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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Pagina 26 di 248
Autore: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Luogo: Roma
Editore: Loescher
Descrizione fisica: 237, 14 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Segnatura: III A-2.230
ID interno: 166664
storici che archeologici dell’epoca romana, relativi alle regioni italiche alpine, e specialmente ài bacino dell’Eisak e dell’Inn. Di questi pure abbiamo fatto capitale, in particolar modo degli scritti del Kink 2J , del Daum 21 , del Jager 24 , di I. Iung 23 , del Kallee 24 , di G. Mair 25 , del Douglass 26 , del Mairhofer 27 e delle opere di carattere più generale del Pall- 1 Memorie storiche della ciltù. e del territorio di Trento. (Trento, 1821-1824). 2 Della storia e delle condizioni del Trentino

sotto la dominazione romana (Trento, 1840). s Statistica del trentino (voi. 2. Trento, 1852). Nel voi. 1“ pag. 1-9 : Parte antica. 4 Sommario della Storia Trentina (Borgo, 1881). Tempi antichi, pag. 7-18. 6 1 primi tempi di Ala (Ala, 1883). • ' ’ 6 Pelle numerose pubblicazioni del conte Benedetto Giovanelli hanno maggiore attinenza cogli studi che stiamo facendo: Discorso sopra un’iscrizione Trentina del tempo degli Antonini (Trento, 1824). — Ara Dianae (Bolzano, 1824). — "Trento città dei liex

-i e colonia romana (Trento, 1825). . • 7 Dissertazione sopra i sepolcri romani scoperti in Rovereto l’anno 1819 (Rovereto, 1828) e l’ Esame di alcuni scritti archeologici del Conte Benedetto Giovanelli (Verona, 1827). 8 La conquista della Re,zia per opera dei Romani (Saggi scientifici letterari per la società degli studenti s candidati Trentini in Innsbruck (Rovereto, 1872, pag. 37-59). •* Scritti di storia antica trentina (Milano, 18901. 18 Dei dialetti comunemente-chiamati romanici (Trento, 1855

). 31 Pianta antica della città di Trento (Trento, 1869). *•* Degli idiomi parlati antic. nel Trentino e dei dialetti odierni. Livorno, 1878. Etnografia Trentina- (Àrch. stor. per Trieste, l’Istria e il Trentino, 1881). 18 Topografia del Trentino alt epoca romana. '— Viaggio archeologico nelle vallate occid. del Trentino. —Le an tichità preromane, romane e cristiane di Vezzano. — Un gruppo di Aes gravi trovati a Trento. — Scoperte arekeologico- epigrafiche nel Trentino. — Saggio di toponomastica tridentina

nella ralle, di Fon (Arch. Trentino, X, 1 p. 5-37). Le antiche iscrizioni romane della valle di-Non (Arch. Trentino, XII, 1, p. 68 segg.). Il nome della valle di Non, i Tulliassi e i Sinduni, (Arch. Trentino, XIV, 1, p. 3-16). Laguerra- retica (Rendiconti del R. Istituto lombardo di scienze e Ictt. Serie II, Voi. XXXII, 1899). 13 L ’ Anatmia aulica (Arch. Trentino, XIV, 1, p. 17-28). 18 Cronaca di Folgaria (Trento, 1860). Memorie di Pergine e del Perginese (Trento, 1882). 39 II Trentino. Saggio

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Pagina 91 di 248
Autore: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Luogo: Roma
Editore: Loescher
Descrizione fisica: 237, 14 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Segnatura: III A-2.230
ID interno: 166664
, in Cassiodoro 5 * , in iridentinam re gionem civitatem, construi nostra 'praecepit Auctoritas, per la quale opera invocava 1’ aiuto de’ Feltrini, si riferiscano ad un ampliamento della città di Trento, e, come credono molti scrittori trentini, alla costruzione dell’ultima cerchia di mura, che furono in gran parte demolite alcuni lustri or sono, o non piuttosto a qualche altra fortifi cazione nel comitato tridentino 3 ; sembra però probabile che esse si riferiscano pre cisamente alla città di Trento, poiché

non resta memoria di altri luoghi tridentini, che si possano credere edificati all’epoca dei Goti 7 . Quando la regione tridentina passò sotto il dominio romano non ci fu ricordato da alcuno scrittore, nè da monumenti antichi. Ciò non ostante per mezzo di caute induzioni si può giungere a stabilire con certezza quando ciò avvenisse. Anzi tutti si sa positivamente che Trento col suo territorio al tempo di Augusto 1 Oltre alla citata opera del Uanzi, per gli edifici romani di Trento cf. Archili

