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Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Memorie storiche sulla chiesa e sugli arcipreti di Riva
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Pagina 16 di 61
Autore: Zanolini, Pietro / Pietro Zanolini
Luogo: Riva del Garda
Editore: Miori
Descrizione fisica: 57 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Riva del Garda ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 106.220
ID interno: 203841
, ed un lembo di terreno, su cui fu poi fabbricata la cappella del Suffragio. Esso fu benedetto da Giorgio vescovo Essiense in parlibus infidelium, coadiutore del vescovo di Trento Giovanni IV li li settembre 1482. E da deplorarsi die in seguito alla ricostruzione ed am pliamento della vecchia chiesa, e conseguente trasporto del ci mitero fuori della città, presso la chiesetta di 8. Michele, siano andati perduti tutti i monumenti sepolcrali descritti dal Mariani, eccetto quello delT arciprete Gio. Batta

« Fu erudito in Lettere di Verso Latino in particolare con una « singoiar pietà a lui innata dal Ceppo del Beato Giorgio Lazzoli « Agostiniano Scalzo, il cui Corpo si venera in Milano, et opera « meraviglie, « Altri vari Soggetti si potriano notar segnalati alla Rivana « Patria, e qui sepolti : ma li tralascio per non haverne lume « di notitia ». Ad illustrazione e complemento della descrizione del Mariani va aggiunto che la antica chiesa parrocchiale si trovava nello stesso luogo della attuale

, ma era assai più bassa ed assai più piccola, giacché arrivava fino al principio del presente presbi terio, di modo che la casa canonicale veniva ad aver libera anche la facciata verso mezzodì, che poi in seguito al posteriore ampliamento del tempio divenne priva di luce e di aria. Il vecchio cimitero poi si estendeva dal corso sinistro della chiesa fino alla parte destra verso la piazza del Brolo, ed oc cupava il presente coro, il piccolo orto vicino alle mura, i fab bricati della attuale sacristia

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Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Memorie storiche sulla chiesa e sugli arcipreti di Riva
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Pagina 37 di 61
Autore: Zanolini, Pietro / Pietro Zanolini
Luogo: Riva del Garda
Editore: Miori
Descrizione fisica: 57 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Riva del Garda ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 106.220
ID interno: 203841
in Riva, Gisla moglie del defunto Bertoldo de Gazollis lascia per testamento alla chiesa di 8. Maria di Riva imam caciam olei, ed un’altra alla chiesa di 8. Michele, pure di Riva 3 j. Ai 28 luglio 1299 nella canonica di Riva, il sacerdote Mil- lesoldì di Marema, diocesi di Brescia, lascia per testamento i suoi abiti all’arciprete Marco ed ai chierici di Riva, nominando eredi i poveri del luogo 4 * ). Ai 22 dicembre 1301 in Riva, Giacobino del fu Benvenuto de Brugo rio di Riva nel suo testamento lascia

Ai 25 luglio 1294 in Riva, Vi doto, una volta monaco di 8. Nicolò presso Riva, istituisce nel suo testamento eredi i po veri di Riva, e lascia i suoi panni all’ ospitale del luogo, Ciò segue alla presenza dell’arciprete Marco 1 J. Ài 26 ottobre 1295 in Riva, nella casa del comune, Svicherio de Àrso, podestà di Riva, dedit tenui,am a Delaido notaio di Riva, sindaco e procuratore del capitolo dei canonici di Riva, dei beni e sui beni di Zambono del fu Menabeco di Riva 2 ). Ài 30 aprile 1 296

, oltre ad altri legati, una galeda d’olio alla chiesa di Riva, e 10 soldi veronesi piccoli all’arciprete per una messa 6 ), Ai 29 gennaio 1302 in Arco, Giordano di Gardumo fa procura a Marco, arciprete di Riva, ad effetto di rifiutare nelle manidei vescovo Filippo ogni diritto che esso Giordano aveva sui beni e sulle persone di Pierino e di Biagio di Molina, acciò non potessero alienarsi fuori del vescovado. L’arciprete eseguisce il mandato in Riva li 16 febbraio dei- fi anno stesso G ). b Orig

