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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
2007
Quale Università per l'Europa? : XXVI. Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien ; governance, rapporti con il territorio, costituzione dei profili = Governance, regionale Ausrichtung, Profilbildung = ¬Eine¬ Universität für Europa :.- (Studi italo-tedeschi ; 26 )
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Pagina 384 di 608
Autore: De Gennaro, Ivo [Red.] ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ed. curata dall'Accademia di Studi Italo-Tedeschi sotto dir. di Ivo de Gennaro ...]
Luogo: Merano
Editore: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Descrizione fisica: XXIX, 571 S. : graph. Darst.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. ; Literaturangaben
Soggetto: g.Europa ; s.Hochschulreform ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Segnatura: II 341.269
ID interno: 611986
Magistero Pontificio. Basti ricordare un detto comune tra studenti e docenti del mondo ecciesiastico di oltralpe: doctor romanus, asinus germanus. Sembra che, almeno fino a qualche tempo fa, un titolo ac- cademico conseguito in una università romana fosse addirittura motivo sufficiente per escludere un ecclesiastico dai candidati aH’episcopato in Germania. Si aveva paura, infatti, che costui non difendesse suffi- cientemente l’autonomia della Chiesa locale di fronte al centralismo romano. Non

dall’Annuario pontificio, le università pontificie ro- mane sono: - l’università Gregoriana, fondata come Collegio Romano da San- t’Ignazio di Loyola e da San Francesco Borgia nel 1553, e costituita come università dell’Ordine dei Gesuiti da Pio IV nel 1566. Nel 1582 fu arricchita con nuove dotazioni ed edifici da Gregorio XIII, da cui ha preso il nome di Gregoriana. Comprende anche il Pontificio Istituto Biblico, per gli studi biblici, e il Pontificio Istituto Orientale, per gli studi orientalisti

. - L’università Lateranense, fondata da Clemente XIV nel 1773, quando, in seguito alla soppressione dell’Ordine dei Gesuiti, il papa affidó la direzione del Collegio Romano al Clero di Roma. Nel 1824 352

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Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Sociologia
Anno:
2005
¬La¬ cultura europea: metodo e creatività : atti del 27. Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 8-10 ottobre 2004
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Pagina 370 di 420
Autore: Cotteri, Roberto [Red.] ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (27 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri] [ed. sotto la dir. di Roberto Cotteri ...]
Luogo: Merano
Editore: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Descrizione fisica: XXI, 393 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Parallelsacht.: ¬Die¬ europäische Kultur: Methode und Kreativität Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Soggetto: g.Europa ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Segnatura: II Z 759/27(2004)
ID interno: 611993
di un lavoro”, il “prezzo di una locazione d’opera” o un “compenso” - tra tutte queste forme di transazione economica che il diritto romano si preoccupava di tenere distinte, poichè appartenenti a sfere eterogenee, c’è ormai solo una differenza lessicale. Lo si chiami “compenso” o “sa- lario” o “prezzo”, si tratta in fondo della stessa eosa: del pagamento di una somma a fronte di un servizio prestato. NOTE 1) Per una discussione di tale questione cfr. F. Vezin La question de l’oeuvre d’art, in La fête

(I secolo a.C.), nell’ambito della latinizzazione delle istituzioni formative ellenistiche. II nucleo delle sette artes era variamente integrato da medicina, ar- chitettura, diritto e storia. Piú tardi, a partire dall’epoca carolingia (VIII sec.), alle sette artes vennero formalmente aggiunte la medicina, la filosofia e la teolo- gia. 4) Già il fatto che il diritto romano consideri il lavoratore un “locatore” delle pro- prie operae, e non un “venditore” di forza-lavoro, ha importanti conseguenze