è stata scoperta in un horto del Ciurlet, cittadino trentino, dentro la- città. (Cf. C. GllTLIAVr, Trento ai tempo del Concilio: Arch. Treni. I, 2, pag. 161.) In carte della parrocchia di S. Pietro in Trento è denominato orto del Ciurlet, il piazzale che è dietro fa chiesa di 8. Pietro, che anticamente era coltivato ad orto di proprietà di quella nobile famiglia. Ivi furono quindi trovate le tombe di cui parla il Massarello, e che dalla breve descrizione che ne fa, appariscono romane. ■’ Cf. Raxzi

attenta considerazione mi fa però associare all’opinione di coloro che la credono romana. Yar., V, 9. » Così crede il Frapporti, Della storia c delle condizioni del Trentino sotto la dominazione de’ Goti, pag. 108, segg. ’ Non regge l’osservazione fatta dal Frapporti, 0. e., pag. 108, che piuttosto dei lontani Feltrini, trat tandosi di' Trento, Tcodorieo avrebbe dovuto invocare l’aiuto dei vicini Veronesi, poichò abbiamo Dotato prima che il tenere di Feltro si stendeva su tutta la Valsugàna e quindi

fin quasi alle porte di Trento. Ancora meno serio ò il dubbio di G. A. Gaudknzi, Note ai libri sull’origine dei Cimbri Veronesi e Vicentini di M. Pezo Ms., che la Verruca non sia il Doss Trento, ma qualche altro colle presso il Natisene, che da Cassiodoro sarebbe stato confuso coll’ Athr.sis.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Pagina 85 di 248
Autore: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Luogo: Roma
Editore: Loescher
Descrizione fisica: 237, 14 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Segnatura: III A-2.230
ID interno: 166664
esclu sivamente alla parte inferiore della valle, a mezzodì delle Sarche; coni’è pur vero che, se è giusto quanto riferisce il Pinci o, fu Carlo magno colui che assegnò Rivnm oppidum et vallem ludicariar-um alla diocesi di Trento. Non credo però che questo si riferisca anche alla superiore valle delle Sarche presso Tione, e meno ancora alla valle di Rendena. Il fatto che questa valle fu nel 404 evangelizzata da 8. Vigilio, vescovo di Trento, mi pare già una prova che essa fino all’epoca romana

facesse parte della dio cesi e quindi anche del municipio di Trento, confinando però col municipio di Brescia 1 , poiché, come narrano gli atti della morte del martire vi fu aspra contesa fra i trentini ed alcuni popolani di Brescia che coll’armi ne contendevano la salma. Essendo forse il Sarca, dallo sbocco del Finale fino alle Sarche, linea di confine fra i due municipi, la via, in questo tratto, se, com’è probabile, teneva il percorso attuale, passava per il territorio Bresciano. Al municipio

di Trento deve di necessità aver apparte nuto la valle che da Tione conduce a Vezzano e di .lì alla valle dell’Adige. Nulla quindi vieta che questa fosse la sede dei Tulliassi della tavola Clesiana, come sup pose if Kiepertrche avrebbero lasciato ricordo del loro nome nel villaggio di Boi aso. Il rivo Finale, che scende dal monte Marzo e, presso Verdesina, entra nel Sarca, come indica il suo nome, pare segnasse da quella parte appunto il confine tra la pertica di Brescia e quella di Trento. Di questi

tutta locale trentina, onde anche questa sarebbe una prova-dei legami che stringevano quella valle col territorio tridentino.. Essendo infine la valle di Rendena unita per il passo di Campiglio colla valle di Sole, si comprende benissimo come i Tulliassi fossero nominati nell’editto di Claudio presso i Sindnni, che, come vedremo più innanzi, erano probabilmente gli abitatori della valle di Sole, e quindi anche presso gli Anauni, tutti ascritti al municipio di Trento. L’essere appunto i Tulliassi

abitatori d’una remota valle confinante col ter ritorio di Brescia, tanto da non esser ben certo a quale dei due municipi appar tenesse, rese anche per essi necessario l’intervento di Claudio 3 per giudicare a quale de’ due municipi essi fossero ascritti, dichiarandosi l’imperatore per quello di Trento. - Sulla via che unisce il bacino del Sarca con quello dell’Adige si trovarono vetusti ricordi di considerevole importanza, e memoria di luoghi abitati nell’ anti- 1 Alti. II, n. 10. 2 Cf. Giovanelu, Ara