. in archivio coiti, di Riva - Caps II. n. 16. 2 ) Detto. - Caps. II. n. 70. ®) Detto. - Caps. II. n. 13 e 67. 4 ) Detto - Caps. II. n, 32. B ) Detto. - Caps. III. n. 3. 6 ) Dominez. — Regesto cronologico, dei documenti del princ. oesc. di Trento. - Civàie 1897. - N, 670 e 671.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
¬Il¬ Trentino e la prima invasione francese : (1796 - 1797)
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Pagina 35 di 54
Autore: Salvaro, Vittorio / Vittorio Salvaro
Luogo: Riva del Garda
Editore: Miori
Descrizione fisica: 53 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: L'Eco del Baldo. 1905
Soggetto: g.Trentino ; z.Geschichte 1796-1797
Segnatura: I 129.795
ID interno: 65722
alla testa di un, torte, eserciti) varcava il Taglia- mento e metteva in apprensione il Massena che fu costretto a ripiegarsi su B a ss ano, II' Dawulo- witz intanto con 15 mila soldati si ena avanzato fino a Neumarcht spingendo, la. sinistra a Segon- LMO G a Bedple. e la, destra, a S„ Michele, Il Vaubois che fronteggiava quelle posizioni con 3 ralla, nomini accampati a La vis,, con le ali del suo esercito si stendeva, per Pinfe sino a Brusago e pei Buco, di Vela, fino a Terkgo* aveva

l ( e artiglierie nei prati, alla, Jl iar ed inoltre aveva guarnigioni a Pergine,». 'Levino», io tutta, la Vai- sugana, nella, Valle Lagarina, nei quattro Vica riti ed a lì iva,, e seguendo, gli ordini del genera lissimo Lonapar.ty. mirava di occupare Bolzano girando: per Pine e la Valle di Fiemme, Landen, altro, generale austriaco si teneva pronto, con 6 mila uomini a. calare utile valli di Sole, e del Noce' ed era, riuscito a far armare contro i fran cesi le popolazioni mpntane in vicinanza di Bol zano

. I- francesi venivano da poche milizie del reg gimento Lattermann, unite a.i bersaglieri di Flemme e di. Primiero,, cacciati il 3.1 ottobre da Borgo di Valsugana», ed il 1 novembre rimasero vinti dai villici di S.egonzano e So ver che difendevano i passi di Flemme l ). Il 2 novembre il generale *) rubro si, Qp, citi ’

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
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Pagina 51 di 161
Autore: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Luogo: Riva del Garda
Editore: Miori
Descrizione fisica: 159 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Segnatura: II 102.520
ID interno: 240670
in mezzo T Imperatore Rodolfo, Chiamati Rodolfo ì due contendenti nella città dì Augusta e, sentite le ragioni dei due pro nunziò il seguente bando: . L° Il Conte del Tirolo restituirà al Principe tridentino tutte le rendite usurpate della Città e della Diocesi e depositerà per un anno dal prossimo S. Michele le castella di Edemburgo, di Lavico, di Voi sana e di Tonale dal medesimo Conte occupate nelle mani dei Cavalieri Teutonici . . . . . 2? Evrardo di Zwingenstein resterà nella città di Trento

49 — impugna le armi spirituali e lancia la scomunica contro l’infedele e spergiuro Mainando, interdicendo anche tutta la Diocesi, Fatto questo, cerca aiuti materiali fuori del Principato, e trovatili a Bressanone, fa lega con quel Vescovo e coi soldati elei medesimo, uniti ad alcuni fedeli vassalli tridentini, assalisce la città di Trento, la prende, scaccia ì presidi di Mainando e s’insedia nel Castello del buon Consiglio. Le gioie però di questa vittoria durarono poco ; imperocché, otto

giorni dopo, P implacabile Mainando piombò sopra Trento vinse gli episcopali e fece prigioniero lo stesso principe. Ma Enrico seppe deludere la vigilanza del car ceriere e fuggire di prigione. Questa fuga mise sotto sopra Mainando, il quale non sapendo come vendi carsi del Vescovo si pensò di accusarlo di spergiuro presso il Papa. Enrico si giustificò; ma a sua volta accusò di ben altri delitti Mainando. Allora' tra il lupo, che vuol divorar la preda, e 1’ agnello, che resiste e si difende, si mette

