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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Selva Gardena attraverso i secoli : dai primordi a rinomata stazione turistica
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Pagina 126 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / edito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ... - Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / dito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ...
Luogo: Bolzano
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1a ed. Literaturverz. S. 407 - 410
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 343.180
ID interno: 615084
mulattiera tra Ortisei e Selva) a spese dei Comuni di Selva e S. Cristina e nel 1892 fu installata una seconda stazione per riscuotere il dazio da Pescosta fino a Pian. Naturalmente questo non piaceva alla gente di Selva e S. Cristina, ma i com mercianti e albergatori di Ortisei riuscirono a mantenere questo secondo pe daggio per vari anni. Solo più tardi fu possibile spartirsi tra i tre Comuni il dazio che veniva pagato a Ponte Gardena per tutta la strada di 21 km fino a Pian. Nel 1885

strada della Val Gar dena solo con masserizie e carri trainati da cavalli e la prima automobile che passò intorno al 1890, secondo una pubblicazione di Karl Felix Wolff del 1934, fu trainata a valle con dei cavalli. Questo vecchio stradone tra Ponte Gardena e Ortisei è stato distrutto dal torrente ben tre volte, negli anni 1882, 1884 e poi ancora una volta nel 1966. Il collegamento con Selva, nel 1890, era già piuttosto buono, tanto che, duran te l'estate, c'era un servizio regolare con due

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 200 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
perö si oppose a questo disegno, in quanto i suoi abitanti temevano la concorrenza del vino di miglior qua- litä dell'altro versante della valle. Sembra perciö che il ponte non sia mai stato realizzato. 12 Nel 1858 fu costruito il primo ponte ferroviario; si trattava di un ponte a cinque campate; a causa dei quattro larghi piloni e delle arcate troppo basse, durante le piene si formavano molto spesso ristagni di acqua. Per questa ragione nel 1889 il suddetto ponte venne demolito. Al suo posto

fu eretto un ponte in ferro, il quäle senza poggiare su piloni attraversava il fiume con un'unica campata lunga 95, 34 m. La strada ferrata era in origine a binario unico. Durante la prima guerra mondiale quest'ultimo fu raddoppiato, ma il ponte di Monte rimase con un solo binario fino a quando nel 1927, per colpa di una errata manovra di scam- bio, si verificö una grave sciagura. Le Ferrovie dello Stato provvidero allora a costruire un nuovo ponte in ferro a doppio binario e a due campate. Il vecchio

ponte ad arco fu spostato mediante rulli piü a valle e adi- bito al transito di persone e veicoli. Lo scomodo traghetto divenne di conseguenza superfluo. La gioia dei traghettatori non doveva perö durare a lungo ; nel 1944 il ponte stradale venne distrutto da un bombarda- mento aereo e nel 1945 lo stesso destino toccö a quello ferroviario. Quest'ultimo fu dapprima ricostruito in legno e nel 1949 venne sostituito dall'attuale ponte in acciaio. Il vecchio e benemerito traghetto adibito al trasporto

di persone e veicoli dovette essere riattivato e prestare servizio fino al 1950 e cioe fino a che la ditta SCAC di Milano ebbe ultimato il nuovo ponte in cemento armatO; nel 1986, infine, la ditta Oberosler Peter di Brunico realizzö un nuovo ponte sulle fondamenta dei vecchi piloni. Note 1 Stolz: Die Ausbreitung, pag. 42 2 Stolz: Die Ausbreitung, II vol, pag. 12 Die Ur kundenfälschungen des oberösterreichischen Kanzleischreibers Ulrich Kassler und der Erwerb des Schlosses Boymont bei Eppan um 1410-1420

. Vi e allegato il piano del ponte in legno. ® Giossa zatteia attiaccata al pontile della Dogana di Bronzolo e merce accattastata (anno 1774) (TLA, carta n. 5214). © Disegni facenti parte del progetto per la costruzione del ponte ferroviario di Monte (1858). ® Il ponte ferroviario in pietra costruito a Monte nel 1859 (Acquerello di Gottfried Seelos, da: Das Südtiroler Unterland, pag. 52). ® Il neo costruito (1889) ponte ferroviario di Monte e a fianco il traghetto. ® Il ponte ferroviario di Monte intorno