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Pagina 90 di 248
Autore: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Luogo: Roma
Editore: Loescher
Descrizione fisica: 237, 14 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Segnatura: III A-2.230
ID interno: 166664
, si conservano nel Ferdinandeum di Innsbruck e nel Museo comunale di Trento, un gruppo di aes gravi trovati nel luogo stesso, fu illustrato dall’Orsi 5 , e nell’ i. r. Museo di Corte a Vienna, come provenienti da Doss Trento, si conservano un peso romàno di bronzo in forma di testa di maiale, portante sullo zoccolo anteriormente il numero del peso XXX (n. 1141 del Museo) ed un gran pendaglio d’oro, ben lavo rato (numero 256) 6 , e monete imperiali da Augusto a Vespasiano. Sebbene tutti questi, insieme coi

ampliamenti della città, tutte di forma quadrilatera, con torri e porte nelle po sizioni cardinali; i fossati poi che circondavano le mura sono tracciati dai canali o 1 Pianta antica detta città di Trento, pag. 45 segg. -• Ragionamento intorno mi una iscrizione trentina di Augusto (Trento. 1750) e Vara trentina di Ercole Saxano, Dissertazione epistolare inedita (Trento, 1882). 8 Anno 1813, n. 61. 4 Viaggio antiquario per la Rcx,ìa (Ms. 2134 della Biblioteca comunale di Trento). 6 Un gruppo di Aes gravi

trovati a Trento. (Arch. stor. per Trieste, l’Istria e il Trentino. Voi. 1, pag. 382). * Cf. Mittheilungcn der k. k. Central Commission zur Erforschung wul Erhaltung der Kunst und historischen Denkmäler (III Jahrg.). 7 Cassiod., Var., III, 48. * Paolo Düc., III, 31. 3 CÄssion., Var., III, 48.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Pagina 96 di 248
Autore: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Luogo: Roma
Editore: Loescher
Descrizione fisica: 237, 14 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Segnatura: III A-2.230
ID interno: 166664
circostanza confermerebbe che i Reti vinti fossero quelli dell’alta Alalie dell’Adige e del confluente dell’ Eisack, essendo, come più volte abbiamo notato, Saturno italico la divinità più tipica del confinante territorio tridentino. Fu forse in questa circostanza che il confine da Tramin venne portato fino a Merano ed- a Klausen, cioè al punto al quale era al tempo dell’ Impero, aggregando quel territorio alla pertica di Trento 3 . Se Munazio Planco abbia eretto il tempio a Saturno in Trento, come

un freno ad esse che Augusto nel 731 d. R. (23 a. Cr.) mandò a Trento, in qualità di suo legato, Marco Appuleio 7 , coll’incarico di restaurare ed ampliare le fortificazioni della Verucca e de’ luoghi circostanti. Da ciò volle qualcuno 8 inferire che Augusto abbia spedito a Trento una co lonia, ed altri 9 perfino che M. Appuleio, in seguito ad una guerra, abbia sottomesso il 1 II Quadrio, 0. e., pag. SO, ritiene infatti che la spedizione di Munazio Planco fosse diretta contro la Valtellina. Il Pj.axta

, O. c„ pag. 01 e n. 3, invece ritiene che fosse rivolta contro la valle dell’Adige, e forse che in essa siano stati sottomessi i Tridentini. Egli pone erroneamente questa guerra nel 37 a. Cristo. ! Okelli, n. 590. ’ L’Hertzberg, Gcsch. des rSmùseh. Kaisèrrciehes, pag. 113, deve intendere degli hard del confluente dell’Eisack, dove dice che ossi appartenevano alla pertica di Trento; perchè gli [sarei dell’Eisack supcriore fecero parte della provincia retina. Erra perii dicendo che fu Claudio che aggregò

gli Usarci alla pertica tridentina. Il Mal- patti, I Franchi nel Trentino , pag. 308, ritiene invece che il castrimi Mngrjisc, ed il pons Drusi appartenessero bensì all’Italia, ma non alla pertica di Trento. Ma questa è supposizione senza fondamento. Cf. a tale pro]W?ito anche Mommsen, C. I. L., V, 1, pag. 543. 4 Mairhofer, Zu Dio Cassius Coccdanm. (Zwan/.igstes Programm des k. k Gvmnasiiims zti Brixen) pag. 8. ‘ Veli,. Pat., II, 67; Plin„ XXXV, 10, 36, § 22. « Cf. Dione, 54, 22. ' G. I.L