, ed Ottone di Rothbach nella valle di Non, come Capitani ed eserciteranno il loro ufficio a nome del Vescovo *

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Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Memorie storiche sulla chiesa e sugli arcipreti di Riva
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Pagina 36 di 61
Autore: Zanolini, Pietro / Pietro Zanolini
Luogo: Riva del Garda
Editore: Miori
Descrizione fisica: 57 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Riva del Garda ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 106.220
ID interno: 203841
2 ). Ai 12 aprile 1291 in Riva, ser Ogni bene detto Tortorella di Riva fa il suo testamento. Lascia alla chiesa di 8. Maria di Riva 20, a quella di 8. Michele di Riva 10, all’ospitale di Riva 10 soldi, e fa altri legati pii. Nomina commissario esecutore Marco, arciprete di Riva, 3 ). Ai 7 agosto 1291 Giacobina, moglie del notaio Azolino di Riva, fa il suo testamento in presenza dell’ arciprete Marco e di altri. Lega prò remedio anima} sua} all’ arciprete di Riva 10, a ciascuno dei chierici 3, alla chiesa

Il 1 febbraio 1284 in Riva, 1’ arciprete Marco, in nome dei propri confratelli, affilia ad Eleuterio di Arco de Straijfora, una pezza di terra nel tenere di Arco, località Zentegra , per l’annuo affitto di mezza galeda di segala 1 ). Ai 14 febbraio 1284 in Riva, lo stesso arciprete, in nome anche dei propri confratelli, da. in affitto a Giovanni del fu Ocalino di Arco due pezze di terra site nel territorio di Riva, località ad Cleros , per Pannilo affitto di mezza galeda di segala

di Riva 20 soldi veronesi. Or dina poi siano distribuite 40 lire veronesi ai poveri di Riva col consiglio dell’arciprete e del marito Azolino, che nomina erede 4 ). Nel 1294 (?) Marco, arciprete di Riva, si offre di provare che la pieve di Riva già da oltre 40 anni gode ed ha goduto la quarta parte di tutte le decime della parrocchia, e specialmente della decima vescovile sul pane, sul vino e sull’olio. ? Pellegrino, figlio di donna Stadaii di Riva, Rertello de Ga- zollis, Brancarei Io sartore

, Fioravante de Porta nova, Mafeo di Riva, Rubeo notaio, e Ribaldo, tutti testimoni giurati, conferma no il diritto della pieve di Riva al percepimento della quarta parte sulle decime della parrocchia di Riva, ed in ispecie su quelle del pane e del vino 5 ). 0 Orig, in archivio com. di Riva - Caps. II. n. 83. 2 ) Detto. - Caps. II. n. 83. 5 ) Detto. - Caps. II, n 82 4 ) Detto. - Caps. II. ». 50. B ; Detto - Caps. II. n. 79 e XII. ». 10.

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Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Memorie storiche sulla chiesa e sugli arcipreti di Riva
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Pagina 38 di 61
Autore: Zanolini, Pietro / Pietro Zanolini
Luogo: Riva del Garda
Editore: Miori
Descrizione fisica: 57 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Riva del Garda ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 106.220
ID interno: 203841
, già altre volte contumace, a comparire davanti a se entro con gruo termine. 3 ). Ai 7 febbraio 1303 in Riva, Ri conor, figlio del fu Bartolomeo de Passironis di Riva, lascia nel suo testamento 20 soldi veronesi alla pieve di Riva 4 ). Ai 25 agosto 1303 il vicario generale di Trento obbliga sotto minaccia di scomunica la confraternita di 8. Michele a conse gnare certi beni all'arciprete Marco di Riva 5 ). Ai 12 dicembre 1303, nel palazzo vescovile di Trento, Gua- lengo di Mantova, vicario generale

