed inferiore, ed esercitarle per due mezze ore in settimana ognuna. Esercizi ordinativi — Esercizi a corpo libero — Appoggi delle mani e dei piedi — Funicella lunga — Salti liberi — Trave d’equilibrio — Scala orizzontale — Scala verti cale ed obbliqua — Palco di salita — Parallele —Gino dii Ginnastici.

Libri

Categoria:

Storia

Anno:

1904

Storia di Rovereto

Pagina 22 di 226

Autore: Bertanza, Giovanni ; Chiesa, Gustavo [Bearb.] / Giovanni Bertanza

Descrizione fisica: 227 S.. - 2. ed., aumemtata e migliorata / per cura di Gustavo Chiesa

Soggetto: g.Rovereto ; z.Geschichte

Segnatura: II A-582

ID interno: 102507

la Corte dei Castrobarcensi nel castello di Lizzano, venuto allora nel maggior suo splendore/ Bandito dai partigiani dell’ingrata Firenze esulava a quei giorni l’immortale Dante Allighieri e trovò splendida ospitalità presso il gran Lombardo, che porta suda scala il santo uccello : e convien credere che veramente cordialissima fosse l'accoglienza fatta a Dante, se la penna di lui. sì fiera nel flagellare, e si restìa nel lodare, potè scriverò nel XVII del Paradiso i versi tanto cari e seducenti che

seguono al Tu lascierai ogni cosa diletta Più caramente -, Tu proverai si come sa di sale Lo .pane altrui, c come è duro callo, Lo scendere e il salir per l’altrui scale. ai quali amarissimi versi aggiunse : Lo primo tuo rifugio e il primo ostello Sarà la cortesia.del gran Lombardo, Che porta sulla scala il santo uccello. E le cronache contemporanee ci narrano maraviglie dell'amore che il Can grande della Scala, pose all’esple Poeta Sovrano, sino a non trovar ore felici, se non con Dante. Abbiam

Libri

Categoria:

Storia

Anno:

1904

¬La¬ famiglia Del Bene di Verona e Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 5)

Pagina 6 di 27

Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini

Descrizione fisica: 23 S. : Ill., graph. Darst.

Editore: Ugo Grandi

Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto. Ser. 3, Vol. 10, 1904, fasc. 3-4

Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie

Segnatura: II 89.169/5

ID interno: 109554

Fra le famiglie nobili, vittime delle lotte intestine de’ Guelfi e Ginbellini, le quali dovettero lasciare Firenze per un’aria più respirabile, è da annoverarsi pure la famiglia Del Bene. Un ramo di essa passi) il confine e si stabilì nella Francia, un altro prese stabile dimora nel 1320 nella città di Verona, dove trovarono lieta accoglienza da Can Grande Della Scala. Capo sti pite della famiglia Veronese fu Lapo del Bene, ricordato da una iscrizione su una lapide che è posta nel peristilio

sopra il colon nato del portico annesso alla chiesa di S. Eufemia. Le parole son queste: LAPVS DEL RENE DE FLORENTIA MCCCE Un Nicolò figlio di Gemizio, probabilmente fratello di Lapo, nel 1332 era canonico del Capitolo veronese. I discendenti di Lapo salgono in Verona a gradi superiori, nella magistratura in modo speciale, ed ebbero mai sempre la protezione dei della Scala, si gnori di Verona. Riporterò del ramo veronese quanto mi fu dato di racco gliere nei manoscritti esistenti nella biblioteca

Libri

Categoria:

Storia

Anno:

(1904/08)

Pubblicazione della Società Museo Civico di Rovereto ; 41 + 44.- Regesto dell'archivio comunale della città di Rovereto ; 1/2

Pagina 235 di 250

Editore: Tipogr. Roveretana

Descrizione fisica: Getr. Zählung

Commenti: Fasc. 1 und 2 geb. in 1 Bd.