. V, 1 ; n. 5027. Din . Causar . Divi . F— Augustus . Cos . xi . Tarn — Potestà tu . Deiht — m . Appulejus . Sex . f . Leo —Iussu . Eius . Fac . Curavit. Tanto il Cresseri, Ragionamento intorno mi una iscrmione, trentina d’Augusto, come il Giovanelli, Discorso sopra un’iscrizione trentina, thi tempo degli Antonini , pag. 74 seg., cd il Kink-, Akadem/ischc Vorlesungen iiher due Gcsch. Tirols, pag. 44, ritengono die il luogo affidato alle cure di M. Appuleio fosse il castello già prima esistente su Dos Trento

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Pagina 97 di 248
Autore: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Luogo: Roma
Editore: Loescher
Descrizione fisica: 237, 14 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Segnatura: III A-2.230
ID interno: 166664
tenero dell’Alto Adige, [»vesso Trento, e ohe,.staccata questa città dal restante terri torio rodeo, a difesa de’ confini, vi fosse istituita una colonia. Ma come abbiamo accertato che Trento era già da lungo tempo sotto il dominio romano, così non possiamo ammettere che la sua qualità di colonia si riferisca ad Augusto. Nelle iscrizioni del primo secolo dell’ Impero è detta municipio, e sebbene qualche volta si denominino municipi anche le colonie, questo non pare il caso nostro, poiché

municipio è denominata in forma troppo solenne ed ufficiale per dubitarne, in un editto imperiale. Ma il compito di M. Appuleio,' oltre che di inalzare e restaurare fortificazioni, fu quello di condurre a Trento una legione, come deduce il Mommsen 1 dall’ esame delle iscrizioni che ne fanno menzione, come pure suppone che qui stesse la legione di Oruso prima della guerra velica. Questa sarchile una prova che la guerra contro le genti alpine era da lungo tempo meditata da Augusto, e che a tale intento

aveva rinforzato e munito di soldatesche i luoghi più avanzati presso i confini. Dopo la conquista della Rezia, della quale ci occuperemo nel seguente capi tolo, Trento, che apparteneva alla tribù Papiria 2 , raggiunse una speciale importanza come punto di passaggio fra l’Italia, alla quale per testimonianza di tutti gli scrittori antichi apparteneva 3 , e la nuova'provincia. Infatti all’epoca degli Antonini comincia a portare 1’appellativo di colonia 4 ed ebbe un adleelm annotine legioni s III

Italicac, carica tenuta da 0. Valerio Mariano, che il Mommsen 5 * , basato sull’ iscrizione che lo ricorda, dice uno de’ primari cittadini d,i Trento, uomo di equestre dignità, die sor vegliava 1’ annona e il trasporto dei necessari generi alla legione terza che era nella Rezia. La gente Valeria, era infatti molto diffusa nel Trentino®: un latercolo militare nomina un L. Valerim Fuseus Tridenti; un C. Valermi Vera.nius Tridente ottenne l’onesta missione nel 150 d. Cr. 7 ; un Sesto Valerio ora decurione

di Brescia e di Trento. La famiglia de’ Valeri aveva forse-anche estesi tenimenti nell’Anaunia, come ci ricorda il nome di Castel Valer s , e il nome Valerio che ricorre in più d’un’iscri zione di quella valle. CAPITOLO IV. La guerra retica. Le molteplici spedizioni e gli apparecchi di guerra da lunga mano allestiti da Romani, non fecero che stuzzicare 1’amor proprio e l’istinto bellicoso dei Reti, i quali, anzi che cessare dalle ingiurie, assalivano e depredavano i viandanti romani e alleati, che

