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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Pagina 119 di 198
Autore: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Luogo: Rovereto
Editore: Stamperia Marchesani
Descrizione fisica: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Marianus, Valerius Gaius
Segnatura: III 39.802
ID interno: 215787
Mariane. I Cavalieri ..fatti Publìcani. Slato dell’Ordine Equestre a’ tempii dell’Im pero. I. Equo publi'co. Se per la tarda origine e poca menzione, sdie gli autori ne fecero, restò molto oscura , e dagli eruditi poco trattata la carica di Curatore della città, per motivi del tutto con trari! dehbe tornarci involta in qualche oscurità la dignità di Ca valiere Romano significata dalla frase: EQVO PVBLIGO. Ella é cioè tanto antica, e tante mutazioni sofferse, e sotto tanti aspetti se ne parla dagli

di pensare si po trà conciliare col distinguere accuratamente i tempi,, e a ciascuno attribuire quello, che gli si conviene. Per ciò ho divisato di for mar quasi una storia del Cavalierato Romano, la quale spiegando ne l’origine i progressi e le varie modificazioni, alle quali sog giacque, ci ponga in istato di -formarci una chiara idea della di gnità , c he adornò il nostro G. Valerio Mariano. Per maggiore chiarézza dividerò la narrazione in quattro epoche secondo i tem pi, che apportarono

al Cavalierato Romano le più importanti mu tazioni. Diri, perciò prima dell’Origine, poscia da Servio Tullio sino ai Gracchi, da questi a Mario, e da Mario sino ai tempi posteriori. IL Noii v’ha dubbio, che i Cavalieri romani ebbero la loro origine da Romolo : tutti gli Storici ne assicurano di ciò: valga pér tutti Livio al Lib. I. 13 . Eodem tempore et een furine tres equitum comcrìptae sunti Ramnenses ab Romulo , ab Tito Tatto Titìensesf

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Pagina 136 di 198
Autore: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Luogo: Rovereto
Editore: Stamperia Marchesani
Descrizione fisica: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Marianus, Valerius Gaius
Segnatura: III 39.802
ID interno: 215787
attendevano, questi, come ho detto, appigliavansi o alle cariche civili, o alle militari. Non discorrerò di tutte de cariche, alle quali era aperto l’adito per ogni cittadino Romano, e quindi eziandio per ogni Cavaliere. Que sto solo .dirò., che il sommo grado d’onore per lo Cavaliere Roma no era la Prefettura del Pretorio, come può vedersi da Svetonio in Tito al Cap. VI.. Una concessione straordinaria di Augusto diede a’ Cavalieri il diritto di chiedere il Tribunato della Plebe. Così Dio ne 'pag. 587

- L’officio pai, che propriamente al Cavaliere Romano s’addiceva, era quello di Giudice, del quale abbiamo pai-lato : non però in modo, che ogni Cavaliere fosse anche Giudice, come acconcia mente osserva il Ch. Dottor Lahus; ma anzi singolare virtù si ri chiedeva in collii, che o dal Censore e dall’Imperatore (per l’au- ' to-rità censoria) a questa carica veniva eletto. Egli è dunque bensì vero., che i Giudici delle cinque Decurie erano Cavalieri , ma non tutti i Cavalieri erano Giudici. Questa differenza

s’incontra anche nelle Iscrizioni, ove con altro nome si disegnano i Cavalieri Ro mani, con altro i Giudici. XX. Veniamo ora a considerare il Cavalierato Romano de’ tem pi dell’Impero nèlTaspetto militare: poiché, come diceva, del gran numero de’ Cavalieri Romani non pochi anche alla milizia dava no opera. Questi per altro erano ben lontani dal servire quai sol dati volgari. Noi esaminando le Iscrizioni, e gli Scrittori antichi li troveremo la più parte o a canto -a’ Comandanti e agli Impera tori, come

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1908
¬La¬ famiglia Panzoldi di Sacco e Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 14)
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Pagina 15 di 22
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 17 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 14, 1908, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/14
ID interno: 165293
di Melchiore Baroni-Cavalcabò di Sacco — carta di dote 1 ottobre 1751, a rogiti Bartolanieo Battisti — mori il giorno 20 dicembre 1774, lasciando eredi i figli Giuseppe Antonio e Camillo sotto la tutela di Gerolamo Fedrigotti. Carlo Teodoro, duca di Baviera e amministratore del sacro romano impero durante la sede vacante del 1790, con diploma dei 17 luglio dello stesso anno, nominava i fratelli Giuseppe Antonio e Camillo, figli dì Girolamo e Girolamo Gaetano, figlio di Bartolanieo Panzoldi, cavalieri del

sacro romano impero col predicato di Monte Olivo, titolo che aveva già ottenuto l’altro ramo della famiglia Panzoldi, estinta nel 1729. Camillo, che aveva sposato Teresa Bonfioli-Cavalcabò di Sacco morì senza prole ai 20 di gennaio 1806; il fratello Giuseppe prese dimora a Rovereto. Nel 1818 comperò da Giacomo Ferrari una casa situata in piazza San Marco, (oggi proprietà Straffelini). Aveva preso in moglie Teresa di Nicolò Sannicolò de Stackelberg (monte Spino) e morì nel 1825, lasciando in vita due