Ai 5 luglio 1302 Marco,, arciprete della chiesa di Riva, a nome proprio e del capitolo della stessa chiesa, protesta in Arco contro la nomina fatta dal vescovo di Trento Filippo, di Aìdri- ghetto Bruni a canonico della collegiata di Riva, mentre il numero dei canonici approvato dalla Santa Sede era completo, e protesta ancora contro le ruberie ed i danni fatti all’ arciprete, ai cano nici, ed alla chiesa di Riva dallo stesso Aldrighetto con molti soldati armati 1 2 ). Ài 22 luglio 1302 in Udine

del vescovo di Trento Filippo, col consiglio del giudice Antonio di Ledro, condanna Federico 0 Orig. in archivio corni, di Riva - Caps. III. n. 6. 2 ) Detto. - Caps. Ili n. 6. 8 ) Dello. - Caps. IV. n. 2. 4 ) Delio. - Caps. III. n. 9. B ) Detto. - Caps. III. n. 8.

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Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Memorie storiche sulla chiesa e sugli arcipreti di Riva
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Pagina 41 di 61
Autore: Zanolini, Pietro / Pietro Zanolini
Luogo: Riva del Garda
Editore: Miori
Descrizione fisica: 57 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Riva del Garda ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 106.220
ID interno: 203841
, detto Gavacossono, pure di Arco. 3 ) Ài 18 settembre 1348 in Riva, Rivano, figlio del fu Boim pacio Dente di Riva, fa testamento: ordina di essere sepolto nel cimitero di S. Michele presso Riva, e fa i seguenti legati : a R Orig. in archivio coni, di Riva - Caps. IV. n. 14. 2 ) Detto. - Gaps. HI. n. 24. B ) Detto, - Caps. III. n. 26.

14. Bernardo Giovanni. 1331 -1350 (?). Ài 4 dicembre 1334 nella chiesa di 8. Maria di -Riva* in presenza di Magistro Petro Phisico e di altri di Riva, Filippo de Floren tia* cappellano della stessa chiesa, pubblica una lettera eli Nicolò de Mixina, canonico e vicario generale del vescovo En rico di Trento, diretta a tutti gli abitanti delle pievi di Riva, Arco, Tenno, ed in genere agli abitanti della città e diocesi di Trento, colla quale vengono invitati tutti quelli che avessero a detenere

indebitamente beni della chiesa di 8. Maria di Riva, da essa perduti dopo la morte del chierico e beneficiato (tas siano, che ne era amministratore, a volerli restituire all’arciprete di Riva Bernardo ed ai suoi sacerdoti. ') Bernardo Giovanni, arciprete di Riva, intervenne personalmente al sinodo tenuto in Trento nel 1336. Il 1 febbraio 1339 in Riva, l’arciprete Bernardo Giovanni permuta una pezza di terra sita in Riva, località in Plano, per un altra pure in Riva, località Cultura, con Ser Tengo del

12
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
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Pagina 93 di 161
Autore: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Luogo: Riva del Garda
Editore: Miori
Descrizione fisica: 159 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Segnatura: II 102.520
ID interno: 240670
— 6 ! e passa con Sigismondo a fare il seguente com promesso: : l.° I Vescovi di Trento si obbligano di as sistere con tutte le forze il Conte del Tirolo contro chiunque, eccettuato il Pontefice e la 8. Sede nello spirituale. 2.0 I Vescovi di Trento accordano l’apertura delle fortezze e castelli del Vescovado alle milizie del Conte del Tirolo. 3. ° 1 Vescovi di Trento promettono di non muovere guerra alcuna senza il volere ed il per messo del Conte del Tirolo. 4. 1 Capitani, i prefetti

