¬La¬ famiglia Busio-Castelletti di Nomi.- (Famiglie nobili trentine ; 9)
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Autore:
Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo:
Rovereto
Editore:
Ugo Grandi
Descrizione fisica:
43 S. : Ill., graph. Darst.
Lingua:
Italienisch
Commenti:
Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 12, 1906, fasc. 2
Soggetto:
g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura:
II 89.169/9
ID interno:
165264
Sono passati alla storia i seguenti Castelletti del ramo di Mi lano, oltre a quelli da me citati. 1235. Fiorio podestà di Novara, che nel 1235 rappresentava questa città al parlamento di Brescia. 1295. Fiorio podestà di Novara, forse discendente del primo, nel 1299 nominato da Matteo Visconti pretore di Vercelli. Nel - 1304 (salvo errore), fu bandito da Milano insieme a un Qtto- lano o Ortolano de Castelletto dei Torri a ni come un aderente dei Visconti; un figlio di Fiorio, a nome Pedrino
, risulta in un atto notarile del 136.,... Fra il 1317 e il 1335 fu podestà di Novara e Vercelli per diversi anni un nobilis miles Boarolius de Castelletto . Nel 1335 faceva parte dei decurioni di Milano e nel 1340 fu giustiziato a Milano come complice di Margherita Pasteria, nella famosa con giura ordita contro Luchino Visconti. Dopo questo Bai olio vi fu rono altri dodici decurioni in Milano della famiglia Castelletti, ultimo dei quali, nel 1735, fu Ranucio, figlio di Situane Ranucio, ascritto
al patriziato milanese, portava lo stemma d’azzurro al castello d’oro e l’aquila nera per cimiero, simile a quello dei signori di Nomi. I Castelletti di Milano presero parte anche alla congiura del 1373 contro Bernabò Visconti quando il conte Amedeo di Savoia occupò la Martesana; con decreto concesso ai 7 giugno 1385 ebbero da Gian Galeazzo Visconti il perdono della ribellione e il permesso di ritornare in patria. 1346. Pelotas et Perlatus conciliarli. 1380. Lodovico (t 1396) e Luciano alla corte di Milano
. 1308. Johannes dei 72 di Milano. 1445. Giuliano qm. Antonio. 1470. Agostino. 1472. Antonio uccisse la propria moglie e fa penitenza. 1513. Tomaso a Milano. 1527. Marco texoriere. 1541 e 1551. Francesco ingegnere a Milano. 1580. Ardicino monsignore. 1586. Giacomo Filippo studente a Pisa. Il cognome di Castelletti è ora aggiunto e quello dei conti pri netti, così pure è stato riconosciuto a questa nobile famiglia lo stemma antico dei Castelletti, avendo essa potuto dimostrare alla