Soggetto: c.Rovereto / Stadtarchiv ; s.Regest ; f.Verzeichnis

Segnatura: II 102.602

ID interno: 330812

diritti di S. Mar tino, da ambidue i capi con la via com. Misura 3 zappature . . . . . . . B. — s. 3 S. a L. 1 s. 3 Di questo Bernardo ci mancano pure le informazioni. a) Cfr. le part, 97. b e 84, r. b) Vedi la part. 117. a. Per i diritti di S, Martino s’intende par lare di S. Martino di Naviglio. 136. Beni di mastro Rico, vasellaio dal Ponte. a) Per una pezza di terra zappativa e vignata alla Scala presso la via com. ed il fiume Leno . L. 1 s. 10 b) Idem per una pezza di terra vignata e zappativa

alla Scala presso la Sega e la via . . . L. — s. 8 S. a L. 1 s. 18

Libri

Categoria:

Arte, archeologia

Anno:

1898

Pagina 60 di 109

Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.

si entra in un camerino, donde per una scala a chiocciola costrutta nello spessore del muro del torrione, si sale alle stanze del piano superiore. Per la porta a destra si entra in una gran stanza a vòlta dalle pareti umide ora imbiancate, che un di erano coperte' di affreschi. 11 Mattioli la dice « una stanza molto ben ornata d’onorevol pittura e prospettiva » ; gli affreschi però erano già guasti quando li vide il Bartoli nel 1780. L’umidità distrusse la maggior parte dei dipinti, perchè la parete

posteriore è addossata alla roccia del cortile. Egli potè ancor distinguere una brigata che assiste alla castrazione d’ un gallo, ed altre «cose capricciose», tutto lavori, come ben s’appose, del Romanino. •) La vòlta a botte della scala (Fig. 3) e le pareti del ripiano ') Vedi A p fu n i d i IH. Lavori depiliti per Roman in : // >‘ótt o fn- frrn //o la. jO> L

Libri

Categoria:

Arte, archeologia

Anno:

1898

Pagina 89 di 109

Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.

il giardino. Il Mattioli nella sua descrizione, condotto dalla sua guida esperta, ripassa la gran sala, per visitare le stanze a sinistra del ripiano della scala: «Visto lai cose in su la magna sala Tornammo per veder un bel cantone Oh’ al gran dificio fa da banda un’ala Posta dai architetti con ragione. Or come in capo alla maestra scala Fummo arrivati della gran magione. Mi posi a rimirar lo stanco corno 8’ in tutto fosse come il resto adorno. » Alzata una portiera tutta a ricami si entrava in una

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Categoria:

Pedagogia, insegnamento

Anno:

-1894

Catalogo delle civiche scuole popolari di Rovereto ; 1893/94

Pagina 70 di 72

Descrizione fisica: 71 S.

Editore: Tipogr. Tomasi

Soggetto: c.Rovereto / Scuola Popolare ; f.Bericht

Segnatura: II Z 120/1893-94

ID interno: 477851

storia austriaca, o sono specialmente importanti pollo svillupo della umanità. S’avrà cura di fare alla fine una ricapitolazione e una disposizione cronolo gica delle parti imparate. I punti principali della costituzione, ammaestrando specialmente gli scolari sui doveri e sui diritti dei cittadini. Scrivere : Esercizi continuati nel carattere corsivo italiano e te desco, richiedendo maggior perfezione. Disegno : Disegnare facili ornamenti e prospetti anteriori di og getti tecnici in base alla scala

d’as salto — Salti alla cavallina — Scala orizzontale — Paleo di salita — Parallele — Giuochi Ginnastici.

Libri

Categoria:

Arte, archeologia

Anno:

1898

Pagina 69 di 109

Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.

68 ( 274 ) c. postino e ri — ii, castello pel buon cossi« lio netta presso alla scala diverse dame e cavalieri che cantano a! suono del liuto (Fig. 6). Ogni dipinto è fregiato d’un contorno rabescato che percorre anche la base delle lunette, fra i capitelli che sostengono i pennacchi della vòlta. Non è detto nel Mat tioli se le pareti della loggia fossero dipinte, o rivestite in legno, o se all'occasione si adornassero di tappezzerie. Dal fondo della loggia, presso la fossa, si entra

in un corridoio stretto, costrutto in vòlta, che porta alla rampa ed al giardino. La parete esterna, pochi anni fa, era ancora adorna di un fregio di bellissimi putti dipinti dal Romanino, ora im biancati. Dal corridoio si entra nelle stanze disadorne del Tri bunale militare, Nessuno oggidì crederebbe che un giorno esse fossero alte, eleganti, e con le volte dipinte. Salendo per la scala a chiocciola costruita nello spessore del muro della loggia, si arriva per un foro rotto nella pa rete in una serie

Libri

Categoria:

Arte, archeologia

Anno:

1898

Pagina 79 di 109

Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.