, i giudici ed i Vicari tutti delle valli di Non e di Sole sono obbligati a giurare T osservanza di questi patti. 5. ° Il Conte del Tirolo per parte sua promette al Vescovo ogni assistenza e protezione. 6. ® Ogni discrepanza tra i conti del Tirolo ed i Vescovi di Trento deve terminarsi per mezzo di arbitri eletti in ugual numero dalle parti, in dis sonanza di questi col beneficio del soprarbitrio no minato dalla parte rea. 7. ° Con questa convenzione non s’intende de rogato ad altre confederazioni

o ; promesse fatte dai Vescovi di Trento ai predecessori Conti del Tirolo. *) Combinate, così le cose, con soddisfazione delle parti e con danno della libertà del Principato^ il Vescovo Giorgio II si dà cura a regolare le cose interne della suà Diocesi. Intanto il Conte del Tirolo spadroneggia nel Trentino ed i Vassalli maggiori, si può dire con

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
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Pagina 57 di 161
Autore: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Luogo: Riva del Garda
Editore: Miori
Descrizione fisica: 159 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Segnatura: II 102.520
ID interno: 240670
— 55- un espediente, le cui posteriori conseguenze aumen tarono invece il disordine e la miseria. « Col consenso del popolo conchiuse un trattato col vicino Comune di’Padova, che allora si governava a repubblica; trattato che fu messo in esecuzione nel mese di Luglio del seguente anno 1277, in cui consegno nelle mani di esso la città ed il Principato di Trento, affinchè li garantisse da ogni ostile sor presa, per riprenderlo a.suo beneplacito. » *) I Padovani non corrisposero ai desideri del

popolo trentino e tradirono la fiducia in loro posta da Enrico II; imperocché Marsilio Partenopeo, che col titolo dì Podestà., avrebbe dovuto reggere e governare il Principato, e coi suoi soldati avrebbe dovuto difenderlo e proteggerlo dalle aggressioni del Conte del Tirolo, entrò nel Trentino, come un conquistatore, portando ad esso dei mali gravissimi. E tanto è vero, che Trento si stancò del modo di procedere, più barbaro che civile, del Signore Pa dovano, e, fatta lega con Alberto Della Scala

e con altri Comuni del Principato, scacciò dalla città i Padovani. Intanto che si combatteva nel nostro paese questa guerra, fratricida, ritornava da Roma il Vescovo Enrico, il quale, veduto; che le cose andavano a seconda dei desideri del Conte del Tirolo, stabilì di far pace con tutti. Di fatto, nell 1 Ottobre del 1279, per mezzo di Gerardo, Massimiliano e Riprando ambasciatori del Principe tridentino e Glagesio dei Carbonari di Bo logna, Podestà di Verona ed Alberto della Scala, i) Alberti

16
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
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Pagina 22 di 161
Autore: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Luogo: Riva del Garda
Editore: Miori
Descrizione fisica: 159 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Segnatura: II 102.520
ID interno: 240670
20 — Dal documento poi sopra citato si vede chiara mente che le relazioni tra il Vescovo Salomone ed i Conti del Tirolo erano assai buone e con? essi nella loro qualità di Avvocati della Chiesa tridentina, vollero avere una parte notabile d’ ingerenza negli affari più delicati del Principato. Segno evidente questo che la dinastia tirolese era forte, da imporre la sua volontà al Principe di Trento, il quale permise perfino, che nell’interno reggimento del Principato ci dovesse essere il consenso

del Conte del Tirolo. 5. — A Salomone fu dato per successore Alber to III, dei signori dì Campo nelle Giudicarle. li nuovo Principe tridentino, di parte ghibellina avea tutta la buona volontà dì innalzare 1’ autorità principesca, seguendo la politica del suo predeces sore, contro il Municipio di Trento; ma a lui mancava 1’ energia, la forza. Si provò ma 1’ opposizione gli fece paura, per cui lasciò che le cose corressero per la lor via. I Conti del Tirolo, conoscendo la debolezza dei Principe