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Pagina 89 di 248
Autore: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Luogo: Roma
Editore: Loescher
Descrizione fisica: 237, 14 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Segnatura: III A-2.230
ID interno: 166664
coi Vennoneti, si capisce il dubbio che poteva sorgere a quale municipio spettassero, cioè se a quello di Trento, o a quello di Brescia o di Como. È anche rimarchevole a tale proposito il ricordo dei Bergalei, nellp stesso editto, per cui si vede che Giulio Pianta, nella sua ispezione alpina della Valtellina per l’alta valle Camonica e per il Tonale era entrato in Val di Sole, quindi nell’ Anaunia, e nella vicina Renclena, sede di popoli sottoposti al suo esame. Nella valle dell’Avisio, che

, sebbene non ci siano positive testimonianze, pare che fosse aggregata al municipio di Trento, pongono alcuni i Simbri (al Si^poioi) di Strabono e più in su, nella valle di Fiemme, i Flamonienses di Plinio 1 2 . Ma quanto ai primi, se sono' nominati in qualche codice e nell’edizione del Kramer, è da notare non solo che nelle edizioni più corrette 3 a quel nome fu sostituito quello di ’IvoovPqoi, ma anche la poca o nessuna probabilità, avuto riguardo al senso complessivo del testo Straboniano, che

abbiamo notato, che tutti e due questi popoli abbiano contribuito-1’uno alla sua fondazione, l’altro al sud ampliamento. Infatti anche Tolomeo 15 mette questa città fra i Cenomani, ed avendo essi, secondo lo stesso autore, occupata la regione di Bergamo, Brescia, Verona, Man tova e Cremona, è verosimile che siano penetrati anche per la valle dell’ Adige fin sopra Trento, portando nuovo incremento alla popolazione italica che prima vi abi tava 16 * 18 . Senza dubbio il primo nucleo di abitazioni sarà

, 10, 20, G. I. L. V, 1; n. 5025; Geogr. Ravkn'n., pag. 257. 8 It. Ani., pag. 275 e 280. " Tar. Peut/ing., G. 1. L., V. 1. 10 Fi.egon' Traci.. (Fragm. Hist. graecoruin). 11 Tocom., III. 1. 3. 12 III, 20. 13 l. e. 14 HI, 1, 31. - r ' 15 II Nissex, O. c., pag. 479, suppone che Trento, Verona e Feltro siano state fondate dai Galli, beuchò il territorio circostante fosse abitato dai Iteti. Contrariamente lo Zeuss, 0. e., pag. 228, ammetteva che celtiche fossero in massima le popolazioni alpine ad eccezione però degli Euganei, dei

Triumplini, dei Cammini, dei Leponzi, dei Tridentini e degli Stoni. 18 lì Malfatti, I confini del principato di Trento (Àrch. st.or. per Trieste, 1’.Istria e il Trentino, II, 1, pag. 1), propende per l’origine gallica di Trento, pur ammettendo che, anche prima della venuta de’ Cenomani, a' piedi della Verruca, in riva all’ Adige, abbia potuto esistere un meus.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Pagina 109 di 248
Autore: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Luogo: Roma
Editore: Loescher
Descrizione fisica: 237, 14 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Segnatura: III A-2.230
ID interno: 166664
durante tutto il medio evo. Questa, costeggiando la Verruca, passava l’Adige al Vò (ad Vadum) ed a Trento si univa con quella che percorreva la sponda sinistra del fiume e colla Claudia Augusta,- che percorreva la Valsugana, congiugendo Oderzo (Opitergium) e Peltro, con Trento, dove si univa coll’ arteria principale lungo l’Adige e di lì pro seguiva fino al Danubio. Lapidi trovate a Oes Maggiore presso Peltro e a Tòil e Rabland presso Merano 7 , ci ammaestrano che Druso, terminata la guerra retica