. Ad esempio il fatto che il periculum, ossia il rischio di mancato adempimento del contratto per cause non imputabili al locatore (cioè al lavoratore), era interamen- te a carico del conduttore (cioè del datore di lavoro). (Cfr. F. De Robertis I rap- porti di lavoro nel diritto romano, GÍuffré, Milano, 1946). 5) Nei contratti di questo tipo, la somma di denaro è decisa ex ante, prima che il 346

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Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Sociologia
Anno:
2005
¬La¬ cultura europea: metodo e creatività : atti del 27. Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 8-10 ottobre 2004
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Pagina 359 di 420
Autore: Cotteri, Roberto [Red.] ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (27 : 2004 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri] [ed. sotto la dir. di Roberto Cotteri ...]
Luogo: Merano
Editore: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Descrizione fisica: XXI, 393 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Parallelsacht.: ¬Die¬ europäische Kultur: Methode und Kreativität Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Soggetto: g.Europa ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <2004>
Segnatura: II Z 759/27(2004)
ID interno: 611993
tra lo studioso che formula un parere su una questione giuridica e il mercante che lo ha richiesto per intraprendere un affare? La remunerazione del lavoro libero è codificata nel diritto romano con l’istituto deli’honorarium. Ancora oggi si parla deir“onorario” del medico o deiravvocato, e la nostra lingua distingue espressioni sinoni- me come “compenso”, “paga”, “salario”, “prezzo” e cosi via. Ma nel diritto romano non si tratta di differenze lessicali. L’honorarium ha pre- cise caratteristiche

”, ovvero scambiato, il lavoro non puó piu ri- tornare in possesso del lavoratore - li dove, invece, una merx scambiata per una quantità di denaro puó sempre ritornare nelle mani del vendito- re in cambio della stessa quantità di denaro. In altre parole, il contratto che prevede una prestazione lavorativa è irreversibile, ed è per questo che il diritto romano si rifiuta di assimilarlo alla compravendita ed 335

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Libri
Categoria:
Letteratura , Filosofia, psicologia
Anno:
1997
Heinrich Heine (1797 - 1856) nel II centenario della nascita = Heinrich Heine (1797 - 1856) zur 200. Wiederkehr des Geburtstages.- (Studi italo-tedeschi ; 18 )
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Pagina 244 di 510
Autore: Cotteri, Roberto [Red.] ; Simposio Internazionale di Studi Italo-Tedeschi <18, 1997, Merano> / 18. Simposio internazionale di studi italo-tedeschi. [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Luogo: Merano
Editore: Stuks [u.a.]
Descrizione fisica: X, 489 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. - Literaturangaben. - Enth. u.a.: Max Stirner e la capacità di potenza / Dario Barbieri. Fremdheit als Herausforderung: Ingeborg Bachmann in Italien / Stefanie Golisch
Soggetto: p.Heine, Heinrich ; f.Kongress ; g.Meran <1997><br>p.Stirner, Max<br>p.Bachmann, Ingeborg
Segnatura: II 159.536
ID interno: 148624
ormai da secoli di diritto germanico, di diritto romano recepito e di consuetudini particolari. Per risolvere la crisi del vecchio patrimonio giuridico, Thibaut aveva suggerito di introdurre in Germania un codice civile unitario, valido cioé in tutti gli stati tedeschi, sul modello di quello promulgato in Francia da Napoleone. Nella proposta codifica- toria di Thibaut ritomavano certo quelle istanze di razionalizzazione tardogiusnaturalistiche che nel Settecento avevano sostenuto la politi

- ca del dispotismo illuminato; ma il richiamo al codice che sanciva ie conquiste della Rivoluzione francese comportava anche una critica radicale ai privilegi feudali e alle distinzioni di ceto ancora persistenti nella società tedesca e conservati nelle pieghe dall’antico diritto sacro- romano-imperi ale (6) . Si accendeva cosi un serrato dibattito sulla codificazione nel quale Savigny avrà l’ultima parola. Nello scritto programmatico che liquida la proposta di Thibaut, la Vocazione del nostro tempo

giu- ridico, e rivendicava il valore fondante del diritto storico, positivo per ogni comunità. Affermazioni, queste, che, mentre legittimavano il vecchio diritto sacro-romano-imperiale, suonavano anche come difesa e riconosci- mento delle tradizioni in cui ogni popolo si era creativamente e auto- nomamente espresso nei modi a lui peculiari. II dibattito sulla codificazione si conclude con la fondazione della Scuola storica del diritto: gli studi giuridici diventano una disciplina guida nelle

