ed il maggior tempo, egli dedica alle faccende di stalla, insieme ad Anna, coa diuvato, nei lavori più facili, da Giacomo. Ogni mattina, sin dalle 5 %, prima della colazione, egli ed Anna sono già occupati intorno al bestiame per il foraggiamento, la mungitura, il governo. Quando poi, con la metà di maggio, si inizia il pascolo sui prati vicinali, il la voro di Giuseppe nella stalla, diminuisce di molto, tanto più che a metà giugno, il bestiame viene condotto sull’alpe ed affidato alla
sorveglianza del pastore. Nel novembre dopo il pascolo autunnale, essendo la stalla di nuovo popolata, Giuseppe vi riprende il solito lavoro. Nei mesi d’inverno, i giorni di lunedì, mercoledì e sabato di ogni settimana, sono destinati alla trinciatura dei foraggi ed alla preparazione dei mangimi. Queste faccende le sbrigano Giuseppe ed Anna e richiedono, ogni giorno, un lavoro di 3 ore. Alla cottura dei foraggi invece provvede Anna, impiegandovi un’ora al giorno. Anche durante il periodo dell’alpeggio
, il pensiero principale di Giuseppe è pur sempre rivolto al bestiame. Ai 15 di giugno egli stesso lo conduce sull’Alpe Casera, ove, periodicamente, si reca a visitarlo. Terminato l’alpeggio, i bovini vengono condotti sui prati alpini e poscia, di ritorno, sul pascolo vicinale. Il governo dei prati e la coltura dei seminativi richiedono pure l’opera assidua di Giuseppe. Con l’aiuto di Enrico e di Anna egli provvede alla leta- mazione dei prati, al riattamento ed alla sistemazione dei recinti, e poscia
, in luglio ed agosto, insieme alla mano d’opera salariata, partecipa ai grandi lavori della falciatura e della fienagione, nonché alle faticose faccende del trasporto del fieno dai prati alpini al fienile. Nella coltura dei campi a cereali e delle altre piante, l’opera attenta, di ligente e appassionata di Giuseppe non manca mai. Nei mesi di aprile e di settembre, insieme ad Enrico, Anna e Giacomo, si procede alla sistemazione dei campi col faticoso trasporto della terra da valle verso il margine
superiore a monte dei ripidi appezzamenti a seminativo. Le arature, le semine, le erpica ture, le zappature, nei mesi di aprile, maggio e giugno, come la mietitura in luglio ed agosto, le arature e le semine autunnali, la raccolta dei prodotti e la trebbiatura dei cereali sono tutte faccende a. cui Giuseppe partecipa diretta- mente, aiutato bensì da Enrico e dalle donne, insieme alla mano d’opera av ventizia. Nei lavori per il governo del bosco lo vediamo aiutato da Enrico e da Giacomo, sia che trattisi