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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1824
Discorso sopra un'iscrizione Trentina del tempo degli Antonini.- (Intorno all'origine e condizione antica di Trento ; [1])
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Pagina 89 di 108
Autore: Giovanelli, Benedetto / del Conte Benedetto Giovanelli
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 105 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 89.156/1
ID interno: 175827
municipio a quel di Colonia, perchè, come dice Aulo Gel ilo (89) e. con esso lui il M. Maffei la condizion di Colo nia, ben eli è più subordinata c men libera, appaiava però piu desiderabile per la maestà del popolo romano, di cui le colonie parcano (piasi piccali simulacri e sembianze; ma ninno di Colonie r da’ Prenèslini in. fuòri,.che avessero chiesto di essere trasferite a quello di Municipio. Forse nell’enun ciate iscrizioni ai vorrà inteso il Municipio della Colonia, quasi la parte del

tutto, cioè per Municipio i Decurioni e quelli che delle cose-pubbliche nella Colonia si occupava no, o forse gli stessi abitanti, ma non mai eh’ima parte ai reggesse colle leggi di Romane con le proprie l’altra* Fatto Sta che dichiarati per la legge di Antonino Crt- racalla tutti cittadini quegli uomini liberi, che trovavano nell’orbe Romano (90), s’incominciarono a tenere per municipi tutte le città di questo; cosicché Ugnano scrisse (91), che a suo tempo diceVansi abusivamente municipali tutti

. di (89) L. 16. c. i3. (90) Vip. I. 17 . ff. de Slot- hom. In orbe Romano qui siint, eoa cònstitvtione Jmp. Antonini , cives. Romani effècti siint . (91) L i. D. ad municip. et incoi..

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Libri
Anno:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Pagina 15 di 200
Autore: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Luogo: Trento
Editore: Scotoni e Vitti
Descrizione fisica: 200 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.579
ID interno: 330479
■ —' 17 — me, non potevano non lasciar traccia di se in qualche' lapide o monumento pervenuto Ano a noi, come si hanno in tutte le al tre principali vallate del Trentino, On deche Fieni me trovandosi popolata durante l’impero romano, la sua gente in tal periodo non può essere stata che progenie della schiatta antica, siasi conservata coi più dei suoi membri, ovvero coi meno. E questo volli dirè contro quelli fra gli etnologi, i quali vogliono le popolazioni ladine delle nostre Alpi avanzi

di destinare dei particolari giudici, od ufficiali che attendessero all’ammini strazione dei diversi distretti..,.. I Romani lasciavano la cura del governo delle città e delle contigue campagne a quei citta dini a cui secondo gli antichi, ordini del paese apparteneva », Onde arguiremo che Fieni me siasi lasciata colle sue' libertà e costituzioni, e che i Romani siansi accontentati di rascuotere dai valligiani dei tributi annuali. Del resto siasi trovata o no la Valle sotto l’immediato romano dominio

, qualunque esso sia stato, non può negarsi che essa abbia subito un qualche romano influsso e civile e com merciale; un argomento ne sono le romane monete ivi rin venute. Ma, quand’anche i Romani siansi introdotti direttamente in Flemme, non vi si possono essere tenuti con dominio per manente e regolare per tutto il tempo ohe durò l’Impèro (476 Ù- C.). Già sotto Marco-Àurelio (161-180) i popoli nordici co-, minciarono ad invaderlo ; e dal 364 le invasioni barbariche se guirono senza interruzione. Per

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 288 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
, nominato, come già tcntrionale. — Quando più lardi in questa parie estrema e ancora selvag gia doli' Auamiia venne a costituirsi un Comune (Coni un Una) e, coll'intro duzione del Cristianesimo, mia Pieve o parrocchia, l'uno e l'altra, vennero delti, dal nome appunto del castello romano, che quivi esisteva od era e- sistilo, Comune e Pieve di Caslelfondo. 11 castello medieevale poi, sorto certamente p.iù tardi, dal nome del Comune e della parrocchia, entro il cui territorio esso stava, fu detto

: castello di Castel fondo (Caslrum Castri/muli). I/Aussorcr c il Ecidi invoco suppongono, elio sull’altura, o dosso, su cui sta il castello nostro, sia esistito un villaggio, andato poi distrutto, il quale si sarebbe venuto formando intorno all’ antico castello romano, e per esso sarebbe sialo detto (villaggio) Gas tei fon do; da questo villaggio avrebbe preso il nome il castello medioevale. Ma di tale villaggio non abbiamo nò traccia sicura, nè ricordo alcuno, c manca quindi ogni prova di' esso sia mai

eguali che in documenti poste riori possono aversi, sono troppo incerti per trovare in essi prove dell’esi stenza di un villaggio. Se questo d’altronde fosse esistilo in tempi relati vamente così tardi, dopo il secolo XIII, poteva esso andar distrutto, per pestilenza, incendio od altro, senza dio ne rimanesse proprio nessuna memoria ? Si noti poi anche die non é punto probabile clic il castellimi romano sia stato sul dosso, dove ò oggi il castello ; giacche i. romani costruivano le loro castella

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