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 207 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
Provvisoriamente ci si dovette servire del ponte di lavoro della ditta Zadra situato presso il maso Urfer. Dopo esser stato riparato il ponte fu in seguito ripetutamente danneggiato dalle acque in piena perche trop po basso e perche provvisto di troppi piloni di sostegno. Sul Bozner Zeitung del 19. 6. 1897 leggiamo la notizia che il ponte di Vadena fu divelto dalle travi del ponte Loreto presso Bolzano, distrutto dalle fiamme. Nel 1911 il comune espresse l'avviso che il ponte di Vadena aveva

bisogno di essere ricostruito. Nelle sue vicinanze nel 1912 il consorzio per la bonifica dell'Adige eresse un ponte di lavoro sul quäle transitava una locomotiva a sei ruote del peso di 6.900 kg che trascinava dei pesanti vagoncini ribaltabili. 9 Durante i lunghi anni di guerra perö c'era ben altro cui pensare. La piena del 1 novembre 1926 divelse metä ponte. 10 L'associazione per la costruzione del ponte si vide cosi costretta a realizzare un manufatto comple- tamente nuovo in cemento armato

. Il relativo progetto fu elaborato dall'ing. Gino Colorio e calcolato per sopportare un carico di dodici tonnellate equivalenti a 200 kg/m 2 . I lavori vennero iniziati nella primavera del 1927 dalla impresa di costruzioni Martini e Sartori. Dapprima venne approntato un ponte di servizio; a causa di un errore umano nella manovra di una chiatta il 10 maggio di quello stesso anno perse la vita un operaio, il quäle, travolto dai fluti, mori annegato. Come se ciö non bastasse la piena del 26 settembre suc

- cessivo portö via con se metä del nuovo ponte di servizio. Nel frattempo intervenne la Commissione supe- riore del Ministero dei Lavori pubblici la quäle mandö in fumo il progetto del ponte in cemento armato. Si pensö allora di costruire un ponte in acciaio. Si fecero fare dei preventivi di spesa alla ditta Savigliano di Torino ; un ponte in ferro con una capacitä di carico di 200 kg/m 2 ed impiantito in legno costava 229.000 Lire, un altro con una capacitä di carico di 500 kg/m 2 e copertura

di cubetti di porfido ammontava a Lire 392.000. I costi aggiuntivi, calcolati in Lire 163.000 piü le spese per complessive L. 420.000, sostenute dalla impresa Martini e Sartori per i lavori giä eseguiti e da eseguire, se li accollö il Governo. Il rimanente importo fu finanziato dal Consorzio per la costruzione del ponte nel quäle erano rappresentati tutti i contadini di Vadena nord aventi proprietä sulla sponda destra dell'Adige.“ I singoli contadini partecipavano al consorzio in proporzione

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 206 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
Finalmente il 15 marzo 1875 fu presentata alla Capitaneria distrettuale una formale richiesta con allegato il suddetto progetto. Non essendo sufficienti i modesti mezzi finanziari a disposizione del comune, la giunta municipale deliberö la vendita al comune di Caldaro per la somma di 2.300 fiorini della propria quota di bosco in quel di Castelchiaro, vasta 254 iugeri e 39 pertiche. 7 All'epoca della spaventosa inondazione dell'autunno 1882 il ponte non esisteva ancora. Il traghetto invece

fu distrutto dalla corrente il 30 settembre 1882 e l'Adige dovette nuovamente venir attraversato su barche. In quella occasione venne travolto anche il traghetto presso Monte. La giunta comunale il 22. 4. 1883 adottö un nuovo provvedimento; la maggioranza si espresse a favore del ponte e una minoranza invece , per ragioni di costi, optö per il traghetto. Fu pertanto elaborato un nuovo piano a firma dell'ingegner Otto Eccher di Bolzano e recante la data 18. 4. 1883. Il progettato ponte era a 5 campate

e aveva una lunghezza di 72,20 m. Il 13 maggio successivo tale progetto fu restituito dalla Capitaneria distrettuale per essere sottoposto a rielaborazione, con l'invito ad uniformarlo a quello che l'ingegner capo regionale Anton Geppert aveva predisposto per l'erigendo ponte di S. Michele. Con contratto 1. 6. 1883 il comune di Vadena cedette i diritti di attraversamento ai fratelli Scarperi per 50 Kreuzer al giorno. Il traghetto, costituito da un'imbarcazione lunga 10,5 m, doveva prestare servizio

von Ferrari e da Titus von Ferrari), ditta Giovanni Battista Tacchi (quäle proprietaria del maso Birti), fratelli Rocchetti, Dr. Andrea Borgognoni del maso Mover e conte Josef Thun di Stadio. L'amministrazione regiona le accordö un contributo di 1.900 fiorini e la societä incaricata del risanamento dell'Adige partecipö anch'essa alla costruzione del ponte con un finanziamento. Ai primi di marzo del 1884 il capomastro Felix Wasserer, nativo della Zillertal che giä aveva costruito il ponte di S. Michele