, l’altra verso il cortiletto fra il palazzo ed il Castel vec chio. DÌ fronte alla porta d’ingresso era un’ altra porta, ora murata, che metteva ad una scala a chiocciola, per la quale si poteva salire al piano superiore e discendere nel refettorio avanti la cantina. Pare che la cameretta angusta, ora trasfor mata in un cesso, ed a cui si perveniva dal cortile dei leoni, sia stata in comunicazione con la Cappella, e servisse una volta da sacrestia. Dal computo delle spese dei 3 Dicembre 1527 risulta

ancora che sopra la Cappella fosse stata costruita una torriicella, con croce e banderuola dorata. -) 11 secondo piano. Attraversando il cortile dei Leoni si arriva in prossimità dell’ingresso, alla scala che porta al secondo piano, la quale su di alcuni pilastri di forma svelta, è impostata sopra il ramo inferiore. Sul parapetto di marmo levigato con le colonnine alternate di marmo bianco e rosso, nei luoghi che tuttora ap pariscono picchiettati sopra i piedistalli doveva trovarsi qualche ’) Mari.vm

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Categoria:

Arte, archeologia

Anno:

1898

Pagina 97 di 109

Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.

96 (308) C. POSTINGER — IL CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO violentemente levati, mancano i cammini, i fornelli, ed il sof fitto della stanza superiore. Del tavolato che rivestiva il vano della scala a chiocciola, fra l’uno e l’altro piano, resta un solo frammento verniciato di bianco e cordonato d’oro. 11 soffitto della stanza inferiore è suddiviso in palchi dipinti in rosso e listati d’oro. Verso oriente stà la porta che mette al corridojo. Ultimo resto dell’antico splendore di questa stanza

metteva ad un terrazzino. Il contorno dipinto che circonda gli stipiti è assai guasto. 3. So/ in ariete. Il dipinto manca, essendo stato distrutto allorquando si apri la porta che mette alla scala di legno. 4. Sol in tauro. La pittura rappresenta le occupazioni rurali in tempo di primavera. A sinistra un gruppo dì donne in un giardino. Nel mezzo del campo dipinto si attende a seminare e ad erpicare il terreno ; a destra altre donne che passeggiano. Vedesi una caccia alla lepre. 5. Sof in geminis

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Categoria:

Storia

Anno:

(1904/08)

Pubblicazione della Società Museo Civico di Rovereto ; 41 + 44.- Regesto dell'archivio comunale della città di Rovereto ; 1/2

Pagina 91 di 250

Editore: Tipogr. Roveretana

Descrizione fisica: Getr. Zählung

Commenti: Fasc. 1 und 2 geb. in 1 Bd.

Soggetto: c.Rovereto / Stadtarchiv ; s.Regest ; f.Verzeichnis

Segnatura: II 102.602

ID interno: 330812

di Antonio sarto ad 55. à mi conforta nella mia Opinione. Per l’altro confine manca qualsiasi indicazione alla partita di mastro Pietro Antonio calzo! ajo. i) Trattasi di un orto sotto il castello di Rovereto, La località detta della scala, per la quale esisteva apposita regola di vendemmia rappresentava quel tratto di territorio comunale che partendo dalle mura della città verso mezzodì si estendeva lungo la riva destra del Leno fino a toccare il comune di Nóriglio. Nette mura era praticata una porta

detta della scala la quale dava accesso alla gente che veniva da Trambilleno, o per Trambitteno da Vallarsa. In riguardo a questa località v. Reg, I. 57, 101 e 132.

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Categoria:

Arte, archeologia

Anno:

1898

Pagina 25 di 109

Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.

24 (LM c. postinubr - il castello ì*kL mìon consìoi.ìo guasta, è figurato un pastorale con la scritta : Lapidem quem reprobaverunt virga tua et baeu/us tuus. La quarta colonna porta uno stemma con l’aquila dì Trento, e sull’abaco: Reno- vabitur ut aquila. La quinta colonna, mezzo nascosta nel muro della scala non ha nè scritti nè emblemi, 11 Monelli nel il voi. p. 269, nota 220 dei suoi Monumenta accennando al collocamento della prima pietra per la fabbrica dei loggiato narra, che il Vescovo

