¬L'¬ idea universale di Roma e la sua funzione europea nel mondo di lingua italiana e nel mondo di lingua tedesca : atti del XIV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 5 - 10 aprile 1976
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Autore:
Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <14, 1976, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo:
Meran
Descrizione fisica:
XIII, 271 S. : Ill.
Lingua:
Deutsch; Italienisch
Commenti:
Parallelsacht.: ¬Die¬ universelle Idee Roms und ihre europäische Funktion in der italienischen und in der deutschen Sprachwelt
Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Soggetto:
g.Rom <Motiv> ; f.Kongress ; g.Meran <1976>
Segnatura:
II Z 759/14(1976)
ID interno:
62133
piú singolare e gravida di conseguenze: Dio ha voluto l’Impero per preparare il mondo alla ve- nuta del Messia, e perció ha scelto il popolo romano e ne ha sorretto e vo- luto le vittorie. Lo stesso Dante dichiara neíla Monarchia che questa è sta- ta l’intuizione decisiva: «Admirabar equidem aliquando romanum popu- lum in orbe terrarum sine ulla resistentia fuisse prefectum, cum, tantum superficialiter intuens, illum nullo iure sed armomm tantummodo violen- tia obtinuisse arbitrabar. Sed postquam
medullitus oculos mentis infixi et per efficacissima signa divinam providentiam hoc effecisse cognovi, ad- miratione cedente, derisiva quedam supervenit despectio, cum gentes no- verim contra romani populi preheminentiam fremuisse, cum videam po- pulos vana meditantes, ut ipse solebam, cum insuper doleam reges et principes in hoc unico concordantes: ut adversentur Domino suo et Uncto suo, romano principi» (Mon. II12 - 3). Dichiarando dunque assolutamen- te erronea l’opinione di chi afferma che «la romana
creando con l’Impero romano le condizioni necessarie alla diffusione universale del Verbo - il popolo eletto da Dio non viene quasi ad essere piü solo l’ebraico, ma anehe - e sia pure per compiti diversi - il romano, moventisi entrambi su piani con- vergenti. Dante afferma anzi perentoriamente che «fu in uno temporale che David nacque e nacque Roma, cioé che Enea venne di Troia in Italia, che fu origine de la eittade romana, si come testimoniano le scritture. Per che assai è manifesto la divina
elezione del romano imperio, per lo na- scimento de la santa cittade che fu contemporaneo a la radice de la pro- 15