tridentino, si pensarono di farne lor prò ; e fingendo d’ ignorare il Decreto del? Imperatore Federigo, fatto specialmente contro il Municipio di Trento, stabilirono, senza chiedere il consenso del Vescovo, di edificare dei fortilizi nelle parti meri dionali del principato tridentino. - Si posero al?opera quei signori; ma trovarono ij » Bertoldo di Tirolo dopo avere per tre lustri [dalla morte del fratello Adalberto avvenuta nel 1165 fino al 1180] indefes samente attese alla solidità ed all 5 augumento

delle sue usurpazioni del potere e dell’ animo, lasciava erede il figlio Arrigo. » *- Frap porti - Op. citata.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
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Pagina 159 di 161
Autore: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Luogo: Riva del Garda
Editore: Miori
Descrizione fisica: 159 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Segnatura: II 102.520
ID interno: 240670
'ì§8 (—* ovvero ' pér la stolta ambizione di comandare e di opprimere; ma la si è voluta dalla forza e dalla prepotente volontà dei Conti del Tirolo, coadiuvati dall' elemento tedesco di oltre Brennero, i quali da vassalli e feudari del principato Tridentino vollero diventare signori e padroni del medesimo. Nel secondo mio studio, II Trentino nella Con - federazione Germanica ebbi un altro scopo. Affinchè i tardi nipoti perdessero la memoria di un glorioso passato e potessero diventare sudditi

devoti e fratelli affezionati dei vincitori, 1 reggitori del Governo del Tirolo, caduto il S. R. Impero e per conseguenza estinto T antico Regno Italico, tanto lavorarono, che riuscirono a far cancellare dalla Geografia politica dell’ Impero il nome stesso del Principato di Trento, ad arrogarsi essi medesimi il titolo principesco ed a farci ribattezzare col mode sto nome di « Distretto di Trento nel Tirolo meri dionale, » A cementare quest'opera distrnggitrice di.ogni storico diritto, venne

la politica centralista del 1818, la quale con un atto pubblico; volle sep pellire sotto le rovine del principato anche la na zionalità dei Trentini, dichiarando -il Territorio di Trento ima appendice della grande famiglia tedesca. . E per mostrare' che quest’ultima opera era contraria agli stessi trattati diplomatici v del' 1815, è quindi era un'opera illegale e dannosa assai agli interessi nostri nazionali, perchè formava, dirò cosi, il compimento del lavorio operato a nostra rovina dai Conti del Tirolo

18
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
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Pagina 41 di 161
Autore: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Luogo: Riva del Garda
Editore: Miori
Descrizione fisica: 159 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Segnatura: II 102.520
ID interno: 240670
Egnone, uomo leale ed onesto, crede alle pro messe ed ai giuramenti di Mainardo, suo nuovo vassallo; anzi tanto grande è la sua fiducia in lui, cbelo mette a parte di tutti i suoi piani, affine di rista bilire il caduto potere principesco. E Mainardo, che non aveva tanti scrupoli, mentre approvava F opera del Vescovo e con parole e promesse la sosteneva, si mette in segreta corrispondenza con Eccelino da Romano e con Sodegerio, ed a loro manifesta gli intendimenti del Principe tridentino

. Incomincia Egnone l’opera sua e coll’aiuto degli alpigiani del Trentino entra nella città e si istalla nel Castello. Gli imperiali, cacciati così da Trento, tentano la rivincita ed Eccelline stesso, alla testa d’un buon nerbo di truppa, si avvanza per la Valsuganae minaccia la capitale del Pricipato, Ma Egnone non si spaventa, e coi suoi alpigiani la difende e co stringe il tiranno di Padova a ritirarsi. Mainardo, che come vassallo, sarebbe stato obbligato a correre in aiuto del suo principe minac ciato

, da prima se ne sta indeciso, poi si fa minac cioso. E mentre Egnone difendeva alla meglio il Principato contro gli imperiali e cercava di disto gliere dalla vergognosa lega ecceliana, il Municipio ed altri feudarii, Mainardo mette il povero principe fra due fuochi, le truppe del Vicario imperiale Eccelino, che minacciano di ritornare da una parte, ed ì soldati del Conte del Tirolo, che si avvanzano alle spalle del Principato dall’ altra. Egnone, che ancor non crede alla mala fede di Mainardo, cerca

di abbonacciarlo con nuove pro messe e concessioni; ed il Conte del Tirolo, a cui