, Al- pibus bello patefacÀis, costruì questa via ab Aitino usque ad flumen Danuvium. Questa è un’ altra prova che il tratto di via da Verona a Trento era molto più an tico e faceva parte da sè, ed aveva un suo nome speciale, mentre il percorso della via atesina, a "settentriene di Trento, in continuazione della via della Valsugana, portava il nome di Via Claudia Augusta, in memoria di Claudio, che la fece riattare a sue spese, eseguendovi opere radicali di arginatura, e regolarizzando il fiume che proba

e por le altre opinioni Orsi, Saggio di toponomastica trentina pag. 23 e 24. 2 Ivi fu trovato il frammento d’una pietra miliare, la cui iscrizione fu integrata dallo Stoffella e dal Mommsen (C. I. L. V, 8053) mediante il confronto di due lapidi miliari di Wiltau. Esso portava il nomo di Giuliano. Ora si conserva nel Ferdinandeum di Innsbruck. Però dal calcolo delle milia segnatevi, cioè 56, si ar guisce che originariamente stesse vicino a Trento, sopra Mattarello. 8 II Mommsen nella tavola

VI, aggiunta al V Voi. della sua li. O., traccia la via romana da Verona a Trento sulla sponda sinistra dell’Adige, seguendo il percorso dell’attuale strada maestra. 4 Cf. Gir. Tartarotti, Memorie ani. di Rovereto, pag. 23. 6 Ivi fu trovata nel 1733 una colonnetta miliare col nome di Massenzio (C. I. L., V, 8052.). Vi si rinven nero parecchie lapidi antiche e vi avevano ■ poderi le famiglie veronesi Aufillenia e Cattia. Cf. Gir. Tartarotti, Iseriz. ant. di Rovereto e della Valle Lagariìta, pag. 63 segg

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Pagina 95 di 248
Autore: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Luogo: Roma
Editore: Loescher
Descrizione fisica: 237, 14 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Segnatura: III A-2.230
ID interno: 166664
punto, dove si ripassava il fiume dalla sponda sinistra sulla destra, è presso Trento (al Vò, ad Vaduni). Ma non è probabile che qui sia avvenuto quest’episodio; prima di tutto, perchè difficilmente lo storico avrebbe trala sciato di accennare alla città, dove questo sarebbe avvenuto, in secondo luogo, perchè a Catulo sarebbe rimasta aperta la via della Valsugana, nè potevasi considerare 11 passaggio del fiume imam spem salntis. Questo dev’ essere quindi di necessità accaduto sotto Trento, dove

nuovamente la via passava il fiume, cioè al Vò (ad radimi) presso Avio, dove realmente non sarebbe rimasta altra salvezza che il pas saggio del fiume. Nulla ci consta delle vicende subite da Tridente e dal Trentino dopo questa guerra fino ad Augusto. È però molto probabile che avendo in tutto seguito le sorti delle vicine città italiane, anche Trento, nel (565 d. R., abbia ottenuto, per la legge Pompeia, il diritto di cittadinanza latina, e l’aggregazione dell’attiguo territorio 4 , e, nel 705 d. R., per

le incursioni anche nella valle dell’Adige, aumentando le forze e i mezzi di difesa di Trento. Infatti non è ricordo di guerre che i sovrapposti alpini movessero in questo tempo.alla repubblica. Ma immediatamente dopo la morte del dittatore, durante le nuove guerre civili che 'travagliarono lo stato, anche i Reti presero animo, portando la devastazione nel territorio tridentino; per cui Roma dovette prepararsi ad una guerra, il comando della quale fu affidato a L. Munazio Plance. Nulla si sa di questa

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Pagina 84 di 248
Autore: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Luogo: Roma
Editore: Loescher
Descrizione fisica: 237, 14 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Segnatura: III A-2.230
ID interno: 166664
, ricordate da Paolo Diacono, procedendo verso mezzodì, al confluente del Noce, o Nosio, nell’Adige, si pone generalmente il campus Boia Mani ', dove avvenne una zuffa tra Cramnichi, duce de’ Franchi, e Eegillone, conte longobardo di Lagare, che rimase ucciso, quindi Fagitana (Faedo) sulla sinistra dell’Adige, e Cimbra (Cembra), sulla destra dell’Avisio, e sorpassata Trento, della quale ci riserviamo di pai-lare più innanzi, nella.parte meridionale, nella valle Lagarina, che probabilmente trae il nome

, parte della per tica veronese, sebbene a’ tempi Longobardi fossero già ascritte al ducato tridentino 7 . Ma la pertica di Trento, oltre che sulla parte della Valle dell’Adige, che succintamente abbiamo descritto, si estendeva anche su molte valli laterali. Non tutte però quelle che facevano parte del principato, ed ora del Trentino, erano addette all’ agro di Trento. Della. Valsugana col bacino di Primiero e della valle del Chiese abbiamo già detto, che una apparteneva alla pertica di Feltro