IV) reparavit et marmoreum fecit cum columpnis, fornicibus et testudinibus, fontemque ad castrum conduxit. Le scale che conducono alle loggie sono strette e ripide ; quelle del primo e del secondo piano sono impostate su finti archivolti di marmo screziato. Le sponde dei parapetti trafo rati portano sui piedestalli diverse figure già molto guaste, come sarebbe a dire una testa, un animale e simili. Una sem plice scala che soprasta al tetto delle loggie e che ha per ringhiera una sola spranga di ferro, porta

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Categoria:

Storia

Anno:

1904

Storia di Rovereto

Pagina 25 di 226

Autore: Bertanza, Giovanni ; Chiesa, Gustavo [Bearb.] / Giovanni Bertanza

Descrizione fisica: 227 S.. - 2. ed., aumemtata e migliorata / per cura di Gustavo Chiesa

Soggetto: g.Rovereto ; z.Geschichte

Segnatura: II A-582

ID interno: 102507

adiacenze di Nago e Torbole ai Vescovi di Trento. Un avvenimento tragico, del quale non si conosce ragione avvenne di questi dì a Rovereto. La viva relazione fra i Castel barco e gli Scaligeri di Verona fece comparire nel borgo nostro, per affari di Mastiti della Scala, un Vivari di Venezia, ma nel mentre ch’esso compiva le sue incombenze (e non si sa quali) un campagnolo Veronese, Alberto Randon, proditoriamente lo uccise: ma fu nel punto stesso ammazzato • 1’ assassino dalla gente del Vivari. Pare che

potenza, lavora- A rono per la loro ruina, e cominciarono a molestare i vicini. Dopo . cj i potenti Mastini ebbe la Signoria Antonio della Scala, che s’inimicò I coi'Carraresi Signori di Padova. ^ 1 Il Castelbarco di Beseno e Folgaria e il Signore di Caldo- j nazzo loro parente si. videro minacciati dal Carrarese per la 'vici- , ■ | nanza dei confini, , e per premunirsi dimenticarono la convenzione ' ' 1 l

Libri

Categoria:

Pedagogia, insegnamento

Anno:

-1894

Catalogo delle civiche scuole popolari di Rovereto ; 1893/94

Pagina 68 di 72

Descrizione fisica: 71 S.

Editore: Tipogr. Tomasi

Soggetto: c.Rovereto / Scuola Popolare ; f.Bericht

Segnatura: II Z 120/1893-94

ID interno: 477851

69 Lavori femminili a mano: Continuazione del lavoro a maglia. Imparaticcio a trafori, rattopare calze. Marchiare, Ricamare. Oggetti liberi: Lingua tedesca e lingua francese. Ginnastica „Avvertenza 44 Nel caso che il numero delle scolare fosse superiore ai 40, è ben fatto dividerle anche per la ginna stica in due sezioni , superiore ed inferiore, ed esercitarle per due mezze ore in settimana ognuna. Esercizi ordinativi — Esercizi a corpo libero — Funicella lunga — Salti liberi — Scala

Libri

Categoria:

Narrativa , Letteratura

Anno:

1892

¬La¬ natura, l'amore, gli affetti e la religione, lo scetticismo ed il dolore nei canti dei poeti trentini : [strenna 1893]

Pagina 73 di 125

Autore: Zandonati, Antonio / Antonio Zandonati

Descrizione fisica: 127 S.

Commenti: Nebent.: Dai Canti dei Poeti Trentini

Soggetto: g.Trentino ; s.Literatur ; z.Geschichte

Segnatura: II A-3.844

ID interno: 154493

Novella d’armonia piove e diffonde Di primavera la tepeate au retta. Oh ! amore ! Oh ! scala che resilio annodi Alla magion di Dio, deh! resta meco, 0 mi alletti la facile speranza, 0 il cor mi serri il triste disinganno. ') X — Amore dunque non è tutto ? Non è la scintilla che imparadisa e che ad un tempo brucia e commuove? Sia nostro scopo Amor, finché la bella Sorride a’nostri dì stagi on. fiorita: Amor conserva, Amore il mondo abbella, A baci, a dolci amplessi Amore invita ; Senz’Amor, come

Libri

Categoria:

Arte, archeologia

Anno:

1898

Pagina 108 di 109

Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.