19
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
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Pagina 23 di 161
Autore: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Luogo: Riva del Garda
Editore: Miori
Descrizione fisica: 159 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Segnatura: II 102.520
ID interno: 240670
in Alberto HI. una opposizione inaspettata. Egli proibì severamente ad Enrico, Conte del Tirolo, di fabbricare un castello sopra il colle « che domina la valle di Celso-Selso o Felso. » *) Anzi nel 1185 pubblicò un solenne bando, in cui si dichiarò: « non essere lecito ad alcuno di fabbricare entro il territorio, o dominio temporale della Chiesa di Trento, qual si fosse castello o for tezza senza il consenso del Principe ». 1 2 ) Con questo atto principesco il Vescovo Alberto ebbe di mira

di umiliare 1’ alterigia dei Feudatari della Chiesa di Trento, di rialzare la scaduta autorità del Principe e specialmente di colpire il Conte del Tirolo, il piu potente feudatario, e ridurlo alla dovuta soggezione. Pare però che il signor Tirolese* non abbia dato ascolto alle rimostranze ed alle proibizioni del Prin cipe tridentino; imperocché . si legge nella nostra storia come qualmente il Vescovo di Trento abbia dovuto presentare le sue lagnanze all’imperatore Federigo, il quale, esaminata

la questione, diede ragione ad Alberto e pronunziò sentenza contro il Conte del Tirolo. Dopo tutto Alberto III non lo si può chiamare un buon Principe temporale. Alla sua morte lasciò il Principato di Trento in uno stato assai miserando; ed anzi che umiliare, com’ era suo desiderio, la potenza del Conte del Tirolo, da debolezza sua servì a rafforzarlo. 6. — Dopo morto Alberto III. fu innalzato alla sede vescovile principesca del Trentino Corrado 11, 1 ) Alberti - Opera citata. 2 ) Alberti - Op. cit.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
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Pagina 34 di 161
Autore: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Luogo: Riva del Garda
Editore: Miori
Descrizione fisica: 159 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Segnatura: II 102.520
ID interno: 240670
Principato sia retto da un ministro dell’Imperatore col nome di Podestà, e con piena podestà civile e criminale. » *) Anzi, si dice, che l’Imperatore sia andato più avanti che, cioè, ricevuti gli omaggi e le proteste di sudditanza del Conte tirolese, con lui poi avesse trattato della secolarizzazione del Prin cipato di Trento. Un altro altissimo sfregio patì 1’ -autorità prin cipesca tridentina; e fu quando da Federico II, alla presenza del Conte del Tirolo, Avvocato della Chiesa e vassallo

della medesima, il Vescovo Aid ri ghetto, ebbe espressa proibizione di infeudare od oppigno rare i beni della chiesa di 8. Vigilio. Che altro poteva desiderare Alberto del Tirolo? Se il Principe esisteva ancora, egli esisteva di nome; in fatto la sua autorità è annichilita, distrutta. L’indipendenza del Principato più non esisteva; quella del Municipio tridentino era lettera morta « . . . . . liquet tunc vai de fuisse exten uatum, ad in cita s ac fere ad nitritimi redactum Tridentini Episcopatus

temporale dominimi! ». *) Chi amministrava i beni cittadini; chi rendeva giustizia nel civile e nel criminale; chi dava o toglieva feudi ; chi imponeva collette o incassava le rendite erano i Vicari imperiali, i Podestà stranieri, i quali: un Rolando, un Lazzaro da Lucca, un Sode- gerio di Tito, e tutti sotto la ispezione di un infame tiranno, Eccelino da Romano. Il Conte del Tirolo, quale Avvocato della chiesa, Consigliere del Principe e Podestà di Trento, poteva 1] Alberti - Opera citata. 2 ) Tkgvazzi

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