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Pagina 159 di 198
Autore: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Luogo: Rovereto
Editore: Stamperia Marchesani
Descrizione fisica: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Marianus, Valerius Gaius
Segnatura: III 39.802
ID interno: 215787
Trento. Nella presente ricerca panni clover prendere di inira due. punti principali; che cosa importi l'esser Colonia, e quando Tren to sia -a questo onor pervenuto. XIII. Come tutte le altre cose nell'Impero Romano, cosi variò ~pure la condizione delle Colonie. Romolo il primo mandò Colonie nelle terre degli Arilemnali, de' Crustuinini, e de' Ceninensì. Ma ii,on si ha grande certezza intorno allo stato di queste prime Colo nie, alle quali, come pare da Livio ( I. Q.), spontaneamente seguen

l'istituzione di llomoìo, e sotto i seguenti Re ^ sotto ì Consoli e i -Dittatori e glTniperadòri medesimi. Ai tempi della repubblica altre erano Colonie romane, altre latine^ Le ro mane godevano della cittadinanza romana solo per metà, poiché ■non avevano i pubblici diritti, come sarebbe quello di dare i voli nei comizi, e l’altro di partecipare alle cariche dello stato; ma go devano nulla dì meno i diritti privati di ciascun cittadino romano. Le latine poi né avevano il nome di cittadinanza, nè i pubblicij

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Pagina 138 di 198
Autore: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Luogo: Rovereto
Editore: Stamperia Marchesani
Descrizione fisica: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Marianus, Valerius Gaius
Segnatura: III 39.802
ID interno: 215787
Cavalieri , Cavalieri Equo- publico , e Cavalieri Giudici. Tutte è tre queste qualità di Cavalieri s’incontrano assai distintamente nelle I- •scrizioni. Pochi esempi basteranno-: e poiché non è uopo recar 1- icrizioni con un semplice Cavaliere Romano, con un semplice Ca valiere equo publico, o con un semplice Giùdice, passerò a prodar Filtri esempli, ne’ quali variamente accoppiandosi queste qualità di Cavalieri , ne mostrino mirabilmente la diversità. Frequenti sono le Iscrizioni, che hanno, non solo

Eques Romanus , ma insiememente j tques Romanus Equo publico. In altri monumenti s’incontra la stessa persona .detta Eques Romanus Equo publico Judex ex V. Decuriis. Nell’ Indice sesto del Grutero trovo un Padre Cavaliere romano, e due figliuoli del medesimo Cavalieri Equo publico : EQVES • ROMANVS - PATER - DVORVM • EQ. PVBL., ma es sendo errata la citazione della pagina, non ho potuto .farne riscon tro. Chi era Giudice non avaa bisogno accennare la sua dignità equestre con due diverse

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
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Pagina 60 di 61
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 56 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/17
ID interno: 165296
signore di Ossana di Pietro Coppo nobile padovano di Castel Romano f 1520 ■■ ANDREA Antonio NICOLÒ Gian Francesco Barbara Alessandro Caterina AGOSTINO Elisabetta f 1/V 1551 f 21/XII 1556 t 2641 1529 coniugata coniugata col conte f 5 'IX 1555 (o Martina) coniugata f 18/V 1540 coniugata Capostipite dei Lodron di Sant’Antonio (ramo bastardo) I moglie Gentilia contessa d’Arco t 1520 II „ 1521 Beatrice di Castellano f 2/11 1566 Linea di Castelnuovo moglie Caterina Calepini di Trento Ÿ 1562 col marchese

e Castelnuovo di Castclcorno f 1 /1 1676 i Leonora n. 28/VIIJ 1589 coniugata con Pier Luigi Lodron di Castel Romano Beatrice I marito Francesco Spaur II . lacobo barone de Welsberg Francesco Nicolò n. 1634 f 17/VII 1695 moglie Caterina Dietrichstein Claudia coniugata col barone Francesco Castelbarco di Gresta Caterina \ coniugata col conte Francesco Sarau Paride Elisabetta n. 1636 r 17/X 1703 coniugata col conte Ultimo Rampollo Michele Osvaldo Thun moglie Costanza Lamberg Caterina coniugata con Giampaolo

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