, diede inizio ai lavori. Dapprima fu realizzato un manufatto di fortuna e di conseguenza la navigazione su barche e zattere dovette essere interrotta per diverse settimane. Il legname necessario alla costruzione del ponte fu prelevato dai boschi di Nova Ponente e fu fornito dalla ditta Josef Ebner della Reif di Laives. Il primo ponte di Vadena pote essere collaudato il 21 aprile del 1884. La piena del settembre 1888 travolse tutte e due le campate di sinistra e un pilone. Provvisoriamente si provvide

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2011
Al di là del ponte : Vadena: storia e immagini = Pfatten: Bilder und Geschichten = Über die Brücke
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Pagina 20 di 259
Autore: Miori, Fabrizio / [coordinamento generale Fabrizio Miori ...]
Luogo: Bolzano
Editore: La Fabbrica del Tempo
Descrizione fisica: 256 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. und ital.
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung<br>g.Pfatten ; f.Bildband
Segnatura: II 305.880
ID interno: 555919
della riva, all’incirca all’altezza del ponte attuale, e anche presso maso Frizzi nella parte nord del territorio del comune. Fino alla fine del XIX secolo dunque Vadena e raggiungibile da Laives, Bronzolo e Ora solo su vie d’acqua. Questi traghetti furono continuamente causa di contrasti per la manutenzione o per la loro costruzione. Nel 1869 la piena dell’Adige aveva accumulato un grande banco di sabbia proprio davanti all’approdo di Vadena, e cosi nel 1870 Fapprodo e il traghetto dovettero essere

di Bolzano Vinzenz a Prato respinse questa interpretazione perche il traghetto nel frattempo era stato rifatto e gestito dal comune. Un primo ponte sull’Adige venne portato a termine sul territorio del comune di Vadena nel 1859. Era un ponte ferroviario in muratura solidamente costruito presso Gmund/Monte, tuttavia piuttosto basso e poggiante su cinque massicci pilastri. Nella catastrohca inondazione del 1882 causö un pericoloso effetto di ristagno, tanto che nel 1883/85 fu abbattuto e sostituito

da un ponte di ferro senza pilastri. La popolazione fu felice del ponte, perche era possibile attraversare il hume in fretta seppur pericolosamente. In ogni caso la pretura di Caldaro il 3 dicembre del 1867 diffuse un foglio secondo cui gli abitanti del comune di Vadena [...] non devono piü usare [...] il ponte e la mas- sicciata della ferrovia come strada. Soltanto nel quadro della regolazione dellAdige, quando vennero costruiti diversi ponti provvisori per con- durre meglio i lavori, gli abitanti

si convinsero dei vantaggi di un ponte, specialmente perche il grande banco di sab bia rendeva nuovamente difhcile Fattraversamento. Nel 1872 il comune deliberö di edihcare un ponte. Tuttavia solo nel 1884 si procedette alla costruzione, dato che nel 1882 il traghetto era stato portato via dall’acqua alta. Il ponte era di legno e aveva quattro pilastri nel letto del hume, il che lo rendeva molto fragile in caso di piena. Infatti hno al 1926 il ponte fu spazzato via o danneggiato per ben quattro volte

. Il 1° novembre di quell’anno venne nuovamente distrutto per metä e lo si dovette sostituire con un traghetto provvisorio. Era una situazione insostenibile, perche sia il medico che la posta si trovavano a Bronzolo e Famministrazione comunale a Laives. Il traghetto inoltre funziona- va solo dalle otto del mattino hno alle cinque del pomeriggio. Giä nello stesso mese si costitui un consorzio per il ponte, composto dal comune, da proprietari terrieri e dalFamministrazione provinciale, con Fobiettivo

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