, e l’altra a quella di Brescia. A quest’ul tima, secondo il Mommsen 8 , è probabile che appartenesse anche tutta la valle del Sarca. Se è vera la sostituzione di Bevaxvcòv all’ indecifrabile lezione Bsypvvtìv di Tolo meo 9 , si potrebbe supporre anche, come fece l’Inama 10 , che questi Benacenscs si sten- 1 Parte dogli oggetti ivi ritrovati furono depositati nel Fcrdinandeum di Inusbruck, altri nel Museo Co munale di Trento: Per la gentilezza del sig. Albertini, imprenditore, che ebbe la fortuna

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Pagina 75 di 248
Autore: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Luogo: Roma
Editore: Loescher
Descrizione fisica: 237, 14 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Segnatura: III A-2.230
ID interno: 166664
esibire, e forse con plausibili argomenti, tesi differenti dalla mia intorno all’origine ed alla prove nienza degli Etruschi; ma che l’attento esame del materiale archeologico delle re gioni alpine esclude in modo assoluto, che questo quale popolo fornito della sua speciale individualità e coltura abbia lasciato profonde traccio nelle regioni alpine. Alcuni specchi ed altri oggetti di vero carattere etrusco, come provenienti da vari luoghi del Trentino, si conservano bensì nei Musei di Trento

affini, non farà meraviglia che ..rimanesse traccia di loro anche nel versante italico alpino, del quale certamente ave vano preso possesso. Come in tutto il resto della pianura padana, e in parte dell’Italia centrale, anche nella regione atesina si estesero i Galli. A questi infatti ascrive Giustino la fondazione delle città di Trento e Verona, e così pure Tolomeo', che pone queste città ne’ Cenomani. Convien però credere che questa emigrazione, per quanto riguarda il Trentino, sia stata molto

o monti Tridentini. Così (Tridentinae Alpes) erano chiamati da > X.X, r>. Il Nessun, 0. e., pag. 4v9, ritiene che Trento, Verona c Feltro fossero fondato dai Galli, benché il territorio circostante fosse abitato dai Iteti. Lo Zuuss,. 0. c„ pag. 22S, non crede che i Tridentini fossero gallici. - Ili, 1, 31.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1900
¬Le¬ guerre di Augusto contro i popoli alpini
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Pagina 88 di 248
Autore: Oberziner, Giovanni / di Giovanni Oberziner
Luogo: Roma
Editore: Loescher
Descrizione fisica: 237, 14 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Augustus <Römisches Reich, Kaiser> ; g.Alpen ; s.Krieg ; z.Geschichte
Segnatura: III A-2.230
ID interno: 166664
raggiunto uno sviluppo intellettuale grandissimo, poiché alcuni di loro facevano parte delle guardie pretoriane, plerique ex eo genere hominum etiam militare in praetorio meo dicuntur, altri, furono con dottieri di colonne militari, quidam vero ordines quoque daziane, altri, alleati in decurias, Romae ras indicare, per cui, agendo e trattando essi in modo come se fossero cittadini romani ed ascritti al municipio di Trento, sia per i loro meriti spe ciali, sia per non fare offesa a quel municipio

, ut diduci ab is sine gravi splendidi municipi iniuria non possit, l’imperatore Claudio, con suo editto del 15 marzo del l’anno 46 d. Cr., sanciva tutto quello che avevano fatto come cittadini romani, consi derandoli' come tali uniti alla pertica di Trento 2 3 . Nelle stesse incerte condizioni di cittadinanza romana erano, ■ secondo 1’ editto stesso, anche i Tulli assi dei quali addiamo cercato di fissare la sede, ed-1 8incluni (Sinduni) quorum par lem de- lator adtributam Triclentinis, partem

seguaci. Gli Anauni erano troppo impor tanti per sè, per non occupare tutta l’alta valle di Non; infatti non rimase traccia di differenti denominazioni che essa avesse sull’una e sull’altra sponda del Nosio. Del resto per essere, come dice l’editto, parte di quelle comunità aggregate, e parte no, al municipio di Trento, bisogna che fossero in regioni di confino, come abbiamo notato per i Tulliassi; eppure non devono essere stati molto lontani dagli Anauni essendo notati vicini a loro. Nella valle

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