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Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Sociologia
Anno:
1998
¬L'¬ Europa multiculturale : filosofia, pedagogia, metodologia, economia, filologia ; atti del XXIV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 13 maggio 1998 = Philosophie, Pädagogik, Methodologie, Soziologie, Ökonomie, Philologie ; Akten der XXIV. internationalen Tagung deutsch-italienischer Studien, Meran, 11. - 13. März 1998
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Pagina 720 di 756
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <24, 1998, Meran>/Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Merano
Editore: Hauger
Descrizione fisica: XXII, 728 S.
Lingua: Deutsch
Commenti: Parallelsachtitel: ¬Das¬ multikulturelle Europa Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zs.fassung.
Soggetto: g.Europa ; s.Multikulturelle Gesellschaft ; f.Kongress ; g.Meran <1998> s.Europäische Integration ; s.Kulturelle Identität ; f.Kongress ; g.Meran <1998>
Segnatura: II 172.117
ID interno: 201519
III) Centralismo - regionalismo - sussidiarietà Nell’organizzazione interna dell’impero romano convivevano di- rettive centrali e forme regionali. Tutte le questioni comunitarie veni- vano affrontate, nei limiti del possibile, là dove sorgevano, cioé dove vivevano i diretti interessati: nelle città quali elementi costruttivi pri- mari dell’organizzazione dell’impero. Le loro classi direttive si di- stinguevano, come del resto quelle del regno intero, per l’ethos dell’assistenza patronale

. IV) Pace - benessere economico - condizioni di vita uguali La pace interna che il dominio romano portava ai popoli del vec- chio mondo non significava solo assenza di guerra. Essa costitui la base per la prosperità economica di una vasta popolazione borghese, da qualche parte fino ad oggi non piú raggiunta. La cultura imperiale dappertutto altamente sviluppata accoglieva le diverse culture dei suoi popoli. V) Capacità d’integrazione e chiusura verso l’esterno La dinamica dei processi di integrazione

culturale incontrava, spe- cialmente a nord e ad est dell’impero, limiti molto netti. L’intensità dello sviluppo culturale interno procedeva di pari passo con una cre- scente chiusura verso l’esterno. Con il tempo questa discrepanza dive- niva sempre piú problematica visto che ne derivarono delle tensioni che a partire dalla fine del 2° secolo si scaricavano in una sempre crescente pressione sui confini romani. VI) L’Imperium Romanum come tradizione La civiltà mondiale romano-ellenistica rappresenta

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Libri
Categoria:
Letteratura
Anno:
1984
Johann Wolfgang von Goethe : 1749 -1832 ; 1982 - Celebrazioni nel 150. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 3 )
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Pagina 44 di 98
Autore: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Luogo: Merano
Editore: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Descrizione fisica: 76 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Soggetto: p.Goethe, Johann Wolfgang ¬von¬ ; f.Kongress ; g.Meran <1982>
Segnatura: II 128.051
ID interno: 62088
di un esem- pio di equilibrio estetico fra epoche distanti, «die grofie Gegenwart» che Humboldt ammirava nel Secondo soggiorno romano. (24) La piú delicata conferma è in questa notazione che Goethe ebbe tempo e agio di fare sulla spiaggia di Gaeta, dove «die Welle vor unseren Au- gen mit der Herrlichkeit der Vorwelt (cioè tutto il: «Merkwürdiges, Geschiebe, Trümmer alter Gebâude») spielen darf.» (183) Non è solo Ponda, è Goethe stesso che in Italia, fínalmente, ha imparato a gode- re il gioco ondoso con