a quadrati lustro bianco alternato di rosso. 40. Capo-Scala magnifica, salotto annesso con sof fitto alla ducale, con fregio e porte di marmo ben travagliato. 41. Stufa d'anticamera al Quartiere del fu Prin. cipe, con soffitto antico, pareti investite di tavole e pavimento di tavole quadrate. 48. Stufa annessa con soffitte alla ducale c gran fregio .vagamente dipinto; pavimento a tavo lette quadre di larice, marmo rosso lustro. 43. Cabinetto annesso a stufa riquadrato a colori soffitto e pavimento eguali

sopra. 47. Corridore clic dall’appartamento Principesco mette alla torre dell’Aquila c comunica con il 48. Cabinetto, ove il Principe solca udirla messa; con soffitto d’assi dipìnto alla greca, scala segreta ecc. 49. Sala magnifica con bellissimo soffitto alla du cale indorato, intagliato, colorito, gran fregio, pavimento a terrazzo,, usci di marmo. 50. Loggia coperta di coinmunicaziono con Castel 1 vecchio, con soffitto, colonnati di legno, pa vimento. 51. Stufa con soffitto alla ducale, pareti

Libri

Categoria:

Arte, archeologia

Anno:

1898

Pagina 104 di 109

Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.

In la fabrica del Castel Vechio. Compir de Depenzer in li Anditi dela Camera longa far lo frixo in la Camera longa far depenzer a prede machiade fina in Cima in li logii del Castel vechio far depenzer la Capella piccolla far Compir de Depenzer la Scala et la sofita far depenzer lo frixo de la stua Renovar le picture de li Torioni Remoueste et machulate Renovar in la sala de sott Canzelaria le laste banche (sic) et roxe. 28 Scttembrio 1535. Dar de Color ali finestroni de fora via Recorer le àure

Libri

Categoria:

Giurisprudenza, politica

Anno:

1819

Leggi scolastiche per le scuole normali negl' I. R. Stati austriaci

Pagina 12 di 19

Editore: Stamperia Marchesani

Descrizione fisica: 16 S.

Lingua: Deutsch

Commenti: In Fraktur

Soggetto: g.Österreich ; s.Schulrecht ; f.Quelle

Segnatura: 601

ID interno: 181897

* condurre 29* Se andando via' della Scuola dove te discendere un^ scala, • o pure soli alcuni scalini, 'Badate di farlo adagio e cautamente* acciocché nessuno-cada* 30 . Allora quando alcuno, di "voi ha a .dire.qualche cosa al Maestro, , o alla Mae stra , o pure a fare qualche richiamo' ad es si $ lo faccia prima di partire dalla- Scuola. HI. Del contegno nella Chiesa . 1. .Quegli Scolari, i quali vengono- con dotti ad- assistere alla 5. Messa innanzi che Incominci la 1 lustrazione , debbono lasciare

Libri

Categoria:

Storia

Anno:

1904

¬Le¬ pergamene e la carta di regola del comune di Pranzo : [nozze Malossini - Candelpergher, 10 febbraio 1904]

Pagina 9 di 45

Autore: Rosati, Luigi ; Malossini, Luigi [Gefeierte Pers.] ; Candelpergher, Pia [Gefeierte Pers.] / Luigi Rosati

Descrizione fisica: 47 S.

Editore: Grandi

Soggetto: g.Pranzo ; s.Weistum ; z.Geschichte ; f.Quelle

Segnatura: II 106.208

ID interno: 232530

di Tenno, alla quale appunto il paese di Pranzo anticamente apparteneva. Infatti en trambi quei distretti dal 1348 sino al 1509 dovettero parecchie volte mutar padrone. Nel 1348 o 49 entrambi furono dal vescovo di Trento, Giovanni HI da Pistoia, impegnati a Mastino II dalla Scala, signore di Verona, per 4000 ducati d’oro, dei quali quel vescovo abbisognava per sostenere le spese di guerra contro il marchese Lodovico di Branden- burgo, che, quale conte del Tiralo, teneva occupata la parte settentrionale

Libri

Anno:

1897

¬Il¬ palazzo municipale di Rovereto : note storico-descrittive ; [fauste nozze Piscel - Sant'Ambrogio, Milano-Rovereto nel luglio 1897]

Pagina 45 di 56

Autore: Chini, Giuseppe ; Piscel, Antonio [Gefeierte Pers.] ; Sant'Ambrogio, Enrichetta [Gefeierte Pers.] / Giuseppe Chini

Descrizione fisica: 58 S.

Editore: Sottochiesa