le magnifícenze del passato. Né è solo un gio- co: proprio la dimensione «tempo» inserisce nel nostro concetto- guida, il «MaEstab», un elemento problematico a cui vorrei dedicare Pultima parte di questo discorso. Cerco di dedurlo, come sempre, dal testo. Nel carnevale romano Goethe sviluppa il rapporto teatro-morte che abbiamo già conosciuto in misura ilare e minima «Viva i morti»; ci racconta prima come durante il corso mascherato ognuno cerchi di spegnere alPaltro - al grido «sia ammazzato chi non porta

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1985
Raffaello Sanzio : 1483 - 1520 ; 1983 - Celebrazioni nel V. anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 5 )
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Pagina 138 di 158
Autore: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Luogo: Merano
Editore: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Descrizione fisica: XV, 134 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Soggetto: p.Raffaello <Sanzio> ; f.Kongress ; g.Meran <1983>
Segnatura: II 128.053
ID interno: 62091
la pittura del Nord quando essa si basa sulla conoscenza diretta delle opere stesse. I viaggi artistici dei cosiddetti Romanisti diedero la possibilità di con- frontarsi in modo approfondito con lo stile monumentale di Raffaello. È tipico di questo processo formativo di uno stile nellapittura nordica, che ilmodello di Raffaello fu ricercato solo nelle composizioni del suo periodo romano e che le sue idee offrirono stimoli anche nell’interpretazione dei suoi scolari, soprat- tutto di Giulio

Romano. Un’altrapossibilità di confronto diretto con le opere originali di Raffaello, che forse fu piü efficace dei risuitati dei viaggi di studio romani, la offri Vinvio dei cartoni della serie degli Apostoli a Bruxelles nello studio di Pieter van Aelst, dove venne eseguita Veditio princeps di questa serie di arazziper Leone X negli anni 1515-1519. Gli olandesipoterono studiare nella loro stessa patria le soluzioni esemplari difigura ideale e composizione monumentale; anche Hans Holbein

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Libri
Categoria:
Letteratura
Anno:
2002
Vittorio Alfieri : il poeta del mito ; 23° simposio internazionale di studi italo-tedeschi ; resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: etica e scienza per il governo dello sviluppo ; la ricezione della fenomenologia tedesca nel pensiero italiano e francese = Vittorio Alfieri.- (Studi italo-tedeschi ; 23 )
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Pagina 130 di 280
Autore: Cotteri, Roberto [Hrsg.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationales Symposium Deutsch-Italienischer Studien (23 : 2002 : Meran) / [Ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Luogo: Merano
Editore: Koch
Descrizione fisica: XVII, 256 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Soggetto: p.Alfieri, Vittorio ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Segnatura: II 214.926
ID interno: 351753
Nel 1803, quando sta morendo, è ormai disfatta tutta la stabilità delYAncien Régime, sia nella Francia, sia nelFItalia, sia nel Sacro Romano Impero che tre anni dopo avrà cessato di esistere. La letteratura creata da Alfieri dipende in gran parte degli impulsi tradizionali, tanto per gli scritti politici, quanto per l’opera drammatica ricalcata su modelli antichi e su quelli del classicismo francese; e anche la confessione della Vita è inserita nel filone topico delle auto- biografie che

e da lui stesso revocato, italianità cresciuta poi nei movimenti per Findipendenza. 2. Posizioni austriache nei confronti di Alfieri NelFanno della morte di Vittorio Alfieri nulla è stabilito e il nuovo secolo si avvia a capovolgere i vecchi sistemi fra la dichiarazione di un impero napoleonico, la fine del Sacro Romano Impero e la sua sostituzione nell’impero dell’Austria, fra le guerre vinte da Bonaparte e il suo esilio di Sant’Elena. Neppure la Restaurazione crea, per FAustria ritornata a dominare

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